10 Settembre 2013

Manconi: “Al Cie di Gradisca d’Isonzo ci sono 44 persone che vivono peggio dei carcerati.”

“Oggi al Cie di Gradisca d’Isonzo ci sono 44 persone che vivono peggio dei carcerati. E’ illegale.”
L’ha dichiarato il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani (al centro, nella foto Bumbaca ), al termine della sua visita al centro di Gradisca, questa mattina, 10 settembre.
“I Cie sono in generale strumenti gravemente deficitari per la tutela dei diritti umani, inefficaci rispetto il raggiungimento degli obiettivi che dovrebbero esser loro propri, inutilmente dispendiosi.”
” Quello di Gradisca – ha dichiarato ancora Manconi – è in condizioni più critiche degli altri che ho visitati. Le rivolte che ci sono state hanno causato danni e la struttura denuncia gravi difficoltà di funzionamento.
La Commissione che presiedo deve discutere l’intero sistema dei Cie, che va riformato. Ma intendo sostenere una mozione per far chiudere il CIE di Gradisca.
Attualmente questa struttura non è in grado di funzionare. E nel momento in cui sono violati i diritti dei trattenuti, non sono tutelati neanche i diritti di tutte le altre persone coinvolte.”
Manconi è stato accompagnato nella sua visita dal prefetto e dal questore di Gorizia, con i rispettivi vicari, dal comandante dei Carabinieri e dal comandante della Guardia di Finanza, dall’on Serena Pellegrino, che tra i primi aveva riferito proprio a Manconi delle inaccettabili condizioni di vita dei trattenuti, dal sen. Francesco Russo, dall’assessore provinciale Ilaria Cecot, da delegati di varie associazioni e movimenti., tra cui la Tenda per la pace e i diritti, l’Asgi, e A buon diritto.

17 commenti a Manconi: “Al Cie di Gradisca d’Isonzo ci sono 44 persone che vivono peggio dei carcerati.”

  1. Marco Barone ha detto:

    Temo che la partita cie stia cadendo nel dimenticatoio, dopo qualche giorno di attenzione mediatica…ora si conferisce poco risalto, salvo bora.la, alla questione cie, eppure nulla è mutato anzi…
    la demagogia e la retorica politica sono un male per la democrazia se non seguite da azioni concrete. L’unica azione possibile e concreta è chiudere il CIE il resto solo chiacchiere.
    Bora.la continua a seguire la situazione CIE senza demagogia e retorica e questa è una grande cosa.

  2. ZERIAL SERGIO ha detto:

    come si può vivere in un centro che è devastato puntualmente da chi ci vive??? che ognuno rispetti le proprie leggi, se la struttura non è in grado di funzionare credo che non sia colpa di chi ci lavora dentro, queste persone devono sottostare alle nostre e penso europee leggi, chi viene qui per delinquere e devastare deve essere mandato al proprio paesello, la legge è uguale per tutti

  3. Giovanni Rotolanti ha detto:

    Un’ennesima rivolta di immigrati clandestini rinchiusi nei Cie (centri di identificazione ed espulsione), in attesa dell’espulsione dall’Italia, è scoppiata lo scorso fine settimana a Milano. Stavolta si tratta del famigerato Cie di via Corelli. Nove persone sono state arrestate per i disordini avvenuti sabato e domenica all’interno della struttura. Si tratta di 9 uomini tra i 21 e i 45 anni originari del Senegal, del Brasile, del Perù, del Marocco, di Cuba e di Gabon. Lo rende noto la Polizia.

    L’accusa è di incendio doloso in concorso. Nel pomeriggio di sabato 7 settembre alcuni ospiti del Cie hanno dato alle fiamme materassi e altri mobili. I due settori interessati dall’incendio, pur non presentando danni strutturali, sono risultati inutilizzabili. Così gli occupanti del Cie sono stati allocati presso gli altri settori rimasti illesi. Però non è finita lì. Nel corso della giornata di domenica gli episodi si sono ripetuti rendendo il Cie parzialmente inagibile. L’amministrazione è stata costretta a trasferire i 47 ospiti in un centro di un’altra provincia. In mattinata del 9 settembre è stato effettuato un sopralluogo per la verifica dei danni.

