30 Luglio 2013

Provincia Gorizia: love story istituzionale con Tiare Shopping

Non sappiamo a che genere appartenga, però è un capolavoro: il sito della provincia annuncia che una multinazionale francese, si affiderà agli uffici provinciali del lavoro per la selezione di 10 figure da impegnare nel punto vendita che aprirà al Tiare Shopping di Villesse.
Questo, par di capire, a seguito del fatto che lo scorso giugno la Provincia, attraverso Inter Ikea, ha inviato una lettera a tutti i partner commerciali che sono in procinto di aprire un loro punto vendita nel nuovo centro commerciale. Ed i negozi presenti provvederanno autonomamente alle assunzioni, senza coinvolgere direttamente Inter Ikea, rivolgendosi agli uffici provinciali del lavoro: cioè all’istituzione preposta a fare esattamente ciò che sta facendo, ovvero generare e sostenere l’aggancio tra domanda e offerta di lavoro.
La notizia compare nel vuoto di qualsiasi altra presa di posizione sulle conseguenze che l’apertura del centro commerciale di Villesse avrà sul commercio locale e sui già precari equilibri delle imprese commerciali dei centri urbani. Per non parlare della multisala che dovrebbe venir realizzata e che inevitabilmente comporterà conseguenze sull’attuale rete di distribuzione cinematografica.
E si completa con lo stupefacente annuncio che, grazie ad un accordo con Inter Ikea, la Provincia avrà uno spazio “autogestito” all’interno del centro commerciale di Villesse, in cui promuoverà iniziative, cultura e progetti dell’Isontino, oltre alla raccolta differenziata dei rifiuti: per i turisti? per noi “indigeni” che nei nostri centro storici non ci andremo più? Fatto sta che la Provincia ha dato la sua consacrazione ufficiale al Tiare Shopping.
Ed ora la ciliegina su questa torta, che ha il sapore delle convinzioni e delle ideologie venute a patti con il business e il volgare sfruttamento del territorio, esemplare cottura di auto celebrazione e di presenzialismo vagamente retrò: l’assessore al lavoro della Provincia, la neofita Ilaria Cecot, ritiene opportuno precisare che “L’opportunità del Tiare Shopping è importante e va valorizzata ma non può risolvere tutti i problemi, e sopratutto non va strumentalizzata politicamente”. Crozza ci andrebbe a nozze, con una frase così.
E serenamente aggiunge:”Non possiamo e vogliamo costringere o favorire nessuno, non sarebbe permesso dalla legge, ma possiamo fornire un valido servizio di selezione del personale per tutte le aziende che lo vorranno”. Se la legge tacesse, che fareste? Altro da dire? Proprio niente?

Tag: .

10 commenti a Provincia Gorizia: love story istituzionale con Tiare Shopping

  1. marco ha detto:

    strano che in un paese come l’italia dove nascono 1000 comitati No a questo o No a quell’altro non sia nato un comitato No al centro commerciale di Villesse…

  2. Federica ha detto:

    Da sempre contraria ai centri commerciali, guardo con orrore al deturpamento dell’ambiente… non ne abbiamo già abbastanza in regione?

  3. Kaiokasin ha detto:

    E già, ne abbiamo abbastanza… Siamo primi in Italia in rapporto alla popolazione!

    http://213.26.174.206/UserFiles/File/CC&06_11Italia.pdf

    E’ invece più significativo il confronto di
    GLA (*) ogni 1.000 abitanti a livello regionale:
    a fronte di una media italiana di 280 mq, la regione che può contare sulla maggiore offerta è il Friuli-Venezia Giulia con 450 mq – il 61% in più…”

    (*) Gross leasable area – Superficie lorda affittabile nei centri commerciali.

  4. Marilisa ha detto:

    La riflessione l’ho già scritta … per chi ha voglia di leggere http://www.marilisabombi.it/doc/articoli/230608orari_e_valori.pdf
    La domanda, invece, è questa: Oltre ad IKEA che, palesemente, ci guadagna. qual è l’utile che annualmente porta (e porterà) a casa il Comune di Villesse?

  5. qubo ha detto:

    tutti contrari..ma poi ci andiamo..

  6. Paolo Nanut Standrez-Gorica-Gorizia ha detto:

    @5 io no!
    E poi tanto per non farci mancare nulla ci mancava il Despar in via della Barca a Gorizia che aprirù a novembre. Scelta azzeccata per la viabilità. Immagino che “numeri” assisteremo sulla via, una fra le più usate per chi entra in città da Lucinico

  7. ROSI ha detto:

    Il magazzino di via della Barca è bruttissimo.
    Assieme alla brutta rotonda e al lavaggio auto, sarà il biglietto da visita per l’ingresso in città.
    Più brutto di così non si poteva.
    Anzi, si poteva benissimo.
    Come l’ingresso dal Vallone, con i ponti strallati di porta Italia!!
    E adesso, a compensazione, bisogna cercare di fare qualche schifezza architettonica anche all’ingresso dal ponte di Piuma…

  8. Anomalo Goriziano ha detto:

    Che c’è di male se apre un centro commerciale in una provincia depressa come la nostra? Vi secca che qualcuno possa trovare lavoro? E poi Villesse preleverà l’IMU, no?

  9. stefano ha detto:

    tiare shopping portera’ lavoro ad oltre 1000 persone , ok ! non tutti vivono di rendita .grazie.

  10. VALENTINA ha detto:

    e altre 1000 persone lo perderanno a seguito della chiusura di tante piccole realtà che però offrono condizioni contrattuali migliori rispetto a quanto offerto da questi colossi che hanno un potere contrattuale enorme!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *