17 Ottobre 2013

Riparte èStoriabus, alla scoperta dei luoghi della Grande Guerra

Sarà un percorso guidato attraverso i luoghi-simbolo della Grande Guerra, di cui nel 2014 ricorrerà il centenario, quello offerto a partire da ottobre 2013 da èStoriabus, il pullman storico-turistico che permette di viaggiare nel tempo e nella storia attraverso itinerari culturali di grande fascino.

Parte del progetto Carso 2014+, promosso dalla Provincia di Gorizia, èStoriabus proporrà in questa sua settima edizione dieci percorsi storico-culturali attraverso i luoghi della Prima Guerra Mondiale, per ricordarne, cent’anni dopo, battaglie e accadimenti che segnarono indelebilmente la nostra memoria collettiva. I primi tre percorsi si svolgeranno nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2013 attraverso tre tappe distinte che andranno a toccare tutte le province della Regione Friuli Venezia Giulia e la vicina Slovenia, dedicate a La disfatta di Caporetto, Guerra sul Carso e La Battaglia sul Tagliamento.

Dal luogo della più grande disfatta nella storia dell’esercito italiano alle zone in cui imperversarono gli scontri con le truppe austro-ungariche, i primi tre itinerari di èStoriabus si snoderanno dal Museo e l’Ossario italiano di Caporetto all’inespugnabile fortezza del Monte Hermada, da Doberdò del Lago al Museo della Grande Guerra di Ragogna, ripercorrendo attraverso i preziosi racconti degli storici che accompagneranno i visitatori in questo percorso gli eventi che lasciarono un segno indelebile nella storia.

Il primo percorso “Caporetto: una battaglia divenuta mito” per quest’anno di commemorazione storica esplorerà, il 26 ottobre con partenza alle ore 9 dalla fermata dell’autobus di Corso Verdi 12, i luoghi della battaglia, lungo la valle dell’Isonzo fino al luogo-simbolo di Caporetto, teatro della pesante sconfitta subita il 24 ottobre 1917 dall’esercito italiano ad opera di quello austro-ungarico, agli ordini del generale tedesco Otto von Below. L’evento e gli episodi ad esso correlati, che segnarono significativamente la storia del nostro Paese, saranno ripercorsi e analizzati dal commento di Pierluigi Lodi, storico e autore di una notevole serie di contributi sulla Grande Guerra (tematica che lo impegna anche in ambito didattico), in compagnia del quale si visiteranno il Museo della Grande Guerra e il Sacrario militare di Caporetto, luogo di riposo delle spoglie dei soldati italiani, molte delle quali ignote. L’escursione prevede la prenotazione obbligatoria e il versamento di una quota di iscrizione pari a euro 10; informazioni e prenotazioni saranno possibili a partire da mercoledì 16 ottobre 2013 presso l’Associazione culturale èStoria di Gorizia fino a esaurimento dei posti disponibili: si potrà prenotare chiamando lo 0481.539210 da lunedì a venerdì in orario 9.00-12.00, passando negli uffici dell’Associazione culturale èStoria in corso Giuseppe Verdi, 69, (Gorizia) nei medesimi orari oppure scrivendo a eventi@leg.it.

L’uscita successiva a questo primo itinerario inaugurerà l’immagine rinnovata che èStoriabus indosserà a partire da questa edizione e si svolgerà il 23 novembre alle 9.30, con un viaggio alla scoperta delle tracce che la Grande Guerra ha lasciato sul Carso italiano e sloveno. Si visiteranno i luoghi della memoria, da Doberdò del Lago alla cappella ungherese di Visintini, da Castagnevizza del Carso (Kostanjevica na Krasu) al Monte Faiti, rievocando gli scontri che seguirono la presa di Gorizia, fino a raggiungere quello che fu l’inespugnabile Monte Hermada, dove l’offensiva delle truppe italiane fu arrestata nel 1917. A guidare i visitatori in questo percorso sarà il commento storico di Marco Cimmino.

La terza uscita, sabato 14 dicembre alle 8.30, si concentrerà invece sulle battaglie lungo il Tagliamento, alla scoperta dei luoghi che furono teatro di cruenti scontri tra l’esercito italiano in ritirata e quello austro-ungarico: il Forte Col Roncone nel comune di Rive d’Arcano, uno dei più suggestivi reperti del periodo della Grande Guerra in Friuli Venezia Giulia, il complesso fortificato del Monte di Ragogna e il Museo della Grande Guerra di Ragogna, al cui interno sono custoditi numerosi reperti che ricordano una pagina poco nota della storia della Grande Guerra; infine il Cimitero militare di Val da Ros a Clauzetto, nato dopo la Battaglia di Pradis (5-6 novembre 1917), uno dei tanti tentativi di bloccare l’avanzata nemica. A ricostruire le vicende storiche legate a questi luoghi della memoria sarà Alberto Vidon.

 

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75 commenti a Riparte èStoriabus, alla scoperta dei luoghi della Grande Guerra

  1. dimaco ha detto:

    alla luce della luce della legge sul negazionismo chi dira’ che gli italiani erano gli invasori subira’ una denuncia oppure verra’ semplicemente fucilato sul posto. cmq credo che partecipero’ solo per sentire come verra’ affrontato il discorso sul patto di londra e le sue implicazioni

  2. capitano ha detto:

    In tutti i musei, commemorazioni, persino nei monumenti non c’è niente, assolutamente nulla di razionalmente critico. C’è una intera letteratura che non si permette di affrontare mai, nemmeno per sbaglio, l’assurdo del massacro ma si limita alla diaristica geografica degli eventi.

  3. dimaco ha detto:

    una mattanza che si sarebbe evitata se certi non fossero stati avidi di terre non loro.

  4. John Remada ha detto:

    Difatti la nuova jugoslavia è stata intelligente….nessuno,dopo l’implosione,ha cercato terre non loro….tito era per barca,gli eredi erano per asino!

