8 Luglio 2013

Il colonnello Pescatore: una incredibile storia triestina del dopoguerra

Rubrica a cura di Paolo Geri

Fra le “vittime” del tutto sconosciute della pregiudiziale anticomunista ed antislava di Trieste nel secondo dopoguerra vi fu nel 1946 anche il colonnello Pescatore. Chi era?
Di lui parla più volte de Henriquez nei suoi diari e lo fa sempre con molta simpatia e solidarietà, dato che cercò anche di aiutarlo nelle sue assurde e paradossali vicende. Il colonnello era un ufficiale di amministrazione che, durante l’ occupazione tedesca della città, aveva prestato servizio presso il Distretto Militare, alle dipendenze del generale collaborazionista Esposito. Era “tecnicamente” parlando quindi un militare della Repubblica Sociale Italiana.
Il 1 maggio 1945, all’ arrivo delle truppe jugoslave in città, mentre tutti o quasi fuggivano e si sbandavano, egli si pose un problema, innanzitutto di coscienza. Il suo ufficio aveva, tra l’ altro, il compito di provvedere a preparare le pratiche mensili per il pagamento delle pensioni di anzianità dei militari in congedo e le indennità di sussidio per le vedove e gli orfani di guerra. Quale sarebbe stato il destino di tutti costoro se anche i militari alle sue dipendenze se ne fossero andati ? Convocò gli uomini e tenne loro un discorso in cui diceva in sostanza: non abbiamo commesso, noi dell’amministrazione, reati e crimini durante il periodo nazista; noi rimaniamo qui per svolgere il nostro compito di sempre presso il Distretto Militare, per non lasciare morire di fame i vecchi, gli orfani e le vedove che vivono dei sussidi da noi erogati. Tra l’ altro, allora, nessuno poteva assolutamente prevedere che il periodo di amministrazione jugoslava a Trieste sarebbe stato così breve. Rimasero così, volontari, diciotto militari ai suoi ordini. I loro colleghi jugoslavi capirono il problema e li lasciarono al loro posto con un ufficiale di collegamento del IX° Korpus presso il loro ufficio, come è normale che accada in simili casi.
Nessuno li arrestò. Quando Trieste passò all’ amministrazione anglo-americana, essi continuarono ancora a lavorare presso il Distretto, così come avevano fatto con i tedeschi e poi con gli jugoslavi in base alle leggi internazionali di guerra. Ma le associazioni nazionalistiche che proliferavano in città foraggiate dal governo di Roma e che nulla avevano avuto da ridire a proposito di italianità allorché questi soldati avevano operato alle dipendenze del Gauleiter nazista Rainer durante il periodo dell’ Adriatisches Küstenland, ora si dichiararono scandalizzati e protestarono presso gli alleati: come si poteva lasciare il Distretto Militare in mano a chi aveva “lordato la divisa” collaborando con i “titini” ? La cosa durò fino al marzo 1946, con attacchi subdoli e velenosi, fino a che la polizia militare alleata non arrestò il colonnello ed i diciotto militari. Perchè ? Per avere collaborato con i “titini”? Naturalmente no, e del resto la cosa sarebbe stata giuridicamente, oltre che politicamente, molto problematica da proporsi, ma per la loro attività prestata sotto l’ autorità tedesca ! Fu, ovviamente, una scusa posta in essere per tacitare i neo-fascisti. Fu così che il colonnello ed i suoi uomini furono internati in un campo di rieducazione per fascisti fanatici in Toscana, con grave rischio per la loro stessa incolumità fisica: i fascisti “autentici” ivi detenuti, infatti, presero subito le distanze da questi “filo-comunisti” e li emarginarono. I militari furono comunque ben presto liberati e chiamati a Roma presso il Ministero, dove fu loro fatto questo discorso: nei loro confronti non veniva rivolta alcuna accusa, ma, dati i trascorsi “titini”, per motivi di opportunità politica essi sarebbero rimasti in servizio fino al limite di età a stipendio pieno, ma con il divieto di indossare la divisa e di frequentare le caserme. Ognuno potè scegliersi un distretto militare di gradimento e qui furono trasferiti. Quasi tutti i sottoposti di Pescatore furono ben lieti di questa insperata fortuna che era loro capitata, ma il colonnello, che aveva altre aspirazioni ed altri principi etici, rimase molto male per questa ingiustizia che pose anticipatamente fine di fatto, se non di diritto, alla sua carriera. Nei suoi confronti gli anglo-americani si comportarono in modo molto peggiore degli jugoslavi, che avevano invece rispettato la lealtà della sua scelta.
(Notizie tratte da “La Nuova Alabarda”).

