Borgo Grotta Gigante sta a Trieste come Piazza San Giovanni sta a Roma, almeno per un giorno all’anno: la tradizionale kermesse musicale del Primo Maggio ha avuto la capacità quest’anno di attirare sul carso triestino migliaia di giovani (o diversamente tali) provenienti anche dalla Slovenia e da fuori provincia. Il clima festoso e rilassato fa sì che già dal primo pomeriggio l’intera area sia già ricoperta da una distesa di plaid, camicie a quadri e zainetti, ci si rilassa coccolati dal clima favorevole o si scambiano dei goffi tiri al frisbee, in ogni caso gli occhiali da sole si rendono necessari, visto il bel tempo. L’accoglienza per me non è stata delle migliori, dato che il servizio d’ordine ai parcheggi (gestito in outsourcing) inveisce contro chi non segue alla lettera le indicazioni a voce (in sloveno), succede spesso, e sempre in quello che è forse il settore più delicato nell’organizzazione di un evento. Una volta all’interno si respira quel clima festivaliero così raro a queste latitudini da continuare a destare stupore, la birra è ottima e non annacquata (cosa rara ad un festival) ed il cibo è anch’esso confezionato con discreta cura. Il tendone che ospita i concerti si riempie ad intermittenza, in concomitanza con le esibizionidegli artisti, il Borgo Grotta Circus è infatti un’ottima vetrina, nonchè il vero termometro dello stato di salute della scena musicale triestina, mai come quest’anno ho sentito proposte così eccellenti. Dopo l’apertura di Hover, Uendi e Gang Band, mi godo appieno l’esibizione dei Damned Pilots, un gruppo che unisce nuovi talenti ad una vecchia guardia che la storia del rock a Trieste l’ha già fatta, ne esce un supergruppo che macina hard rock dall’atmosfera decadente, a tratti calligrafico, ma con qualche apertura che potrebbe farli arrivare lontano, il loro primo ep “Spaced Out” ha già riscosso entusiasmo in rete, il loro album d’esordio è in arrivo. Il set successivo è affidato a Cortex, all’anagrafe Enrico Cortellino, sul palco c’è lui con una chitarra jazz anni trenta accompagnato da Matteo E.Basta per mezz’ora di musica d’autore fatta con l’anima e suonata con il cuore. Il primo video estratto dal nuovo album “Cinico Romantico” si intitola “Complicare” ed è visibile su youtube. Uno dei gruppi più attesi sono gli Hard Lemonade, qui al loro esordio: è la band capitanata da Luca “Jack Rabbit Slim” Bitti, già noto dj delle nottate triestine e presentatore di questo festival. Accompagnato da musicisti di tutto rispetto fa rivivere classici della tradizione cantautorale italiana in chiave rock’n’roll, facendo ballare e cantare il tendone ed infilandovi qualche chicca come “Zucchero” di Rita Pavone. Con la loro gran presenza ed il carisma del frontman si candidano ad essere la “party band” dell’anno e non solo i Blue Beaters locali. Mi perdo l’esibizione dei Butterfly Collectors di Lorenzo Fragiacomo, già presenti al Primo Maggio del 2007 sempre a Borgo Grotta, e di Momar Gaye, chi li ha visti e vuole lasciare le proprie impressioni, può colmare questa mia imperdonabile lacuna nei commenti. Ritorno a casa con la voglia risentire al più presto questi artisti, che assieme a nomi già affermati come Toni Bruna stanno dando una scossa vitale necessaria a questa città.
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