25 Giugno 2013

Il 1 luglio la Croazia entra in Europa, ma sarà per tre anni sotto osservazione

Il 1 luglio è alle porte e la Croazia sarà, sulla carta, il 28° Paese dell’Unione Europea, ma con alcune limitazioni.

Se una persona si immagina che entrare in Europa vuol significare sin da subito la fine dei confini, la possibilità di circolare liberamente, sbaglia. Lo spazio Schengen rappresenta un territorio dove la libera circolazione delle persone è garantita. Gli Stati firmatari del trattato hanno abolito tutte le frontiere interne sostituendole con un’unica frontiera esterna. Ma la Croazia, almeno fino al 2015, sarà di fatto confine all’interno dell’UE.

Certo Schengen non è la perfezione assoluta, può essere sospeso per ragioni politiche o di presunta sicurezza interna, pensiamo al caso del G8 in Italia, che ha sospeso sia nel 2001 che in quello dell’Aquila l’applicazione di tale Trattato. Il diritto di protestare e manifestare e circolare liberamente è stato sospeso nel nome di una presunta sicurezza interna.

Nel Trattato che prevede l’adesione della Croazia all’UE si rileva che è istituito uno strumento Schengen a carattere temporaneo (in prosieguo: “strumento temporaneo Schengen”) allo scopo di aiutare la Croazia a finanziare, fra la data di adesione e la fine del 2014, azioni alle nuove frontiere esterne dell’Unione per l’attuazione dell’acquis di Schengen e il controllo di tali frontiere. Per il periodo dal 1° luglio 2013 al 31 dicembre 2014 sono messi a disposizione della Croazia, sotto forma di pagamenti forfettari in virtu’ dello strumento temporaneo Schengen diversi milioni di euro. Qualora la Croazia non adempia gli impegni assunti, si legge sempre all’interno dell’accordo citato, nell’ambito dei negoziati di adesione, compresi gli impegni in una delle politiche settoriali inerenti alle attivita’ economiche con effetti transfrontalieri, recando in tal modo un grave pregiudizio al funzionamento del mercato interno o ponendo una minaccia agli interessi finanziari dell’Unione o un rischio imminente di siffatto pregiudizio o minaccia, la Commissione puo’ adottare le misure appropriate entro la fine di un periodo massimo di tre anni dall’adesione e su richiesta motivata di uno Stato membro o di propria iniziativa. Tali misure sono proporzionate e la precedenza e’ accordata a quelle che turbano il meno possibile il funzionamento del mercato interno e, se del caso, all’applicazione dei meccanismi di salvaguardia settoriali esistenti.

Tradotto in parole semplici, se la Croazia turberà l’equilibrio dell’economia interna, dei mercati interni dell’UE, avrà delle pesanti sanzioni.  La Croazia per almeno tre anni sarà sì all’interno dell’UE, ma a metà e farà di tutto per ottemperare quanto richiesto . Ma nel dubbio Slovenia in testa, probabilmente seguita anche dall’Italia, decidono di autotutelarsi applicando la moratoria. Ciò comporterà che i croati, sebbene cittadini europei, sulla carta, per lavorare regolarmente in quei Paesi della UE che decidono di autoregolarsi, dovranno ottenere un permesso di lavoro identico a quello previsto per i cittadini di Paesi non comunitari.

Solo quando saranno soddisfatte le esigenze del mercato, quando si offriranno segnali positivi in tal senso, liberalizzazioni, privatizzazioni, si potrà poi, in un secondo tempo, pensare all’estensione dei diritti a favore del così detto popolo. La vigilanza dovrà essere massima, per tutelare il territorio, il paesaggio, la storia e l’ambiente dalle speculazioni edilizie, i paradisi ritrovati che caratterizzano la Croazia, rischiano di far gola al capitalismo made Ue o sponsorizzato dalla Ue.

Certamente si velocizzeranno le procedure di controllo al confine, ma rimarranno per un lungo periodo sempre tali, sia via mare che via terra, insomma una Croazia sotto osservazione per tre anni, sino al 2015 certamente non godrà dei diritti di Schengen, dovrà aspettare una decisione del Consiglio Europeo in tal senso dopo le dovute verifiche.

Ma che Europa è quella che teme i propri concittadini? Il proprio popolo? Che pensa solo al mercato interno, all’economia? Che Europa è quella che non si preoccupa delle condizioni dei lavoratori? Andrebbero sanzionate invece tutte quelle aziende che sfruttano manodopera per attingere vantaggi economici , profitti ed utili cogliendo l’attimo offerto dall’opportunità di mercato del lavoro indegno . Appunto, il lavoro non dovrà essere più mercato e l’Europa non dovrà essere più solo ed esclusivamente economia. A questo punto è forse meglio dire che la Croazia sarà realmente uno Stato della UE solo a partire dal 2015, salvo diverse situazioni, ovvero quando si concluderà il periodo di osservazione e quando potrà godere di tutti i diritti in tal senso come deliberati dal Consiglio Europeo.

Marco Barone

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18 commenti a Il 1 luglio la Croazia entra in Europa, ma sarà per tre anni sotto osservazione

  1. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ CROAZIA IN EUROPA :

    “Ma che Europa è quella che teme i propri concittadini? Il proprio popolo? Che pensa solo al mercato interno, all’economia? Che Europa è quella che …”

    Bene! ben detto, ma Lei lo sa che ancora oggi le leggi tra gli stati primi sono ancora tanto diverse che se uno non controlla prima di fare una transazione commerciale rischia diincorrere in pesanti multe !!!
    Un paio di mesi fa dopo aver attraversato
    l’Europa con merce su un camion arrivato in porto si e’ preso 1000 Euro di Multa per aver
    infranto una legge italiana mentre in Germania ed in Austria era in regola,
    inoltre e’ stato detto ringrazi Dio che non sequestriamo il mezzo ! Sic!
    Inoltre la legge per noleggio di autoveicoli in Italia non e’ la stessa che in altri paesi ed uno rischia grosse sanzioni, la vendita di segnali di soccorso e’ regolamentata diversamente e così via.
    L’Europa lascia la libera circolazione delle persone , ma per le merci non esiste ancora un testo consolidato , mi creda io lavoro nell’import export e’ una vera giungla.
    Dunque la Croazia si troverà in buona compagnia.

