2 Luglio 2013

Il Movimento Trieste Libera ha una nuova sede in Piazza della Borsa

Da qualche giorno impossibile non notare che l’edificio che ospita negozio Tezenis, ha un nuovo inquilino. Si tratta del Movimento Trieste Libera,  che d’ora in poi avrà sede nello stabile di Piazza della Borsa.

Oggi alle ore 11  presso la sala conferenze II° piano dell’edificio  il Movimento Trieste Libera organizza una conferenza stampa aperta al pubblico per “spiegare l’atto di messa in mora notificato al Governo italiano per la violazione del mandato fiduciario di amministrazione civile provvisoria della Zona A del Territorio Libero”.
“La messa in mora” si legge in una nota stampa, “è stata estesa a tutte le amministrazioni dello Stato italiano operanti nella Zona A del Territorio Libero di Trieste ed è ora in fase di trasmissione alle Nazioni Unite, agli Stati membri, al Parlamento Europeo ed alla Commissione Europea.

Nell’occasione verranno illustrate le azioni che il Movimento intende mettere in atto per affermare la legalità internazionale calpestata dallo Stato italiano a danno dei cittadini di Trieste e della comunità internazionale.

Per maggiori info triestelibera.org

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207 commenti a Il Movimento Trieste Libera ha una nuova sede in Piazza della Borsa

  1. Roby ha detto:

    Sede sobria

  2. Lucia ha detto:

    spero che li obblighino al più presto a togliere quelle scritte orribili. è un palazzo bellissimo e non si merita questo sfregio

  3. Alessandro ha detto:

    Fascista! 🙂

  4. Bibliotopa ha detto:

    A costo di ripetermi, perchè due pesi e due misure? perchè si mette in mora solo per la zona A? sarebbe da mettere in mora il Movimento per questa sua parzialità…

  5. Paolo Geri ha detto:

    Se non sbaglio quel palazzo è tutelato dalle Belle Arti. La sovrintendente non ha niente da dire ?
    Ma aggiungo ancora che ogni insegna sulla pubblica via ha bisogno di un’ autorizzazione comunale. E’ stata concessa ? Se lo è stata chi è in Giunta che ha autorizzato quell’ obrobrio ?

  6. Alessandro ha detto:

    @4 Anche a mi me par che per un movimento che basa la propria credibilità sui trattati trascurar el 50% della popolazion e del territorio no xe un grande segno de coerenza. Se Trieste devi esser libera perché xe scritta nel trattato perché la zona B no? E la spiegazion che i dà a proposito del riconoscimento delle nuove repubbliche no me par che sta nè in ciel né in terra

  7. erika ha detto:

    Dei muli, ve prego, no tirè in ballo le belle arti che xe patetico perchè anche la scritta de tezenis fa skiff.
    Muli del Movimento Trieste Libera sè grandi, devo ammetterlo!!

  8. sfsn ha detto:

    @ lucia:
    però niente da dir quando sul municipio i ga messo el striscion per i due pistoleri dell’india, pardon i due marò…

  9. Alessandro ha detto:

    @8 son d’accordo. però anche la scritta sulla facciata fa schifo.

  10. Roby ha detto:

    il pdl di Berlusconi chiude la sede perchè troppo costosa e loro ne aprono una più grande e centrale. Hanno dei soci generosi!

  11. massimiliano milic ha detto:

    idoli

  12. Kaiokasin ha detto:

    #4 Il trattato di Vienna sui trattati internazionali, in caso di creazione di nuovi stati (dalla Jugoslavia a Slovenia e Croazia), prevede la successione (il nuovo stato subentra nei trattati sottoscritti dal quello vecchio) o la tabula rasa (nuovo stato si libera dai vincoli del trattato che non ha direttamente sottoscritto). Nel caso di Slovenia e Croazia direi che ricadiamo nella tabula rasa (non sono granchè esperto, leggo qua, se qualcuno ne sa di più… ttps://it.wikipedia.org/wiki/Trattato_internazionale#Successione).

    http://rete.comuni-italiani.it/wiki/Trieste/Palazzo_Bartoli condivido lo schifo per la scritta.

  13. erika ha detto:

    comunque mi continuo a leger STO TLT FTT: STO Territorio Libero de Trieste FoTtuTo.

  14. aldo ha detto:

    la pila no ghe manca ai giovinoti

    quel che ghe manca xe tuto el resto

    a scominziar dal senso estetico

    iure bobazza me ga dito che voterà per lori

  15. Elisa ha detto:

    @8 certo, anche lo striscione per i marò faceva schifo, ciò non toglie che quei tabelloni sono orribili e rovinano completamente la facciata di uno dei più bei palazzi che abbiamo a trieste.
    @7 e pure l’insegna del negozio de mudande che però se la paga, e cara.
    @5 la soprintendente, di solito molto zelante, è indagata per abuso di ufficio (notizia di oggi), si sarà distratta un attimo.

  16. Alessandro ha detto:

    @12 tabula rasa selettiva

  17. aldo ha detto:

    xe sul Piccolo che el segretario dela Lega Nord de Trieste, in un proceso in cui xe acusà de odio raziale, gavendo parlà de comploto giudaico-massonico, ga ecepì difeto de giurisdizion dela giustizia ‘taliana perchè fossimo TLT, come ga za fato quei de Trieste Libera, il cui presidente vien proprio dela Lega Nord con la quale iera candidato ale comunali del 2011…

    …el fruto no casca lontan del’albero e se xe marzo bisogna scartarlo subito prima che rovini tuto el cesto

  18. aldo ha detto:

    dubito che Iure Bibazza domanda permessi per scriver quel che ghe par sul suo pergolo

  19. aldo ha detto:

    @18
    Iure Bobazza

  20. carlo primo ha detto:

    effettivamente quela specie de rebus fa “ca”

  21. Elisa ha detto:

    come fanno a pagare le spese di gestione della sede e dei banchetti vari? si autofinanziano? chi sgancia la pila? domanda senza risposta.

  22. Davide ha detto:

    @13
    this fucking tlt!

  23. Alessandro ha detto:

    @21 mi no son tanto entusiasta de lori ma in fondo, come che i se finanzia no xe che me interessi tanto… basta che sia legale

  24. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 21 ELISA :

    “chi sgancia la pila? ”

    Ma cossa no te gà ancora capì come funzia sto paese!!!

    Per la politica i soldi se li trova sempre !!!

    Per la gente no se li trova mai !!!

  25. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 12 KAIOKASIN :

    Curiosità storica !

    In quel stesso palazo dove xe la veranda ,jera
    un ristorante “kosher”

  26. Elisa ha detto:

    @23 grazie per la precisazion, qualcosa go capì anche mi sì. solo che non essendo un partito, non gavendo quindi diritto ai finanziamenti pubblici, me fazo delle domande. non xe che no ghe dormo la notte alessandro, ma, vista anche la “location” non proprio sobria, la domanda sorgi spontanea (cit. lubrano).

  27. Fiora ha detto:

    il futuro è un rebus , il presente è quell’ obbrobrio di scritta che è sorto a sovrastare l’altro obbrobrio consumistico Tezenis a deturpare quel bijou liberty di Casa Baroli.
    Trieste libera… intanto da quell’ invasione di cattivo gusto e il movimento ci guadagnerà in favore popolare.

  28. Il supporto che stiamo ricevendo da tantissimi concittadini — e null’altro — è quello che ci sostiene e che ci permette di organizzarci sempre meglio, sede inclusa.
    (chiunque sia stato nella nostra sede di via Udine 2 si sarà reso conto dell’assoluta inadeguatezza degli spazi)

    I 2500 iscritti (in fortissima crescita) e il supporto (non solo monetario) che riceviamo quotidianamente è quello che ci fa portare avanti le nostre battaglie con sempre più determinazione.

    Ci rendiamo conto che, in una Trieste vittima di ogni genere di macchinazioni e in un mondo politico-mediatico che vive di finanziamenti pubblici italiani, questo possa risultare sospetto… ma vi invitiamo a controllare di persona, e a NON fidarvi della miriade di voci astruse che circolano su di noi. Grazie.

    Rassegnatevi, quindi: non c’è nessuno dietro. O, meglio, ci sono migliaia di triestini che hanno deciso di farsi valere.

  29. p.s: le scritte sono un “saluto” al Territorio, e a breve saranno rimosse.

  30. Sandi Stark ha detto:

    Incredibile el livor dei comunisti, no i doveria esser contenti de poder finalmente difender la classe operaia, se Trieste tornerà ad aver facchini de porto, marittimi e operai?

    Che futuro i pensa de aver, sostignindo el piano “tabula rasa” del PD? De difender i agenti immobiliari? I pensionati che morirà de fame? I muli che emigrerà? Forsi i meterà un banchetto all’areoporto de Ronchi per ciapar i loro voti, dove i scriverà: “Non emigrare, muori di fame insieme a noi per un futuro migliore!”

  31. ikom ha detto:

    agenti immobiliari?

  32. ikom ha detto:

    povera Trieste

  33. Sandi Stark ha detto:

    Si, quei che guadagna dalle speculazioni edilizie

  34. dimaco il discolo ha detto:

    no rivo capir perchè tuti la ga su con i muli del TLT. proprio no rivo.

  35. ikom ha detto:

    magari

  36. ikom ha detto:

    ogni genere di macchinazione…………….

  37. ikom ha detto:

    E si sono tutte speculazioni edilizie, mai investimenti, mai lavoro per tante famiglie, mai rischio di capitale privato………. Ma dai.

  38. giorgio (no events) ha detto:

    Liberate Casa Bartoli (Max Fabiani 1905) dai manifesti… e dalle mutande.

  39. Tergestin ha detto:

    @ Dimaco

    Perche’ in ‘sto sito, vol la moderazion che latita un poco, vol che xe pesantemente infiltrado da troll mi e tanti utenti storici se gavemo roto le bale e no scrivemo piu’ se no ogni tanto.

    Ma te la fazo breve riassumendo i attacchi ai muli del MTL punto per punto sucessi in ‘sti giorni:

    1) El giovine segretario del PD, un mulo de trenta anni che fa politica da zento (e de sicuro no spuda nel piato dove el magna) el ga fato un articolo dove el diseva in modo scalcagnado che el TLT no ga senso e semmai i triestini dovessi zercar insieme coi partiti tradizionai (cioe’ i stessi che li ga ciavadi fino ad oggi) de far qualcossa per la cita’. El se ga appellado anca ai partiti tradizionai percio’ che i ghe daghi addosso al MTL.

    2) In pochi giorni xe intervenudi a caterpillar el sindaco che se ga chiesto chi xe drio ai indipendentisti (e drio de lui e tuti quei che ga poter in comun, saria de chiederghe…?) l’ex sindaco Dipiazza che li ga liquidai e un altro politicante che nissun se fila piu’ da anni ma che ga aprofitado dela nova coscienza indipendendentista per ciaparse meriti e glorie disendo che lui xe el vero erede dell’indipendentismo

    3) Dato che parte del successo dei muli del MTL no pol certo derivar dal monopolismo mediatico e corrotto triestin del Piccolo, ma dal web, figurite se i detratori del movimento no i zerchera’ de andar in giro per i siti a darghe ‘dosso.

    Meio cussi’. Se a Trieste te ga un’idea concreta e onesta, de solito i te da’ sempre addosso. Ma saria de dirghe a ‘sti nostri aministratori e el suo codazzo de camerieri e lacche’, che i ga fato el suo tempo.

  40. Sandi Stark ha detto:

    @ 37 perchè te ne ciol in giro? I unici piani del PD xe speculazioni edilizie.

    http://ilpiccolo.gelocal.it/polopoly_fs/1.6954671.1367010157!/httpImage/image._gen/derivatives/landscape_250/image.

    http://www.youtube.com/watch?v=79vVDpYn36I

    Se no xe cussì, contine cossa i ga fato per el porto, l’industria e l’artigianato.

  41. aldo ha detto:

    @34 dimaco il discolo

    no xe vero che tuti la ga con quei del MTL, infati…

    …la Lega Nord no la ga con lori e no li ga mai atacadi, anzi el segretario ga fato la stessa loro ecezion sula giurisdizion dela giustizia ‘taliana a Trieste, el PDL-Trieste gnanche la ga con lori e li ga mai atacai anche perchè la loro posizion e la loro mobilitazion sul porto vecio sai ghe fa comodo ala presidente del’autorità Portuale Monassi, compagna de Camber; gnanche su Bollettinotrieste.com, el sito locale vizin ai ex AN del PDL, no go mai leto un ataco contro de lori e anzi una volta un elogio per una roba sul porto vecio, mentre i atachi de bollettinotrieste.com contro altri xe continui, e infine gnanche el M5S la ga con lori e li ga mai atacai, anzi pareria che el vice-presidente del MTL se ga anche iscrito al M5S…

    …mentre xe vero che noi piasi per gnente a quei de destra moderata, centro, centro-sinistra e sinistra, italiani e sloveni, compreso el novo giovane segretario sloven del PD che li ga atacai sul Piccolo; perchè noi piasi? perchè con el loro identitarismo indipendentista i xe la continuazione in forma radicalizada dela Lega in crisi – el presidente vien dala Lega e iera candidato dela Lega ale ultime comunali e con lori sfila i indipendentisti veneti che critica la Lega perchè tropo moderata – e i xe anche el ritorno del nazionalismo in crisi soto altre forme – dal nazionalismo italian/sloven del novecento al neo-nazionalismo triestin, nostalgico e vitimista – e i xe anche l’arivo qua del’anti-europeismo e infati i xe colegadi come i ga dito lori stessi all’UKIP inglese dei scissionisti da destra del partito conservatore inglese, quei che guida tuta la bela compagnia del grupo euroscetico identitario con Lega Nord, Veri Finlandesi, ecc.

  42. aldo ha detto:

    de bon i ga che i xe guidadi da ‘taliani con cognomi del regno dele due sicilie, come Roberto Giurastante e Vito Potenza, metendo cussì in ridicolo tute le monade sui “veri” triestini

  43. Paolo Nanut Standrez-Gorica-Gorizia ha detto:

    No i va da nessuna parte neanche loro. Muli invece parlemo de robe serie, sabato prossimo tutti a Gorizia per il concerto del grande PILAT

  44. Fiora ha detto:

    @29
    Bon! co’ cavè la scrita obrobrio che ‘sasina la faciata de Casa Bartoli ve vegno trovar e ve porto anca una pianta de geranio pel pergolo…chissà che no me convinzè 😉
    Ps: se gavè ocasion, cola circostanza buteghela anche ai mudandari de cavar o perlomeno ridur l’obrobrio suo de lori…cossa so mi carateri liberty e decori inerenti magari!

  45. Inutile dire che quelle di aldo sono farneticazioni.
    Rassegnatevi:

    – non abbiamo nulla a che fare con la lega, che è un partito italiano nato e cresciuto con paradigmi italiani, né siamo o saremo mai una lega 2.0

    – non abbiamo nulla a che fare con la ex-destra, o con la ex-sinistra, ma solamente con la difesa dei diritti della cittadinanza, del porto, degli interessi della stragrande maggioranza dei triestini.
    Nel nostro movimento vi sono persone di ogni estrazione sociale e idea politica, unite per portare avanti qualcosa di più importante.
    Difficile da accettare? Per alcuni sì.

    – un numero impressionante di cittadini “reali”, ben differenti dai soliti rumorosi introversi da tastiera, ci supporta ogni giorno.
    Quindi, ci ritroviamo all’opposto di “avere tutti contro”… quelli più ferocemente contro sono, in genere, coloro che dall’applicazione della legalità hanno qualcosa da perdere.
    Ma si tratta di una sparuta minoranza, amplificata da alcuni media.
    I cittadini liberi, una volta informatisi sulla questione, se ne interessano, eccòme.

    Peraltro, paragonare il nazionalismo “all’inglese” con la cittadinanza del Territorio Libero di Trieste è un percorso mentale che può fare solo chi di Trieste non ha capito assolutamente nulla.

    Trieste non è compatibile con il nazionalismo del novecento, come ormai ovvio anche ai muri; una città-porto degna di questo nome è quanto di più aperto possa esistere.

    Quindi, rassegnatevi pure anche su questo: il Territorio Libero non rappresenta nessun neo-nazionalismo da osteria, ma qualcosa di ben più complesso ed affinato.

  46. sfsn ha detto:

    di fronte a un paese (l’italia) che va a grandi passi verso la catastrofe, el TLT me par un bon sistema per sganciarse prima che sia tropo tardi.

  47. Alessandro ha detto:

    cossa te me disi dei tre principi dello stato:

    -sovranità
    -territorio
    -popolazione

    ovvio che xe un discordo prettamente teorico visto che gli stati vien riconosudi o meno con ccriteri e misure differenti. no ve par che lassar fora la zona b xe una paiazada? dove saria la sovranità del TLT dato che el governator vien nominado da un’assemblea de altri stati?

