13 Luglio 2013

Sull’ in/efficienza sanitaria a Gorizia

Sono innumerevoli i lacci in cui ci impigliamo nel quotidiano, strettoie burocratiche o vuoti normativi, disposizioni labirintiche di qualche amministratore pazzo o scale di adempimenti che salgono e si intrecciano fino al cielo. Si è legittimati ad usare i vocaboli più fioriti, mentre si tenta di trovare il capo della matassa. Ma ci sono anche le volte in cui si resta davvero senza parole, e cioè quando ci imbattiamo in meccanismi e situazioni che dovrebbero semplificarci l’esistenza, ma si rivelano invece gineprai o giochi di specchi di cui non si trova l’uscita. Invitandovi a segnalare le vostre esperienze ( che se potremo le eviteremo!) cominciamo dal racconto goriziano di (in)Efficienza – sanitaria di Marilisa Bombi.

in)Efficienza sanitaria
L’Asl n. 2 Goriziana (competente per la zona in cui vivo) ha introdotto un efficiente servizio: esame del sangue con prenotazione. Niente fila, quindi, per presentare l’impegnativa e per il successivo prelievo. Viva l’efficientismo (una volta tanto). Chiamo il CUP e chiedo giorno ed ora dell’accesso ma rispondono che per l’appuntamento mi devo presentare personalmente munita della prescrizione medica perché devono essere desunti con precisione gli esami da farsi. Modestamente chiedo …. un fax? L’ufficio non ne è fornito. Insomma, invece di una volta al centro prelievi ci dovrei andare due! Mi chiedo se qualche dirigente è stato compensato per questo efficiente servizio del cittadino.
Marilisa Bombi
bambi@seta.it

19 commenti a Sull’ in/efficienza sanitaria a Gorizia

  1. Dula Din ha detto:

    Il servizio di esame del sangue con prenotazione non implica che debba avvenire telefonicamente. Per la prenotazione telefonica di prestazioni sanitarie c’è un numero verde dedicato. Ciò che non è possibile prenotare per telefono evidentemente necessita la presenza fisica del paziente (per motivi che possiamo non conoscere non essendo dell’ambiente).
    Un servizio efficace può non essere quello che ci fa più comodo.

  2. Dula Din ha detto:

    Se non erro poi in fase di prenotazione vengono rilasciate alla persona anche dei fogli e delle etichette che dovranno essere consegnate direttamente al personale che esegue il prelievo il giorno dell’appuntamento.

  3. Luigi C ha detto:

    “esame del sangue con prenotazione”
    non con prenotazione telefonica, nessuno l’ha venduta così, quindi di cosa ci si lamenta? Certo si deve andare due volte in ospedale facendo una minima fila la prima e la seconda volta anzichè farne due lunghissime un giorno solo, con gli orari molto lunghi del CUP non è un gran problema. Si risolve facilmente con la telematica ovvero la prescrizione va fatta dal medico online e la telefonata per la prenotazione può essere fatta sapendo che l’addetto ha sotto gli occhi l’esatto elenco degli esami prescritti. Basta volerlo, forse è già possibile, attendo conferme.
    Poi tranquillamente sono d’accordo sulla complicazione burocratica che molto spesso viene perpetrata soprattutto da chi predispone prima leggi e poi regolamenti, di solito persone che non hanno mai avuto a che fare direttamente con i cittadini e che i (spesso ma non sempre) poveracci dipendenti pubblici che stanno a contatto con la gente devono applicare. Quindi una polemica basata su un presupposto errato ma che fa riferimento ad un problema molto reale. Cordiali saluti alla Sig.ra Marilisa ed a tutti.

  4. Rosi ha detto:

    D’accordo Dula Din,
    ma se fino a ieri bastava andarci una volta e adesso, per via della maggior efficienza, bisogna andarci due volte, forse c’è qualcosa che non va nel sistema nuovo…

  5. Marilisa ha detto:

    Sai Dula Din io penso che dobbiamo smetterla di considerarci sudditi invece che cittadini. Ciascuno può pensarla come meglio crede, ma io ritengo che l’efficienza di un servizio vada misurata proprio con riferimento al “comodo” che viene assicurato al cittadino.
    Con riguardo ai “fogli e alle etichette” non c’è alcun motivo perchè gli stessi non possano essere consegnatiti la mattina dell’accesso.
    Riguardo la rubrica che accoglie le segnalazioni, mi piace molto l’idea! Complimenti. “Lettere dagli indignados” ihihihih
    farò la mia parte

  6. Dula Din ha detto:

    Forse ho capito male io, ma ognuno di noi può continuare ad andare direttamente la mattina entro l’orario stabilito a fare il prelievo del sangue senza problemi (come avvenuto fino ad oggi).

    Il servizio di prenotazione invece, per come l’ho interpretato, agevola coloro che hanno difficoltà e dovrebbero fare la doppia fila (prima al Cup e poi per il prelievo).

    Ora ad esempio gli anziani possono mandare un loro familiare a prenotare l’esame ed il giorno della prestazione si presentano direttamente ai prelievi. Non mi sembra inefficienza questa.

