30 Aprile 2013

McDonad’s Italia cerca venti addetti per il nuovo esercizio di Monfalcone

In vista dell’apertura del proprio ristorante di Monfalcone, prevista a giugno, McDonald’s Italia ha annunciato l’avvio delle selezioni per venti addetti per l’esercizio. Lo strumento di selezione sarà il «McItalia Job Tour», evento a cui ci si iscrive online e che farà tappa a Monfalcone per le selezioni per diventare «crew». Dall’inizio del 2013 McDonald’s ha aperto in Italia sei ristoranti e assunto 180 persone. «Le medie retributive dei contratti McDonald’s – si legge sul sito – sono allineate agli standard salariali dei lavoratori del contratto collettivo nazionale del lavoro del turismo: il «crew, quinto livello con 24 ore settimanali percepisce 814,35 euro lordi al mese, il manager, 3° livello 1.600,00 lordi, il direttore, primo livello 2.036 lordi al mese a cui si aggiungono maggiorazioni secondo i turni e i bonus».

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63 commenti a McDonad’s Italia cerca venti addetti per il nuovo esercizio di Monfalcone

  1. capitano ha detto:

    Mc Donald. Non mi avranno mai. 🙂

  2. hobo ha detto:

    su questo siamo d’accordo. meglio una ljubljanska da gianni 😀

  3. Paolo Nanut Standrez-Gorica-Gorizia ha detto:

    Che tristezza il modo di fare le assunzioni, ma siamo a X factor? Una vera vergogna e poi immagino lo sfruttamento degli assunti, stile Ikea.

  4. capitano ha detto:

    Boscarol, cinquanta metri dopo la rotonda sotto il cavalcavia di San Vito. 😉

  5. nick ha detto:

    @3 sei un po’ patetico….814 euro, ancorchè lordi, per un part time di 24 ore settimanali non mi sembra male, sinceramente.

  6. capitano ha detto:

    Il crimine paga di più.

  7. hobo ha detto:

    sono 8 euro lordi all’ora. mi sembra piuttosto male, sinceramente.

  8. John Remada ha detto:

    Mi associo a un mio amico,tal Menne Sbat.

  9. capitano ha detto:

    Se proprio uno deve allora è meglio la politica a quel punto. Un partitino del piffero, qualche slogan trito e ritrito, un po’ di sano trollaggio…

  10. nick ha detto:

    @8 io non so voi, ma trovare in giro part time tanto migliori non è facile….concordo sul fatto che 8 euro lordi all’ora sono pochi. Tuttavia, penso che quelli di McDonald’s non siano dei posti di lavoro da schifare e che comunque l’inquadramento contrattuale e contributivo è corretto, cosa non scontata. Poi se qualcuno ha qualche problema di natura ideologica contro le multinazionali, questo è un altro discorso…

  11. cita demone ha detto:

    se no ricordo mal de lì ala deviazion per selz no ghe vol ‘tropo sforzo e pinei per trovar una sana merenda no manca..per opinioni sul mc donald’s chieder al’annual meeting del partigan comunista combatente,festa de altri tempi che resiste,ma che la la ga un savooor..
    hic.

  12. Paolo Nanut Standrez-Gorica-Gorizia ha detto:

    @5 Io ho solo criticato il modo con cui verranno decise le assunzioni

  13. isabella ha detto:

    @3 paolo nanut io conosco persone che in Ikea e al Mc Donald si trovano bene.

  14. capitano ha detto:

    #13 credo che facendo un discorso puramente salutistico ‘trovarsi bene’ non sia il termine adatto.

  15. gigi ha detto:

    penso che nel 2013 i lavoratori sono più tutelati dei datori di lavoro. I nostri genitori si che erano sfruttati già dalla tenera eta, adesso gli pagano 8 euro lorde all’ora anche se non sanno fare niente

  16. Paolo Nanut Standrez-Gorica-Gorizia ha detto:

    @13 Si trovano bene o costretti a trovars bene?

  17. hobo ha detto:

    @15

    ah, non c’e’ piu’ lo sfruttamento di una volta, signora mia.

