22 Febbraio 2013

Sulla fragilità dell’onestà – Riflessioni sul movimento 5 stelle

Qualche giorno fa sul blog di Sara R. è uscito un post che in poco tempo ha acceso un notevole dibattito. Ne riprendiamo alcune parti come spunto per i lettori. L’articolo completo si trova a questo link.

“Sono bravi ragazzi”
“Gente con la faccia pulita”

Beh, sapete una cosa? Io non ce la faccio più.
In questi giorni, chiacchierando in rete e tra la gente vedo che sempre più persone della mia età, amici, alle prossime elezioni voteranno per il Movimento 5 Stelle. O meglio: per Grillo e la rappresentazione della realtà che si è creato attorno, perché chi siano davvero i candidati pare interessare a pochi. Lo so perché me lo dicono, mi domandano come la penso e magari danno per scontato che anch’io voterò così. Come se così facessero tutti, perché nostro dovere è “dare un segnale”, “essere di rottura”.
A me questa cosa non va giù. Nemmeno un po’.
Perché la maggioranza di costoro va a votare così per vedere eletta “gente onesta”, che onestamente scombussolerà le cose, secondo un principio di onestà e trasparenza che si basa soltanto sulla mera ignoranza costruita grazie all’essere stati per anni e anni alla finestra.
Non mi va giù perché un pseudo principio di onestà va facendo credere che gli altri siano tutti uno schifo, con una violenza verbale e un’illogicità che mi ha stufato.
Perché, vi svelo un segreto, siamo in Democrazia: e la partecipazione non è che sia stata eliminata in questi anni. L’avete non agita. E’ un’altra cosa.
E allora vorrei svelare a chi lo ignora che, ebbene si, le brave persone, la gente onesta, pensa un po’, la si trova dappertutto, basta avere la curiosità di scoprirla: i ragazzi del PD non vanno in giro a rubare al prossimo e, pensate un po’, non ne conosco nessuno che abbia preso tangenti tra i giovani che stan facendo la campagna per Ingroia e che magari il sabato mattina si svegliano presto per fare il GAP.
E dei tanti giovani che SEL ha candidato in giro per l’Italia, beh, non mi pare siano persone che mirano a derubare le casse dello Stato.
Davvero è più importante che tutto sia “nuovo”? Davvero non importa se questo “nuovo” significa ritornare indietro, azzerare l’orologio dell’elaborazione delle idee, dimenticare l’antifascismo, il pacifismo, i femminismi, la critica al potere? Davvero la politica italiana va infilata tutta nel calderone dell’impurità? Davvero è intellettualmente onesto predicare la distruzione di ogni cosa?
[…]
Diciamolo, l’onestà è relativa. Ed è facile dirsi puliti se non ci si è mai sporcati le mani.
Il potere è quella cosa che senza un minimo di formazione e consapevolezza ti fa diventare un Fioritto in miniatura nel giro di pochissimo. E più vai dicendo in giro che come lui non diventerai mai, più mi stai garantendo che sarai il prossimo a propormi qualche cosa in cambio di un voto.
Non sono le appartenenze a fare l’uomo più o meno ladro. Sono le condizioni, le relazioni, le idee.
Le fedine penali a me parlano politicamente proprio poco.
Perché si può avere la fedina penale pulita anche avendo costruito un’impresa utilizzando collaboratori volontari mai pagati, si può avere la fedina penale pulita anche avendo dimenticato di stampare qualche scontrino ogni tanto, si può avere la fedina penale pulita e pensare che sia cosa buona e giusta che i migranti muoiano cercando di arrivare in Italia, via mare o via terra che sia.
E allora i miei coetanei che fino ad oggi hanno lasciato che il paese andasse dove andava aspettando che un uomo urlasse loro cosa fare, beh, mi fanno rabbia. Perché hanno delegato ad altri per anni il fare qualcosa, senza mai un minimo di sostegno, e poi adesso si preparano a sostenere qualcuno soltanto per sostenere una rottura con un passato ed un presente che non si sono mai sporcati le mani per cambiare (no, la retorica del “ho fatto una famiglia” o “mi sono laureato a pieni voti” a me non bastano come elementi di interesse verso un cambiamento collettivo).
[…]
Il M5S occuperà il 15% (?) delle sedie del Parlamento e sembra contare poco, pochissimo quello che intende fare. Occuperò il 15% delle sedie del Parlamento dopo aver condotto una campagna elettorale basata sul disprezzo, aggressività, personalismi, dietrologie, questioni che con la bella politica non hanno niente a che vedere.
Quand’ero ragazzina mi domandavo come fosse stato possibile all’Italia che il movimento fascista conquistasse il potere. Ora mi pare di capirlo. Basta che qualcuno urli, forte abbastanza, nei canali giusti, che tutto quello che puoi aver studiato in anni di università perda di valore.
[…]

