1 Aprile 2015

Il santuario di Monte Grisa proposto come “patrimonio dell’umanità”

el sunto l'Italia proporrà in via definitiva di inserire nella lista ufficiale del patrimonio dell'umanità anche il Santuario di Monte Grisa

Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato di Domenico Sircovich

Si è tenuta martedì 31 marzo a Roma presso la sede del Ministero per i beni culturali e ambientali, la presentazione ufficiale dell’elenco dei siti che l’Italia (stato membro dell’UNESCO) proporrà in via definitiva da inserire nella lista ufficiale del patrimonio dell’umanità. É stata una vera sorpresa scorgere tra i nomi di importanti siti Italiani anche il sito giuliano di Monte Grisa.

La candidatura del sito può essere proposta esclusivamente dal Ministero per i beni culturali e ambientali, ovvero dal gruppo di lavoro permanente per la lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO.

I siti in questione, per rientrare nei criteri di selezione, devono presentare un eccezionale valore universale e osservare almeno uno dei dieci requisiti elencati nelle linee guida per l’applicazione della Convenzione del patrimonio mondiale. Il comprensorio di Monte Grisa, ne osserva addirittura tre:
1. rappresenta un capolavoro del genio creativo dell’uomo
2. mostra un importante interscambio di valori umani, in un lungo arco temporale o all’interno di un’area culturale del mondo, sugli sviluppi nell’ architettura, nella tecnologia, nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio;
3. costituisce un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico, o di un paesaggio, che illustri uno o più importanti fasi nella storia umana;

Ricordiamo che il santuario fu progettato su commissione dell’arcivescovo di Trieste Mons. Antonio Santin e innaugurato nel 1966 dallo stesso. Fu voluto in onore alla Madonna alla quale il vescovo fece un voto per la salvezza della città di Trieste durante il conflitto bellico della seconda guerra mondiale.
Il comprensorio architettonico di Monte Grisa è situato nel punto più suggestivo del ciglione carsico con vista a 180 gradi sul golfo di Trieste.ed è costituito dall’imponente chiesa, da una vasta area verde e dalla via crucis in direzione di Opicina.

Si tratta di una lietissima notizia per Trieste, che potrà consolidare così la propria promozione turistico-religiosa nell’ area dell’Alpe-Adria, con un vero gioiello architettonico dell’era moderna, di cui il valore è spesso dimenticato.

Domenico Sircovich (Buie)

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58 commenti a Il santuario di Monte Grisa proposto come “patrimonio dell’umanità”

  1. Dario Predonzan ha detto:

    Bel pesce d’aprile… 😉

  2. anny ha detto:

    hai ragione dario,veramente un pesce d’aprile!

  3. Fiora ha detto:

    “gioiello architettonico dell’ era moderna”… Orpo! el primo che lo ciama formagin va drio dela lavagna!
    ah, no xè più le lavagne de una volta? bon indiferente!

  4. michela ha detto:

    Scusate, è un esempio di stile brutal, alla maniera di Le Corbusier. all’epoca era l’ultima moda, una novità. non può sicuramente piacere a tutti ma questo architetto è un genio riconosciuto che ha fatto scuola, per cui io ci andrei piano con le denigrazioni. Un po’ come il formaggio con le pere, diciamo….. certo che mi sembra esagerato proporlo per far parte del patrimonio mondiale dell’Unesco, ma insomma anche se ai nostri occhi può sembrare un tempio azteco wannabe, chi se ne intende non lo schifa affatto.