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29 commenti a Il colonnello Pescatore: una incredibile storia triestina del dopoguerra

  1. Alessandro ha detto:

    Ah come iera illuminada l’amministrazion jugoslava!

  2. bonalama ha detto:

    grazie per questa storia che non conoscevo, come pure ignoravo la presenza di un campo di concentramento a Gonars. Resta impresa improba ricostruire la storia locale

  3. effebi ha detto:

    “notizie tratte da la nuova alabarda…”
    notizie (!?)

  4. dimaco il discolo ha detto:

    bonalama ma se tutti sanno di gonars. forse non e’ noto quello di sagrado. merito della disinformazione italiana attuata negli ultimi decenni.

  5. maja ha detto:

    “Questa voce o sezione sull’argomento storia è ritenuta non neutrale.”

    ma vara ti, chi gavessi mai pensà de trovar una roba compagna sula wikipedia italiana. e varda caso xe non neutrale anche quela sui crimini di guerra italiani. stessa roba val anche per i massacri delle foibe.

    e dopo qualchedun dixi che xe robe vece su cui non se devi rivangar e che tute ste paturnie se le femo solo noi qua, all’estremo nord-est.

  6. bonalama ha detto:

    riconosco che io sono ignorante, per essere più precisi l’ho scoperto nel 2001 e mi sono vergognata della mia ignoranza, ma caso strano, non l’avevo mai sentito citare a casa e si trattava di una famiglia “laica”, dove si ricordavano drammi nelle famiglie di lingua slovena nelle quali una parte era per l’Italia, l’altra no. Racconti, aneddoti, ma su gonars mai una parola, forse in effetti non si sapeva, laddove sulla risiera purtroppo le idee era assai chiare, ma sono solo aneddoti familiari

  7. El baziloto ha detto:

    @ Maja
    Se tu conoscessi un minimo le pluriennali dinamiche wikipediane, sapresti che le voci da te indicate sono in quel deplorevole stato massimamente a causa dell’assalto incrociato di utenti politicizzati provenienti quasi tutti dalle province di Trieste e Gorizia.

    In pratica, è tracimata in Wikipedia la “classica” dinamica che vige(va?) nelle vostre lande.

    Per non dire dell’assalto continuo che devono subire le voci sul TLT da parte di filoindipendentisti che tentano ogni mese di far dire a Wikipedia che il TTLT stesso è ancora vivo e vegeto, sottoposto però all’occupazione italiana (quasi sempre questi qui “dimenticano” le eventuali altre occupazioni).

    Prendere poi “La Nuova Alabarda” come fonte degna di fede, è bensì singolare.

    E’ vero o no che il direttore di quel sito – nonché autore della quasi totalità degli articoli – è un nostalgico al 100% della Jugoslavia di Tito, nonché persona che ritiene che Milosevic sia stato una sorta di eroe, incastrato dai biechi occidentali a “suicidato” durante la prigionia nel corso del processo a L’Aja per crimini di guerra?