  48. Elisa ha detto:

    @40 me sembra che fin qua nessun ga offeso nessun. la storia dei troll, grillo docet, ga stufà e non xe credibile. te devi metter in conto che xe gente che non la pensa come voi, e non xe lacchè del PD, semplicemente no i condividi le vostre idee. semplicemente in democrazia se dialoga tra posizioni diverse.
    @42 son parzialmente d’accordo. vero che bollettino trieste che dispensa sempre buone parole per tutti (senza ovviamente guardar in casa propria – vedi scandali spese pazze in region) non ga mai scritto niente su de lori e che el M5S ga presentà una loro mozion sul porto vecio in consiglio comunale.
    detto questo, grazie per el saluto alla cittadinanza, adesso i tabelloni li podè cavar che max fabiani se rivolta nella tomba, grazie.

  49. Alessandro ha detto:

    @47 quindi el TLT xe un mezzo, non el fine.

  50. sfsn ha detto:

    secondo mi esisti un patto tra cittadini e stato: mi pago tot tasse e el stato me dà tot servizi.
    El stato italian per quanto me riguarda ga roto questo patto: me domanda trope tasse per darme servizi sempre più scadenti o no darmeli proprio.
    El TLT xe chiaramente un mezzo: per svincolarse da un stato – l’italia – che se ga dimostrà inefficiente e fraudolento coi cittadini

  51. Kaiokasin ha detto:

    # 51 La teoria del contratto sociale di John Locke & sfsn. 🙂

  52. aldo ha detto:

    @46 Movimento Trieste Libera

    A farneticar se voi con la vostra opera de nostalgisco retrogado e de ilusionismo de inesistenti paradisi artificiali dove i soldi piovi dal ciel e no se paga le tasse

    sul merito, come sempre disè de esser al di là dela destra e dela sinistra e fè negazioni generiche su fati specifici che ve vien contestadi

    quei che disi de esser al di là dela destra e dela sinistra ga una lunga tradizion storica – no ve la se inventada voi sta panzana – e xe de due tipi: nazistoidi e populisti e tuti e due i tipi ala fine ghe finissi in quel posto sia ai lavoratori che ale libertà

    visto che fe negazioni generiche alora ve fazo domande specifiche:
    – el vostro presidente xe stado o no dela Lega Nord e anche loro candidato ale ultime elezioni al consiglio comunale?
    – xe vero o no che TelePadania ve ga dedicado trasmissioni entusiastiche e che le vostre interrogazioni al parlamento europeo xe stade presentade da europarlamentari dela Lega Nord?
    – el vostro vice-presidente xe stado o no candidato del M5S, poi candidato ala provincia per “La Tua Trieste” de Maurizio Fogar e, dopo el grande risultato ale politiche del M5S, se ga de novo iscrito al meet up de Trieste del M5S e, come se sa, Grillo xe piutosto nazionalista e no ameti nel suo movimento chi no xe citadin italian e dunque lui se senti citadin italian e no del TLT?
    – xe vero che nei vostri cortei ga sfilà più volte i indipendentisti veneti cole bandiere col leon de San Marco? e dove saria sti comuni interessi tra Trieste e Venezia, visto che la storia disi el contrario?
    – xe vero o no che ve se incontradi in Inghilterra con Farange, capo dei ultraconservatori euro-scetici inglesi dell’UKIP coi quali gavè otimi raporti in nome del’eurosceticismo?

    de tute ste robe mi no me interessa el perchè le xe, ma se le xe e se le xe, come le xe, me par fati suficienti per gaver un giudizio ben chiaro su de voi

    capisso che la vostra ipocrisia de no voler farve identificar servi a ciapar voti da tute le parti, contandoghe a ognidun quel che ghe piasi sentirse dir – Austria ai austriacanti, TLT ai esuli che vol tornar in zona B, zona A ai sloveni che volessi TLT qua ma che la zona B ghe resti ala Slovenia.

  53. aldo ha detto:

    @53
    correzione:
    el vice-presidente xe stado o no…iscrito al M5S (non candidato)

  54. sfsn ha detto:

    @ 52:
    xe che lui la ga pensada prima!

  55. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ VARI CONTRO TLT : Ok, ciolto nota de tuti i comenti più o meno condivisibili ,vojo far una domanda a tuti i illuminai :

    Mi no me sento libero con “l’aministrazion fiduciaria ” me sento vessato , entrar in un uficio del stato e parastato xe peszo che andar del dentista;’ver visto come che xe sta ridoto el porto (dove che go sempre lavorà) l’arsenal e tute le atività ligade ,
    xe de pianzer 24 ore al giorno; solo pensar che no se pol piantar un ciodo su una banchina che ghe devi esser un disegno aprovà de Roma.

    Se xe vero che la nostra xe una indipendenza “scippata” e pol esser o xe dimostrado
    perche no gò de ‘sser libero.

    Mi che no me son mai sentì italian ma italofono e che per educazion e storia de famiglia no go niente de far con el continente , i illuminai me devi dir in che Dio devo creder (escluso quel italian) che no me fassi sentir sudito ma libero citadin.

    Un tanto per no ‘sser bersaglio dei fulmini
    de quei che credi de aver el Dio giusto.

  56. Toni Lo Trito ha detto:

    Per IKOM: povera Trieste? Perchè inveze con l’itaGlia ghe ga guadagnà … ma và …
    Per Aldo: quando no rivè contestar i principi ve la ciapè con le persone. Tipico.
    Comunque se Jure Bobaza vota TLT, Gennaro il Patriota Italico vota PD – PDL … come ti penso
    Per Giampaolo Lonzar: xe soldi privati, cosa te vol che te li regali a ti?
    Per Elisa (no quela de Beethoven): va a domandarghe dove li ciol i soldi, sicuramente no te li ciol a ti o ale casse pubbliche. Inveze preocupite del tuo PD – PDL che continua a rubar soldi mii e tui in barba a legi e referendum

  57. aldo ha detto:

    Trieste Libera disi de no esser del’ala indipendentista dela Lega Nord, de no esser dei indipendentisti veneti, de no esser del’UKIP de Farange, ma sta qua xe una banalità ovia, come dir che se stago in primo pian no posso star in secondo, ma el punto xe che i xe ‘ndadi a star in quel stesso palazo; fora de metafora, i xe dentro quela rete de progeti che ga in comune el populismo e l’aversion al’integrazion europea – anche mi son contro questa Europa tecnocratica ma perchè la voio superar ‘ndando avanti con un’Europa democratica e dei diriti, no tornando indrio ale grandi (italiani vs sloveni) o picole patrie (TLT vs i stati ocupatori)

    quando Trieste Libera disi “mi no c’entro con quei altri” me par de sentir i fascisti italiani (nazionalisti) quando i disi de no c’entrar coi nazisti (razisti) e viceversa, o i fascisti catolici de no c’entrar con quei pagani e viceversa, o i fascisti nazional-statalisti de no c’entrar con quei favorevoli al’impero multinazionale (Evola, le SS, Salazar, ecc) e viceversa

    oviamente no penso che Trieste Libera sia fascista, xe solo una similitudine nel’ategiamento che deriva dal fato che gli identitari, imperiali, nazionali o locali che sia, i xe sempre diferenti un de l’altro, ma i ga in comune proprio l’identitarismo e la vision organica dela società come comunità in lota tra lore, rifiutando de veder i confliti interni ale società che xe el punto de partenza no solo dele varie sinistre, ma anche dei vari liberalismi

    al populismo organicista – lori i se autodichiara de esser “noi, il popolo” senza che el popolo ghe gabi mai dito in libere elezioni de voler esser rapresentado da lori – se somma l’autoritarismo perchè lori vol un TLT e un suo governator che piovi dal’alto e no con un voto popolare e el legitimismo perchè i volessi tuto questo con le carte bolate in base a loro interpretazioni de tratati dei tempi de Marco Caco

    populismo + organicismo comunitario + autoritarismo de un governator nominà dal’alto + legitimismo = esser al di là dela destra e dela sinistra? sì, al di là e contro la destra liberale e democratica e al di là e contro la sinistra marxista e libertaria

  58. ikom ha detto:

    @41 Non intendevo e non sono abituato a prendere in giro nessuno. Non so dirti cosa ha fatto il pd (che è al governo della città da meno di due anni) ma ti chiedo chi ha fatto qualcosa di concreto per la città in generale? Non voglio sapere in un futuro lontano e IPOTETICO cosa ti dicono che saranno in grado di fare e di farti avere. Sono semplicemente stufo di chi sa tutto, di chi pensa di sapere la causa di tutti i mali. Il vero cancro di questa città è il dover sempre cercare la colpa, dei problemi di questa città, in qualcunaltro. Una volta è colpa dell’Italia, una volta dei rossi, una volta dei neri, una volta della massoneria, una volta della chiesa, una volta dei Jugo, una volta dell’Europa, della peste, delle innondazioni, delle cavallette, dei taliani, della morte nera etc. etc.
    E se non fosse così? E se fosse questo atteggiamento il problema? Il sapersi mettere in gioco, l’impegnarsi noi cittadini per primi. Mettiamoci la faccia. Svegliamoci cinque minuti prima al mattino. Solo così avremo un futuro per noi e per chi verrà dopo.
    Sono trent’anni che sento che è sempre colpa di qualcosa e di qualcunaltro. BASTA Ho imparato nella mia piccola esperienza di vita che ognuno di noi è arteficie della sua fortuna, e sono convinto che sia questo atteggiamento, questo status mentale, l’unico problema della città. E’ questo modo di affrontare la realtà che non ci permette di migliorare la nostra città economicamente e umanamente. Mai come in questa situazione in cui ci troviamo è valida la battuta che dice non chiederti cosa lo stato possa fare per te ma cosa tu puoi fare.
    Fino a quando non cambiamo questo abitus mentale non c’è futuro in Italia, nel tlt, nella zona a e b.
    In un mondo in cui stanno cadendo i confini lo staccarsi, a mio umile avviso, il “chiudersi”, è perdente.

  59. Mario Comuzzi ha detto:

    Per chi non sa chi sta dietro (o sopra) Cosolini
    http://goo.gl/hNLWY

  60. aldo ha detto:

    dala dichiarazion d’esistenza de Trieste Libera:

    “Il Movimento Trieste Libera rappresenta gli interessi della stragrande maggioranza del popolo del Territorio”
    “Noi, il popolo, chiediamo pertanto la piena e completa finalizzazione del Territorio Libero di Trieste”
    http://triestelibera.org/it/dichiarazione-di-esistenza

    quindi lori, senza domandarghe al popolo se xe d’acordo con l’unico mezo possibile, el voto, i ga deciso in partenza che lori i xe el popolo perchè i ne rapresenta gli interessi dela stragrande magioranza e che quindi se devi far come che i vol lori perchè lori xe “noi, il popolo”

    cossa xe questo se non populismo, organicismo e autoritarismo, a voler esser boni perchè afermazioni simili se le pol trovar ale origini dei vari nazifascismi

  61. aldo ha detto:

    @54 Giampaolo Lonzar

    mi no son contro el TLT, son el MTL e in general contro tute le politiche che punta ala ridefinizion dei confini, che le vegni da filo-TLT, da esuli istriani, da nazionalisti italiani o da nazionalisti sloveni

    se fossimo nel TLT, saria ugualmente contro politiche de ridefinizion dei confini a favor de l’Italia o de altri perchè credo che i confini vadi superadi in avanti integrandose tuti insieme in Europa e no tornando indrio ale vecie beghe e perchè penso che sia importanti le lote per il lavoro e la libertà, no quele per l’identità, nazionale o locale che sia

    oviamente altretanto libero ti de pensarla diversamente, ma xe indipendentismo e indipendentismo: una roba xe perseguir l’indipendentismo triestin con el voto dela magioranza – tipo i indipendentisti scozesi – altro xe volerlo impor dal’alto con le carte bolate, l’ONU, el governator nominà dale grandi potenze del consiglio de sicureza, ecc, perchè qualchedun se ga auto-nominà rapresentante dei triestini e scrivi “noi, il popolo”

    eco perchè mi no son contro el TLT, ma son contro el MLT

  62. moreno kraljevic ha detto:

    infatti stiamo cercando di ripristinare la svastica come simbolo….ma per cortesia…..
    invece di “farneticare” su posizioni politiche o meno, ai denigratori del TLT chiedo: siete davvero soddisfatti di come l’ Italia ci ha amministrato in questi sessant’ anni? Siete davvero soddisfatti delle opportunità lavorative che sono state create?
    Siete orgogliosi e contenti di come le varie “attrazioni turistiche” di Trieste sono lasciate marcire in totale abbandono e trascuratezza?
    Bè credo che le risposte siano quotidianamente sotto gli occhi di tutti, bianchi, neri, rossi, verdi e chi più ne ha più ne metta.
    Da parte mia, auspico e mi auguro vivamente che le stupide e inutili diatribe politiche finiscano al più presto per lasciare il posto a fatti, ripeto fatti, che facciano del bene a Trieste e ai suoi cittadini.
    Abbiamo delle potenzialità enormi e ci trinceriamo dietro a banali e frivole appartenenze politiche che forse non abbiamo ancora imparato, sono il trampolino appogiato al dirupo che abbiamo sotto i piedi.
    Buona giornata

  63. aldo ha detto:

    @61
    corezion:
    nel’ultima frase oviamente no xe MLT, ma MTL-Movimento Trieste Libera

  64. Stefano ha detto:

    ma qualcuno dei detrattori del Movimento Trieste Libera e del Territorio Libero di Trieste ha letto il Trattato di Pace di Parigi prima di postare commenti ?
    Chiedo come si può fare una discussione costruttiva se una delle parti si rifiuta di informarsi ?

  65. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ ALDO : Ben bon perfeto !

    Ma mi volessi capir ben una roba ; se el postulato xe che el TLT xe sempre esistido
    solo con la formula “Amministrazione fiduciaria italiana della Zona A” passada de man da l’ex AMG/BUSZ .

    Che se gà dimostrà de no ‘sser a l’alteza
    dela aministrazion fiduciaria, che pò fa de rider le piere visto che no i xe boni nianca de aministrar si stessi.

    Se questo xe dimostrato o dimostrabile tuti
    i citadini del teritorio de Trieste xe stadi
    inbrojadi compresi quei 25000 disgraziai che
    xe andai in Australia.
    (tuti credo vol dir anche tuti i partiti che esisteva nel momento del pasagio)

    Xe stadi imbrojadi tuti quei che ga lavorà
    in Arsenal ,in Cantier al CRDA ,a la Fabrica
    Machine che i se gà trovà spiazzai e che gà dovù in qualche maniera rangiarse !

    Xe stai imbrojai quei come mi che gà lavorà per un governo che ghe gà fregà el passato e quel poco de futuro che resta.

    Xe sta imbrojai anche i fioi de tuta sta gente che gavessi podù lavorar in un altro e con un altro sistema con un benessere decente no quel schifo dei politici a oltre 10000 euro al mese!

    Che comunque gavessi podù condivider el suo teritorio gestì indipendente ed autonomo
    in una Unione Europea senza esser in contrasto, no saria nianche l’unico in Europa
    ghe xe El Vaticano, San Marino, Pricipato di Monaco, Andorra, Liechtenstei, fracandolo anche el Lussemburgo; a chi ghe dà fastidio tuti questi???

    Se i se gà rubà parte de la mia vita chi me paga o me rimborsa ???

    Gò lavorà per un paese che no gò mai sentì mio !!!

    Mi me gavessi ‘ssai piasso ‘ver un documento con su scrito “cittadino del TLT in 3 lingue”
    e la mia bela targa dell’auto bianca co’ l’alabarda , perchè gò perso tuto questo a che pro ???

  66. hobo ha detto:

    mi vojo un pick-up co’ la targa del new jersey.

    http://blogs.cars.com/.a/6a00d83451b3c669e201310fdd9d67970c-800wi

  67. ikom ha detto:

    @63
    Io vorrei capire, con tutto il rispetto per le altrui posizioni, un altra cosa perchè in 40 anni non ti ho visto protestare, impegnarti, batterti. Forse sotto sotto a qualcuno andava bene lo status quo. Se sei stato imbrogliato e vittima di furto scendi in piazza.

  68. Harold Minio ha detto:

    ma che state a dire liberate quel palazzo?????
    ma demolitelo quel palazzo piuttosto liberate trieste invasori!!!!!!

  69. Stè ha detto:

    @63 Giampaolo! GRAZIE!
    Xkè dopo aver letto tutti sti contrasti e ste opinioni abbastanza bigotte contro tabelloni, insegne, e indipendisti (che ghe pol star tutte essendo democratici) finalmente arrivà al n.63 go trovà qualchedun che esprimi davvero una motivazion logica per sostener sto movimento, me vien de dirve a tutti “El fine giustifica i mezzi” – “molti nemici molto onore” e “nessuno è perfetto” per parlar a frasi fatte…ma credo che in fondo in fondo tutti noi semo i cittadini del “no se pol” più che de “L’arte d’arrangiarsi”…perciò..
    Trieste, avendo trovà una scialuppa, montighe de sora e tenta de sopravviver al naufragio del transatlantico italico…mal che vadi te farà fadiga a remar sola ma no te sarà morta nei abissi!!

  70. Alessandro ha detto:

    Ma se la scialuppa no esisti cos’te fa?

  71. Stè ha detto:

    Eh bon se un no vol capir no se pol de certo farghe un disegno…E se magari l’intravedi un futuro grazie ala politica italiana, come se podeva sperar nei anni 50….beato lui ah!
    Mi a 30anni oggi (speranza de TLT a parte) vedo solo la prospettiva de espatrio x nn morir de fame!

  72. Alessandro ha detto:

    xe un modo gentile de dir che son stupido e che te ga de farme un disegno!? ad oggi a quanto te quoti che la sciapuppa esisti? 10-15%?

  73. Roby ha detto:

    Al Consiglio di Sicurezza dell’Onu stanno decidendo se affrontare prima il problema del golpe in Egitto, prima il datagate, prima il ritiro dall’Afghanistan, prima la questione palestinese, prima la questione nord Coreana o la nomina del governatore del Tlt.
    Secondo me, visto che oggettivamente ci sono quesioni più importanti di altre, abbiamo buone speranze di risolvere entro il fine settimana. 🙂

  74. Cik ha detto:

    Ma mi me domando….
    Ma sta gente cussì diffidente nei riguardi del TLT, che fa mille domande, che fa mille critiche, che ga mille dubbi, ma gá idea de cosa iera Trieste? Ma gá mai letto qualcosa sulla storia della città? Ma soprattutto xè la loro città o se fio e nipoti delle vagonade de taliani che xè sta fatti vignir su, prima per tappar i busi creadi nel ’18 quando xè stai mandadi via 15000 austriaci e 50000 slavi e dopo nel ’54 per riempir piazza grande per far veder che Trieste iera taliana?
    Anche mi go un per de domande per sta gente….
    Perché non ve fè spiegar dove xè finida la quarta città per importanza dell’impero austro-ungarico (dopo Vienna Budapest e Praga)? Come mai xè finida ad esser la quarta città del Friuli Venezia Giulia? (perché fra poco ne passa anche quella landa desolata nominada Gorizia)
    Perché non ve fè spiegar

  75. Alessandro ha detto:

    @70 eh, ma no! xe scritto nel trattato!

  76. Bibliotopa ha detto:

    # 47 chiarissimo, el TLT xe un mezzo non un fine, per sganciarse dall’Italia. Con buona pace de quanto i ne tontona che i vol ripristinat la LEGALITà, el TRATTATO DI PACE, etc etc. Balle, perchè i vol solo cercar con ricorsi ( che speta che i vegni acolti) crear un FALSO TLT costituido solo dela zona A: In contrasto con la legalità, i trattati e tuto quel che i ne ripeti come un disco roto de tempo.. Chiarissimo… come se no se nasava za prima…

  77. Roby ha detto:

    Il TLT potrebbe essere anche un affare per Trieste, ma è irrealizzabile e illudere la gente è sbagliato e pericoloso. Quelli che ora vi credono a breve vi chiederanno conto con la stessa veemenza e rabbia con la quale chiedono conto ai partiti che hanno ridotto l’Italia in questi stati..

  78. Cik ha detto:

    dove xè finide 220 navi della flotta battenti la nostra bandiera (non tricolore) che commerciava con tutto il mondo….
    Perché non ve fè spiegar dove xè finide le più grandi assicurazioni nate QUA (ras generali lloyd)…
    Perché non ve fè spiegar dove xè finidi i più grandi armatori e spedizionieri che operava nel ns. porto….
    Perché non ve fè spiegar dove xè finide ditte come la dreeher, la stock o i cantieri San Marco, per citar solo qualcosina de quel che non xè più….
    Sicuramente chi ve darà ste risposte ve dirà anche come mai una zona Franca con un punto franco internazionale xè inutile, dove podessi lavorar 40000 persone, e quindi perché xè bisogno de crearne altri (vedi Sardegna Venezia)….
    Xè proprio vero, chi che ga el pan non ga i denti e viceversa…
    Semo sentai su una minita d’oro e non la sfruttemo perché ne ga inculcà che semo in Italia, che l’unica roba che conta xè la bandiera, l’inno e de non lamentarse se la sera el piatto de minestra te lo ga, ma se a mi me spetta de magnar ogni sera in ristorante, voio e pretendo de magnar in ristorante!!
    Sarò mi quel strano, ma grazie a dio son anche quel che non xè completamente lobotomizzà da questa mentalità, dove se te rubi te son furbo, dove la corruzion xè normale, la tangente xè un regaletto, dove i politici che dovessi dar esempio xè i primi a delinquer e la gente li rivota….
    Quel che me secca xè che se va in porto sta roba del TLT ghe ne goderà tutti, anche quei che blatera contro, perché da bravi italiani, salterà tutti sul carro dei vincitori, se non andarà in porto ghe rimetterà sempre tutti, anche quei pazzi che gaveva capì quale iera l’ultima spiaggia che ne spettava per legge!!

  79. Stè ha detto:

    @69 NO, nn me permetteria de darghe del stupido a qualchedun che no conoso, saria mi el primo poco furbo…go scritto “no VOL capir” e no “no RIVA capir” proprio x non esser frainteso, me disp se xè parso el contrario!

  80. Alessandro ha detto:

    e quindi che utilità ga el disegno? comunque la risposta a tutta sta roba la darà el tempo. mi no ghe scometeria 10 euro… ma del resto un pol far quel che vol

  81. ikom ha detto:

    E’ tipico di chi è poco dare le colpe della propria sfortuna ad altri.
    Secondo me tutta la faccenda del tlt non è altro che una delle tante forme becere di antiitalianità. Non che di questi tempi sia difficile parlare male dell’Italia, ma non c’è altro che questo. Invece di impegnarsi nella vita economica, politica e sociale della città è molto più facile promettere un futuro bengodi per tutti. Non c’è altro. Ma possibile che non siamo mai noi, cittadini di Trieste, non in grado o non all’altezza?

  82. ikom ha detto:

    Ma soprstutto in un mondo come quello in cui viviamo dove sempre più il concetto di confine sta finendo, dove se pur con enormi difficoltà ed errori stiamo provando a creare l’Europa. Che senso ha chiudersi? Nessuno.

  83. ikom ha detto:

    p.s.
    ho letto finalmente tutto il famoso trattato ma non trovo da nessuna parte il punto in cui danno la sovranità al tlt, inoltre c’è chiaramente scritto che possono essere cittadini del tlt solo i nati ante 1950, e per gli altri? Esodo? Espropriazione di massa?

  84. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @ 65 IKOM : Si hai ragione sono stato un vigliacco! Ma la mia educazione mi ha permesso solo di rispettare le regole e subire l’arroganza italiana che non ho mai digerito, non son capace di andare in piazza o andar in giro di notte a far vandalismi o scrivere sui muri.

    Ma ti racconto anche perche’ , nell’età in cui si va a cercar lavoro mi son presentato presso un “nome ” di Trieste e come si usava all’epoca c’era un severo usciere che
    domandandomi dove volevo andare, risposi ” ufficio personale per presentare una domanda e lui replicò ” Ma cosa ti manda la mamma, va,va !!!”Raccontai l’episodio ad un amico più grande e commentò ” Lascia perder questi italiani, tanto a noi de Trieste non ci possono vedere , va a Genova a questo indirizzo, seguii il consiglio , l’impiegato che mi ricevette, mi disse riempia questo modulo torni fra 3 gg con bagaglio, 3 mesi di prova , ma non saranno necessari con voi triestini non abbiamo mai avuto problemi.

    Tornai definitivamente a Trieste dopo 15 anni
    , solite storie genitori moglie figli, sono rimasto quà e’ stato un gran errore , con i datori di lavoro italiani sempre problemi di paghe,straordinari, contributi,registrazioni etc etc. non ero abituato a questo sistema, e’ impossibile sostituire il rancore con l’amor patrio.

    Costituzione del TLT sez III del trattato art 21 commi 1, 2,3,4,5
    Cittadinanza art 6 dello statuto commi 1,2,3,4
    cittadinanza ai nati nel territorio al 10 giugno 1940.

    Uno dei furti a tutti i cittadini e’ l’art 33 Immatricolazione navi comma 1 il TLT ha diritto di aprire registri …
    sa quanti uffici ed indotto porta l’apertura
    di registri navali ed uffici tecnici, vada a Montecarlo , Ginevra, Malta.
    aArt 2 il TLT aprirà speciali registri per Cecoslovachia, Svizzera,Ungheria ed Austria.

    Ora registri di convenienza sono Malta, Madera
    che sono UE . le Canarie hanno regimi fiscali
    privilegiati e sono UE

    Art 34 Punto franco regolamentato dall Allegato VIII

    Art 35 Libertà di transito

    Non ci son restrizioni alla libertà e proprietà dei non cittadini del TLT.

    Art 7 dello statuto lingue ufficiali italiano e sloveno , La costituzione stabilirà i casi per l’uso come lingua ufficiale del croato
    nella ZONA A

    Allegato IX Disposizioni tecniche, acqua, elettricità etc

    Allegato X : Disposizioni economiche fino
    tutti i beni che prima della guerra erano Italiani diventano proprietà del TLT.

    ( dove sono andati a finire ???)

    Dall’art 1, fino al 18 con
    particolare riguardo art5 IL TLT sarà esente del pagamento del Debito Pubblico italiano.

    art 19 ogni controversia sarà regolata dal
    art 83 del trattato.

    E qui mi fermo!

    No comments !!!!.

  85. Marco ha detto:

    GRANDE MOVIMENTO TRIESTE LIBERA!!! UN PASSO IN AVANTI VERSO LA LIBERTA’!!!

  86. aldo ha detto:

    @63 Giampaolo Lonzar

    xe chiaro che per mi xe prioritario el conflitto interno ala società e l’integrazion europea, mentre per ti xe prioritaria l’identità triestina vs l’identità italiana e fin qua xe tuto normale perchè el mondo xe bel perchè xe vario, ma el problema xe come se risolvi sta diferenza de vedute: col voto dal basso dei citadini o con l’autorità de qualchedun dal’alto che nomina governatori? xe in questo che se diferenzia un indipendentismo democratico da un indipendentismo autoritario-populista e infati…

    …i indipendentisti catalani e scozesi se ga presentà ale elezioni scozesi e catalane, le ga vinte e dopo i ga domandà un referendum per l’indipendenza, mentre…

    …el MTL xe nato auto-proclamandose “noi, il popolo” e vol che sta indipendenza la proclami le grandi potenze del consiglio de sicureza nominando un governator che i triestini sia d’acordo o no perchè tanto cossa che vol i triestini in carne e ossa no ga importanza perchè “noi, il popolo” e te permeterà che sta roba xe a dir poco inquietante perchè ga precedenti ilustri nela storia europea del novecento

    se i disessi de voler vinzer le aministrative e dopo de voler domandar un referendum locale per l’indipendenza, mi gavessi sempre idee diverse da sto identitarismo, ma ghe fossi un comune tereno de metodo democratico che inveze no ghe xe

  87. aldo ha detto:

    @75 cik

    “xe la loro cità o xe fioi e nipoti dele vagonada de ‘taliani che xe stadi fatti vignir su”

    ma de chi te parli? de Roberto Giurastante e de Vito Potenza, coi cognomi del regno dele due sicilie, indicadi come vostri massimi dirigenti dal vostro presidente sul Piccolo?

    inveze contro de voi se ga espresso sul stesso Piccolo el segretario sloven del PD che tanto ‘talian no xe o in sto thread Paolo Geri che ga origini austriache

    come te vedi, sti discorsi de origini de sangue, oltre che nazistoidi, porta anche a esiti sai ridicoli per chi li fa

  88. aldo ha detto:

    @cik, ti che te se ghe auto-nominà prof de storia de Trieste, perchè no te ne conti a noi ignoranti come mai, quando no iera ancora gnanche cominciade a rivar le vagonade de ‘taliani, cioè soto l’Austria, i “veri” e “puri” triestini de quela volta ga sempre eleto sindaci del partito liberal-nazionale italianissimo e consigli comunali con grandissime magioranze del stesso tipo e perchè quando iera el GMA e l’ondata de esuli no iera ancora rivada e no ghe iera stade le partenze per l’Australia, ale elezioni del 1949, i partiti italianissimi gaveva ciapà el 65% dei voti e Gianni Bartoli iera diventà sindaco senza gnanche gaver bisogno dei voti de MSI, monarchici e qualunquisti?

    dai cik, prof de storia citadina, spieghine a noi che no savemo come xe stà possibile che i triestini purosangue de una volta votassi in modo sai più italianissimo dele vagonade de ‘taliani rivai dopo che ga eleto giunte con assessori sloveni dal 1964 in poi – prima, coi “veri” triestini, no se gaveva mai visto assessori sloveni in giunta – e sostenude da partiti bilingui che prima no gaveva mai vinto le elezioni aministrative

    @cik, ti che te sa la storia dela cità, spieghine sto mistero

  89. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ VARI :Credo che bisogna andar per gradi:

    L’invasione italiana si riferisce alla marea
    di burocrati che hanno riempito gli uffici lasciati dal GMA, per lungo tempo il personale era doppio e gli ex GMA avevano a fianco un funzionario italiano.

    Parlare di triestini puri e’ chiaro che e’ un assurdo, se a Trieste gli italiani fossero stati neri e gli slavi bianchi la città sarebbe oggi color cioccolato.
    ” Le Monde” l’altra settimana riportò che c’è
    un progetto di legge da cancelllare in Francia la parola razza, che non ha più il suo significato originale.

    Quello che una gran parte dei triestini non ha realizzato è che non abbiamo bisogno di fare un referendum per il TLT, il TLT esiste
    in forza del trattato di pace del 10 feb 1947 art 21 , il punto e’ che l’amministrazione fiduciaria italiana non lo ha implementato.

    Solamente la resa esecutiva dell’art 33 dello statuto Permanente del TLT per immatricolazione navi riempirebbe immediamente tutto il mag 26 , non so se si ha coscienza di cosa vuol dire questa possibilità , vuol dire tecnici, vuol dire
    srrutture amministrative, vuol dire arredare uffici,vuol dire informatica, vuol dire registri di classificazione, vuol dire uffici di recruiting, vuol dire strutture per rilascio di certificati professionali STWC 95, vuol dire riparazioni etc.
    Un punto di riferimento in centro europa circondata da paesi che hanno flotte nazionali ed altri che hanno ora uffici a Montecarlo, Ginevra e Londra.
    Per fa questo non servono capitali ma una semplice operazione di marketing che diffonda questa possibilità, che si puoò fare da soli.
    Poi ci facciamo restituire il porto da Roma e ce lo gestiamo da soli .

    Noi siamo seduti sun un tesoro, siamo come il personaggio del Conte di Montecristo , dove l’abate Busoni stava per accendere il fuoco con la pianta del tesoro che si trovava
    sull’isola di Montecristo.
    Non bruciamo la mappa del tesoro.

    Questa e’ una opportunità che dovrebbe essere cavalcata da tutte le forze politiche.

    Anche se frase detta da un personaggio che non mi e’simpatico si addice alla nostra Trieste.

    “Noi non abbiamo terre ,la nostra patria è il mare e sul mare non vivono sudditi”

    Io inviterei ” i contrari” a leggersi attentamente tutto il testo del TLt
    cioe’ :
    Sezione III art 21 e 22

    Statuto permanente del TLT art da 1 a 38

    Allegato VII Strumento per il regime provvisorio del TLT

    Alllegao VIII Strumento relatuvo al Porto Franco di TS totale 26 articoli

    Allegato iX Disposizioni tecniche relative al TLT art A,B,C

    Allegato X Disposizioni economiche e finanziarie relative al TLT 20 Articoli.

    Un regalo fatto alla città perchè possa essere finanziariamente autosufficente da
    URSS,UK, US, CINA,FRANCIA,AUSTRALIA,BELGIO,RSS di Bielorussia,BRASILE,CANADA,CEOSLOVACHIA,ETIOPIA,GRECIA,INDIA,PAESI BASSI,NUOVA ZELANDA POLONIA, RSS UCRAINA,Unione del Sud Africa,Rep.di Jugoslavija da una parte ed sottoscritto dall’ITALIA dall’altra.

  90. Roby ha detto:

    GIAMPAOLO LONZAR
    un conto è essere favorevoli, un conto è crederlo un progetto realizzabile.
    Tu dici che il TLT esiste gia sulla carta: vero, come Israele, solo che non è riconosciuta da metà mondo arabo e si sparge sangue da 70 anni su quelle terre. Israele ha sulle spalle l’olocausto e l’appoggio di tutto l’occidente. Noi cosa abbiamo? Il magazzino 26? credo sia un po’ poco per immaginare che il Consiglio di Sicurezza dell’ONU si metta contro l’Italia per toglierle la sovranità su Trieste e contro la Slovenia che vedrebbe aprirsi una breccia sulla possibilità di scoparire come stato sovrano..