  5. Fiora ha detto:

    @4
    “…un po’ come il formaggio con le pere”, michela? Se non è freudiano questo tuo accostamento riferito al popolare “formaggino”….
    Inserito in quel contesto mi appare fuori luogo e vagamente inquietante. Poi se quelli che sanno( e ti ci metto) gli riconoscono ben tre importanti motivazioni per annoverarlo tra i capolavori assoluti, nulla da eccepire.
    Finora non ci era scappato uno di quei miracoli di serie A che lo trasformasse in meta privilegiata del turismo baciapile, apportatore di..pila. Magari il riconoscimento di cigno al nostro sottovalutato brutto anatroccolo, sarà l’alternativa al salvifico prodigio.
    Pensare che nella mia rozzezza assimilavo quest’opera d’arte a certi abusivi edifici monstre che ogni tanto (e mai troppo!) laggiù al sud vengono fatti saltare a candelotti di dinamite.
    …ed essendomici affezionata come a certe buone cose di pessimo gusto stavo sempre in ambasce che l’auspicio di tanti concittadini meno sentimentali non si realizzasse davvero!

  6. Fiora ha detto:

    Mi appare fuori luogo il famigerato “formaggino” piazzato lì, non certo il tuo accostamento, eh michela?! 😉

  7. michela ha detto:

    “il turismo baciapile apportatore di….pila” !!! stupendoooo muahahahahhaha
    personalmente, la mia chiesa preferita in tutta la provincia è la chiesa dell’Assunta a Muggia Vecchia, la più antica dell’ Istria. la considero un gioiellino sia fuori che dentro, per non dire dell’ubicazione meravigliosa. Non è abbastanza grandiosa da proporla all’ Unesco al posto del “formaggino”, ma a parte ciò voi lettori quale chiesa preferite?

  8. bibliotopa ha detto:

    Sospetto di un post del 1 aprile.
    Però le osservazioni fatte da michela sullo stile di allora hanno la loro validità e le sottoscrivo..
    la mia chiesa preferita comunque rimane san Giusto, per i meravisgliosi mosaici e la quantità di memorie che contiene.

  9. bibliotopa ha detto:

    ovviamente meravigliosi, mannaggia che non si può correggere

  10. Piero ha detto:

    Sul santuario di Monte Grisa girano interpretazioni esoteriche

  11. Piero ha detto:

    Da documenti recentemente desecretati – e anche pubblicati sul Piccolo – dei servizi segreti italiani risulta che il vescovo Santin che ha voluto il tempio mariano si incontrava sistematicamente con elementi della massoneria triestina.
    La facciata del tempio di Monte Grisa ha la forma di una piramide tronca, noto simbolo massonico presente anche sul dollaro americano. La piramide tronca è composta da strisce di triangoli alternate rispettivamente con la punta verso l’alto e verso il basso. Nella simbologia cattolica non esiste il triangolo rovesciato. In quella esoterica il triangolo rovesciato, combinato con il triangolo verso l’alto, rappresenta le due forze che mischiandosi costituiscono l’universo.
    Come nel caso del santuario di Monte Grisa, simbologie esoteriche sono state individuate in molte cattedrali cattoliche. Adesione alla massoneria di esponenti della gerarchia ecclesiastica? Pesci d’aprile di architetti massoni dei cui simboli la chiesa non si è accorta? Coincidenze? Domande buone anche per il tempio mariano di Monte Grisa.

  12. michela ha detto:

    se è per questo, la massoneria è presente anche in santa maria maggiore.
    sono visibili, nelle inferriate sopra le finestre della facciata, il martello ed il compasso appena dissimulati nel disegno della grata.
    cmq l’ultima frase, “pesci d’aprile di architetti massoni”, mi fa pensare allo scherzetto fatto al proprietario greco di quel palazzo sull’angolo tra via Roma e il Canale del Ponte Rosso (via Rossini) a due passi dalla farmacia Biasoletto, dove vi sono sei bassorilievi illustranti le Stagioni e i Mestieri, in cui una serie di putti giocano con spighe, grappoli d’uva, e tutti i relativi oggetti; nell’affollata scena, vi sono anche due puttini che giocano a “inkularello”, se mi si passa il termine. Pare che il serioso proprietario non si sia manco accorto dello scherzetto operato dall’artista….. come, forse, la Chiesa.

  13. bibliotopa ha detto:

    ciascuno vede quel che vuole vedere… come ci insegna Eco nel Pendolo di Foucault. per i puttini di Ponterosso, è una versione messa in giro da Trieste nascosta, mentre in realtà sono ubriachi della vendemmia. Guardate i putti della gloriette di Villa Sartorio e capirete meglio..

  14. bibliotopa ha detto:

    e per i massoni in architettura, nulla di strano o esoterico, vista la comune origine di architetti. Ma non convincerò mai chi se non trova templari, massoni, gay, Bilderberg.. non è soddisfatto.
    Più di uno ha tentato di convincermi che il simbolo con una A ed una M: Ave Maria sulla stragrande maggioranza dei portali dei paesi carsici, oltre alla maggiornaza delle chiese sempre del Carso, oltre che altrove, è in realtà indice di massoneria…

  15. sfsn ha detto:

    se monte grisa xe massonico, el gorgonzola xe templare.

  16. michela ha detto:

    non ricordo se l’ho letto in “Una passeggiata romantica per Trieste” oppure in “Trieste o del nessun luogo”, cmq lo davano come una scena bacchica in cui un puttino si accoppiava con un faunetto, inutilmente strattonato per i capelli da un altro fanciullo. io, che sono cattiva, condivido questa interpretazione. ho visto qualcuno ubriaco a pelle di leopardo, ma mai due ubriachi che si posizionano così:
    http://www.atrieste.eu/Foto/A002/statue/IMG_2374.jpg

  17. michela ha detto:

    http://www.atrieste.eu/Foto/A004/Sartorio/gloriette4.jpg
    i putti della gloriette di villa sartorio mi sembrano più plausibili come giocherelloni, hanno una posa più dinamica, colta al volo durante un gioco che potrebbe anche essere innocente.

  18. Fiora ha detto:

    Raga. semo al TRE, numero tra l’altro sacro e quindi quantomai idoneo a ufizializar solenemente.
    Puttini ipoteticamente lascivi, iniziali mariane reinterpretate, argomenti interessanti e da sviluppare, MA oggi la boteghera che c’è in me si pone lo strumentale interrogativo: il santuario di Monte Grisa proposto come “patrimonio dell’umanità” il g. UNO, iera un pesse d’April?
    …. perché alla luce delle dotte considerazioni di michela (detto senz’ombra d’ironia!) lo sto rivalutando e in me fa capolino una timida patoca speranza che sia vero e (come detto) conseguentemente di bori…foriero.
    Non avremmo invece avuto dubbi sulla burlesca candidatura del portacd di piazza Goldoni 🙁

  19. Dario Predonzan ha detto:

    E visto che di discetta di architettura brutalista (o brutal che dir si voglia), va considerato che Trieste ne può vantare esempi rimarchevoli, oltre tutto collocati in punti dominanti del territorio: oltre al formaggino di Monte Grisa, come non citare almeno il complesso di Rozzol Melara (vulgo Bronx) e l’ospedale di Cattinara (che qualcuno anni fa cercò di spacciare – ai non autoctoni – per la centrale di Chernobyl)?
    Ce ne sarebbe abbastanza per proporre Trieste come luogo simbolico di questo stile costruttivo, più di molte altre realtà italiane.
    E siccome indubbiamente c’è chi non schifa affatto il genere (del resto c’è anche chi apprezza il post-moderno), si potrebbe pensare forse perfino ad una valorizzazione di cotanto patrimonio in chiave turistico-culturale, no?

  20. michela ha detto:

