23 Maggio 2013

Arcaici vs Apolidi: liti e miti della Trieste mondana

Ricevo via mail questo importante studio sociologico di Baby Lonia. Ah ah grande! E voi cossa sè?

BEACH & NIGHT WARS
di Baby Lonia

La categoria dell’eterno ritorno, enunciata da Nietzsche ispirandosi alla visione ciclica dell’esistenza, ai pre-socratici e, in particolare, a Eraclito, potrebbe essere la chiave filosofica del serial “Beach & Night Wars” che ha come teatro la riviera barcolana e, soprattutto, il quadrilatero della movida, situato nell’isola pedonale del centro città. All’arrivo della stagione calda, la sorda ostilità che cova durante il grande inverno si trasforma in guerra aperta.
LA LOTTA CONTINUA
I primi movimenti di truppe sono stati annunciati con un doppio squillo di tromba, le due lettere del giorno pubblicate sulle Segnalazioni del Piccolo con i titoli “Il degrado di Trieste è anche colpa dei giovani abitanti“, del 15 maggio 2013, e “Arriva il caldo e l’isola pedonale diventa una discoteca“, del 16 maggio 2013, rispettivamente a firma di Fulvio Zonta e Gianmaria Orsini, che i bene informati sussurrano siano molto vicini a Lei, la grande moralizzatrice dei degenerati costumi “apolidi” dei giovani e dei post-giovani triestini, la signora Franca C. Porfirio, autrice di numerose e spietate lettere accusatrici contro le clanfe, le miss e la movida.
Come un rullo di tamburi, è arrivata prontamente la risposta, sempre pubblicata sulle Segnalazioni del Piccolo come lettera del giorno del 22 maggio 2013, con il titolo “Trieste, Saint Tropez adriatica o dormitorio teutonico“, a firma di Carla Slavich, detta Chanel, somma sacerdotessa della trasgressione alabardata, la quale stigmatizza gli anti-apolidi beach & night, attribuendo loro l’etichetta di “arcaici”.
I cosiddetti “arcaici” sono organizzati in comitati, a tutela del riposo diurno sulla riviera barcolana e del riposo notturno nelle isole pedonali del centro e del viale, promotori di iniziative rivolte alle pubbliche autorità e ai mass media per deapolidizzare le zone dove loro vivono come stanziali. Dei cosiddetti “apolidi” sono espressione gruppi informali, come EZLN – Esercito Zuzzerellone di Liberazione della Notte, MISS – Movimento Interbalnearserale delle Super Squinzie, TARA – Triestin Apolid Revolutionary Army, autori, a loro volta, di prese di posizione surrealiste, dal vago sapore situazionista, per sostenere il proprio diritto al nomadismo nelle zone contese.
MITOLOGIA APOLIDE
Frequentando le notti triestine si può scavare più a fondo nell’universo apolide per delineare le più interessanti figure antropologiche degli adoratori della grande trimurti MUS – Music, Alcol, Sex – sulla quale regna il dio notturno Dioniso Patoco.
Mentre le varie tendenze della musica apolide fanno da sottofondo allo scenario notturno, il modo di rapportarsi ad Alcol permette di distinguere innanzitutto i Baccanti dai Narcisi. Gli adoratori di Bacco, causa la smisurata passione per il proprio dio, non raggiungono mai l’appuntamento finale con Sex. Al contrario, i Narcisi tengono a lungo in mano lo stesso bicchiere, impegnati a specchiarsi nei giochi di sguardi amministrati da Eros, il quale promette di condurli a Sex, ma quasi sempre mente.
Tra i Narcisi maschi possiamo distinguere i Platonici, alla ricerca dell’incontro fatale con l’amore, dai più prosaici Satiri, assatanati dal desiderio di un happy-end della nottata. Tra le Narcise, impegnate a tenere alta la tensione con sguardi e ondeggiamenti, emergono le strategie seduttive delle Ninfe, finto-innocenti che simulano la parte delle Cappuccetto Rosso nel bosco, timorose dei lupi, e quelle delle Saffiche, finto-lesbo impegnate a ostentare coccole reciproche, con i prevedibili effetti devastanti sui Satiri.
Ma, per i Satiri, la mazzata decisiva può essere provocata dall’arrivo di un post-giovane Aristofonte, dal nome del filosofo greco teorizzatore dell’amore tra uomini in età e avvenenti fanciulle, accompagnato da una giovane Venere, a sua volta inseguita dai gossip delle Narcise presenti.
In mezzo e sopra a tutto e tutti, Dioniso Patoco contempla soddisfatto la propria opera. Contro il dio notturno e i suoi adoratori, quando e dove arriveranno, se arriveranno, gli strali della Torquemada nostrana, la mitica Franca C. Porfirio?
Baby Lonia

