18 Giugno 2013

Semina Ogm, manifestazione di protesta del M5S: «Fondamentale seguire il principio di precauzione: gli Organismi geneticamente modificati non devono essere coltivati finché non venga dimostrata la loro non pericolosità»

I consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle Ilaria Dal Zovo, Eleonora Frattolin e Cristian Sergo ieri mattina hanno partecipato alla manifestazione di protesta contro la semina Ogm di Giorgio Fidenato. «Non abbiamo manifestato contro l’agricoltore Fidenato, che è nel pieno esercizio dei suoi diritti – precisano i consiglieri – ma protestiamo contro chi, per lentezza burocratica o incapacità decisionale ha permesso di arrivare a questo punto. Da un lato abbiamo infatti la sentenza della Corte europea che ha dato ragione a Fidenato e dall’altro c’è la recente presa di posizione del Senato che ha approvato, all’unanimità, una clausola di salvaguardia, permettendo a uno Stato di vietare sul proprio territorio la coltivazione di colture transgeniche nel caso si profilino rischi per la salute o per l’ambiente.
«Fidenato sostiene che debba essere garantita la libertà di coltivazione finché non risulta dimostrata la pericolosità per la salute degli Ogm. Noi invece riteniamo sia essenziale seguire il principio di precauzione, per il quale finché non venga dimostrata la non pericolosità non si debbano coltivare – commenta Eleonora Frattolin -. Ricordiamo inoltre che dove ci sono, stanno diventando la rovina dei piccoli agricoltori che, a fronte di un risparmio esiguo sui pesticidi, non hanno più la possibilità di produrre le sementi in modo autonomo».
«L’Italia deve avere un indirizzo chiaro in questo settore. Vogliamo continuare a spingere verso le coltivazioni intensive finalizzate all’esportazione, mettendoci così in concorrenza con i grandi produttori di mais e soia dell’America o dei paesi dell’Est – si chiede il consigliere M5S -, o vogliamo invece puntare su un’agricoltura di qualità, biologica, basata sulle colture locali, senza l’uso di prodotti chimici, che serva essenzialmente a soddisfare il fabbisogno del mercato interno? Questa è la domanda che dobbiamo porci. Noi ovviamente abbiamo una nostra risposta. Speriamo che anche l’amministrazione regionale vada nella stessa direzione».
«Oggi, purtroppo, ha disertato l’appuntamento l’assessore Bolzonello che in alcune recenti esternazioni mediatiche ha confermato la volontà della giunta regionale di confermare il divieto alla coltivazione degli Organismi geneticamente modificati in tutto il Friuli Venezia Giulia. La sua presenza sarebbe stato un bel segnale – commenta Cristian Sergo -. Finché personaggi come Formigoni presiedono però la Commissione agricoltura al Senato, per questo settore, in Italia, non si prospettano tempi migliori».
«Da oggi siamo meno italiani e stiamo perdendo parte della nostra identità agricola – conclude Ilaria Dal Zovo -. Parlo di qualità dei nostri prodotti agricoli invidiati e imitati in tutto il mondo. Dopo il cioccolato e l’olio oggi abbiamo subito un’altra sconfitta imposta dall’Europa».

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