  5. El baziloto ha detto:

    Dimaco si riferiva agli austroungarici, che scatenarono la mattanza per prendersi i Balcani dichiarando guerra alla Serbia assieme agli amichetti crucchi col chiodo in testa.

    Fra di essi c’erano – come ben si sa – anche gli sloveni, che combatterono per papparsi la Serbia.

    Che bella la storia quando la si conosce almeno un minimo di più del livello dello sparacazzate di turno!

  6. dimaco ha detto:

    parlavo degli italiami che non riescono a tenere le loro manacce lontane dai soldi e dalle cose degli altri. sempre con le mani nelle tasche altrui. deve essere una cosa genetica. 🙂

  7. El baziloto ha detto:

    Gli italiani non avrebbero mai fatto nulla se gli austriaci non avessero pensato bene di andarsi a prendere la Serbia, assieme – fra l’altro – ai loro amici sloveni.

    Qualcuno dovrebbe ripetere i concetti: “causa” ed “effetto”.

  8. dimaco ha detto:

    dico solo morandum di londra.
    se eravate cosi altruisti perche’ mai il trattato era segreto? curioso vero che siete diventati altruisti dopo aver preso la tangente. perche’ il morandum non e’ altro che un enorme bustarella.

  9. Sandi Stark ha detto:

    L’autobus xe un falso storico: un militar ‘talian che sta de vedetta su l’Isonzo. De vedetta su l’Isonzo stava i nostri, i ‘taliani no lo ga visto oltre Sagrado, fin l’estate del 1916. E i lo ga visto per poco tempo, fin a l’otobre del 1917 quando i ga ciapà el ketz de Kobarid. El 29 ottobre Gorizia iera libera dai invasori, el 30 rivava i nostri, pochi giorni dopo Carlo e Zita iera in visita, che i fioi de le scole de Grado ghe cantava Serbidiola e i veci ghe basava el capoto.

    Questa xe la vera Storia, no quela che pitura i ‘taliani sui autobus de Gorizia col flit.

  10. El baziloto ha detto:

    Memorandum, dimaco: MEmorandum.

    Qualcuno invece faccia qualcosa per il soldato Stark, che non riesce piu’ nemmeno a capire quel che si scrive in articoletti invero abbastanza semplici come questo.

  11. sfsn ha detto:

    prima guerra mondiale: milioni de poverazi mandai al macello per i interessi dela borghesia, dei politici, dei regnanti, dei militari e dell’industria (bellica in primis).

  12. effebi ha detto:

    SPORCHI TALIANI SEMPRE CON LE MANI NELLE TASCHE ALTRUI…

    epur i gaveria solo de vardar a pochi chilometri per imparar come se amministra con saggezza e onestà…

    http://ilpiccolo.gelocal.it/cronaca/2013/10/21/news/l-ospedale-di-isola-verso-la-chiusura-1.7960060

    dimaco dai… un poco de pudor… sta un fià zito

  13. Pieri ha detto:

    Chi non riesca a godersi il presente guarda con rimpianto a epoche mai vissute, mitizzandole e dir poco…w l’Italia

  14. El baziloto ha detto:

    Lascia stare Stark-ultimo dei Mohicani, che da anni si sta esercitando nel bacio del cappotto con annessa genuflessione.

    E’ arrivato al punto che riesce a farlo per trentasei volte consecutive senza problemi.

    Alla trentasettesima gli e’ partito il legamento del ginocchio.

    L’ultimo martire per la Sacra Causa.

  15. John Remada ha detto:

    Non go mai chiesto cosa lavora dimaco con il legno….capoti de legno per il nemico?

  16. Tergestin ha detto:

    Mi me domando come la redazion no sbati fora de novo certi personagi che se permeti de darghe del “sparacazzate di turno” ai utenti e che continua a insultar e provocar pesantemente.

  17. ufo ha detto:

    Ma ‘i loghi dela grande guera’ comprendi anca la gita al Piave? Al ritorno se podessi far tappe in tuti i campi de concentramento costruidi dopo…

  18. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @èStoriabus :

    Il Proclama ufficiale di Francesco Giuseppe,
    Imperatore d’Austria-Ungheria

    “Ai Miei Popoli”

    Il Re d’Italia mi ha dichiarato la guerra. Una fellonia quale la storia non conosce eguale, venne perpetrata dal regno d’Italia verso i suoi due alleati. Dopo un’alleanza di più di trent’anni, durante la quale essa poté aumentare il proprio possesso territoriale e assorgere a insperata prosperità, l’Italia Ci abbandonò nell’ora del pericolo e passò a bandiere spiegate nel campo dei Nostri nemici. Noi non minacciammo l’Italia, non diminuimmo il di lei prestigio; non toccammo il suo onore né i suoi interessi……….

    NO COMMENTS….

  19. Triestin ha detto:

    Trieste si liberi dalla sua congrega di anacronistici austriacanti…

  20. Luigi ha detto:

    @dimaco

    Memorandum di Londra: 5 ottobre 1954

    Trattato di Londra: 26 aprile 1915

    Adesso ti chiedo: la Romania com’è entrata in guerra con l’Intesa nel 1916? Vedrai la sorpresina…

    @ufo

    Scommetto che anche una bella visita a Mauthausen (spero tu sappia di cosa sto parlando) o a Wagna ti rinfrescherà la mente. O far salire la bile?

  21. Luigi ha detto:

    La cosa più bella poi? Lonzar che crede che la guerra sia cominciata nel 1915 a causa dell’Italia. Roba da manuale di storia alle elementari.

    Stark invece è come il fallito venditore di frigoriferi sulle sponde dello stretto di Bering. Anche gli eschimesi gli chiudono la porta.

  22. El baziloto ha detto:

    @ Tergestin

    No go miga dito che TI ti xe un sparacazzate.

    Non sta volta, almanco…

  23. El baziloto ha detto:

    @ Luigi

    E che vuoi fare: rovinare il sogno/incubo di queste anime belle che pensano che il memorandum di Londra fosse un bieco giochetto, unicum nella storia dell’epoca? Vuoi fargli pensare che gli alleati furono dei bastardi perché promettevano terre non loro, a fronte dei puri e semplici imperi centrali che invece andavano alla guerra con la lacrimuccia sull’occhio e l’onore intatto?

    Si guardi alla storia della Bulgaria: al suo trattato segreto coll’impero ottomano del 6 agosto 1914, alle trattative segrete che – mentre ufficialmente veniva dichiarata la neutralità – il governo bulgaro intratteneva con alleati e austrotedeschi. E questi che facevano? Sfogliavano la margherita? Oppure promettevano mari e monti (e laghi e fiumi e regioni intere, e popoli…) ovviamente NON roba loro per premiare l’ingresso in guerra pro o contro? Ma non solo: promettevano anche soldi, TANTI soldi, pur di comprarsi l’intervento.

    O si guardi alla storia della Romania, che seguì lo stesso identico percorso.

    Queste bufalacce fanno il paio con la storiella dell’Italia traditrice nella seconda guerra mondiale. Cioè a dire: basta esser usciti dall’alleanza con la Germania per essere traditori? Allora l’Ungheria che fece? E la Romania? E la Finlandia?

    E la Germania (con l’Austria dentro la sua pancia: non dimentichiamoci che i nazi furono austriaci e tedeschi sotto il comando di un AUSTRIACO!) volendo proprio vedere le carte non violò il patto tripartito firmando il proprio armistizio senza avere l’assenso dela Giappone, come previsto?

    Insomma: a vederla sotto la lente del “tradimento”, allora mi vien da dire che il più pulito qui dentro ha la rogna.

    Ma noi che commentiamo alla luce della conoscenza dei fatti storici non dovremmo – io credo – farci incantare dalla propaganda dell’imperatore di turno, che fortunatamente è pasto per i vermi da quasi cent’anni. Anche lui – pur nella sua veneranda età – aveva i suoi belli scheletrucci nell’armadio. E poi – francamente – nell’anno del Signore 2013 pensare che c’è chi ancora bacerebbe la tibia di un nobile cadavere in quanto possibile ed auspicata soluzione dei nostri mali mi fa tanta, ma tanta compassione

  24. dimaco ha detto:

    la guerra è cominciata perché altri governi si sono mischiati in una faccenda tra Serbia e AU. che devo dire , hanno preso la palla al balzo per aggredire l’Austria. il memorandum di Londra è il risultato di un lavoro diplomatico che non è sicuramente durato qualche giorno, ma almeno 6-8 mesi. l’AU è arrivata ad offrire all’ talia alcune delle terre che brava ma l’offerta non era sufficiente a calmare la bramosia del cruccio alto 1, 55 coi tacchi. l’AU non aveva nessun interesse a dichiarare guerra all’italia. anzi era assurdamente convinta che l’italia. non si mangiasse la parola e l’alleanza. e si deve ricordare che il memorandum doveva restare segreto e furono i rivoluzionari russi a renderlo pubblico.

  25. Sandi Stark ha detto:

    No rispondo alle provocazioni dei troll fassio patriottici, ma contro le falsificazioni storiche intervegno eccome.

    I bonissimi ‘taliani saria entrai in guerra per difender i poveri serbi?

    Poderia scriver pagine su i retroscena de l’attentato de Sarajevo, tuttavia i bonissimi ‘taliani, senza saver ne leger ne scriver, i gaveva occupà Valona nel ottobre del 1914.

    La storia del tradimento xe perfettamente documentada, dal telegramma de Cadorna a Conrad dopo la morte de Pollio, alle pretese territoriali, le concessioni, tutte le trattative con addirittura le lettere e i dispacci che i se mandava uno co’ l’altro, con le istruzioni dettagliate delle balle che i doveva contar.

    Xe documentài anche i veri motivi de la dichiarazion de guerra, i xe scritti nelle memorie de Salandra.

    Ai ‘taliani ghe piasi contar per l’ennesima volta la balla che l’Italia gaveria fato guera per liberar Trento e Trieste che no voleva esser liberade.

    I argomenti xe sempre l’elenco dei pretesti de guerra portài da Salandra in Parlamento, anche se i xe stai smascherài tutti uno per uno da tanti autori e da tanti documenti.

    Ma no xe cazi che tegni, i gaveva firmà el Patto de Londra con i nostri nemici quando che i iera ancora nostri alleati. Neutrali o no neutrali, i iera nostri alleati, i iera andài fora da la l’Alleanza 3-4 giorni dopo averne tradì.

    I pol rampigarse pei speci, i pol mobilitar tuti i esperti de retorica e i troll de ‘sta terra, ma quel tradimento resta e no i poderà mai cancellarlo.

    Pochi de lori lo ammetti. I altri ziga, strepita, insulta, scrivi in maiuscolo, diffama, denigra… ma xe tuto inutile, el 24 maggio i festeggia el più
    abbietto tradimento della Storia Moderna.

    E come disi la saggezza cinese: “L’omo se lo conossi dalle ricorrenze che el festeggia”.

  26. El baziloto ha detto:

    La guerra è cominciata perché l’Austria ha dichiarato guerra alla Serbia nell’ambito di una serie di alleanze note. Gli austriaci sapevano benissimo che la guerra non sarebbe stata austro/serba, e quindi – anche perché convinti dai fratelli col chiodo in testa – se la sono perfettamente cercata. Hanno cercato di papparsi gli interi Balcani assieme ai loro fedeli popoli sudditi interni (sloveni compresi), e si sono sfasciati. Direi che chi è causa del suo mal…

    Sull’atteggiamento dell’Italia, anche qui sapevano perfettamente cosa poteva accadere, altro che storielle del menga! Già nel 1908 il generale Conrad aveva proposto all’imperatore di attaccare l’Italia mentre essa era impegnata nella tragedia del devadtante terremoto di Messina, visto che sapeva che la Triplice era una mera alleanza di scopo, che come tale poteva mutare repentinamente nel tempo. E in tutti gli anni seguenti, gli austriaci avevano mantenuto in piedi piani di guerra sia offensivi che difensivi sul loro fronte sud. In altre parole: non furono minimamente sorpresi dalla idchiarazione di guerra italiana. Incazzati sì, sorpresi nemmeno un po’. A meno che non si pensi che fossero un branco di coglioni.