  91. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @91 ROBY :

    Essere scettici e’ legittimo .
    Non e’ necessario che l’ONU si metta contro l’Italia ,basta che dica che deve rispettare un mandato ,eventualmente.
    A chi farebbe del male ? Forse o probabilmente solo all’Italia.
    Perchè la Slovenia dovrebbe scomparire come stato sovrano ???
    Alla fine il mandato fiduciario all’Italia e’ stato dato solo per la ZONA A.

  92. Stè ha detto:

    @91 Roby,
    La tua opinione può esser anche condivisibiile dagli scettici….ma se non si inizia a provarci, non lo si saprà mai dove si può arrivare…
    L’istraele ha dalla sua tutto quel popo’ di roba importante, ma combatte con l’intero mondo islamico non contro la “terra dei cachi”…

  93. Roby ha detto:

    Si mette contro l’Italia perchè deve dire all’Italia che da domani non potrà più esercitare la sovranità che, di fatto, ha esercitato per 50 anni. Non si tratta di scetticismo, ma di realismo. Il MTL parla della questione come se la geopolitica si facesse a suon di carte bollate, la realtà è che a Barcellona sfilano in 3 milioni per l’indipendenza della Catalogna e lo stato risponde picche, la realtà è che a 5 km da noi, fino a qualche anno fa si sparavano (a pace firmata) per il controllo di qualche metro del golfo di Pirano, non per il controllo di una città..

  94. Roby ha detto:

    “A chi farebbe del male ? Forse o probabilmente solo all’Italia.”

    Ecco: a chi è più probabile che decida di far del male l’Onu, la Nato, la UE e le Giovani Marmotte? All’Italia o a Roberto Giurastante? Il mondo permette l’oppressione del Tibet nonostante le carte e il Dalai Lama che, scusate se mi permetto e non vogliatemene, forse ha un po’ più di autorevolezza di Vito Potenza

  95. ikom ha detto:

    Gentile signor Lonzar, nel dire scendere in piazza intendevo un impegnarsi nella vita politica e sociale non un fare atti di vandalismo. La ringrazio e le faccio i complimenti per l’educazione che ha nel comunicare, cosa non comune oggi.

  96. sfsn ha detto:

    @ bibliotopa 77:
    mi parlo per mi, no per el movimento trieste libera.
    Per quanto me riguarda l’italia xe un pessimo stato, che purtropo ga nel DNA el fato de fregar i propri citadini (e sta roba se la nota vedendo che za al momento dell’unificazion i ghe la ga menada a tuti i contadini del sud, abindolandoli con la riforma agraria perciò che i la smeti de esser fedeli ai Borboni, e inveze la riforma agraria no i la ga mai fata. Anzi, Garibaldi e Bixio ga fato fucilar quei de Bronte che la riforma i gaveva comincià a farla)
    Perciò mi personalmente, piutosto che l’italia, me stassi ben anche esser annesso dal Zimbabwe opur diventar provincia dela Bisiacheria indipendente o esser un toco dela Slovenia, del Austria, dela Furlania o anche esser un feudo del principato de Kolonkovec.

  97. ufo ha detto:

    Posso intromettermi in questo discorso talmente elevato e carico di concetti altisonanti (Consiglio di Sicurezza, diritto internazionale) da mettermi in soggezione? Lor signori mi sembrano tutti quanti dottori in tuttologia, ma forse il mio modesto apporto di saggezza contadina può contribuire al dibattito…

    Ventidue anni fa gli abitanti di quel che è rimasto di Stadt Triest hanno potuto assistere dal vivo ad una dimostrazione pratica di come un territorio diventi indipendente e sovrano. L’intera operazione sarà stata pasticciata e confusa, se avessero da rifarla probabilmente certe parti le avrebbero studiate diversamente e tutta la faccenda che prevedeva carri armati in fiamme ed elicotteri abbattuti non sarà piaciuta a chi c’era dentro, ma è certo che alla fine dello show l’Europa ha disegnato linee nuove sugli atlanti e nessuno più dubita dell’esistenza e del diritto ad esistere del nuovo stato, dal emissione di francobolli al seggio al Palazzo di vetro e quant’altro compete a chi fa parte del club dei paesi sovrani.

    Gli stessi acuti osservatori tergestini, volgendo lo sguardo nell’altra direzione, hanno potuto assistere più o meno nello stesso arco temporale ad una dimostrazione assai poco pratica di come invece non si raggiunga l’indipendenza. Il riferimento è ovviamente alle quaquaraquate dei signori colla cravatta verde, che in vent’anni di proclami e di “centomila fucili del Nord” ci ha portato vari matrimoni in stile celtico, alcune ampolle di acqua del Po nell’Adriatico, un cartello “Ministeri del Nord” su due uffici vuoti vicino a Monza e una laurea per corrispondenza per il Trota – ma non, che ad alcuno risulti, ad una sbarra doganale sull’Appennino.

    Lascio al lettore il poco arduo compito di decidere se lo spettacolo offerto dal MTL assomigli più al primo o al secondo caso. Diciamo che non provo una particolare urgenza di andare su eBay in cerca di un elmetto usato…

  98. sara ha detto:

    Trieste Amarcord – rewind TLT, GMA, Austria – dopo aver inondato la città di manifesti, preparato per la propria festa estiva un programma che ha fatto felice la SIAE, ora ha pure una mega-sede super-centralissima in un palazzo di pregio di Piazza della Borsa. Chi paga? I militanti, ovvio!
    Nella stessa Piazza della Borsa, by night, le squinzie vintage con i trench Burberry, le borse Gucci e l’anello Tiffany, dicono con un sorrisetto di sfida che quegli oggetti sono regali della nonna. Le maliziose come me immaginano nei panni della nonna dei giovanili cinquantenni.
    Chi sarà la nonna di Trieste Amarcord?

  99. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ VARI : Allora il punto secondo me e questo ed e’ fine se stesso parlarne sia bene che male

    e’ un diritto far rispettare tutte le clausole del trattato di pace o no ?

    la città di Trieste nel senso della sua economia marittima ne ricaverebbe un vantaggio o no ?

    chi e’ contro e’ perchè e’ uno statale o parastatale o politico e pensa di trarne svantaggio perchè ha paura di perdere diritti acquisiti, pertanto della crescità economica di questo tipo non gliene frega niente ,tanto alla fine del mese il suo se lo trova accreditato sul cc !

    o è l’ultimo dei romantici e si batte per King,God & Country !

  100. Roby ha detto:

    I romantici in Tibet si danno fuoco con la benzina

    Ufo invece parlava dei romantici che si sono tagliati la gola tra vicini di casa e hanno riempito fosse comuni.

    Uno può non essere ne statale ne politico e semplicemente credere che esiste un mondo di carta e un mondo vero, nel mondo vero ci si ammazza per un metro di terra, non si va dal giudice di pace.

  101. sfsn ha detto:

    caro Roby,
    no xe che sia proprio necessario e conveniente tajarse la gola, podessi anche suceder, però…
    Comunque visto che te piasi far l’esempio dela dissoluzion dela Jugo, te ricordo che rep. Ceca e Slovacchia se ga diviso senza sangue, che le republiche baltiche ga fato la secession con pochi più morti dela slovenia, che i paesi dell’Urss se ga diviso gnanche a colpi de carte bolate, adiritura a una zena tra Eltsin, Kravchuk e Shushkevich, per cui i vari paesi dell’ex Unione Sovietica ghe devi l’indipendenza ala Vodka e ala sauna…

  102. ikom ha detto:

    E’ allo stesso tempo possibile non essere nè un dipendente pubblico o parastatale nè similari per non credere in qualcosa che nasce da un accordo di 50 anni fa e che ha le sue basi sulla razza.

  103. Roby ha detto:

    sfsn
    l’esempio della Repubblica Jugoslava l’ha fatto ufo.

    vero quel che dici. La differenza sta che nei casi che citi le separazioni o erano consensuali, dovute a motivazioni etniche, culturali e storiche.
    Ciò accade insomma quando ci guadagnano un po’ tutti, tutti hanno i loro tornaconti ed è un dare ed avere. In questo caso, l’Italia, oltre a dover rinunciare ad un pezzo di territorio, oltre ad aver un danno economico, oltre a subire il danno d’immagine, cosa ottiene in cambio? perchè dovrebbe starsene buona?

  104. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 101 ROBY :

    I temi presentati come esempi non hanno analogia con la situazione di Trieste.

  105. Roby ha detto:

    Ci vorrebbe un po’ di buon senso..
    Le Falkland hanno 2115 abitanti, non contano nulla, e, l’ultima volta 6 mesi fa, si è rischiata un’altra crisi.
    Sono tutti esempi pertinenti.

  106. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 103 IKOM :

    “accordo di 50 anni fa e che ha le sue basi sulla razza”

    1) Non e’ un accordo ma un trattato di pace.

    2) Basi sulla razza, non mi risulta !!

    Io mi son dedicato un paio d’ore e ho letto tutto il trattato dalla sezione III alle norme di esecuzione , ma da nessuna parte e’ menzionata la parola “razza” inoltre ho il trattato qui sul tavolo accanto a me e lo ho sfogliato nuovamente sui punti riguardanti la popolazione ma parla solo di lingue ufficiali la parola “razza” non esiste
    l’articolo 4 parla dei diritti dell’uomo e libertà fondamentali .
    senza distinzione di origine etnica,di sesso,di lingua e di religione,libertà di lingua ,di culto,di espressione di stampa di insegnamento di associazione e di eguaglianza di ammissione ai pubblici uffici.

  107. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 106 ROBY : FALKLAND ,ogni volta che in Argentina c’è una crisi tirano in ballo e Falkland dove tutti gli abitanti parlano inglese.

    Isole mai state nè colonie spagnole nè poi argentine ,ma stazione di pesca francese ,
    da pescatori di Saint Malò e da ciò Malouines , poi in spagnolo Malvinas.
    Anzi loro gridano ” Las Malvinas son Argentina” su che base giurdica non si sa, zoccolo continentale dicono !

    Guardati le ultime foto e vedrai che valgono , ci sono diverse piattaforme di estrazione di petrolio !!!

    Poi perchè il tuo buosenso è meglio del mio ?
    ora i buonsensi sono come i detersivi?

    La mia domanda iniziale era se è un diritto far rispettare le clausole del trattato di pace firmato ed accettato dall’Italia o no ??

    davanti a me ho un francobollo con annullo postale

    26 ottobre 1954 primo giorno dell’amministrazione fiduciaria italiana”

    dicitura sparita con il tempo,! su quale base giuridica ???

  108. sfsn ha detto:

    @ Roby:
    “le separazioni o erano consensuali, dovute a motivazioni etniche, culturali e storiche”.
    Economiche, caro, economiche: se se trova un acordo sui soldi, se trova su tuto

  109. Roby ha detto:

    Le condizioni di resa della Germania nella Prima Guerra mondiale sancivano dei diritti acquisiti per le potenze vincitrici.
    Solo che sono state quelle condizioni a portare il mondo dritto alla seconda guerra.
    Buonsenso è essere oggettivi e non ostinarsi a pensare che una cosa è reale e possibile solo perchè è sulla carta.

    Per le Falkland Chavez, presidente non proprio di uno staterello, nel 2010 aveva intimato al Regno Unito di allontanarsi dalle isole. Altro conflitto sfiorato.

  110. Roby ha detto:

    sfsn

    si, pensavo di averlo scritto. Cosa diamo in cambio all’Italia per farla sloggiare? anzi, quanto?

  111. ikom ha detto:

    @108
    Osimo?

  112. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 104 ROBY ”

    “l’Italia, oltre a dover rinunciare ad un pezzo di territorio, oltre ad aver un danno economico, oltre a subire il danno d’immagine, cosa ottiene in cambio? perchè dovrebbe starsene buona?”

    Il territorio non e’ suo, lo ha in mandato fiduciario, non può aver un danno economico ,
    ha creato un danno economico per cattiva gestione.

    Il danno d’immagine mi dispiace ma se lo è cercato ed in cambio non deve ricevere proprio niente .

    Dovrebbe starsene buona e chiedere scusa per l danno economico recato ai 25000 triestini che sono emigrati in Australia per la non applicazione delle clausole del trattato di pace.

  113. Roby ha detto:

    GIAMPAOLO LONZAR

    discussione inutile, lascio qui. Se credi che grazie ad un avvocato otterrete che l’Italia sloggerà chiedendo pure scusa, liberi di farlo.
    Io mi sento libero di credere che sia una cavolata e libero di avvisare che illudere le persone e fare promesse che non si possono mantenere è assai pericoloso, soprattutto quando, come al giorno d’oggi, le pance cominciano ad essere vuote e gli animi agitati

  114. aldo ha detto:

    @99 sara
    “Trieste Amarcord”

    lol!

  115. Alessandro ha detto:

    Ne salverà i caschi blu…

  116. dimaco il discolo ha detto:

    ho seguito il dibattito con un certo interesse. anzi con molto e mi sono fatto parecchie idee. Ho letto l’intervento su “Die Presse” e ho trovato alcune risposte che mi hanno lasciato perplesso. Sopratutto quella riguardo a mamma austria. La risposta data è totalmente fuori fase.
    non sono contrario al TLT anzi. ma ci sono dei punti che devono essere presi in considerazione. In primis la costituzione italiana che definisce l’italia unica e indivisibile. e questo riguarda anche il tlt che pur essendo stato annesso in maniera fraudolenta e unilaterale all’italia. Questo potrebbe innescare adirittura un’intervento armato dell’esercito nel caso si creasse una maggioranza che vuole autodeterminarsi e creare uno stato che sulla carta dovrebbe esistere da 60 anni, ma che per motivi nazionalistici e politici è stato soffocato nella culla. intervento che avrebbe lo scopo di “ripristinare la legalità”. Il movimento verrebbe etichetato come terrorista con tutte le conseguenze del caso.
    Vorrei porre l’attenzione anche sull’esodo istriano che avvenne, stranamente, proprio in concomitanza con la morte del TLT nel 54. un serbatoio di voti che si spostava dalla zona b per approdare in italia e formare lo zoccolo duro che avrebbe votato la politica che avrebbe governato in questi luoghi per i decenni successivi.

  117. Janko Rupel ha detto:

    @ 114 Roby
    le pance degli italiani sono giá adesso in parte vuote. Vorresti che anche quelle dei triestini si svuotassero ??

  118. effebi ha detto:

    forsi el palazzo, la nuova sede… no xe sta scelta a caso… tacà de un palazzo famosso… dove xe stai inventai i coriandoli…. de carneval…
    ————————–

    In Piazza della Borsa, quasi all’inizio del Corso Italia (la casa bassa al centro con tre poggiolini a fianco della palazzina dell’architetto Max Fabiani), è nato “l’inventore dei coriandoli”.
    Una storia curiosa, intrisa di innocente genialità, conosciuta da pochissime persone.

    Correva l’anno 1876, il carnevale impazzava per le vie cittadine e lungo il Corso si svolgeva la sfilata dei carri e delle maschere. Dalle finestre delle case era consuetudine gettare sul corteo confetti e petali di rose. Sul poggioletto centrale un ragazzetto di quattordici anni, privo di denaro e quindi nell’impossibilità di acquistare confetti o altro, e ebbe la bella idea di tagliuzzare belle carte colorate e di gettare i… “coriandoli” sulle teste delle mascherine sottostanti. Fu una trovata travolgente imitata subito da tanti presenti.

    “L’invenzione” passò velocissima a Vienna, poi a Venezia e da qui in tutto il mondo.
    Alla loro prima apparizione i coriandoli fecero arrivare persino “l’attenta polizia austriaca”. Dopo i primi lanci il ragazzetto sentì suonare alla porta e si trovò davanti l’autorevole gendarme che chiedeva spiegazioni e chiarimenti.

    Quel ragazzino si chiamava Ettore Fenderl e doveva diventare una celebrità nel campo della fisica nucleare. Nel 1926 creò a Roma il primo laboratorio per le ricerche radioattive.
    L’illustre personaggio morì a 104 anni, praticamente dimenticato dal grande pubblico, e la sua “invenzioni”, senza essere stata brevettata, fece il giro del mondo ed ancora oggi non può esistere festa o carnevale senza coriandoli.

  119. effebi ha detto:

    ETTORE FENDERL: un triestin bastanza originario… (come se diria ogi) – fasciston (come se diseva una volta) buon amico de Benito…
    ——————–
    Ettore Fenderl conseguì il diploma di ingegneria a Vienna e di ingegnere civile al Politecnico di Milano. Per un periodo fu al servizio della Regia Marina presso il Genio militare di Sassari e allora redasse una Monografia sulla Colonizzazione Interna della Sardegna per conto del Ministero. Avanzò anche alcune proposte di recupero per la residenza di Garibaldi a Caprera.

    Tornato poi nell’Impero Austro-Ungarico, si interessò particolarmente del settore industriale. A Vienna pubblicò l’opuscolo Hauptmomente Acetylen und Carbid Industrie (“Ciò che più interessa nell’industria dell’acetilene e del carburo”) e fondò uno studio di Ingegneria Civile. Nel 1898 brevettò un tipo di centrale per la produzione dell’acetilene che venne applicato ad una dozzina di impianti tra l’Austria e la Russia.

    Nel 1906 progettò il palazzo del Ministero della Marina austriaca. Nel 1909 si interessò alla regolazione del traffico nella città interna di Vienna, proponendo progetti e tenendo conferenze in particolare sulla metropolitana. Ricoprì inoltre le cariche di giudice di pace (1905) e ingegnere autorizzato (1915).

    Dal 1912 cominciò ad interessarsi di radioattività, applicandola alle strumentazioni ottiche. I suoi brevetti furono copiati non solo in Austria, ma anche in Germania e negli Stati Uniti e per questo motivo fu risarcito con una partita di radio.

    Dopo la grande guerra, anche per la stretta sorveglianza a cui era sottoposto il suo lavoro, tornò in Italia e contribuì alla nascita dell’Istituto Statale di Radioattività Italiano dove operò anche il giovane Enrico Fermi. Qui fondò anche la Fenderlux una sua società che realizzava apparecchiature ottiche per scopi militari. Si iscrisse in seguito al partito fascista.

    Nel 1936 si ritirò a vita privata acquistando una proprietà a Vittorio Veneto. Nel 1950 istituì la Fondazione Flavio ed Ettore Fenderl con scopi benefici. Come volle lui stesso, alla sua morte i suoi terreni furono adibiti ad uso sociale tramite la realizzazione del Parco Fenderl.

    Fenderl si è attribuito l’invenzione dei coriandoli: secondo un racconto da lui stesso riferito (e riportato anche in un’intervista alla radio Rai del 1957), per festeggiare il Carnevale del 1876 avrebbe ritagliato dei triangolini di carta in quanto non aveva il denaro per comprare i confetti di gesso allora in uso.

  120. effebi ha detto:

    “………..Gli studi condotti nel campo delle applicazioni della radioattività dei quali Fenderl fece sempre ampio sfoggio, hanno sicuramente inizio prima del 1912. Infatti i brevetti riguardanti l’applicazione delle radiazioni nel settore delle strumentazioni ottiche, utili peraltro nella navigazione dei mezzi aeronautici e militari, sono del 1912 e del 1915 (Pat. Germ. 30/08/1912, Pat. Austria 27/08/1915).
    Sembra come scrive il Fenderl che le sue invenzioni furono copiate in almeno tre stati: Austria, Germania e Stati Uniti d’America e che lo stesso Fenderl fu risarcito dei danni con una partita di Radio. Infatti nella citazione per sequestro giudiziario del Tribunale civile di Roma del 05/02/1920 si legge:
    ‘’L’ing. Ettore Fenderl – noto studioso di radiologia ed inventore di speciali applicazioni scientifiche, terapeutiche ed industriali del Radio – chiese, dopo varie precedenti pratiche, con istanza 13 Marzo 1919 al nostro Ministero degli Esteri l’intervento del Governo Italiano onde ottenere del Governo Austriaco la consegna di 800 milligrammi circa di Radio, la cui esistenza era soltanto a lui nota per informazioni confidenziali avute durante la sua permanenza in Austria.
    Espose l’Ing. Fenderl, com’egli nato a Trieste, aveva subito durante la guerra gravi danni e persecuzioni da parte del Governo Austriaco, il quale con ogni mezzo cercò di impedirgli l’esercizio della sua industria, negandogli la vendita di Radio-Elemento, e fruttando e facendo sfruttare abusivamente anche dalla Germania il suo Brevetto, riguardante importantissime applicazioni industriali del Radio.’’
    Fenderl a seguito della stretta sorveglianza a cui fu sottoposto a Vienna ‘’con intralcio quasi completo della sua professione’’ (Comparsa aggiunta…. pag. 13) alla fine della 1a Guerra Mondiale ritorna in Italia a Roma con l’intento di sfruttare le sue invenzioni e sicuramente uno dei primi passi eseguiti fu proprio l’acquisizione del Radio in suo possesso che donò allo Stato Italiano.
    Fenderl si fregiò ampiamente di aver contribuito in modo decisivo alla nascita dell’Istituto Statale di Radioattività Italiano con la preziosa partita di Radio regalata, della quale peraltro ne ostentò il valore commerciale (al 1919 lire 1.048.000).
    A proposito di quella donazione Fenderl scrive nel suo ‘’Storie di piccoli e grandi miracoli, 1960’’:
    ‘’Appresi poi che effettivamente era stato costituito –per economia, in scala minore, – nel 1927 in via Panisperna un Laboratorio-Scuola per studi e ricerche radioattive, annesso all’Istituto Fisico della Università, lo stesso cui era stato affidato nel 1920 il mio Radium, che usava distribuendone l’Emanazione in aghi di vetro agli ospedali.
    E’ in questa scuola che il giovane Enrico Fermi insegnò ad una cerchia di studenti e scoprì la disintegrazione artificiale dell’atomo…’’.

    Non vi è dubbio che Fenderl univa le spiccate capacità inventive e tecniche a quelle per l’esercizio negli affari e godeva sicuramente di buoni appoggi politici che sembra sfruttare al meglio. Tuttavia la Società Fenderlux ‘’ fondata col concorso dei più illustri industriali d’Italia’’, e che si interessava della ‘’radiumizzazione di piatrine diastimometriche per cannocchiali, mirini, inclinometri, lenti per leggere all’oscuro’’ (Storie di piccoli e grandi miracoli ) non ebbe grande fortuna, secondo Fenderl per la contrazione delle spese militari. Tuttavia il dirigibile Roma nel 1920 fu dotato delle apparecchiature della Fenderlux, così come una certa quantità di squadriglie di aeroplani dell’aeronautica Militare Italiana.
    Per la sua attività l’ing. Ettore Fenderl fu ricevuto in udienza privata dal Re il 24/07/1920 e dal Papa Pio XII il 26/11/1920.
    L’ing. Fenderl si iscrive al Partito Fascista e fin dal suo arrivo a Roma pensa di trasferirvisi stabilmente. Nel 1922 compera alcune proprietà a Roma tra il ponte Cavour e la Passeggiata di Ripetta per edificarvi un suo nuovo edificio del quale sono pervenuti i disegni di progetto ed un’ampia documentazione sulla vertenza intercorsa tra l’ingegnere e il Comune di Roma per il risarcimento dei danni di esproprio della proprietà, a seguito della Variante del Piano Regolatore del 1925-26.
    L’ing. Ettore Fenderl vedrà nel 1937 risolta la sua vertenza con la liquidazione dei beni espropriati e con l’acquisto nel 1936 delle proprietà a Vittorio Veneto sembra esaurita la sua attività ‘’pubblica’’. Infatti chiamerà ‘’la tana’’ i luoghi e i fabbricati alle pendici del Monte Altare, al di là della stazione ferroviaria di Vittorio Veneto, oggi definita nel complesso Area Fenderl.
    Tra i ‘’piccoli miracoli’’ che il Fenderl si accredita ve ne è uno definito da lui stesso ‘’ di previdenza storica’’; riportiamo la didascalia che accompagna una fotografia del marzo 1938, che lo vede passeggiare con l’onorevole Pitacco a Roma presso la Porta Pinciana:

    FENDERL A PITACCO: Aprimi la strada a Mussolini; voglio dirgli: Non mettete a repentaglio la vittoria incruenta conseguita contro 52 nazioni; non attaccate il vostro carro di trionfatore al carretto di Hitler che appena si mette in movimento; dichiarate invece altamente che l’Italia è satura ed anzi invita i popoli a partecipare al lavoro delle sue colonie; soltanto così la vostra opera sarà coronata ed imperitura – e la pace assicurata.
    PITACCO: Non posso farti arrivare a lui e, se mai tu ci riesci, ti manda al confino.
    FENDERL: Dal confino si ritorna. Devo tentare di fargli evitare una guerra di dieci anni. Fa che gli parli:
    Non ne fece niente – e vennero il 3 Settembre 1939, il 25 Luglio 1943, l’8 Settembre 1943 e lo sfacelo dell’Europa….”

  121. effebi ha detto:

    https://bora.la/2012/03/20/scampoli-di-storia-ettore-fenderl-l%e2%80%99-inventore-dei-coriandoli/

    …un triestin originario (de un “zerto” valor- che no ga vaudo che pochi post de commento

  122. aldo ha detto:

    @117 dimaco il discolo
    “Vorrei porre l’attenzione anche sull’esodo istriano che avvenne, stranamente, proprio in concomitanza con la morte del TLT nel 54. un serbatorio di voti che si spostava dalla zona b per approdare in italia e formare lo zoccolo duro che avrebbe votato la politica che avrebbe governato in questi luoghi per i decenni successivi”

    Dimaco, vedo che questo mito inventato continua a circolare, nonostante i fatti, cioè i dati delle elezioni, mostrino esattamente il contrario: i triestini votavano molto più a destra, “italianissimo” e anti-sloveno durante il GMA che dopo l’arrivo dell’Italia.
    Nel 1949 la coalizione che si diceva centrista e “italianissima” – DC-PSVG-PRI-PLI – raggiunse a Trieste da sola la maggioranza assoluta ed elesse sindaco Gianni Bartoli, il sindaco più “italianissimo” e di destra del dopoguerra. Se sommiamo ai voti della coalizione centrista quelli della destra (MSI-monarchici-qualunquisti) arriviamo addirittura al 65% dei voti del centro-destra “italianissimo”, per il quale non era nemmeno pensabile l’idea di anche un solo sloveno in giunta ad amministrare la città.
    Invece cosa succede pochi anni dopo il 1954? Esattamente il contrario di quel che racconta certa falsa mitologia. Gli equilibri si spostano a sinistra e verso l’apertura gli sloveni. Nelle maggioranze e nelle giunte entrano il bilingue PSI, con dentro addirittura gli ex titini, e l’Unione Slovena. Uno sloveno – tra l’altro ex titino – diventa assessore del PSI e il MSI scende in piazza a protestare. E’ una svolta neanche immaginabile ai tempi del TLT e del GMA. Dopo di allora assessori sloveni ce ne saranno in quasi tutte le giunte che si sono succedute. Prima di allora non c’era mai stato un assessore sloveno, nè con il GMA nè con l’Austria.
    A proposito dell’Austria, prima del 1918 i triestini votavano ancora più a destra e “italianissimo” che ai tempi del GMA. Tutte le elezioni amministrative venivano vinte con maggioranze schiaccianti dal partito liberal-nazionale monolingue italiano che ha sempre eletto il sindaco e la gran parte dei consiglieri.
    Ora il partito che esprime il sindaco ha un segretario sloveno e la cosa è stata accolta come assolutamente normale, mentre non sarebbe neanche stata pensabile per la grandissima maggioranza degli elettori triestini ai tempi del TLT e dell’Austria. Questi sono i fatti, quelli che emergono dalla storia dei risultati elettorali e degli eletti dai triestini per amministrarsi e mostrano una realtà che è esattamente il contario del falso mito alimentato da qualcuno e che hai riportato. La realtà dà fastidio e allora è meglio credere a un mito inventato?

  123. aldo ha detto:

    Dimaco, Trieste Libera non vuole “creare una maggioranza che vuole auto-determinarsi” – in questo caso sarei il primo a chiedere un referendum – ma si è auto-nominata “noi, il popolo” come dice la loro dichiarazione d’esistenza e persegue il TLT con le carte bollate indirizzate all’ONU. Hai mai visto uno stato che sorge dalle carte bollate? Finirà come con la Lega. Nessuna Padania, ma pochi o tanti consiglieri eletti. Il presidente e il vice-presidente di Trieste Libera hanno già tentato l’elezione nel 2011, rispettivamente con la Lega Nord, allora ancora in crescita e con La Tua Trieste, una lista locale. Nel 2011 gli è andata male, nel 2016 riproveranno con Trieste Libera che pensa di presentarsi, come ha dichiarato il suo presidente in un’intervista all’Huffingon Post.

  124. Il Direttivo di Trieste Libera non ha mai neppure preso in considerazione l’idea di presentarsi ad elezioni italiane, in quanto l’Italia non detiene la sovranità su Trieste ed il suo Territorio. Chiunque, spacciandosi per indipendentista dal 1954 ad oggi l’abbia fatto, ha semplicemente tradito gli interessi dei Triestini, accordandosi non disinteressatamente con i peggiori ed ormai putrefatti partiti italiani (per non parlare dell’autorità portuale), Trieste Libera pretende di veder riattivate le Leggi Internazionali vigenti per il Territorio Libero di Trieste, a cominciare dalla Legge 3054, tramite la quale, i soggetti statali firmatari del Trattato di pace di Parigi del 10 febbraio 1947 tolsero definitivamente la sovranità italiana su Trieste; è difficile comprendere a chi possa ancora giovare, nel luglio del 2013 la presenza della simulata sovranità italiana su Trieste.

  125. aldo ha detto:

    @125 Movimento Trieste Libera
    “Il Direttivo di Trieste Libera non ha mai neppure preso in considerazion l’idea di presentarsi ad elezioni italiane”

    “non escludiamo di presentarci alle prossime amministrative (2016). Se non altro per contarci”
    Stefano Ferluga, presidente di Trieste Libera, in un’intervista riportata dal sito di Trieste Libera
    http://triestelibera.org/it/2013/02/elezioni-2013-stefano-ferluga-meglio-essere-amministrati-da-vienna-che-roma

  126. Alen Drastiko Domancic ha detto:

    Tranquillo aldo ..el problema non se poni . Nel 2016 o xe già finalizzado el TLT o semo su qualche spiaggia brasiliana o messicana .. sicuro no stemo a morir qua . Go letto tutti i commenti .. podè inventarve quel che volè sul Movimento .. mi gfhe dedico 13 ore al giorno e posso dir a gran voce che ste farneticando e parlando de fantapolitica . Qua semo genete che movi el cul per refar quel che eroi da poltrona e datastiera ga lassado far in tutti sti anni . Non sè d’accordo con noi ? Offrì allora ai triestini un alternativa valida .. finora non lo gavè fatto ..

  127. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 14 ROBY : il tuo commento non fa una piega !

    Io sono responsabile ora del pane quotidiano
    di 14 persone, nel 2011 ne ho licenziate 10,sono nell’attività portuale e navali .
    Se hai un’idea migliore di come migliorare
    le attività portuali e navali . Divulgale.
    E tu di quante persone sei responsabile quotidianamente ???

  128. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 117 DIMACO IL DISCOLO :

    “In primis la costituzione italiana che definisce l’italia unica e indivisibile. e questo riguarda anche il tlt che pur essendo stato annesso in maniera fraudolenta e unilaterale all’italia”

    Credo che qui sta il ” ventre molle ” dell’Italia in questa discussione.

    Nel momento del passaggio dall’amministrazione AMG/BUSZ del FTT /TLT
    la definizione fu che l’AMG passava il controllo del TLT “all’amministrazione fiduciaria italiana” pertanto quali possano essere i termini del contendere l’Italia
    non credo possa appellarsi all’integrità territoriale di qualcosa che per definizione non è suo.

  129. effebi ha detto:

    ATTENZIONE !!!
    POLIZIA SLOVENA SCATENATA AI CONFINI ITA-SLO
    ————————
    FIOCCANO LE MULTE PER GLI ITALIANI SPROVVISTI DI CARTA D’IDENTITA’ (500 EU – SCONTATI A 250 SE PAGATE SUBITO)
    ————————
    PORTATE LA C.d’I. CON VOI ANCHE SE SIETE A PIEDI O IN BICICLETTA
    ————————
    GIA’ NUMEROSE LE VITTIME DEL CORDIALE “BENVENUTI IN SLOVENIA”

  130. maja ha detto:

    aldo 123

    dal 54 a oggi gli assessori sloveni nella giunta di trieste sono stati in tutto 5. il primo è stato il socialista dušan hreščak nel 1965, il secondo rafko dolhar della slovenska skupnost negli anni 70 e poi Dario Jagodic (PSI) e Aleš Lokar (SSk) negli anni 80. da allora fino alla nomina di kraus sono passati 25 anni. non e’ vero, quindi, che dopo la nomina di hreščak “assessori sloveni ce ne saranno in quasi tutte le giunte che si sono succedute”.
    e va pure ricordato che quel giulio staffieri, che pure aveva due assessori sloveni in giunta (dei quali uno si è dimesso prima della fine del mandato), aveva pubblicamente dichiarato “di usare «sempre» l’epiteto insultante s’ciavo» (schiavo) riferendosi ai concittadini di lingua slovena, essendo in ciò coerente con la polemica dichiarazione pubblica resa al teatro «Verdi» di Trieste, in margine al concerto di Capodanno, quando aveva proclamato, riferendosi agli auguri plurilingui del vescovo, che «nella patria de Rossetti no se parla che italian»”, come risulta dall’interrogazione parlamentare presentata all’epoca da stojan spetič e pubblicata qua: http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/264963.pdf.
    per inciso – correva l’anno del signore 1988, non 1888.

