di Christopher Scherlich
Facendosi attendere per quasi un’ora, Steven Tyler si è presentato sul palco di Piazza Unità d’Italia con “Sweet Emotion” e “Cryin”, cavalli di battaglia del repertorio degli Aerosmith, accompagnato dalla band di Nashville “Loving Mary Band”.
Dai Beatles a Janis Joplin, da Fleetwood Mac a Tiny Bradshaw, Tyler ha proposto al pubblico triestino un abbecedario del rock ’n’roll, in un’atmosfera di celebrazione e autocelebrazione che solo un divo della musica come lui può permettersi. Non sono mancati nella scaletta brani tratti dal suo album solista “We’re All Somebody from Somewhere” e una manciata di successi degli Aerosmith come “Livin’ on the Edge” e “Dream On”.
Presenza scenica e carisma risultano ancora ineccepibili per il rocker neo settantenne, anche se le sue corde vocali sono state messe in difficoltà da qualche pezzo. Dietro a un personaggio come questo la “Loving Mary Band”, pur tecnicamente preparata, passa in secondo piano: i protagonisti dello show sono Steven e i 4000 presenti, coinvolti in lunghe, sgangherate ma divertenti conversazioni.
Il concerto si è chiuso con un grande classico del suo gruppo storico: “Walk This Way” che, mescolato in finale con “Whole Lotta Love” dei Led Zeppelin, ha fatto scatenare tutto il pubblico.
Foto di Simone Di Luca
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