    Il Patto di Londra (in realtà hai ripreso la mia dizione sbagliata “memorandum di Londra”, che è del 1954) venne firmato il 26 aprile 1915. Tu dici che ci sono voluti almeno 6/8 mesi per approntarlo. ALMENO! In pratica, tu dici che risale indietro fino al minimo al periodo agosto/ottobre 1914.

    Se fosse vero, allora dovremmo pensare che i primi contatti sarebbero avvenuti non appena scoppiata la guerra (28 luglio 1914), ma se fosse vero – come adombri – che si può retrocedere ad ancora prima (ALMENO) – arriviamo addirittura a prima ancora che l’Austria dichiarasse guerra alla Serbia!!!

    Siccome del Patto di Londra si sa tutto quanto, ti invito a leggere qualcosa di serio sul tema prima di scrivere per l’ennesima volta delle grandi boiate qui dentro.

  27. El baziloto ha detto:

    Stark: scrivi come al solito delle montagne di schiocchezze, affermando che “gli italiani” affermerebbero questo e quello.

    In pratica, dimostri di non conoscere UN libro che sia UNO scritto da uno storico italiano relativamente alla grande guerra.

    Ti sei fatto un pippone mentale e continui a ritornarvici sopra.

    Ti svelo un segreto: quel pippone mentale NON E’ LA REALTA’. E’ roba tutta tua.

  28. Tergestin ha detto:

    @ El baziloto

    Che te lo disi de mi o de un altro utente, te risulti comunque ofensivo e pesante e go i mii seri dubbi che dal vivo te se comporti in modi del genere. Una persona dovessi gaver un minimo de decenza ed educazion anca in rete, specialmente se no la ga piu’ quindise anni da tanto tempo.

    Dopo qua la moderazion xe una barzeleta e alora pararia che va ben tuto…..

  29. El baziloto ha detto:

    @ Tergestin

    No ti ga da aver seri dubbi: se trovo un ignorante dal vivo, ghe dago secco del sparacazzate.

    Ora no xe che un che spara cazzate in internet ga da aver un trattamento diverso live…

  30. giampaolo ha detto:

    @ 21 LUIGI : Con tipico arrogante italico approccio fa il suo commento, grazie !

    L’ultimo libro delle elementari che ho letti e’ : “Catastrophe,Europe goes to war 1914 by
    Sir Max Hasting Ed. Sept 2013 William Collins”
    scritto in occasione del prossimo 100nario dello
    inizio della Grande Guerra.
    Per sua tranquillità riporto due righe :

    “The italians embarked on hostilities in 1915 explicitly in pursuit of territorial booty.
    (quest’ultimo vocabolo se conosce l’inglese
    si addice più che ad uno stato ,ma ad un predone ).
    In 1918 they too received their share of Hapsburg territory,including port of Trieste,but these lands cost them 460,000 dead.”

    Sir Max Hastings e’ autore di 24 libri, la maggioranza di storia militare.

    Non se ne abbia se credo più a lui che a lei

  31. Luigi ha detto:

    @ dimaco

    28 luglio 1914: l’Austria-Ungheria dichiara guerra alla Serbia

    12 agosto: la Francia e l’Inghilterra dichiarano guerra all’Austria-Ungheria

    In mezzo c’erano già state:

    1 agosto: la Germania dichiara guerra alla Russia
    3 agosto: la Germania dichiara guerra alla Francia
    4 agosto: il Regno Unito dichiara guerra alla Germania
    5 agosto: il Montenegro dichiara guerra all’Austria-Ungheria
    6 agosto: l’Austria-Ungheria dichiara guerra alla Russia; la Serbia dichiara guerra alla Germania
    8 agosto: il Montenegro dichiara Guerra alla Germania

    Basta guardare le date per capire come e quanto Francia e UK “hanno preso la palla al balzo per aggredire l’Austria”.

    Riguardo al resto, il Patto di Londra dimostrò benissimo quali erano le motivazioni dell’intervento dell’Italia. Del resto, qualcuno dovrebbe ricordarsi che gli stessi appetiti erano coltivati dagli altri belligeranti. Dimentichiamo che l’Austria voleva mangiarsi una bella fetta dei Balcani? E che in questi molti slavi suoi sudditi – come i croati e soprattutto gli sloveni erano favorevoli? Dimentichiamo gli appetiti della Russia verso i territori slavi dell’Impero? Dimentichiamo la posizione – prima ricordata da Luigi – dei bulgari, che volevano la “Grande Bulgaria” rimediando allo smacco dell’ultima guerra balcanica? Vogliamo ricordare il panserbismo? E il revanscismo francese verso l’Alsazia e la Lorena? E gli appetiti di Francia e Regno Unito verso l’Anatolia ottomana? E la francofobia dei generali tedeschi?

    Tornando al Patto di Londra, forse stupirà qualcuno ricordare che già dopo il 1917 (quando l’accordo venne reso noto assieme a TUTTI gli altri segreti analogamente stipulati dal governo zarista) in Italia sorsero delle correnti nettamente contrarie al Patto di Londra. Faccio due nomi: Leonida Bissolati e Giuseppe Antonio Borgese. Entrambi interventisti, entrambi “democratici” entrambi avversi a tracciare dei confini che avessero incluso troppe minoranze “allogene” (specie in Sud Tirolo e in Dalmazia).

    In proposito – cosa che interessa più da vicino l’ambiente di questo blog – furono sempre loro (assieme ad altri) a creare in Italia un terreno favorevole all’indipendenza jugoslava e, di conseguenza, a volere fermamente il “Congresso delle nazionalità oppresse dell’Austria-Ungheria” (Stark adesso diventa verde) che si tenne a Roma nella primavera del 1918. Congresso nel quale italiani e jugoslavi (e non solo loro) ritennero “vitali” le rispettive indipendenze nazionali.

