Sembrava, quasi un monologo; da quanto sono affiatate le quattro protagoniste Adriana Giacchetti, Elisa Forcato, Francesca Varsori e Rosangela Pesenti nello spettacolo Questa casa non un azienda, che con intelligente sarcasmo analizzano approfondodendo sappientamente, l’ attuale problema, che attanaglia, tante famiglie italiane e non, sulla figura della femmina casalinga, che diventa il punto centrale dell economia domestica. Le protagoniste interpretano diverse realtà: Andreina, farmacistaconfusa; Jasna, profuga non rassegnata; Sofia, manager e mamma; Gina, colf invisibile, s’interrogano sulla crisi, mentre Jole e Mario, “l’attiva vecchietta pensante e la virgola vagante” forniscono teorie economiche.
Lo spettacolo offre la possibilità di attuare una torsione dello sguardo rispetto alle pratiche economiche, nel tentativo di scardinare il meccanismo che spesso porta le donne stesse, quando entrano nel sistema produttivo e politico, a adattarsi al modello vigente diventando subalterne e contribuendo alla cancellazione della storia peculiare di quella metà del genere umano cui appartengono.
Il tutto è accompagnato da una danza sulle punte e tip tap, tamburi a cornice e piumini per la polvere, arpa e bouquet, attrezzi da cucina e canto: corpi e voci in una visione molteplice del femminile, ma tutti a tessere trame, annodare fili, alla ricerca di nuove possibilità nella direzione di un cambiamento di sguardo e azione. Necessario e urgente.
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