Oltre duemila euro di libri per un totale di 214 copie. Non vendute, ma regalate. Dai clienti della libreria Ubik alla Fondazione Luchetta, Ota, D’Angelo, Hrovatin, che a sua volta li userà per allestire la prima biblioteca a servizio degli abitanti della microarea di Montebello, la cui sede è in piazzale De Gasperi 3/5. Montebello, infatti è l’unica, fra le dieci microaree di Trieste, ad essere gestita dalla Fondazione stessa.
È questo il risultato della seconda edizione de “Un libro per un sorriso”, il progetto ideato dalla libreria Ubik un anno fa, in occasione del ventennale della Fondazione, e organizzato in collaborazione con la Fondazione stessa.
L’iniziativa, partita il primo agosto e conclusasi il 31, ha non solo raggiunto il successo sperato, ma ha anche confermato un trend in crescita: se l’anno scorso i clienti della Ubik avevano comprato libri per un valore complessivo di 1.700 euro, quest’anno il valore complessivo delle copie da devolvere alla Fondazione Luchetta è aumentato del 20%.
La novità introdotta con l’edizione di quest’anno sta nei destinatari dell’iniziativa. Nell’estate 2014 i clienti avevano avuto la possibilità di comprare un volume per donarli ai bambini assistiti dalla Fondazione.
Quest’estate, invece, come detto, i clienti hanno comprato un libro per la biblioteca che la Fondazione Luchetta ha intenzione di allestire a Montebello, nella microarea nata tre anni fa per dare “casa” a 180 nuclei di assegnatari Ater, in prevalenza famiglie numerose.
Un piccolo omaggio consegnato al momento dell’acquisto – si è trattato di libri, gadget, bloc notes e magneti disponibili fino ad esaurimento delle scorte – i clienti hanno speso da un minimo 5,90 euro a testa fino a oltre 50 euro, dando il primo contributo per la futura biblioteca a servizio degli abitanti di Montebello.
Una particolarità: assicura Samanta Romanese, responsabile del progetto Ubik “Un libro per un sorriso”, che fra i generosi v’è stato persino qualche disoccupato: «Pur avendo perso il lavoro, non ha esitato a fare un gesto di solidarietà».
La Fondazione Luchetta, Ota, D’Angelo, Hrovatin ringrazia tutte le persone che, in modi diversi, continuano ad aiutare la onlus, permettendole di continuare un lavoro cominciato 21 anni fa e che non conosce flessioni in quanto ad intensità ed impegno.
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