4 Novembre 2013

Rigassificatore, Prodani: “Gas Natural e Ministero dell’Ambiente devono dire dove intendono costruire il nuovo rigassificatore”

«Ministro dell’Ambiente e Gas Natural rendano pubblico il carteggio sulla Valutazione di impatto ambientale (Via) per la costruzione di un rigassificatore a Zaule. Solo così scopriremo il sito alternativo individuato dalla multinazionale che su questo punto continua a tacere». La richiesta è contenuta in una interrogazione depositata oggi in Parlamento dal deputato del MoVimento 5 Stelle Aris Prodani.
«I cittadini devono sapere sia quale sia il contenuto integrale della lettera inviata dal Ministero alla Gas Natural, sia se la società spagnola ha risposto nei tempi previsti dalla legge – spiega Prodani -. Inoltre è particolarmente rilevante conoscere in questa fase quali siano le osservazioni addotte sul progetto del rigassificatore di Zaule da parte di Gas Natural».
La missiva del 17 ottobre scorso, firmata dal direttore generale del dicastero Mariano Grillo, ha intimato, infatti, alla società catalana di presentare entro 10 giorni le proprie osservazioni per evitare la revoca della Via, sospesa per sei mesi con il decreto del ministero dell’Ambiente emanato nell’aprile scorso. «Il decreto sospensivo firmato dall’allora ministro dell’Ambiente Corrado Clini prevede – ricorda il deputato M5S – due possibili vie di uscita: individuare un sito alternativo o consultare nuovamente l’Autorità portuale per rideterminare le previsioni di sviluppo rendendole compatibili con l’impianto».
«Su questo punto però il Comitato portuale dell’Autorità triestina si è già espresso in modo chiaro il 26 luglio scorso – sottolinea Prodani -. La Commissione istituita dalla presidente Monassi per formulare, come da decreto ministeriale, una definizione delle proposte di sviluppo, testualmente, “non ritiene né utile né percorribile la rideterminazione del Piano Regolatore Portuale di Trieste per renderlo compatibile con l’impianto di rigassificazione proposto dalla società Gas Natural”. Rideterminazione che, secondo l’organo, finirebbe per arrecare grave nocumento allo sviluppo dei traffici e del porto medesimo. Inoltre la Commissione “ritiene incompatibile ogni altra localizzazione del terminale Gnl di rigassificazione all’interno dell’ambito portuale di Trieste, per gli stessi motivi e le stesse criticità già evidenziate dal caso dell’impianto localizzato a Zaule”».

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