    A breve, avvisa la prefettura, verranno assunte le iniziative necessarie per il ripristino della funzionalità dei settori danneggiati. Non è la prima volta che il Cie di via Corelli viene messo a ferro e fuoco dagli immigrati. A gennaio 2012, 27 nordafricani sono stati arrestati per avere causato un incendio nella struttura, reagendo a un ordinario controllo. 9 Settembre 2013….Sei un po’in diffilcoltà Barone,i fatti sono questi,non me li sono inventati io….e questi signori,ritornano a casa loro,e forse là sentiranno altra musica,a casa loro.

  4. Giovanni Rotolanti ha detto:

    Perchè non mi sbaglio,è vero Barone?Tu vorresti chiudere i cie,ma lasciare liberi i signori ospitati?E già,sono bravi ragazzi….

  5. Giovanni Rotolanti ha detto:

    Quanto al sig.manconi,se non sbaglio è del pd,quindi uno dei partiti che governa,quindi che se la prenda con i suoi,o si dimetta se in disaccordo.

  6. Fiora ha detto:

    @5
    paradossalmente ,Giovanni,pur non toccata dalla Grazia che mi faccia vedere in ogni straniero un fratello, sono anch’io per la chiusura di tutti i Cie,ma per la sconsolante constatazione che quel “rimedio” (Cie) è peggiore del male (immigrazione irregolare ad alto tasso di delinquenza).
    Costa ed è inutile. Prima, (al momento del fermo) durante e soprattutto DOPO…
    ma è un mantra ripetitivo.
    Il mio, quanto quello di Barone. Evidentemente strumentale il suo,atto a tenere alta un’indignazione che io non riesco a condividere.
    Mi limito invece a sottolineare lo spreco per mantenere in funzione un sistema di regolamentazione diventato antidiluviano ad arginare un sisma dal quale almeno io, mi sento vieppiù travolgere ogni giorno che passa.

  7. Giovanni Rotolanti ha detto:

    Tieni duro Fiora,volens/nolens,una soluzione sarà trovata e credo che questa piacerà molto più a me,che ai estremisti ultrasinistri.

  8. qubo ha detto:

    @giovannirotolanti
    potrebbero essere anche bravi ragazzi,davvero:
    – persone che hanno perso il lavoro, che non ne hanno trovato uno in tempo utile e da un giorno all’altro da cittadini diventano clandestini
    – ex carcerati: che cacchio i fanno li doppo aver espiato la loro pena? non potevano essere identificati e espulsi subito dopo aver appuinto espiato la pena?
    – richiedenti asilo.

    ciao

  9. Giovanni Rotolanti ha detto:

    @8Mah…non dirlo a me,non ho mezzi per saperlo,ma non credo sia molto difficile fare una selezione,se si vuole;ma i nostri politici,ora uniti nella(loro)grande abbuffata,oltre a tutto sono anche incapaci di fare leggi di qualsiasi tipo,per questo c’è questo disordine;in ogni caso,se c’è qualche bravo ragazzo,io non posso ospitarlo,lo prendano in carico la pellegrino,manconi o il sig.barone se li vogliono….e ti dirò di più,anche se avessi il cilindro magico,non lo userei per nulla,è chi lasciato queste situazioni proliferare che deve sbrogliarle,se continuano peggio sarà,e non servono a nulla le chiacchiere dei buonisti di turno.

  10. Kaiokasin ha detto:

    Giovanni, tu ti puoi permettere di essere malista (qual è l’opposto di buonista?), perchè sei nato e abiti qua. Se fossi nato in un paese ridotto alla fame, colpito dalle carestie, senz’acqua e cibo, in un campo profughi, senza la possibilità di sostenere te e la tua famiglia, non avresti provato anche tu a scappare e cercare un posto migliore dove vivere? E cercando di soppravvivere di espedienti magari ti sarebbe capitato di commettere qualche piccolo reato, pur essendo una persona onesta. Io lo vivo come un caso e un privilegio il fatto di trovarmi da questa parte del mondo. Ma spesso penso che sarei potuto nascere dall’altra parte e trovarmi io dietro le sbarre di un CIE. Neanch’io sono un politico e non ho soluzioni per tutti i problemi (problemi che ci sono e non vanno negati, come purtroppo fa certa sinistra), però invoco il senso di umanità, che deve venire prima di tutto.