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46 commenti a Sulla fragilità dell’onestà – Riflessioni sul movimento 5 stelle

  1. Ettore Ribaudo ha detto:

    Poi con il 15% cosa risolvono?
    Poi con il 15% e la mancanza di idee costruttive, cosa fanno?
    Anche in altri partiti come il MiR (Movimento in Rivoluzione) esistono persone che nulla hanno avuto a che fare con i parlamentari!
    Per realizzare il programma dei Grillini lo sanno quanto occorre?
    Lo sanno che il solo reddito di cittadinanza non è possibile metterlo in pratica?
    Ecco l’esempio pratico: http://ribaudo-ettore.it/2012/12/grillo-e-reddito-di-cittadinanza/

  2. Adi ha detto:

    ciclicamente si presenta qualcuno “puro”, i leghisti prima, poi l’IDV … e alla fine ci si ritrova il Trota e Scillipoti, giusto per citare i più vistosi.
    Le persone capaci, oneste e con molte altre virtù ci sono in ogni schieramento, purtroppo spesso sono tenute ai margini dai mediocri e dai disonesti che, non avendo scrupoli, li affossano

  3. Ettore Ribaudo ha detto:

    Come non quotarti su quanto affermi.

  4. capitano ha detto:

    Quindi tutti gli altri paesi europei che ce l’hanno sono falliti?
    Caso strano, l’unico assieme all’Italia a non averlo è la Grecia.

  5. Ettore Ribaudo ha detto:

    Se parli del reddito di cittadinanza ti dico che bisognava farlo prima quando ne avevamo la possibilità, adesso come lo vuole Grillo e con le sue cifre non è possibile, manca totalmente la copertura.
    Le cifre non mentono.

  6. Valerio Fiandra ha detto:

    I risultati delle Politiche

    PD : 27
    M5s : 25
    PdL. : 21
    SCM : 08

    Dopodiché – a parte i piccolissimi problemi di eleggere un presidente della repubblica, di evitare il default, di fronteggiare scissioni, di formare un governo – andrà che, alla fine,si torna a votare. Renzi in campo. Oltre non mi spingo.

    Ciao, Belli Ciao,Belli Ciao Ciao Ciao.

  7. Ettore Ribaudo ha detto:

    Andremo a rivotare a dicembre 2013.
    Ecco che succede.
    PD 26
    PDL 25
    5 stelle 15-16%
    Monti 9,5%
    Altri 19%

  8. Giovanni Par ha detto:

    Io non voto Grillo, ma sicuramente il suo movimento è un esempio di vita democratica. Perchè i partiti devono essere sempre quelli? Perchè non possono nascere nuove formazioni? La storia è chiara: 20 anni fa dopo Tangentopoli, il sistema dei partiti aveva la possibilità di riformarsi. Invece non l’hanno fatto. Fra l’altro un referendum aveva abolito il finanziamento pubblico: i partiti hanno fatto finta di niente e hanno introdotto la legge sui rimborsi. Ora ne pagano le conseguenze tutti in termini elettorali.

  9. Ettore Ribaudo ha detto:

    Giovanni i partiti, quasi tutti, hanno perso una vera possibilità di riformarsi e mi spiego meglio:
    1) il Pd ha fatto le piccole parlamentarie per definire i candidati per il parlamento,però al di sopra di loro (scelti dalla base) ha messo i nominati e hanno preteso di chiamarle aperte e democratiche?
    2) il PDL ha candidato quasi tutte le stesse persone con rare eccezioni.
    3) la lista Monti, il cui scopo del fondatore era di fare un contenitore la cui forza sarebbe stata la società civile! Invece l’interno è composto da vecchie cariatidi e riciclati della vecchia politica.
    4) Grillo al cui interno non vige neanche un sistema democratico e espelle chi non la pensa come lui e, si continua a chiamarla democrazia dal basso?

    Detto questo io so chi voterò e spero che la Politica faccia veramente la Politica, anche se ho seri dubbi!

  10. Giovanni Par ha detto:

    Beh considerando possibile un governo di centrosx, di minoranza con sostegno esterno di Grillo e/o Monti, potrebbero cambiare almeno la legge elettorale

  11. Ettore Ribaudo ha detto:

    Serve un governo serio non uno con alcuni beoti!

  12. Francesco Folla ha detto:

    Un governo serio non può esistere in Italia, è già tanto se verà cambiata la legge elettorale.
    Votate Gesù Cristo, lui promette la resurrezione! Mica cazzate!

  13. Ettore Ribaudo ha detto:

    Francesco vi è solo un problema: io non mi chiamo Lazzaro!

  14. brancovig ha detto:

    condivido molte delle riflessioni di Sara. Esistono i modi, le puntualizzazioni, esistono le professionalita’, le discussioni molto di questo in Grillo non riesco a trvoralo nemmeno se mi impegno.

    Non ho capito chi è il loro candidato premier e quelle volte che ho sentito parlare alcuni candidati del movimento, non sono mai riuscito a sentire qualche proposta concreta per risolvere i veri problemi del nostro paese.

  15. aris prodani ha detto:

    @ettore
    ho la sensazione che le tue informazioni siano incomplete o errate.
    Io ho partecipato alla nascita dellla Lista Civica TS 5 Stelle, ho contribuito alla creazione della lista Regionale, abbiamo in autonomia elaborato i programmi in perfetta autonomia. MAI sentito Grillo o lo Staff se non in occasione della certificazione delle Liste. Per il resto mai dovuto chiedere permessi o rispettare indicazioni da chicchessia.

  16. aris prodani ha detto:

    @brancovig
    1- come saprai nn esistono i cosiddetti candidati premier. Se vinceremo sceglieremo. Non credo sia importante chi ricoprirebbe il ruolo, ma come lo farebbe.
    2- non credo di essermi mai confrontato con te.
    Ai nostri incontri settimanali puoi( se lo desideri )partecipare e portare le tue proposte. Credo sia passato il tempo in cui aspettarsi dalla politica delle risposte, passivamente. Lo stiamo già dimostrando da quasi due anni in Consiglio Comunale.

  17. Konte ha detto:

    Io ho sempre votato la sinistra che i reazionari chiamano “estrema” e so benissimo che tra i giovani di Sel e di Ingroia ci sono tantissime belle persone di un onestà e trasparenza inattacabile, sui giovani del PD non metto la mano sul fuoco, ma voglio sperare che anche li qualcosina stia cambiando con il parziale ringiovanimento del partito (causato indirettamente dal successo del M5S). A queste elezioni ho deciso di appoggiare il M5S per un semplice motivo, che guardacaso è l’esatto contrario di quello che i media imputano a questo movimento: una nuova concezione di democrazia. Grazie a dei software già testati dai Piraten tedeschi sarà possibile condividere e discutere insieme agli elettori i provvedimenti e le leggi elettorali da apoggiare e se l’elettorato deciderà di votare in un determinato modo il parlamentare NON POTRA’ ignorare le indicazioni dei suoi elettori, pena l’immediata espulsione dal Partito. Questo è il vero senso dell’essere dei “dipendenti dei cittadini” e sinceramente mi sembra un ribaltamento delle dinamiche dell’esercizio del potere, dal basso. Forse non funzionerà, forse qualcuno si farà tentare dal potere, non posso saperlo preventivamente, ma voglio tentare. In bocca al lupo, sarà un piacere!

  18. capitano ha detto:

    Io non credo che questo sia un movimento fascistoide o proto – para fascista.
    Grillo ha fatto battaglie per Razman, Cucchi, Aldrovandi e altri. Un movimento parafascista non avrebbe mai fatto battaglie contro abusi di quel genere, anzi avrebbe raccolto fondi per pagare gli avvocati difensori ai colpevoli.
    E’ solo un esempio, perchè Grillo ha altri meriti.
    Quello che mi spaventa non è Grillo.
    Ho partecipato ad un incontro con i candidati in regione di questo movimento e non ne sono uscito convinto che queste persone non possano fare alcunchè. Sono pessimista come si può esserlo davanti a dei bagnanti che vogliono scavalcare le Alpi in inverno con un addosso solo un costume da bagno.
    Votare per dilettanti allo sbaraglio perchè “peggio di quegli altri non potranno fare” non mi pare un valido motivo e può essere un’istigazione pericolosa.
    Il problema vero è che in termini di soldi, abusi, errori ed interessi il prossimo parlamento ci costerà esattamente come quello passato ed esattamente come quello ancora precedente.
    Per questo forse domani me ne resterò a casa.

  19. boris ha detto:

    ah beh…stai a casa…Ti piace vincere facile? il partito astensionista sarà ancora di gran lunga il primo partito in Italia, purtroppo.

    …concordo sul fatto che M5S può rivelarsi un arma a doppio taglio…perchè sul carozzone possono benissimo salirci molti inetti.

    MA

    ti faccio una semplice domanda: hai mai visto qualche puntata delle Iene quando intervistano i parlamentari all’uscita dalle sedute? Ti sembrano forse tutti meritevoli di ricevere il Nobel?

    Forse non vi è chiaro che il fondo è GIA’ stato toccato.

    Anch’io credo che il M5s non sia in grado di governare, ora come ora (anche se in Sicilia qualcosa di interessante è stato fatto) MA io adesso voglio che questi si infiltrino nel ruolo di REVISORI.
    Lo so che molti pensano che è solo l’ennesimo fumo negli occhi…populismo, perchè quando le cose vanno male chiunque si mette a urlare di cambiamento viene premiato dall’elettorato…e che poi invece come tutti finiranno per uniformarsi al sistema. A molti, me compreso, puzza la Casaleggio Associati, sotto molteplici punti di vista…e anche Grillo in se non è un santo benefattore. Ma ho deciso comunque di voler rischiare, perché voglio credere che la politica in se debba cambiare al più presto.
    L’occasione fa l’uomo ladro, spesso purtroppo è vero… ma basta imporre le regole che tolgano l’occasione, attivare l’allarme e puntare bene i riflettori.

  20. capitano ha detto:

    Non si tratta di vincere facile.
    Vincerei facile se il principio di rappresentanza venisse applicato correttamente e in parlamento venissero rappresentati anche quelli che non votano con scranni vuoti.
    Che rappresentanza è quella che pretende di governare tutti gli italiani e ne rappresenta si e no il 30% ?
    E poi mi dispiace dirvelo ma le elezioni non sono tutto nella vita, nonostante quello che in questi giorni i vostri leader politici cercano di farvi pensare.
    C’è questo assunto che le elezioni racchiudano tutto il concetto di democrazia.
    Balle, la delega non è democrazia.
    Le elezioni stanno alla democrazia come un certificato di nascita sta ad una gravidanza.
    Credete che passate le elezioni per i prossimi 5 anni sia sufficiente la delega in bianco? Beh l’anticamera del fascismo è proprio questa.

