Qui la prima parte del diario.
Qui la descrizione del progetto di Nicolò Giraldi
L’Impero britannico fu coinvolto nel conflitto in maniera massiccia. Sette milioni di soldati e oltre 700 mila caduti, un numero inferiore solamente a quello tedesco. Durante la guerra non erano autorizzati a reimpatriare le salme, lo faranno solamente dalla guerra delle Falklands/ Malvinas durante il governo Tatcher.
Così nel Kent trovo le croci che ricordano i caduti sepolti in Francia e Belgio. Centinaia di piccoli luoghi dove ricordare, per rimanere in silenzio.
Da Dover mi imbarco sul traghetto. Avrei dovuto andare a Dunkirk ma per i viaggiatori a piedi non è possibile. Muniti di trasporto oppure Calais. Incontro una ragazza statunitense del Colorado che va a Roma. È una pellegrina e nella traversata mi coinvolge in una discussione aul ruolo della Chiesa nel 2014. “Pagare per entrare nella Cattedrale di Canterbury è idiozia pura” mi dice. Papa Francesco I sembra aver scosso il palazzo, le continue diversità di opinione all’interno dei palazzi vaticani dimostrano che la strada forse è quella giusta.
A Calais mi imbatto nelle centinaia di migranti che vivono nelle baraccopoli vicine al porto. Quelle ritratte dal film francese “Welcome” di qualche anno fa.
Con Sarkozy il governo decise di rimuoverli per poi con Hollande, “il presidente senza carisma” per i francesi, rimetterli al loro posto. Qual è il loro posto? Non questo, neanche l’Inghilterra tanto agpgnata. Dovremmo riuscire a risolvere il problema in altra maniera. È inumano assistere inermi alle tratte, lasciare che i signori dell’immigrazione continuino a sfruttare gente senza più speranza.
Quando arrivo ad Ypres trovo una città viva. Il In Flanders Fields museum è creatura moderna, creata ad arte, stracolma di personale vivace e giovane. Mi regalano l’ingresso, la sera con un gruppo di archeologi ad Ypres per una conferenza entro avendo la possibilità di visitarlo senza l’assillo delle migliaia di turisti che ogni giorno affollano il museo. Il giorno dopo visitiamo Langemark, cimitero tedesco nelle Fiandre, quello del Kindermord, la strage degli innocenti.
Ypres è luogo di pace. Come ogni luogo coinvolto violentemente in guerre, la reazione produce la necessità di intravedere la calma silenziosa. Quando i morti riposano in silenzio, i vivi non fanno più rumore.
Ultimi commenti
Scampoli di storia: Due grandi alpinisti triestini scomparsi: Enzo Cozzolino e Tiziana Weiss
Orando – Un bicchiere di spritz
Be Hive! Un gioco alla scoperta del mondo delle api
Be Hive! Un gioco alla scoperta del mondo delle api
Magnar ben, per bon – Cucina triestina in dialetto