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32 commenti a Arcaici vs Apolidi: liti e miti della Trieste mondana

  1. Fiora ha detto:

    a Aristofonte mandarghe la Finanza, cussì el se meti calmo e el lassa lavorar Satiri e Narcisi in peace &love!

  2. dimaco il discolo ha detto:

    la siora col taco 12 la ga ragion. eco.

  3. capitano ha detto:

    Cos’è quella foto?
    Biodiesel! Al bando!
    Bevi bene bevi sano, bevi spritz col terrano.

  4. michela ha detto:

    spero non si sviluppi pure qui una discussione simile a quella, durata sei mesi, sull’altro forum triestino che mi ha indotto a lasciarlo definitivamente. questo articoletto è simpatico e spiritoso, soprattutto nella seconda parte “Mitologia Apolide”, ma mi auguro non arrivi anche qui una triade di putt.ne com’è accaduto dall’altra parte, a vantare la bellezza e giustezza della loro vita mentre noi vecchie deficienti e sfigate abbiamo lavorato onestamente per quattro soldi ecc. …oltretutto esigendo di NON essere chiamate con l’unico nome che si può dare ad una si e no maggiorenne che va con un over 40 in cambio di regali. Bah!

  5. michela ha detto:

    questo articoletto, peraltro frizzante, vuole informarci un po’ delle cronache notturne di questa città tentacolare, con i loro protagonisti. ma occorre proprio? sono le stesse situazioni che si ripetono sempre e sempre, già dagli anni Settanta a quanto mi ricordo. Il “demi-monde” di Trieste cambia un po’ nell’apparenza, ma rimane sempre identico nella sostanza. A queste damigelle suggerirei un motto, visto che sono fresche di scuola lo apprezzeranno: “Non timeo dona ferentes!”

  6. capitano ha detto:

    bisogna saper scegliere in tempo, non arrivarci per contrarietà

    http://youtu.be/rAfm0xzVB9A

  7. hobo ha detto:

    @3 capitano

    e’ aranciata. altrimenti aristofonte stramazza al suolo e la badante deve portarselo in spalla fino a casa 😀

  8. valentina ha detto:

    figo e divertente!

    mi sarebbe piaciuto leggere quelle tre lettere citate delle segnalazioni ..sono andata a vedere il piccolo di oggi e c’è n’è una dal titolo ‘basta chiasso’ che si lamenta per il casino in una zona vicino al viale

    per rispondere alla domanda “voi chi sè” io posso essere narcisa ninfa o saffica o anche niente, dipende dallo stato d’animo

  9. valentina ha detto:

    signora Michela, con tutto il rispetto per una persona della sua età Le devo dire che, come molte altre ragazze, ho letto quel che scriveva su quel forum triestino di cui parla e, come tutte, sono rimasta veramente scioccata e se fossi sua figlia mi vergognerei e le spiego perchè

    ha continuato per mesi a insultare con termini come p…..a e simili alla famosa nikita pelizon e altre due ragazze che non avevano messo il nome ma un nick che non ricordo e che comunque, come nikita, sono delle brave ragazze che studiano e lavorano
    come fa a non sentirsi male a insultare delle ragazze di 19-22 anni per le loro libere scelte personali? se una ha piacere di farsi la storia con un over40 sono affari suoi e se lui le fa dei regali e lei li accetta sono sempre affari suoi visto che siamo maggiorenni e non abbiamo da rendere conto a nessuno men che meno a un’estranea

    cmq se non se ne è accorta allora glielo dico: questa è una rubrica ironica e la sua polemica è fuori luogo: faccia delle battute, se ne è capace, su aristofonte, su di noi o su chi o cosa vuole, ma lasci perdere simili sfuriate moraliste alla Porfirio..o è lei la Porfirio?

