18 Settembre 2013

Lobbies e Regione: dal PDL un progetto di legge per farli lavorare assieme

L’11 settembre il PDL regionale ha presentato la proposta di legge per regolamentare l’attività dei lobbisti nell’ambito del processo di formazione degli atti normativi della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Lo scopo è “di aumentare il grado di democraticità e trasparenza dei processi decisionali, così come la qualità degli stessi, grazie a un migliore e più efficace dialogo tra istituzioni e comunità regionale”. La proposta di legge, riconoscendo la pluralità di relazioni intercorrente tra società e politica, definisce la figura e i ruoli del “portatore di interessi particolari”, e quindi individua un accesso all’iter legislativo sulla base di un disegno di legge presentato da un lobbista.
Previsione che valorizza la cosiddetta sussidiarietà orizzontale, obiettivo raggiungibile anche attraverso le leggi iniziativa popolare: ma in consiglio regionale questo percorso non risulta sia stato mai intrapreso. Due argomenti, però, richiedono riflessione.

Il primo sta nell’art.6: obbligo per il portatore di interesse che si iscriva nell’apposito registro, e che quindi svolga attività in parallelo al Consiglio regionale “di comunicazione di qualsiasi dono, bene, prestazione di servizio offerta in denaro di importo superiore a euro 500 (cinquecento) da lui erogato a soggetti istituzionali o pubblici funzionari, compresi anche quelli donati in circostanze di ordinaria socialità (celebrazioni, ricorrenze o simili).”
Questa previsione di fatto prende atto e sancisce pratiche che dovrebbero essere considerate illegali, e va oltraggiosamente ed esattamente in direzione opposta  al divieto di accettare doni di valore superiore a 150 euro contenuto nel Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, appena  approvato in Consiglio dei ministri, in attuazione della legge anti-corruzione 190/2012 ed  in linea con le raccomandazioni Ocse in materia di integrità ed etica pubblica.
E’ più che  auspicabile che il passaggio della proposta di legge in commissione prima della discussione in aula produca una modifica a questo passaggio, nella direzione di contribuire a sradicare insopportabili  prassi ; così come è necessario sia esplicitamente previsto l’apporto e il ruolo dell’associazionismo ( quello degli ideali, non quello delle imprese), non espressamente individuato e valorizzato.
http://www.consiglio.regione.fvg.it/iterdocs/Serv-LC/ITER_LEGGI/LEGISLATURA_XI/TESTI_PRESENTATI/009_PDL.pdf

11 commenti a Lobbies e Regione: dal PDL un progetto di legge per farli lavorare assieme

  1. Gigi Bettoli ha detto:

    Questa proposta di legge è una sorta di tentativo di legalizzazione dell’illegalità. Invece di porsi il problema di attuare la democrazia costituzionale, ci si preoccupa di “mettere in sicurezza” le pratiche di collateralismo, di intrico/intrigo d’interessi tra economia e politica, fino addirittura a cercare di “emendare” la già claudicante legislazione sul finanziamento dei partiti.
    In sintesi: è una schifezza, una presa in giro nei confronti dei cittadini, un tentativo di asservire ulteriormente la politica ad interessi di parte, invece che di farla vivere come momento di mediazione tra i più diversi interessi sociali (con una preferenza tra le classi sociali più deboli, come da dettato costituzionale).

  2. nick ha detto:

    trovo il disegno di legge molto intelligente. E’ fondamentale garantire la trasparenza dei processi decisionali. Il lavoro di lobbying esiste da sempre (non solo a Trieste o in Italia – un suggerimento: guardatevi il bel documentario brussel business). Solo regolamentandolo si può evitare che si generino delle distorsioni. Aggiungo: trovo l’attività di lobbying sacrosanta. Una determinata categoria (anche quello del sindacato è lobbying) ha tutto il diritto di manifestare ai decisori pubblici come la pensa in merito a un determinato provvedimento.

  3. bonalama ha detto:

    scalabili le neotangenti dalle tasse? (per chi le paga ovvio) Vi immaginate lobbisti a 0 reddito che magari si fanno restituire dallo stato le tangenti? PUAH!

  4. Jasna ha detto:

    “Due argomenti, però, richiedono riflessione.

    Il primo sta nell’art.6: ”

    E il secondo?

  5. Martina ha detto:

    Hai ragione Jasna, troppa fretta, scusa e scusate: è necessario sia esplicitamente previsto l’apporto e il ruolo dell’associazionismo ( quello degli ideali, non quello delle imprese), non espressamente individuato e valorizzato.

  6. Paolo Geri ha detto:

    Condivido l’ opinione di Bettoli: si vuole legalizzare l’ illegalità. Non a caso d’ altronde è una proposta del PDL.

  7. Jasna ha detto:

    @Bettoli e Geri
    Forse partite un po’ prevenuti. Non è meglio identificare chi agisce per influenzare il processo decisionale e regolarne il margine d’azione, invece di lasciare la cosa “al naturale”? Il fenomeno esiste comunque, quindi è quanto meno prudente regolarlo.
    Nel 2011 è stato istituito anche il registro delle lobby che agiscono nel PE http://ec.europa.eu/transparencyregister/info/homePage.do, quando ho letto questa notizia mi è sembrata un’iniziativa a ruota. Poi sui contenuti normalmente apportati dal PDL nutro anche io dei dubbi…

    @Martina Grazie! Condivido la tua idea sull’apporto dell’associazionismo (così come quello delle ONG, dei gruppi che rappresentano soggetti non economici ecc), sarebbe davvero bello.

  8. Martina ha detto:

    @7: anche io non ho un approccio negativo al principio in quanto tale. Ma santificare, perché di questo si tratta, i doni sotto i 500 euro mi pare un’offesa alla pubblica decenza e alle leggi.

  9. Jasna ha detto:

    @8 Santificare? Non conosco le regole in materia, 500 € è un limite alto però (forse per noi pezzenti… probabilmente in Regione ci si accendono le sigarette 😉 ).

    Comunque, per quanto riguarda le associazioni, sto leggendo in questo momento e sono nominate: Art. 3 “Possono essere inseriti nel Pubblico Registro quali portatori di interessi particolari, enti pubblici e territoriali, imprese, società, associazioni o fondazioni che rivolgano formale richiesta al Presidente del Consiglio regionale, previa delibera dell’’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale”.

  10. nick ha detto:

    500 euro è un limite alto ma non altissimo. Cioè, non penso che sia un limite dietro al quale si possono celare “regali” capaci di cambiare la vita di una persona. Naturalmente, se quel limite fosse abbassato, tanto meglio. Resto dell’idea che rendere trasparenti i rapporti tra la politica e quanti, a vario titolo, entrano in contatto con la politica è positivo.

  11. bonalama ha detto:

    sprecare il tempo pagato dai contribuenti per discutere una sorta di rivergination delle tangenti è veramente fosco. Inoltre non scordiamo che i tipi che siedono in consiglio sono eletti anche dalle lobby. NO ALLA NORMALIZZAZIONE DEL MALAFFARE. Associazionismo etc sono specchietti per le allodole il frutto (avvelenato) non cade lontano dall’albero.

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