    Per tutto il resto sono d’accordo con te.
    Benvengano le agevolazioni ai cittadini ci mancherebbe!! Se il servizio si può migliorare meglio ancora!

  7. Silver ha detto:

    Non capisco che problemi ci sono, io tra prenotazione ed esami ho perso al massimo 10 minuti mentre prima forse perdevo più di un’ora.

  8. Silver ha detto:

    Non capisco che problemi ci sono! Io andando due volte avrò perso al massimo 10 minuti, forse senza prenotazione avrei perso più di un’ora!!!

  9. Marilisa ha detto:

    Luigi ha centrato il problema! Perchè oggi che disponiamo di tecnologie avanzate non è possibile agevolare il cittadino in maniera maggiore da quanto si sta facendo? La mia critica derivava dal fatto che l’ottima idea della prenotazione era frustrata dal fatto che, comunque, ci si doveva rivolgere al CUP, ovvero andare al San Giovanni due volte, mentre con un po’ di buona volontà il doppio accesso poteva essere evitato. Tutto qua … Non mi sono messa a parlare di malasanità in senso lato perchè ci sarebbe la possibilità di scrivere un libro. Ma sulle piccole cose, oibò, basterebbe davvero poco ….

  10. isabella ha detto:

    Peccato che di buona sanità, però, non parli mai nessuno.

  11. Marilisa ha detto:

    Isabella, perche’non lo fai tu?

  12. abc ha detto:

    se i risultati sono quelli segnalati da silver, è già un passo avanti.

  13. itasiah ha detto:

    A me piace il servizio offerto: se il cup visiona le impegnative e ci sono degli errori,me lo può comunicare tempestivamente,mentre se mi affidassi ad altri strumenti di comunicazione tipo fax i tempi si dilaterebbero. Ah, un’altra precisazione, al cup non ci sono “poveri”dipendenti pubblici,ma solo precari

  14. itasiah ha detto:

    E comunque questa è una polemica superflua

  15. Marilisa ha detto:

    Buon pro ti faccia! 🙂
    Vedi, forse sono condizionata dal fatto che avendo lavorato per 40 nella pubblica amministrazione so che l’attività deve essere improntata a criteri di efficacia e di efficienza e ritengo sia dovere morale di ogni cittadino segnalare un fatto quando questo non risponde ai parametri richiesti.
    Comunque, in tutta sincerità, non amo dialogare con chi si nasconde dietro uno pseudonimo 🙂 Scelta che mi è proprio oscura ……

  16. Fontego ha detto:

    “Non mi sono messa a parlare di malasanità in senso lato perchè ci sarebbe la possibilità di scrivere un libro”
    Se dovessero scrivere un libro gli addetti ai lavori sulle pretese spesso sconcertanti dei Signori Pazienti riempirebbero un’enciclopedia…
    lasciamo perdere va’. Non sappiamo neanche quello che abbiamo!

  17. Marilisa ha detto:

    Poichè non lancio il sasso e poi nascondo la mano, mi sento in dovere di aggiungere ancora una cosa: e’ ovvio che c’è chi sta meglio e chi sta peggio. Ma per natura, sopratutto quando il buon livello è un’ora di distanza, credo si debba guardare alle esperienze altrui. Per il resto, Fontego, apprezzo il senso di appartenenza. Se lo avessero tutti, forse, le cose andrebbero meglio. A meno che, ovviamente, non sia difesa dello status quo 🙂

  18. Marilisa ha detto:

    Poichè non lancio il sasso e poi nascondo la mano, mi sento in dovere di aggiungere ancora una cosa: e’ ovvio che c’è chi sta meglio e chi sta peggio. Ma per natura, sopratutto quando il buon livello è a un’ora di distanza, credo si debba guardare alle esperienze altrui. Per il resto, Fontego, apprezzo il senso di appartenenza. Se lo avessero tutti, forse, le cose andrebbero meglio. A meno che, ovviamente, non sia difesa dello status quo 🙂

  19. Fontego ha detto:

    Gentile Marilisa,
    non scrivo certo per difendere privilegi di casta (quali privilegi e quale casta?) nè tantomeno per difendere uno status quo. Anch’io come qualsiasi cittadino vorrei una Sanità che funzioni sempre meglio e che non accetti compromessi al ribasso, ma le assicuro che ci sono tante cose che la persona comune non vede, non sa, e che troppo spesso pur di vedere il “più verde” nell’erba del vicino sputa nel piatto dove ha sempre mangiato (al 90% a sbafo). Mi indigno anch’io quando leggo di certi tempi d’attesa, certi trattamenti che favoriscono l’attività libero-professionale, certa superficialità che a volte si vede, ma le assicuro che c’è da indignarsi per molti altri motivi meno enfatizzati a livello mediatico. L’ultimo esempio, non più tardi di questa notte: ragazza si presenta alle 3 di mattina in Guardia Medica per farsi controllare l’assenza di zecche sul corpo dopo una passeggiata sul Carso. Prezzo corrisposto dalla giovane per la prestazione: 0 euro. Anche questa è malasanità. Di senso opposto. E bisogna dire grazie anche a questa mentalità del tutto subito e gratis se i tempi d’attesa si allungano tanto (non solo a questo, ovvio)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *