22 Luglio 2014

Trieste: risparmiare il 20% sui rifiuti senza fare nulla, la ricetta di Paolo Rovis

el sunto Il consigliere Paolo Rovis, sulla sua pagina facebook, rivela un modo per poter risparmiare sulla tassa dei rifiuti senza in dover cambiare abitudini

Questo il post del consigliere Paolo Rovis sulla sua pagina facebook, riguardo le nuove norme per la Tari.

Il nuovo Regolamento della Tari (tassa rifiuti) del Comune di Trieste introduce una straordinaria innovazione.

Se dichiarate entro il 30 ottobre che volete avviare il compostaggio domestico – cioè il trattamento per conto vostro del rifiuto organico – e acquistate una tantum l’apposita compostiera, la vostra tassa sui rifiuti verrà scontata del 20%.

Non serve che davvero facciate il compostaggio, non importa se non avete neppure lo spazio dove farlo: basta che esibiate la fattura di acquisto della compostiera – quella più economica che trovate, ovviamente – e lo sconto si materializza!

Una delle tante norme scritte malissimo e che rimarrà priva di concreta efficacia.

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41 commenti a Trieste: risparmiare il 20% sui rifiuti senza fare nulla, la ricetta di Paolo Rovis

  1. IstriaRedenta ha detto:

    La più bon prezzo meno de 30 euri

  2. Kaiokasin ha detto:

    Magari basta qualche controllo a campione per beccare i furbetti. Ma il provvedimento mi pare ottimo.

  3. Fiora ha detto:

    …come le cadene a bordo in alternativa ale gome de neve.
    le prime e i secondi me par un ottimo provvedimento…per chi le vendi

  4. giorgio (no events) ha detto:

    Ma ‘sto Rovis xe quel che vendi le machine per el compostagio?

  5. bibliotopa ha detto:

    e se fazo el compostaggio con una compostiera non omologada? e se la go ciolta ma go perso e scontrin? ghe mostro una foto dela compostiera?

  6. capitano ha detto:

    #5 te se trasferissi la residenza a Venezia

  7. maja ha detto:

    cussì te gaverà come vicin de casa el tuttologo desaparecido (wu min gratias!) che el te imparerà tuto sule compostiere e te vederà che in meno de sei mesi te diventerà cussì brava con le scorze de naranza e le foie de salata che te poderà financo esportar compost nel tlt.

  8. bibliotopa ha detto:

    a mi el compost me servi per i mii vasetti de gerani sul pergolo.. a Venezia anzi al Lido i sta butando zo alberi, me disi quei che ghe abita .. nel tlt i alberi cresserà senza concime e se fermerà de cresser co i riverà ala dimension giusta, le foie se ingrumerà de sole e el compost se formerà in una note, grazie a Alegato VIII. Se go capido giusto..

  9. Fiora ha detto:

    ma minipimer che go ‘casa no xè de più de compostiera?

  10. Fiora ha detto:

    @7 esportar nel tlt? te la fa fazile ti, maja! intanto tocassi separar tute le scorze de produzion foresta e mandarla “zò” .De quela domacia controlar che la sia de prima del ’40.

  11. Fiora ha detto:

    …za sesanta euri ne tocassi ! trenta per compostiera zenerica e altri trenta per compostiera…Mimetica!

  12. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 9 FIORA : guarda che con la tua critica ironica te gà imbrocà giusto el conceto !!!

    Zà ani fa jera sul Pikoljo dei articoli riguardo la possiblità de montar soto le scafe i ” Shredders” che xe dei tritatuto fati funzionar con l’acqua corente, con questi se pol eliminar tute le scovaze de casa , tipo residui de magnar,residui de verdure, scartozi etc. quel che resta ze solo roba solida, vetro, baratoli etc, questo dovessi far ridur anche del 30% le scovazze e i botini no spuzazi più. La roba vien smaltida via fogna.

    Imagina quante scovazze in meno faria le osterie ,ristoranti etc, El costo xe più quel de l’idraulico che del ordegno !!! Questi “shredders” xe difusi za de ani ,anorum in USA e anche a bordo de le navi.
    Anche quà se podessi far difalcar el costo de l’ordegno e montagio da le tasse dele scovazze!

