28 Settembre 2013

Tra cinque minuti in scena, fra realtà e finzione teatrale

La storia di Gianna potrebbe essere comodamente anche la nostra storia,  una storia poco raccontata nonostante l’ampio impatto sociale che ha nella società e nella vita di tutti i giorni. Giovedì sera al Cinema dei Fabbro è stato proiettato il film Tra cinque minuti in scena al Cinema dei Fabbri  di Trieste (in sala ancora fino a mercoledì 3 ottobre, per maggiori informazioni sugli orari delle proiezioni qui). Alla proiezione delle 21 erano presenti la regista Laura Chiossone ed le attrici Gianna Coletti e Urška Bradaskja.


La storia di Gianna che accudisce la madre si interseca con la sua storia di attrice di teatro che mette in scena un opera che racconta lo stesso tema.
Interessante opera prima di Laura Chiossone che esordisce con questo film delicato ma intenso, un’opera avvicina e fa scoprire un mondo che silenziosamente ci vive accanto e che fa parte delle situazioni quotidiane di molte famiglie ma che sta nell’ombra per pudore. La regista lo mette in scena con maestria e giusta misura rendendo interessante il rapporto di convivenza tra Gianna che a cinquant’anni si rapporta con la madre anziana che ha bisogno di cure continue.

Dopo la proiezione la Chiossone ha raccontato lo sviluppo dell’opera che ha messo assieme da una parte il documentario della vita tra madre e figlia e la storia della compagnia teatrale. La sua esperienza precedente di corti, video e spot che l’ha portata poi a realizzare quello che era il suo sogno da anni. Determinante in questo senso, l’ esperienza come documentarista per la provincia di Milano dove operava nel settore assistenziale della terza età.
L’attrice Gianna Coletti ha raccontato di sua madre Anna Coletti, del loro rapporto, fino a quando la madre ha avuto bisogno di accudimento continuo, cosa ha cambiato tutto ed ha appianato il rapporto, fino ad arrivare ad rippacificamento nell’affetto della vita quotidiana che si trasforma in qualcosa di piu’infantile, affettuoso ed elementare.
Urška Bradaskja ha parlato della sua esperienza che trova molto intensa e appagante per la costruzione di questo duplice progetto.

Una bella serata. Il cinema Ariston è perfetto per accogliere questo tipo di proiezioni, accompagnate dalle chiacchierate con gli autori presenti, il che rende lo spazio ancora più intimo e vivo.

 

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