  131. Le parole di Ferluga erano state estrapolate da un lungo colloquio telefonico con Huffingto Post … siamo nel luglio del 2013, fino al 2016 abbiamo cose assai più immediate a cui far fronte, a cominciare dal difendere i nostri concittadini dalle imposizioni illegali italiane su Trieste, se per qualcuno “non escludere” significa affermare ciò che vorrebbe intendere, non possiamo farci nulla.

    Quel che sorprende è il fatto che esista qualcuno che firmandosi (si fa per dire) con un nomignolo, non abbia nulla di meglio da fare in uno splendido venerdi di luglio se non postare migliaia di interventi al solo scopo di sentirsi appagato nell’ottenere qualsiasi risposta da parte di chiunque.

    Se volete far qualcosa di buono per Trieste, cominciate a farlo partecipando al presidio presso il palazzo di giustizia di Trieste il 17 c.m. quando si riparlerà in sede dibattimentale a proposito del valore del memorandum di Londra.

  132. Alessandro ha detto:

    @131 no vedo l’ora

  133. Elisa ha detto:

    Io mi chiedo una cosa molto semplice: ma se la possibilità di staccarsi dall’Italia è realizzabile, perché fino ad oggi nessuno ci è riuscito? Sbaglio o quelli della Lista per Trieste negli anni 80 propugnavano più o meno le stesse ragioni? Quali sono stati i loro errori e che fine hanno fatto?

  134. sfsn ha detto:

    elisa,
    la Lista no ga mai porposto l’indipendenza de Trieste, anzi.
    La Lista iera nata come protesta cittadina contro Osimo e a favor de una fanchigia totale per la città, e raccoglieva in modo eterogeneo chi che iera contro el trattato de Osimo perchè sanciva la perdita dela zona B, chi che iera contro per motivi ecologico-ambientali (el Trattato de Osimo prevedeva la costruzion de una zona franca industriale italo-jugolava sul Carso, mai realizzada), chi che iera contro la Zona Franca Industriale perchè gaveva paura che sta roba gavessi attirà la manodopera juga, più bassa de costo, e chi che sperava che la franchigia totale fussi el primo passo per l’indipendenza.
    Col passar dei anni i esponenti più de “sinistra” dela lista xe stai sempre più taiai fora (anche perchè nel fratempo la Zona Industriale sul Carso xe stada fata cascar) e la famiglia Camber ga ciapà el controlo del movimento, continuando a cavalcar la storia dela Zona B e dei beni abandonai, e spostaando decisamente la Lista nell’ambito destrorso e italianissimo. Comunque no xe mai esistì un programma della Lista in cui veniva anche solo lontanamente proposta l’indipndenza de Trieste.

  135. sfsn ha detto:

    @ roby 111:
    beh, quanto xe de veder. I raporti de forza tra i paesi cambia: se l’Italia va in bancarota, l’uscita podessi esser anche gratuita…

  136. effebi ha detto:

    Chi mi fa una decina di nomi di triestini noti (e originali) che dal 54 in poi si sono battuti-distinti per l’applicazione del T.L.T. e quali atti-azioni hanno promosso ? risultati dopo 60 anni ?
    Sul sito del Movimento sembra che il solo Marchesich abbia compiuto un qualcosa di rilevante, altri ?

    Ci sono state manifestazioni ? Sollevazioni ? Incidenti ? Rappresaglie ? Arresti ? Momenti di lotta clandestina ?

  137. effebi ha detto:

    …insomma, in 60 anni di dura occupazione italiota il popolo triestino oppresso ha dato qualche segno di insofferenza ? no so, per esempio… ga disertà qualche volta la sagra dela sardela !?

  138. effebi ha detto:

    …se rifiutava de esultar ai gol de De Falco ?

  139. sfsn ha detto:

    @ effebi:
    Giampiccoli e Stocca (“capi” del Fronte dell’Indipendenza e del Blocco Triestino) ga molà l’atività politica dopo el ’54 perchè i riteneva che l’arivo del Italia con l’immission de decine de migliaia de italiani rivai a Ts come forze del ordine e impiegati pubblici, nonchè l’arivo a Ts de decine de migliaia de profughi istriani gaveva snaturà la popolazion de Trieste in senso italian rendendo impossibile l’indipendenza. Tantissimi militanti indipednentisti xe emigrai in Australia.

  140. sfsn ha detto:

    ciò effebi,
    ma se decine de migliaia de triestini xe andai via, chi podeva far le azioni contro l’italia?
    Xe speculare a quel che xe sucesso in istria: i esuli xe andai via e in istria no ghe xe stade azioni contro la Jugo

  141. effebi ha detto:

    quindi due, che xe emigradi subito,
    el paragon con l’istria e l’esodo istrian me fa pensar che a trieste l’italia infoibava sistematicamente i triestini originali…

  142. Alessandro ha detto:

    @141 solo i traditori della causa. I triestini originali buoni e onesti podeva restar.

  143. ikom ha detto:

    Io penso che gran parte dei soldi con cui vengono finanziate le attività del movimento provengano da sostenitori emigrati da Trieste di lingua/origine austriaca. Che visto la profonda crisi economica italiana vedono nel tlt un modo per ristabilire lo status quo. Cosa per altro legalissima sia ben chiaro. Se per sessant’anni non abbiamo sentito parlare di questa cosa penso che tutto sommato fino a quando il sistema reggeva economicamente andasse bene a tutti ora…. l’acqua è poca e la papera non galleggia.

  144. Paolo Geri ha detto:

    # 99. Sara

    “Chi sarà la nonna di Trieste Amarcord?”

    Probabilmente un “sommergibile” che è rimasto silenzioso sul fondo del Golfo dopo le elezioni politiche.

  145. Dario Cardillo ha detto:

    Non voglio entrare nel merito della diatriba tra i favorevoli ed i contrari perchè ormai è stato detto di tutto e di più.
    Ho molto apprezzato il fatto che lo scambio di opinioni si sia svolto all’insegna dell’educazione e del rispetto, cosa che non avviene in alcuni altri siti.
    Ho comunque notato in tutte le pagine che trattano l’argomento, che nessuno dei detrattori del TLT abbia mai formulato una soluzione alternativa, seria ed articolata, per far sì che in pochi anni la nostra provincia non diventi un’enorme “casa di riposo”!!!

  146. dimaco il discolo ha detto:

    Sfsn, mi invece so che el marescial voleva una Trieste indipendente da italia e yugo.per farla curta una specie de san marino o montecarlo. controlada dai aleati. Cussi se gaveva espresso tal 70 a okroglica. Mi credo che anche questo no ghe andava ben ai taliani perchè un portofranco colegado diretamente con l’europa central gavesssi portado tanti soldi a trieste e ben pochi ai porti taliani. E el marescial che stupido no iera gaveva fiutà el bisness. in fondo esisteva gia i colegamenti con viena e altre cità.

  147. dimaco il discolo ha detto:

    parlo de colegamenti feroviari da trieste via ljubljana oviamente. e certe robe porta bori che schifo no ghe fa a nissun. ugual da dove che i vien.

  148. hobo ha detto:

    io invece vorrei capire in base a quale ragionamento si ritiene che, una volta istituito il tlt, i triestini che nel collegio di trieste centro davano il 50% dei voti a menia e che ancora oggi scaturiscono quando vedono un cartello con scritto deviazione-obvoz, dovrebbero miracolosamente trasformarsi in entusiasti sostenitori del bilinguismo. questa cosa non e’ possibile, e voi di MTL lo sapete benissimo. la citta’ e’ attraversata da crepe e faglie che mettono in crisi la vostra pretesa di rappresentare “il tutto”.

    e poi vorrei capire in base a quale ragionamento si ritiene che un regime di porto franco possa automaticamente portare ricchezza e benessere a tutti, e non solo a quella elite che ha – o avra’ – il controllo del capitale e delle attivita’ economiche. la redistribuzione della ricchezza non puo’ aver luogo se non attraverso una serie di lotte sociali, e anche questo mette in crisi la vostra pretesa di rappresentare “il tutto”.

    voi di MTL continuate a dire che chi non e’ con voi e’ uno statalista, o un nazionalista, o chissa’ che altro. non vi passa nemmeno per la testa che qualcuno possa considerare la vostra battaglia come diversiva rispeto ad altre battaglie di respiro internazionale – ad esempio la battaglia contro l’austerity, contro lo strapotere del grande capitale, contro la privatizzazione dei beni pubblici, contro l’erosione dei diritti sociali…. e non vi passa per la testa che qualcuno possa considerare molto negativamente il vostro rimuovere dal discorso i conflitti reali di cultura e di classe che attraversano la societa’ (triestina), o il vostro ritenere che tali conflitti si debbano sciogliere nel “superiore interesse della nazione (triestina)” – e cioe’, come insegna la storia, nel superiore interesse della elite dominante (che guarda caso a trieste e’ italofona e borghese).

  149. ikom ha detto:

    hobo, penso solamente che loro vogliano cambiare l’attuale classe dominante italofona e borghese con un altra austriaca/slovena e borghese.

  150. hobo ha detto:

    @150 no, resterebbe la stessa classe dominante italofona e borghese, perche’: primo, i rapporti di potere reali non si cambiano con la carta bollata; secondo, perche’ i vertici di MTL sono italofoni e borghesi.

  151. capitano ha detto:

    Governante tedesca, amante francese, college britannico e conto svizzero.

  152. ikom ha detto:

    @152
    un grande

  153. dimaco il discolo ha detto:

    e de talian la coda de paia.

  154. ikom ha detto:

    e de dimaco la testa de legno….. senza offesa.

  155. dimaco il discolo ha detto:

    no te vorà miga che i taliani vegni messi fora dala lista de capitano. che dopo i disi che li discriminemo perchè taliani.

  156. ufo ha detto:

    @142 “a trieste l’italia infoibava sistematicamente i triestini originali

    Infatti: non è certamente un mistero il fatto che fino al 1943 l’Ispettorato Speciale di pubblica sicurezza (nessun dubbio sulla sua italianità) utilizzava regolarmente cavità e anfratti per disfarsi dei corpi di quanti morivano sotto le torture in via Bellosguardo (che, guarda caso, raramente venivano da Pescara o Trapani).

  157. capitano ha detto:

    dimaco il punto è che gli italiani non verranno messi fuori neanche da MTL. Come dice hobo il giorno dopo che dovessero instaurare il TLT sarà tutto come prima, con una elite capitalista italiana a governare la città.
    Secondo me la maggior parte di coloro che militano e simpatizzano per MTL si identificano perchè si pongono le stesse domande su rigassificatore, speculazione in porto vecchio e temi ambientali su cui però MTL dà risposte sbagliate o surreali.
    Il resto della classe politica quando va bene non sa rispondere e quando va male parla di tutt’altro.

  158. aldo ha detto:

    @131 maya

    Nel dire che c’erano quasi sempre stati assessori sloveni a partire dal centro-sinistra intendevo in comune e/o in provincia.
    Comunque lo scopo della rilevazione di questo fatto non era certo “italiani brava gente” ma il mettere in rilievo la falsità del mito, continuamente ripetuto da austriacanti e indipendentisti, e riportato anche da Dimaco, su dei triestini maggioritariamente cosmopoliti sotto l’Austria e il GMA e poi diventati “italianissimi” causa gli interscambi migratori.
    Come emerge dai risultati elettorali che ho riportato, sia sotto l’Austria che sotto il GMA, quando secondo qualcuno c’erano i “veri” triestini, c’era invece un voto ben più “italianissimo” – nel senso di dato a partiti monolingui italiani – che dagli anni sessanta in poi e mai, mi risulta, un assessore sloveno aveva messo piede in una giunta che non fosse di un comune minore prima degli anni sessanta.
    Questo per dire che questo mito di una società triestina in passato organica e priva di conflitti interni, è un mito inventato di sana pianta e che serve ora a un’operazione politica populista-autoritaria-legittimista come quella del MTL, sui cui contorni concordo con il @149 di Hobo e sulla cui utilizzazione concordo con il @145 di Paolo Geri, al quale aggiungerei anche l’ipotesi di uno o più probabili sommergibili oltremanica e/o oltreoceano.

  159. maja ha detto:

    aldo, avevo capito qual era il tuo scopo, grazie. e infatti concordo con te e hobo, ma mi sembrava giusto precisare.

  160. aldo ha detto:

    @132 Movimento Trieste Libera
    “non escludere”

    Quindi confermate, in perfetto politichese, di “non escludere” di partecipare alla amministrative del 2016.

  161. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 149 HOBO : Io non teorizzo nulla.
    Io voglio sapere se e’ stato leso un diritto ( e a me sembra di si ) mio, dei miei figli, dei miei nipoti e avanti ; che può o poteva dare benessere,serenità e felicità !
    E con manipolazioni mediatiche ache a tutti quelli che sono perplessi e contro.
    Ed e’ ora che la verità venga fuori!

    Ora siamo al punto che si inizia il mese con incubi ed angoscie, certo non per chi di questa situazione e’ od e’ stato complice o chi ha il 27 garantito.

    Ora uno che è contrario, non mi può iniziare a sputtanare o fare gossip su personaggi più o meno in vista in questo movimento , ma mi deve dire QUALI SONO GLI SVANTAGGI , se comprensibili io posso anche cambiare idea.
    Altrimenti e’ solo aria fritta .
    E mi deve anche dire se ha letto in toto il dispositivo del TLT.

    Io ho passato la mia vita professionale sul mare, nei porti, nelle attività marittime e per cognizione di causa so quanto può rendere un porto e le sue potenzialità!

    La mia esperienza e’ maturata in tutto il Mediterraneo, Nord Europa ,USA e sono stato in contatto con tutti i risvolti legati alle attività navali.

    Focalizzo un punto solo del TLT : Il diritto di battere bandiera e tenere registri che non e’ un incarico di deleghe ad imprese private che
    tu ipotizzi in mano ad un potere borghese e privato, questa e’ una prerogativa statale dello stato del TLT, la restituzione delle aree demaniali ora R.I. va restituito al TLT stato non a un privato e così via.
    Cioe’ ricchezza comune , non privata.

    Io non so se tu hai coscienza di cosa vuol dire questo e che ricchezza si trova a gestire lo stato TLT , e questo sì, che chiama. nel TLT stato un indotto che e’ quasi incalcolabile.

    Per chi chiede chi c’è dietro , io lo so
    e rispondo :

    c’è la B.P.

    nooo non la multinazionale petrolifera
    ma l’acronimo triestino .

    “Bale Piene”

  162. dimaco il discolo ha detto:

    io invece ho una domanda da porre. Tutti vorrebbero il TLT e staccarsi dall’italia. Ma il punto focale della dsicussione è: quanto sono disposti a sacrificare i cittadini per avere la propria libertà.
    @MLT:
    come pensate di sopravvivere nel caso vi fosse un distacco dall’italia. Dove trovereste i mezzi necessari (cibo, medicine, acqua ecc) per il sostentamento della popolazione? non rispondetemi: con i soldi derivanti dagli investimenti che faranno le grandi aziende per aprire bottega nel TLT: Perchè non mi risulta che vi siano aziende con un assegno miliardario, in fila ad aspettare. e nemmeeno con il porto a parer mio, perchè forse vi siete dimenticati che per far lavorare un porto servono clienti e sopratutto accordi commerciali che devono essere stipulati.

  163. capitano ha detto:

    Cioe’ ricchezza comune , non privata.

    ??? Ma allora il MTL è leninista ???

  164. capitano ha detto:

    “E de bever?”
    “La me dia 700 neri, 500 cocasero e 1000 spume”
    “Ah e capuzi garbi per 900 de lori”
    “Volè qualche salsa pei panini?”
    “Cren però a parte”

    da: Il dittatore dello stato libero di Melonas

    http://youtu.be/tW1TvVFeB7E

  165. Per cominciare, ma solo per cominciare, i 200.000 triestini residenti sul Territorio, compresi quelli che si immolerebbero con il tricolore ed il busto di Mussolini, cosi come quelli del “Trst je nas”, potrebbero campare tranquillamente nel loro stato sovrano ed il suo welfare con i 120.000 miliardi di IVA (cifra basata su calcoli assai riduttivi) solo fino al 1996 e indebitamente versati allo stato occupante, e poi, sia pure con il porto libero ridotto dall’Italia criminalmente nelle condizioni che tutti conosciamo, dal terminal petroli se ne vanno verso Roma 4 miliardi di euro all’anno, euro che, per Legge devono rimanere a Trieste, quindi nessun problema, le aspirine potrete comperarvele senza nessun problema anche senza l’Italia … per quanto concerne i rifornimenti idrici, dell’energia elettrica ecc. c’è tutto sugli allegati del trattato di pace, se volete leggeteveli.

