4 Novembre 2013

Scuole e precariato: l’appello delle collaboratrici delle scuole dell’infanzia e dei nidi comunali

Riceviamo e pubblichiamo la lettera /segnalazione di un gruppo di collaboratrici d’infanzia delle scuole dell’infanzia e nido del Comune di Trieste. 

Siamo un gruppo di collaboratrici d’infanzia ed esecutori socio-sanitari delle scuole materne e degli asili nido che lavora per il Comune di Trieste, con contratti precari che in alcuni casi si protraggono da oltre ventun anni.
Si parla poco di noi, eppure abbiamo dato tanto. Il nostro lavoro ci piace ed abbiamo sempre cercato di svolgerlo nella maniera adeguata alla nostra figura. Vogliamo segnalare la nostra situazione con l’intento di trovare qualcuno disposto a perorare la nostra causa, inquanto per alcune di noi questa situazione di precariato si protrae da troppo tempo, una vita intera.
Nel febbraio del 2013,  abbiamo manifestato sotto la Regione, accompagnati dalla C.G.I.L – Funzione Pubblica, ed abbiamo ottenuto il giorno stesso un incontro con i consiglieri. In quell’occasione abbiamo chiesto la possibilità di essere stabilizzati tramite concorso, facendo presente che sarebbe stata una stabilizzazione a costo zero, importante per tutti.
Nel marzo 2013, nella legge regionale Omnibus, veniva inserito un emendamento con il quale si dava la possibilità al Comune di stabilizzare tramite concorso i precari dell’area educazione. Pensavamo di essere finalmente arrivati al traguardo, ma così non è stato, perchè una parte della legge è stata impugnata e perché i Sindacati hanno chiesto al Comune di non procedere al Concorso, riportando la contrarietà di alcuni lavoratori che allo svolgimento della prova preferiscono il precariato.
Quest’anno abbiamo ricominciato a lavorare, ancora come precari, illudendoci che prima o poi qualcosa sarebbe cambiato. Ora ci chiediamo: la legge salva-precari del governo Letta potrebbe essere una soluzione al problema? Preghiamo il Comune di Trieste, la Regione, i sindacati di trovare un modo per aiutarci.

Dopo anni di precariato, pensiamo di non meritarci questa continua fine. Abbiamo la nostra dignità e chiediamo di finirla con il precariato ed essere assunti in pianta stabile. Questo passaggio sarebbe conveniente per tutti, perché ci è stato detto, ed è importante ribadirlo, che sarebbe a costo zero per il Comune di Trieste. Vogliamo lottare fino in fondo e non lasciare nulla di intentato.

Ringraziamo di cuore tutti coloro he finora ci hanno aiutato. Non abbandonateci.

Collaboratrici d’infanzia: Piscanc Serena, Piselli Carla, Argese Milena, Pettenel Cristiana, Manfredini Reana, Sodomaco Loretta, Schiavon Serena, Zubalich Desy, Diminich Lorella ed altre ancora..

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