  21. John Remada ha detto:

    Se il qualunquismo è stato l’anticamera del glorioso MSI….può essere la Remada giusta…i conti vanno regolati prima o poi…

  22. Ettore Ribaudo ha detto:

    @aris.
    Ho tante volte espresso la mia contrarietà al programma dei 5 stelle e, non ultima quella sul reddito di cittadinanza o reddito di disoccupazione.
    A parte il fatto che anche li ci sono gli scandali: Soldi spesi per comprare maschere anti-gas per i no-tav, soldi spesi per consulenze a propri amici anche in Sicilia, assunzioni clientelari dei trombati alle elezioni in Sicilia dei 5 stelle, non vedo un vero ricambio perché parecchi candidati sono veramente allucinanti, tipo la candidata Lazio1 che vorrebbe cambiare il mondo con l’aloe!!!!
    Per essere credibili non basta mettere facce nuove ma anche competenti ed avere un serio programma che metta anche nero su bianco le coperture finanziarie e, questo sicuramente, non è Grillo.
    Il MiR (Movimento in Rivoluzione) ha un programma dove cita anche le varie coperture per porre in atto quel rinnovamento dell’Italia.
    Detto questo manteniamo il silenzio elettorale, cose ne dite?
    Un buon fine settimana a tutti.

  23. aldo ha detto:

    “Non mi va giù perchè un pseudo principio di onestà va facendo credere che gli altri siano tutti uno schifo, con una violenza verbale e un’illogicità che mi ha stufato”

    Sono di sinistra e non sono grillino, ma proprio per questo non condivido nulla del piagnisteo di Sara. Chi semina vento, raccoglie tempesta. O no?

    Negli ultimi vent’anni, da mani pulite in poi, la sinistra italiana ha dismesso gli abiti mentali e i filoni culturali della sinistra europea, il liberalsocialismo, il marxismo e il libertarismo, per adottare il fondamentalismo etico-giudiziario anti-berlusconiano come proprio tratto principale, diventando così l’altra faccia, culturalmente subalterna, dell’estetica del godimento berlusconiana.

    Per vent’anni, invece di lavoro, diritti e libertà, il tema dominante del centro-sinistra è stato il prinicipio di onestà, congiunto con quello di legalità, e che gli altri fanno schifo in quanto disonesti e portatori di comportamenti illegali.

    Dopo vent’anni di lavaggio del cervello, sostituendo liberalsocialismo, marxismo e libertarismo con etico-giustizialismo, ora c’è poco da lamentarsi se questa “concezione del mondo”, come direbbe Gramsci è penetrata a fondo nella cultura “nazional-popolare”, della sinistra. E la sinistra, che non vive su Marte, ma è coinvolta anch’essa nella “casta”, negli “scandali”, nello spettacolarismo del circuito giudiziario-mediatico, si ritrova adesso quest’arma usata contro di sè, dopo averla usata per vent’anni contro il berlusconismo, senza rendersi conto della propria subalternità come antitesi a un discorso impostato da altri.

    Dopo aver venduto questa merce coi propri marchi, ora ci si lamenta che è arrivato il M56 che, con un marchio nuovo, la vende meglio e in maniera più credibile?
    Si piagnucola “anche tra di noi ci sono tanto onesti”?

    Nel piagnucolare di Sara si continua nell’errore citando solo i giovani del PD, di SEL, di RC, come se tra gli altri, di diverso orientamento politico, non ci siano anche lì tanti giovani ugualmente onesti, come se ci si volesse riservare ancora il monopolio dell’onestà contro chi è più a destra. Ed è qui che sta il punto.