  18. Fiora ha detto:

    @10
    concordo dalla A alla Z
    Mi appare poco realistico farneticare di schiavismo, opponendo ideologie ad un’offerta concreta di lavoro, mentre la gente lo sta perdendo a frotte e con questo la dignità individuale che è base di quella collettiva.

  19. capitano ha detto:

    #18 se le cose stanno così perchè non offrire ai disperati anche l’alternativa della prostituzione e del traffico di organi?

  20. ciano ha detto:

    Ho lavorato da MC per tre anni mentre studiavo.
    Mia personale opinione:

    PRO
    1) il contratto e’ regolare, sei coperto in caso di malattina, infortunio, ecc.
    2) il sistema e’ essenzialmente meritocratico

    CONTRO
    1) la “filosofia” e’ allucinante, sei costantemente richiamato all’ordine se non sorridi e non corri come un matto e i turni sono costruiti per spremerti al 101%
    2) lavoro alienante e usurante, ecco perche’ preferiscono puntare ai part-time, le persone vengono sfruttate meglio

    Conclusioni:
    Di questi tempi e’ bene che anche MC ci sia, triste pero’ essere arrivati a questo punto per cui un contratto regolare e’ percepito quasi come un privilegio…

  21. Tergestin ha detto:

    Fiora ga asolutamente ragion stavolta. I disocupai ga fame e la cifra pel part-time xe anca decente. Altrimenti stemo solo che parlando de pippe e per slogan.

  22. capitano ha detto:

    Il lavoro non può sottostare alle aste al ribasso. Quando arriverà KFC con contratti da 5 o 3 € all’ora direte tutti le stesse cose.
    Perchè non parliamo di reddito minimo incondizionato?

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/03/25/reddito-minimo-di-base-o-di-cittadinanza/541683/

  23. hobo ha detto:

    infatti, non c’e’ niente di ideologico nel dire che 8 euri lordi all’ora sono pochi, e che mc donalds, come fiat, come ikea, come tutti, pratica l’asta al ribasso sui salari. massimo rispetto e solidarieta’ per chi e’ costretto ad accettare di lavorare per una paga bassa, ma un bel fanculo a chi lucra sul bisogno di lavoro della gente.

  24. Paolo Geri ha detto:

    Non certo per difendere Mc Donald’s ma a Trieste ad una ragazza con laurea quinquennale è stato offerto da uno studio di professionisti uno stage di sei mesi a €. 360 (lordi) al mese per 46 (!!!) ore settimanali. Mi ha detto “preferisco andare a lavare le scale”.

  25. Kaiokasin ha detto:

    La critica a McDonald’s non è solo ideologica, è proprio un modello vecchio e insostenibile che andrebbe superato
    http://archiviostorico.corriere.it/2012/marzo/07/troppa_Acqua_per_Hamburger_cosi_co_9_120307048.shtml
    http://www.allianz.it/comunicazione/csr/knowledge/hamburger

  26. hobo ha detto:

    @24

    ah beh, c’e’ anche chi lavora gratis, se e’ per questo. e’ il famoso C.U.L.O., contratto unico libero da oneri, come dice un mio amico.

    in questa fase, il C.U.L.O. e’ l’ obiettivo principale del C.A.S.S.O., Capitalismo Assoluto Senza Scrupoli Obsoleti.

  27. nick ha detto:

    @23 gli stipendi vanno anche commisurati a mansioni, responsabilità, etc. Francamente, per 24 ore settimanali 600 circa euro al mese netti non sono male. Che poi sarebbe bello poterne guadagnare 2000 lavorando 24 ore alla settimana e impacchettare hamburger, sono d’accordo. Magari. Però quel contratto, per quelle ore e quelle mansioni non mi sembra sinonimo di sfruttamento. Bello – si fa per dire – l’esempio di Paolo Geri, che ben racconta la giungla volgare di una parte degli studi professionali. Si passa tanto tempo a gettare fango sulle multinazionali, specie se sono a stelle e strisce, senza (voler) sapere che poi “lo stimato professionista” locale in realtà è un aguzzino. Fatemi il piacere!