  32. Luigi ha detto:

    A leggere Starkgoebbels viene in mente il gioco del trovare le differenze. In questo caso tra:

    “Il Re d’Italia mi ha dichiarato la guerra. Una fellonia quale la storia non conosce eguale, venne perpetrata dal regno d’Italia verso i suoi due alleati” (Francesco Giuseppe d’Asburgo-Lorena, 1915)

    “Il colpo di Stato del 25 luglio ha posto l’Italia di fronte al più grande tradimento che la storia ricordi” (Alessandro Pavolini, 1944)

  33. Luigi ha detto:

    Egregio Lonzar,

    come sempre con me lei scambia i fischi coi fiaschi.

    Mica ho negato che tra il 1915 ed il 1918 l’Italia non ha fatto la guerra all’Impero A/U per acquisire terre imperiali. Roba, questa, per la quale lei s’è addirittura scomodato a citare il povero Max Hastings (di cui ha scritto perfino male il nome, anzi il cognome): bastava infatti che planasse col suo poliglottismo molto più vicino senza arrivare all’oltremanica, visto che – mi raccomando però non lo dica a nessuno! – questa cosa la sanno anche i sassi (oltre agli ignoranti e arroganti italiani).

    Molto più semplicemente qua si parlava dell’INIZIO della guerra, e lei non ha pensato di meglio che citare il proclama di Franz Josepch del maggio 1915, a guerra già iniziata da quasi un annetto.

    Roba, anche questa, che conoscono altrettanti i sassi e che – come dicevo – è scritta nei libri di storia delle scuole elementari.

    In tre parole, questo ho detto.

    Un saluto “arrogante”

  34. Luigi ha detto:

    A proposito, ho trovato una frase del cancelliere austroungarico Karl Reichsgraf von Stürgkh pronunciata nel periodo precedente l’ingresso in guerra dell’Italia:

    “Gegen briganten wie es die Italiener jetzt seien sie kein diplomatischer Winkelzug zu schlecht”

  35. Luigi ha detto:

    pardon: “sei” nicht “sie”

  36. effebi ha detto:

    24dimaco
    21 ottobre 2013, 17:47
    la guerra è cominciata perché altri governi si sono mischiati in una faccenda tra Serbia e AU

    3 dimaco
    19 ottobre 2013, 18:32
    una mattanza che si sarebbe evitata se certi non fossero stati avidi di terre non loro.
    :

    http://www.srpska-mreza.com/History/ww-1/book/Serbian-women.jpg

    dimaco… dimaco… abbi un po’ di pudore… taci…taci…

  37. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @33 LUIGI :

    …. Max Hastings (di cui ha scritto perfino male il nome, anzi il cognome)…..

    …..proclama di Franz Josepch …..

    🙂 🙂 🙂

  38. El baziloto ha detto:

    Insomma: qua i crucchi d’Europa hanno allegramente sfasciato il continente non una, bensi’ due volte in vent’anni. La seconda volta hanno accompagnato il tutto ad una politica di sterminio di milioni di persone, e di asservimento alla schiavitu’ di decine di milioni di persone. Come dimostrato fin dagli studi di Mosse, il brodo culturale dove sorsero le teoriche razziali nazi fanno parte specificamentr del vissuto tipico del centroeuropa. Vienna fu una delle capitali mondiali del razzismo, e cio’ in piena era asburgica.

    Ora, io non dico di non dedicare il dovuto rispetto alla storia e alla cultura di quei paesi.

    Diciamo che mi aspetterei che nessuno da quel tipo di mondo si permetta di dare lezioncine di storia o di morale, per lo meno per un paio di secoli.

    Nei paesi anglosassoni (massime in Gran Bretagna) e’ uso di tanto in tanto richiamare gli austrotedeschi a questo loro dovere, anche in termini rudi.

    Da noi c’e’ un certo qual ondeggiamento, tale per cui – per esempio – si pemise ad ex nazisti di prendere il sopravvento nella SVP in Sudurolo. Edel “mito asburgico” ci si ricorda soprattutto per le carabattole “alla Sissi”, nonostante il saggio di Magris piu’ citato che letto.

    Sarebbe bene – io credo – ricercare un qualcosa di diverso e proteso al futuro, per la soluziome dei nostri problemi.

    Franz e’ morto, Karl pure, Otto e’ terra per i fiori. Abbandonare la necrofilia dovrebbe essere il primo passo.

  39. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @@@@ :

    L’Italia in mezzo a tutti questi cattivoni di europei e’ una vergine vesita di bianco , ha dato i natali a San Francesco e a Maria Goretti
    ed ha anche il Vaticano.

    L’unico peccato veniale che ha fatto , non ha dao la pensione ai vecchietti.

  40. effebi ha detto:

    Attualità
    ULTIME NOTIZIE DALL'”ESEMPLARE MILLELEUROPA”
    Austria-UNGHERIA:

    “Ungheria, leader neonazista
    scopre d’essere ebreo e ‘si pente’
    L’incredibile vicenda di Csanad Szegedi, numero 2 di Jobbik e accanito antisemita: dopo la ‘rivelazione’ del suo albero genealogico va in tv e chiede scusa….”

  41. El baziloto ha detto:

    Lonzar, qui qualcuno ha difeso l’Italia di ieri e di oggi?

    Qui ci sono frotte di esaltatori di un falso mito del “cosmopolitismo triestino” dell’era asburgica, quando anche i sassi sanno che il razzismo antislavo è fiorito alla grandissima qui in quell’epoca, all’interno di un impero in cui vari popoli si odiavano l’un l’altro (si pensi solo agli ungheresi vs i croati).

    Poi ci sono i fumatori della pipa d’oppio del TLT: altri fuori di cabina che pensano di costruire uno stato indipendente con le carte bollate, ritenendo poi che questo permettesse ai triestini in pratica di non fare una minchia vita natural durante, aspettando la pappa pronta da fuori. Serviti e riveriti.

