25 Luglio 2016

Valorizzare il turismo letterario è promuovere Trieste

el sunto Trieste è per sé una meta notevole per il turismo letterario. Giovanni Barbo valuta opportunità e sviluppi per promuoverlo a partire da quanto c’è già

Nella nostra ricognizione sulle opportunità di un museo letterario per Trieste interviene oggi il consigliere comunale Giovanni Barbo (PD) con il testo che segue. Barbo, che si interessa di cinema, narrativa americana contemporanea e musica rock, è attivo in varie associazioni locali di promozione culturale, ed è consigliere comunale a Trieste dal 2011.

 

In questi ultimi anni abbiamo assistito ad una massiccia crescita del numero di turisti in città: di cosa andavano e vanno alla ricerca? Cosa può offrire ai visitatori Trieste che altre città non hanno? Queste sono due delle domande che dovremmo porci quando ragioniamo su nuovi contenitori culturali e nuovi eventi per la nostra città: su questo, infatti, abbiamo la capacità di incidere e renderla abbastanza attrattiva da vincere l’oggettivo handicap che abbiamo dal punto di vista dei collegamenti con il resto d’Italia e d’Europa.

Qualcuno potrebbe obiettare che le politiche culturali non devono essere determinate dal potenziale di ricadute turistiche, tuttavia credo che nel caso della tradizione letteraria le due cose in qualche maniera vengano a coincidere, così come possono e potranno coincidere sempre più nel caso della storia del Novecento – su cui la nostra città ha molto da raccontare e da offrire in termini museali (solo negli ultimi anni sono stati inaugurati il Museo de Henriquez, il Museo della Civiltà Istriana Fiumana e Dalmata, il Nuovo Museo della Risiera) e di luoghi storici simbolici delle grandi sofferenze del secolo passato.

Trieste ha una tradizione letteraria che ha i suoi numi tutelari in Svevo, Joyce e Saba ma che si fa contemporanea con Magris, Roveredo, Covacich, Heinichen solo per citare i più noti: quante città delle dimensioni simili alla nostra – già si diceva – possono vantare una simile ricchezza? È una ricchezza che rappresenta in qualche modo la nostra complessa identità, e in quanto tale meritevole di essere al centro di un progetto culturale non estemporaneo. È al tempo stesso una peculiarità difficilmente riscontrabile altrove e che per questo può essere attrattiva se adeguatamente organizzata e presentata.

Come si può promuovere il turismo letterario? Innanzitutto si può dare rilievo a ciò che già c’è: penso in particolare agli itinerari dei luoghi di Svevo, Saba e Joyce, al nucleo delle collezioni relative ai tre scrittori, ad eventi come il Bloomsday che negli anni hanno acquisito una sempre maggiore. Si può raccogliere attorno a questi elementi persone e soggetti che già se ne occupano, ma pure realtà che abbiano dei legami meno evidenti con l’argomento, o siano in grado di declinarlo nelle varie discipline dello spettacolo. Collegarli al contemporaneo, quindi agli scrittori di oggi, a nuove forme di esposizione/interazione.

Un riferimento – seppur con le dovute proporzioni – può essere quello dell’Experience Music Project di Seattle, che raccoglie archivi di filmati e materiali su musica pop e science fiction, da cui estrae periodicamente dei pezzi e ne ricava mostre e approfondimenti su specifici temi, artisti, generi: analogamente, potrebbero essere organizzati allestimenti temporanei selezionando di volta in volta il materiale a disposizione e raccogliendo fotografie, estratti da interviste ad autori contemporanei, critici, artisti, personalità di riferimento nelle discipline dello spettacolo.