  28. El baziloto ha detto:

    Quando sono partiti i primi fast food in Italia, mi sono detto: impossibilece ‘sta merda prenda piede da noi, abituati alla peggio ad un panino col salame. Non stimavo adeguatamente la forza massificatrice della sottocultura degli spot, col suo rassicurante messaggio per cui se hai sei, e se ti rimpinzi di cosa grassa ed unta buttandoci sopra mezzo litro di zucchero con le bolle allora stai bene. Non posso fare a meno di pensare che un cameriere in un bar prende probabilmemte come uno diMC, ma nel primo caso c’e’ una vetrina in piu’, generalmente dentro un quartiere, con ricavi e ricadute assai piu’ socializzati. Qui la grana fa il giro del mondo e va in tasca alla multinazionale. La politica ha latitato clamorosamente, svendendo tutti quanti a suon di lustrini. Tranne in Alto Adige, che su queste cose dev’essere preso a modello. Chissa’ quando ci sveglieremo…

  29. nick ha detto:

    @28, cioè per te fare impresa sarebbe subordinato ad una sorta di placet etico. Insomma, esempi come Cuba e Corea del Nord non sono sufficienti a rendersi conto che quel modello forse non funziona?
    Comunque guarda che McDonald’s Italia paga le tasse in Italia.
    Ma che male c’è se uno vuole proporre determinati prodotti a un determinato mercato?

  30. hobo ha detto:

    @nick

    stelle e strisce? e perche’ mai? mica che gli americani hanno il monopolio dello sfruttamento.

    http://www.heraldsun.com.au/news/world/benetton-clothes-at-bangladesh-site/story-fnd134gw-1226631115785

  31. capitano ha detto:

    C’è molto di ideologico nel dire che è meglio un lavoro sottopagato alla disoccupazione.
    E’ ideologico allo stesso modo in cui in altri paesi si accettano modelli sociali imposti da regimi totalitari perchè l’alternativa presentata è il caos. Meglio accettare le limitazioni alla libertà che un regime comporta che il presunto caos conseguente alla sua assenza.
    Allo stesso modo qui è meglio accettare le limitazioni alla libertà che il mercato del lavoro comporta che la presunta disoccupazione conseguente alla sua assenza.
    In entrambi i casi l’onere della dimostrazione dell’implicazione va a chi la enuncia.

  32. nick ha detto:

    @31 “presunta disoccupazione”….ma fammi ridere! Se non hai lavoro, non hai lavoro. Altro che “presunta”!!!
    @30 ho scritto “specie a…”.
    Ma quale limitazione alla libertà c’è nell’accettare un part time di 24 ore settimanali a 800 euro lordi al mese?

  33. Fiora ha detto:

    @28
    l’analisi del Baziloto mi pare impeccabile, sebbene ohimé postdatata, ormai che “il latte è versato”.
    Rimane da considerare il rapporto otto euri/ tipo di lavoro e situazione generale.
    Terre à terre come mi va di restare, trovo che il grado di repulsione a fronte di questa opportunità sia direttamente proporzionale all’esistenza e certezza del “27” di ciascuno che analizzi in astratto l’ opportunità in oggetto.

  34. hobo ha detto:

    @33

    la repulsione non e’ per l’opportunita’, ma per il sistema di sfruttamento e di asta al ribasso sui salari che fa si’ che questa l’unica opportunita’. e per chi in questo sistema ci ingrassa a dismisura.

    @32

    la limitazione alla liberta’ e’ quella di un sistema di relazioni industriali (e piu’ in generale di un assetto di poteri e di relazioni di proprieta’) che ti costringe ad accettare 8 euro lorde all’ora perche’ non hai alternative.

  35. capitano ha detto:

    #32 hai letto male.
    Chi lo dice che l’assenza del paradigma del lavoro mercantilizzato provochi disoccupazione?
    Come dire che l’assenza di un mercato immobiliare provochi l’assenza di case?

