3 Febbraio 2014

Arte e Musica a Ljubljana – Breg, 12

L’Associazione Juliet sbarca a Ljubljana per proporre un appuntamento con tre autori, appartenenti a generazioni diverse, all’insegna del confronto tra culture, saperi e tradizioni diverse. Carlo Fontana, Luka Širok, Magda Starec Tavčar incarnano, all’interno di questo progetto espositivo, la dimostrazione della “diaspora” culturale a cui le avanguardie del Novecento hanno sottoposto il linguaggio artistico e, allo stesso tempo, la necessità di una conciliazione con l’altro; una conciliazione, o pacificazione, che può partire proprio dal segno o dall’immagine proposta, oltre che da un dialogo che deve collegare anche realtà geografiche contermini.  Con Carlo Fontana trattiamo  uno degli artisti più interessanti del recente panorama italiano. Campano di origine, lavora a Casier ed ha all’attivo numerose esposizioni di livello come la partecipazione alla Biennale di venezia del 1976-Padiglione Italia. Nelle sue opere c’è tutto il sole della sua terra ma i soggetti proposti sono familiari a tutti noi e ci riportano alla più intima dimensione dell’infanzia. Le sue creazioni sono immediate e non possono colpiscono l’osservatore come un bellissimo pensiero a cui è facile abbandonarsi.  Širok è sloveno; vive e lavora nel Collio goriziano ed il pubblico di Trieste ha già imparato a conoscerlo in alcune personali come quella alla Gary Lee Studio nell’agosto dello scorso anno (vedi articolo dedicato).  Nelle sue immagini non c’è compromesso bensì azione, istinto, critica alla società, provocazione e soprattutto colore. Un’arte che urla la sua stessa esistenza e pretende attenzione, ponendo spunti di riflessione sulla società contemporanea. Magda Starec Tavčar è cittadina italiana di nazionalità slovena e abita nel carso triestino. Esplora il campo della tessitura usando vari prodotti di risulta, scarti di lavorazioni e  assemblando e riciclando secondo le sue particolari esigenze espressive. Una mostra, insomma, con artisti fra loro eterogenei e con percorsi altrettanto diversi ma che non può che palesare il bisogno di dialogo fra culture geograficamente vicine che spesso, però, si muovono su binari paralleli.  Alla mostra saranno presenti altri artisti come l’autore “digitale” Fabio Fonda (vedi articolo dedicato alla sua esposizione Regola e Caso del giugno 2013) attraverso i quali rendere possibile un ambiente di comunicazione e scambio culturale. La mostra si apre il 6 FEBBRAIO all’Istituto italiano di Cultura, sito in Breg,12-Ljubljana alle ore 19.00  e sarà preceduta, a partire dalle ore 17.30, da un concerto di musica barocca del Trio Bohm.

apertura mostra:

dal 6 febbraio  al  28 marzo

lun->giov 9.00 – 17.00

venerdì 9.00 – 13.30

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