    dario, non hai affatto torto. a proposito dell’orrendo Rozzol Melara (ricordo trentasette anni fa di esserci andata a vedere mentre lo costruivano) devo ricordare che Le Corbusier ha studiato con particolare attenzione i microspazi e ha cercato di stabilire un modulo di rapporto tra l’uomo e lo spazio che fosse, appunto, a misura d’uomo per creargli un ambiente dove muoversi in armonia per quanto ristretto ed economico. non ho mai visto l’interno di un appartamento di Rozzol Melara ma probabilmente saranno costruiti con questi criteri. la storia, poi, di Cattinara le cui immagini furono spacciate per Cernobyl nell’aprile 2006, me la ricordo bene: era ridicolissima anche perché pare che all’epoca qualcuno ci cascò davvero. nessuno aveva voglia di avventurarsi ai margini delle sterminate paludi ucraine, e del resto non c’era Google maps, per cui fecero come quel giornalista che durante la seconda guerra mondiale si fermò a Groninga (Olanda) da dove mandò le sue pseudo-relazioni spacciandole per reportages dalla Norvegia invasa dai tedeschi, fidando nel suono scandinavo del nome Groninga 🙂 Sì, davvero, si potrebbe organizzare un tour per gli estimatori del Brutalismo. Credo che la chiesetta di san Matteo a Zindis, alle spalle di porto s. rocco, sia un esempio di architettura organica che è altra cosa ma non meno interessante per chi ci crede, visto che come stile ha avuto poco sviluppo in Italia e quindi abbiamo qui un raro esemplare (se l’ho inquadrata correttamente ma penso di sì), dopodiché si possono portare i turisti-culturali a fare aperitivo a Porto S. Rocco e infine una magnata di pesce a Muggia, ecco pronto un bel tour dall’a alla zeta!

  21. Fiora ha detto:

    smontate dal empireo orpo e rispondete ala mia domandina tereàtere : la proposta “indecente”è colosale fischio per fiasco o era un pesse di Aprile?

  22. Diego Manna ha detto:

    pesse di aprile 🙂
    come la gara dei tratori in piaza 😛

  23. Fiora ha detto:

    @22
    ben petato sto scherzo! con quel suo luc cussì ehm sportivo/elegante /cabalistico/ brutal, l’artistico formaggino squasi squasi….MIRACOLOOOOO!

  24. bibliotopa ha detto:

    per bon pensavi che fussi vero?

  25. Fiora ha detto:

    @24
    eh mi son anima semplice e quel che scrivi su bora.là me par el quinto evangelio . E co’ penso a certi prodoti fisiologichi spaciadi per opere d’arte al Moma de Nevyork….

  26. Sara Matijacic ha detto:

    eh zà, sior sircovich de buie ne ga fatto un bel scherzo 🙂

  27. Fiora ha detto:

    Però ‘desso che me iero quasi persuasa son delusa .
    E trovar un fio de qualche magiorente che in cambio de un Rolex falso ne lo candidassi per vero?
    ‘Ssai usa regalar Rolex ai fioi dei magiorenti ultimamente…

  28. sfsn ha detto:

    ciò fiora, però mi dirìa che anche el formagin xe architetura organica, nel senso che xe un edificio de m….

  29. Fiora ha detto:

    @28
    brutalmente 😉 parlando, sfsn…

  30. Fiora ha detto:

    e per i miracoli ci stiamo attrezzando….

  31. Fiora ha detto:

    ma el scherzo più atroce me lo ga fato ufo ,latitando in una circostanza e contesto cussì ! 🙁
    ‘ncora in tempo per refarla eh,ufo!

  32. ufo ha detto:

    Presente, signora generala! No’l sia mai dito che mi podessi mancar al mio dover de far barufa! Però no xe che prorio rivo scaldarme tanto per un sardon de aprile. O no se pol cora dir sardon? Me par che cora no i ga abolido la lege che bisoniava ciamarli no me ricordo come, i sardoni. Bom, ciamemolo guato de aprile, probabile congelado visto che a Pasqua cora no’l spuza…

    No so, me par che un pochetin manca el senso dela misura co se parla del formagin. Che no’l sia bel de veder xe ovio, chiunque ga oci per veder no ga cossa che confermar a coss’che ghe somilia el catafalco. E no me par nianca serio tirar fora el povero Le Corbusier per giustificar ogni cubetto de cemento a vista tirado su de qualche ebete, che el sia vescovo o meno. L’altro zorno stavo per scriver che se se usava sto nome per giustificar l’ultimo incubo malado de Santin se lo podeva usar anca per giustificar quel altro orido ecomostro de Melarcatraz. Nianca finì de pensarlo che vara tì…

    Femola curta: usar el rispetado nome de Le Corbusier per zercar de refar el non refabile xe come dir che ogni grafito piturado sui muri de citavecia xe un Banski, e che i grafitari dovessi ciapar no multe, ma piutosto un susidio, un premio de produzion e bombolete a gratis dela Soprintendenza. E guai chi che li cancela zo del muro.