  36. Fiora ha detto:

    @34 e io ribadisco che il lusso di stigmatizzare è prerogativa più precipua di chi ce l’abbia “parato”.

  37. Jasna ha detto:

    Il lavoro in questione non è (molto) qualificato, quindi non sarà una gran paga, ma ci sono laureati che prendono poco di più per svolgere mansioni qualificate: portando un dipendente Mc Donald a 12 € l’ora quanti altri dovrebbero andare *come minimo* sopra i 20?

    E cosa, adesso magari qualche imprenditore ignorante dovrebbe iniziare a capire che il titolo di studio si paga salato? E dai po. 😉

  38. hobo ha detto:

    @36 se non metti un complemento oggetto dopo il verbo stigmatizzare, non si capisce il senso della frase.

  39. hobo ha detto:

    ecco, per esempio questi dipendenti di mcdonalds a new york evidentemente devono avere il culo ben parato, se si permettono di scioperare e di stigmatizzare il fatto di essere sfruttati e di ricevere una paga di 8 dollari all’ora.

    http://www.greenme.it/mangiare/ristoranti/10122-mcdonald-s-sciopero-lavoratori

  40. Nick ha detto:

    @34 ma guarda che è una gran bella costrizione un part time da 800 euro per 24 ore alla settimana. Cioè, si tratta di un buon rapporto tra compenso \ complessità e responsabilità delle mansioni \ tempo d’impiego richiesto nell’arco della settimana. La considerazione che fai tu per essere corretta ed accettabile va parametrata a riferimenti quantitativi. Per definire una cosa bella o brutta, giusta o ingiusta, occorrono dei termini di riferimento.

  41. Jasna ha detto:

    @39 Dal tuo link

    Le catene di fast food, basandosi su materie prime di scarsa qualità e su menù offerti a poco prezzo, hanno costruito attorno a sé stesse fortune miliardarie. Evidentemente, i loro ricchi guadagni non vengono utilizzati per garantire ai lavoratori uno stipendio dignitoso”.

    Ecco! Proprio a questo pensavo.

    “Le regole di assunzione negli Stati Uniti si stanno inoltre facendo sempre più stringenti. Per lavorare alle casse di McDonald’s è richiesta la laurea, un titolo di studio che a fronte di una misera paga non può che perdere tutto il proprio valore sul mercato del lavoro.”

    Anche in certi negozi in provincia di Gorizia chiedono la laurea triennale per fare l’ *aiuto* commessa. Magari per fare la commessa serve il master.

  42. capitano ha detto:

    Stigmatizzo che sottopagati e ricattati non possano permettersi il lusso di stigmatizzare. 🙂

  43. Jasna ha detto:

    @nick sono 800 lordi, parliamo di quelli che ti restano in tasca, e parliamo di come è distribuito il part time, perché se è come quelli dell’Outlet di Palmanova auguri.

  44. hobo ha detto:

    @nick

    allora spiega tu ai dipendenti mcdonalds di new york e di napoli che se fanno sciopero e’ perche’ non hanno effettuato una “corretta e accettabile considerazione parametrata a riferimenti quantitativi”.

  45. El baziloto ha detto:

    @ nick
    E chi ha parlato di filtro etnico? Io sto dicendo che in Alto Adige s’è pensato ancora decenni fa a due cose:

    1. Garantire la delocalizzazione lavorativa nell’interno territorio provinciale, indipendentemente dall’altitudine. Contestualmente, è stato scoraggiato il grosso insediamento industriale, che infatti è presente solo a Bolzano (zona industriale creata negli anni ’30).

