18 Aprile 2014

WITWL? ovvero, il ConsorzioScenico in scena al Toti

el sunto “Si va di qua per la felicità?” si chiedono gli attori di ConsorzioScenico in uno spettacolo che fa sorridere, riflettere e meravigliare.

WITWL? B/NUn testo che parla di felicità, un consorzio di giovani attori di talento e un regista che viene dalla commedia dell’arte. Miscelate questi ingredienti in scena al Polo di Aggregazione Giovanile del ricreatorio Toti e ottenete WITWL?, ovvero Where is the Wonderful Life?, progetto teatrale realizzato da ConsorzioScenico dal testo di Renata Ciaravino per la regia di Luca Quaia.

ConsorzioScenico è il collettivo artistico di sei giovani attori (Xenia Bevitori, Massimiliano Borghesi, Roberta Colacino, Lara Komar, Paola Saitta e Lorenzo Zuffi) diplomati all’Accademia Teatrale “Città di Trieste”, nato per aprire uno spazio espressivo indipendente in cui proporre un teatro di ricerca e di riflessione svincolato da canali precostituiti.

E il Toti ben si presta questa operazione: frequentato di giorno dai ragazzi del ricreatorio e del PAG, nelle sere dei prossimi weekend ospiterà il piccolo palcoscenico da Commedia dell’arte su cui saliranno il Comico, lo Straniero, il Topolino, la First Mousy e l’inquietante Burattinaio per condurre il pubblico a riflettere sul rapporto tra felicità e potere, tra individuo e società.

La capacità degli attori è notevole, e ulteriormente amplificata dalla vicinanza col pubblico: ogni azione, ogni battuta, ogni gag investe con forza gli spettatori, suscitando sorrisi e sferrando pugni allo stomaco (gli aficionados trovano che questo sia il denominatore comune degli spettacoli del Consorzio, anche se loro non ne sono ancora convinti). Il testo è complesso, ricco, ambizioso, e non può essere che così, visto che il tema è la felicità umana.

Sappiamo davvero che cos’è la felicità? Perché permettiamo ad altri di dirci come trovare la nostra? E perché siamo disposti a seguire chi ce la promette, fosse anche un topo, reso umano a colpi di frusta? E chi potrebbe essere quel burattinaio che ci conosce così bene, capace di manipolarci in modi così sottili e perversi? WITWL? solleva molte domande e fornisce poche certezze.

“Una delle più importanti” sottolinea il regista Luca Quaia “è che solo chi ci vede da fuori, uno ‘Straniero’ può mostrarci quanto di falso ci sia nelle certezze che diamo per scontate. Peccato che la società abbia pronto un arsenale intero di tecniche per far tacere chi potrebbe metterla in crisi…” la sua lettura del testo di Renata Ciaravino è molto personale, e non ancora definitiva: “mettendolo in scena, stiamo scoprendo il testo con gli attori. E ho detto loro ‘non pensate che fatta la prima il lavoro sia finito!’: WITWL? potrebbe cambiare ancora forma in varie parti…”

Proporre un teatro instabile, mutevole, che ruba le battute agli eventi del quotidiano è tipico della Commedia dell’Arte cara a Quaia, che è scenografo (ha materialmente fabbricato il palco calcato dagli autori) e autore delle maschere oltre che regista dello spettacolo. Un ulteriore arricchimento al bagaglio di esperienze per gli attori del Consorzio Scenico, che vanno cercando linguaggi teatrali nuovi da affiancare a quelli che padroneggiano già.
Il risultato di questo amalgama imprevisto è uno spettacolo interessante ed emozionante. Potete vederlo in scena al Toti alle ore 21.00 i giorni 17, 18, 19, e 25, 26, 27 aprile.

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