  10. michela ha detto:

    valentina, se avessi una figlia sarei io a vergognarmi di lei qualora diventasse una roba come te. quanto a “sentirmi male” per aver “insultato” un terzetto di giovanissime le quali hanno esposto il loro credo a chiare lettere in un forum (dove io ero presente da cinque anni senza MAI litigare con nessuno), sta’ certa e sicura che non mi sono sentita male affatto. Ho semplicemente detto cosa penso di una appena maggiorenne che va con gli anziani in cambio di denaro (sia pur sotto forma di regali). Qualsiasi forum esiste per potervi manifestare la propria opinione, e io l’ho manifestata. Sono intervenuta in quella discussione ben tre mesi dopo il suo inizio: è stato molto interessante vedere gli argomenti speciosi con cui una tr. di diciannove-ventidue anni si autoassolve e autogiustifica perché vuole essere chiamata “donna del suo tempo” quando è una donna del tempo e del mestiere più antico del mondo. sono stata insultata e schernita perché ho osato dire di aver sempre lavorato dalla giovanissima età, impegnandomi e migliorando, senza mai servirmi di compromessi. Che scema, eh? e no, non sono la Porfirio, quella è probabilmente mamma tua che vive nella beata ignoranza su quel che è la propria pargoletta. E questa, mia cara, non è una SFURIATA MORALISTA perché sia prima che ora ho scritto con un sorrisetto di compatimento, soprattutto l’ultima frase sui portatori di doni.

  11. sfsn ha detto:

    considerando che semo in vena de mitologia, va segnalade anche altre categorie:

    i EURIALO E NISO: tesserati arcigay che gira pei localeti in cubia
    i CENTAURI: mezo omo e mezo caval (a cui me degno de apartener… 😉
    le SIRENE: mezo babe e mezo pesse (xe quele che la ga de freschin)
    i EPIKURAZ: quei che disi che la vita xe la ricerca del piacere personale….
    i PLOTINO: Plotino, filosofo greco, sosteniva che l’UNO (el principio assoluto, forse Dio) se iradia nella realtà come l’acqua che straripa dal bicer pien se spandi sula tovaja. El Plotino triestin guarda l’OTAVO che se spandi sula tovaja, mola un cristo e ordina un altro.

  12. capitano ha detto:

    EPIKURAZ 😀

  13. Fiora ha detto:

    Visto ? ghe go mandà la Finanza…par che Aristofone sto giro moli el colpo.
    I lo ga ‘pena condanà a quatro ani e interdizion dei publici ufici.

  14. valentina ha detto:

    michela, lei ha ricevuto regali da suo marito? li ha rifiutati o li ha accettati? se li ha accettati si auto-definisce come ha definito quelle ragazze? o nel suo caso sono regali ‘perbene’ perchè sono dentro qualcosa di certificato dal prete o dal sindaco o perchè avete la stessa età? che ipocrisia!

    nikita ha studiato e si è diplomata e contemporaneamente lavorava facendo anche lavori umili e se ha avuto successo arrivando in finale a miss topolini e alla qualificazione regionale di veline e fa anche la modella non è mica una colpa e la sua vita privata sono affari suoi e nessuno ha diritto di giudicare nei cuori degli altri e lo stesso vale per le altre due

    e lasci stare mia madre che per mia fortuna non è come lei..ha idee di amore e libertà e non ce l’ha con le ragazze giovani..se no me ne sarei già andata di casa

  15. valentina ha detto:

    tra le figure mitologiche aggiungerei l’unicorno: il maschietto in giro spensierato con gli amici mentre la sua ragazza è..