    No se sa perchè questa idea xe andada finir in gnente e la me par mejo de la compostiera , cvhe sicuro chi sta in ultimo pian del grataciel de Campo Marzio no se meti una compostiera in pergolo , se ga el pergolo !

  13. Fiora ha detto:

    @12
    bon, giampi, sicome che risparmio è primo guadagno, per sicureza lo go tirà fora e provà…el minipimer!

  14. Fiora ha detto:

    …comunque seriamente parlando,mi no la vedessi mal e aldilà del ipotetico risparmio sula tassa.
    sopratuto per chi come mi ga un fazoleto de tera. Ghe devo pensar…. Imprezioside cussì oviamente me le guantassi, le scovaze organiche !

  15. BONALAMA ha detto:

    veramente i shredder xè un cesso, fatto per ‘mericani che no ga alba de acque bianche e acque nere, Almeno le ns leggi erano più serie. Ma come è possibile che si torni all’età della pietra con ste tafanerie? E po : perche i proprietari terieri no ga de pagar le scovaze? e po: ogni quanto i disinfeta i scovazoni che tanfa de vomito? L’IGIENE è UN OPTIONAL!

  16. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 15 BONALAMA : Mi dispiace contraddire ma io ho avuto modo sia di adoperarli, che vederli in funzione !
    E gli Americani hanno una buona conoscenza sia di acque bianche che nere, basta conoscere tutti gli obblighi che hanno le navi che entrano nei loro porti e la stringente applicazione delle regole MARPOL.

    Credo che stiamo parlando di due cose e concetti diversi , che non hanno niente a che fare con il latifondo,
    lotte sociali etc. etc.

    Questo degli “shredders” domestici e della ristorazione e’ un prolema che oltre che essere igienico,riguarda VOLUMI ,smaltimenti etc ed e’ un gran risparmio per i comuni con riferimento alla rimozione ed al trasporto verso gli inceneritori; problema che risolve specialmente la rimozione da abitazioni ed uffici in edifici molto alti
    come i grattacieli.

    Uno dei problemi e’ che le città devono nel tempo aumentare anche la capacità dei bacini di ossigenazione
    (vedi la ns. Servola) dove le fognature mediamente rimangono circa 3gg dove c’e’ un braccio miscelatore e viene insufflata aria e poi le acque reflue vengono pompate in mare a ca. 3 miglia nautiche dalla costa ,
    questo perche’ e’ l’ossigenazione che mette in moto il sistema naturale di biodegradabilità chiamato tecnicamene BOD ( Biological Oxygen Demand).

    Se proprio vogliamo essere FORCAIOLI allora perchè non pensiamo che con gli “shredders” si va a ledere
    interessi di società private o cooperative di rimozione, vuotatura e lavaggio cassonetti !!!
    ( Un vecchio ns. politico diceva che a pensar male si indovina ; o no !!!)

  17. BONALAMA ha detto:

    evidentemente sono esperienze differenti, anche da stato a stato, per le navi lasciamo perdere che è meglio, visto che si dicono molte cose di come vengano ristrutturate (gli interni) nel viaggio da NY alla florida. una cosa cui si fa poco caso: hanno consigliato di non usare l’acqua che si deposita dalle grondaie (parliamo di farms) causa eccesso di metalli (spesso sono in rame). in italia che si fa?

  18. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 17 BONALAMA : Ma scusa , parliamo di immondizie o parliamo di ristrutturazione a bordo delle navi , parliamo di grondaie ?? Anche in Italia le grondaie sono di rame , zincate, di plastica !!!
    L’acqua piovana non credo la beve più nessuno, forse si annaffiano gli ort i, ( chi li ha), una volta si raccoglieva per le batterie degli auto essendo praticamente distillata, si può usare per i ferri da stiro, anche per lavarse……

    Mi sembra che la cognizione di causa abbia origini diverse ,

  19. Kaiokasin ha detto:

    Nel 2012 differenziata 28,5, e non penso sia granché aumentata. Avellino e Caserta ci doppiano. Qualcosa bisogna fare per questo disastro, oltre che chiederne conto a sindaco, assessore e acegas. Il compostaggio domestico va sostenuto, ovvio per chi ha giardino e con regole chiare. Per tutti gli altri bisogna fare il porta a porta, come a Monfalcone e Gorizia, così avremo meno cassonetti per strada. Macinare i rifiuti “soto la scafa” mi pare una gran sciocchezza, come si recuperano poi i materiali? Tutto in golfo?

