7 Gennaio 2014

I moderni Adamo ed Eva triestini

Ancora un importante contributo di sociologia triestina da parte di Jo Nagana, ricevuto via mail. Robe che Darwin ghe fa un baffo.

Mulo persempre e Stronzetta Melatiro
di Jo Nagana

I “foresti” che mi capita di conoscere sono spesso colpiti da due tipologie di esseri, rispettivamente maschile e femminile, che sembrano essere presenti sul pianeta Trieste in quantità così anomala, rispetto alle loro galassie di
provenienza, da considerarli una caratteristica tipicamente triestina. Dovendo dare nome e cognome ai due tipi ho scelto Mulo Persempre e Stronzetta Melatiro.
Mulo Persempre ha scoperto in tenera età le 3S – sport, sole e sesso – e da allora non se ne è più separato. Anche se i capelli lo hanno tradito, abbandonandolo o scolorendosi, lo vedi ancora arrancare imperterrito sulla bici in Carso, attorno agli attrezzi della palestra, dietro un pallone in un campo.
Come ai tempi della scuola dopo aver finito le interrogazioni, si presenta a Barcola già in maggio per non mollare fino a settembre, quando non c’è ancora da studiare di pomeriggio. Come ai tempi dell’università o dei primi anni di
l****o – non è una leggenda, quella volta il mostro l****o esisteva – con ammirevole coerenza continua a passare ai raggi X le ragazze ventenni, votandosi alla prima delle 4A – astinenza – oppure, al contrario, a una o più delle ultime tre – amante (squinzietta), Austria (spa per incontri ravvicinatissimi) e aereo (per Tropici non tristi). Accusato di immaturità dal genere femminile, Mulo Persempre si giustifica riversando la colpa sui comportamenti di Stronzetta Melatiro che si riassumono nei 3 NO.
Il primo dei 3 NO – no te go pel cul – scatta in automatico se vi conoscete di vista e provi a parlarle. Il secondo NO – no la dago in giro – si manifesta virtuosamente se già la conosci superficialmente e tenti un approfondimento. Il
terzo NO – no con ti mai – ti colpisce ad personam se lei sa che tu sai che c’è stata con quell’altro che non capisci cos’ha più di te, ma alla fine lo capisci. E’ in quella fase difficile che arriva quella profonda sofferenza interiore causata dalla paura della perdita. Anche se Stronzetta Melatiro non è la principessa Padmè Amidala, è la stessa paura della perdita che porta l’apprendista jedi Anakin Skywalwer a passare dal lato oscuro e allora tu, da allievo Family Man, potrai trasformarti in un Mulo Persempre. Così disse il maestro Yota nella grotta del Tempio di Mitra, presso le Risorgive del Timavo.
Che l’alabarda sia con voi.

Jo Nagana

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8 commenti a I moderni Adamo ed Eva triestini

  1. aldo ha detto:

    Mulo Persempre xe el Superman dela vita privata, ma resta giovine fin che ghe ciapa un cocolon…

    …dandoghe dentro de bruto de fitness e de squinziette, brusandose soto el sol nele ore de punta.

    Insoma, anche lù xe un precario e più che Mulo Persempre lo ciamassi Mulo Perintanto.

  2. spartacus ha detto:

    Mulo Peritanto? Se saria giovine meteria la firma subito sai meio de far el family man ogi come ogi che l’omo nele fazende personali cola donna xe tratado come una STRAZA anche perchè se pien de Stronzetta Melatiro ma sopratuto per le leggi. Nela società ga ragion le donne che no se pari oportunita per lore ma se anche vero che nei rapporti personali se l’omo a eser vesado. Ogi se a un mulo ghe val mal el matrimonio perdi la casa anche se la gaveva pagada coi sui e se trova a tornar de mamma o a dormir in auto magnandose quasi tutta la paga per alimenti e cola ex moglie che lo ricatta coi fioi sui quai la ga el poter totale.
    Muli, se le robe non cambia diventè Mulo Persempre che fe un afar!