  2. sfsn ha detto:

    mah,
    mi l’idea del Europa me piaseva sai, però a veder come che i la ga messa desso me fa bastanza schifo. L’Europa xe diventada come Yalta dopo la seconda guerra: un pretesto per limitar la sovranità dei paesi e per far sì che el potere ghe resti sempre nelle man dele stesse lobby. Speravo in un’Europa che ne alontanassi dal concetto del stato-nazion per farne diventar tuti citadini europei, e inveze vedo un aparato de poter economico che vessa e svena i citadini in nome del europa a tuto vantagio de banche e multinazionali

  3. Alice ha detto:

    mi speravo de non far più fila la domenica sera
    ma purtropo non sarà cusi

  4. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @3 ALICE : I dovessi far “gate” separati per
    cittadini UE e cittadini NON UE.

    El controllo Schengen xe solo per i NON UE !

    Sarà più svelto !!!

  5. effebi ha detto:

    @ x tutti gli eurocritici:

    senza “europa” ci siamo scannati con una cadenza “ventennale”

    “questa” europa non piace ? lavoriamo per migliorarla, non per distruggerla.

    l’europa sarà quella che gli europei sapranno costruire… (no perditempo)

  6. effebi ha detto:

    noto che quelli che qui, in determinati post, criticano un certo nazionalismo sono poi gli stessi che temono l’europa (che di fatto supera i nazionalismi)….
    strano, anzi no….

  7. sfsn ha detto:

    effebi,
    forse devo ri-scriver el mio commento?
    Iero sai favorevole all’Europa, proprio perchè pensavo che grazie al UE gavessimo finalmente superà sti maledeti nazionalismi. Inveze vedo un’Europa che xe funzionale solo ai interessi economici dele banche e dele multinazionali.
    Son dacordo co te disi “lavoriamo per migliorarla, non per distruggerla”, ma me par che – visto che ormai questa europa xe governada da una lobby economica, no podemo gnanche influenzarla col voto. Dunque no so proprio come – da cittadino – posso migliorarla

  8. effebi ha detto:

    mazemose…

  9. sfsn ha detto:

    comincia ti, cussì vedo come se fa

  10. ikom ha detto:

    Se qualcuno pensava che era facile realizzare l’unione europea e che sarebbe stato un processo rapido e privo di difficoltà si sbagliava. Gia più di quarant’anni senza una guerra sono un risultato incredibile. E’ un cambiamento talmente radicale che è ovvio che ci si sbagli, che non si riesca a trovare subito le soluzioni più efficaci. Siamo noi citadini di questa nuova europa che dobbiamo portare il peso di questo che si presenta come un cambiamento epocale.

  11. Jasna ha detto:

    Una campana diversa su quanto portato dal processo di adesione:

    “For many, these 10 years, six of which involved negotiations, resembled a long river that flowed too slowly, where the scenery was always the same. Yet, on the eve of joining, everything has changed: society has matured, the number of cases awaiting trial has decreased, power is more transparent, food safety controls are sharper, and the country has even learned to be more responsible in terms of money. Croatia will continue to make efforts and make refinements even after July 1.

    One of the most important achievements during the accession process, without a doubt, was the empowerment of citizens. That would probably have come even without the EU, but the negotiations sped up its evolution. Croats today are no longer content to merely participate in political life through elections. They fight for their rights within the framework of associations and civil initiatives, and so they strengthen direct democracy.”

    http://www.presseurop.eu/en/content/article/3916571-goal-achieved

  12. capitano ha detto:

    E’ la Croazia che entra in Europa o l’Europa che entra in Croazia?

  13. Jasna ha detto:

    @12 Per me, la seconda che hai detto

  14. Franco Grubissich ha detto:

    In Bosnia sono stati dati centinaia di migliaia di passaporti croati ai croati-bosniaci. Spetemose l’invasion.

  15. ufo ha detto:

    I vegnerà zigando na juriš e Trst je naš?

  16. ufo ha detto:

    Poi, se poso dir, dopo che go leto i astrusi raggionamenti delle SS.VV. in quel altro post su Ronchi e quela banda de fenomeni che i ga invaso Fiume al grido de “Assenzio libero e gratuito” – eco, go avudo come l’impresion che zerti comentatori no iera più de tanto contrari al conceto de invader el prosimo suo, anzi ghe pareva una bela idea. Per cui me speto che i stessi i sarà i primi a darghe el benvenuto al’invasion dei erzegovesi che i venierà a trasformar Trst nela capitale mondiale del pelinkovac. Giusto?

  17. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 16 UFO :

    Otimista ! Ma coss’ te credi che quei che zigava ” assenzio libero gratuito ” sa
    che PELIN = ASSENZIO e che ise speta
    una razion de pelinkovaz come benvenuto al ex-confin ;:-)

  18. Fabio27 ha detto:

    Bon, ma se compro un branzin a Parenzo, dopo el compagno sloven pol ancora sequestrarmelo, o almeno el branzin xè libero?

  19. Fabio27 ha detto:

    Bon, ma se compro un branzin a Parenzo, dopo el compagno sloven pol ancora sequestrarmelo, o almeno el branzin xè libero?

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