16 Settembre 2013

Incontro oggi a Trieste tra Reding e Pellegrino: la mozione contro il rigassificatore va a Bruxelles.

 Oggi,16 settembre, a Trieste, la parlamentare Serena Pellegrino (Sel) ha consegnato alla vicepresidente della Commissione europea Viviane Reding il testo della mozione con la quale, il 27 marzo scorso, il governo veniva impegnato a revocare le autorizzazioni concesse in ordine alla realizzazione del rigassificatore nel Golfo di Trieste, a revisionare la progettazione dell’opera, a rinnovare la procedura di valutazione ambientale e a subordinare qualsiasi ulteriore decisione alla definizione di un piano energetico nazionale.
Pellegrino ha anticipato a Reading i principali contenuti della mozione, che analizza, oltre alle ragioni che escludono inequivocabilmente Trieste come sito per la costruzione del rigassificatore, anche le prospettive del mercato internazionale del gas liquefatto e le soluzioni alternative a questo tipo di impianto di distribuzione.
Reding , che ha accolto il documento come un atto dotato di piena ufficialità, ha assicurato che verrà quanto prima sottoposto al commissario europeo competente.
Nel pomeriggio, Serena Pellegrino, intervenendo all’affollata manifestazione contro il rigassificatore, svoltasi davanti alla Stazione Marittima, ha precisato che la presentazione della mozione, della quale è prima firmataria ed alla quale hanno aderito altri parlamentari di SEL e alcuni del M5S e del PD, aveva preceduto di pochi giorni il provvedimento con cui il Ministro dell’Ambiente, il 5 aprile, ha posticipato i termini per la Via – termini tutt’ora in corso per lo svolgimento dell’iter – ma che non è stata ancora calendarizzata nell’agenda dei lavori parlamentari.
Ed ha concluso: “ E’ urgente comunque , e in tal senso dobbiamo insistere, che la mozione arrivi alla discussione in aula e che il Parlamento formalizzi una votazione sul no al rigassificatore di Trieste. “

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