2 Febbraio 2016

Accogliamo? Realtà e luoghi comuni a confronto

el sunto Continuano gli appuntamenti di SCAT, la Scuola di cittadinanza attiva di RIME.

E’ in programma per giovedì 4 febbraio p.v. presso il Teatro del Polo di Aggregazione Giovanile “E Toti” (via del Castello, 1) alle ore 18.15, il terzo appuntamento di SCAT, la Scuola di cittadinanza attiva di RIME, percorso in cui vengono forniti ai giovani e diversamente giovani cittadini gli strumenti di lettura, analisi e partecipazione territoriale allo scopo di contribuire a formare cittadini consapevoli, informati e attivi.

Sul tema dell’accoglienza dei profughi e degli stranieri, luoghi comuni, dicerie, pregiudizi sono assai diffusi. Si vuole dunque creare un’occasione per il cittadino di superare delle barriere che riguardano innanzitutto la conoscenza e l’informazione, allo scopo di comprendere il ruolo dell’accoglienza e delle politiche sociali d’integrazione intraprese o auspicabili per il futuro. Ciò avverrà con l’aiuto di alcuni esperti che interverranno nel corso dell’incontro con le proprie competenze ed esperienze fornendo al pubblico nuovi strumenti di interpretazione del fenomeno dell’accoglienza e dei migranti: Caterina Bove, consulente legale del Consorzio Italiano di Solidarietà – Italian Consortium of Solidarity (ICS) – Ufficio Rifugiati; Loredana Catalfamo, insegnante di lingua e cultura italiana nella scuola gratuita per stranieri tenuta presso la Comunità di Sant’Egidio; Nicola Zulian e Giusy Guarino, ASPIC FVG, Associazione per lo sviluppo psicologico dell’individuo e della comunità. Il proposito è quello di comprendere la portata del fenomeno migratorio in città e il sistema d’accoglienza ivi predisposto comprendendone la strategia e le difficoltà, approfondendo l’esperienza di realtà virtuose del settore dell’accoglienza e del volontariato triestino. Il pubblico sarà guidato inoltre nel ragionare sui meccanismi psico-sociali e comportamentali che l’individuo ha rispetto al tema dell’accoglienza. L’incontro sarà aperto dalla proiezione di un video con cui RIME indaga la percezione del tema e del fenomeno in città.

L’incontro è il terzo della cornice di SCAT – Scuola di cittadinanza attiva – che RIME propone alla città per il terzo anno. SCAT è un percorso in cui si alternano ospiti qualificati che si confrontano con brevi interventi sui temi proposti con un’interazione attiva con il pubblico, il quale ha l’occasione di diventare protagonista delle tematiche affrontate. Il filo conduttore di SCAT 2015/2016, intitolato Trieste Luogo Comune, è l’approfondimento su aspetti chiave che riguardano Trieste e i suoi cittadini con l’intento di “psicoanalizzare” la città partendo dallo smantellamento di Luoghi Comuni che attanagliano il territorio. L’evento è, dunque, aperto a tutti coloro che possiedono due requisiti: curiosità e volontà di andare demolire i Luoghi Comuni per costruire Trieste Luogo Comune.

Per info: mail a scat@associazionerime.it, sito www.associazionerime.it , pagina Facebook Rime.

RIME_ (Responsabilità, Impegno, Memoria, Educazione) è un’associazione di promozione sociale nata a Trieste nel maggio 2011 dalla positiva esperienza di un gruppo di giovani facenti parte di un presidio di Libera (Associazioni, nomi e numeri contro le mafie), dedicato ai giornalisti Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, ai quali l’associazione ha scelto di mantenere tuttora la dedica. Le attività principali sono la promozione di percorsi sulla legalità, la cittadinanza attiva, la giustizia e l’antimafia sociale negli istituti scolastici di ogni grado ed attraverso eventi pubblici di sensibilizzazione aperti a tutta la cittadinanza.

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10 commenti a Accogliamo? Realtà e luoghi comuni a confronto

  1. michela ha detto:

    ma io mi domando e dico……. un’altra sigla no? ma queste persone lo sanno o non lo sanno che cos’è lo SCAT???

  2. michela ha detto:

    spero che qualcuno legga e glielo dica…….. forse la cambierebbero….

  3. gianna ha detto:

    Da SPQR in avanti, tutto è stato è e sarà possibile. STREPITOSO DELIRIO ACRONIMICO, dei grandi veri: grazie di esistere.

  4. michela ha detto:

    ah già SPQR s…. pelosa quadrata e rognosa

  5. fiora ha detto:

    che SCAT… con sta manfrina dell’accoglienza!

  6. Jack Torrance ha detto:

    In vocal jazz, scat singing is vocal improvisation with wordless vocables, nonsense syllables or without words at all. Scat singing is a difficult technique that requires singers with the ability to sing improvised melodies and rhythms using the voice as an instrument rather than a speaking medium.

    Probabilmente gli ideatori del nome non frequentano YouPorn, michela. 😉

  7. michela ha detto:

    mi aspettavo una battutina del genere, anzi si è fatta quasi desiderare…

    bah non vale neppure la pena di replicare.

  8. gianna ha detto:

    Ne vale la pena invece, non foss’altro per segnalare che esiste un fenomeno linguistico denominato polisemia in virtù del quale una stessa parola può assumere significati plurali; per esempio, per prenderne una a caso, SCAT certo significa la nota tecnica dei vocalizzi jazz inventata da Armstrong, ma per certo anche rimanda ad altra pratica ben meno artistica e sommamente agghiacciante, speriamo meno diffusa. Gli inconsapevoli aficionados della ludica e incontrollata produzione di sigle e acronimi meglio farebbero a dar prova, oltre che di inventiva, anche di accortezza onde evitare di essere, appunto “inondati da”. Quanto poi al contenuto dell’articolo, quando si giunge allo snodo “psicanalizzare la città” riferito a questo già basagliano luogo, beh beh, davvero non si va oltre. Trieste ‘luogo comune’: inconfutabile e amara verità (‘comune’ può assumere, per polisemia, anche il senso di ‘qualunque’; giustappunto.

  9. michela ha detto:

    bell’intervento, gianna

  10. michela ha detto:

    io lo avrei chiamato calco semantico ma di sicuro te ne intendi più di me

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