    Il problema per la sinistra non è il grillismo in sè, ma il grillismo in noi, sedimentato in questi ultimi vent’anni. Bisogna liberare la sinistra italiana dalla propria anomalia etico-legalitaria, roba da destra tachteriana alla Travaglio, stile legge e ordine, e “normalizzarla” sugli standard europei delle battaglie per il lavoro, i diritti e le libertà, delle culture liberalsocialista, marxista e libertaria, divorziando finalmente dagli ex democristiani e dai giustizialisti, la cui egemonia culturale, in presenza del vuoto di identità degli ex PCI, ha trasformato la sinistra italiana in una strana bestia che non si sa cos’è, ma sicuramente sinistra non è, nè moderata nè radicale, almeno in base agli standard europei.

  24. capitano ha detto:

    aldo gran parte della gente vive male. E’ senza lavoro e dall’altra parte ci sono istituzioni che sono diventate parcheggi di parac…ti. Le accuse che fai alla sinistra andavano fatte ben prima di Berlusconi. E’ almeno da Berlinguer che sta posta sul tavolo.
    Anche lui era un cripto legalitario?

  25. aldo ha detto:

    A proposito di identità di sinistra perdute in Italia e a Trieste…oggi c’è sulle segnalazioni del Piccolo un articolo di Roberto Cosolini, dove il sindaco fa esercizi di “mirror climbing” per rispondere a due precedenti articolo di Spadaro e Omero che, da un punto di vista rispettivamente più moderato e più radicale, lamentano l’insignificanza del filone liberalsocialista e laico-libertario nel PD di Trieste, suggellato anche, ma non solo, dalla candidatura di due ex DC nei posti sicuri per Camera e Senato.
    Negli esrcizi di mirror climbing di Cosolini si avverte il vuoto di identità politico-culturale del grosso degli ex DS che sanno di non essere più comunisti, ma dopo vent’anni non sembrano ancora sapere cosa sono, vista la ritrosia a identificarsi realmente nei filoni culturali del socialismo europeo e l’ossessione, ancora dopo ventanni, a farsi legittimare dai cattolici dal “tecnico” di turno.

  26. aldo ha detto:

    @24 capitano

    Berlinguer è intoccabile o si può criticare? Viene trattato come una specie di santo, ma, come ha ben analizzato Bertinotti, non ha capito nulla dell’evoluzione della società negli anni ottanta e, da quando ha messo al centro la questione morale, ha perso tutte le battaglie con Craxi, portando il PCI in accelerato declino, prima che fossero ben altri (pm, media, USA?) a far fuori Craxi.
    L’etico-legalitarismo è servito alla destra tecnocratica per contare molto, pur senza avere consensi popolari, mentre è stato un fallimento per la sinistra già negli anni ottanta, per esserlo ancora di più nel ventennio berlusconiano. Si vuole tenerlo in vita ancora oggi, dopo trent’anni di fallimenti, con il santino di Berlinguer in mano? Credo che Gramsci, se si reincarnasse oggi, ne avrebbe da scrivere su questa subalternità a egemonie culturali altrui.
    Siamo l’unica anomalia in Europa. La sinistra negli altri paesi si chiama socialista, parla di lavoro, diritti e libertà e non di etico-legalitarismo, perde e vince le elezioni, è un po’ acciaccata, ma ancora viva e vegeta, a differenza di quella italiana. I risultati di trentanni di etico-legalitarismo sono questi. Si vuole andare avanti così, a farsi sodomizzare prima da Craxi, poi da Berlusconi, adesso da Grillo, contenti di tenere il santino di Berlinguer in mano?

  27. gianni ha detto:

    Cos’è la sinistra cos’è la destra..
    Bersani ha la soluzione per la disocupazione:assumer più statali..
    Ma come se fa esser cosi stupidi!si farà la fine della Grecia,per la felicita della Germania,che si sta vendicando di 2 guerre mondiali perse..
    Chi e di sinistra dovrebbe vomitare nel solo legger il programma del pd..
    L’italia e fondata sul nero,adesso che non ce più nero si soffre..
    Giusto pagar le tasse ma no quasi il60% allo stato…ladri…

  28. hobo ha detto:

    @aldo#23

    concordo, con due precisazioni.

    la prima e’ di carattere terminologico: quando si parla di sinistra, bisognerebbe trovare un modo per distinguere: c’e’ il personale politico di sinistra (che di sinistra ha ben poco). poi c’e’ l’elettorato di sinistra, che essendo formato da parecchi milioni di persone, e’ tutt’altro che un monolite. poi c’e’ la sinistra come filone di pensiero politico e culturale, con tutte le sue articolazioni. e poi c’e’ tutta la sinistra militante autoorganizzata(non sto parlando di girotondi e popoli viola, a scanso di equivoci).

    la seconda precisazione riguarda il rapporto tra il personale politico della sinistra e le lotte per il lavoro, i diritti sociali e civili, la liberta’ e l’autodeterminazione delle persone. queste lotte sono state portate avanti, durante gli anni novanta e fino al 2005, con un picco nel quadriennio 2001-03, dalle realta’ militanti autoorganizzate, e in alcuni casi, come nella lotta per l’articolo 18, da una parte dei sindacati. si trattava di lotte connotate da una forte radicalita’. di fronte a queste lotte, il personale politico della sinistra ha tentato talvolta di lucrare consensi, ma il piu’ delle volte ha contribuito attivamente alla loro sterilizzazione, se non repressione. il risultato e’ stata una sconfitta epocale, di cui le elezioni del 2006 e i successivi due anni di governo prodi sono stati il riflesso indiretto. l’esplosione del M5S e’ figlia di quella sconfitta. grillo e casaleggio hanno ripreso parte del linguaggio e degli slogan di quegli anni, e alcune di quelle battaglie, mescolandole con altri slogan e altre battaglie di segno totalmente opposto. si difende l’acqua pubblica e contemporaneamente si invoca la mano invisibile del mercato. si chiede l’abolizione dell’ inps e la privatizzazione delle pensioni, e contemporaneamente si predica l’abolizione della borsa. si fanno le battaglie per cucchi e aldovrandi, e contemporaneamente si invoca il pugno di ferro contro rom e boat people tunisini. se mi passi l’analogia, con tutti i distinguo che vuoi metterci, i contenuti e le posizioni del M5S, per il loro sincretismo, mi ricordano il sansepocrismo, cosi’ come l’emergere di un movimento pseudo rivoluzionario organizzato dall’alto dopo la sconfitta dei movimenti del decennio scorso, mi ricorda l’emergere del fascismo dopo la sconfitta operaia del biennio rosso.

  29. effebi ha detto:

    dario fo (con il suo nobel …politico)
    celentano (con i suoi compensi miliardari)
    grillo (con la dichiarata sua astensione a ruoli di responsabilità)

    non male come cambiamento

    ah si, poi c’è l’uomo ombra… il pubblicitario

    i quattro cavalieri dell’apocalisse che manderanno tutti a casa. punto.

    e poi ?

  30. effebi ha detto:

    Gesù si rivolse alla folla accorsa ad asoltarLo e Lui disse loro:
    “CHIUDETE QUEI C..ZO DI OMBRELLI !!!”

    …e le pecorelle smarrite a Lui obbedirono.

    amen !

    (si ritorna a votare a dicembre)

  31. boris ha detto:

    ciò effe…controlla la tastiera…. te se ga impiantà i tasti “Ctrl” e “V”
    già scritta questa… 😛 🙂

    cmq niente de far…quando gioga la nazionale xe 60milioni de comissari tecnici… al tempo delle elezioni altrettanti premier

  32. capitano ha detto:

    Si può criticare tutto e tutti ma se mi porti Bertinotti come paradigma di critica a Berlinguer…

  33. effebi ha detto:

    31 go scoperto el truco, basta ripeter sempre le stesse robe…
    funziona…

  34. effebi ha detto:

    e guai se gesù fa parlar qualche apostolo… xe dolori

    ve imaginè el risultato se sul palco casaleggio fossi restà alti 2 minuti ? andava tuti ….a casa 🙂

  35. muzacta ha detto:

    la fedina penale dei piddini andrebbe aggiornata, tangenti, cooperative rosse, mps e soprattutto l’euro assassino di reddito, pil e democrazia. E così politicamente ti direbbe molto ma molto di più…

  36. effebi ha detto:

    ma i disobbedienti che fine ga fato ?