Quali sono gli ostacoli? Si parlava prima delle dimensioni di Trieste, ridotte rispetto a città che possono vantare un simile patrimonio storico e letterario. Per contro, il numero dei musei è decisamente elevato, e ciò significa costi di manutenzione e costi di apertura: per questo motivo è partita – e deve continuare – una riorganizzazione del sistema museale che arriverà ad un punto in cui bisognerà avere il coraggio di rivedere quali e cosa tra gli archivi debba essere accessibile e come accorparli, perché non è sostenibile tenere più di 20 strutture aperte con orari decenti né annegare archivi più interessanti di altri nel mare magnum di un’offerta troppo estesa e quasi indifferenziata – con l’eccezione del Museo Revoltella – dal punto di vista promozionale.

Si tratta, in sostanza, di fare delle scelte e stabilire delle priorità. Ha assolutamente senso che la letteratura sia tra queste.

Giovanni Barbo
Consigliere Comunale PD Trieste

 

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5 commenti a Valorizzare il turismo letterario è promuovere Trieste

  1. giorgio (no events) ha detto:

    In sostanza, si annunciano o si auspicano promozioni e valorizzazioni e poi ci si arresta di fronte ai costi. Perché, invece, non si valutano e si mettono in evidenza i benefici (immateriali) per tutti, siano turisti o residenti?

  2. michela ha detto:

    perché, chiedi? ma guarda quanto interesse sollevano i thread di contenuto culturale in questo forum: poco o nulla. E questo non è che, in sedicesimo, il riflesso di quanto accade fuori di qui. Io sarei molto felice che accadesse il contrario, ma così è e chi frequenta questo forum da anni lo sa bene. Aprire un nuovo wine bar o un nuovo buffet desta più sensazione.

  3. Giovanni Barbo ha detto:

    @Giorgio Qualcosa in questi anni è stato fatto, non solo annunciato, in termini di aggiornamento e promozione degli itinerari culturali (inclusi quelli letterari) e di rivisitazione del sito TriesteCultura (www.triestecultura.it). Sono d’accordo sul fatto che vadano messi in evidenza i benefici immateriali, credo però che per loro stessa natura siano a lungo termine e per questo più difficili da comunicare.

  4. giorgio (no events) ha detto:

    @3: senza dubbio negli ultimi anni si è visto muovere qualcosa, ma, visto il titolo, mi aspettavo ancora qualche progetto per il futuro. Anche se è cambiata la Giunta e sono stati altri personaggi a dire che “Con la cultura non se magna”, mi piacerebbe che finalmente si progettasse a lungo termine.
    Purtroppo (è notizia di oggi), il nuovo assessore alla cultura vuol far spazio alle esposizioni, alle invenzioni… e non alle biblioteche.

  5. Sara Matijacic ha detto:

    Integrazioe ricevuta tramite email dalla dott.ssa Benolich:

    Vorremmo segnalarvi che, nel corso degli anni grazie a contributi specifici della Provincia di Trieste, l’Isituto ha realizzato dei percorsi storici di Trieste e provincia.

    Il primo progetto è inziato con la pubblicazione di un volume bilingue italiano/sloveno, con il contributo della Provincia di Trieste,
    “Un percorso tra le violenze del Novecento nella provincia di Trieste”, a c. di Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia, Trieste : IRSML, 2007, 96 p. : ill. ; 21 cm.
    pdf disponibile http://www.irsml.eu/images/LibriPDF/percorsi2008.pdf
    contente delle schede brevi, ma rigorose, sui alcuni dei luoghi più esemplificativi delle violenze del Novecento.

    Di questa pubblicazione nel 2010 si decise di realizzare un dvd “Le vie della memoria. Un percorso tra le violenze del Novecento nella Provincia di Trieste”, soggetto e scenneggiatura: Raoul Pupo, Roberto Spazzali; con la partecipazione di: Raoul Pupo, Roberto Spazzali, Fabio Todero, Silva Bon, Marina Rossi, Milan Pahor, Tristano Matta.
    Tutto il materiale è stato pubblicato sia sul nostro sito che sul canale youtube dell’Istituto:

    disponibile sul sito dell’Istituto
    http://www.irsml.eu/didattica-presentazione/materiali-mulimediali/213-le-vie-della-memoria-video-pdf

    e sul canale youtube dell’Istituto
    https://www.youtube.com/watch?v=Hx1–eYtCw0&list=PL54F88F2E9C9AC625&index=1