    Qui infine ci sono alcune aliquote di filoaustriaci con gli occhi foderati di prosciutto. Che dell’Austria vedono quel che amano vedere, nascondendo tutto il resto.

    Tutta questa pletora di personaggi folkloristici sono in realtà un peso per Trieste: non servono a nulla tranne che a creare un certo “milieu”. E magari i triestini fossero capaci di sfruttare il mito asburgico a fini turistici! Nemmeno quello si è riuscito a fare: a Venezia sono state restaurate le “sale imperiali” dove Sissi pose le sue terga per qualche giorno, e adesso sono fra i luoghi più visitati del Museo Correr (pensa un po’ te che panzane si bevono i turisti!): a Trieste non s’è riuscito nemmeno a costruire un “percorso teresiano” in centro.

    Però, cavolo: il mondo intero deve qualcosa ai triestini! E certo: sono come Alberto Sordi quando lagnava “A me m’ha rovinato la guera…”. Sono tutti in debito con ‘sta città. Come no!

    Città che – sia poi detto per inciso – è poi assai diversa da come viene dipinta dai commentatori di bora.la.

    Qui in genere ne viene fuori una caricatura, che spesso vira verso la macchietta.

    E mentre il mondo sta cambiando vorticosamente a vista d’occhio e se andrà bene fra trent’anni la metà dei triestini sarà nata al di là degli Urali e del Canale di Sicilia, continuiamo pure a baloccarci con le menate, a Trieste!

  42. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 41 EL BAZILOTO:

    “fra trent’anni la metà dei triestini sarà nata al di là degli Urali e del Canale di Sicilia ”

    Magari , vorrà dire che l’idea “indipendenza”
    era vincente.

    Se va avanti così fra 30 anni non ci sarà nessuno, quì a parte qualche serbo e qualche africano che ha perso la strada non arriva più nessuno.

  43. Tergestin ha detto:

    No so da dove te ga avudo l’incoronazion per stabilir chi xe ignorante o meno.

    Mi se dal vivo stago parlando con una persona de un argomento e intervien un con cui no go confidenza a darme del sparacazzade ignorante, una volta sola ghe digo de cambiar tono. Dopodiche’, el stabilir chi xe el maestrin dala pena rossa e chi no, diventa l’ultimissimo dei sui problemi.

    My two cents.

  44. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 40 EFFEBI . te te imagini a Trieste se tuti quei che xe fassisti magnas’ciavi i fa una roba analoga i se trova a ‘sser sloveni,croati etc; te ga una trasmission TV de pentimenti che dura 24 H minimo !!!

    LOL % 🙂 🙂 🙂

  45. El baziloto ha detto:

    Tergestin! No ztate preoccupar che no gavaremo occasion de incontrarse a parlar de storia mi e ti. Anca parche’ no frequento osmizze e alcolisti anonimi.

  46. Luigi ha detto:

    @Lonzar

    Il mio era un evidentissimo errore di battitura. Non è che per caso il tuo derivava dalla paura di vedere un futuro triestin parlar in dialetto e avere il cognome “Bagarella” o “Esposito” (orrore!!!)?

    Buon incubo

  47. Triestin ha detto:

    Alle ultime elezioni austriache gli unici ad aver detto una parola su Trieste sono stati i monarchici, che non sono neppure riusciti a presentare una lista non avendo raggiunto il numero di firme sufficienti.

  48. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 46 LUIGI : visto che vuoi fare il ” precisin de precisini ” devo far notare che 6 anche un distratto superficiale dato che io il nome Hastings lo avevo scrito 2 x una con “s” ed una senza.

    Allora gli errori di battitura valgono solo per gli italiani come te e non per i triestini come me ???

    Poi la tua ultima conclusione mi sembra inutile e fuori luogo,

    Scrivi invece senza essere arrogante ed aggressivo e vedrai che i tuoi contenuti saranno + incisivi ed avranno risposte appropriate.

  49. Luigi ha detto:

    Guarda Lonzar che sei stato tu a scrivere questo: “Magari , vorrà dire che l’idea “indipendenza” era vincente”. L’hai scritto rispondendo a Baziloto che parlava delle origini delle origini dei triestini del domani localizzabili tra oltre gli Urali e la Sicilia.

    Parafrasandoti mi viene da dire: “Scrivi invece senza essere triestinocentrico e vedrai che i tuoi contenuti saranno (forse) + incisivi ed avranno risposte appropriate

    Di una cosa poi sono sicuro: se i tuoi post non avessero la parola “arrogante” accompagnata a qualsiasi cosa di italiano, vorrebbe dire che a scrivere non sei te.

  50. Luigi ha detto:

    Guarda Lonzar che sei stato tu a scrivere questo: “Magari , vorrà dire che l’idea “indipendenza” era vincente”. L’hai scritto rispondendo a Baziloto che parlava delle origini delle origini dei triestini del domani localizzabili tra oltre gli Urali e la Sicilia.

    Parafrasandoti mi viene da dire: “Scrivi invece senza essere triestinocentrico e vedrai che i tuoi contenuti saranno (forse) + incisivi ed avranno risposte appropriate

    Di una cosa poi sono sicuro: se i tuoi post non avessero la parola “arrogante” accompagnata a qualsiasi cosa di italiano, vorrebbe dire che a scrivere non saresti te.

  51. Luigi ha detto:

    A proposito: ho ripetuto sia il messaggio che le due parole “delle origini” per farti un favore. Altrimenti, come potresti darmi dell’italiano (arrogante)?

  52. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 51 LUIGI :

    !!! ??? boh !!! ???

  53. Sandi Stark ha detto:

    Più che i se incazza, più che i insulta, più significa che se li ga ciapài sul vivo. El tradimento del 1915 xe la più grande carognada della Storia Moderna, nianche paragonabile con quela del 1943 perchè i la gaveva studiada meio.

    Femola curta:

    – el 26 aprile i firma el Patto di Londra coi nostri menici

    – el 4 maggio Sonnino gha mandava un telegramma a Sturghk che l’Italia se ciamava fora da la Triplice Alleanza.

    I gaveva tradì l’Alleanza della quale i fazeva parte. No xe niente cossa discuter, i xe traditori e i gaveva tradì. No esisti speci dove rampigarse, no esisti scuse.

    Come gavevo dito, i porta sempre le giustificazioni de Salandra in Parlamento, in 98 anni no i ga fato un passo avanti. Una delle più diffuse xe quella delle fortificazioni in Tirolo (che po’ iera anche sul Tagliamento), e inveze gaveva comincià lori almeno diese anni prima.

    Un’altra xe che Conrad essendo veggente e profeta, el voleva invaderli nel 1908. Ma Franz che no iera un traditor e che no ga mai mancà alla parola data, el gaveva licenzà Conrad. Pecà che Franz iera tanto galantomo, per questa sua grandezza lo ricorderemo per sempre ma ne ga costà l’abominio nel quale vivemo.

    Tuta la nostra oggettistica de guera co “le bisse che te morsiga”, el ‘talian che te cortela per de drio, varie altre raffigurazioni del tradimento e dei traditori, iera storicamente assoutamente esatte. E no i ga speci dove rampigarse.

  54. dimaco ha detto:

    sandi, xe inutile discuter con gente cussi. i xe viniudi a liberare cussi ben che i ga preferido star sotto Tito piuttosto che coi taliani. se iera tanto brava gente sicuro la Yugoslavia no la sarà mai esistida.

  55. ikom ha detto:

    Ebbene si Stark abbiamo tradito, ha proprio ragione a Lei bisogna sempre dare ragione.
    Ma i danni non glieli pago e non intendo andarmene. Perciò come sempre lei ha sottolineato una cosa inutile. Ripeto a Lei bisogna dare sempre ragione.

  56. ikom ha detto:

    SS per uscire dall’abominio può andarsene quando vuole.

  57. dimaco ha detto:

    semola ale solite: l’ospite che ghe disi al paron de casa che se no ghe comoda le scoreze che mola el pol andar via de casa. ma se sa che i talani i xe malhi a trasformar le robe: ttadimento in altruismo e resda senza ccondizioni in armistizio .mmanca solo che i trasforma l’aqua in vin. el vin in aqua xe gia’ rivadi a far. xe sofisticazion alimentar ma lordi lo ciama vinello leggero.

  58. Tergestin ha detto:

    @ El baziloto

    No, no penso ghe sara’ l’ocasion. No go mai messo pie all’alcolisti anonimi, ma no ghe la go con lori. Anzi la in mezo forsi qualchedun a cui te ghe sta simpatico te lo pol trovar. Forsi.

  59. ikom ha detto:

    Non ho confuso niente, e sull’ospite e il padrone che casca, lei perchè la porta l’apre il padrone non l’ospite. Ho dato un occhio e sul castello di San Giusto sventola ancora il tricolore. I padroni, i rapporti di forza, nei secoli cambiano. Sul tradimento non ho mai detto il contrario.

  60. Tergestin ha detto:

    @ Dimaco

    El punto xe che i xe ala fruta. MTL impinissi piazze, la gente diserta le urne dei partiti e al mito dela Trieste italianissima oramai ghe va drio i soliti quatro de lori che spera de farse ancora racomandar da qualche asociazion dele solite, asociazioni ridote oramai a quatro veci.
    Intanto tuti vedi come ‘ste tere xe stade ridote da lori e dai sui amici, ogni giorno da co’ i ga messo pie.

    I xe ala fine. Ultimo canto del cigno. Saria quasi quasi de lassarli far se no fossi che i ga tropi danni sula coscienza 9che no i ga mai avudo).

  61. sfsn ha detto:

    La roba pezo che ga fato el governo italian no xe el voltafaccia con l’austria (ala fine se sa che qualsiasi stato se comporta cussì ogni volta che ghe convien), ma xe el tradimento dela democrazia e dela volontà del popolo italian, che iera in stragrande magioranza contro l’entrata in guerra. Vitorio Emanuele, Salandra e Sonnino, con l’aiuto in piazza de Danunzio e Mussolini, ga fato una specie de colpo de stato in un paese che no voleva la guera. Le “radiose giornate di maggio” xe sta un’intimidazion politica nei confronti del parlamento e dela magioranza neutralista, e xe sta anche el banco de prova del fascismo, tanto che el ricorso a bande paramilitari contro i aversari politici xe diventà un modus operandi sistematico. I poveri proletari italiani (a parte gruppi minoritari de sfegatai) ghe ga tocà andar a morir per i interessi de un’assoluta minoranza de riconi che con la guera xe diventai sempre più richi e potenti, che prima i li ga intimididi con le manifestazioni e dopo li ga infinociai cola storia del amor de patria.

  62. ikom ha detto:

    Non ho confuso niente, e sull’ospite e il padrone che casca, lei perchè la porta l’apre il padrone non l’ospite. Ho dato un occhio e sul castello di San Giusto sventola ancora il tricolore. I padroni, i rapporti di forza, nei secoli cambiano. Sul tradimento non ho mai detto il contrario. Ma sopratutto oggi cosa ci cambia? Se veramente è stato tradimento nel 2013 alla città cosa cambia? Come influisce sulla nostra vita? Poi una visione in cui uno è padrone e l’altro ospite oggi nel 2013 può essere realistica? Poi rinnovo al padrone di casa la domanda pensa che Le devo pagare i debiti, o pensa ad un più democratico esodo lianta oltre duino perchè i Savoia tradirono? Cosa pensa che dobbiamo fare pagare un rimborso, sparire tutti o suicidarci.
    Purtroppo le cose sono andate così e non per colpa mia. Invece di vivere di (forse giusti) rancori e odi proviamo a girare pagina, badi bene non a dimenticare ma a guardare avanti.

  63. effebi ha detto:

    brontola che te brontola…
    passa i anni

    ..che bruto vignir veci brontolando

  64. ikom ha detto:

    Ma parlare degli italiani facendo di tutta l’erba un fascio non è ugualmente sbagliato? Questo generalizzare è schifoso quanto le cose che denunciate se non peggio.