  33. Fiora ha detto:

    s’el fussi animà a sentirse nominar tanto ,oltre che esser bruto ghe vignissi anche el singhioz …al formagin!

  34. ufo ha detto:

    Ghe xe viniudo, un per de ani fa, co ghe xe viniudo zò el tetto: più ciaro de cussì el messaggio dela Providenza no podeva eser. E inveze no, quei bauli de politici, esatamente quie stesi che ozi i pianzi miseria per i otantamila euri dela festa dei lanfur, i ga decisi de butar via milionade de euri per ri-mostrificar la cresta. Sarà per prosimo giro. Opur ghe metemo de sora una bandiera furlana, cossì i se decidi tirarlo zò.

  35. Gianni Bua ha detto:

    Premesso che “el formagin” per i miei -soggettivi- criteri d’estetica fa schifo, volevo segnalar
    due obbrobi IMHO : le due pseudo statue delle …ragazze di Trieste,che cantan con ardore…sulla
    scalitnaata dell’Imperatore ( o come ostia se ciama) fatte metter da associazione bersaglierei.
    Da varie ricerche, l’installazione doveva esser provvisoria, cercate su San Google. Vari amici e conoscenti miei – ex-triestini- quando hanno visto le statue hanno espresso pareri un pò contrari!!
    La Sovraintendenza dell’epoca aveva dato un nulla-osta PROVVISORO, che è diventato sembra
    definitivo. Non ho nulla da rimproverare ai bersaglieri, ma l’estetica (e la storia) mi fanno dire che l’Audace non è attraccato li !!

    Servus, Gb

  36. michela ha detto:

    Quoto Gianni Bua, ha ragione. A parte che io ho una vivissima antipatia per tutte le cose che dovrebbero essere provvisorie e poi diventano definitive, tranne la Tour Eiffel. A volte per pigrizia, a volte in malafede, vengono lasciate lì e ci rimangono perennemente ed è un brutto modo di imporre qualcosa alla gente. E non mi riferisco solo a statue e monumenti. A parte ciò, io trovo estremamente brutte altre tre statue: la sirenetta di Ugo Carà a Barcola, che da trent’anni brutteggia accanto alla fontana, rigida e povera mentre il soggetto richiederebbe tanto dinamismo quanta bellezza; e la mula de trieste, che più avanti allo squero del Cedas fa brutta mostra di sè da dieci anni, con quell’assurdo movimento dell’asciugamano allargato dietro di sè da un vento immaginario mentre i codini rimangono dritti giù sulle spalle….. e per finire l’orrido Cantico dei Cantici in piazza Oberdan, di Mascherini, che da una trentina d’anni giaceva in un magazzino finchè non hanno colto l’occasione di piazzarla in mezzo a quell’aiuola che, insieme alla bruttissima vasca sempre vuota d’acqua, ha richiesto un anno di lavoro per essere costruita… (autunno 89-autunno 90). No, davvero, di belle sculture contemporanee a Trieste non me ne viene in mente una.

  37. Fiora ha detto:

    le improbabili sirenetta e mula, in sé e per sé due autentici obbrobri, un opinabile merito ce l’hanno. Far risaltare per antitesi le grazie delle bagnanti in carne ed ossa.
    Anche delle più racchie…

  38. bibliotopa ha detto:

    de gustibus… io le statue in giro le vedo soprattutto come decorazione e vedo che tanti ci si fanno la foto a fianco. Insomma il loro scopo turistico lo raggiungono. Aspetto altre statue contestate per motivi politici.. sempre da un parte.
    per il Cantico dei Cantici, che a me piace, ricordiamo che c’era la proposta ( era di Menia?) di sostituirlo con la statua di Oberdan 🙂