    Indice delel voci:
    1. L’assalto a «Il Piccolo» 1915
    2. Il rogo del Narodni dom 1920
    3. I fucilati di Basovizza 1930
    4. La devastazione della Sinagoga 1942
    5. La Risiera di San Sabba
    6. Gli impiccati di via Ghega 1944
    7. La foiba di Basovizza
    8. L’eccidio di via Imbriani 1945
    9. I fatti del 1953
    10. Il «Centro Raccolta Profughi» di Padriciano

    Successivamente si decise, sempre con il contributo della Provincia di Trieste, di realizzare un secondo percorso tematico “Le vie della tolleranza e dell’inclusione. Un percorso tra i luoghi della tolleranza e dell’inclusione nella Provincia di Trieste” di Giovanna Paolin, questa volta pensato per la fruizione direttamente online, con un portale deidcato, app, libro sfogliabile, video e testi, realizzati dalla Divulgando di Trieste:

    disponibile sul sito dell’Istituto
    http://www.irsml.eu/percorso_tolleranza/

    e sul canale youtube dell’Istituto
    https://www.youtube.com/watch?list=PLDILENOGf9B0nfSbHeO9oMoNvjc7AsyDg&v=-vlWKlvr820

    Indice delle voci:
    1. Dall’alto di un colle tra ruderi romani e ricordi di Giovanna Paolin
    2. Sulla porta d’oriente: le presenze ortodosse e armena di Bojan Mitrovic e Adriana Hovhannessian
    3. Nei percorsi della Parola: le chiese delle comunità protestanti di Tristano Matta
    4. La Sinagoga: segno forte della presenza, della storia ebraica di Tullia Catalan
    5. C’è un luogo nei nostri cuori chiamato strada della memoria: i cimiteri acattolici di Mauro Vivian
    6. La memoria anticipata. Gli edifici della business community di Trieste nell’Ottocento di Giulio Mellinato
    7. Nel cuore cittadino, sui luoghi della Massoneria di Luca G. Manenti
    8. Sapori di caffè, di dolci e scorrere di parole di Giovanna Paolin
    9. Trieste: i luoghi dell’alpinismo di Daniela Durissini
    10. Per imparare a crescere insieme: i ricreatori comunali di Gabriella Postogna
    11. Il Parco di San Giovanni. Esiste un luogo dove è possibile l’utopia? di Giovanna Del Giudice
    12. Nei luoghi della condivisione scientifica di Gabriella Postogna

    Il terzo percorso tematico, prima dello scioglimento della Provincia di Trieste, è stato “I percorsi dell’Irredentismo e della Grande Guerra nella Provincia di Trieste” di Fabio Todero

    anch’esso disponibile sul sito dell’Istituto
    http://www.irsml.eu/percorso_irredentismo/

    e sul canale youtube dell’Istituto
    https://www.youtube.com/watch?v=8y0dyUK0hdw

    Indice delle voci:
    1. Le Rive di Fabio Todero
    2. Il Palazzo della Prefettura di Diego Caltana
    3. Il Colle di San Giusto di Fabio Todero
    4. Il Civico Museo del Risorgimento e il Sacrario Oberdan di Fabio Todero
    5. Il Liceo-ginnasio Dante Alighieri di Fabio Todero
    6. I cimiteri di S. Anna e di Servola di Fabio Todero
    7. I cimiteri austro-ungarici di Prosecco e di Aurisina di Roberto Todero
    8. La Grotta Azzurra di Samatorza di Roberto Todero
    9. Il comprensorio del Monte Hermada di Roberto Todero
    10. Il comprensorio di San Giovanni di Duino di Fabio Todero

    Rimaniamo a disposizione per qualsiasi chiarimento, grazie e distinti saluti,
    Fulvia Benolich

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