    2. Garantire il mantenimento degli esercizi commerciali tradizionali in tutti i centri storici, trasformati perciò in una sorta di “salotto/centro commerciale diffuso”

    Per quanto riguarda il punto 1, in questo modo l’Alto Adige è l’unica regione italiana a conoscere ancora il piccolo agricoltore e il piccolo o addirittura piccolissimo allevatore. Ciò ha garantito la cura del paesaggio ad opera degli stessi contadini, e quella che poteva apparire una spesa pazza (sovvenzionare le microimprese agricole) si è trasformata in un formidabile volano di sviluppo: la provincia è visitata da masse enormi di turisti, alla ricerca proprio della genuinità di un paesaggio con le sue tradizioni. L’altro effetto positivo è che in Alto Adige non esistono non solo paesi o frazioni, ma nemmeno singoli masi disabitati: il che fa si che l’intero patrimonio abitativo sia in ordine e regolarmente manutenzionato. Non esistendo grandi zone industriali, si è ottenuto un altro effetto: non sono stati creati i tipici quartieri-dormitorio che in trent’anni hanno deturpato le periferie di tutte (o quasi tutte) le città italiane di media e maggiore grandezza.

    Per quanto riguarda il punto 2, i piani regolatori e del commercio delle località altoatesine sono stati molto decisi, ed hanno impedito la proliferazione die Mc Donald’s nella provincia, favorendo in tutti i modi gli esercizi commerciali locali. Il primo Mc Donald’s dell’Alto Adige fu uno degli “storici” aperti in tutt’Italia. Addirittura in Piazza Walther: il centro del centro della città. Dopo 14 anni, nel 1999, le autorità cittadine (a maggioranza italiana), decisero che nessun esercizio commerciale di quel tipo potesse stare nel centro città, e quindi il fast food fu chiuso, per essere riaperto sei anni dopo in zona industriale.

    Attualmente è l’unico Mc Donald’s in tutto il territorio della provincia di Bolzano. Tutti i centri della provincia sono rimasti “in linea” con la storia e la tradizione – anche culinaria – locale. E tutti quanti andando a visitare Bolzano non vanno alla ricerca del fast food, ma degli ottimi piatti locali. Che fanno guadagnare molto di più, fanno vivere le persone del luogo e in definitiva contribuiscono a fare dell’Alto Adige quel gioiello che sappiamo.

    Io plaudo in tutti i modi a chi ha avuto una visione così strategica dello sviluppo, ed oggi ne gode i frutti.

  46. Nick ha detto:

    non so come siano strutturati i part time dell’outlet di palmanova. Se si trattasse di lavorare 8 ore tre giorni a settimana, con 4 che ti restano liberi, penso che non sarebbe male.
    @45 non conosco le ragioni di quegli scioperi. Non mi baserei su uno sciopero però per dare un giudizio su un tema così vasto. Gli scioperi sono indicativi fino a un certo punto. Da noi scioperano perfino i dipendenti pubblici! Che hanno mille tutele, stipendi esageratamente elevati, e sono praticamente illicenziabili.

  47. Nick ha detto:

    @46 ma tu hai idea di quanti soldi ci sono nel bilancio della Provincia autonoma di Bolzano. E di quanti sono gli abitanti di quella provincia. Non è semplice applicare i ragionamenti che proponi se non hai lo status di provincia autonoma (che è ben diverso da quello di regione a statuto speciale, peraltro). e poi penso che quel modello sia applicabile solo in determinate area, scarsamente popolate. Non penso che in regioni popolose come Lombardia, Lazio, Veneto possa funzionare.

  48. hobo ha detto:

    @46 baziloto (luigi s.n.c.)

    ehm… nick aveva scritto “etico”, non “etnico”… come se ciamava quel tedesco? alzheimer, nono, alzheimer. ma ti perdono, perche’ per una volta sono d’accordo con te.

  49. Jasna ha detto:

    @48 Per fare un piano regolatore lungimirante e rispettarlo servono gli stessi soldi che servono a tutti gli altri enti che se ne dotano e non lo rispettano(o lo modificano per svendere a soggetti economici potenti).

  50. hobo ha detto:

    @47 da noi a new york? hey man, where you from?

    non hai capito il punto nick. il punto e’ che gli stigmatizzatori ormai si sono infiltrati ovunque, anche tra i dipendenti di mcdolds…. e’ tremendo! aaarrgghhh! gli stigmatizzatori sono qua sotto! stanno arrivbkdfb-vv…..

  51. hobo ha detto:

    @48 la germania ha una densita’ di popolazione piu’ alta dell’italia, ma i piani regolatori sono fatti molto meglio.