  16. Fiora ha detto:

    @16
    “Unicorno” ? nel corso dei secoli ha subito delle mutazioni genetiche.
    Parallelamente all’ homo sapiens che è degenerato nell’ homo insciens, ( oculus-non videt-cor-non-patititur) l’unicorno si è evoluto nel PLURICORNO.

    @15
    la tua arringa non fa una piega ,Valentina, tolto il fatto che chi scrive pubblicamente deve mettere in conto il dissenso…anche marcato.
    Vale per Nikita, vale per Michela, vale per te….che valga per me,lo sperimento quasi ad ogni post (il tema è differente ma altrettanto spinoso) che vada ad interferire con le idee preconcette di un paio di peraltro degnissimi co-utenti 😉 😉

  17. Fiora ha detto:

    “comune senso del pudore”. E’ culturale,è vago,talora inespresso per timore di apparire arcaici e di rendersi impopolari.
    I fraintendimenti sempre in agguato,ma il coraggio di esporsi e di andare controcorrente come Michela forse non meritano stroncature anagrafiche-generazionali, troppo scontate.
    Ammettere da parte di entrambe le fazioni che l” oh tempora oh mores ” c’era, c’è e sarà e filosoficamente accettarlo,potrebbe essere la chiave di volta per un avvicinamento?

  18. Fiora ha detto:

    @9
    ” questa è una rubrica ironica”, scrive bene Valentina e almeno a me è parso subito chiaro.
    E pure al netto d’ironia, in generale take it easy, vulgo viva l’A.appunto… sapessi quante volte mi sono virtualsgolata, Vale. mia!
    Ma taluni se non radicalizzano non si divertono e insinuano che si… ridicolizzi!

  19. michela ha detto:

    sai Fiora, io considero i vent’anni come l’età dell’amore, della spontaneità e della sincerità del cuore. Che cogliona, eh? ma sono fatta così e non mi diverte leggere i proclami di chi mercifica questa età che è unica nella vita e non tornerà mai più. se una donzella ritiene di esporre con freddo cinismo e dettagliatamente la propria filosofia di vita su un forum (come è stato fatto da Kawaii sull’altro forum) deve aspettarsi un minimo di dissenso e deve saperlo reggere. si parla tanto di “trasmettere valori autentici ai giovani”, ma se nessuno trasmette alcunché a donzelle come queste, esse si trovano in un vuoto dove si fa presto strada il culto del corpo, del denaro e dell’edonismo. Io so che esiste ben altro, e non ho imbarazzo ad affermarlo anche se questo fa di me una vecchia babbiona che vive nel mondo delle favole. Quanto ai regali di fidanzati e mariti: c’è un abisso tra essi e l’impermeabile da duemila euro guadagnato scop. un anzianotto col quale non si perderebbe tempo qualora fosse un lattaio o un operatore ecologico. In ultima, a proposito di vecchi che amano le giovanissime, ad Aristofonte preferisco Ausonio e le sue poesie per la fanciulla Bissula. Almeno hanno un suono di purezza. Peccato che la Storia non ci abbia tramandato l’opinione di Bissula!

  20. Fiora ha detto:

    @Michela
    in te, come in tutti apprezzo il coraggio delle proprie idee…un po’ meno l’univocità delle medesime e l’aggressività nell’esporle… controproducente alla fine.
    Doni: parafrasando il “compianto” Giulio, per me i doni offendono… chi non li riceve.
    Che “basta il pensiero” lo proclamano di norma gli avari e i delusi per non averli avuti.
    Detto questo nei rapporti di un certo tipo ( e questo,Michela è problema esclusivo degli interessarti se maggiorenni e consenzienti) tra persone sugli -anta (di ambo i sessi..e sennò per cosa ce l’abbiamo avuta la parità,noialtre?!) con persone sugli -enti (idem)e a prescindere dall’orientamento sessuale,sono del parere che la “dolce ala della giovinezza” produca una brezza primaverile talmente inebriante e vivificante,che il dono materiale sia il doveroso omaggio alla possibilità in ogni senso di respirarla…
    I doni al-la coniuge coetanea-o, Valentina?
    penso s’inquadrino nel riconoscimento e insisto reciproco di una quotidianità condivisa meno esaltante ma più “eroica”.
    Sempre bene potendo farne ! 😉

