21 Maggio 2013

“Crisi”: arriveranno le multe notturne?

Questo mio intervento deve indurre alla riflessione sul diritto, sulla consuetudine, sul patto sociale non scritto ma vigente, sul diritto in movimento che si adegua a situazioni di fatto od economiche, piccole cose ma determinanti, nella vita ordinaria di chi vive la città e di come tale patto possa mutare, per ragioni di cassa in tempo di “crisi”.

Era il lontano 1865 quando furono introdotte le prime regolamentazioni sulla velocità e il corretto comportamento per i conducenti dei veicoli a trazione animale, poi nel corso del tempo la parte da leone la farà il Testo Unico sulla circolazione stradale, approvato con il d.P.R. nº 393, del 1959 e successivamente da quello che sarà l’attuale codice della strada, introdotto nel 1992, con tutte le modifiche avvenute nel corso del tempo.

A Trieste esiste un problema serio, che comporta vari disagi e stress ma anche situazioni di mera inciviltà.

Vi è una presenza spropositata di automobili e motorini, pochi parcheggi, che vengono costruiti in ogni buco e spazio possibile della città.

I motivi sono riconducibili a varie ragioni, pianificazione errata a livello urbanistico della città, pensata, per come strutturata oggi, più che per favorire la mobilità pubblica e pedonale o ciclabile, per sostenere la mobilità privata e delle automobili.

Vedi per esempio il caso delle Rive triestine.

Avrai zone ove si tollera il parcheggio non corretto per anni e poi quando verrà ultimato il parcheggio privato, ecco partire multe a raffica, questo il caso per esempio di quello che è accaduto nella Piazzetta di Santa Lucia. Coincidenze, già.

Ma l’auto di norma la si utilizza per ogni esigenza, anche minimale, e si pretende di avere il parcheggio sotto casa, o sotto il luogo ove ci si deve recare. Abitudini di  comodità nella vita di città. Quando sposterai la tua auto per motivi vari ecco che controllerai il tuo orologio ogni dieci minuti perché se non rincaserai entro una certa ora rischierai di effettuare diecimila girotondi per la città, oppure quando deciderai, per stress e pseudo-comodità, di parcheggiare in modo non corretto, nelle ore serali, metterai la sveglia all’alba per spostare il tuo mezzo di trasporto per non rischiare quella multa che nelle ore diurne certamente sarà una certezza. Già, sarà proprio nelle ore notturne che ti capiterà di vedere di tutto e di più ed in particolar modo noterai l’esistenza di una sorta di tregua sociale, ma ai danni di chi si sposterà a piedi, certo nella notte,si dirà, Trieste vive una sorta di coprifuoco.

Marciapiedi trasformati in parcheggi, cosa che a dire il vero accade a volte anche nelle ore diurne, strade chiuse dalle auto, piazze trasformate in parcheggi, doppia fila.

Una sospensione del codice della strada che non è detto sia destinata a perdurare.

Per esempio a Parma , per ragioni di cassa, sono state elevate decine e decine di multe in poco più di un’ora intorno alle 23 del 25 gennaio 2013 da parte dei vigili urbani in quelle strade caratterizzate da una sosta selvaggia, con automobili lasciate un po’ ovunque: in doppia e tripla fila, sull’isola spartitraffico e sul marciapiede.

A Trieste intanto i parcheggi continuano ad essere un business per questa città, palazzi trasformati in parcheggi, ex botteghe trasformate in parcheggi, che troveranno affermazione anche a pochi passi dal teatro romano, zona che dovrebbe essere immune da ogni intervento urbanistico, ma così non è.

Il problema è destinato ad ingigantirsi con la crisi esistente. Autobus tagliati, treni non sufficienti, e piste ciclabili, ad oggi, quasi inesistenti, certamente non aiutano una mobilità diversa. E’ anche vero che da un lato si utilizzerà di meno l’auto, sia per il costo della benzina, che per il costo di mantenimento della stessa, molti probabilmente avranno anche consegnato la targa e demolito il proprio mezzo di trasporto per la “crisi”, altri lo faranno a breve, ma ad oggi, almeno per quello che si nota quotidianamente in giro, si parlerà di casi irrisori che certamente non sono paragonabili alla crisi energetica del 1973 ed al relativo boom delle biciclette, poiché parcheggiare a Trieste è davvero ardua impresa, impresa che comporterà anche qualche piccolo incidente, qualche “botta”, qualche vai a quel paese… Il dilemma è, arriveranno anche a Trieste, per ragioni di cassa, le multe in ore notturne?

Marco Barone

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2 commenti a “Crisi”: arriveranno le multe notturne?

  1. sfsn ha detto:

    marco, no te dovevi scriver sto toco: adesso i ghe penserà e i comincerà a dar multe anche de note. Per colpa tua!

  2. Roberto Lisjak ha detto:

    per completare il ragionamento, tuttavia, è necessario far presente che la mobilità con mezzi privati è molto spesso una scomoda necessità vista l’inadeguatezza del trasporto pubblico. ritengo che molte persone che oggi utilizzano mezzi privati per spostarsi usarebbero volentieri i mezzi pubblici se solo questi fossero adeguati alle esigenze della vita quotidiana. c’è poi da considerare che, se è vero che il traffico automobilistico è stata tenuto in alta considerazione dalla ultime amministrazioni, abbiamo assistito ad una sostanziale “chiusura del centro” ai mezzi a due ruote che possono transitare per il centro cittadino ma non più sostare

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