  52. sfsn ha detto:

    entro tardi nella discussion, ma consiglio al solito neoliberista Nick de leggerse “McNudo: 100 buone ragioni per stare alla larga da McDonald”

    http://www.olografix.org/barbara/McNudo/index.htm

  53. Fiora ha detto:

    ben lieta di aver importato con tanto successo lo “stigmatizzare” nella dotta discussione.
    Aver omesso il complemento oggetto che rispondesse alla domanda “che cosa” è stata scelta precisa,in quanto sottinteso, pignolissimo hobo e penso sia ovvio.
    Sottolinea negativamente gli 8 euri e ci filosofeggia sù chi se lo può permettere ,perchè ce l’ha parato.
    Mia modesta opinione ,sempre con rispetto parlando.

  54. hobo ha detto:

    @54

    compresi i dipendenti mcdonalds che scioperano per un aumento di paga. stigmatizzatori col culo ben parato, fomentatori di odio, direi.

  55. hobo ha detto:

    ecco le terribili stigmatizzatrici infiltrate nella mcdonalds di napoli.

    http://youmedia.fanpage.it/video/aa/UU22m-SwjNAvLmb1

  56. El baziloto ha detto:

    @ hobo
    Allora il tuo sbadiglio era falso! Mascherina…

    @ Nick
    Come t’ha scritto Jasna, il piano per le aperture commerciali (o come lo si voglia chiamare) non costa, nel senso che il costo è quello degli uffici che lo predispongono, e dovrebbe essere uguale per ogni comune. La visione strategica è quella che ne determina il successo o l’insuccesso. Per esempio: a Venezia per un certo periodo permisero indiscriminatamente al privato di trasformare il suo appartamento in un B&B. L’idea era quella di permettere ai privati di vivere con i soldi dell’attività sorta laddove essi vivevano. L’effetto è invece stato devastante: migliaia di proprietati hanno venduto le proprie case a terzi, che hanno creato in città dei veri e propri imperi del B&B, vivendo 360 giorni all’anno fuori. La città s’è sempre più trasformata in un enorme parco a tema, e i suoi abitanti in figuranti.

    Lo stesso dicasi dei Mc Donald’s: vogliamo permettere a questi qui di aprire nel borgo teresiano dove e come credono, in nome del fatto che danno lavoro a venti persone per ogni apertura? Il borgo teresiano si trasformerà nel regno del fast food.

    Però ho venti posti di lavoro in più. Certo: ma forse il buffet vicino dovrà chiudere, e i più venti diventano più quindici, con un negozio chiuso. E forse il vicino gioielliere dovrà chiudere lo stesso, perché il danaroso non viene a spendere i suoi soldi in un posto dove può mangiare solo al Mc Donald’s, mentre lui preferisce la sana porzina. E forse il turista tettesko che cerca i sapori della “vecchia Trieste” dirà: “Cazzo: con questo Mc Donald’s mi pare d’essere a Chicago Illinois. Il prossimo anno vado a Bozen o a Meran: lì sì che mi sento a casa mia, con Sissi e Franz a portata di mano”.

  57. Nick ha detto:

    @57 che film ciò quello sul turista tettesko! Praticamente sostieni che uno valuta la propria meta turistica sulla base della presenza del MCDonald’s….mah, mi sembra un po’ forzato.
    Io so solo che McDonlad’s in Ita dà lavoro a 15mila persone. Che non sia il massimo degli impieghi sono d’accordo; che questa presenza possa aver avuto ripercussioni negative anche; che sia di gran lunga meglio puntare sulla valorizzazione dei nostri prodotti\tradizioni\stili di vita pure; mi lascia un po’ scettico il dirigismo di chi vuole imporre questa o quell’altra attività economica, magari importando modelli di sviluppo che funzionano solo in determinati contesti. Penso che sia un ragionamento un po’ pericoloso, che si presta a mille distorsioni (chi decide? in base a cosa? etc.).
    Una preghiera, infine. Non facciamo le solite esagerazioni populisteggianti: a Trieste potrai mettere anche venti mcdonalds, ma non sarai mai Chicago. A proposito ma Mcdonalds in borgo teresiano no, e i fratelli La Bufala a Ponterosso sì? Cioè, chi decide e sulla base di cosa? Cosa c’entra la mozzarella di bufala con le tradizioni enogastronomiche del nostro Carso? o della nostra amata Felix Austria. E lo sapete che anche a Vienna c’è il Mc, giusto? Eppure quando sei al Prater non è che pensi di essere a Central Park.

