26 Maggio 2013

Green Day scatenati in Piazza Unità, i triestini no

Sbraita, urla ‘Trieste’ più e più volte, si agita sul palco, ma niente da fare per Billie Joe Armstrong e i suoi Green Day sbarcati nel capoluogo giuliano con il loro “99 Revolutions Tour”. La band californiana non riesce infatti a coinvolgere quasi mai il difficile e notoriamente “freddo” (saranno gli inverosimili 14 gradi di maggio?) pubblico triestino. Complice forse l’incessante pioggia che ha accompagnato tutto il concerto e un volume, quello del mastodontico impianto stereo, definito da molti fans “da ricreatorio”  (tradotto: troppo basso) per risaltare le note e le parole di una band dalla caratura mondiale.

Al di là di tutto ciò, fra bestemmie e prese in giro all’uomo medio americano, i Green Day confermano ancora una volta la loro fama di star punk-rock controcorrente, che se ne fregano del cosiddetto ‘politically correct’. Nella maestosa cornice di Piazza Unità la band originaria di Berkeley ha alternato molti pezzi del vecchio e del nuovo repertorio, dai più classici “Basket Case” e “When I Come Around” ai più recenti “American Idiot” e “Oh love”.

Paradossalmente chi convince più dei Green Day, seppur attirando un pubblico notevolmente ridotto, è un’altra band punk rock ,questa volta di salsa nostrana, ovvero i Myspace Invaders esibitisi nell’after party del concerto, organizzato da “Trieste Is Rock”, allo stabilimento Ausonia.

 

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13 commenti a Green Day scatenati in Piazza Unità, i triestini no

  1. monica bernardi ha detto:

    Nn mi risulta ke eravamo “freddi”, fradici sicuramente x la pioggia, e cmq l’audio in piazza era davvero pessimo!

  2. capitano ha detto:

    E poi definirli punk …

    Punk is dead. 35 years ago.

    http://youtu.be/kVkOzFU11iE

  3. Mary Therese Star ha detto:

    Posso assicurare che non eravamo assolutamente freddi!!! Anzi!!! Io ero fra le prime file sotto il palco e c’era un casino pazzesco! Gente che cantava con Billie Joe a squarciagola, salti, corna, mani che oscillavano e grida isteriche (me compresa). Una mia amica si è addirittura messa a piangere dalla gioia. Della pioggia non me ne sono neanche accorta(nella folla faceva quasi troppo caldo a momenti) se non perchè porto gli occhiali da vista che ogni tot li dovevo asciugare. Tra l’altro quando Billie si avvicinava e vedeva la folla urlante e adorante, si vedeva chiaramente che gli scappava un sorrisetto. Mi dispiace ma questo articolo non mi sembra molto azzeccato

  4. porto ha detto:

    http://youtu.be/R11x32WoxrM

    mi me ciapa un magòn che gavevimo questi a gorizia co ierimo putei.
    sti grin dei qua xe un grupeto de muli cocoli,
    ma no xe punk .punk xe altro .nianca quei che iera dopo..ma cossa after party cossa!!? me ricordo de i punk che girava la davanti a l’hotel duchi…e i ciamava i sbiri… e ierimo giovini e iera tanti muloni che deso i se morti e i gaveria spudà in muso a sta roba…
    e il porto lavorava …

  5. Erika ha detto:

    Ma quanto costava el biglieto?? Forsi i fan “punk-rock” (lassando star la discussion sulla definizion) no ga rivado a pagarselo.

  6. marco ha detto:

    ahahah soliti discorsi da vecchi contro giovani… i green day non sono così male come pensate ed anche i green day fanno punk rock, punk rock del nuovo millennio che è figlio del punk rock (meno dell’hardcore segnalato da PORTO)… questo articolo è in linea con gli articoli di bora.la… cioè provocare per provocare traffico e quindi click pubblicitari…

  7. Massimiliano Milic ha detto:

    @marco: noi di bora.la siamo i “magoni della comunicazione” stile #studioaperto

  8. Fiora ha detto:

    @6 senti questo ,ciò! 🙁

    @7te dago una man, Massimiliano Milic: Mejo Pilat!!!!!

  9. betty blue ha detto:

    mi iero e no xe vero che ierimo freddi po con quel tempo ierimo anche tropo caldi

    metà vegniva de fora trieste e alora no se pol dir che el publico iera freddo perchè triestin

    e dir che xe meio i myspace invader fa proprio de rider

  10. nick ha detto:

    non vi va mai bene niente……che roba patetica….

  11. Sara Matijacic ha detto:

    Caro marco, l’obiettivo è craree dibattito su un evento. Avere il coraggio di dire che una cosa non piace, argomentando i motivi, mi pare sia una cosa positiva. Dire che è una cosa è bella a prescindere, mi pare energia sprecata.

  12. biancoalbanco ha detto:

    La carta si lascia scrivere…

    Secondo me, chi ha scritto l’articolo non era nemmeno li la sera del concerto.

  13. marco ha detto:

    ho scritto quello che ho scritto perchè ho già visto fare questa operazioni per altri eventi… cioè parlarne male per creare dibattito, quindi traffico, quindi click pubblicitari, ecc… lo capisco benissimo dal punto di vista del seo…
    io non ero al concerto dei green day, ma ad ogni concerto che ho visto più ci si allontana dal palco e più le reazioni si placano… mettiamo anche il brutto tempo e il gioco è fatto…

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