  21. Fiora ha detto:

    Michela, chi mi conosce lo sa.
    Io “fuori” sono come il Tram di Opcina.
    Sul binario, deragliando ogni morte di Papa.
    però a differenza di te non ho la pretesa che il mio stile di vita passato e presente sia parametro per giudicare quello del prossimo.
    E poi Michela cara, hai letto cosa scrive Vale? “è una rubrica ironica”…possibile che non ti venga niente di meglio di una ” Porfiriata” ?
    😀

  22. Fiora ha detto:

    @20
    “…peccato che la Storia non ci abbia tramandato l’opinione di Bissula”
    Grando scup, go el Bissula pensiero (tradizion …orale)
    “ciò sto mona de Ausonio no ga ‘ncora capì che ciacole no fa fritole..’ndemo dei Aristo. ..Onassis, mola la zima del Christina che ‘ndemo a Skorpios!”

  23. chanel slavich ha detto:

    Nonostante l’arguta leggerezza del post, mi si consenta di introdurre una dose di composta serietà. Nella movida triestina ci sono ragazze dalla furbizia orientale, tipica delle loro origini, tradite da cognomi slavi o slavo-italianizzati ai tempi in cui i treni arrivavano in orario o ancora prima, quando c’era un’ordinata amministrazione. Per non parlare delle spagnole arrivate con l’Erasmus, notoriamente le più orientali di tutte.
    Molte di queste ragazze dalla furbizia orientale ambiscono spregiudicatamente a borse da 1500 euro in su, nel quadrilatero della moda triestino. Al di là del prezzo, il punto è che quelle borse dovrebbero girare solo appese alle mani delle signore della Trieste Bene, come segno distintivo di un diritto di nascita e fa orrore vederle anche appese all’incavo del gomito di anonime squinziette.
    Per giunta, molte di loro ambiscono, anche se poche ci riescono, con la superficialità che le connota, a distinguersi a Miss Topolini con il sogno di guadagnare bene nella moda o nello spettacolo, invece di impegnarsi seriamente con lo studio nelle nostre università d’eccellenza che aprono le porte a lavori sì precari e sottopagati, ma che consentono l’impareggiabile soddisfazione di versare i contributi per il mantenimento del vecchio privilegiato sistema contributivo e, in particolare, per i diritti acquisiti delle baby pensioni e delle pensioni d’oro di politici e alti funzionari che hanno il merito di aver portato il nostro paese agli attuali traguardi, dei quali noi giovani possiamo usufruire provando l’impagabile emozione di chi inizia la fase discendente sulle montagne russe.
    Tornando a bomba, va aggiunto che queste ragazze dalla furbizia orientale sono use partecipare a feste a tema, travestendosi da vigilesse che multano biciclette, infermiere che eccitano anziani infermi per provocarne un coccolone e financo suore che alzano il sacro abito per il sollazzo dei depravati maschi presenti, sui quali si configura il fondato sospetto di turpi sfioramenti finalizzati a toccamenti, per non parlare di supposti atti innominabili in più riservati contesti successivi.
    Ordunque, urge un’indagine delle autorità competenti che metta all’indice queste ragazze e i loro intimi comportamenti, fornendone pubblica e dettagliata informazione attraverso fughe di notizie a mezzo stampa, al fine di procedere alla loro lapidazione mediatica con aggiunta dei meritati èpiteti qualificativi, al fine di ristabilire quella indiscussa moralità che ha caratterizzato storicamente la nostra città, dai tempi delle decine di case di piacere e caffè d’incontri dell’epoca asburgica fino ai festini nelle ville e ai saliscendi dagli attici dell’attuale finto proibizionismo italo-papalino, passando per la miriade di postriboli cavaneschi e scambi tra cacao e ortaggi coi militari americani a conclusione delle feste nelle sale da ballo ai tempi del GMA.
    In conclusione, per sconfiggere la rumorosità notturna, propongo l’invito obbligatorio nei festini nelle ville per tutte le ragazze dalla furbizia orientale, in modo da determinare, con la loro assenza, anche la conseguente rinuncia del pubblico maschile e così tutti dormirono felici e contenti, in letti propri o altrui, dalle nove di sera o dalle cinque di mattina in poi.