  58. hobo ha detto:

    @58 io sono contrario all’apertura di mcdonalds a chicago. cazzo, finirebbe per somigliare a trieste!

    http://www.youtube.com/watch?v=vqVNLd_7Mqo

  59. El baziloto ha detto:

    @ nick
    Forse sei un po’ digiuno di piani regolatori e piani commerciali, ma in tutta Europa esiste quello che tu chiami “dirigismo” e che invece si chiama “pianificazione territoriale”. Non e’ che siccome e’ bella la libberta’ mo’ me faccio er Mc Donald’s popopopo ‘nfaccia a San Giusto. Lo capisci anche tu che questa e’ una vaccata, vero? E cosi’ i comuni decidono in base alle regole vigenti e casomai in concerto cpn altri enfi territoriali e con lo stato o addiritura con uffici statali come per esempiole sovrintendenze chi puo’ fare che cosa sul territorio. Ecco risposto rapidamente alle tue domande che ruotano attorno al concetto che riassumerei con “oddio, io ci metto la grana, non mi dirai che ci sono pure delle regole: chi cazzo sei brutto comunista statalista”? Pemsa che ‘ste cose qua vigevano pure nella GB della Thatcher, il cui santino penso stia sul tuo como’. Capito mi hai?

  60. Jasna ha detto:

    @54 Fiora
    Io non ho il culo parato, sono disoccupata, e da tanto tempo (e non sto con un ricco, né sono figlia di ricchi).
    Se mettere etichette ti aiuta a semplificare la realtà per impadronirtene meglio, bene, però prima o poi finirai per generalizzare troppo e dirai qualche cazzata.

  61. nick ha detto:

    @60 ma se c’è un mcdonald’s anche in piazza di Spagna, a Roma. E fino a poco tempo fa ce ne era uno anche in galleria Vittorio Emanuele, a Milano. I piani regolatori valutano la congruità architettonica ed estetica degli edifici (in piazza Unità o sulle rive non puoi dipingere i caseggiati come meglio credi ma devi attenerti, ad esempio, a una serie di colori ben precisi). ma se uno spazio è definito commerciale ed è adibito alla “somministrazione di cibi e bevande” non è che puoi impedire a una determinata società di insediarsi lì. Per fortuna, aggiungo.

  62. El baziloto ha detto:

    Appunto: il Mc Donald’s in Piazza di Spagna grida vendetta al cospetto di Dio. Una porcata tipica di parte degli amministratori locali, che non riescono ad avere un’idea coerente dell’utilizzo delle mostruose risorse che la natura e i nostri avi ci hanno lasciato.

    Col risultato che il Trentino Alto Adige fa ogni anno otto milioni di presenze turistiche in più dell’intero Lazio (!!!), e Roma fa meno presenze turistiche di Berlino.

    Evidentemente non la si vuole proprio capire.

    A proposito: chi te l’ha detto che in uno spazio commerciale non possa essere impedito ad una determinata società di insediarsi lì? Perché non ti informi prima di scrivere?

    Divieti di insediamenti specifici per i fast food sono tuttora vigenti in vari centri storici italiani. Divieti che Mc Donald’s cerca di aggirare sempre col solito discorso: “Noi portiamo lavoro”. Portano lavoro (e guadagno) a sé, tolgono lavoro (e guadagno) ad altri.

    Vendendo merda (e su questo penso che nessuno possa smentirmi): avete visto tutti – spero – questa roba qui: http://www.youtube.com/watch?v=Gdb9IRoxByk

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