24 Aprile 2014

A Trieste e a Gorizia siamo “jugonostalgici”

el sunto Pubblichiamo l'incipit di un articolo su Trieste e Gorizia, pubblicato ieri sull' Huffington post.

Gorizia è un altro di quei posti europei di frontiera sui quali la storia s’è scaraventata con grande impeto. Da queste parti ci si massacrò durante la prima guerra mondiale. Il centenario del primo dei due grandi conflitti del ‘900 è alle porte e le autorità locali promuovono itinerari turistici che si sviluppano lungo la linea del fronte italo-austriaco, nel suo tratto più sensibile: quello che segue il corso dell’Isonzo. Nasce in Slovenia, bagna Gorizia, va a morire nell’Adriatico tra Grado e Monfalcone.

Il caso vuole che il fiume conservò anche nella seconda parte del secolo breve, che destinò a Gorizia lo scomodo onere di stare sul crinale tra est e ovest, il suo valore simbolico e strategico. All’epoca della guerra fredda si pensò costantemente alla potenziale invasione degli eserciti dell’est, anche dopo che la Jugoslavia, svincolatasi parzialmente dalla cappa asfissiante del controllo sovietico, iniziò a ciondolare tra est e ovest. Sul lato friulano dell’Isonzo e più a nord, nelle valli scavate dal Natisone, che dell’Isonzo è affluente, c’è tutta una serie di fortini militari, alcuni interrati, altri in superficie. Vennero tirati su a protezione della cosiddetta soglia di Gorizia, l’area di frontiera dove l’Italia avrebbe dovuto respingere o contenere, al peggio, l’offensiva in armi dei paesi comunisti. Alcune di queste strutture, in stato di rovina, restano ancora al loro posto. Molte altre sono state sradicate dopo il 1991, l’anno dell’avvio della disgregazione jugoslava, che qui fa spartiacque tra il prima e il dopo. In questo pezzo di cortina, come in quello austriaco-sloveno, il fuso politico non si misura sull’89.

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17 commenti a A Trieste e a Gorizia siamo “jugonostalgici”

  1. dimaco ha detto:

    e’ nostalgia di guadagni fatti e di ottimi ristoranti a buon prezzo. e’ nostalgia per molti la superiorità nei confronti degli Yugoslavi, sopratutto presunta superiorità economica.

  2. John Remada ha detto:

    Quanta nostalgia…..ma uno si chiede….cosa stai a fare in Italia,quando i tuoi sono in testa a varie classifiche? E poi hai anche una bella patonza a capo del team sloveno….

  3. Pier Alberto Possati ha detto:

    A Cormons , a Dolegna del Collio , a Prepotto , a San Floriano del Collio , a Savogna d’Isonzo , ecc. , ci sono ottime trattorie Italiane . Le visite al castello di Gorizia sono aumentate del 40% , così pure all’Ossario di Oslavia , anche se dimenticato da Onorcaduti per le riparazioni .
    Che cosa si va cianciando ? Di spostare il turismo oltre confine ? Tutto per dimostrare , ancora una volta , che non c’è amore per la propria terra , solo per fini politici ?
    Chi lo fa , si deve solo vergognare .

  4. ufo ha detto:

    Chissa perchè ogni volta che il paposauro esterna mi viene il vezzo di controllare?
    Ho cercato su paginegialle.it queste “trattorie Italiane” specificando Števerjan (San Floriano) come comune e “trattorie ristoranti”. Sorpresa: le italianissime trattorie si chiamano Dvor, Korsič e Luka (con la kappa). A Sovodnje (Savogna)? Italianissimamente si chiamano rispettivamente Devetak e Bevk.
    Mi sa che il Pap, più che la propria terra, ama smodatamente quella degli altri. Vergogna.

  5. dimaco ha detto:

    forse ho esternato male;
    e’ nostalgia di un tempo in cui go e ts godevano di introiti cospicui derivanti dal commercio con gli yugoslavi che arrivavano a frotte. e ovvio che parecchi commercianti sono yugonostalgici. perché è questo il succo del discorso.

    UFO xe inutile dirghe. per pap che no xe mai sta in quei locai che xe gestidi da miei compagni de scola che italianisimi no xe mai stadi. anzi.

  6. John Remada ha detto:

    Non ci sono confini per MBT!

  7. Pier Alberto Possati ha detto:

    4 – Ufo : lei è un mistificatore . A Savogna c’è Tommaso . A Prepotto c’è Mario . A Dolegna c’è Castello dell’Aquila d’ oro . A Cormons il Giardinetto ed altri 2 con nomi Italiani . Si vergogni , per tirare acqua al suo mulino ha citato solo quelli con nome slavo .
    Chi rema contro l’Italia è un traditore .
    Nota Bene : non parlo del governo nazionale , ma della ns. patria che è tutta un altra cosa .
    Inoltre , se volete sapere la mia preferenza , voterò per l’esponente di Trieste di Fratelli d’Italia –
    Alleanza Nazionale , che è un avvocato stimatissimo ed una persona perbene , essendo la Circoscrizione Triveneto + Emilia Romagna . Non ho segreti contro chi rema contro in questo sito.
    L’astensione è da vigliacchi in questo momento così drammatico per l’Italia e per l’Europa .

  8. John Remada ha detto:

    Pap sei proprio scarso…..una volta ricevetti una frase simile all’ultima “l’astensione….”ebbene la persona che l’ha proferita si è beccata una buona e giusta condanna,perchè l’insulto letterale della parola “Vigliacco” non può essere preso per espressione di pensiero,ma va perseguita con condanna civile e penale;buon che trovi gente con spiccato senso dell’umorismo.In quanto ai tuoi fratelli,ho già risposto in altra sede.

  9. Pier Alberto Possati ha detto:

    8- Parlavo per tutti coloro che si vogliono astenere , non per una singola persona e mi riferivo al diritto-dovere di voto , citato in Costituzione . Io metterei come in Belgio l’obbligo del voto , al limite uno mette scheda bianca , ma particolarmente per i giovani ci si avvicina almeno al sistema politico per giudicarlo . Chiamiamolo allora menefreghismo , che va tanto di moda .
    Lo sa che l’80% degli Italiani non conosce la Costituzione .
    N.B. : è l’unica occasione e forse l’ultima per le preferenze non bloccate .

  10. John Remada ha detto:

    Interessante…il Belgio è stato senza governo per lunghissimo tempo,e forse ci ha guadagnato;la costituzione….certo molti politici non la conoscono….visto che rubano a man bassa,non sanno che l’Italia è (sarebbe) fondata sul lavoro…scheda bianca cosa vuol dire? Obbligo a presentarsi al circo,se no vai a pulire le gabbie delle belve?

  11. Pier Alberto Possati ha detto:

    10 – Questa Europa della Finanza e dei Burocrati non va . Cerco con il voto di farla cambiare, mandando Europarlamentare Italiani competenti e che hanno promesso di presenziare nelle Commissioni , cosa che non è avvenuto fin’ora . A parte Tajani , chi si è interessato delle nostre problematiche ? Siccome non esiste più il doppio incarico , spero che ora avvenga .
    Con l ‘astensione ( la capirei forse se fosse una elezione politica con il vecchio sistema di voto o con quello dettato dalla Corte Costituzionale ) , questo è il mio parere , non si risolve nulla e non c’entrano i nostri politici ladri . Nelle liste , ripeto , anche di diversi partiti , ci sono persone oneste .

  12. dimaco ha detto:

    ma cosa vuoi che si avvicinino alla politica che è palese il fatto che l’italia è un paese dove vai avanti e fai carriera solo grazie ad amicizie e raccomandazioni. non farti ridere dietro. pochissimi donò quelli che sfondano per merito. la meritocrazia non esiste perché se così fosse non saremmo in questo letamaio. e in questo schifo ci metto tutti i partiti da destra a sinistra.
    tutto quello che fanno e cercare si pararsi il culo indifferenti a chi pagherà i conti per loro. e vieni a parlare di amor di patria quando ti fottono dalla mattina alla sera e pure mentre dormi. sii serio. solo dei vecchi tromboni come te credono che dei nuovi vecchi riciclati in politica salveranno il paese.
    la merda puoi anche chiamarla cioccolata amara ma sempre merda resta. anche se avvolta in una bella confezione.

  13. Pier Alberto Possati ha detto:

    12 – Avete letto le liste all’Europee ? A parte 2/3 capilista ( chiamateli pure tromboni ) c’è il 60% di nuovi alla politica , in certi partiti anche l’80% , e molti sono giovani .
    Il ricambio generazionale sta incominciando . Leggete e poi mi saprete dire , se non siete prevenuti o scornati dalle politiche passate .
    Forse siete anche condizionati dal letamaio che c’è a Trieste , dopo le ultime elezioni amministrative .

  14. sfsn ha detto:

    Possati,
    per favor no dir nostra patria, disi tua.
    Per quanto me riguarda val sempre la vecchia perla di saggezza; “Quando lo stato si prepara a uccidere, si fa chiamare patria.”

  15. Martina ha detto:

    Sfs, comincio a pensarla come te…e comunque mi viene il groppo in gola quando alle manifestazioni vedo anziani che partecipano e hanno negli occhi una specie di orgoglio frantumato: non è per quella che oggi chiamiamo nazione che hanno sofferto, combattuto, rischiato la pelle. E personalmente io non mi sento libera per niente: ogni mattina so che ho a che fare con l’invasore. I politici corrotti e maneggioni, i compromessi sulla pelle della gente, l’istruzione dei nostri figli che fa pena, i poteri economici che si prendono ogni spazio possibile e quando non c’è lo inventano geneticamente, i nostri anziani umiliati dalla povertà, le famiglie che non hanno i soldi per le cure mediche, i ragazzi che si ubriacano e parlano come robot, la terra sigillata nel cemento, la consapevolezza la critica barattate con l’elettronica e i talk show, la gente che fa Pasquetta al Tiare….altro che Liberazione, siamo prigionieri e marcati come nei lager. Vigliacco a chi tenta di forzare i cancelli? Mah! Andare a pulire le gabbie delle belve….chissà che tra prigionieri non ci si intenda e ci allei….

  16. ikom ha detto:

    Martina sono d’accordo con la tua analisi e mi domando cosa avremmo dovuto fare e non abbiamo fatto per evitare tutto questo. La cosa più avvilente è che abbiamo perso la capacità di indignarci, qualunque cosa è oggi normale. Possibile che siamo solo vittime di poteri forti che ci hanno ridotto così? Se non la nostra generazione quella prima ha girato gli occhi dall’altra parte e ha fatto passare tutto questo schifo sotto silenzio. Speriamo che le cose migliorino, anche se non sono ottimista, speriamo che, a costo di passare per buonisti, che i valori tornino ad essere importanti e non accessori di questa nostra crudele società.

  17. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @PIER ALBERTO POSSATI : “’obbligo” già l’uso di questa parola ti fa diventare antipatico.

    Come io non obbligo niente a nessuno, nessuno mi può obbligare nè a pensare nè a fare qualcosa!!
    Giusta o sbagliata che sia mi appello sempre al libero arbitrio.

    La tua libertà non e’ la mia oppressione.

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