  39. Fiora ha detto:

    il bersagliere e le due ragazze che “cuciono tetre le allegre bandiere” frontemare ai due lati della scala dirimpetto Piazza (piaccia o non piaccia) dell’Unità d’Italia, sono a mio avviso una testimonianza inconfutabile di quel che è avvenuto …metro più metro meno, pignolissimo Gianni Bua.
    Con la statua di Saba e di Joyce,sono raffigurazioni realistiche che, come dice bibliotopa attirano i turisti quali soggetti privilegiati di foto ricordo.
    ….turisti non intossicati da nostrane astiose diatribe, che si godono la città per quello che è …o ne rimane!

  40. michela ha detto:

    bella l’ultima frase, Fiora. Giusto ieri mi sono capitati fra le mani due simpatici turisti che, se non avessi avuto un impegno mezz’ora dopo, mi sarei portata in giro qua e là molto volentieri. Erano incantati da tutto, entusiasti di san Spiridione, affascinati dalle palle di cannone conficcate nella facciata del Verdi (guerre napoleoniche) eccetera. Mio marito ha detto: meno male che non potevi stare con loro, altrimenti alla fine ti avrebbero dato dieci euro scambiandoti per una guida abusiva…… che umiliazione ma ormai si tende a pensare che nessuno dà niente per niente.

  41. Gianni Bua ha detto:

    @39…x Flora. Mettiamo subito i puntini sulle i (non le umlaut), sono agli antipodi da seguaci e/o
    ammiratori della defonta,del tlt e caxxxate varie.
    Il mio “misiamento de stomigo” è puramente estetico. Premesso che ognuno ha lo stomigo diverso dagli altri ( a me il Mascherini in Piazza Oberdan piace), quegli…affari…non si intonano in nessuna maniera con la linea della scalinata, con il front-line della piazza e delle rive. La meridiana in cima
    al molo Audace si giustifica da sola, le statue di Saba e Joyce non mi dispiacciano, ma sono situate in ambienti architettonici diversi.
    Abbia, Madame, i miei migliori auguri di Pasquetta.

    Servus, Gb

  42. Gianni Bua ha detto:

    @39 , Flora e @ 38 Bibliotopa…
    Sorry, dimenticavo : NON sono ne pacifista ne antimilitarista…..

    Servus, Gb

  43. Fiora ha detto:

    @42
    “né pacifista,né antimilitarista”…ma sicuramente puntigliosetto, no?!…e va pure bene, in quanto sintomatico di riflessività! Anzi, nel caso specifico faccio FIORA (con la “I”)che più che un nick è l’ affettuoso abbreviativo del mio nome usato da mammetta mia…quando ancora c’era a chiamarmi così 🙁
    E contraccambio gli Auguri

  44. Gabriele ha detto:

    Ok… giuro che non ho capito. Posso sperare sia davvero un pesce d’aprile? Perche’ se entra nel patrimonio UNESCO ci scordiamo proprio di vederlo demolito un giorno.

  45. Fiora ha detto:

    @Gabriele

    rivolgersi post 22 a firma Diego Manna*

    * Diego macia, altroché! 😉

  46. anny ha detto:

    @fiora

    pensavo fosse un nick,quindi è un diminutivo di fiorella?
    io ho un cugina di nome fiorella,…..ciaoooo!

  47. Taddea ha detto:

    Ve saluda Domenico Sircovich. El me ga dito che non xe stada accolta la candidatura del formagin nella lista del Patrimonio Mondiale perché ghe manca la punta… e che saria de farghela…

  48. Sara Matijacic ha detto:

    Domenico ne ga fato sognar… per niente. :/

  49. Fiora ha detto:

    @Taddea
    Trasmetighe i mii più sentidi complimenti al autor dela burla e zontighe che sto rinforzin del farghe la punta al …( ma noo! ) al monumento, xè iresistibbbbbile 😀
    viva el morbin!

  50. Gabriele ha detto:

    @fiora:
    Phew! grazie a Darwin!

