Rapsodia ungherese ha accompagnato il pubblico dello Stabile Sloveno in un viaggio ideale attraverso il tempo e i luoghi dell’Ungheria e delle sue genti.
La Compagnia folcloristica di stato ungherese si è presentato al pubblico venerdì scorso dapprima con il programma folcloristico tradizionale e poi, nella seconda parte, con l’interpretazione moderna di una leggenda popolare, raccontata a gesti, attraverso l’espressività figurale del ballo stesso.
Centoventi minuti sono stati scanditi a ritmo di battiti di stivali, animati da acrobazie maschili e vivaci canti femminili. Non sono mancati interessanti intrecci coreografici: ordine e spontaneità sullo stesso palco.
La compagnia, fondata nel 1951, fino ad ora si è esibita in 50 paesi dei quattro continenti ed esegue in Ungheria più di 100 concerti all’anno. È senza dubbio un ansamble di riferimento a livello europeo nel panorama della valorizzazione del repertorio folcloristico, un ansamble cui la capacità di rappresentazione espressiva di una collettività culturalmente lontana da noi, non si limita soltanto alla rappresentazione di un folclore in “veste” tradizionale, quasi museale. Il lavoro svolto dalla compagnia va oltre a questo, poiché apre nuovi orizzonti di sviluppo dell’arte folclorisitca e ne offre interessanti chiavi di lettura. L’ansamble presenta al pubblico il repertorio folcloristico classico del proprio paese, anche “spogliandosi” dei costumi tradizionali, senza mai predere espressività ed essenza della tradizione.
Rapsodia ungherese: allo Stabile Sloveno la Compagnia folcloristica di stato ungherese. L’evento andato in scena venerdì 10 aprile 2015 è stato organizzato in collaborazione con Artisti associati- Circuito danza FVG e ERT.
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