  20. bonalama ha detto:

    #18: chi ha tirato fuori marpol??? UN CONTO è LA LEGGE E LE MENATE VARIE, un altro è la pratica di cui ho detto sopra, out of sight out of mind. Per la cronaca la notizia delle acque contaminate fece cadere molti dal pero, laddove era evidente all’europeo più sprovveduto. Gli shredder sono problematic,i ribadisco (california, connecticut e maine). A casa nostra: disinfettino i bidoni, queste immondizie sono di un tanfo insopportabile e veicolo di infezioni visto che tra l’altro purtroppo molti disperati fanno una cernita di quanto convogliato.

  21. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 19 KAIOKASIN : L’uso di “shredders” ad uso domestico e di grandi comunità, a mio avviso e’ uno dei modi accanto al compostaggio che riduce in volume l’asporto di spazzaura da casa. Come brevemente spiegato l’applicazione di questo congegno sotto i lavelli, non e’ la sciocchezza che Lei crede, si elimina tutto quello
    che viene chiamato ” umido ” ed elimina il “percolato” nei cassonetti che poi e’ quello che crea in cattivo odore; e chiaro che tuto questo assieme a lavatura di stoviglie, lavatrici, etc, va a finire nel collettore fognario cittadino che poi arriva al depuratore e da questi biene pompato in mare. Così avviene a Trieste ed in tutte le città che si affacciano sul mare o grandi fiumi. E’ chiaro che per far questo con sistema bisogna anche ativare depuratori adeguati; oggi ci sono ecnologie con le quali si riesce ad avere dopo il processo acqua non inquinata ed i fanghi residui vengono trattati per altri usi. Questi sistemi sono oggi usati a bordo delle grandi navi commerciali, militari e sommergibili.

  22. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 20 BONALAMA : Credo che parliamo di due argomenti diversi, io ritengo di aver affrontato il tema da un punto di vista di soluzione tecnica dello smaltimento di spazzatura ed acque reflue , Lei di soluzioni di bassa amministrazione comunale di gestione dei mezzi usati per lo smaltimento .
    In ogni caso la mia analisi deriva da esperienza di lavoro nel campo della logistica connesssa all’avvio dello smaltimento sia di rifiuti domestici ed assimilati che rifiuti industriali e pericolosi tramite gli impianti comunali ,privati ed inceneritori.
    L’efficenza degli stessi è un altro problema.

  23. bonalama ha detto:

    io ho riportato quanto sugli shredder viene constatato nei tre stati US sopraindicati, quanto viene fatto sulle navi mi fa sorridere, davvero, è un bene che ci siano questi impianti ovviamente, ma la gestione dei carichi ,delle rotte dell’efficienza energetica e tutto il comparto militare boh!!! Sui fanghi residui mi astengo …. sul compostaggio e raccolta porta a porta può andare bene in aree rurali (dove non serve) inesistente e pericoloso per infezioni in città. Farei inoltre un’attenta analisi di composti tossici (pesticidi eg, metalli pesanti, residui pcb) sull’ umido. E VOGLIO CHE DISINFETTINO STI ACCIDENTI DI CASSONETTI!!!!!

  24. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @23 BONALAMA : Essere scettico e’ un suo diritto ! Probabilmente , questa e’ una mia deduzione, credo che a bordo di una nave non abbia mai messo piede sia essa mercantile o militare .
    Per il resto come già detto , le tecniche di raccolta e conferimento non hanno nulla a che vedere
    con i controlli di smaltimento che se pur correlati subiscono controlli diversi.e da istituzioni diverse.Poi
    sulla questione della pulizia dei mezzi di prima raccolta la responsabilità cade ancora su qualche altra istituzione .

