31 Ottobre 2014

Gli studenti di don Maks Suard: “Per noi un esempio da seguire”

el sunto Riceviamo e pubblichiamo la lettera degli studenti e amici di don Maks Suard, docente e parroco, morto suicida lunedì a Santa Croce.

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un gruppo di ex studenti e amici di don Maks Suard, docente e parroco, morto suicida lunedì a Santa Croce.

“Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente. Sii gentile. Sempre”
La mano scrive le parole dettate dal cuore. Sei arrivato, hai bussato alla porta e sei entrato in classe e nei nostri cuori. Maglietta blu a maniche corte, il viso serio e ogni tanto su quel viso è apparso un sorriso. Un bel sorriso, dal quale traspariva bontà e generosità.
Possono scrivere, parlare, criticare, giudicare e condannare ma noi non lo faremo.
Noi sappiamo solamente che ti conoscevamo e apprezzavamo come docente e come persona. Eri sempre presente, Se avevamo bisogno d’aiuto, tu eri lì pronto a consigliarci.
Ti sei battuto per tutta la comunità slovena e hai sempre sostenuto e incoraggiato lo sviluppo della cultura del nostro territorio. Eri il promotore e l’organizzatore di diverse attività per giovani.
Una persona testarda e senza peli sulla lingua. Nessuno riusciva a fermarti. Sembrava che nulla potesse abbatterti. Certo, non sempre eri dalla “parte giusta” o avevi ragione, ma in ogni caso hai sempre espresso le tue opinioni con coraggio. Non cercavi l’approvazione altrui e quando si trattava di portare avanti un’idea e un progetto, non accettavi compromessi. Proprio per questo per noi eri un esempio da seguire.

Possiamo solamente ringraziarti per tutti i bellissimi ricordi e per le cose buone che hai fatto.
Grazie Maks.
I tuoi amici e studenti : Arlin , Jana, Mateja, Jasmin, Evelin, Elena, Marlen, Barbara,Devan, Soraya, Federika ,Sara B., Sara G., Nika, Nataša, Martin M., Marinka, Tina Š., Matija, Dean, Gabrijel, Peter, Kristina P, Fabiana, Irina G., Sara B., Neža, Lucija, Tina R., Riccardo, Jurij, Zala, Luisa, Petra, Jernej, Daniel, Martina P., Tania ,Katarina, Beatrice, Irina O. , Samuel, Darma, Katja, Valnea, Marko D., Raja, Lisa, Vida, Sara M., Ksenija, Veronika S., Marko K., Danjel L., Veronika C.,Samantha, Martina D., Nika P. ,Simon K. , Martin P. , Max Z., Matija P., Federico, Jakob, Cecilia, Simon M., Kevin, Sofia, Mara M., Gaya, Marco P., Mara M., Štefanija , Kristina T., Matej, Davide, Aleš, Meta, Caterina, Cristian, Lorenzo, Patrick, Valentina, Marko M., Martin K., Dana, Martin Gabrijel, Ivan, Tina K., Erik, Gabrijel T., Ivana Z., Maja,Patrik R., Nicole.

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220 commenti a Gli studenti di don Maks Suard: “Per noi un esempio da seguire”

  1. gigliola casali ha detto:

    Carissimi ex stdenti di don Maks, credo che dopo questo tragico fatto che ha sconvolto tutta la diocesi di Trieste, don MAKS, sia entrato un po’ nel cuore di tutti noi.Sinceramente ,dopo aver letto qualche stralcio della sua vicenda, non penso che sia sufficiente un episodio di debolezza ,pur non volendo minimizzare la sofferenza di chi ne rimase coinvolta ancora “bambina”… a trasformare un uomo in un orco! Infatti lo dimostrano sin troppo chiaramente le vostr bellissime parole! Certo rimane il rammarico di non averlo potuto aiutare …corto se non si fosse lasciato schiacciare de un macigno che lui sentiva insopportabile ……..ora sarebbe ancora qui. Ma se non si è riusciti ad aiutarlo in vita, lo si può e lo si Dovrà aiutare in morte non dimenticando di pregare per la sua anima ,che Dio ama ed ha amato come ama indistintamente ciascuno di noi .

  2. Fiora ha detto:

    Per carità “di dio” (virgolette irrinunciabili per una non credente!). Personalmente non indulgerei mai al “codardo oltraggio” verso un morto suicida sconosciuto,ma permettetemelo ragazzi, m’infastidisce anche il minimizzare l’arcaico gesto corredando l’opera di rimozione da encomio a tutto campo di chi l’abbia conosciuto e frequentato.
    @1
    Pure io”non penso che sia sufficiente un episodio di debolezza a trasformare un uomo in un orco”.
    Penso però che “l’episodio di debolezza”(lecito chiedersi se sia stato l’unico?) non ha impedito al compianto sacerdote di continuare il proprio apostolato con dedizione e coraggio e (parole vostre!) da persona testarda senza peli sulla lingua.
    … Accuratamente evitando però quell’ esternazione del proprio non edificante passato, finché non è stata fatto riemergere dall ‘altrettanto arcaica bambina, ve lo consento, con un tempismo che da bomba ad orologeria che m’insospettisce.
    Un solo quesito. Se “il macigno è diventato insopportabile” solo successivamente alla pubblica accusa, è lecito chiedersi se sia pesata di più la vergogna del rimorso?

  3. Fiora ha detto:

    per me aldilà del caso specifico è importante soltanto riaffermare che molestie e abusi sui minori vanno denunciati e perseguiti. SEMPRE.
    Far passare altri messaggi, con impliciti capovolgimenti dei ruoli, che in passato hanno chiuso gli occhi degli adulti e la bocca dei bambini abusati, è posizione omertosa, quella sì da condannare senza appello!

  4. Fiora ha detto:

    Per puro desiderio di decifrare comportamenti che mi riescono incomprensibili, chiedo il motivo dell’ astioso embargo di cui leggo sul Piccolo nei confronti del Vescovo Crepaldi venuto ritengo a portare conforto e senso di continuità alla comunità Slovena e fino a prova contraria Cattolica, della quale (sempre fino a prova contraria ) è pastore.
    Chiedo in che cosa consista “l’affronto” determinato dalla presenza del Vescovo di Trieste, diocesi della quale anche la comunità slovena fa parte, definizione che leggo un po’ perplessa sul Piccolo e mi chiedo se la presenza è considerata affronto,come lo sarebbe stata l’assenza….latitanza? abbandono? menefreghismo?
    Senz’ombra di polemica con laica, distaccata ma genuina curiosità.

  5. maja ha detto:

    ne so poco quasi quanto te, perché non frequento nessuna chiesa, ma credo che i cattolici di Križ ce l’abbiano con il vescovo per come ha gestito la faccenda (pare che la diocesi abbia diffuso il comunicato sul suicidio prima ancora di avvertire i famigliari del prete). pare anche che tra suard e ravignani non corresse buon sangue. da quel che si legge in giro, pare anche che ravignani non sia così ben disposto nei confronti della comunità slovena (cattolica o no) come lo erano i suoi due predecessori crepaldi e specialmente bellomi. questo qua viene paragonato a santin, non so se a a torto o a ragione.

  6. liljola ha detto:

    …cara Maja, Ravignani era il predecessore di Crepaldi e non viceversa. E io credo che la comunita ‘ di S.Croce si sia comportata in maniera molto misera nei confronti del vescovo e della diocesi intera! Uscire sul sagrato e continuare a pregare, non è stata un atto di unione ma di separazione quand ‘ anche non di disprezzo !e penso anche che don Malnati tra le tante cose che si son dette , abbia detto la più giusta tra tutte e cioè che se la situazione non fosse stata presa con tanta superficialità probabilmente non sarebbe andata finire così .

  7. maja ha detto:

    non ho espresso giudizi nel merito della vicenda e ho premesso che ne so poco perché non frequento la chiesa (nessuna chiesa). sapendo che fiora non legge lo sloveno, ho sintetizzato quel che ho letto in giro sulla stampa e sui socialini.
    per quanto mi riguarda, un uomo che a 31 anni considera “giovane donna” una ragazzina di 13 anni è profondamente disturbato e un criminale, e altrettanto disturbati e criminali sono i suoi colleghi che lo hanno coperto. detto questo, mi pare che per l’ennesima volta il piccolo stia andando a nozze con questa storia della “comunità slovena”, come se la comunità slovena fosse un monolite e non portatrice di istanze diverse e contrastanti, al pari di tutte le comunità di questo mondo.

  8. Dario Predonzan ha detto:

    Don Suard un esempio da seguire? Neanche una parola, da questi ragazzi, per la ragazza vittima del prete pedofilo. Ognuno si sceglie gli esempi che merita.

  9. sfsn ha detto:

    maja, te ga sbaglià la succession: Bellomi, Ravignani, Crepaldi. Mentre Bellomi e Ravignani xe stai i primi dopo el mezzo secolo de Santin a verzer un poco verso i sloveni (bellomi gaveva zercà anche de impararse sloven, ma el iera trdo, e comunque xe sta el primo a far i auguri de nadal in sloven a San Giusto dal 1918 e Ravignani diseva anche messa in sloven) con questo, che xe ultraconservator, se xe tornai ala chiusura de ani ’70.

  10. maja ha detto:

    sì, me gaveva za fato notar liljola. se vedi proprio che no frequento.

  11. vittorio Veneto ha detto:

    la signora Maja-7 ha perfettamente ragione.

  12. Fiora ha detto:

    mi trda come Bellomi, vojo- e- no- posso-ma- almeno- provo.
    Ipotetiche chiusure de Crepaldi vs. Comunità Slovena, secondo mi xè sta un modo de smentirle proprio con la sua presenza in un momento cussì.
    Un tentativo de abbraccio che xè ndà sbuso. Bon , ocasioni sarà…
    Me premi piuttosto sottolinear el connivente silenzio di tale don Voncina, all’epoca” vicario episcopale per i fedeli della minoranza”, titolo che me lassa totalmente indifferente, ma (e questa posizion me colpissi eccome!) “persona informata sui fatti” dalla stessa allora ragazzina oggetto delle attenzioni non propriamente apostoliche de padre Maks.

  13. liljola ha detto:

    Gnanche mi “spiando ” per Crepaldi , ma sta volta me par che el gabi fato la mossa più umana che se podesi far? anche Fiora la ga fato notar che se i ga reagì cusi per la la sua presenza cosa i gavesi fato se nol se saria presenta’ .i lo gavesi masacra’….. E comunque ,secondo mi quel appello che el ga fato ai fuoriusciti…che se ghe pol voler ben a don Maks ma nella verita’ cosa gaveva de sbaglia ‘ Forsi a S.Crose ghe brusa che el sia sta buta’ in piaza …con quel comunicato…forsi i voleva che vignisi fora tuta la sua personalità… quela de cui parla i sui xe allievi…Su una roba i ga ragion..noi doveva “dimenticarse” del papà..ma reagire cusi’ no! …. la realtà dei fatti va accettada come che la xe!

  14. liljola ha detto:

    Beh…no vojo minimamente giustificar….ma purtroppo quella jera la prassi ..insabiar…e anche el defunto nella sua lettera testamento…el fa capir che se tuto fosi successo prima …. el gavesi pensa’ che quela no jera la sua strada…ma essendo successo dopo…el domanda solo un trasferimento che no xe gnanche sta fato subito…Questo da l’ idea de come veniva concepide ste situazioni fino a pochissimo tempo fa…

  15. liljola ha detto:

    Quel che stupisi xe che no i se ga domanda’ come mai sta ragazza e i suoi familoari. Igabi speta’ 17 anni prima de parlar apertamente e che la se sia decisa solo quando che la ga percepì un pericolo per la nipote…mah!

  16. Fiora ha detto:

    il nostro illustre concittadino Boris Pahor definisce l’operato di Crepaldi verso don Suard quello di un giudice nei confronti di un imputato.
    Mi permetto di dissentire. Da quando in qua un giudice va a casa dell’imputato per ohimè trovarlo morto suicida? da quando in qua un giudice si reca nel centro sociale del defunto imputato per portare la propria solidarietà e conforto?
    Il giudice sta a casa sua in tribunale, ascolta accusa e difesa ed emette una sentenza.
    Non ci ho visto nulla di simile e ob torto collo devo riconoscere che nella circostanza il comportamento del presule è stato impeccabile.
    Altrettanto non posso definire l’inospitale trattamento che gli è stato riservato. Né mi sento di bollare come ipocrite le lacrime del Vescovo di Trieste.
    Detto questo riprendo le distanze da Curia e organizzazioni similari e auspico soltanto che un episodio da varie angolazioni ma per noi tutti doloroso, non diventi pretesto per conflitti tra le due anime della mia città.

  17. Dario Predonzan ha detto:

    Curiosamente (ma forse non poi tanto, a ben vedere) Pahor accusa il vescovo, ma omette di dire alcunché su quel don Voncina, al corrente fin dal ’97 di quanto accadeva tra don Suard e la ragazzina, ma rimasto totalmente inerte/omertoso.
    Non solo: Pahor cerca anche – assai maldestramente – di sminuire la gravità del comportamento di Suard. Dice infatti che il prete suicida è stato definito pederasta, laddove “La pederastìa è una questione tra maschi, una perversione che ha per vittime fanciulli e che solitamente il pederasta reìtera. Qui c’è stata un’attrazione sessuale anche se senza alcun dubbio la ragazza non aveva l’età”. L’illustre scrittore sembra ritenere cioè che i pedofili eterosessuali non “reitererebbero” le loro perversioni (ne è proprio sicuro, prof. Pahor?), le quali perversioni che anzi non sarebbero nemmeno tali, trattandosi di mera “attrazione sessuale”. Peccato solo che la ragazzina avesse 13 anni.
    Non credo che comprerò più libri di questo signore…

  18. bombastic ha detto:

    anche a mi me par che certi fa sai fumo perchè l’arosto xe che i gavesi voludo che il vescovo insabbi alla vecia maniera tipo 17 anni fa
    invece me par aprezabile l’umana compasion e il ricordo positivo dela persona suicida da parte dei sui studenti perchè el ga sbagliado ma ga anche pagado troppo pel suo sbaglio
    xe ciaro che nesun pol violar la legge ma no xe stado stupro, xe stada una relazion illegale con una minorenne
    parlando in generale, posto che xe illegale e un adulto ga l’obligo de star alla larga no stemo però esser così ipocriti de far passar ste mulete per angioletti
    la verità xe che tante mulete minorenni provoca e cerca trasgresioni e qualchedun più debole ghe casca come un perognoco salvo che se vien fora casini el diventa un mostro e la diavoletta se trasforma in angioletto
    bisogna star sai attenti e eser pronti a reagir nela maniera giusta: per esempio un mio amico che ga una machina figa se ga trovado a sorpresa fora del garage due mulete del ginasio che voleva andar su a casa con lui e le ga subito spedide via disendoghe de no farse più veder

  19. Gianni Bua ha detto:

    @ 18
    Sior Bombastic, alora per Lei tute le mulete xe …ane?? Tute xe come quele due de Udine che gà mazà el veceto??
    Tornando alle cose serie, anche oggi nell’omelia il vescovo (come gli studenti de S.Croce) non ha
    detto UNA parola su quanto ha passato quella che ha subito (e denunciato,senza alcun risultato)
    le molestie del parroco. Parroco che,a quanto si legge, era stato trasferito da una chiesa ad un altra,chissa perchè. Era anche – per meriti religiosi – insegnante di religione nelle scuole Slovene??

    Servus, Gb

  20. Fiora ha detto:

    e sempre con estremo distacco da quella lobby non posso impedirme per contro de ricordar nauseada la levata de scudi “curiali” pro Moncini accusado de pedopornografia violenta, nè però dimentico la recente coraggiosa presa de posizion de don Malnati proprio per stigmatizzar l’opportunità de “quella” presenza in un’associazion de volontariato rivolta anche ai bambini e trovo anche equilibrata e centrada la sua recente considerazion a proposito del allora vicario Voncina, sul silenzio del quale el se disi esterrefatto:” in una vicenda come questa ci vuole tanta misecordia ma serve anche responsabilità”.
    Solo per dir che anche la Chiesa pol esser “portatrice de istanze diverse e contrastanti, al pari de tutte le comunità di questo mondo” definizion de Maja che utilizzo, perché pienamente condivido.

  21. Fiora ha detto:

    @17 Dario Predonzan
    …Effettivamente tra pederastia,reiterazione e svariadi distinguo, el peraltro Venerabile se ga ingolfà!