  51. sfsn ha detto:

    ma qualchedun se ricorda de quel obrobrio de statua tuta ruzine del gemelagio con Graz che iera in piaza dela borsa? quela che in teoria doveva sonar co iera bora e che inveze no ga mai funzià?
    Quela – spero – che i la gabi butada in fonderia. Auspico el stesso destin per le sarte e el bersaglier

  52. Taddea ha detto:

    @Sara: Me dispiasi che la notizia de l’ultima ora gabi deluso la più inconscia speranza de inserirlo nela lista de oro. Anche mi jero tra quele che sperava. @Fiora: grazie tante, riferirò quanto detto al Sircovich. Sto morbin non ghe da pase.

  53. Fiora ha detto:

    @51
    Sfsn,no vojo, orpo! No vojo che i cavi el bersaglier e sopratuto le sarte sula scaleta rentemare.
    “C’ è a Trieste una via dove mi specchio
    nei lunghi giorni di chiusa tristezza:
    si chiama Via del Lazzaretto Vecchio.
    ….. un negozio ha per insegna
    una bandiera; nell’interno, volte
    contro il passante, che raro le degna
    d’uno sguardo, coi volti esangui e proni
    sui colori di tutte le nazioni,
    le lavoranti scontano la pena
    della vita: innocenti prigioniere
    cuciono tetre le allegre bandiere..”
    Mi le vardo a ste sartine de bronzo ( de bronzo,no?!) e me salmodio in cuor i versi de Umbertonostro e po’…sicome che son anche mi una morbinaddict come Sircovich e come ti stesso, me torna subito in amente el mitico episodio el rag, Fantozzi che se genufleti davanti ala statua dela Madre del Diretore Sovrumano e se guanta una testada micidiale…

  54. michela ha detto:

    la statua ruzine di piazza della Borsa era di tale Benetton (non il magliaro) e preceduta nel 1976 da una traumatica (per me, ero giovane) mostra di Basaldella al castello di S. Giusto. Penso volessero “educare” il gusto della bassa plebe. Quella robaccia, che per me poteva aver senso se tenuta impeccabilmente pulita – le opere contemporanee non sopportano il deterioramento, diversamente dalle opere antiche che rimangono sempre splendide, basta pensare alla Nike di Samotracia – ci è stata inflitta per decenni finché un bel giorno è sparita, spero in qualche discarica. Pensate a quel coso di vetro in piazza Garibaldi, se fosse pulitissimo potrebbe brillare al sole e riflettere la luce di sera, e farsi vedere fino a Monfalcone com’era nei sogni di chi lo ha creato.

  55. sfsn ha detto:

    la roba formidabile xe che i gaveva dito che cola bora quel toco ruzine gavessi dovù sonar, e inveze el xe sta sempre zito (anche se, visto quela porcheria che el iera, probabilmente se el sonava el gavessi stonà!)
    Un’altra roba che volessi veder in discarica xe el portacd de piaza goldoni.
    Inveze una roba che volessi saver proprio che fine che ga fato xe la stele a Zinzendorf che iera a Opcina al incrocio de Via di Prosecco con Strada per Vienna…
    http://www.carsosegreto.it/2014/03/il-monumento-scomparso-al-conte-von.html

  56. Taddea ha detto:

    Ma come jera quela roba in cavo al molo che i voleva meter, no se parla più? Se diseva che ghe farà un monumento commemorativo al vescovo. (Si, proprio quel del formaggin…)
    http://www.icmp.porto.trieste.it/file_trasparenza/Relazione%20Illustrativa.pdf

  57. bruno ha detto:

    …l’italiano ha una nota distintiva…si sa fare del male da solo e gli piace denigrare e sminuire le cose bellissime che ha…in tutto il mondo se hanno qualcosa minimamente bello lo valorizzano…poi però non lamentiamoci se all’estero siamo considerati dei coglioni.

  58. gianna ha detto:

    vero, all’estero siamo considerati dei coglioni soprattutto per certe iniziative.

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