  24. Fiora ha detto:

    @ 24
    Hilda Chanel Slavich :Imensaaa! 😀 😀 😀

  25. aldo ha detto:

    @24 ahaahah!!! morbin-mitologica Chanel!
    fortissima la lettera sulle segnalazioni, preceduta da un’imbarazzata presa di distanza del Piccolo, scritta col suo nome originale Carla – se è vero quel che scrive Baby Lonia – ma questo commento che triestinizza morbinizzando il caso Ruby, meriterebbe maggiore visibilità

  26. Diego Manna ha detto:

    24
    Chanel Slavich <3

  27. Fiora ha detto:

    @Aldo

    Bentrovà ,luce dei mii oci! 🙂

  28. aldo ha detto:

    Stimolato dal ritorno dei temi morbin-hot, rompo il mio ramadan scribacchin per far notare che questo ritorno dell’hot sul Quel dela quela va inquadrato nel contesto globale e nazionale del recente rilancio di temi hot, anche da parte di ambienti impensabili:

    – è uscita la notizia che i salafiti tunisini hanno lanciato l’operazione “jihad del sesso” invitando le ragazze ad andare al fianco dei combattenti islamisti in Siria come ragazze di conforto in nome della fede e…di qualche aiutino economico

    – per non essere da meno, Radio Vaticano ha esaltato il film lesbo-chic “Le vie d’Adele” come miglior film in concorso a Cannes, con le sue circostanziate scene di sesso saffico, a partire dall’apertura di 15 minuti di rapporti tra le due protagoniste che si sono prodigate in effusioni anche fuori dal set

    – François Ozon ha tradotto in film la Bocca di rosa di De Andrè, con “Jeune et julie”, sempre in concorso a Cannes, con la storia di una ragazza che si prostituisce per piacere e si è lasciato sfuggire “essere pagate per una relazione sessuale è qualcosa di presente nella sessualità femminile”, salvo poi correggersi e tornare al politically correct, ma ormai “ghe iera scampà”

    – è uscita la notizia che il Che Guevara aveva escort fisse da 25000$ al mese, notizia un pò ridimensionata dal fatto che il Che Guevara in questione era il nome dello yacht di un figlio di Gheddafi

    – nel nostro piccolo anche in Italia ci si è dati da fare, a cominciare dalla requisitoria di 6 ore della Bocassini nel processo Ruby che ci ha fatto felici come voyeur, evitando le noiose prove empiriche dei pedanti tribunali anglosassoni e fornendo più gustose prove logiche, della serie “non poteva non scopare”

    – anche il M5S ha dato il suo piccolo contributo, facendoci sapere che Franceschini ha come nuova compagna una bella e molto più giovane candidata al consiglio comunale di Roma e che ha colmato il gap d’età portando in dono un pacchetto di sms agli amici per farla votare, incassando il plauso delle donne del…PDL e l’imbarazzato silenzio di quelle del…PD.

    La somma di queste notizie conferma che avevano ragione i Maya e che il 21.12.2012 il vecchio mondo “se ga ribaltà” come il tram de Opcina.

  29. aldo ha detto:

    ciau Flora! iero in ramadan, ma no go resistì

    ciò Diego, te son più veloce dela luce: mentre scrivevo un comento de qua, te ga za verto el novo post dove el mio comento gavessi più senso…bon provo a spostarlo e se no son bon, fa ti dei!

  30. aldo ha detto:

    Diego, no son bon de far sto spostamento del mio comento @30 nel novo post…se te pol e te ga voia, fa ti dei!

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