  166. Paolo Geri ha detto:

    A prescindere dalla validità o meno delle “rivendicazioni” giuridiche sull’ esistenza in vita del TLT, nella discussione ci si è tutti (o quasi) dimenticati di una “cosuccia” che si chiama Trattato di Osimo. Osimo non fu solo un semplice trattato fra due stati. Ebbe la “benedizione” di USA (probabilmente anche Gran Bretagna) e (all’ epoca) URSS che erano costantemente informati tramite le loro ambasciate di Roma degli sviluppi della discussione in corso e dei termini del Trattato. Insospettabili “corrieri” dei due principali partiti politici nazionali dell’ epoica (PCI e DC) partivano con cadenza settimanale da Trieste per Roma. Il via libera finale alla firma del Trattato di Osimo fu dato dalle due superpotenze. Chiedo: si può ragionevolmente pensare che oggi USA e Russia siano disposte a rimettere in discussione quanto da loro allora deciso ? Si chiama “Realpolitik” che, da che mondo e mondo, vince – in campo internazionale – anche su eventuali ragioni del diritto.

  167. capitano ha detto:

    #167 può anche essere così ma il piano della critica che muovi è lo stesso piano su cui muovono i loro passi quelli di MTL. La carta bollata. Sarebbe ora che quelli di MTL chiarissero su quali basi ideologiche poggiano le loro rivendicazioni (e non dicano che non ne hanno perchè tutti in politica ne hanno, in primis gli auto-proclamanti di sè anti-ideologici). Cosa sarebbe il futuro TLT che hanno in mente? Una base militare americana? Un porto franco per le mafie? Un paradiso per ricconi capitalisti in pensione? Governato da un gran consiglio di anziani nominato dall’ONU?

  168. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @ 168 CAPITANO :Sono uno che è d’accordo con il movimento. Io e’ già da tempo che ho messo una pietra sulle religioni praticamente ateo.
    Pertanto non credo neanche nelle ideologie inventate dagli uomini , che sono come me ,più difetti che virtù. Ora credo nel Dio che fa pagare le bollette puntualmente, che riesce a mantenere i figli decorosamente, che
    riesce a dare una adeguata educazione e che riesce a risparmiare ,che riesce ad avere una condizione di vita decente,per andare una volta all’anno almeno in ferie (io son 8 anni che non ne faccio). Insomma vorrei vivere come un politico ,la maggioranza non ha neanche un mestiere o professione ,e quelle poche volte che ho stretto la mano ,la mia li ha graffiati ,la loro era molliccia e liscia faceva schifo come quello che dicono.

    Chiedo troppo ?? In fondo il mio cuore ‘ è rimasto giovane : Nè Dio,nè stato ,nè servi,nè padroni.

    Voglio anche tranquillizarti, niente base americana ora c’è un presidente democratico, dopo l’11 settembre l’America si preoccupa della sicurezza interna ,una volta in Mediterraneo c’erano due Battlegroups di 25 navi ora uno solo.Gli Usa hanno detto sarebbe ora che vi difendiate da soli, ora oltre ad un solo gruppo ci sono due
    della NATO lo STANAVFORLANT & STANAVFORMED
    che girano per il Mediterraneo.
    Sono per lo più ad Augusta, Creta -Souda Bay,
    Turchia,gli Inglesi a Krotiri -Cipro.
    Per questo l’Italia e’ obbligata a comprarsi 35 aerei, una porta-aerei in assetto di guerra ne porta quasi 90, ne manca una ora.

    Le mafie ed i capitalisti “rentier” non hanno bisogno del TLT. Mi auguro che Trieste saprà dare professionisti adeguatamente capaci di amministrarla.

    Tanto per far un esempio durante il TLT con il GMA, la Capitaneria di Porto era comandata
    da un civile laureato in in ingegneria navale
    non da un militare.

    Ma forse questo e’ troppo pragmatico per una amminstrazione italiana ancora odorante di burocrazia borbonica.

  169. dimaco il discolo ha detto:

    @mtl credi veramente che lo stato italiano vi restityirá un solo centesimo?credi veramente che vi lasceranno creare una. piccola nazione che manderebbe a rotoli tutti u porti italiani in adriatico e non solo. perchè credete che abbiano affossato le infrastrutture esistenti? io sono convinto che pur di impedirlo non si farebbero problemi a intervenire militarmente e in maniera pesante. a me piace l’idea del tlt ma non credo sia fattibile senza pesanti sacrifici. renditi conto che non avete nemmeno una personaltá carismatica a livello internazionalw che possa paelare per voi e all’onu no nteressa poi molto

  170. rosi ha detto:

    Max Fabiani, il progettista della casa Bartoli, era un cosmopolita.
    Pertanto non potrebbe che essere contento che proprio in un suo palazzo, anzi in uno dei suoi palazzi più belli, trovi sede il Movimento Trieste Libera.
    Complimenti!

  171. Alessandro ha detto:

    @170 Stranamente son d’accordo. Ma veramente pensè che perché xe scritto succederà. Infatti Gheddafi quando gavemo iniziado a farghe la guerra xe uscido dal bunker col trattato de Bengasi e ga dito: “ma come Berlusconi!? Xe scritto sul trattato!”
    Hamas fa aeroplanini de carta con le risoluzioni ONU sul diritto al ritorno e le sentenze che disi stop agli insediamenti e li lancia su Tel Aviv. Sulle ali i scrivi: “ou, leggè dentro, xe tutto scritto”. No me par che funzioni. A differnza della Slovenia, la Croazia ga de tirar fora ancora un pochi de soldini per risarcir i beni abbandonati come da accordi: no me par che i ghe ga dito “finché no paghè niente UE perchè xe scritto nei accordi”. Voi gavè un idea del diritto internazionale come moloch ma el diritto internazionale ga senso solo se gli stati lo rispetta. Che poi la zona B pol esser fora del TLT perché Slovenia e Croazia xe “riconossude” xe una boiada pazzesca. Gavè idea per quanti anni la RPC no xe stata riconossuda a differenza dela Cina Nazionalista? Sta roba del riconoscimento no sta in pie.

    E poi sicuro i laseria l’acquedotto ecc ecc perché, ovvio, xe scritto sul trattato. I faria come i portoghesi che co’ i xe andai via dal Mozambico i ga butà el cemento zo per la tromba dei ascensori o come i francesi che staccava fin i telefoni dall’Algeria.

    E dopo saria tutti gli altri problemi brillantemente esposti in post precedenti sulla questione “politico-ideologica”.

  172. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @172 ALESSANDRO : come già dito mi son un sostenitore esterno del TLT.

    Come che se pol trovar tute le motivazioni e terorismi psicologici CONTRO se trova anche quei PER.

    Mi no gò la libidine del disagio de amar e e ‘sser contento de l’amnistrazion fiduciaria italiana che xe stada e xe “a big flop”.

    Anche perchè pezo de cussì no pol ‘sser,
    del resto xe anche tuto ligà a che lavor fa uno , se el xe un statal o parastatal etc o politico xe ciaro che no’l pol giogar contro
    a chi che ghe dà la boba e privilegi .

    Pò come che se disi in inglese :

    “Where there is a will there is a way “

  173. Alessandro ha detto:

    “Where there is a will there is a way “

    Vederemo ah. PS: no son nè statale né parastatale. Solo realista.

  174. sfsn ha detto:

    Alessandro,
    m dispiasi (poco) contraddirte, ma la Croazia ga finì de pagar el dovuto per i beni abbandonai (clausola del trattato de Osimo) un cinque anni fa. I soldi xe stai messi in un conto della Dresdner Bank (la stessa banca dove che gaveva za versa el suo la Slovenia) perchè l’italia no ghe ga mai dà un numero de conto a Slo e Hr perchè demagogicamente ghe convien dir che la question del risarcimento xe risolta.
    Dunque in sti conti della Dresdner Bank xe diverse milionade de euri italiani che nissun governo italian ga mai riscosso

  175. sfsn ha detto:

    scusa, refuso: “l’italia no ghe ga mai dà un numero de conto a Slo e Hr perchè demagogicamente ghe convien dir che la question del risarcimento NO xe risolta.”

  176. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ VARI :
    i me ga messo sula scrivania
    proprio desso

    “le pagine bianche 2013/2014 elenco telefonico”

    sora xe scrito :

    “Territorio di Trieste”

    speremo che sia un transfert freudiano de bon augurio .

    🙂

  177. Alessandro ha detto:

    @176 Verificherò, grazie per l’appunto. Ma no cambia la sostanza del mio intervento.

  178. dimaco il discolo ha detto:

    la storia dei conti corenti è piuttosto complicata. la Slovenia ha versato la sua parte di indenizzi su un conto della dresdner bank in lussemburgo. Soldi che gli italiani non hanno accettato in quanto a loro avviso sono troppo pochi e li hanno lasciati li. Tempo fa lessi un’articolo sul Piccolo che parlava proprio di questi soldi e che al tempo ne era responsabile un certo Menia (se non ricordo male) Fatto sta che l’italia vuole più soldi per i beni abbandonati ma la Slo ha pagato la sua quota. Poco tempo più tardi venne fuori il discorso dei contoi correnti dei politici italiani in lussemburgo e lichtenstein dei quali sarebbero passati soldi di provenienza sconosciuta o quantomeno dubbia. Io vorrei tanto vedere il saldo di quel conto alla dresdner bank. Forse essendo soldi pubblici sloveni qualcuno potrebbe anche domandare se sono ancora tutti li o sono fini su conti di politici italiani a loro insaputa ovviamente.

  179. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 10 ALESSANDRO : Ti te ga anche ragion, ma la medaja ga sempre due face .

    Hong Kong per esempio xe stà un tratato
    rispetà.

    Ma cossa saria sucesso per le piaze del mondo se i Inglesi gavessi dito , semo quà e se la tegnimo !!

    Te credi tuti ziti ?!

  180. Alessandro ha detto:

    La RPC ga un pochetin più de peso del fantomatico TLT

  181. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @170 DIMACO IL DISCOLO :

    “che manderebbe a rotoli tutti i porti italiani in adriatico”

    A mio avviso non credo che il TLT possa
    mandare a rotoli i porti perchè i traffici
    che arrivano nel Sud hanno poco a che fare
    con Trieste, qualcosa potrebbe essere in concorrenza con Venezia e Chioggia.
    Porto Nogaro e Monfalcone che il governatore vorrebbe far aggregare in un unica Autorità Portuale per me è poco percorribile vuoi per distanze e fondali da palude.

    Solamente per Capodistria/ Koper potrebbero sorgere delle competitività, che qui invece se si effettuasse il collegamento ferroviario neanche 2500 metri si potrebbe lavorare in sinergia.

    Invece che organizzare gite in Porto a Trieste dovrebbero organizzare gite in porto a Capodistria così la gente vedrebbe come è gestito e mantenuto e dov’è la differenza.

    Per i porti Croati il poblema non esiste,
    Fium/Rieka cerca di essere il porto dell’Ungheria come era storicamente e serve tutto il Nord Croato; Zadar/Zara ha da fare con i suoi traghetti locali e qualche nave da crociera e cerca di organizzare Gazenica per i container.
    Spalato/Split con il porto Vecchio Gradska Luka ha da fare con i traghetti e non e’ sufficente e cerca spazio verso i vecchi impianti chimici vicino a Salona , i militari non mollano la vecchia base della marina a Lora, il Porto Nord e’ in mano ad una società russa.
    Ploce/Porto Tolero era un porto per Bosnia
    che lavora poco più qualche traghetto per le isole o per il ragusano visto che non c’è continuità territoriale causa l’enclave Bosniaca di Neum , fino a che non sarà costruito il ponte che scavalca la baia di Neum /Kanal Malog Ston, che raggiunge la penisola di Peljesac/Sabbioncello tra Komarna e Kameniceper e congiungersi poi sulla Magistrala che arriva a Dubrovnik/Ragusa.

    Dubrovnik/Ragusa è esclusivamente un porto per navi da crociera e traghetti per le isole e l’Italia.

    La Bosnia e’ diventato uno stato marittimo, ma non ha infrastrutture interne , non ha neanche un codice della navigazione, si sono difesi contro la Croazia portando il progetto del ponte da 15 mt di altezza a 45 Mt s.l.m. altrimenti sarebbe diventato un lago , che neanche grossi yacht a vela sarebbero potuti entrare.

    Sono intenzionati a fare almeno un molo per ospitare picccoli taghetti per far arrivare navi dall’Italia e far proseguire a Međugorije pellegrini senza dover transitare per la Croazia.

    In Montenegro la costruzione veloce di Porto Montenegro a Kotor/Cattaro darà approdo a maxi-yachts ,il porto a navi da Crociera che poi vanno a Dubrovnik/Ragusa, commercialmente per navi si sta potenziando Bar/Antivari ma sarà ad esclusivo uso locale.
    La Serbia ha messo gli occhi sul Salonicco
    in Grecia che diventerà il suo “home port”

    Questa a grandi linee la situazione attuale,
    conflitti di interesse ne vedo ben pochi.

    Il fatto di poter battere bandiera ed aprire registri non vuol dire levar traffici ad altri ma aumentare un bacino di utenza di servizi.

  182. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @181 ALESSANDRO : questo xe più che vero !

    Per questo saria de ofrirghe ai cinesi el porto vecio che i lo impiniria de fabrichete
    delocalizade a Trieste.

    El ingresso de porto vecio tuto rosso con le colonne a pagodina e fregi de oro.

    Gavessimo una bela Chinatown e el drago per capodanno .
    🙂

  183. dimaco ha detto:

    mezo porto del pireo xe sta compra dai cinesi.e lavora solo lori e nissun greco

  184. Alessandro ha detto:

    @183 chissà 🙂

  185. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    ç VARI : Ritengo utile raccontar un fatto successo un paio di giorni fa.

    Questa e’ la realtà del degrado di servizi che e’ giunta la città.

    Una nave tramite la sua agenzia chiede il servizio di lavaggio di una cinquantina di tute. Fatto un giro di telefonate per vedere la fattibilità, si scopre che a Trieste nessuno fa più servizio di lavanderia industriale, quella che c’era e’ fallita, il srvizio potrebbe farlo una lavanderia vicino a Ronchi ma ci vuole una settimana.

    Abbiamo chiamato il ns. ufficio a Koper/Capodistria per controllare cosa offre
    il loro mercato.

    Dopo pochi minuti veniamo informati che il servizio e’ possibile con restituzione
    in 24 ore.

    Queto è l’ennesimo esempio del livello logistico che la città offre alle navi che qui fanno scalo.

  186. El baziloto ha detto:

    I soldi della Dresdner non è che non sono stati accettati “perché sono troppo pochi”, ma perché in base agli accordi di Roma fra Italia e Jugoslavia (previsti dal trattato di Osimo) quest’ultima avrebbe dovuto versare una certa cifra a scadenze mensili. Poi la Jugo è esplosa, le rate sono saltate, poi Slovenia e Croazia senza informare la vecchia controparte dell’accordo – e cioè l’Italia – hanno deciso come dividersi la cifra da versare. Poi – visto che l’Italia non ha indicato più su che conto versare queste rate mensili – allora la Slovenia ha aperto un conto fiduciario in Lussemburgo e ha versato il dovuto. La Croazia non ha invece versato nulla, limitandosi a chiedere all’Italia di indicare le coordinate bancarie.

    Ricordo che stiamo parlando dei beni della ex zona B del TLT, e NON dei beni degli esuli per le zone passate alla Jugoslavia a norma del Trattato di Pace. Sempre a norma del trattato di pace che qua si vuole sempre valido non potevano essere tolti ai loro legittimi proprietari questi beni. Tanto per capirci, stiamo parlando di circa il 90% degli immobili privati dei comuni di Capodistria, Isola, Pirano, Buje e Cittanova (per elencare solo i maggiori).

    Se quindi per incanto risorgesse il TLT secondo i crismi previsti dal trattato di pace, avremmo l’incredibile situazione per cui Osimo non è più valido, salta l’accordo di Roma e gli esuli o i loro eredi si vedono ritornare in un colpo solo il 90% delle case di Capodistria, più tutti i terreni attorno nelle immediate vicinanze. Per dirne una, i de Vergottini tornerebbero ad essere i maggiori proprietari terrieri dell’intera zona, così come gli eredi dei Besenghi (Ughi: la famiglia di Uto). Gli eredi dei De Castro tornerebbero a possedere la loro magnifica proprietà. Cittanova diverrebbe praticamente per intero proprietà di esuli italiani e così via.

    Ovviamente il porto di Capodistria non sarebbe più territorio sloveno, ma immagino che ai triestini fregherebbe nulla il fatto d’avere DUE porti sul loro territorio, nemmeno collegati fra di loro da uno straccio di linea ferorviaria, dei quali uno è in regime di porto franco e l’altro no, ed in più gli sloveni che lavorano in porto a KP dovranno quasi tutti da oggi per domani come minimo pagare l’affitto ai vecchi proprietari italiani o ai loro eredi che magari vivono in Sud Africa. Pensa che risate mostruose!

    Magie del rispetto *letterale* dei trattati.

