7 Novembre 2013

Aumentano incidenti e vittime tra i ciclisti di Trieste

(articolo ripreso dal sito di Ulisse Fiab)

E’ stato presentato a Roma il rapporto Aci-Istat 2012 sulla sicurezza stradale. In termini assoluti gli incidenti stradali sono in calo, ma in Italia c’è un indice di mortalità più alto della media europea (264.716 feriti e 3.653 morti in un anno). Preoccupanti i dati sull’incidentalità tra i ciclisti, come si legge dal rapporto: ”rispetto al 2011, aumentano del 2,5% i conducenti di biciclette vittime di incidenti stradali e del 2,7 % i feriti.”.

“ L’81% delle vittime in città è da ricondurre all’utenza debole. Servono al più presto interventi sistematici di moderazione del traffico, sistematizzazione delle zone 30, incentivazione dell’utenza non motorizzata e quant’altro riesca a incidere effettivamente sulla vivibilità del contesto urbano.” ha commentato Edoardo Galatola, Responsabile Sicurezza FIAB.
A Trieste ci sono stati 817 incidenti (nel 2011 sono stati 816) dei quali 6 mortali +50% rispetto il 2011 168 i pedoni feriti +4,3% rispetto il 2011, e 2 morti.
21 le biciclette coinvolte in incidenti +23,5% rispetto il 2011.

A questi dati ISTAT mancano la morte del ciclista C.V coinvolto in un incidente in Largo Roiano mentre strava attraversando regolarmente l’incrocio provenendo da piazza Libertà il 12 ottobre 2012. C.V. è morto dopo 4 mesi.

“Siamo sempre alle solite, ancora una volta sono i ciclisti a dimostrarsi gli utenti più vulnerabili della strada. Continua a mancare un’attenzione reale verso una mobilità diversa da quella automobilistica, nonostante, lo dicono da due anni le cifre, ormai si vendano più bici che auto – dice Giulietta Pagliaccio, presidente di FIAB, Federazione italiana amici della bicicletta commentando i dati del rapporto Aci-Istat sull’incidentalità – Proprio in questi giorni l’Anci ha fatto proprie le proposte che stiamo avanzando da anni sulle zone 30, perché il tema della sicurezza non è solo quello di piste ciclabili diffuse e ben tenute, ma anche quello di pari diritto tra tutti gli utenti della strada”

12 commenti a Aumentano incidenti e vittime tra i ciclisti di Trieste

  1. Federico Zadnich ha detto:

    Basterebbe andare un po più piano. Con il limite in ambito urbano a 30km/h (molto diffuso in Europa) si va vicino ad annullare gli incidenti mortali e gravi e si dimezzano gli altri.

  2. Gianni Bua ha detto:

    Questa sera, ore 1940 circa, via Rismondo da via Coroneo direzione via Rossetti tre ufo in bicicletta senza luci,casco,giubbotto catarifrangente aut simila…si inseguivano facendo slalom tra le auto. Al verde, l’auto davanti a me partiva (senza far slittare le gomme) ed inchiodava un secondo dopo per ciclista che gli tagliava la strada.Ennesimo episodio,la madre dei ciclisti,motociclisti,automobilisti e mettiamoci pure i pedoni che non guardano dove vanno è sempre incinta ( Parto PLURIGEMELLARE).

    Servus, gb

  3. Federico Zadnich ha detto:

    12 ottobre 2012 Trieste, un CICLISTA che attraversa regolarmente largo Roiano viene investito da un auto e MUORE dopo 4 mesi (l’automobilista che l’ha ucciso ha appena patteggiato 11 di reclusione)http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2013/11/02/news/ciclista-travolto-mori-4-mesi-dopo-l-investitore-patteggia-1.8042107

    I ciclisti devono rispettare le regole (e la maggioranza di noi lo fa) ma se non lo fanno non uccidono nessuno. Negli ultimi 10 anni 7.625 pedoni e 2.665 ciclisti sono stati uccisi sulle strade italiane. Quale è stata la causa principale? Automobilisti che hanno superato i limite di velocità.

  4. Kaiokasin ha detto:

    Almeno sulle arterie principali, assi v.Carducci, Rive, ecc. non ci vuole molto a riservare un metro e mezzo, sulla destra, alle bici: basta colorare l’asfalto ed è fatta (come in tutta l’Europa civile). E l’unica pista ciclabile urbana esistente, dalla stazione a Barcola (non si capisce bene dove finisce), è in condizioni penose, con interruzioni nei punti più delicati (sottopasso ferroviario, centro di Barcola), piena di buchi, bar che per mettere i tavolini sfrattano le bici: una roba penosa. Più rispetto per le bici!

  5. Gianni Bua ha detto:

    @ 3.
    “”I ciclisti devono rispettare le regole (e la maggioranza di noi lo fa) ma se non lo fanno non uccidono nessuno.””

    Sarebbe come se si dicesse che anche se non rispettano sensi unici,marciapiedi,semafori non dobbiamo preoccuparci….NON ti auguro di farti investire da un ciclista,ma se ti rompe una gamba/costola/braccio sei contento perchè poteva andarti molto peggio !!!

    R I D I C O L O

    Servus, Gb

  6. sfsn ha detto:

    ma sì, bua, copemoli tuti sti ciclisti che ghe dà fastidio ai automobilisti e che co li stiremo anche i ne russa el paraurti, sti stronzi!

  7. Federico Zadnich ha detto:

    @5 ti sembra così ridicolo sostenere che c’è una distanza enorme tra un incidente e una morte?

    Se vedi due bambini, uno sull’orlo di un precipizio e l’altro su di un pavimento ghiacciato chi corri a salvare per primo?

  8. Gianni Bua ha detto:

    @ 7 .

    Si, mi sembra ridicolo perchè se un puro ciclista (rispettoso delle regole del codice stradale) ti investe, devi fare la spomma dele suo peso,del peso della sua bici moltiplicato per la verlocità a cui va. Cadendo, batti la testa a terra oppure ti perfora una costola e via discorrendo…
    Sia ben chiaro, io non l’ho con i ciclisti ; io ce l’ho con tutti quei ciclisti che fanno lo slalom tra le vetture ferme e sono difficili da individuare, quelli che passano con il rosso (tanto io vado piano,dicono) come
    cel’ho con motociclisti/automobilisti che fanno
    altrettante follie.

    Mi rifiuto di credere che se uno va in bici è puro,candido e virgineo !!!

    Servus, Gb

  9. Mario Valci ha detto:

    Nel 2006 a Genova i vigili urbani fermavano i ciclisti per controllare avessero le luci ed i catarifrangenti, ciò che era obbligatorio all’epoca.
    A Trieste quando si comincerà??
    Quando i ciclisti capiranno che per cominciare ad essere rispettati devono seguire le regole?
    Luci la sera non esistono, dietro la curva li trovi ingruppati in fila per tre, in discesa per la provinciale pretendono di occupare le due corsie perchè in tutine multicolor si sentono tanto quelli del giro……..
    Marciapiedi, sensi unici, rispetto per i pedoni… a loro non servono.. loro vanno in bici!
    Quando comincerò a vedere rispetto, comincerò a darne.

    Ps: appartengo anch’io a due categorie vituperate: Motociclisti e Fuoristradisti..
    Ma amo i ciclisti come le mosche sulla visiera in estate!

  10. Kaiokasin ha detto:

    # 8 e 9
    Ma quanti incidenti sono stati provocati da scorrettezze dei ciclisti e con quanti morti e feriti?
    E quante dai motorizzati?
    Penso che non ci sia proprio storia!
    Io ho la bici con tutte le dotazioni di legge e alla sera accendo luci davanti e dietro, ma qualche volta il semaforo con il rosso lo passo, se non c’è nessun pedone o altro veicolo che male faccio?
    In molte città le bici contromano nelle zone trenta e nelle vie secondarie sono ammesse, non è un gran reato.
    Certo che si si facessero le piste ciclabili (con restringimento delle carreggiate riservate ad auto/moto), molti di questi problemi di convivenza sarebbero risolti.
    Magari è anche il caso di ricordare che i motorizzati, oltre che con gli incidenti, uccidono anche con i loro scarichi: è una differenza non da poco.

  11. Kaiokasin ha detto:

    #8 “perchè se un puro ciclista ti investe, devi fare la somma del suo peso,del peso della sua bici moltiplicato per la verlocità a cui va”.
    Se invece ti investe una Volvo devi fare il peso dell’autista (di ev.passeggeri), del peso dell’auto e della velocità a cui va.
    Se posso scegliere preferirei essere investito da un grassone in bici…

  12. Jasna ha detto:

    Se i triestini guidassero nella loro città con l’andatura che hanno fuori dalla loro provincia, potremmo andare tutti in bici con gli occhi bendati. 😉

    Tipica l’auto targata TS che va a 47 km/h in piena statale 351.

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