    Ribadisco il concetto, che oggi la riduzione dei volumi di spazzatura, è un problema comune a tutte le grandi città, basta vedere che Roma. Napoli, Palermo non riescono a venirne fuori ;non e’ sufficente risolverlo
    con la raccolta differenziata, nè con il compostaggio ma sia l’uso di shredders e di compattatori dovrà
    essere affiancato.ai sistemi già in uso., il problema e’ che questo richiede dei grossi investimenti per aumentare la capacità dei depuratori per avviare i liquami alla biodegradabilità prima del pompaggio a mare per dispersione .o ad inceneritori con centrali termiche annesse.

  25. Kaiokasin ha detto:

    #23 il porta a porta si fa anche in paesotti rurali tipo Milano o San Francisco. Ma a Trieste no se pol…

  26. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ Rifiuti .. vari : Tanto per aggiungere ancora un commento su questo accessorio, negli USA ora il 50% delle case lo ha in uso , in Svezia e UK stanno facendo pubblicità affinchè le case lo adottino proprio per incrementare la riduzione della spazzatura domestica e così tante altre nazioni.
    Si fa risalire l’invenzione agli anni ’30 ma i sistemi di fognatura non erano in grado di smaltire questa nuova produzione domestica e le municipalità erano contrarie ora hanno cambiato idea.
    Se interessa vedere come viene montato sotto il lavello credo si puo trovare con i nomi :
    “Garbage water disposal “o ” Waier disposal unit ” o ” Sink disposal unit “

  27. Fiora ha detto:

    @27
    mi si passi il termine, a great figade,altroché!

  28. Kaiokasin ha detto:

    #27 gran consumo d’acqua, vedo. Ma poi come si riutilizza questo materiale? Non è pulito, uno potrebbe metterci del detersivo per pulire, delle sostanze nocive. Bisogna chiudere i cicli! L’umido trattato a Moraro diventa compost di ottima qualità, utilizzabile anche in agricoltura biologica (qhindi meno concimi chimici in agricoltura). Perché con il porta a porta c’ è un controllo di quello che arriva (invece nei bottini stradali ci può finire di tutto). Questa roba che dal lavandino finisce nel depuratore come viene riciclata?

  29. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @29 KAIOKASIN : : Quello che va giù per il lavandino segue lo stesso percorso di quello che va giù per il WC
    ed il depuratore fatto il suo ciclo di avvio alla biodegradabilità va in mare !

    Questo a Trieste !

  30. bonalama ha detto:

    le navi in teoria possono essere ok, in pratica in navigazione (e magari nei porti….) Dio vede e provvede, le metropoli citate prima possono essere in certe aree ok, in certe altre quarto mondo (relativamente ai rifiuti). Anzi direi anche peggio, dipende dai blocks. L’idea applicata con gli shredder è il principio dell’immondizia permanente dentro casa, dalla quale non ti liberi e un aumento del consumo di acqua potabile, frammentato per utenza. Figo direi. In alcuni complessi abitativi esisteva in ogni appartamento un convogliatore di rifiuti (tipo grondaia) nel bottino comune. I bottini venivano ogni giorno svuotati. Vennero poi proibiti per motivi igienici. Immagino la gioia di avere rifiuti marcescenti d’estate in attesa del recupero dentro casa, mica in paese dove lo puoi buttare in cortile. Sebbene sembri strano a molti non è che gli americani (ma soprattutto gli inglesi) sia granchè nell’igiene…. I rifiuti però sono un business, come lo diventeranno topicidi, blaatticidi etc

  31. bonalama ha detto:

    per lo scarica rifiuti nei condomini mi riferivo a trieste

  32. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 31/32 BONALAMA : Ferme le opinioni personali, per me ,dove possibile, e’ un sistema che accanto ad atri diminuisce l’accumulo nei cassonetti stradali.

    E lo vedo molto utile in particolar modo per ristoranti e grandi comunità dove i residui di cibo sono la fonte
    principale dell’accumulo di rifiuti umidi nei cassonetti e relativo cattivo odore d’estate a fine settimana quando per due gg non vengono vuotati.

    Per quando riguarda i convogliatori condominiali , ed i bidoni nei portoni e’ un sistema che e’ durato qualche anno ( anche se esisteva un orario di conferimento negli stessi), in quanto i soliti geni ammnistratori comunali che avevano reso obbligatorio questo sistema si sono resi conto che era solo un invito a pranzo alle “pantigane”.

