Foto di Alba Zari
9 Marzo 2016

Trieste xe per bici: la pieghevole è perfetta in città

el sunto "Una cosa utile sarebbe adibire i bus al trasporto delle bici, per aiutare il ciclista medio ad affrontare le salite"

Continua la rubrica nata sulla scia del progetto In Salita di  Alba Zari e Sharon Ritossa.
Una fotografia istantanea della situazione ciclabile a Trieste, concentrandoci direttamente sull’esperienza di chi la bicicletta la usa quotidianamente, sfidando quel motto duro a morire e che, col tempo, vorremmo invece ribaltare.
L’obbiettivo è dimostrare che sì, Trieste xe anche per bici.

Il nostro progetto, che si appoggia all’idea di Alba e Sharon, vuole proseguire nel loro lavoro.Chi vuole partecipare e dare il proprio contributo può mandare una sua foto in bici e le sue risposte alle quattro domande a manna@bora.la.
Vi ringraziamo in anticipo.

La testimonianza di oggi è di Jan Nacmias Indri.

  1. Descrivi la tua bicicletta.

La mia bicicletta è piccola, giocherellona e le piace cambiare, un po come me… non la posso usare per le scalate, né per fare discese in montagna, ma per la città è perfetta: sguscia tra la gente e mi fa superare tutti. A vederla fa un po’ ridere, perché ha le ruote piccole, ma il sellino e il manubrio sono ad un altezza normale e quindi fa un po’ vecchio stile, anche se di vecchio non ha niente: né il design, che è sportivo, né la sua peculiarità, che si piega e diventa una valigia!

2. Da quanto tempo utilizzi la bicicletta?

Ho iniziato ad usare la bici come mezzo di trasporto intorno ai nove anni per andare ad allenamento e per fare i garini con i miei compagni di squadra. Da allora l’ho sempre usata, con la bora, con la pioggia o con il sole: non me ne è mai fregato molto… alla peggio, se piove ci si bagna! E certo che alle volte si cade, ma anche quello fa parte del gioco.

3. Dove ti porta la bici?

La bici che avevo prima di questa mi portava dove volevo. Resisteva a tutte le prove alla quale la sottoponevo, anche se non l’ho mai usata per viaggiare. I viaggi in bici non mi hanno mai interessato molto… ma il Carso l’abbiamo girato tutto: grotte, boschi, ghiaioni, burroni, sentieri, stradine, strade… andavamo anche in camionale. Che fosse salita o discesa non ci spaventavamo, il motto è sempre stato: meglio una salita ripida e corta di una meno ripida ma più lunga. Se devo andare a Contovello, non prendo Strada del Friuli, ma Salita di Contovello, che a volte mi sembra una scalinata e non una salita.

4. Trieste xe per bici?

Certo che xe per bici… soprattutto in zona centro… secondo me una cosa che potrebbe essere utile ai ciclisti cittadini è quella di adibire i bus al trasporto bici… così da aiutare il ciclista medio ad affrontare le salite.

Foto di Alba Zari

Foto di Alba Zari

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