    Facciamo qui dentro un’altra bella rubrica “a latere” utilizzando come fonte i pezzulli di Giorgio Rustia, così vediamo le risate…

  8. maja ha detto:

    anche su wikipedia stai, lojze? bog pomagaj.
    menomale che il tuo inglese è quel che è, va.

  9. dimaco il discolo ha detto:

    chiedi a sandi stark come gestisce lojzic wiki italiana. sono sicuro che sara prodigo di complimenti.

  10. maja ha detto:

    chiedere a sandi? anche no.

  11. John Remada ha detto:

    Bariloto,come vedi, pochi o nessuno ti considerano,o meglio ti considerano per quello che sei….e in questo caso siamo trasversali…

  12. sfsn ha detto:

    purtropo wikipedia italiana per quanto riguarda questioni storiche lassa sai a desiderar… Basta veder che tre quarti dele vosi xe copiade da wiki inglese, però purgade de tute le robe scomode che podessi intacar el mito dei “italiani brava gente”.
    Praticamente su wikipedia se perpetua l’incapacità dell’italia de far una seria riflession storica su se stessa

  13. El baziloto ha detto:

    @ maggia
    Eccerto: sto anche in Wikipedia. Oltre a qui. In WP cerco di difendere il principio per cui è necessario dar corda alle fonti serie. Cosa che qui è in gran parte impossibile. Così com’è praticamente impossibile – come ho detto – nelle voci prese d’assalto da triestini e goriziani “sotutomiperchémelogaditomenono” et similia.

    Tanto per dirne una: ovviamente chi ha scritto il pezzo qui sopra non s’è nemmeno degnato di informarsi da altre fonti che non siano la Cernigoi e i suoi sodali. Per cui non saprà mai che il colonnello Pescatore – secondo certe fonti documentali – sarebbe stato il finanziatore di gruppi neofascisti italiani triestini nel primo dopoguerra.

    Ma dai? Ma vah? E che mi dici? Ma tu l’inglese lo sai meglio di me? E lo sloveno? E le pigne che hai in testa?

  14. El baziloto ha detto:

    @ sfsn

    Tu poi proprio non hai alba nemmeno di che sia, itWiki, se scrivi che tre quarti delle voci sono copiate dalla wiki inglese.

    Gran confusione in molte teste,vedo…

  15. sfsn ha detto:

    …evidentemente no te sa l’inglese…

  16. maja ha detto:

    di pigne in testa ne ho meno di quanto credi, invece da quanto dici pare che wikipedia ne abbia una grossissima in quell’altro posto (di cui non si può scrivere più il nome da quando qua non sono più gradite le parolacce e le espressioni pseudo volgari).

    (usi questo tipo di tono offensivo anche nei confronti dei tuoi interlocutori di wikipedia? non credo, perchè lì non potresti fare come qua e rientrare dalla finestra una volta che sei stato cacciato dalla porta.)

  17. maja ha detto:

    anyway, the answer to your question is yes. my english is better than yours. after all, it doesn’t take much.
    odgovor na tvoje vprašanje je: da, moja slovenščina je veliko boljša od tvoje. saj ni težko, glede na to, da ti po slovensko ne znaš povedati niti besedice.

  18. Maximilian ha detto:

    @13 Italia? Ahaha qua siamo tutto meno che Italia.
    Articolo ovviamente di parte, non obiettivo e storicamente da validare. Me ne chiedo l’utilità, vabbè che qua a TS non succede niente e tenere il sito vivo è difficile.
    Il mio sogno di non leggere più articoli antislavi o anti italiani dopo il 2000 non riesce ancora a realizzarsi. Ma sono ancora pochi i fascistoidi e sloveni integralisti a tenere in vita l’odio per fortuna, si estingueranno anche loro prima o poi. E finalmente finirà.

  19. El baziloto ha detto:

    @ sfsn
    Visto che sei così figo, prego elencare voci che secondo te sono una semplice traduzione dalla enWiki. Visto che ci sei, inizia dalle oltre 500 voci in vetrina.