  3. spartacus ha detto:

    So che qua se scherza ma permeteme una parentesi cola citazion de una baba con due fie, avvocato famoso e una dei più grandi esperti di diritto della famiglia e della persona che la parla dello “strapotere della donna nella relazione sessual-sentimental-procreativa con l’uomo e chiediamoci perchè non si provveda con urgenza a salvaguardare l’uomo, più ancora dei suoi diritti, dall’evidente discriminazione e debolezza personale che ne emerge. E’ la donna infatti che decide – ovviamente in un rapporto normale e non di violenza – se e quando generare un figlio; se assumere o no la pillola; se dire la verità in proposito; se far riconoscere, e quando nel tempo, il figlio dal padre, se abortire, fare la madre a tempo pieno o ridotto, o dare il figlio in adozione non riconoscendolo alla nascita. E tutto questo anche contro la volontà del malcapitato padre. Il quale, sventurato, anche dopo 20 anni, può essere chiamato in tribunale per riconoscere un figlio di cui mai ha saputo l’esistenza e, se rifiuta la prova del DNA, essere dichiarato padre in nome della legge, regalare il proprio cognome, pagare gli arretrati del mantenimento, rivedere il proprio asse ereditario, e risarcire il figlio dell’affetto non profuso nel tempo dell’inconsapevolezza”. Annamaria Bernardini de Pace.

    Non parlo per mi. Me se andado tutto ben con mia moglie, ma iera altri tempi, altra mentalità e altre leggi. Me fa mal veder tanti muloni de oggi che ga fatto i seri fazendo famiglia e se finidi a terra o vivi sotto el ricatto de esser messi a terra coi bori e coi fioi. Le robe devi cambiar. Se no decider de far Mulo Persempre se l’unica roba seria per un mulo e meter su famiglia diventa una matada.

  4. emma peel ha detto:

    Più che di strapotere della donna, si tratta di strapotere di una cultura patriarcale/matriarcale condivisa da uomini e donne, che stabilisce ruoli precisi (l’uomo lavora per mantenere la famiglia, la donna fa l’angelo del focolare), e che di fatto è un’ etica di stato.

  5. Red Prof ha detto:

    Emma peel sei rimasta indietro di qualche decennio? Siamo nel 2014! Tutti e due studia uguale. Tutti e due lavora se trovano lavoro. Tutti e due fanno i casalinghi e i mammi. Lui è ancora un tratto avanti sul lavoro. Lei ha tutto il potere sulla famiglia a causa di queste leggi. Se vuole litiga e lo butta fuori di casa. Poi gli dice se non mi dai gli alimenti che voglio non vedi più tuo figlio. Passa a lavorare in nero per farsi dare più alimenti presentandosi in tribunal come disoccupata. Nella ex casa di lui si installa il nuovo ganzo di lei. Lui diventa uno straccione depresso. Succede tutti i giorni. Ho decine di esempi. Questa è la pratica di vita. Altro che etica di stato o di altro. Non c’è nessuna etica, solo mercato con legge del più forte. In questo mercato la donna è monopolista per legge. Il soggetto debole e oppresso è l’uomo. Chi difende queste leggi difende l’oppressione.
    Muli, non ste meter firme sule carte sbagliade!

  6. Red Prof ha detto:

    Facile far Mulo Persempre a Trieste col Carso e Barcola drio l’angolo, le universitarie e le modelline in giro, le saune austriache con le fighe del’Est a un per de ore de auto de Trieste e tacade ala zona de Tarviso piena de case de triestini. Volesi vederli in una citadina presempio del centro Italia. De giovane sai meno Stronzette Melatiro de Trieste che xe la capital mondiale de sta fauna. Ma dopo i 30 anche con una bona paga un pol solo sceglier tra far l’omo de famiglia e vardar la television da solo.

  7. emma peel ha detto:

    @5 Non credo di essere rimasta indietro. Secondo me in questi anni è in atto una regressione spaventosa. Basta vedere l’impianto del famigerato decreto sul femminicidio, che invece di puntare sulla prevenzione (e la prima prevenzione dovrebbe essere la lotta alla precarietà nel lavoro, che rende impossibile l’autosufficienza economica), punta tutto sulla repressione e sull’ assunzione del ruolo di tutore da parte dello stato e delle sue forze di polizia. Non è un caso che in quel decreto siano state inserite norme che non c’entrano niente con la violenza di genere: parlo delle disposizioni per il mantenimento dell’ordine pubblico in Val di Susa. Quel decreto è la conseguenza del ritorno in grande stile della vecchia cultura patriarcale, che considera le donne esseri fragili da tutelare (anche quando non ne hanno bisogno, e persino contro la loro volontà) e gli uomini salvatori di pulzelle in pericolo oppure mostri. Io penso che le leggi che penalizzano ingiustamente gli uomini nelle cause di divorzio obbediscano alla stessa logica.

    Ma questo dovrebbe essere un thread leggero, per cui mi fermo qua.

  8. aldo ha detto:

    dai comenti la lista se slonga:
    – Mulo Persempre
    – Mulo Perintanto
    – Omo de Famiglia
    – Omo Mastruzà (dala ex)
    – Omo TV
    – Mulo/Omo PC (agiungo ‘desso)

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