11 Febbraio 2015

“Questa Trieste è come una fede immortale”

el sunto Il Sigillo D’argento Della Provincia Di Trieste al poeta triestino Miroslav Košuta.

 “Ta Trst je kot vera, ki ne dogori.” “Questa Trieste è come una fede immortale” .Durante i miei brevi o lunghi periodi fuori Trieste questo è uno dei versi che diventa una sorta di imprinting nei momenti in cui mi lascio prendere dalla nostalgia del nostro mare. Miroslav Košuta, poeta triestino, di Santa Croce, la conosceva molto bene, la nostalgia di casa, avendo un vissuto un lungo periodo a Ljubljana, prima per ragioni di studio (si è laureato alla facoltà di lettere negli anni 60) e poi per lavoro. Dagli anni 70 in poi diventerà un punto di riferimento per l’attività culturale a Trieste, soprattutto in qualità di direttore del Teatro Stabile Sloveno. Oggi Košuta è considerato uno dei massimi esponenti della poesia contemporanea in Slovenia.

L’attività in campo umanistico, testimoniata dalla ricca produzione di raccolte poetiche, testi teatrali e radiofonici, traduzioni, opere per ragazzi gli hanno valso l’ottenimento di numerose attestazioni tra cui il Premio nazionale sloveno della Fondazione Prešeren, il Premio letterario Vstajenje, promosso dal Centro culturale sloveno di Trieste, il Premio Prešeren, maggiore riconoscimento conferito dalla Repubblica di  Slovenia per l’arte e le scienze.

Al Premio Prešeren si aggiunge da oggi un altro riconoscimento, il sigillo della Provincia di Trieste, consegnato stamattina durante una cerimonia solenne dalla Presidente Maria Teresa Bassa Poropat, in occasione della Giornata della cultura slovena. Presenti alla cerimonia il professore emerito dell’Università degli Studi di Trieste, Elvio Guagnini,Tatjana Rojc, docente di letteratura dell’Università di Nova Gorica  e Claudio Palčič, pittore, grafico e scenografo.

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“Mi preme soprattutto sottolineare il grande merito della Provincia di Trieste per aver acquisito la Giornata della Cultura slovena come tradizionale festa della Provincia stessa – ha detto Košuta stamattina durante la consegna – e questo è certamente un segno che i tempi stanno finalmente cambiando”.

Sono nato in un’era cupa, in seno a una comunità dichiarata razza inferiore, ma in una famiglia che custodiva libri come il bene supremo. Era ancora palpabile il ricordo del grande porto franco nel quale confluivano genti da ogni dove e le voci si accavallavano con timbri italiani, sloveni, tedeschi, ma non solo, poiché qui si incontravano i boemi e gli ungheresi, i serbi e i greci, i dalmati e gli ebrei e gli arabi, anzi questi erano tutti di casa qui a Trieste, nella città che affascinava anche strani tipi come James Joyce. Perciò io, povero scriba di balbettanti versi, sono cresciuto con questo cinguettio festoso di lingue, nella speranza che un giorno tutti possano comprendere la parlata di tutti”.

Balbettanti versi (ci sono delle raccolte bellissime, tradotte in italiano, per chi non conoscesse lo sloveno 🙂 ) che hanno caratterizzato la mia infanzia e continuano ad accompagnarmi non solo nei miei viaggi, ma anche nella mia quotidianità.

 

TA TRST

Ta Trst je ko mesto na robu sveta.
Obreden in star gre pod stojnico hiš,
na grla kakor na flavte igra,
ko mu v srebrnino obraze loviš.

Cesarsko odpada nekdanji sijaj.
Po ulicah ladje na vetru drse.
Kot ženska odpira se na stežaj.
Grenkejši ko pelin so mrtvi ljudje.

Opasan z jeziki, ki pesmi pojo,
pijan od požara in strog od soli,
okraden za jutri, ob čast in nebo
– ta Trst je kot vera, ki ne dogori.

 

QUESTA TRIESTE

Questa Trieste è come una città sull’orlo del mondo.
Vecchia e rituale, con la bancarella di case avanza,
gole umane come flauti suonando,
quando catturi nell’argento la sua sembianza.

Con decoro imperiale si scrosta il passato splendore.
Per le vie, navi scivolano sull’onda del vento.
Simile a una donna, si offre senza pudore.
I suoi morti sono più amari dell’assenzio.

Cinta di lingue che cantano canzoni,
ebbra d’incendio e austera di sale,
derubata del domani, dell’onore e illusioni
questa Trieste è come una fede immortale.

 

Chi è Miroslav Košuta
Miroslav Košuta è nato l’11 marzo 1936 a Santa Croce di Trieste. Conseguita la ma- turità scientifica a Trieste, si laurea in letterature comparate e teoria della letteratura presso la Facoltà di Filosofia dell’Università di Lubiana. Lavora alla Radio-televisione di Lubiana, rientra a Trieste nell’autunno del 1969 e diventa redattore all’Editoriale stampa triestina, poi collabora per quasi un quarto di secolo con il Teatro Stabile Sloveno di Trieste, dapprima come drammaturgo, poi come membro della direzione artistica, quindi direttore amministrativo e infine direttore artistico del teatro.
L’opus di Miroslav Košuta comprende poesie, racconti, saggi, pubblicistica, drammi e radiodrammi, canzoni e tanto ancora. Negli anni sessanta ha scritto testi per canzo- ni divenute ormai evergreen.

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