  22. bombastic ha detto:

    sior @gianni bua la me fazi el piazer de no atribuirme robe che no go dito visto che no go scritto ‘tutte’ ma ‘tante’ e no go scritto ‘putane’ ma go scritto ‘provoca e cerca trasgressioni’
    per capir sta roba basta cavarse le fette de parsuto dai oci o gaver letto qualcosa della valanga de robe che xe stade scrite sulla sessualità adolescenziale de oggi
    po’ xe ovvio che quele che ‘provoca e cerca trasgressioni’ oggi lo fazi con omini che corispondi al model oggi considerado vincente e no con reduci postsessantottini
    xe altrettanto ovvio che questa realtà sociologica no xe una giustificazion per nesun perchè legge xe legge

  23. Jasna ha detto:

    @18 Starei attenta a fare illazioni generaliste, visto che sembrano voler accusare la vittima di un comportamento che nessuno di noi può dimostrare sia stato messo in atto.

    In ogni caso, qualunque ragazzina o ragazzino metta in atto eventuali comportamenti poco consoni, non può certo essere ritenuto la parte responsabile in fatti che coinvolgono adulti che, in quanto tali, conoscono ciò che è giusto e ciò che non lo è. Mi fa specie che si voglia a tutti i costi essere indulgenti con gli adulti, come fossero dei minorati di ritorno all’età dell’inconsapevolezza, e si martelli invece su ragazzi e ragazze da cui ancora è normale aspettarsi qualche sbandata, maliziando sulle presunte colpe dei più giovani anche in mancanza di dati che lo suggeriscano. Forse è questa società a maggioranza di vecchi che fa quadrato intorno ai coetanei, e che vede i giovani (o i piccoli, come in questo caso) come dei concorrenti o degli antagonisti. O forse tanti pensano che sarebbe potuto capitare a loro.

    Ovviamente bombastic non è un attacco al tuo pensiero, ho preso solo spunto dal tuo commento per dire la mia.

    (PS: Sì, certo che le vedo anche io le ragazzine e ragazze che si comportano e vestono in modo non appropriato ai luoghi in cui si trovano).

  24. bombastic ha detto:

    @Jasna go parlado in generale proprio per distinguer dal fatto specifico che no conoso
    sul resto xe ciaro che la responsabilità xe sempre dell’adulto ma xe anche ciaro che più xe le mulete che butta l’amo in mar più xe i guati mononi che abbocca e riscia de finir in pignata

  25. Jasna ha detto:

    @24 Per mi chi resta in pignata xe la controparte giovane. Comunque, punti de vista. 🙂

  26. liljola ha detto:

    Anche mi trovo che el sior Pahor el se stia rampigando su pei speci…..e spero che sti pretesti noi continui anche perché finiria col crear altre spacadure tra le varie fazioni della cita’ Forse i sloveni i voleva far notar che ghe xe una differenza tra chi che (preti compresi) vien trova’ in possesso de video porno con fioi de mezzo… chi che abusa de creaturine de asilo e chi come se podessi pensar de don Suard …el se gabi ciapa’ una de quele sbandade …magari complice l’ immaturità e l’inesperienza de un che xe pena vignu’ fora de un seminario ….. Forse qualche differenza ghe xe….( per tentar de capir lui anche se questo poco diceva contar per la putela che ” smaliziada ” per ipotesi o no ,la gaveva solo 13 anni…)…allora come che giustamente ga dito Malnati…ghe vol eser più responsabili e no lasar perder solo perché voci di corridoio… Questo el signor Pahor el se ga dimentica’ de dirlo.

  27. aldo ha detto:

    La storia è tragica e non me la sento di formulare opinioni sulle prese di posizione di chi – come gli studenti o i parrochiani – sono coinvolti emotivamente. Diverso è il caso delle persone con responsabilità o notorietà pubbliche.
    Il vescovo Crepaldi che tra l’altro ha celebrato in sloveno, l’attuale vicario per la comunità slovena che ha celebrato accanto al vescovo e don Malnati che ha esternato sul Piccolo, avranno anche potuto sbagliare qualche dettaglio, ma mi sembra evidente che la loro linea di condotta è fondamentalmente corretta, a differenza di quel che è successo nel caso Moncini con un vescovo considerato “progressista” o 17 anni prima da parte dell’allora vicario don Voncina che rivendica tutt’oggi la giustezza del suo comportamento di allora, lanciando in più vaghe insinuazioni senza spiegarle. Per non parlare delle esternazioni di Peter Mocnik e soprattutto di quelle di Boris Pahor che seguono le precedenti sul sindaco nero di Pirano. Il punto è che le loro posizioni sono fortemente retrive e identitarie e non a caso si sono ritrovati su un altro tema – il tlt – vicino a posizioni altrettanto identitarie di ambiente italofono. A loro confronto i “conservatori” Crepaldi e Malnati, dai quali sono in generale lontanissimo come idee, in questo caso sembrano dei pericolosi illuministi.

  28. liljola ha detto:

    Forse parlando de immaturità se podesi pensar che una persona de 31 anni la dovesi esser matura…certo, oggi i seminaristi i se forma tra la parrocchia la famiglia e el seminario…ma parlemo de 20…anni in zo..no! I veniva formai dentro i muri dell ‘ istituo…e mi personalmente posso dir de aver incontra’ diversi rev. che al pulpito i jera ineccepibili ..ma nella quotidianità molto più impacciadi.

  29. maja ha detto:

    dopo aver letto alcuni commenti, ci tengo a ribadire una cosa: una ragazzina di tredici anni può essere tante cose e può comportarsi in diverse maniere, ma non è una donna. è una bambina, una bambina mestruata con tette, culo, push-up e trucco pesante agli occhi, ma sessualmente immatura e incapace di difendersi e di respingere le “attenzioni” indesiderate di un uomo adulto. qualcuno ha parlato di ginnasiali, senza pensare che a quell’età due anni sono un’eternità e spesso fanno la differenza tra bambina e donna. se un uomo, un prete, all’età di 31 anni non è in grado di discernere tra donna e bambina, c’è qualcosa di profondamente sbagliato in lui, non nella bambina, e se si rende conto dei danni che ha provocato solo 17 anni dopo, vuol dire che c’è qualcosa di profondamente sbagliato anche nell’ambiente in cui è stato educato e istruito.

  30. maja ha detto:

    poi avrei anche una domanda per voi italofoni.
    qualcuno mi sa spiegare perché il piccolo ha intervistato boris pahor? perché al piccolo ritengono che l’opinione di uno scrittore centenario sia rilevante rispetto a un fatto di cronaca che riguarda un prete?

  31. effebi ha detto:

    “Ti sei battuto per tutta la comunità slovena e hai sempre sostenuto e incoraggiato lo sviluppo della cultura del nostro territorio. Eri il promotore e l’organizzatore di diverse attività per giovani. Una persona testarda e senza peli sulla lingua. Nessuno riusciva a fermarti. Sembrava che nulla potesse abbatterti. Certo, non sempre eri dalla “parte giusta” o avevi ragione, ma in ogni caso hai sempre espresso le tue opinioni con coraggio. Non cercavi l’approvazione altrui e quando si trattava di portare avanti un’idea e un progetto, non accettavi compromessi. Proprio per questo per noi eri un esempio da seguire.”

    …stavo cercando qui dentro qualcosa di “cristiano”…. adesso ci riprovo

  32. liljola ha detto:

    …e se il progetto per il quale si batteva fosse stato la mensa in parrocchia per i poveri ? Vogliamo proprio vedere sempre solo con i nostri occhiali?

  33. Fiora ha detto:

    @30
    e chi lo sa Maja, se sia stata iniziativa di italofono/a giornalista o spontanea esternazione dell’illustre centenario…
    Ha difettato in entrambe le ipotesi, il buonsenso. E penso che il buonsenso sia sostantivo che non richieda aggettivi qualificativi quali maggioritario o minoritario.

  34. effebi ha detto:

    certo liljola, non ci avevo pensato

  35. Sara Matijacic ha detto:

    Il primorski dnevnik ha preferito approfondire la vicenda, intervistando un medico/esperto. Su Pahor… lui ha la sua opinione, ma mi chiedo cosa ce ne facciamo di queste opinioni, soprattutto considerato il fatto che non ci sono prove concrete dell’accaduto, se escludiamo le parole del Vescovo.

    E poi scusate, ma mi sembra fuori luogo fare commenti moralisti sulle tredicenni di ieri o di oggi. I bambini, i ragazzini, gli adolescenti non si toccano. Mai. Punto.

    Questo pomeriggio un folto gruppo di giovani e meno giovani (neanche l’ombra di un rappresentante o membro della Curia) che l’aveva conosciuto, si è riunito nella chiesa di Santa Cr0ce per ricordare don Maks… con il canto e la preghiera. Nessun commento. Nessun giudizio.

  36. maja ha detto:

    dei, dei, fiora, el piccolo pahor lo ga intervistà perchè secondo el picolo lu xe l’oracolo dela comunità slovena, quela che sempre secondo el picolo agisci e pensa come un sol uomo e xe portatrice de istanze tute uguali, altrimenti i sui giornalisti no scrivessi robe del genere:
    “Sul sagrato, gli avvisi nelle bacheche si possono leggere in sloveno e italiano, con l’aggiunta del tedesco. Già, don Maks – è risaputo da tutti in Diocesi – non amava riconoscere l’uso dell’italiano accanto a quello dello sloveno in queste terre. E ieri, qui, qualcuno è venuto a ricordarlo.”

    Che bale, ciò, ma qualche volta, quando che i prova de far sti fufignezi cul, no li podessi mandar a quel paese anche voi italofoni?

  37. liljola ha detto:

    @35 Grazie Sara la chiarezza sui fatti la farà chi di dovere, chi non crede rispetti.chi crede preghi!

  38. Marantego ha detto:

    Cara Sara,

    Oltre alle parole del vescovo parrebbe esserci una lettera del defunto che ammette le sue colpe. Per il resto condivido.

  39. aldo ha detto:

    Perchè Pahor? Il Piccolo ha condotto e sta conducendo una battaglia contro Crepaldi e a sostegno dei cattolici di centro-sinistra che lo contestano duramente. Quindi se c’è una motivazione politica dovrebbe essere contro Crepaldi. Ma forse non c’è una motivazione politica. Più banalmente penso che riportare la posizione di un personaggio famoso che fa scandalo come quella di Pahor richiami l’attenzione e faccia vendere copie. Il Piccolo fa parte del gruppo Repubblica e ne adotta sempre di più la tradizionale linea scandalista che punta alla pancia del lettore.

  40. Fiora ha detto:

    embè , Maja. Se xè sta quel l’intento del Piccolo e no go dificoltà a crederlo, pur de far cassa xè sta sacrificà el bonsenso…magioritario. Che doveva sconsigliar de adentrarse in argomenti cussì pruruginosi col Personagio padre del nostro e pur sempre fijo del suo tempo con la mentalità correlada.
    …Ma a Pahor nisun oseria dirghe che preti o laici che i sia, ogi come ogi e gnanche diciasete ani fa, cole mulete nosepol?

    Ma perché me trovo a legger che ” no xè provà”?Cossa, la denuncia? La lettera de ammission de don Suard? el postumo riconoscimento della propria leggerezza del don Vicario dell epoca? una congiura che ga portà come conseguenza el gesto estremo?
    Insomma tutte balle…del Bugiarelo per vender più copie?

  41. Fiora ha detto:

    I ne bombarda de “se siete oggetto o se siete a conoscenza …DENUNCIATE!”
    Per mi no xè quindi ammissibile screditar una denuncia de molestie, fatta all’epoca ma non considerada e rinnovada oggi …quando perfin Pahor ammetti nell’intervista che anche 17 anni de reticenza xè comprensibili ” perché anche tanti prigionieri dei campi di concentramento hanno avuto la forza di raccontare soltanto trent’anni dopo”.
    Screditar una denuncia de molestie xè regredir e involontariamente favoreggiar i molestatori.

  42. capitano ha detto:

    Deve essersi accorto che per passarla liscia bastava non chiedere l’età.

  43. maja ha detto:

    beh, aldo, se il mestiere di chi scrive per il piccolo non è il giornalismo, ma lo “scandalismo” , direi che stanno facendo un ottimo lavoro, ma mi sembra evidente che la polemica non è con il vescovo, che ne sta uscendo benissimo, ma con il clero sloveno e la comunità slovena.

    la prossima volta che un triestin patoc picchia la moglie, il piccolo potrebbe intervistare magris, e quando beccheranno un serbo a fare qualcosa di altrettanto condannabile , di certo il pope ortodosso ne avrà di cose da dire . per i cinesi non saprei, ma forse un personaggio pubblico che fa scandalo si troverà anche per loro.

  44. maja ha detto:

    d’altronde, aldo, tu stesso ti sei sentito in dovere di commentare le posizioni identitarie di močnik e pahor, rispolverando financo il sindaco di pirano e il tlt, come se in questa lurida storia avessero un qualche peso.

  45. john remada ha detto:

    Ehilà capitano….sei contento di rileggermi?

  46. Fiora ha detto:

    @44
    “…come se in questa lurida storia…”
    xe zà de un per de post che te lo volevo scriver, Maja. Nel commentar questa vicenda, apprezzo el tuo intransigente rigor super partes e addirittura più intransigente del mio.
    …ala prossima barufa bela,ma sto giro semo insieme! 🙂

  47. maja ha detto:

    xe la miseria umana che xe super partes e no la fa differenze de etnia, lingua o cultura.
    se questa storia xe vera, e le robe xe andade cussì come che i disi, no trovo atenuanti proprio per nissun: né per el prete suicida, né per vončina che lo ga coverto, né per la persona che all’epoca saveva o sospettava e inveze de informar i genitori dela muleta, la polizia, i servizi sociali o far una telefonada al telefono azuro la ga pensà ben de asolver el proprio dover de citadina (e magari de catolica) andando a alertar – chi? – un altro prete. e no trovo scusanti neanche per i parrocchiani dell’epoca se come che se disi in giro, in paese se mormorava.

  48. Fiora ha detto:

    … Poco mal se te ga confuso i nominativi dei vescovi, co’ te ga le idee cussì ciare…e te me le ga ciaride anche a mi ‘ssai più del picoglio, Maja!

  49. Tergestin ha detto:

    Oh la’.
    Xe la miseria umana a esser superpartes. Qua saremo d’acordo senza tirar fora Pahor o chi altro altro. Certo, el Piccolo un pocheto ghe prova sempre a stuzigar, a impizar fogheti de confine, a zontarghe quela micragnosa bassezza in piu’ tipo: “Già, don Maks – è risaputo da tutti in Diocesi – non amava riconoscere l’uso dell’italiano accanto a quello dello sloveno in queste terre. E ieri, qui, qualcuno è venuto a ricordarlo” e poco importa quanto sia vera o no.

    Ma presumo che tuti sapi, a partir dagli italofoni, che miseria de giornal sia el Piccolo.

  50. Gianni Bua ha detto:

    @ Sara ..35..
    “Questo pomeriggio un folto gruppo di giovani e meno giovani (neanche l’ombra di un rappresentante o membro della Curia) che l’aveva conosciuto, si è riunito nella chiesa di Santa Cr0ce per ricordare don Maks… con il canto e la preghiera. Nessun commento. Nessun giudizio.”

    Scusami, ma non capisco. Siamo di fronte, secondo me, alla sindrome del fortino assediato. Che il Maks sia appertenuto alla comunità slovena non può e non deve essere una medaglia al merito. Poteva essere bianco/nero/giallo o verde, italiano,sloveno,bisiacco non sposta IMHO il problema.
    Che la curia di Ts abbia avuto mille ed una colpa, che Crepaldi,Vioncina e Malnati rappresentino – per me – il medioEvo non sposta una virgola dall’omertà (e vado sul leggero) con cui santamadrechiesacattolicaedapostolica nasconde sotto il tappeto la polvere. Sindrome di Stoccolma? Difesa gesuitica (perinde ac cadaver) del clero di lingua slovena ?
    Nota bene, l’ufficiale di sato civile che mi ha sposato (scelto da me e da mia moglie) era Dusan Hreschak……

    Servus, gb
    il medioevo- non giustifica la difesa ad oltranza di uno sessualmente e mentalmente tarato.

  51. liljola ha detto:

    Scuseme solo ancora una osservazion ..oltre la pia donna che la xe andata del prete che no xe anda’ del vescovo che nol xe anda ‘ dei carabinieri la a 2 passi…. Mi me domando e MAMA e PAPÀ?

  52. aldo ha detto:

    @maja
    Lasciando da parte le dietrologie sul Piccolo – in generale credo poco ai complotti – ho detto da subito che non volevo entrare nel merito di questa tragica storia che non conosco dall’interno, ma commentare le condotte e le prese di posizione pubbliche che ha suscitato.

