13 Gennaio 2017

Weekend caldissimo al Tetris

el sunto Al Tetris farà infatti caldissimo sia stasera che domani, visto il genere di serate che animeranno il circolo di via della Rotonda.

Il freddo non ferma la voglia di musica, anzi. Al Tetris farà infatti caldissimo sia stasera che domani, visto il genere di serate che animeranno il circolo di via della Rotonda.
Stasera spazio al Reggae Showcase, con un artista giovane ma che si è già fatto notare nell’ambiente, Attila. Voce inconfondibile, originalità e talento, una delle voci italiane più importanti della scena reggae e dancehall. La scuola di Attila (all’anagrafe, Davide Musca) è quella salentina, la più significativa e autorevole d’Italia, successivamente, all’età di 17 anni si trasferisce a Milano per inseguire il suo sogno. Grazie al suo talento di mc e freestyler inizia a farsi conoscere, prima come Pupiddhru e poi come Attila, nome con il quale s’impone con una serie di vittorie in diversi contest musicali.
Nel 2009 nasce il primo decisivo sodalizio: Attila conosce Mighty Cez e insieme pubblicano il fortunato “The Ep” che contiene le hit “Promises” e “Oh Mamma Mia”. I due si trovano a girare tutta l’Italia e l’Europa, ma non è solo la scena reggae ad accorgersi di loro, infatti poco dopo inizia per lui l’esperienza in Roccia Music, l’etichetta fondata da Marracash, che l’ha fortemente voluto nel roster.
Il mondo dell’hip hop abbraccia lo stile di Attila, che così collabora con Marracash sul disco “King del Rap” nella traccia “Semtex”; subito dopo compare in quattro tracce nell’album “Genesi” e lavora anche con il producer Deleterio nell’album “Dadaismo”.

La tradizione del reggae, la potenza della dancehall e la metrica dell’ hip-hop, questi sono i tre elementi che contraddistinguono il sound di Attila ed impreziosiscono il suo disco “You Neva Know Me” , un album di 16 tracce realizzato in collaborazione con Mighty Cez. I singoli “My Story” e “Duh Road” ancora oggi hanno impatto sulla scena reggae (e non solo) europea.
La versatilità dello stile, la ricchezza dei testi e l’impronta prettamente giamaicana delle performance di Attila gli permettono di essere apprezzato nelle dancehall di tutta Europa, soprattutto anche dopo la partecipazione come main artist del Dancehall Stage e dello Showcase Stage al Rototom Sunsplash 2015 e 2016.
Dopo un tour di successo nelle più importanti yard italiane, la musica di Attila viene suonata dalle più grosse radio di settore di tutto il mondo; si esibisce in dj set con Mighty Cez o accompagnato dalla band Eazy Skankers, da anni tra le migliori nella scena reggae europea.
Il lavoro in studio è costante e Davide Musca è già pronto per l’uscita di nuovi singoli che anticiperanno il suo nuovo album.
Prima e dopo il concerto, djset affidato a Burnin Fyah.

Sabato arriveranno i Morkobot, per quello che si annuncia un concerto esplosivo e potente. I messaggeri di MORKOBOT sono in giro ormai da dodici anni con l’assetto due per basso più batteria. Fin da subito (all’epoca assieme a Ufomammut e Lento) sono stati considerati tra i migliori gruppi italiani di musica pesa.
I due bassi geometrici, supportati da una batteria devastante, non indulgono mai in tecnicismi inutili, ma disegnano creature aliene gigantesche e storpie. I Morkbot stanno sul serio attenti a far capire che sanno suonare ma non per questo sono poco immediati: come scrive l’etichetta Supernatural Cat (e tonnellate di recensori che, come noi, sanno solo copiare i comunicati stampa), il loro quinto disco GoRgO, uscito nel 2016, è stato registrato in soli tre giorni da Giulio Ragno Favero (Teatro degli Orrori) con una manciata di riprese e poca postproduzione: strutture semplici, avvicinamento al noise-rock. Come a dire: un trio coeso, divertente, capace di tutto… in primis però sempre di bastonare.
“MoRkObOt are a feast for the ears and GoRgO is an effervescent cocktail of metal heaviosity, befuddling complexity and giddy punk intensity” (Jamie Jones, Echoes And Dust)
“Sanno essere iconoclasti come i Lightning Bolt e matematici come i Don Caballero, psichedelici nella loro libera attitudine di spaziare creando incastri ritmici sempre nuovi” (Stefano Santoni, Ondarock)
“Stavolta siamo in zona Don Caballero versus Zu. E sono dolori, e sono furori” (Marco Tucciarone, RockLab)
Aftershow: Angela Martyr djset.

Gli eventi di Tetris, come sempre, sono riservati ai soci.

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