  65. ikom ha detto:

    Tergestin ma nel 2013 non posso credere che tu pensi che esiste il mito della Trieste italianissima in qualche italiano, già nel 1978 era una cosa di cui mi parlava mio padre al passato. Non esiste nessun mito. Stai sopravalutando la cosa, dai una importanza che non c’è.

  66. Sandi Stark ha detto:

    Eco, proprio el Castel de San Giusto i podeva tirar fora. El Leon de Venezia sul Castel i lo ga messo nel 1954, quel sul Castel de Gorizia nel 1919, la colonna con Leon a Gradisca nel 1928, el Leon sul Municipio de Muggia nel 1938.

    Logico che i va in bestia quando li smascheremo… inveze i poderia eser fieri de la loro fantasia perchè nianche Walt Disney podeva a far de mejo.

  67. Sandi Stark ha detto:

    Tranquilo che no discuto con lori, ciacolemo tra de noi e per qualche eventuale ospite. “Je inutil spiegà lis robis al mus, tu piard temp e tu infastidis la bestie”.

  68. Luigi ha detto:

    Questo è quanto succede ad inizio agosto di ogni anno al Sacrario Militare di Cima Grappa: http://www.youtube.com/watch?v=LzdCAzzmXlk

    Nel territorio della Repubblica Italiana si commemorano i caduti della guerra 1915-18 con manifestazioni all’insegna della bandiera italiana e di quella austriaca, dove intervengono rappresentanti della Repubblica Italiana e della Repubblica Austriaca (e di altri Stati nel territorio dell’ex Impero), dove partecipano cori italiani (come la Società Filarmonica di Crespano del Grappa, il Coro Edelweiss, quello degli Alpini del Montegrappa e l’Ensemble di Ottoni dell’Orchestra Regionale Filarmonica Veneta) e cori austriaci (il Trachten-Musikkapelle Piesendorf) e dove sfilano in divisa storica vecchi reparti italiani, francesi, inglesi, americani e austroungarici che là combatterono tra il 1917 ed il 1918.

    Chissà come considera Stark gli austriaci che presenziano a queste celebrazioni comuni. A leggerlo pare invece che sia rimasto a questa cartolina: http://anamericaninvienna.com/wp-content/uploads/2010/12/for_our_zoo.png.

    Lui combatte ancora la sua guerra contro gli italiani in nome dell’Impero finito nel 1918 e dell’Imperatore defunto, come Hiroo Onoda continuò per decenni a combattere gli americani dopo il 1945.

  69. El baziloto ha detto:

    Certo che continuare con la propaganda del kaiser significa proprio voler continuare a vivere nel mito. L’Austria porella tradita? Stiamo parlando dell’impero chr ha scatenato la peggior guerra nella storia moderna e poi ha ripetuto la porcata con i fratelli crucchi nel 1939? Stiamo parlando del paese dove l’austriaco Adolf Hitler imparo’ il razzismo?

    E a proposito di bonta’ e tradimenti: stiamo parlando del paese che prese l’intero stato veneziano grazie a un giro di valzer fra imperatori? Stiamo parlando dello stesso che mise a ferro e fuoco con un assedio di un anno e mezzo la mia citta’, prendendola poi per fame? Sarebbero questici portatori di civilta’ e pace?

    Sghignazzo poi a leggerr le idiozie di sfsn, che si lamenta che l’Italia venne portata a combattere contro la volonta’ del popolo. Grande tradimento. Anche a lui domando: tu vuoi allora dirmi che chi scateno’ la guerra – sempre l’Austria con tutti i suoi popoli dentro! – aveva le moltitudini a favore? Cioe’: erano cosi’ guerrafondai nell’impero?Cribbio: proprio dei popoli da mettere a lavorare in miniera per otto generazioni, cosi’ gli passa la voglia di romperr i coglioni ad un continente intero!

  70. ikom ha detto:

    ss ognidun credi quel che vol e butta via tempo come preferissi

  71. sfsn ha detto:

    ciò, mi fazo un discorso de politica interna italiana e Lojze me rispondi parlando del austria. Mai una volta che el rispondi a tono

  72. El baziloto ha detto:

    Se tu avessi voluto fare un discorso serio e non il solito tuo gnegnegne antiitaliano, avresti dovuto scrivere che l’Italia si comportò esattamente come TUTTI gli stati che combatterono quella che venne chiamata “l’ultima guerra antica e la prima guerra moderna”: le cancellerie dichiararono guerra fregandosene bellamente di ciò che pensavano i vari popoli. Con una discriminante fondamentale, però: chi scatenò la guerra furono gli imperi centrali, Austria e Germania.

    E siccome la cosa non gli bastò, vent’anni dopo ne scatenarono un’altra ancora.

    E se qualcuno viene ancora a dirmi che questi soon i paesi faro della civiltà o altre puttanate consimili, io al minimo gli dico di evitare le esagerazioni: i tedeschi sono notoriamente il popolo che ha più odiatori in giro per il mondo. Gli austriaci abilmente hanno manovrato per tirarsi fuori dal secchio di merda da loro stessi costruito, e detengono pure un fantastico record: sono stati il PRIMO paese in Europa a mandare al governo degli appartenenti ai partiti nazifascisti d’anteguerra, compresi addirittura delle ex SS come viceministro (vedasi che scrive Wiesenthal in “Giustizia, non vendetta”).

    Siccome però il gnegnegne ti è connaturato, dubito che comprenderai tutto quel che ho scritto qui sopra.

    Per cui ci rivediamo alla prossima tua lagnetta.

  73. sfsn ha detto:

    no me lagno lojze, digo solo checojoni

  74. Luigi ha detto:

    Bellissima questa. Come dire: “non ho interrotto la dieta, sto solo facendo uno spuntino”.

  75. Luigi ha detto:

    Bellissima questa. Come dire: “non ho interrotto la dieta, sto solo facendo uno spuntino”.

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