  187. Mass ha detto:

    tratato de Osimo ? e cossa xè .. mai stado registrado a l’ ONU e manco in Min. Esteri..

    val de più el tratato de Rio Ospo..

  188. Alessandro ha detto:

    Ciò non toglie che Osimo produce effetti tangibili…

  189. ufo ha detto:

    @188 Cos’è, la nuova frontiera della fantapolitica?

    Un piccolo riassunto di diritto costituzionale:
    – il Presidente della Repubblica … accredita e riceve i rappresentanti diplomatici, ratifica i trattati internazionali, previa, quando occorra, l’autorizzazione delle Camere. (art. 87 Costituzione)
    – Le Camere autorizzano con legge la ratifica dei trattati internazionali che sono di natura politica, o prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari, o importano variazioni del territorio od oneri alle finanze o modificazioni di leggi.(art. 80 Costituzione)
    – il trattato di Osimo è stato ratificato dall’Italia il 14 marzo 1977 (Legge n. 73/77).
    – tutto il resto è irrilevante.

  190. El baziloto ha detto:

    Ufo, mettiti d’accordo con i movimemtistipertrieste. Se hanno ragione loro, allora solo il trattato di pace e’ valido. Quindi Osimo non vale piu’, e con esso l’accordo di Roma sugli indennizzi.Torna il TLT da Duino a Cittanova, torna o i vecchi proprietari. Io penso che tutto cio’ sia una boiata: son contento di sapere che sei d’accordo con me.

  191. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ VARI . Se ” L’amministrazione fiduciaria Italiana ” ed è con questa denominazione che si è presentara il 26 ottobre 1954.

    Con quale veste si è presentata ad Osimo a mezzanotte “in prà del gobo” nel vero senso della parola perchè trattavasi del castello di Giacomo Leopardi.

    Credo che pochi trattati possono vantarsi di essere stati firmati in un castello a mezzanotte ora di streghe e fantasmi.

    Possibile che l’Italia non riesca mai a far cose alla luce del sole !!!

    Se lo ha fatto vuol dire che aveva la coda di paglia , poi sul valore o nullità si può
    continuare a discutere

  192. sfsn ha detto:

    Lojze,
    libero de dar le tue fantasiose interpretazioni sul perchè xe muci de soldi che giaci ala Dresdner Bank e l’italia no li tira fora…

  193. El baziloto ha detto:

    @ sfsn
    Certo che sono libero. Faccio notare che quel che ho scritto è contenuto all’interno di un libro di Stefano Lusa. Stefano Lusa è sicuramente il più importante studioso delle relazioni fra Italia e Slovenia. Risiede a Capodistria. Fa parte della minoranza italiana.

    Ma sicuramente tu ne sai più di lui, di me e di tutti quanti gli altri messi insieme. Ovviamente per scienza infusa, visto che pare tu non abbia coscienza nemmeno degli articoli di stampa sulla questione.

    Dico bene o dico giusto?

  194. El baziloto ha detto:

    Aggiungo un’antra cosa nota – così anche sfsn impara qualcosa: l’Italia ha chiesto di rinegoziare l’accordo di Roma, non solo sul “quantum”. La storia della rinegoziazione dell’accordo è molto tortuosa e s’intreccia con le trattative per l’ammissione della Slovenia nell’UE, e comprende il “famoso” (per chi conosce la questione, ovviamente sfsn non è fra questi) accordo di Aquileia del 1994 fra gli allora ministri degli esteri Antonio Martino e Lojze Peterle. Firmato questo accordo fra i plenipotenziari, il parlamento di Lubiana si riunì a porte chiuse, in una riunione che si disse estremamente burrascosa sconfessò il ministro (poi dimessosi) e stracciò il documento. Perché? Perché conteneva l’ipotesi di un poco più che simbolico reintegro nella proprietà – a favore degli esuli – di un’aliquota di beni abbandonati e non più utilizzati.

    L’effetto paradossale fu che fino a quel momento la Slovenia godeva dell’appoggio incondizionato da parte di tutti i partner europei nei confronti della querelle con l’Italia, mentre con quella brillante mossa alcuni dei principali paesi europei iniziarono a lavarsene le mani. Il che portò alla fine al cosiddetto “compromesso Solana” (quante cose impari, sfsn!) che in Slovenia venne visto come una sorta di tragedia nazionale, frutto avvelenato del ricatto italiano, mentre le organizzazioni degli esuli lo ritennero una porcheria che non rendeva loro nulla. Insomma: scontentò tutti quanti. E forse fu proprio per questo che funzionò.

  195. sfsn ha detto:

    Interessante la tua interpretazion del libro Italia Slovenia 1990-1994 de Stefano Lusa, che conosso personalmente molto ben e xe un validissimo storico e giornalista. Nel libro de Lusa DA NISSUNA PARTE xe scrito che l’italia no ga ritirà i soldi perchè no iera stade rispettade le scadenze mensili (che in realtà iera annuali, ma questo xe un dettaglio). Semplicemente Lusa no scrivi el perchè l’italia no ga mai ritirà quei soldi, per el semplice fatto che nissun governo italian ga mai risposto sulla qeustion.
    El libro de Lusa xe sta stampà nel 2001 e riporta quela che iera la situazion in quel anno. Nel fratempo (se no te se ga acorto xe passai 12 anni…) Slovenia e Croazia ga continuà a versar le rate fin a esaurimento del debito. Anche la Croazia ga chiesto all’italia un numero de conto dove poder pagar, ma l’italia no ga dà indicazioni. E dunque anche la croazia ga utilizzà un conto presso la stessa dresdner bank del lussemburgo.
    Indicazioni sulla vicenda più aggiornade (risalenti al 2010) te le trovi su Purini Metamorfosi etniche. La vicenda xe anche spiegada su qualche contributo de “Osimska meja”, stampà dall’Università del Litorale-Koper nel 2006. Ma probabilmente, visto che per ti tuto quel che no xe scrito in italian no ga valor (d’altronde se sa che te padroneggi perfettamente sloven e croato e te pol dirlo con cognizion de causa…) sto ultimo libro no conta niente.

  196. ikom ha detto:

    Signor Lonzar, a parte i commenti su come e quando sia stato firmato il trattato di Osimo, secondo lei ha valore? Per me se è stato rattificato il trattato di pace dal parlamento italiano e per questo vale, vale altrettanto quello di Osimo anche lui rattificato dal parlamento italiano.

  197. El baziloto ha detto:

    @ sfsn

    Straordinaria la tua non conoscenza dei fatti. La Croazia ha AFFERMATO che avrebbe versato i soldi in un conto fiduciario. Quando l’ha dichiarato? Nel 2002. Era all’interno dei tempi previsti dall’accordo di Roma? Manco per il fischio. In quell’anno dovevano TERMINARE i versamenti, non INIZIARE.

    Il governo italiano ha detto e ridetto in OGNI incontro diplomatico fra le parti – compreso quand’era ministro d’Alema, compreso il recente ministro Terzi – (cito dichiarazione pubblica di Terzi): “Nel 1983 nascevano dei crediti nei confronti di questi esuli e siamo intenzionati a portare avanti il negoziato sulle quote residue che sono a carico della Slovenia per 57,7 milioni e della Croazia di 35,3 milioni”.

    Per te ovviamente questo significa che nessun governo italiano ha mai dato risposta.

    Il che dimostra per l’ennesima volta (e riservandomi di riprendere in mano stasera il libro di Lusa) che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Manco con le cannonate.

  198. Alessandro ha detto:

    Osimo ga una storia un fià particolare in effetti.

    Ps: xe ratificato comunque. grammar nazi 🙂

  199. ufo ha detto:

    Interessante la citazione di Terzi. Se ho capito bene, e se (big if) una dicharazione pubblica di un ministro italiano si suppone faccia testo, costituirebbe il benestare dell’italico governo alla spartizione tra Slovenia e Croazia dell’importo previsto dagli accordi di Roma, spartizione che anche in questo commentodromo credo qualcuno abbia definito unilaterale.

    Il dubbio sulla tenuta nel tempo delle chiacchiere ministeriali non è del tutto campato in aria: si sa che i minstri, in Italia, amano esternare quasi quanto amano la loro poltrona, e non sempre a proposito, o a ragion veduta, o di faccende di loro competenza. Parole dal Colle, credo.

    A me è rimasta piantata in memoria una dichiarazione pubblica dell’allora ministro Giovanardi in visita ufficiale a Ljubljana. Il buon Charlie aveva affermato pubblicamente la sua non contrarietà al principio della reciprocità nel trattamento delle rispettive minoranze. Peccato che nessuno qui abbia colto l’avance: la dichiarazione Giovanardi sarebbe potuta essere la nostra Balfour declaration, da cavalcare fino a piena soluzione.

    Nota a margine: il testo del trattato di Osimo che ho linkato al @190 comprende anche il testo dell’accordo di cooperazione economica, che di solito viene omesso. Leggendolo mi sono ricordato delle diatribe riguardo la legittimità della vignetta autostradale d’oltreconfine, che asseritamente sarebbe contraria a detto accordo. Mi ricordo pure che l’allora župan di Trst, tale RdP, aveva pubblicamente ed ufficialmente incaricato un tizio, accuratamente scelto tra i revanscisti più presentabili, di verificare la faccenda. Mai più saputo niente da allora, e mi vien spontaneo chiedermi se il tizio ha magari bisogno di una mano per leggersi ed interpretare un testo di sole 1.091 parole, compresi titoli e firme. O magari di una risposta al perché dopo tanti anni stiamo ancora aspettando che il tale relazioni.

    Se proprio vogliamo metterla così, come cittadino e contribuente gradirei anche sapere se l’incarico al vecchio marpione comprendeva anche delle considerazioni economiche in cambio dell’improba fatica.

    Ex-sindaco Robi, oppure quelli che erano in giunta con lui, se ci siete battete un colpo.

  200. El baziloto ha detto:

    Come volevasi dimostrare: il vecchio sfsn ha raccontato la sua consueta megafrottola. Che la Slovenia avesse perfettamente inteso che l’Italia volesse ridiscutere alcuni aspetti dei vecchi accordi lo si può’ leggere nel libro di Lusa da me citato. Per esempio: pag. 98. Dichiarazione di Tone Polsak del ministero degli Esteri sloveno: “l’Italia, per quanto riguarda gli accordi di Osimo, rispetterà’ i confini idi stato, ma in futuro aprirà’ il dibattito su molti altri argomenti, soprattutto sugli indennizzi o la restituzione degli immobili ai cittadini italiani che abbandonarono le loro proprietà’ in Istria, nel Quarnaro ed in Dalmazia”. La dichiarazione venne pubblicata sul Delo del 3 novembre 1992. A distanza di ventun anni riuscirà’ ad accorgersene anche il forum di bora.la?

  201. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 197 IKOM : Mi scusi se rispondo ora.

    “On my opinion” questa e’ una analisi personale che parte dal fatto che il 26 ottobre 1954 l’Italia entra a Trieste in qualità di ” Amministrazione fiduciaria “.

    Per conto mio l’Italia non aveva nell’ordine di questo mandato potere di firmare un accordo con la Repubblica di Jugoslavia
    con il quale rinunciava alla sovranità sulla Zona B in quanto non aveva nemmeno sovranità sulla Zona A, va da se che non poteva cedere cosa non sua.

    Inoltre ,sempre nel 1954 la Zona B veniva trasmessa dal Govermo Militare Jugoslavo all’amministrazione civile federale.

    Andando avanti con questo ragionamento neanche la Jugoslavia poteva firmare questo trattato.

    Secondo la mia opinione questo trattato e’ NULLO perchè nessuna delle due parti aveva il potere di firmare la spartizione di un territorio che non appparteneva a nessuno dei due; qualcuno lo definì un patto leonino.

    In via trasversale anche il Vaticano lo approvò perchè la Diocesi Di Trieste – Capodistria divenne Diocesi di Trieste , Capodistria passo’ sotto Lubiana ( mi sembra) il Vescovo di Trieste Santin fu mandato in pensione alle Beatitudini perchè poteva essere un ostacolo e prendere posizione a sfavore di questo accordo in quanto essendo originario di Rovigno fu per lungo tempo un acceso sostenitore dell’italianità dell’Istria.

  202. Stè ha detto:

    A quanto ne sapevo io con l’accordo di Londra la Yugoslavia in quanto vincitore della guerra prende sovranità della zona B, mantenuta poi dalle nuove repubbliche Slovenia e Croazia…mentre l’Italia rimane amministratrice!!
    Bella differenza x la quale Capodistria non è territorio libero, nonostante da qlc settimana Lubljiana stia pensando alla possibilità di farla diventare tale (tutta la città, non solo il porto) si sà, da quando la Slovenia è autonoma è alla continua ricerca di modi x arricchirsi….

  203. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 203 STE : Con il trattato di pace viene istituito il TLT con ZONA A Amministrazione Militare Anglo Americana detta anche BUSZ
    e la ZONA B con Amministrazione del Governo
    Militare Jugoslavo con il Memorandum di Londra alle due ammnistrazioni subentrano le amministrazioni civili italiana per la Zona A e amministrazione civile jugoslava federale
    per la zona B.
    Con il trattato di Osimo l’Italia rinuncia alla sovranità italiana sulla Zona B.
    Poi qui inizia la discussione sulla validità di questo trattato ed altri argomenti.

  204. El baziloto ha detto:

    Correzioni:

    1. Il Memorandum di Londra non è un trattato.

    2. Nella premessa dle Memorandum c’è tutto quanto serve per capire Osimo: “In vista del fatto che è stata constatata l’impossibilità di tradurre in atto le clausole del Trattato di pace con l’Italia relative al Territorio Libero di Trieste, i Governi del Regno Unito, degli Stati Uniti e di Jugoslavia hanno mantenuto dalla fine della guerra occupazione e Governo militare nelle Zone A e B del Territorio. Quando il Trattato fu firmato non era mai stato inteso che queste responsabilità dovessero essere altro che temporanee e i Governi d’Italia, del Regno Unito, degli Stati Uniti e della Jugoslavia, quali paesi principalmente interessati, si sono recentemente consultati tra loro per esaminare la maniera migliore per mettere fine all’attuale insoddisfacente situazione. A seguito di che essi si sono messi d’accordo sulle seguenti misure di carattere pratico.”

    3. Col Trattato di Osimo l’Italia non ha “rinunciato alla sovranità sulla Zona B”. Questo è ciò che dicono gli esuli, ma non c’è scritto nel trattato. Nel trattato c’è scritto invece che (art. 1): “La frontiera tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia, per la parte che non è indicata come tale nel trattato di Pace con l’Italia del 10 febbraio 1947, è descritta nel testo di cui all’Allegato I e tracciata sulla carta di cui all’Allegato II del presente trattato. In caso di divergenza fra la descrizione della frontiera e carta, farà fede il testo.” Quindi col Trattato di Osimo si estende “de jure” la sovranità di Italia e Jugoslavia rispettivamente alle zone A e B del TLT, “de facto” già ricadenti nella propria sovranità ai sensi del Memorandum di Londra.

    Così era considerato Osimo dai governi delle potenze interessate, a dalla dottrina internazionalista, con l’eccezione di una piccola parte di giuristi italiani, generalmente legata a Trieste e al mondo degli esuli.

    Sorprende che Lonzar dia loro corda.

  205. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @205 EL BAZILOTO : Fossi stata un’altra persona avrei allargato il senso del mio commento ma visto che giuste o sbagliate, condivisibili o meno siano le mie opinioni come del resto possono essere le tue; c’è una differenza sostanziale che tu non le proponi ma le imponi,condite con insulti,offese, illazioni più o meno pesanti o di dubbio gusto ed e’ per questo che non
    proseguo con il commento.

    Non so quale sia la tua estrazione sociale( di cui non hai sicuramente colpa) per la quale arrrivi a questo lessico aggressivo
    ,o tenti di aggiungere commenti spiritosi di basso livello che non arriveranno mai al “morbin triestin” ,; ha fatto di te un personaggio scioccamente superbo e sgradevole.

    “Bora La” non ha istituito un premio per il peggior frequentatore ma se lo avesse fatto
    meriteresti il premio ” Kabul” (che non c’entra con l’Afghanistan) ma fa parte del
    morbin della triestinità.

    Viva l’A . 🙂

  206. giuliano zennaro ha detto:

    go leto la segnalazion sui triestini militari soto l’italia, voio solo meterve al corrente che quando i me gà ciamà alla visita de leva, nel 1957 in febbraio, dopo le visite e la prova attitudinale, i me gà presentà un foglio penso con tuti i mii dati, e i me ga dito de firmar,solo che mi no iero molto convinto, perché tra i dati de intestazio e dove dovevo firmar,ghe iera un bel spazio bianco,quando ghe gò domandà cossa i gavessi scritto in quel spazio, i me gaveva dito “solo valutazioni sul soggetto”,a mi me xe sempre restà el dubio che i gavessi scritto altre robe: come per esempio la domanda de far el volontario roba che mai me saria sogna de far. se volè ve posso confermar de persona el tutto,

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