    Che certi esponenti cattolici sloveni abbiano assunto posizioni retrive e identitarie non se l’è inventato il Piccolo, ma l’hanno fatto loro senza che glielo ordinasse il dottore perchè sia l’ex vicario che il segretario provinciale della Ssk che l’illustre scrittore avrebbero potuto assumere posizioni opposte o differenti tra loro e invece hanno preso all’unisono questa posizione retriva e identitaria che immagino non sarà condivisa da altri sloveni, probabilmente la maggioranza, mentre troverà nelle discussioni da bar il consenso di parecchi italiani tradizionalisti.

    Questa posizione retriva e identitaria sul fatto specifico secondo me non è episodica, ma parte di una visione del mondo e per questo ho fatto riferimento non solo a precedenti comportamenti omertosi sul fatto specifico, ma anche a precedenti prese di posizione che si collocano sul filone identitario e per questo le ho citate.
    In particolare Pahor qualche tempo fa ha dato un’intervista di un’intera pagina al Piccolo, dove ha rivendicato apertamente, lucidamente e coerentemente il proprio identitarismo, non in una logica di nazionalismo sloveno, ma di comunità locale chiusa e aggrappata ad antichi valori tradizionali da preservare per cui ha spiegato che per Pirano poteva anche andare bene come seconda scelta un sindaco italiano, ma uno venuto da chissadove no. Tra questi valori tradizionali ora ci ha messo anche l’idea che la pederastia sia una stabile e continuata perversione in quanto forma di omosessualità, mentre quello con una tradicenne è un episodio singolo di una normale attrazione sessuale del maschio verso la femmina, anche se bisogna ammettere che in questo caso non aveva ancora l’età. Insomma un piccolo errore nell’ambito di una normalità strutturale, rispetto alla strutturale perversione omosessuale del pederasta. Questa non è una stranezza, ma il modo tradizionale di concepire la sessualità che è andato avanti per secoli e che anche oggi è dominante nel mondo, anche se in Occidente viene espresso a bassa voce perchè nel frattempo da queste parti è diventato politicamente scorretto.
    Il fatto che uno scrittore bravo e famoso come Pahor dia voce a questa visione del mondo mi sembra una notizia. Se lo facesse Magris, la Tamaro o qualsiasi altro sarebbe una notizia uguale. Poi a ciascuno scegliere se essere d’accordo con queste affermazioni o contrastarle, ma non si può far finta di niente chiedendo che a Pahor venga chiesto solo di argomenti letterari e posto il silenziatore alla sua visione del mondo. E neanche – come in certi commenti sul Piccolo – offendere Pahor per l’età perchè la sua mente mi sembra funzionare benissimo ed esprime una precisa e coerente visione del mondo con le sue interviste e le sue prese di posizione.

  53. maja ha detto:

    vedi, aldo, a me sembra che tu abbia la tendenza a individuare e ad applicare delle categorie mentali e ideologiche assolute a prescindere dal contesto in cui sono maturate. močnik, pahor e vončina rispondono delle proprie affermazioni pubbliche, ma metterle in relazione con le posizioni di “parecchi italiani tradizionalisti” mi sembra un pochino azzardato, perché così facendo non si tiene conto dei diversi contesti in cui si inseriscono. in questo caso specifico, si potrebbe dire che non si tiene conto dell’operato di santin, per esempio, e dell’atteggiamento che questi assumeva nei confronti dei cattolici italiani (ed esuli) da una parte e dei cattolici sloveni dall’altra.
    in parole povere, aldo, permettimi di dirti che a mio vedere tu hai delle grosse difficoltà a capire le ragioni e le motivazioni di chi ha un vissuto diverso dal tuo e a inserirle nel contesto in cui sono originate, senza per questo giustificarle o approvarle. in questo non sei molto diverso da molti nostri concittadini appartenenti al gruppo nazional-linguistico-culturale-religioso maggioritario, anche se devo ammettere che le tue analisi sono sicuramente molto più interessanti e decisamente più ragionate delle discussioni da bar.

  54. maja ha detto:

    (nel merito ho già espresso chiaramente la mia opinione, anche riguardo a vončina.)

  55. Vittorio Veneto ha detto:

    Devo di nuovo dirmi d’accordo con la signora Maja(spero di non imbarazzarla),il piccolo adesso gioca a sputacchiare gli Sloveni purché cattolici e “issimi bianchi”approfittando di infortuni verbali,probabilmente dovuti all’età,di un comunista Sloveno orgoglioso.Così fanno pure finta di essere di sinistra come il loro padrone repubblica.

  56. maja ha detto:

    Lei sarà pure d’accordo con me, ma Pahor non è comunista. Sloveno sì, orgoglioso pure, vecchio senz’altro, ma comunista no.

  57. Fiora ha detto:

    @55
    …e invece gli è andata male…al Piccolo dico! perché almeno in questo nostro microcosmo nessuno ha perso di vista il fatto,per correre dietro alle ideologie.
    Il padre Ralph di Santa Croce non è diventato cardinale come n “Uccelli di rovo” e ai nostri occhi neppure un eroe, come rischiavano di renderlo i suoi studenti.
    Trentuno a tredici è l’accoppiata sostitutiva del ventitrè a due (vi ricordate il criptico tormentone elettorale?) con la nota esplicativa non era tra adulti consenzienti.
    E può bastare.

  58. Vittorio Veneto ha detto:

    oops sorry……ammetto di non sapere moltissimo dello scrittore ma che fosse comunista lo davo per scontato visto come si esprimeva pubblicamente a ogni occasione almeno in lingua Italiana e visto anche,nell’ultima parte della sua carriera,il battage che il nuovo piccolo “post fusione gruppo espresso”faceva ad ogni suo sospiro. Sono un po deluso lo ammetto,non condivido ma è un grande ideale. Un nazionalista insomma.

  59. maja ha detto:

    non faccia l’errore di voler appiccicare a tutti i costi un’etichetta a pahor, caro vittorio veneto. l’uomo non si presta.

  60. effebi ha detto:

    «Qualcuno aveva interesse a vendicarsi su Maks»

    …vendicarsi di che ?

    Don Francesco Voncina, all’epoca vicario episcopale per la comunità slovena: «Sapevo, non ci avevo dato peso. Cose più gravi dietro a questa storia»

    …quali cose più gravi ?

  61. sfsn ha detto:

    beh, no stemo dimenticar che in aprile xe morto un prete in casa del clero e solo in agosto se ga savù che iera un omicidio…

    http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2014/08/10/news/omicidio-a-trieste-prete-strangolato-1.9735934

    e che co xe rivà el ris quatro mesi dopo par che i gabi trovà tuto netà.

    con strani walzer de preti trasferidi anche fora Trieste
    http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2011/09/20/news/diocesi-giro-di-valzer-tra-i-parroci-l-amarezza-dei-fedeli-1.825295

    sucedi robe strane in sta diocesi…

  62. aldo ha detto:

    @maja
    con tutto il vissuto degli esuli istriani e dei triestini pseudo-patochi partiti per l’Australia a me le posizioni revansciste su Istria italiana e Trieste libera stanno sulle balle e così anche con tutto il vissuto degli sloveni cattolici ai tempi di Santin le posizioni di quei tre stanno sulle balle anche e non posso farci niente

  63. Fiora ha detto:

    “la dignità non è porre fine alla propria vita” el tiggi sta spacciando pillole de saggezza a commento de altra vicenda..
    Mah! bisogna trovarse in certe situazioni. Resta che l’omo de cesa, el credente in un dio che comanda non fornicare, ma che perdona settanta volte sette e che vieta de ammazzare,più che per el prima e nononstante l’esaltà durante, proprio per la conclusion della propria vita, né per dignità né per coerenza me appari “un esempio da seguire”.

  64. Fiora ha detto:

    A proposito. Ai suicidi, no ghe negava el funeral religioso, la”premiata ditta”? Inveze ‘diritura el vescovo se ga scomodà… Ingrati a Santacrose? Piutosto dala cuna ala tomba autogestidi a oltranza, ciò!

  65. maja ha detto:

    (a mi dime, aldo, che ho una vera e propria allergia al clero e ai clericali. )
    a te legittimamente stanno sulle balle tutti gli identitarismi, da qualunque parte provengano, ma secondo me l’identitarismo espresso da un triestin psuedo-patoc o da un esule è diverso da quello espresso da uno sloveno, perché sono diversi il contesto, le motivazioni e soprattutto gli esiti. i primi fanno parte del gruppo maggioritario e dominante, mentre il secondo fa parte di un gruppo minoritario e subalterno. lo spazio di manovra del gruppo maggioritario (e dominante) è decisamente sproporzionato rispetto allo spazio di manovra del gruppo minoritario (e subalterno), e questo dato forse andrebbe preso in considerazione quando si esprimono giudizi. se magris facesse dichiarazioni pubbliche simili a quelle di pahor, per esempio, lo farebbe con motivazioni diverse e con intenti diversi. non ti sembra che le sue esternazioni avrebbero per forza di cose una valenza diversa, un’eco molto più vasta e molte più probabilità di incidere sulle menti e sul modo di agire di un popolo che conta 60 milioni di persone (e non due)? conta solo la categoria mentale o anche il contesto in cui viene espressa e agita? il razzismo espresso da un ricco WASP del Texas è uguale al razzismo espresso da un afroamericano povero di Chicago? prova a pensarci, se ti va.
    (e qua chiudo la parentesi noiosa.)

  66. effebi ha detto:

    incredibile… anche qua se riva a parlar de esuli… no posso creder

  67. effebi ha detto:

    bon, desso anche el papà se meti de mezo, el denuncerà el vescovo per istigazion al suicidio…
    mejo che a forum (canale 5)

  68. maja ha detto:

    è un padre che ha perso l’unico figlio. hai figli, tu?

  69. Marantego ha detto:

    @maja

    Condivido tanto la tua posizione sulla vicenda del prete quanto le parole sul padre di quest’ultimo, che avrebbe pieno diritto a recriminare anche per il modo in cui è stato informato dei fatti. Su Pahor, però, abbi pazienza, quando uno spara una fesseria, questa rimane tale, che a dirla sia un cinese o l’ultimo dei mohicani. Tanto più se questo è un intellettuale che rivendica- e di fatto ha- un ruolo di coscienza civile, dovrebbe evitare di alimentare le polemiche montate dai gazzettieri.

  70. maja ha detto:

    certo che resta una fesseria, mai detto il contrario, però niente nasce in un vacuum, neanche le fesserie.
    (cmq io ce l’avevo con il piccolo e con il modo un cui sta trattando la vicenda, poi il discorso si è allargato. le mie escursioni fuori tema non si riferivano al caso specifico ed erano principalmente rivolte ad aldo.)

  71. Marantego ha detto:

    L’avevo capito e ti stavo dando ragione pure su quello. Il mio discorso batteva sul fatto che, per come la vedo, un intellettuale ha delle responsabilità verso la società (la sua opinione non ha la stessa eco di quella di uno sciacqualattughe) e quindi dovrebbe evitare di cascare in polemiche utili solo al ‘Piccolo’ , per vendere mezza copia in più.

  72. Marantego ha detto:

    e ritrovare smalto presso il suo lettorato tradizionale (dico dagli Alessi in poi)

  73. maja ha detto:

    hai ragione, anche se personalmente non do molto peso alle cose che dice pahor. certo, è un intellettuale che ha scritto cose valide e a suo tempo ha anche compiuto atti coraggiosi, ma le cose che dice ora le prendo cum grano salis, perché ha cent’anni ed è figlio del suo tempo. proprio per questi motivi il piccolo potrebbe anche evitare di coinvolgerlo su ogni questione di attualità che riguarda anche solo lontanamente la comunità slovena.

  74. michela ha detto:

    @64) Fiora, il vescovo non è andato a Santa Croce a celebrare la messa funebre per il suicida. Quella di sabato scorso non è stata una messa funebre, ma la messa quotidiana per la quale evidentemente non c’era ancora il sostituto e con la quale, suppongo, voleva dare delle spiegazioni e commentare l’accaduto nella sua omelia. Non mi risulta che il funerale di don Macs sia già stato celebrato. In ogni caso: io ho avuto due carissime amiche morte suicide, e ad entrambe non è stata negata cristiana sepoltura con i riti funebri. Lo si fa, credo, per non affliggere ancor più le famiglie e con la scusa che forse all’ultimo momento della loro vita, hanno chiesto perdono a Dio. O forse lo si fa dietro congrua oblazione, non so.
    Non dico altro sulla vicenda, il mio pensiero è già stato espresso da qualcuno di voi.

  75. Fiora ha detto:

    @74
    la prassi, se rigidamente o morbidamente seguita non era quesito che mi aveva tolto il sonno, Michela
    Sottolineavo che la comunità dei fedeli sloveni non era stata trascurata dal suo più autorevole pastore,anche se di quella presenza detta comunità avrebbe fatto evidentemente a meno, a mio parere per un esasperato senso di identità.

  76. liljola ha detto:

    .@74
    Mons Crepaldi è andato a S.Croce il primo di novembre per celebrare la solennità di Ognisanti…non la messa quotidiana…,messa che avrebbe dovuto celebrare solennemente in cattedrale .
    Comunque per quel che riguarda i morti per suicidio si ,si fa sia il funerale in chiesa ( parlando di appartenenti alla religione cattolico-cristiana ) che la sepoltura in terra consacrata poiché anche se per tale fede,il suicodio e’considerato come un grave peccato verso Di . e verso se stessi…l’ultimo giudice dei vivi e dei morti rimane sempre e solo LUI.

  77. liljola ha detto:

    P.S. la data del funerale di don Suard, non è stata ancora comunicata in diocesi…ma essendoci una inchiesta in corso ,i tempi non saranno certi brevissimi.

  78. Fiora ha detto:

    Ero rimasta ai tempi dell’inquisizione. Buon per i credenti, soprattutto per i superstiti che le limitazioni per i funerali religiosi siano cadute.

  79. Dario Predonzan ha detto:

    Le limitazioni di cui si parla devono essere cadute molto di recente, perché a Piergiorgio Welby (malato di distrofia muscolare progressiva e “colpevole” di suicidio assistito) i funerali religiosi sono stati negati nel dicembre 2006.
    Com’erano stati negati a Rita Atria, figlia e parente di mafiosi che aveva deciso (a 17 anni) di collaborare con la giustizia e con Paolo Borsellino in particolare, attirandosi l’odio feroce di tutta la famiglia, madre in primis. Si suicidò disperata nel 1992, subito dopo la strage di via D’Amelio.
    L’anno dopo i funerosli religiosi solenni, con presenza dell’arcivescovo, furono invece concessi a Raul Gardini, corresponsabile del famoso crack Ferruzzi-Montedison (25 mila miliardi di debito accumulati falsando i bilanci) e delle tangenti Enimont.
    Certo, il diverso trattamento si può spiegare così: in un caso non bisognava irritare troppo la mafia, nell’altro invece andava onorato un finanziere, per anni buon compare d’affari dello IOR…

  80. michela ha detto:

    si esatto, Dario Predonzan, ricordo molto bene le due vicende.
    anche se io ero di quelli che tendevano a pensare che, sia la ragazza che il Tycoon, “fossero stati suicidati”.
    ricordo quella povera piccola creatura che si gettò dalla finestra, o che fu gettata probabilmente.
    quanto a Gardini ricordo la maledizione di Ca’ Dario, secondo cui i suoi abitanti non veneziani fanno tutti una brutta fine.
    che la Chiesa agisca per opportunismo, è indubbio ed è una cosa molto sgradevole. Sono curiosa di vedere come saranno celebrati i funerali di don Suard.

  81. liljola ha detto:

    @78 …hmm …2,2 miliardi di cristiani – cattolici nel mondo…tantini per essere dei superstiti…. anche se non e’ certamente la quantità che conta..

  82. effebi ha detto:

    68 maja (ciao amica mia)
    si ho figli, anche la (ex) bambina molestata ha dei genitori… e avrà dei figli.
    tu hai figli ?

  83. michela ha detto:

    @81)
    credo si voglia intendere i familiari superstiti.

  84. Fiora ha detto:

    @83/81
    esatto, michela! col termine “superstiti” alludevo ai familiari…sempreché credenti e praticanti.
    …Perché a voler spaccare il capello in quattro ,le variabili sono molteplici.
    “superstiti” credenti e praticanti, credenti ma non praticanti, agnostici e semipraticanti per tradizione, agnostici e non praticanti, atei…

  85. Fiora ha detto:

    @82
    Parlano del padre di un suicida,il” tu hai figli?” di Maja mi pare pertinente. Non altrettanto il tuo.
    E mi pare evidente che la reazione di un genitore alla notizia del suicidio del proprio figlio sia a prescindere. “grazie a dio” i genitori della molestata sono stati risparmiati dallo strazio riservato all’incolpevole padre di don Suard ….
    Paragoni e quesiti in quest’ambito impossibili a chiunque abbia figli viventi quindi, per assenza di analogia…più che mai grazie a dio!

