22 Aprile 2014

Stefano Dongetti presenta “Il titolo ce l’ha mio cugino” al Teatro Miela

el sunto Debutta il 25 aprile al Teatro Miela lo spettacolo interamente scritto e interpretato da Stefano Dongetti

Una nuova sfida e anche una nuova sigla, quella di “Pupkin Kabarett & Associati”, debutteranno il 25 aprile alle ore 21.00 al ‘ridottino’ del Miela. Lo spettacolo di Stefano Dongetti “IL TITOLO CE L’HA MIO CUGINO” Una introduzione al pensiero anomalo con vividi esempi, si appresta infatti a rilanciare la saletta del Teatro Miela da dove, nel 2001, prese il via l’avventura del Pupkin Kabarett.

Nei prossimi mesi ‘lo spazio angusto ma dalle prospettive infinite’ del Teatro Miela vedrà anche gli altri componenti storici della compagnia del Pupkin esordire in altri spettacoli ‘tascabili’, pronti a percorrere la penisola assieme a “La Coscienza di Zeno spiegata al popolo” e agli altri progetti sfornati dall’officina del ‘cabaret con la kappa’, a tutt’oggi l’unico laboratorio permanente in regione dedicato al cabaret e al teatro comico.
Ma cosa parla “Il titolo ce l’ha mio cugino”? Il monologo, scritto e interpretato da Stefano Dongetti (e che si avvale del prezioso accompagnamento musicale dal vivo di Luca Colussi e Franco Trisciuzzi), è un viaggio strampalato e surreale nei problemi sociali e individuali del nostro tempo. Come si fa essere felici in coppia? Come possiamo convivere serenamente nel consorzio sociale? Quali sono le migliori soluzioni per mandare al manicomio in tempi brevi i vicini di casa? Una ‘mente pericolosa e innocua al tempo stesso’ fornirà al pubblico vividi esempi e pronte e impraticabili risposte alle domande che da sempre ci tormentano.

Avvalendosi anche dei consigli di brillanti e sconosciuti pensatori del passato (il cugino di Socrate, il cugino di Confucio, il cugino di Einstein e tanti altri), Stefano Dongetti è pronto a sfidare a colpi di pensiero anomalo “il terrore che ci assale di fronte ai programmi di cucina, ai bambini cantanti, ai politici comici e lo smarrimento in cui è precipitato l’uomo moderno di fronte alla ricostruzione delle unghie”. Ma per il nostro la soluzione a tutto è così riassumibile: “L’unica via di fuga è farsi schiacciare dal peso dell’irresponsabilità. In un mondo di pazzi, di economisti, di sondaggisti e di selfies è d’obbligo cercare una pazzia più divertente. Vediamo le cose di lato, dal basso e di sbiego e sguazziamoci dentro. Non si può fare altro”.

Uno spettacolo dunque dalle finalità altamente sociali (e alla ricerca di contributi pubblici e privati, ma senza disdegnare l’elemosina) e che propone, tra le possibili soluzioni alla ricerca di un senso: lo spogliarsi sotto le telecamere agli incroci, l’abbattere pensionati in fila in posta per conto del governo, il fondare associazioni di affossatori amatoriali, il creare gruppi di scambisti di macchine per aerosol.

Nota della produzione: Se Stefano Dongetti e i musicisti riusciranno a presentarsi in scena allo stesso orario, è probabile che questo spettacolo divenga l’evento teatrale dell’anno.

Attenzione agli orari
sabato 26 aprile, ore 21.00
domenica 27 aprile, ore 19.00
venerdì 2, sabato 3, e domenica 4 alle ore 21.30
Prevendita fino ad esaurimento posti c/o biglietteria del teatro Miela tutti i giorni (esclusi sabato e domenica) dalle 17.00 alle 19.00
organizzazione: Bonawentura

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