  11. Victor Bergman ha detto:

    L’opposto del “buonista” è il “cattivista”. Entrambi sono incapaci di confrontarsi con la complessità del mondo e la vogliono risolvere basandosi sulle loro visioni semplicistiche, nelle quali vogliono risultare “i giusti”.
    Entrambi da evitare.
    Per quanto riguarda i CIE sono il risultato di una politica “cattivista” e perciò vanno chiusi. Non perché “ingiusti”, ma perché dannosi.

  12. Fiora ha detto:

    @10 KaioK.
    ringrazio sempre chi con umanità e argomenti davvero terre à terre (nel senso migliore dell’espressione) mi restituisce l’equilibrio della valutazione.
    Va riconosciuto però che è parte dell’essere umano un certo cinismo che lo spinge a glissare sul male altrui e di sorvolare sul fatto che nascere nel posto giusto sia sì una casualità ma anche un privilegio…ormai sempre più discutibile ,magari!
    Aggiungici l’esasperazione di constatare giornalmente che tra gli immigrati ci saranno sì quelli che irregolari lo sono loro malgrado o lo sono diventati per aver perso il lavoro e che i “furti obbligati” sono solo una briciola a fronte della malavita organizzata d’importazione e ti spieghi come l’accoglienza non possa essere così entusiastica per tutti.

  13. Giovanni Rotolanti ha detto:

    Kaio@Non avendo prole quì,potrei immedesimarmi dove dici tu,ma senza nessuno;penso che avrei affrontato il tutto con il coltello fra i denti,e mitra in mano;paragoni con me sono difficili,la fortuna o la salvezza ho sempre dovuto conquistarmela in qualche maniera;malista dici?Ma non credo,realista è la parola giusta;chiudi i cie,e poi?Se li lasci liberi delinquono;se li mantieni,togli aria ai nostri;se gli trovi un lavoro,lo togli ai nostri;va bene a voi così?Poi non lamentatevi,se i morbidi e gli imparziali diventano cattivi,più del cattivo abituale!Quanti sono nelle condizione che hai citato e quanti fanno i furbi per non pagare qualche dazio?Cominciamo a cacciare i secondi intanto,e sarà già qualcosa,e tappare le fauci a certe sirene che incitano nuovi arrivi,e sarà qualcosa di più.

  14. Michela ha detto:

    mostrarsi tolleranti verso i furti obbligati che fanno queste persone, è un discorso da fare ai familiari dei morti del cimitero di duino, che a quanto si dice è stato devastato al fine di rubare elementi in rame, tipica azione da extracomunitari (non è definizione mia ma dei giornali). e non si dica che queste sono “bande mafiose”, cominciano tutti con i furtarelli, anche quelli che altrimenti sarebbero onesti. mi piacerebbe leggere l’opinione di chi si è visto sventrare la tomba della madre e del padre a Duino.

  15. Fiora ha detto:

    @14 effettivamente…
    e a rileggere il titolo scandalizzato ” ci sono 44 persone…” e a confrontare la NOSTRA situazione di milioni di persone che ci dibattiamo in una crisi economica ovviamente da non imputarsi esclusivamente a loro in prima battuta e affrontiamo uno sconquasso sociale e smarrimento quello sì che ci deriva dall’invasione dei migranti (di varia classificazione cui evidentemente riserviamo differente accoglienza e solidarietà)milioni di persone che in aggiunta ai guai nostri siamo oggi letteralmente sotto tiro di bande d’ indesiderati ospiti…beh! eccome se almeno in me, sulla tolleranza finisce per avere la meglio uno xenofobo cinismo (che col razzismo non ha nulla a che vedere!)che mi suggerisce l’inflazionato ” se ne stessero a casa loro!”

  16. Fiora ha detto:

    …ma come sempre affermo, rassegnamoci ormai vinti dall’incalzante e inarrestabile invasione.
    I Cie? come cercare di vuotare (e pure temporaneamente!) il mare con un cucchiaio… d’oro ( quindi costosissimo).Evidentemente per questa dispendiosa sproporzione vanno chiusi.
    E i “quarantaquattro”? e tutti gli altri ospiti di consimili insediamenti? (beccati non dimentichiamolo A CAMPIONE!)Fuori! vadano ad ingrossare le già grosse fila dei nuovi lanzichenecchi e…che il dio ce la mandi buona!

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