  86. Fiora ha detto:

    ..dei vostri due “hai figli?”,il solo quesito pertinente mi appare quindi quello di Maja:” se hai figli prova a immaginare come debba sentirsi un padre alla notizia del suicidio del proprio figlio”.

  87. effebi ha detto:

    cara Fiora, quindi se ho figli dovrei capire e giustificare le posizioni del padre del molestatore e più che gli eventuali stati d’animo del padre della molestata ?

    vabbè… vedo che ci si preoccupa più della situazione del primo (un prete molestatore suicida) che del secondo (l’oggetto delle sue attenzioni) sarà così da queste parti…

    …come si sarà sentito quel padre quando -dopo che gli avranno comunicato la notizia del suicidio- avrà saputo anche dei motivi dello stesso ? sembra che non lo abbiano colpito poi tanto se il suo pensiero è quello di denunciare il vescovo.

  88. Fiora ha detto:

    NO effebi, se ti è parso che facessi una graduatoria,vuol dire che mi sono espressa male.
    Mi limitavo ad osservare che i paragoni non erano fattibili senza i presupposti analoghi, neppure temporali.
    se quella vita che gli ho dato,mio figlio dovesse togliersela e me lo comunicassero all’improvviso dopo che tutti gli altri l’hanno saputo…nessuna graduatoria dello strazio, solo empatia da parte mia.

  89. Fiora ha detto:

    …che ovviamente non esclude,anzi include l’empatia per quell’adolescente d’allora e per i suoi famigliari.

  90. anticlero ha detto:

    @87 veramente la storia del padre l’hai tirata fuori tu…

  91. anticlero ha detto:

    Lo schema seguito dal Piccolo è evidente: trasformare una questione che riguarda la violenza di genere in una questione etnica. Che poi Pahor si sia prestato al gioco è anche vero, ma i fili di questo teatro dei burattini li manovra sempre e comunque il Piccolo, dai tempi di Alessi.

  92. Fiora ha detto:

    Con i piedi saldamente ancorati sull’aldiquà e nessuna aspettativa di un aldilà, a rischio di essere tacciata di superficialità e faciloneria, sento di aggiungere che solo alla morte non c’è rimedio,effebi.

  93. effebi ha detto:

    @90 anticlaro… guarda che no…

    in ogni caso:

    “…per il suo addio, aveva scelto di indossare una giacca verde tipica dei costumi sloveni e austriaci, quasi a rimarcare la propria identità. Cosa gli sia passato per la mente nessuno lo saprà mai….

    …Crepaldi e il sacrestano decidono di salire al secondo piano, per raggiungere l’appartamento. Percorrono una scalinata, sul passamano sono appese due bandiere, una slovena e l’altra austriaca…”

    …forse l’hanno vestito quelli del Piccolo e i servizi segreti italiani gli hanno messo le bandiere…

  94. effebi ha detto:

    “PER NOI UN ESEMPIO DA SEGUIRE”

  95. Fiora ha detto:

    @93
    “guarda che no”
    rileggiti il tuo post 67,effebi! Che non ti rimbalzi a boomerang…mi sia lecito un mesto sorriso in un così triste contesto…
    Sul fatto che come avevo temuto,sia un lutto fortemente” schierato”,non posso darti torto.

  96. anticlero ha detto:

    @93 Appunto. I costumi tradizionali e le bandiere non c’entrano niente con le molestie sessuali. E’ come se quando hanno arrestato il bancario che molestava i ragazzini in giardin pubblico, avessero scritto: nella casa del tizio sono stati trovati diversi saggi di diritto commerciale, appunti sulla gestione dei fondi di investimento, una copia del Sole24Ore…. E poi avessero intervistato un professore di Economia aziendale di UniTs, e come controparte il direttore di Altroconsumo.

  97. anticlero ha detto:

    Le molestie sessuali nelle parrocchie non hanno niente a che fare con i rapporti tra maggioranza italofona e minoranza slovenofona. Hanno a che fare invece con il rapporto malato della chiesa con la sessualità.

  98. ufo ha detto:

    Giacca verde tipica dei costumi sloveni!? E noi che non l’abbiamo mai saputo! Grazie Piccolo! Prossime Nozze carsiche tutti in verde, sennò finisce che ci scambiano per andalusi.

    Morale: ogni informazione letta sul Piccolo che richiede la conoscenza di quel che c’è oltre il Borgo teresiano va verificata in loco, eventualmente con l’interprete.

  99. effebi ha detto:

    95 fiora… ho semplicemente riportato la posizione del padre… che ho detto ?
    un padre che forse conosceva poco il figlio o no ?

    vorrei capire…. parliamo di un sacerdote che ha ammesso delle attenzioni sessuali e poi si è suicidato ? o di un santo da venerare prossimamente ?

  100. anticlero ha detto:

    @99 leggi il @29

  101. anticlero ha detto:

    E a proposito di preti in odor di pedofilia, la prossima volta che al supermercato si presentano quelli del “Banco alimentare” a chiedervi pacchi di pasta, pensateci bene prima di regalarglieli:

    http://mazzetta.wordpress.com/2014/06/28/la-scandalo-inzoli-un-pedofilo-per-il-papa-uno-sconosciuto-per-media-e-magistratura/

  102. anticlero ha detto:

    Chissà cosa ne pensa Antonio Lippolis

    Antonio Lippolis
    13 aprile 2010 alle 19:58

    Ho la strana sensazione che le “ABERRANTI” storie di pedofilia che hanno coinvolto PRETI e CHIESA e che stanno venendo alla ribalta sempre di piu’, stiano incoraggiando un certo ATEISMO di sinistra a sciacallare politicamente in un momento difficile per tutto i CREDENTI.

  103. Fiora ha detto:

    @99 effebi
    non ho la presunzione d’importi la lettura delle mia broda in post su quest’argomento, ma se ci dai una letta superficiale a ritroso, ti pare che io sia stata tenera e condiscendente col figlio?
    E’ nel dolore di un padre che mi sono immedesimata…da madre quale sono e non da giudichessa di un altro sconosciuto padre. Per il resto siamo perfettamente d’accordo.

  104. ufo ha detto:

    Incoraggiare l’ateismo, di sinistra o meno, sarebbe ora un male? E perché, di grazia?

  105. john remada ha detto:

    Non vedo politica nell’ateismo.

  106. Marantego ha detto:

    @anticlero su Lippolis

    Avrà forse cambiato credo sentendo che i papi stessi- l’auto- giubilato ed il regnante- hanno messo il dito nella piaga, certo per pressioni esterne, ma anche per indole personale, penso soprattutto a Francesco e in misura minore a Benedetto. ”E’
    opportuno che gli scandali avvengano”, non lo dice un ateo, anzi, ‘ateista’ di sinistra ma il ‘padrone della ditta’, che non avrebbe fatto quello che ha fatto per fondare una conventicola basata sull’omertà e sulla prevaricazione gerarchica o clanica. Come ci si può dire credenti (a lettere maiuscole, per zonta!) se non ci si lascia convertire dagli scandali? Se di fronte agli scandali chiudiamo tutti i boccaporti della nostra coscienza pur di non scalfire le nostre certezze adamantine? Siamo allora autorizzati a dirci credenti di una religione che prende le mosse da uno Scandalo ? Non dovremmo invece essere capaci di ringraziare chi, condividendo o meno il nostro credo, ci indica l’errore, ed offrendo la possibilità di emendarci? Pongo queste domande innanzitutto al vecchio frate che ormai sono, sapendo per esperienza quanto costi rispondere ‘si’ ‘ e agire di conseguenza. La reazione più comprensibile è quella di salvare la ‘conventicola’ di appartenenza. Comprensibile, entro certi limiti si’, giustificabile no, dato che genera mostri.

  107. Fiora ha detto:

    Per me un onesto ateismo non è né di destra né di sinistra.
    E’ un sentire di…non sentire, spesso doloroso perché senza illusioni, senza il conforto della più o meno incrollabile certezza che ci si ritroverà con le persone care perdute
    e seguendo il diktat interiore non fare agli altri quel che non vorresti per te e se ci riesci addirittura fa agli altri quel che a te piacerebbe.
    Inoltre, finché si ragiona, si va periodicamente a mettere un dubbioso ma laicissimo segno di croce su qualche simbolo di partito con l’ unica tutta terrena speranza di aver votato per il meglio .
    Io così campicchio, finché duro!

  108. aldo ha detto:

    Secondo me il punto non sono nè le idee del prete tragicamente suicida – non c’entrano con le molestie a una tredicenne – nè Il Piccolo che non è più quello dei liberal-nazionali – oggi è del gruppo De Benedetti e militarmente schierato con il centro-sinistra – in cui vedo più che altro la logica vendicopie da Repubblica con titoloni ad effetto. Il punto è la mentalità dell’ambiente clericale ultra-conservatore in cui questa persona era integrata.
    Paolo Baiocchi, psichiatra, psicoterapetuta e direttore dell’Istituto Gestalt, dice oggi sul Piccolo che “questa cosa andava gestita in quei 17 anni” rendendo trasparente il fatto ed elaborando la colpa invece di nascondere il fatto e rimuovere la colpa con il risultato autodistruttivo del suicidio che poi si è prodotto col riemergere improvviso del fatto.
    Dopo 17 anni dall’aver nascosto il fatto non solo alla giustizia, ma anche al vescovo di allora, lasciando marcire la cosa in una logica da “il paese è piccolo e la gente mormora”, quando il fatto è riemerso si è visto che quell’ambiente clericale ultraconservatore pretendeva si continuasse sulla strada della rimozione e della minimizzazione, come se nel mondo nel frattempo nulla fosse successo sul problema della pedofilia nella chiesa e non vi fossero precise disposizioni della chiesa stessa – a cominciare dalla rimozione dagli incarichi del prete che anche un vescovo non certo “progressista” era obbligato a seguire – fino a “rivoltarsi” contro un’obbligata linea di trasparenza anche con prese di posizione pubbliche di più o meno illustri personaggi.
    Ovviamente quel che caratterizza quell’ambiente non è il dato etnico – è successo in un contesto sloveno come poteva succedere in un altro contesto – ma il dato di un clericalismo ultra-conservatore che passa sopra ai diritti di una persona debole – in questo caso per l’età – in nome del buon nome della comunità come bene supremo da salvaguardare, in una logica tradizionalista e organicista che ormai anche la chiesa cattolica ha abbandonato, almeno su questa questione.

  109. ufo ha detto:

    @108 “Spesso doloroso perché senza illusioni“? Mi sono sempre chiesto da dove abbia origine questa ricorrente leggenda urbana secondo cui non credere alle favole comporterebbe un vuoto o un disagio spirituale. Ma scherziamo?
    Diciamolo terra terra: a me sapere che Babbo Natale e la fatina del dentino non esistono sta benissimo e non provo alcun desiderio di cambiare; lo stesso vale per l’inesistenza di tutto il pantheon inventato dagli antichi greci, di quello dei polinesiani, degli dei dell’antico Egitto e delle novantanove vergini che i mussulmani si aspettano di trovare all’ingresso del loro paradiso. Ci sono abbastanza meraviglie naturali su questo pianeta e nel resto dell’universo perché uno debba sentirsi impoverito o sminuito se non crede nelle verità rivelate di questa o quella setta mediorientale creata ad arte a beneficio di una casta di gente troppo furba per sudarsi il pane come tutti.
    Viviamo (certo non grazie alla chiesa) in un epoca di tolleranza: chiunque è libero di credere ai dischi volanti, alla pranoterapia, alla fine del mondo nel 2012 secondo il calendario maya o all’immacolata concezione. Fate pure, non disturba (fin quando non mi rompete l’anima per convertirmi) – ma il resto del mondo non ha alcun dovere di portare rispetto a tali superstizioni.
    Ed ora andate e non peccate più.

  110. Mammamia ha detto:

    MA LA MADRE DELLA RAGAZZINA, TREDICI ANNI FA, DOVE STAVA ?
    NON SI ERA ACCORTA DI NULLA ?

  111. Fiora ha detto:

    @110
    Impeccabile la tua disamina, Aldo. Laica, eppure…impeccabile!

    @111
    “spesso doloroso, perché senza illusioni” limitatamente alle illusioni su un ipotetico aldilà.
    Per tutti i motivi che enumeri, pure io amo la vita ,sicché la certezza del mortuus est no più buligaribus, mi addolora a me!

  112. Mammamia ha detto:

    ORA C’E’ DI MEZZO UN SUICIDIO, LA COSA E’ SERIA. SAREBBE BENE CHE LA CHIESA RIVEDESSE LA SUA DOTTRINA , I SUOI CANONI , I SUOI SACRAMENTI, ECCCC……

  113. anticlero ha detto:

    @110

    in una logica tradizionalista e organicista che ormai anche la chiesa cattolica ha abbandonato, almeno su questa questione

    non credo che tutta la chiesa abbia abbandonato questa logica. anzi, credo proprio che su questa questione ci siano dei conflitti interni piuttosto pesanti. un esempio tra tanti:

    http://www.gadlerner.it/2014/02/16/il-settimanale-diocesano-di-como-che-difende-il-prete-pedofilo

  114. aldo ha detto:

    Nel caso specifico la “rivolta” clericale, tradizionalista e organicista, ha tentato di dissimularsi facendo cirolare il sospetto che Crepaldi si fosse mosso in quel modo non perchè obbligato dalle nuove disposizioni uffciali vaticane, ma per nazionalismo italiano contro un prete sloveno un po’ austriacante.
    Solo che è lo stesso vescovo che oggi fa una celebrazione dal sapore ancien regime: una “Santa Messa solenne” per il “10° anniv. della Beatificazione dell’Imperatore Carlo I. Imperatore d’Austria, Re Apostolico d’Ungheria, ecc, Signore di Trieste” alla quale “A nome della casa d’Austria presenzierà Sua Altezza Imperiale L’Arciduca d’Austria George von Habsburg Lothringen”. La “Messa solenne” si terrà “Nella Basilica Cattedrale di Trieste” e” sarà presieduta da S.E. il Vescovo di Trieste Arcivescovo msgr. Giampaolo Crepaldi”.
    “Per la prima volta dopo 96 anni, le mura della Cattedrale di San Giusto risentiranno le note dell’Inno Imperiale di Haydin” annuncia trionfante la pagina facebook Vota Franz Josef di una nostra vecchia conoscenza.

  115. aldo ha detto:

    In quei tempi felici la spada e la coppa mantenevano l’ordine e i plebei – ma soprattutto le plebee – stavano al loro posto con modestia e rassegnazione.

  116. kill your idols ha detto:

    Da un punto di vista sociobiologico (credo che si dica così) alcuni degli eventi di cui qua si tratta hanno del disturbato e disturbante. Aldilà degli eventi del cui grado di verità non mi è dato giudicare (però posso prendere atto da più giornali che il prete ha ammesso i fatti di 17 anni fa), concordo con i contributi di due psicologi. Uno di Vlasta Polojaz, apparsa come intervistata dal Primorski dnevnik, che evidenzia come in caso di esperienze (molto) traumatiche si tenda a negare la verità. Cosa risaputa, ma del tutto pertinente mi sembra il suo richiamo.
    Parlo da sloveno: nella comunità cattolica slovena è esploso il caso inaccettabile (simile all’incesto del Dogodek v mestu Gogi di Slavko Grum), di quelli che devastano non tanto il credo e la fiducia in una persona in sè (che sarebbe senz’altro il meno), ma che soprattutto ha fatto saltare l’identificazione di un ampio collettivo con quel quid superiore che astrae dagli individui e che va solitamente sotto il nome (o i nomi) di ideale, valore, modello, esempio, forse perfino pilastro. Che in questo caso, come in altri, è un uomo. Un uomo errante e peccatore. E qua trovo altrettanto pertinente il secondo contributo del psicoterapeuta Paolo Baiocchi, di cui apprendo su questa stessa pagina, quello sull’alternativa da percorrere, formulato in una sorta di “e se invece”, purtroppo non più concretizzabile, che avrebbe portato ad una maggiore scomodità iniziale nella gestione degli eventi primi, ma altresì ad una elaborazione del problema incomparabilmente migliore di quella percorsa nella realtà.

    Il danno sul danno lo sta facendo quella parte della comunità che difende l’indifendibile. Con posizioni indifendibili a loro volta. Ovviamente qua non alludo tanto agli studenti e alla loro lettera, che dicono che loro vogliono ricordarlo per altro (al loro posto io non sottoscriverei una simile lettera, ma il buon senso non si compra al supermercato). A onor del vero gli stessi studenti, pur nei limiti di un prendere atto dell’ammissione di dolo (perché solo colpa?) da parte del loro stesso beniamino, apparirebbero più adulti e compierebbero un vero salto di credibilità se, magari con separata lettera, rivolgessero altrettanta attenzione anche verso le debolezze dell’uomo e alla vittima di queste. In che forma è certamente difficile dirlo. Ma preferirei un errore di forma alla mancata menzione in assoluto di questa seconda metà.

    Ma ciò che è davvero deprecabile sta altrove: alludo a quelli che cercano di ingrandire questioni del tutto incidentali (come la questione del ritardo nel dare notizia al padre oppure una presunta lontananza emotiva da parte del vescovo verso il devastato Suard che viene ora fatta passare per induzione al suicidio, mica pizza e fichi!!), il tutto solo per cercare di orientare l’attenzione su difetti comportamentali di quelli che sono, a questo punto, loro nemici. Nemici perfino etnici, dell’intera comunità slovena, nientepopodimeno! Si vuole percorrere qualsiasi strategia e aggrapparsi a qualsiasi cazzata, anche la meno plausibile, anche quella manifestamente falsa, pur di non crollare, anzi, pur di non vedere.

    Sarebbe perfino comprensibile una fuga di questa parte di comunità via dalla realtà, nell’intento di sfumare e rendere vaghe e poco leggibili le circostanze del caso (che coinvolge evidentemente un mito caduto), sarebbe comprensibile magari un tentativo, seppur molto forzato, di allargare il campo di osservazione, di sfuocare le lenti attraverso le quali si guarda al caso, un tentativo di quelli che fanno gli arrampicatori sugli specchi, quando si ritrovano a sparare banalità in modo un po’ confusionario, anche di quelle abbastanza classiche, come ad es. che l’uomo in questi casi non può giudicare, che solo Dio può e bla bla bla.. Fino a questo punto un’attività di copertura ce la si potrebbe pure aspettare. Sarebbero modi più o meno eleganti di asciugarsi i capelli col fon dopo aver nuotato nel liquame, magari con la persona sbagliata accanto.

    Retrocedere invece di 9 secoli a quel clima in cui senza ragione, senza nessi di casualità, a spada tratta e aprioristicamente, rectius fanaticamente, e quindi per forza irrazionalmente si condannava, si ingrandiva il piccolo per farlo apparire grande e viceversa, si travisava, con eccesso e abuso di potere, sostenendo tesi insostenibili… retrocedere a quel periodo di mancanza assoluta di regole e assenza di una intellettualità minimamente possibilista, in cui le collettività, il popolume si schieravano con l’Inquisizione (che stava con Dio), una simile retrocessione a questo tipo di utilizzo della ratio pre-rasoio di Occam (peraltro un prete), come in effetti si dimostra la “ratio” a difesa di Suard di questi giorni, sarebbe (scusate: è) di per sè incommentabile. Ma ciononostante va commentata, perché se non si esprime almeno un po’ di indignazione, si perde anche quel poco che non si è già perso.

    Ma forse, a ben vedere, per questa parte di collettività slovena non si tratta affatto di retrocessione. Forse sono rimasti sempre là, al Concilio di Verona, nel 1184, alla Sacra Inquisizione, ai processi sommari. Al rito peloritano. Come dice benissimo Aldo. Una visione del mondo (e uno strumentario per interpretarlo) che è fermo da secoli, almeno per alcuni.

    Certamente la comunità slovena (più precisamente: la parte di essa) che si è arroccata col proprio irrazionalismo intorno alla figura del prete suicida, nonché di chi lo ha coperto in passato, non ha condannato nessuno a morte come faceva l’Inquisizione, ma il tentativo oscurantista nel caso in questione c’è, è lampante, è grave. E’ grave in primis ogni aggiunta nel minestrone di distinguo inesistenti, come la presunta minor gravità perché si tratterebbe comunque di un ambito eterosessuale, invece che di pederastia. Ma porca puttana!!! Si sentiva proprio il bisogno delle precisazioni in odor di lezione da primo anno di liceo classico sull’etimologia delle parole grecoantiche.
    In generale vedo che ci sono ancora sloveni (e parlo da sloveno) per i quali risulta ancora impossibile parlare di un argomento che esula m-a-n-i-f-e-s-t-a-m-e-n-t-e dalla questione nazionale senza farcelo rientrare a forza, solo per godere di una disperata difesa in più, e comunque dell’indifendibile. Un po’ come quando critichi Israele, che “allora sei antisemita e quindi sei anche contro Moni Ovadia, che è un grande uomo di cultura”. Per piacere.

    Infine, solo un accenno al problema di fondo. Senza farmi troppe illusioni su sistemi di selezione perfetti, scuole formanti ecc. Ma per diventare preti c’è un percorso, una scuola di teologia… aldilà del nome formale, aldilà del problema primario dei casi di pedofilia nella Chiesa cattolica, ve n’è anche uno secondario, meno importante, ma pur sempre importante… la Chiesa come fa a non riuscire a individuare, durante un percorso lungo, duro e soprattutto dichiaratamente spirituale e interno, quelle persone che come il nostro Suard, davanti ad una 13-enne non si rendono conto che non è una bambina (“Io non la vedevo come una bambina, non mi rendevo conto di fare un danno così grave”)

    Cioè! Si può perfettamente capire che da una facoltà di giurisprudenza o ingegneria escano diplomati pedofili, giacchè nulla del percorso formativo delle due facoltà in esempio concerne il rapporto dello studente con la propria sfera emotiva, sessuale, spirituale. Ma un istituto sacerdotale? Non dovrebbe forse in primis avere gli strumenti per verificare i requisiti dei frequentanti?
    Certamente la domanda è retorica, ma vorrebbe non esserlo.
    Vista la frequenza dei casi di pedofilia, mi vien da dire che ormai escono preti da un istituto sacerdotale che sono tanto preti quanto lo sono i poliziotti dalla Scuola di polizia dell’omonimo film.

  117. Fiora ha detto:

    @115
    “parlo da sloveno”, fai bene a ribadirlo. l’assoluta imparzialità è valore aggiunto alla tua analisi.
    Al secondo caffè e alla seconda lettura del tuo pezzo :
    caspita, complimenti!
    ” io non la vedevo come una bambina” Se non gli si conoscono “attenzioni” a persone adulte consenzienti (l abito talare, per me è ininfluente) più che di vocazione al sacerdozio,può essersi trattato d’incapacità a stabilire rapporti sentimentali-sessuali paritari.
    Scelta /refugium peccatorum.

  118. Sara Matijacic ha detto:

    @Kill you Idols Uno degli interventi più lucidi che ho letto su questa storia. Čestitam! 🙂

  119. Fiora ha detto:

    @120
    che pecà, amichetta! se podessi far in modo e maniera de rivar a leger el toco anche noialtri monelingui del teritorio?
    … Eh, me lo racomandava la nona “s’ciaveta”, altro che latin, imparite sloven , Fiorenzin 🙁

  120. Marantego ha detto:

    @Kill you Idols

    Tutto condivisibile e sottoscrivibile, solo che poi, come sempre, mons. Crepaldi o uno dei suoi zelatori non riescono ad esimersi dall’alimentare le polemiche, mettendosi ancora una volta sullo stesso piano di chi li critica. Anche quando sono dalla parte giusta.
    http://www.vitanuovatrieste.it/ogni-uomo-e-una-storia-sacra/
    Che senso ha dare degli scismatici a dei parrocchiani disorientati, che non hanno capito nulla della vicenda proprio perché c’e’ chi cerca di buttarla sul piano etnico? Perché il ‘saggio’ prelato usa la parola ‘scisma’ con tanta leggerezza? Dovessimo definire scismatico chiunque uscisse di chiesa per una predica sgradita rimarremmo in quattro beghini e beghine (e, in effetti, poco ci manca).
    La tecnica di ‘questa curia’ sembra sempre la solita: pretendere il silenzio dagli altri per poi menare fendenti a destra e a mancina.

  121. Stefano M. ha detto:

    Non ravvedo nulla di male nell’intervento di don Salvadè, anzi ne condivido il richiamo al rispetto del dolore .

  122. Marantego ha detto:

    Che il dolore, nell’ordinine, della donna violentata, del padre del prete suicida, della Chiesa tergestina-tutto il popolo di Dio- vada rispettato e’ fuori di dubbio. Proprio per questo soffermarsi su fatti del tutto secondari come quelli avvenuti a Santa Croce parlando di ‘scisma’ non ha senso. E’ una castroneria dal punto di vista teologico e alimenta pregiudizi reciproci. Da una parte gli ‘scismatici’ si sentono ancora piu’ al margine della comunita’ ecclesiale triestina. Gli altri invece si sentono legittimati a guardarli con sospetto. Fortunatamente quasi nessuno conosce il significato della parola ‘scisma'(nemmeno i preti purtroppo)! I fatti sono che c’e’ stata una contestazione civile, anche se degna di miglior causa, e non su punti dottrinari.

  123. bora scura ha detto:

    E poi la scritta scisma era tra virgolette per evidenziarne l’ enfatizzazione !

  124. maja ha detto:

    mah, a mi un omo de potere, secolare o no, che pianzi el morto e se senti ferito nei sentimenti per una protesta dei “sottoposti” me fa sempre un poco de rider. anzi, no un poco, un poco tanto.

  125. bora scura ha detto:

    @126
    Sa cos che te digo? Che anche se mi son una ferquantatrice de ambienti che spuza de incenso( anzi forsi proprio per questo) soto soto ma gnanche tropo, (soto)TE DAGO RAGION

  126. maja ha detto:

    mi no son d’accordo con questa letera e nianche con chi che difendi suard a prescinder, ma, ostia, un capo, qualsiasi capo, devi eser bon de incassar una contestazion e domandarse dove che el ga sbaglià. e inveze ne toca lezer ‘ste gnagnere. se vedi che in certi circoli l’obedienza supina xe ancora el top dele virtù.

  127. Fiora ha detto:

    “parole di cristiana saggezza… richiamo alla sacralità della persona…inqualificabili polemiche..”
    lettera scontada, dalla prima all’ultima riga. come certi sermoni de Napolitano. Un trito de ovvio in salsa clericale.
    Le lagrime del vescovo? va ti a capir…No sento de sminuirle. forsi la tension accumulada che se sciogli e se manifesta nel momento del travisamento dei motivi della sua presenza e della contestazion, goccia che fa traboccar el vaso…Perché no devi esser sta una bazecola ‘ndar là per pianificar dimissioni e trovarse davanti un morto suicidà…

  128. maja ha detto:

    no me riferivo alle lagrime del vescovo, che pol capitar e capita a tuti, ma ala gnagnera scrita a posteriori e linkada da marantego.

  129. Fiora ha detto:

    empatia…penso sia la premessa per acostarse e tentar de decifrar qualsiasi comportamento altrui. Un approccio cognitivo al netto de indulgenza o condanna
    ‘lora ghe go provà con l’adolescente “atenzionada”, col papà del suicida, col Vescovo stracapì, col scritor testimone del secolo (el suo!), con la comunità cussì insospettabilmente variegada … rinnovo el chapeau a Kill you Idols.
    Empatia con don Maks
    E l’impossibilità de porme nei panni de un mas’cio trentenne con pulsioni sessuali per una tredicenne, me ga fatto pensar alla differenza de genere.
    Quell’arcaica trentenne che son stada, davanti all’ipotesi de concupir un tredicenne, no saria rivada a scandalizzarse,perché la lo gaveria trovà ridicolo.
    El desaparecido Dimaco che se rampigava sui speci con statistiche e casi emblematici per affermar che anche le donne… troppo pochi per far testo.
    La norma del “fuori norma” resta al maschile.
    Empaticamente aberrante, proibido, per i mas’ci, come go letto.Empaticamente impossibile in quanto ridicolo, per le donne.
    Ai miei oci de trentenne un tredicenne iera un emerito indecifrabile rompiballe perché nell'”età ingrata”. Un brufoloso, che ignoravo e me ignorava a meno de no infatuarse unilateralmente lui come capita a quell’età e per el breve interregno tra tirarghe piade e becarse la prima cotta per una coetanea.
    Empatia impossibile per differenza de genere.

  130. kill your idols ha detto:

    Ho letto l’articolo di Salvadè. Non conosco l’ambiente clericale, nè triestino nè altri, non frequento parrocchie, anzi non frequento proprio (figuriamoci poi se conosco il giornale in questione, apprendo da voi della sua esistenza).

    La parola “scisma” è fuori contesto, come dice Marantego, ed è piangere il morto come controbattuta alla contestazione subita, per incassare un credito, un bonus, un punto a favore, in questa che si sta sviluppando come una partita (e non è dama, è come minimo hockey su ghiaccio) e che vede senz’altro interessati da entrambe (ma sono solo due?) le parti, affinchè continui, si ingrassi e cresca bene.
    Come è pure vero che è fra virgolette, ma temo che le virgolette non siano per intendere un’amplificazione retorica volutamente esagerata da non intendere letteralmente, bensì che al contrario intenda proprio scisma, cioè alla lettera. Infatti c’è scritto ‘Questo si chiama “scisma” e…’
    E’ proprio quel ‘questo si chiama’ iniziale a dirmelo. Poichè appunto dice che si chiama proprio così.

    Quindi non è come se io, a proposito di un gatto particolarmente grosso, dominante rispetto ad altri, magari di quelli che un po’ difendono la casa, e bene, rispetto ad altri intrusi, che magari fanno paura anche ad un cane grosso, dicessi ‘quel gatto è una “tigre”…’ , ben sapendo che non lo è, e utilizzasi “tigre” retoricamente, per far la battuta.
    E’ invece proprio come se allo zoo indicassi una vera tigre e dicessi ‘questo si chiama “tigre”…’, ponendo l’accento sul fatto che quello è il suo termine tecnico. Senza relazioni ad altro da quella cosa, se non al nome che indica proprio quella cosa là.
    Le virgolette dunque sono meramente per porre un confine grafico rispetto alle altre parole nella frase.

    Però devo anche dire che nell’articolo trovo punti positivi. Ovviamente l’intento dietro potrebbe essere questo o quest’altro e possiamo fare dietrologia su cosa uno realmente intenda fino all’infinito. Non sono contrario in assoluto al mettere in relazione ciò che uno dice con ciò che uno rappresenta, è, come si comporta o come si comporta prima e dopo chi è intorno a lui. Ma credo che debba esserci un limite all’interpretazione aggiuntiva e troppo espansa, limite che, da un lato, può essere per es. la relazione che si desume fra le parole e fra i periodi scritti.

    Trovo azzecatissima l’espressione “Qui stiamo dando cattiva testimonianza di Chiesa.”
    Si, vero, stanno facendo una bella figura di mxxda. Il che dimostra, peraltro non lo hanno mai negato, che il comportamento dei praticanti e dei credenti rientra in quello medio umano. E, lo si è già detto, davanti alla cosa grossa, troppo grossa, anche i praticanti perdono la testa, iniziando a essere confusi e a confondere, alcuni cercando di dire la cosa che più piace ai più o facendo chiasso intorno alla cosa che i più vogliono sentire meno.
    Un po’ come in quelle zone che sono colpite da tsunami e terremoti, popolate da persone con convinzioni religiose fortissime, quando qualcuno di loro si chiede se per caso ha creduto in un dio sbagliato. Insomma in questi casi, troppo grossi per essere retti, qualcosa fa crack e i mostri (che nel nostro sono le speculazioni, i fumi negli occhi, le attenzioni alla pagliuzza nell’occhio del vicino piuttosto che alla trave nel proprio) riemergono, puoi essere religioso quanto vuoi.

    Qualcuno sopra ha già scritto benissimo che non è necessario essere cristiani per operare bene. Come non è detto che i cristiani operino sempre bene. Con la prima frase si scardina la condizione necessaria, con la seconda quella sufficiente. Punto. Dopodichè, ciò reso evidente, personalmente lascio la libertà di aderire, con moderazione, a qualsiasi strada, nel rispetto delle linee di cortesia.

    In questo senso non mi entusiasma, ma apprezzo l’espressione “La Chiesa è il luogo della verità, della giustizia”, perchè verità e giustizia sono scritte con la minuscola. E’ già qualcosa.
    Certo avrei preferito ancora di più se fosse stato più umile ancora, e avesse scritto “un luogo” e non “il luogo” e poi “di verità e di giustizia” e non “della…” , ma mi accontento (si fa per dire). Magari fra qualche secolo ce la fanno, dai, in fin dei conti ce ne han messo meno di 20 per arrivare alle minuscole.

    Ottimo invece dire “Occorre un passo indietro. E più silenzio…” Esatto, qua ci ha preso.
    Ancora meglio “E domandiamoci se stiamo servendo Dio e la Chiesa o ci stiamo servendo di essi per le nostre personali battaglie.” Pertinente l’uso della prima persona plurale, che non è majestatis, è un invito a respirare tutti e sedersi.

    PS: ringrazio chi ha apprezzato il mio precedente contributo.

  131. ufo ha detto:

    Concordo con l’espressione “il comportamento dei praticanti e dei credenti rientra in quello medio umano“. È piuttosto il comportamento della casta sacerdotale, credente o meno, che è per l’ennesima volta al di sotto del livello di decenza che ci si aspetterebbe. In mezzo a noialtri che viviamo nel XXI° secolo c’è chi non c’è ancora arrivato, ed ancora arranca per uscire dal Medioevo.

  132. Marantego ha detto:

    Il vice- vescovo ha una prosa un po’ piu’ tornita del suo capo, che per qualche giorno ha avuto il buon gusto di fare un po’ di silenzio. Quello che pero’ volevo rimarcare e che pur tra le melliflue turibolate di buon senso un tanto al chilo del vicario non cambi lo stile di ‘questa curia’ nemmeno di fronte ad una ex bambina violentata e ad un prete suicida.
    E lo stile e’ quello di replicare alla critica piu’ educata senza mai rispondere nel merito ma facendosi scudo dell’istituzione e delle cariche che all’interno di essa si ricoprono pro tempore e lanciando accuse un po’ da paranoidi. Esempio inventato, ma verosimile, per capirci: ‘tu osi dare a me tuo vescovo ( o vicario o…) del mona perché ti sono passato davanti alla posta? Sei uno scismatico, un eretico o quello che mi viene li’ per li’ ‘Se la vittima del soppruso e’ cattolica ci rimarra’ doppiamente male, non essendo il vescovo una figura di poco conto.
    In cinque anni, mons. Crepaldi ed i suoi
    zelatori hanno spesso tenuto un atteggiamento simile a quello dell’esempio, dal caso Vita Nuova, alle tarellate che ciclicamente vengono dare a don Vatta, alle reazioni alle manifestazioni anti-omofobia. Nel primo caso, alle garbate osservazioni di Magris sul ‘Piccolo’ Crepaldi rispose con un tono da padrone delle ferriere che riassumo cosi’ ‘ tu non capisci nulla, io pago il giornale e si fa come dico io. E comunque siete tutti dei cristianofobi, relativisti etc… A don Mario Vatta, che certo non rientrera’ nei canoni estetici di ‘questa curia’ ma non e’ un eretico e molto fa per dare credibilita’ alla Chiesa di Trieste e’ stato improvvisamente e senza spiegazioni impedito di guidare una novena. Per sopramercato, l’anziano prete e’ stato insultato da un monsignore nel corso della principale funzione domenicale in cattedrale. Ancora, la manifestazione antiomofobia provocata da certe sichiarazioni malaccorte del vescovo, chiacchiere sgangherate il presule voleva far passare per summa
    teologica. Alle contestazioni, che avrebbe potuto elegantemente ignorare, il vescovo ha fatto la vittima in un’intervista col ‘suo’ direttore di Vita Nuova dichiarandosi prigioniero nell’episcopio e accostando la sua figura a quella dei martiti della Chiesa del silenzio (pare abbia fatto tutto questo riuscendo a rimanere serio).
    Certo, Kill the Idols, i credenti non sono migliori di chiunque altro. Cosi’ come la fede non e’ mai costante nella vita delle persone. Sono ragionamenti stimolanti, che pero’ mi sembra abbiano poco a che fare con gente che ha sempre il Cristo sulle labbra…e forse solo li’. Siamo uomini o monsignori?

  133. Sandi Stark ha detto:

    Ravignani no iera per niente anti sloven, el nasseva Raunich, cambiamento del cognome con decreto del 1928 e el parlava croato. Ma nissun saveva, el gaveva accuratamente nascosto le proprie origini soto el novo cognome venezian perchè ai tempi del ex fassista Santin no iera el caso. E no iera el caso nianche ultimamente, come no xe el caso ancora ogi: impossibile che Trieste gabi un Vescovo che no sia Lianta, saria i esuli a far el Scisma e lori xe maggioranza assoluta in cità.

  134. Marantego ha detto:

    @ Sandi Skerk

    In realtà lo stesso mons. Santin aveva ANCHE origini croate, e nei primi anni di ministero fu curato in non mi ricordo più in non mi ricordo quale paesino croatofono. Nelle biografie ufficiali si dice avesse imparato quella lingua per’sovvenire alle esigenze pastorali dei fedeli'(si’ , buonasera). Poi ha fatto altre scelte, che sommate all’epidemia di spagnola ne hanno favorito la rapida ascesa all’epicopato. Una delle peggiori crudeltà dei nazionalismi nelle nostre parti e’che hanno spesso costretto la gente a scegliere tra mamma e papa’, ma pare che a molti vada benissimo continuare su questa strada.
    La diocesi di Trieste e’ come diceva efficacemente mons. Bellomi ‘un insieme di isole che non riescono a formare un arcipelago’. Non di rado chi si fa prete non lo fa in spirito di servizio alla comunione ecclesiale, ma per coltivare il proprio orticello etnico, una sorta di prosecuzione della politica con altri mezzi. Discendenti di esuli e sloveni sono due monadi, tanto che sull’Altipiano non riescono nemmeno a condividere i luoghi di culto (si pensi ad esempio ad Opicina). La crisi delle vocazioni potrebbe essere in tal senso provvidenziale e prego che presto si arrivi a preti discendenti di esuli che dicono messa in sloveno e ovviamente l’incontrario. Il discorso del vescovo autoctono e’ parecchio arrischiato: non so quanti mons. Ravignani ci siano tra il vostro clero e si rischierebbe una balcanizzazione.
    In realtà l’ideale sarebbe trovare un uomo di fede e possibilmente di cultura- triestino o foresto conta poco- credibile e non un prefetto astioso spedito su per giochi di potere interni alla Curia romana.

  135. bora scura ha detto:

    La nostra xe pura razza de gorna!

  136. effebi ha detto:

    ma de che ca..o parlè ?
    se fora…

  137. bonalama ha detto:

    il patriarca di venezia è ….. genovese!

  138. eugenio ha detto:

    132kill your idols
    Sono d’accordo su alcune cose espresse da lei, tutto condivisibile, ma su altre per me è tutto fiato sprecato se non conosce i diretti interessati…non so, io sono estraneo alla vicenda, ma non mi permetto mai di giudicare su cose che non conosco da vicino. Per es. gli studenti e altri insegnanti, se non sbaglio anche il preside, hanno sottoscritto una lettera. Questa cosa a me fa pensare. Lei come fa a dire io al posto loro non lo farei mai?
    Poi non mi sembra il caso di citare una fantomatica lettera d’addio riportata dal Piccolo (inventata? non sarebbe la prima volta). La verità potrebbe anche essere un altra, quello che scrivono i giornali è sempre da prendere con le pinze.

  139. aldo ha detto:

    E bravo @eugenio. Quale sarebbe quest’altra verita possibile? Finora nessuno ha contestato i fatti ma solo il comportamento del vescovo. Io sono pronto ad ascoltare un’altra versione dei fatti se c’è. Ma dire che ci potrebbe essere un’altra verità senza spiegare nulla è un modo obliquo di insinuare qualcosa sulla vittima delle molestie. Esattamente come ha fatto nelle sue dichiarazioni l’ex vicario, quello che 17 anni fa ha coperto tutto, senza riferire neppure al vescovo di allora.

  140. ufo ha detto:

    @137 Sarebbe a dire che uno che gli viene in mente di “coltivare il proprio orticello etnico” – per farlo va a farsi prete? Mi pare estrema come scelta tattica, oltre che poco efficace (ed autolesionista).

  141. Fiora ha detto:

    @141
    Eugenio, che la discussione si vada sfilacciando in mille ipotesi accademiche su cognomi di presuli e comportamenti derivati…transit. Che tra me e me io mi ponga il semiserio quesito su chi pratichi tra gli appassionati filologi che non si sono dichiarati…nihil obstat.
    Ma il tuo tentativo di screditare la denuncia dell’adolescente d’allora, ripetuta oggi,drammaticamente confermata dal responsabile e ammessa dal pavido ex vicario, mi appare indigeribile. “grazie a dio” in controtendenza, ma pur sempre con un suo intrinseco quot di pericolosità.
    Se una donna oggetto di molestie,attuali o pregresse fosse dissuasa dal denunciarle dal tuo post,ti riterrei responsabile al pari di quel vicario insabbiatore d’allora.

  142. Fiora ha detto:

    ” fantomatica lettera d’addio…”, Eugenio?! fossi in uno degli autorevoli rappresentanti della premiata bimillenaria ditta o il direttore dell’influente testata giornalistica locale, che l’hanno citata e avallata, ti citerei per diffamazione! 🙂

  143. Fiora ha detto:

    dubito dell’esistenza di un dio,ma non dell’esistenza e contenuti di “quella lettera”, io!

  144. kill your idols ha detto:

    @ eugenio

    lei ha ragione a essere massimamente possibilista e come linea di condotta cerco di esserlo anche io. A proposito della lettera dei giovani ex allievi ho scritto che non avrei sottoscritto una lettera così (non che non ne avrei sottoscritta alcuna). La loro lettera è, peraltro, del tutto legittima, ma è all’insegna del “vogliamo ricordarlo così” (sacrosanto), senza essere possibilista (appunto) e senza aperture verso gli accadimenti, anzi con una chiusura secca: noi non giudicheremo, non scriveremo, non parleremo. Quasi a prescindere da ciò che si sa (rectius: si potrebbe venire a sapere). C’è scritto lì eh, non me lo sto inventando.

    Ecco, proprio per lo spirito possibilista mancato, la lettera non mi è piaciuta. Non per ciò che c’è scritto..
    Poi, la soluzione ottimale in casi simili non c’è (lo so benissimo) e figuriamoci se si riesce ad esprimere in una lettera. Però finora suona come se, a prescindere da tutto e tutti, gli aficionados prenderanno in considerazione solo gli album delle foto buone.

    Legittimo, ma discutibile. Rimpiango una seconda espressione, magari un po’ generalista e astraente dal caso specifico, di un pensiero verso tutte le vittime delle violenze. Così, per lasciare la porta aperta. Possibilista, appunto.

    Secondo, si, tutto potrebbe essere falso. Anche la lettera d’addio.
    Non ho scritto a caso “prendo atto dai giornali”.
    Ma allora ne esce un altro quadro quasi altrettanto pietoso.
    A sto punto aggiungo l’ipotesi che 17 anni fa non sia successo nulla.
    Allora due conclusioni, possibiliste: un prete veniva allontanato da quel di San Dorligo per nulla. Educa parrocchiane che a distanza di 17 anni si inventano abomini sul loro conto. Un vescovato che si accanisce contro un singolo (il movente?) e questi, senza una lettera di addio/di confessione e, magari del tutto innocente, si impicca.

    Nel possibilismo sopra che voglio pure ammettere, la domanda, in questa ucronia alla Philip Dick che le voglio pure concedere, la domanda alla fine sarà sempre:
    Ma questa Chiesa che preti forgia, se un loro sacerdote del tutto innocente (in via ipotetica) è costretto a suicidarsi per dei pensieri bacati nelle menti degli altri e dei giornali?

    Senza vis polemica.

  145. Mammamia ha detto:

    HOMO HOMINIS LUPUS EST !

    HO LA SENSAZIONE DI LEGGERE TESTI DI PERSONE PERFETTE!
    QUALE ONORE AVERVI PER CONCITTADINI.

    NON AVETE MAI PENSATO CHE I BIMBI, POI ADOLESCENTI E GIOVANI DEBBANO ESSERE SEGUITI, SI DEBBA LORO INSEGNARE DI DIVENTARE DELLE BRAVE PERSONE.
    I LORO GENITORI E INSEGNANTI E PURE LA SOCIETA’ DEBBA LORO DEGLI INSEGNAMENTI SERI E NON SCONCEZZE CHE TRABOCCANO DA TUTTI GLI ANGOLI.

    DON MAKS E’ CRESCIUTO SENZA MAMMA. ERA GRAVEMENTE MALATA. IL PADRE LAVORAVA TUTTO IL GIORNO E A CASA FACEVA TUTTO LUI. LA NONNA MATERNA S’ERA AMMALATA PURE LEI E
    LA NONNA PATERNA L’HA CRESCIUTO COME POTEVA.

    TUTTO CIO’ NON GIUSTIFICA GLI ERRORI CHE OGNUNO DI NOI COMMETTE NELLA VITA, MA IN OGNI CASO TUTTE LE PERSONE E DICO ” TUTTE ” VANNO AIUTATE! SEMPRE !

    SPERO TANTO CHE A TUTTI VOI NON SUCCEDA NULLA DI GRAVE E PESANTE NEL FUTURO.

  146. effebi ha detto:

    grazie, altrettanto…

  147. Tergestin ha detto:

    @ Maja

    Cito solo questo: “…conta solo la categoria mentale o anche il contesto in cui viene espressa e agita? il razzismo espresso da un ricco WASP del Texas è uguale al razzismo espresso da un afroamericano povero di Chicago? prova a pensarci, se ti va.”

    Ma anca no. Perche’ ogi, nel 2014 nela tranquilissima e decadente Trieste (tanto tranquilla che perdi ancora tempo con roba vecia de setanta anni), no te pol paragonarme un muleto che cressi a Bagnoli con un che cressi nel South Side de Chicago. Xe una forzadura tirada forte, rendite conto.
    Altrimenti te me spieghi come la comunita’ slovena (al pari de quela afroamericana o anca aborigena in australia) gabi tassi de crimine, poverta’, suicidi, alcolismo, abbandono scolastico, mortalita’ precoce eccetera de molto superiori a quela italofona.

    No xe, per fortuna, cussi’. Me toca ogni tanto constatar che per quanto a TS no manchi oltre agli “italianissimi” za famigeradi, anca la sua controparte de “slovenissimi” con sindrome paranoica da accerchiamento.

    Certo, preferisso umanamente i secondi dato che lori no i ga mai fato scrite razziste, zigado a muleti in bus de parlar un’altra lingua, pestaggi, vandalizado lapidi e monumenti, teppismo da stadio vario, messo bombe nele scole o le tante porcherie che ga fato i fascionazionalisti italiani. Porcherie -prima che rivi i soliti fresconi a romper le balle su foibe, esodo e quarantagiorni- fate dai anni settanta fino a sporadici episodi nei anni duemila. In tempi non de guerra.
    I sloveni anca piu’ de ferro se ga astenudo dal cascar tanto in basso, innegabile.

    Go ben chiaro el quadro anca perche’ se sa che go origini slovene, meta’ dela mia famiglia lo parla ancora come madre lingua, son sempre stado antifassista dichiarado e pro-bilinguismo. Per capirse: no son el venezian ne el possati o robe del genere.

    Ma nel 2014, quando la stragrande magior parte dei citadini italofoni (de cui anca certi che venti anni fa vardava ai slavofoni con sospetto e cagoneria) reputa certi ategiamenti superadi e trogloditi e i unici rimasti in cita’ a gaver scaga del bilinguismo xe el PD e la Lega Nazionale, saria de no andar in paturnia per ogni roba. Specialmente se scrita su uno dei foiazzi piu’ ilegibili che se possi trovar. Questa triste vicenda del sacerdote dovaria esular completamente -qualsiasi giudizio se gabi- in uno scazzo tra le tribu’ indigene del litoral……se non altro per rispeto dei coinvolti.

  148. maja ha detto:

    no stavo parlando del muleto de Bolunc, ma de Boris Pahor, tergestin, che xe nato nel 1913 soto l’austria, e del suo indentitarismo.
    per altro, indiretamente te me dà anche ragion, perchè ti stesso te scrivi che l’italianissimo no xe uguale al slovenissimo, ma che i ga motivazioni diverse e i agisci in maniera diversa (con prepotenza il primo, mosso da sindrome di accerchiamento il secondo).

    cmq, viste le notizie che se continua a leger su questa vicenda, esprimo la mia massima solidarietà alla signora coinvolta. le robe che fa e che disi certa gente xe a dir poco vergognose. korajžno, kdor koli si.

  149. effebi ha detto:

    ah… che sollievo ! gavemo conferme che slovenissimo xe mejo de italianissimo !!!
    altro che razzismo, ragazzi…

  150. maja ha detto:

    sicuro, effebi, noi semo sempre meio, no te savevi?
    (ma figurite se me meto a discuter con ti, dei, andemo avanti.)

  151. effebi ha detto:

    ah no …so scusa… ti te son slovenisssssima non te scendi a discuter…

  152. maja ha detto:

    rispedisco il suffisso al mittente. ciao, eh.