    @ maggia
    Allora t’ho proprio punta sul vivo, vedo! E subito tiri fuori il “leinonsachisonoio” linguistico! Delusione, maggia: graaaande delusione…

  20. maja ha detto:

    come ti ho già detto: tu ti sopravvaluti, lojzko, anche per quanto riguarda la tua capacità di irritare le persone.

  21. El baziloto ha detto:

    Mi dispiacerebbe alquanto irritarti, cara maggia. Tutto sommato so che ti senti viva e vispa, in queste circostanze.

    Ma alla fine il Pescatore secondo te è stata una vittima dell’Italia semper felix fascista (con alleati conniventi dei neofascisti) come suggerisce il sodale della Cernigoi, oppure un filino di dubbio che le cose non sono proprio andate così t’ha attraversato la mente?

    Così, tanto per non dover sempre argomentare sul tuo ombelico…

  22. capitano ha detto:

    sarebbe stato il finanziatore di gruppi neofascisti italiani triestini nel primo dopoguerra.

    ROTFL

  23. maja ha detto:

    hm, lojze, scusa, ma non ho tempo. sono impegnata a controllarmi la ciccia intorno all’ombelico. la trovo interessantissima.

  24. capitano ha detto:

    Per cui non saprà mai che tal Jacopone da Ratisbona – secondo certe fonti documentali – sarebbe stato il finanziatore di gruppi neo nazisti dell’illinois nel primo dopoguerra punico.

  25. Sara Matijacic ha detto:

    Maximillian, siamo aperti a tutte le proposte. Scrivimi a matijacic@bora.la 🙂

  26. El baziloto ha detto:

    @ capitano
    S’intenda: nel primo periodo dopo la guerra. La seconda guerra. Quella mondiale.

    Che bellezza, la lingua italiana: il bottone non è una botte grande, “andiamo sole” con una virgola in mezzo può divenire un’invocazione all’astro che c’illumina, e il primo dopoguerra non è necessariamente il periodo dopo la prima guerra mondiale.

    @ maggia
    Non ho dubbi. Occhio a non caderci dentro. PER CAPITANO: è una metafora.

  27. Paolo Geri ha detto:

    Che il colonnello Pescatore fosse un “finanziatore di gruppi neofascisti” nel 1946 è affermato – in forma dubitativa – in una informtiava dei servizi segreti alleati (412 FSS)relativa all’ arresto avvenuto a Trieste nel settembre 1946 di Aldo Cocchiara lui si organizzatore di gruppi paramilitari fascisti e in contatto con gruppi filo-nazisti. L’ informativa usa testualmente queste parole [Aldo Cocchiara] “sembra abbia ottenuto grosse somme di denaro tramite il tenente colonnello D’Amore e il tenente colonnello Pescatore, che sarebbero collegati al quotidiano Il Messaggero Veneto”. Osservo che i servizi segreti alleati usano due volte la forma dubitativa (“sembra” e “sarebbero”). Che io sappia – ma posso sbagliarmi – questa è l’ unica fonte documentale “terza” in cui il colonnello Pescatore è associato a gruppi neofascisti.
    Qui il testo completo dell’ informativa:

    http://casarrubea.wordpress.com/2010/06/02/nazisti-spie-e-cocaina/

  28. El baziloto ha detto:

    Ma non dirmi! E secondo te quali sono invece le fonti del sodale della Cernigoi? Le Tavole della Legge di Mose’? Siccome poi il Casarrubea hapubblicato tutto quanto in un libro a quattro mani scritto con Tranfaglia, a me pare assai singolare che tu scriva un pezzullo per bora.la prendendo per oro colato quanto scritto da un noto sito pieno zeppo – voglio esser buono – di forzature interpretative ed omissioni fattuali, dimenticando di fare un minimo di sforzo in piu’, e cioe’ un minimo di ricerchina in altre fonti edite. Tutto qua.

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