    Che i rifiuti sia un business molto attuale ,concordo, ed e’ per questo che molte società di asporto e smaltimento rifiuti si oppongono a questa soluzione del tritatutto sotto il lavello

  33. bonalama ha detto:

    però i costi di “messa a posto” di tali rifiuti misti su chi ricadono? e non credo si sia chiarito l’impatto sulle condotte fognarie, diffusori depuratori o quant’altro. Non vorrei che in aree riposte tipo il ns golfo si arrivasse ad un gioioso ristagno, al sottodimensionamento o a failure dovute a piogge eccezionali. Non faccio ovviamente esempi ma penso sia chiaro

  34. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 34 BONALAMA : Mi auguro che visto che la municipalità con questo sistema , risparmiando sui volumi dell’asporto , “non dovrebbe” aumentare il tariffario ( so che e’ una pia illusione ) per la messa a posto la risposta e’ già contenuta nel mio post no 16.

    In ogni caso l’uso di shredders che sono di vario tipo, per lattine ,rottami di metallo, rifiuti di imballaggi etc
    sono in uso presso diverse industrie perchè comunque l’obiettivo primo: e’ ridurre i volumi, secondo: i rifiuti
    triturati sono più facili da incenerire.

    Per esempio ho visto uno che trita lattine tipo birra ,coke etc ed il “tritato” subisce un processo di lavorazione e dall’altra parte escono vassoi per mense self-service che poi vengono di nuovo messi nel ciclo !!

  35. bonalama ha detto:

    trita lattine etc: ottimo ma questo sta nel riciclo dei materiali riciclabili, continuo ad avere dubbi sull’adeguamento dei rifiuti domestici, ma soprattutto sulla infinita messa a punto delle operazioni. Inoltre mi fa schifo avere l’immondizia nel lavello a meno che non ci sia (e CI SONO) convogliatori diversi: con schifezze o senza schifezze or both. E complessivamente l’igiene va a farsi friggere. Non si possono infatti utilizzare disinfettanti con sti cosi, violano i vari plumbing notes (così mi dicono) PER ORA MI BASTA CHE DISINFETTINO I BOTTINI!!

  36. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 36 BONALAMA : Io non sono un venditore di tritatutto pertanto non ho da convincere nessuno!

    Per questioni di lavoro li ho visti applicare ed vederli in funzione e ne sono stato favorevolmente
    colpito.

    Ma continuo a ritenere, forse erratamente ,che non abbia capito totalmente come funziona.

    Poi la libertà di opinione e’ sovrana.

  37. bonalama ha detto:

    infatti non spetta a noi decidere ma è lecito chiedersi se tali mistumi siano o meno una soluzione, il cut and past dall’estero non lo è di fatto. Il processo di utilizzare una stessa condotta per aria e tritumi organici lascia perplessi, a sto punto vedrei meglio un water per questo ma non è assolutamente percorribile dal punto di vista pratico.. Continuo con l’appello A DISINFETTARE I CASSONETTI!

  38. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 38 BONALAMA : Forse io non sono in grado di spiegarmi , ma tanto per la precisione e anche per chiudere , quello che va giù per il lavello si congiunge con la fognatura principale, come l’acqua del bagno , della doccia della lavatrice e del WC ! Poi se non piace l’idea a livello di opinione personale , credo che la sua vale quanto la mia !!!

    Questo nulla toglie al lavaggio dei cassonetti !

  39. bonalama ha detto:

    ok per chiudere ma mi si spiega perchè è vietato avere in condominio un unico scarico di bianco e nero? o mi son persa qc? E’ tuttavia per me indubitabile che si aggraverà la situazione delle fogne — a costo zero…..;)

  40. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @40 BONALAMA : Io non sono un geometra , perito o ingegnere civile; credo che sia una priorità all’ avvio al collettore fognario , le cosidette acque bianche vanno direttamente al collettore principale come le piovane, le acque nere vanno prima in un pozzo di decantazione dove inizia la biodegradabilità e poi per tracimamento vanno nel collettore fognario .. .questo molto grossolanamente ….

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