  153. Gianni Bua ha detto:

    @ maja….
    Abito a San Giovanni dal 71, go lavorà (ferovier) a opicina dal 67 al 2004 a contato col Zastopastvo
    prima Jz e dopo Sz.. me ga sposà Dusan Hresciak..ma ieri ale 14 me xe cascai i brazi. Veder tanta
    gente – chisaperchè vestidi tanti de verde ,e le babe col fazoleto in testa – ala mesa in P:Gioberti
    me ga fato un remitur. Identità,etnia,difesa delle tradizioni,Fort Apache…..el tizio che Dio o chi per eso lo acogli el xe stà -SE NO SBAGLIO – trasferì 3(TRE) volte da una porochia ad un’altra. Come diseva Andreotti, a pensar mal se fa pecato ma speso se indovina.El Piccolo ogi parla de una pseudominacia sula machina (scrita in sloven), no xe che me fido de lori ma se xe vero, xe butar napalm per spegner el fogo. I mone no ga nazionalità, ma NISUN dela comunità slovena -Pahor in primis – ga dito un byte sula muleta ogeto dele..atenzioni..de uno che jera anca (se no sbaglio) catechista. Purtropo come xe quei che ga fato cariera e soldi e promozioni coi esuli, me
    par che anca nela altra etnia ghe ne sia – purtropo – tanti che li ga copiai.
    Dispiaciuto, ma con la maxuima sincerità
    Servus, Gb

  154. john remada ha detto:

    Era ora !! Ho capito!! Per questo la slovenissima maya non dialoga con me ….non sono del suo clan! Bisogna ringraziare il tergestin per questa scoperta ! Anche nella ex yugo ,iera cusì bravi e boni i confinanti che se te andavi nelle lori acque i te sparava , mentre tuti i ladroni che vigniva qua de noi , iera mantignuti in casetin a gratis….verissimo accerchiati da 4 muri! Meno male maya che hai un alleato….

  155. Fiora ha detto:

    @147
    k.y.i,. la sigla mi sia concessa in un rispettoso neonato cameratismo, dai!
    In tema di lettere, ( giacché questa non è l’unica della triste vicenda) quella degli “orfani di don Maks” finisce per intenerirmi nella sua partigianeria affettiva che esclude “l’album delle foto meno buone”. mutuo alla rovescia la tua felice espressone.
    Avviene per ogni rapporto d’amore. Prevale il cuore e chiunque si permetta di criticare l’oggetto di quell’amore è visto come un nemico.
    @148
    “mammamia” che filippica! nella sua pregnanza a stampatello, dove va parare????
    Non si è parlato del defunto come di un delinquente abituale,no?! si stigmatizza QUEL momento delinquenziale e vorrei vedere che no. Quanto al suo generico plateale “tutte le persone vanno aiutate sempre”mi chiedo e Le chiedo , COME, nello specifico del fu don Suard?
    Infine se i dettagli biografici che ha voluto rendere noti altrettanto platealmente, nel suo dichiarato intento non costituiscono scusante (e ai miei occhi sicuramente no) perché divulgarli? Si rischia il patetico,eh?!

  156. Mammamia ha detto:

    OGNIDUN DA QUEL CHE GA.

    CIACOLE NO FA FRITOLE

  157. maja ha detto:

    gianni bua

    a mi me casca i brazi come e quanto che te casca a ti, e lo go scrito in modo chiaro e inequivocabile più volte in questo thread. però ripeto che la comunità slovena no xe un monolite e ga una sua dialettica interna, come che ga tute le comunità. mi rispondo per mi e el fato che son slovena no me rendi responsabile per le oscenità che scrivi, disi e fa altri sloveni. la comunità slovena in quanto tale no ga de risponder de niente, gaveria de risponder suard, se fussi sta vivo, e chi che lo ga coverto all’interno della chiesa. come che ga de risponder le persone che ora sta attaccando la signora e difendendo suard, a prescinder dalla nazionalità.
    visto che te ga tirado fora i esuli, mi penso che se sta roba fussi capitada a borgo san sergio, le reazioni saria stade più o meno uguali: saria sta esuli cattolici che gavessi difeso el loro parroco, esuli cattolici che se gaveria schierà con la signora, esuli cattolici e laici che saria stai incazzai col vescovo magna-istriani, ma anche tanti esuli che gavessi condannà senza se e senza ma le azioni del prete.
    per quanto me riguarda, mi gavessi dito le stesse robe che go dito qua, anche se al prete in casa i ghe gavessi trovà la bandiera con la cavra, e no gaveria tirà in ballo la comunità tutta per un fatto che riguarda un singolo e l’istituzion per la quale el lavorava.

  158. Fiora ha detto:

    @159 “ognidun da quel che ga e ciacole… ecc ecc.”
    Mammmamia, queste sì che sono parole sante…anche per un’atea! e a fronte dei Suoi contenuti la Sua obiettività Le fa onore, cara.

  159. Mammamia ha detto:

    CARA FIORA,
    SCUSA MA SPUTANAR UN POVERO DIAVOLO CHE NOL SE POL DIFENDER, SE PPRORPIO DE PIKKOLO, PIKKOLO.
    UN POCA DE CARITA’ CRISTIANA, DIGNITA’, UMANITA’ E CUOR GENEROSO NO FA MAL GAVER.
    PARLAR FORBITO, CON FILOSOFIA SPICCIOLA, NO GA SENSO FRA PERSONE CIVILI.
    MI NO GAVERIA VOLU’ IN NISSUN CASO CHE QUALCHEDUN TOCASSI I MIEI FIOI E NIPOTI.
    MA UN POCA DE ELEGANZA , TI CHE TE SON DONNA, CREDO, TE PODERIA GAVERLA.
    AMEN

  160. Fiora ha detto:

    @162
    No comment…saria sparar sulla Croce rossa.

  161. john remada ha detto:

    Te fa ben Fiora….tien le munizioni per fatti più seri!

  162. effebi ha detto:

    Sua Altezza Illuminata Maja, da lassù, non trova di meglio che cercare di trascinare nell’argomento gli esuli… borgo s.sergio… e se… e se… se… se mia nona gaveva le riodele…
    voleria veder quanti preti de borgo o de altri rioni ga la bandiera italiana in soffitta della sacrestia o la “divisetta della festa nazionale”

    con la quale resto il suo affezionatissimo…. umile ed inferiore

  163. maja ha detto:

    come xe la zo? frescheto?
    te ga trovà compagnia o te parli sempre da solo?

    me par che remada gavessi voia de ciacolar. prova, forsi che se capi’.

  164. effebi ha detto:

    eh …? ah no scusi Sua Altezza, stavo leggendo di due sacerdoti, don Lado e don Ludvik della zona di Cerkno (si scrive così ?) – ma forse è una storia che -benché tratti di due pii del clero sloveno- forse è più interessante per l’altro post, quello sulla “liberazione”, sui collaborazionisti e i fatti di alcuni anni fa….

    comunque sto bene, Sua Altezza Maja non si deve preoccupare per me.

  165. maja ha detto:

    chi ti ha consigliato di interessarti a cerkno, ha fatto bene. la bolnica franja è un must, da vedere assolutamente.

  166. effebi ha detto:

    in particolare trovavo interessanti le memorie di Kazimir Humar intorno alle vicende del clero sloveno ma se mi vuoLe fare da guida all’ospedale partigiano La seguo volentieri oltreché timorosamente
    vedo che si adatta bene a relazionare anche con le razze inferiori

  167. Sandi Stark ha detto:

    @ 137 la me parla de “balcanizzazione” e la pretendi che la ciapo sul serio? Femo cussì: ghe disemo tuti d’acordo al Papa, che el mandi el prossimo vescovo austriaco. I preti podessimo ciorli tuti dalla Nigeria, cussì no sarà ris’cio de “balcanizzazione” e i dirà messa in latin e inglese, sempre che i esuli no insorgi contro el bilinguismo. Però la tegni presente che sabato scorso, el Vescovo ga celebrà a San Giusto una messa in sloven, italian e tedesco.

  168. john remada ha detto:

    Un vero spasso la mayuccia….da quando è sparito il ricercatore, forse bannato per troppa foga da protagonismo , è l’ultima roccaforte….in ogni caso non ho nessuna voglia di chiacchiere , che strano pensiero.

  169. kill your idols ha detto:

    Mammamia, here I go again

    mi sembra che nella maggior parte degli interventi i commentatori non si sono scagliati contro il caso umano così a rotta di collo come stai descrivendo. Certo, non sono volati i complimenti verso il “povero diavolo” (come lo chiami tu), ma la critica dei più verte(va) perlopiù sulle speculazioni e girate di frittate da parte di collettivi arroccati aprioristicamente intorno ad una persona, interventi più o meno fuori tema da parte di illustri scrittori interpellati, appelli da parte del clero al “tenere duro e insieme”, che da un lato ricordano un po’ le vignette di Sturmtruppen, dove i soldati subiscono, da parte dei generali, appelli/ordini assurdi in situazioni ormai già compromesse e disperate… anche se, come ho scritto, dall’altro lato nell’appello sul giornale ecclesiastico, se preso meramente alla lettera, c’è pure qualcosa di buono e pertinente al caso.

    Dopodichè, è appena il caso di dire che a riattirare l’attenzione con elementi sugli aspetti personali di chi è coinvolto direttamente a livello individuale, sei tu (quando ripeto, la maggioranza qua dentro si è astenuta abbastanza bene dal farlo). La storia commovente dell’orfano starebbe a significare cosa? Che un’eventuale (ho scritto eventuale eh, calma!!!!) perversione personale in un ambiente difficile trova delle camere amplificative che la fanno emergere in modo forse (ho scritto forse!!!) tragico per gli altri?

    Grazie, lo sappiamo, ci è noto.
    Come ci è noto che non esistono orfani con un’infanzia di merda che diventano pedofili per forza.

    Qua si parlava (perlopiù) d’altro.

    E stacca il tasto delle maiuscole. Qualche maiuscoletto ogni tanto va bene, se usato sempre equivale a urlare.

  170. Mammamia ha detto:

    Scusami, è vero urlato, c’è un vecchio proverbio triestino che recita ” ki ciga ga ragion”.
    E credimi io ho urlato perchè veramente sono delusa da tanta bella gente, istruita, che parla tanto e fa poco o nulla.
    Non voglio tediarvi con il mio passato, ma se vi sta a cuore Welbi e altri, fate qualcosa voi, smuovete il mondo, ho capito che siete giovani, sicuramente più di me.
    Io sono molto toccata in questa faccenda, mi ha ferito tantissimo. Certamente a voi non interessa .
    Però saper ascoltare è cosa da uomini.
    Un altro proverbio triestino : El grande omo sa tanto, el medio sa tantissimo, el mona sa tutto.
    Andate e fate del bene se potete.

  171. Tergestin ha detto:

    @ Effebi

    Si’, assolutamente si’ e lo confermo: el slovenissimo se ga comportado sempre meio dell’italianissimo da decenni.

    No tirar fora la cagada del razzismo: mi parlo dei ategiamenti.
    Altrimenti elenchime i episodi de atentati, de bombe nele scole italiane, dela frase “taliani de merda” ripetuda in ogni betola dopo el terzo bicer, dele scrite anti-italiane, dei pestaggi, dei muleti intimoridi da energumeni sula coriera perche’ parla nela sua lingua.
    Coraggio su. Te sa ben che a TS el 99.9% de ‘sti episodi che come minimo se li pol definir da teppa vien da UNA parte. E qua parlemo de robe successe dai anni setanta in poi, a guerra piu’ che finida. No xe scuse regi, ne esisti el “si’ ma anca lori”.

  172. john remada ha detto:

    @Tergestin….de Trieste no me intrigo , ma a circa 30 km. a Monfalcon non ho alcuna notizia delle vessazioni verso i yughi de vario tipo , anzi o ierimo amici , o i vigniva a tavanar qualche auto o autoradio. Probabile che valeva ancora el confin sul Timavo . Ovvio ognuno poi ha le proprie opinioni e fatti particolari da ricordare.

  173. Sandi Stark ha detto:

    @ 175 el slovenissimo no esisti. Come no esisti el tedeschissimo, l’inglesissimo, l’americanissimo, el tibetanissimo, el svizzerissimo, el norvegesissimo eccetera.

    Questa xe una dimostrazion de come sti mati riva a inzinganar la gente e anche ti te son cascà in bòta. Nissun al mondo scrivi la cittadinanza con el superlativo, solo lori.

    E pochi al mondo, conossi le lingue foreste meno de lori. Te vedi come i fa el lavaggio del zervel? No servi far niente de specifico, basta far disimparar le altre lingue e insegnar la loro con tutte le stramberie tipo i “Sacrari” militari, i “fiumi sacri”, i “redenti”, i “irredenti” eccetera… castronade che no esisti nelle altre lingue.

    E saveva ben la Lega Nazionale che verzerva scole in Istria pezo de la Lidl, compresi i omaggi in natura che serviva per accalappiar i muleti croati e spetar che i diventassi Lianta senza acorzerse, solo scrivendo e pensando in italian.

  174. aldo ha detto:

    “Nissun al mondo scrivi la citadinanza con el superlativo, solo lori”
    [ SS ]

    “I’m gonna be red, white and bluer then you.
    I’m gonna be the proud and the fewer than you.
    The most star-spangledest you ever knew.
    I’m the most Americanest.”
    (As Friend Rust – The Most Americanest)

  175. effebi ha detto:

    saria tuto de rider se no ghe fussi de mezo una povera fia che xe stada molestada a suo tempo (ricordo a chi se gavessi dimenticado…)

  176. bonalama ha detto:

    @179 e che a suo tempo ha pure denunciato invano. Vorrei vedere se si fosse trattato di un ragazzo invece che di una ragazza, visto che le ragazze sono ritenute COMUNQUE usabili. SCHIFO!

  177. Mammamia ha detto:

    @ 179 e 180
    Scusatemi !
    La letteratura mondiale ha analizzato i comportamenti delle varie Lolite, li hanno spiegati come potevano.
    C’è stata santa Maria Goretti, ci sono poi le ragazzine che s’innamorano perdutamente del bel uomo affascinante, ci stanno, vogliono l’avventura o la sognano soltanto.
    Io sono mamma e nonna, e pure mia mamma, le sue sorelle, mia nonna e altre donne, ci insegnavano di non provocare i maschi, anche il proprio padre, avremmo creato problemi infiniti gli avremmo fatti cascare in trappole inutilmente.

    Ecco il problema serio sono le trappole !!

    Anche Fiora quando dice di esser, aihme’, nipote di una s’ciaveta. Pure questa è una trappola.
    Siamo tutti inquadrati e incasellati, non siamo liberi di essere noi stessi, di esser belli o di diventare belli. Pensare male e parlar male degli altri ci eleva. Automaticamente noi appariamo migliori, noi quella macchia non abbiamo e giù botte al belloccio che c’è cascato come un cretino.
    Povero lui.
    Altra “trappola” è pensare come gli altri e scrivere frasi fatte da altri, peraltro belle e ricche,
    senza analizzarci se dentro a queste c’è qualcosa di nostro, di vissuto e valido.
    Altra trappola è studiare la storia monca, stampata a piacere dello storico del momento e a volte falsa, e comunque falsa visto che ci sono delle lacune.
    Scusatemi di nuovo, sono maestra per esperienza non per titolo, allevare figli non è facile, mi ero dedicata a loro completamente con risultati evidentemente positivi, altro dispiacere è vedere le chiese e le religioni che ne hanno fatte “99”, danneggiandoci e danneggiandosi.
    Non voglio continuare, ma cose vere da dire ne ho ancora tantissime.

  178. john remada ha detto:

    Mammamia let me go! Da La Bora rhapsody….

  179. bonalama ha detto:

    lolite, appunto per certi monocefali sono tutte lolite, BLEAAH! ripeto la sfortunata ragazza denunciò all’epoca, tutto messo a tacere, carne da macello. Una pessima storia, fosse stato un ragazzo invece. Ricordo con schifo una storiaccia in cui c’era una ragazza violentata. Parlandone con uno gli chiesi se considerasse più grave l’eventuale stupro della figlia o del figlio. Il decerebrato rispose ovviamente ” il figlio”

  180. maja ha detto:

    vogliamo tenere fermo un punto?

    in italia l’età del consenso è fissata a 14 anni, il che vuol dire che qualsiasi tipo di attività sessuale con un minore di 14 anni è considerata violenza sessuale.
    “l’avere commesso il fatto con abuso dei poteri, o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione o a un pubblico servizio, ovvero alla qualita’ di ministro di un culto” è considerato un’aggravante.

    ergo: anche se la ragazza fosse stata infatuata del prete e avesse acconsentito a un qualche tipo di attività sessuale con lui, suard si sarebbe preso comunque un tot di anni di carcere, se fosse stato processato, perché lui era un ministro di culto abbondantemente adulto e la “lolita” aveva 13 anni.

    di che stiamo parlando? lo vogliamo capire che suard a quanto pare ha commesso un reato molto grave? che cazzo c’entrano le supposte intenzioni e motivazioni della vittima (passate e presenti)? chi si ostina a voler fare dietrologia dovrebbe vergognarsi.

  181. effebi ha detto:

    184 convergo, tutto il resto ha una sua importanza secondaria

  182. michela ha detto:

    @172) john remada
    non so se il ricercatore (di cui conosciamo nome, cognome, indirizzo di casa e sede di lavoro) sia stato bannato o sia morto. Propendo per la seconda ipotesi, perchè si può aggirare una bannatura reiscrivendosi magari da un altro pc, ma solo la morte può aver fatto tacere una persona con quella carica di rabbia, invidia, malanimo e perdipiù logorroico e grafomane.
    Non avrebbe mai perso l’occasione di vomitare un bel fiotto del veleno che aveva dentro, in un’occasione come questa….. occasione che a me personalmente non ha ispirato voglia di scrivere, ma che osservo essere una potente lente di ingrandimento su molti di voi.

  183. Fiora ha detto:

    @181
    “anche fiora quando dice di esser ahimé nipote di una sc’iaveta,pure questa è una trappola”
    EH????!!!con dolcezza esasperata o con dolce esasperazione, faccia un po’ Lei, mammasua :
    nel suo mix di libroCuore e savonarola de noantri, limitatamente al punto che nuovamente mi riguarda, sento di replicare :no la ga capì un tubo ,siora!di norma,perché sono educata, avrei messo “mi sono espressa male” ma mi creda, c’è un limite ai travisamenti e alle manipolazioni di pensieri o come in questo caso di battute altrui. Lei l’ha passato, mammetta!
    A scanso di manfrine Le spiegherò il mio pensiero. Da mezzo sangue come sono e sento mi permetto il tenero motteggio “s’ciaveta” riferito alla mia nonna defunta. artefice di strudel sublimi, piatti della nostra tradizione nonché trilingue (sloveno tedesco italiano).
    Quand’ero al liceo l’ava mi raccomandava lo studio dello sloveno fosse anche in luogo del latino,come ho riferito.Non ho ottemperato. E’ tutto! e lei continui a leggerci quel che le pare (“trappola” ???bu!!) ,ma di grazia tenga per sè a scanso di deviare dall argomento con scemenze consimili

  184. Fiora ha detto:

    …alla Sua “materna”cortese e almeno per una volta non prevenuta attenzione:
    Mi rammaricavo di non sapere lo sloveno e di non poter quindi leggere l’articolo postato da Sara Matijacic.
    ps: Le trappole le lascio alle …trappolere!

  185. michela ha detto:

    che combinazione, io pure avevo una nonna trilingue (italiano sloveno tedesco) autrice di strudel sublimi!!! che bel ritratto di nonne austrungariche!!!! 🙂
    (se penso che io non mi sono mai curata di imparare a fare lo strudel….. troppo facile comprarlo)

    vorrei dire una cosa soltanto, l’orrore che tutti proviamo al pensiero di una tredicenne molestata è dovuto in gran parte al condizionamento dell’ epoca (la legge, i 14 anni, il consenso ecc.) ma vorrei solo ricordare che non sempre era così: Giulio Cesare, Federico Barbarossa, Carlomagno, in secoli molto distanti tra loro, sposarono tutti delle tredicenni. E Lucrezia Borgia fece il suo primo matrimonio a 13 anni. E la Madonna ha dato alla luce Gesù quando era in giovanissima età, sui 14 anni (per quanto la cosa sia controversa). E un terzo del mondo d’oggi, il mondo islamico, considera le tredicenni perfettamente idonee al sesso ed al matrimonio.
    La mia è solo un’osservazione generale, intendiamoci bene. A noi suscita sdegno ma è solo un sentimento relativamente recente, frutto della mentalità odierna.

  186. effebi ha detto:

    185,189,190…. rabbrividisco

  187. Fiora ha detto:

    @189
    non è campato Michela quel che dici. Per associazione d’idee mi viene in mente che alla tivu la Santanché ha ricordato a un Imam la sposa bambina di Maometto. Ha rischiato la lapidazione…
    ma per l’attuale cultura occidentale i confini invalicabili restano questi e hanno finito per coincidere col nostro sentire.

  188. john remada ha detto:

    Se un buono ,allora Effebì ? A volte lo sono anche io , ma c’è sempre un limite , e il mio non è il cielo , la ci stanno gli angeli.

  189. Mammamia ha detto:

    Certo che il “don” ha sbagliato !
    L’ha fatta finita per non dover sopportar la gogna. Credo.

    Cara Maja le leggi della natura non hanno nulla che a vedere con le leggi dello stato.

    E cara Fiora ! Sono contenta che tu abbia rivalutato la nonna in questione. Chiamarla s’ciaveta non ti ha fatto onore.
    Per gli appellativi che mi dai non mi occorrono, sono del tutto inutili non mi toccano.

    E come in precedenza hai detto tu non possiamo sparare sulla croce rossa ed io aggiungo neanche sul carro funebre.

    Questo è quanto.
    Servus

  190. john remada ha detto:

    @ Fiora Lapidazione ? Nooo , bastava mettergli un televisore di quelli vecchio tipo in bocca , così restava integra , ma zitta .

  191. john remada ha detto:

    @185 Michela , propendo a mia volta per la seconda ipotesi; ma ci potrebbe essere una terza , visto che il mister non aveva freni ,che qualche autorità gli abbia staccato la spina del Pc….tutto sommato la seconda sarebbe la più normale visto che uno che si comporta a quel modo , o è malato terminale o scoppia a breve. Nel caso non sarò certo io a rattristarmi.

  192. Fiora ha detto:

    mammamia, che cugno! absit iniuria verbis 😉

  193. michela ha detto:

    Non è campata neppure l’allusione alla piccola Aisha, la moglie di Maometto. E’ il Corano che racconta questa storia, per cui non capisco perchè l’ imam si sia arrabbiato. Si è sempre ritenuto che la piccola Aisha fosse sui nove-dieci anni al momento della consumazione, ma ora alcuni studiosi del Corano affermano che ne aveva sicuramente qualcuno di più. In ogni caso per noi era una bambina.
    Per loro la differenza tra bambina e donna è il menarca, e quindi allora come oggi non hanno di che stupirsi se noi europei, con il limite spostato qualche anno più in su, deploriamo i loro matrimoni precoci. Loro vedono la cosa in un modo, noi in un altro. In tutta Europa, in passato, la vedevano come loro ma oggi la nostra sensibilità è cambiata e -come sempre accade- vorremmo che cambiasse anche negli altri.
    Ma questo è O.T., chiedo scusa e mi ritiro.

  194. Fiora ha detto:

    una domanda circolare : ma voi avete capito dove va a parare la commentatrice mammamia con le sue sparate…. selettive? Selettive in quanto io escludevo la Croce rossa, alludendo proprio ai suoi commenti, di rimando lei risparmierebbe il carro funebre con probabile riferimento al don suicida .
    Francamente io del suo argomentare non ci capisco un granché.

  195. Fiora ha detto:

    quanto allo “s’ciaveta” la mia nonna paterna era evidentemente assai più intelligente ed ironica di Lei carissima. Tant’è che quando da piccola m’incaponivo a voler qualcosa e non mollavo, lei commentava “s’ciaveta pò! tuto de noi la ga ciapà!”
    ” rivalutato” mia nonna? ma mi faccia il piacere , si faccia i fatti suoi!

  196. john remada ha detto:

    @Fiora Così ho pensionato Milva….

  197. anticlero ha detto:

    @189 Montanelli, ricordando con nostalgia i suoi anni roggenti in etiopia: “aveva dodici anni… l’avevo comprata… era un animalino…”

    https://www.youtube.com/watch?v=BZ3cSI3fUHw

  198. anticlero ha detto:

    https://www.youtube.com/watch?v=nvEqQ_5vtN4

    notare l’atteggiamento complice dell’intervistatore.

  199. anticlero ha detto:

    L’intervistatore è Gianni Bisiach. L’anno è il 1969.

  200. maja ha detto:

    notare soprattutto elvira banotti, e il modo in cui lo zittisce.

  201. maja famula ha detto:

    (michela e remanda, i vostri due commenti sono una bella lente d’ingrandimento anche su voi due e vi assicuro che quel che si vede non è un bello spettacolo.)

  202. john remada ha detto:

    @Lady famula , sono 1,83 ben visibile , non serve la lente ; libera di giudicare lo show come ti pare , non siamo sotto dittatura ; molti altri sono con me e al contrario lo show è gradito; se vai sul mio profilo FB, trovi gente di ogni colore politico e non , quindi….per me lo spettacolo è quasi al massimo , potrei anche migliorarmi.

  203. maja ha detto:

    remada, dai, su, questi tuoi tentativi di attaccare bottone sono patetici. schiena dritta e testa alta da buon camerata, ajde.

  204. john remada ha detto:

    Ora la famula è scomparsa….ti ho pur detto che posso migliorarmi…..mica tutti nascono perfetti , come il tuo ricercatore….credo sia lui il prossimo presindente della repubblica , da indiscrezioni. Quanto al bottone ,sono negato , mi dispiace ….al massimo posso attaccare qualche figurina su qualche vecchio album ,quelle sì , se hai qualcosa dei anni ‘ 60 possiamo trattare. Tutto sommato non sei neanche antipatica del tutto , forse è una parodia autoimposta o chissà cosa altro…

  205. Fiora ha detto:

    @204
    in effetti Maja, la Banotti vs Montanelli mi ha favorevolmente impressionata. Caspita mi sono detta! Coraggiosa a fronte di cotanta presenza e attuale come una di noi.
    Bisiach appare davvero paccottiglia d’antan, con quell’espressione estatica davanti al grand’uomo che fintocontrito conferma ebbene sì in gioventù mi sono fatto la dodicenne,un “animalino” faccetta nera però! che sarà mai suvvia!
    A proposito, Montanelli nasce nel 1909 . Pahor nel 1913… le esternazioni in tema di eterosessualità di adulti con dodici-tredicenni li accomunano. Figli del loro tempo, come rilevavo.
    … ma noi viviamo il nostro!

  206. Fiora ha detto:

    pure Gauguin ,no?!…e oggi il turismo sessuale è perseguito. Oggi che come detto si può campare oltre i cent’anni, sia dato alle tredicenni di fare le scoperte tra coetanei e di maturare sperabilmente piano e possibilmente bene!

  207. Fiora ha detto:

    @Bonalama
    pure io non faccio alcuna differenza di genere né di gravità per il reato di stupro e molestie minorili.
    Continuo a farne in tema di pulsioni.
    Quanti maschi s’impongono di non fissare il lato b delle ragazzine? Parecchi. ottimo, è così che si fa!
    Il tredicenne fisicato, mutanda a vista e mezzoculo parimenti, che mi ha rifilata con lo skate sul marciapiede, mi ha estrapolato un solo pensiero:grande ,grosso e tanto mona!l’ ho tradotto con garbo nella seguente frase : ma vai a fa’…un ollie a S. Giacomo, che c’è la rampa!
    Nessun’altra pulsione da reprimere, se non quella di tirargli un stramuson giuro!
    Non che il distinguo lo spacci per alibi maschile,ma chiaramente non si processano le intenzioni.

  208. Marantego ha detto:

    Marantego
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    16 novembre 2014 alle 10:03
    @171 se no la me col prender sul serio la me cioghi per scherzo Crepaldi ha mille e un difetto: e’ arciconservatore e tende a immischiarsi in cose che non gli toccano, ambiziosetto, teologicamente poco ferrato e untuoso. Ma non è antisloveno. Per quello ha poco senso inventare un nemico. Quanto alla ‘balcanizzazione’ del clero tergestino ricordo quando Bommarco e Bellomi stavano per cambiare i confini delle rispettive diocesi, negli anni ’80. La cosa avrebbe comportato l’incameramento da parte di Trieste di Duino e Sgonico (allora e tutt’ora sotto l’arcivescovo di Gorizia). Edulcorando, la reazione di parte del clero triestino fu ‘cossa? Altri s’ciavi’ ?’ E non se ne fece nulla. Sui preti nigeriani, mi sa che presto ci si arriverà. Non sarebbe un male di suo. Gli è che Crepaldi senza dire niente a nessuno ha impiantato a Trieste un seminario neocatecumenale, una specie di setta conservatrice che ha una liturgia tutta sua. Insomma, la risposta ”’cattolica”’ (?) ai protestanti carismatici americani. Grazie a questo seminario Crepaldi può dire di ordinare molti preti, ma ‘barando’. Sono per lo più non triestini ( e non italiani: polacchi, sudamericani etc.) con tutte le difficoltà di adattamento che uno può immaginare. Questo mi porta a parlare della formazione dei preti su cui qualcuno prima chiedeva lumi. E’ un cammino che dura anni 6, 7 per i religiosi. Sulla carta e’ ottimo, un misto di studio ed esperienza pastorale. E’ un ambiente meno chiuso e sessuofobico di una volta, dove si entrava a 11 anni e si usciva preti a 23 relazionandosi con le donne giusto durante le vacanze, più spesso con le mamme negli orari di visita. Oggi sono comunità più aperte: la più parte dei seminaristi entrano dopo aver svolto un lavoro o fatto l’università. I formatori sono uomini e donne e oltre al supporto spirituale è previsto quello psicologico. Il problema e’ chi sceglie i formatori e le motivazioni dei singoli, ma lì si entra in quel mistero che è la vocazione. Un altro problema è dato dal fatto che, oltre ai neocatecumenali, ogni nuovo movimento ecclesiale ha la smania di formare ‘suoi’ preti che servono più al movimento stesso che non alle diocesi di provenienza. Così comunione e liberazione ha il ‘suo’ seminario, l’opus Dei pure, i legionari di Cristo invece idem. Molti papi e vescovi credono sia l’antidoto alla crisi delle vocazioni e poco importa che si metta in discussione il senso stesso del sacerdote secolare: quello di collaborare al magistero del proprio vescovo, essendo quindi ‘incardinato’ nella propria diocesi

  209. Mammamia ha detto:

    @212

    Grazie per questa notizia

  210. Fiora ha detto:

    Nel necrologio sul Piccolo il padre ringrazia tanto Crepaldi che il clero Sloveno.
    Nessuno l’ha obbligato. Forse ha intuito che sotto alla tonaca c’è il cuore per tutti e che al suo cuore di padre tutti indistintamente si inchinano.

  211. michela ha detto:

    A me fa tantissima pena che un uomo vecchio, solo, senza moglie né altri figli, debba finire la sua vita con questo enorme dolore. Chissà se ha abbastanza risorse interiori per confortarsi da solo, per farsi una ragione, che ne so….ognuno ha le sue tecniche di sopravvivenza per superare i grandi dolori, spero che egli ne abbia di ottime.

  212. Mammamia ha detto:

    A Fiora !
    Il sig.Giorgio Suard ringrazia sul Piccolo di qualche giorno fa il clero Sloveno e don Ravignani , presenti alle esequie del figlio morto, del vescovo non c’è traccia, diciamo che se l’era bellamente svignata.

  213. Mammamia ha detto:

    Tele quattro ha riportato parte della messa celebrata nella chiesa di Sa Giovanni e hanno messo in evidenza le parole di don Dusan Jakomin rivolgendosi a Giorgio Suard disse: Sig. Giorgio, qualsiasi cosa sia stata detta contro il suo ragazzo non cancellerà il bene che il Suo Maks ha fatto.
    poi ci sono state altre parole e alla fine l’assemblea ha applaudito a lungo commossa.
    All’esterno della chiesa tutti i fedeli intorno a Giorgio per dimostragli tanto affetto.
    Io ho visto solo questo in televisione e spero l’abbiano visto anche tante altre persone.

  214. Fiora ha detto:

    @216
    sei contenta di avermi per così dire beccata in castagna sui nominativi di presuli?!
    Mammmmmmamia che piccinerie!
    Che vuoi, candeliere o cancelliere mi sono equivalenti perchécome maja non “tratto l’articolo” e sono più lieta di condividere un analogo svarione con maja che funebri fervorini con chi come te sottolinea ostilità…
    Invece su cuore-tonaca e rispetto per i sentimenti paterni non cambio una virgola del mio post .

  215. slovenka ha detto:

    Preghiamo per questo sacerdote sloveno, che dopo aver sbagliato,non ha retto al suo dolore interiore.Non mi pare il caso di fare tanti commenti su questo episodio.Anch’io mi sono chiesta come mai la signora abbia aspettato 17 anni per denunciare.Se lo avesse fatto prima, forse sarebbe andata a finire diversamente.Boh ga varuj!!!

  216. maja ha detto:

    bog naj varuje tudi to gospo, slovenka. in če že smo pri tem, bi jo lahko zavaroval tudi pred 17 leti, če je že sklenil, da bo gospoda župnika “vpeljal v skušnjavo”.

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