  37. dimaco il discolo ha detto:

    @33 savemo, savemo effebi.

  38. boris ha detto:

    Comunque chi ha definito ignoranti i grillini che hanno pubblicato la foto della scheda elettorale su fb…si stanno sbagliando di grosso.
    Non è ignoranza… è un atto intenzionale.
    3 mesi di vitto e alloggio gratis…giusto per ingannare l’attesa del reddito di cittadinanza 🙂 🙂

  39. effebi ha detto:

    …e gesù disse: “lasciate che gli ingenui vengano a me”

    (questo no go mai scrito)

  40. Ettore Ribaudo ha detto:

    @Effebi: hai ragione!!!
    Per questo vediamo tanti esagitati che postano foto del loro voto su internet!
    Tra poco il Grillo griderà al complotto?

  41. effebi ha detto:

    Beppe Grillo come Oscar Giannino ?

    Quella appena terminata passerà alla storia come la campagna elettorale delle balle transoceaniche: prima l’inesistente master al Chicago Booth del leader di Fare, e adesso spunta il giallo del programma economico del Movimento Cinque Stelle.
    Beppe Grillo non ama i giornalisti italiani, è cosa risaputa, e si concede solo ai cronisti stranieri.
    Magari perché lo conoscono poco e gli fanno domande meno scomode. Il 21 febbraio, appoggiato al camper che lo ha portato in giro per l’Italia e fasciato in un paio di Rayban a goccia, il leader genovese ha donato dieci minuti del suo preziosissimo tempo a una troupe dell’emittente statunitense Class Cnbc. Dieci minuti di colloquio in cui l’ex comico ha ripetuto le solite minacce alla casta («Arrendetevi tutti, uscite con le mani in alto!») e poi, timidamente incalzato, si è addentrato nella questione programmatica: «Il nostro programma economico – ha detto Grillo – lo ha fatto Stiglitz». Il leader a Cinque Stelle ha licenziato così il discorso: buttando in campo un carico da cinquanta. Joseph Stiglitz è un economista e un saggista statunitense di stampo neokeynesiano che insegna alla Columbia University. Nel 2001 ha vinto il premio Nobel per l’Economia con le sue idee critiche nei confronti del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale. Insomma, un nome molto grosso del mondo accademico internazionale. È lui l’autore del programma economico di Beppe Grillo? Il dubbio ha iniziato subito a serpeggiare in rete: «Basta leggere il documento per capire che non l’ha fatto uno scienziato», ironizza un blogger. Ma il giallo rimane. Stiglitz ha preso carta e penna e si è messo a vergare punto, dopo punto, il programma targato Grillo-Casaleggio?

    Il Giornale ha scritto all’indirizzo mail di Stiglitz presso la Columbia University, chiedendo lumi sul suo impegno nella stesura del programma pentastellato. Dalla casella di posta ci ha risposto Anya Stiglitz, moglie del premio Nobel e anche lei docente nello stesso ateneo, dicendo che non siamo stati gli unici a porgli questa domanda e che «tutte le dichiarazioni e i discorsi (di mio marito, ndr) sono online. Consultando le registrazioni pubbliche si può vedere se ha mai sponsorizzato il Movimento 5 Stelle». Per poi aggiungere sul partito di Grillo: «Non so neanche cosa sia». Anche se le linee guida grilline avessero avuto realmente la paternità di Stiglitz, ora sarebbero rimaste orfane. Il Nobel fa rispondere la moglie alle molte mail sull’affaire Grillo e si trincera dietro un silenzio che somiglia molto a una presa di distanze.

    Cercando in rete si trova una lettera spedita da Stiglitz a Grillo, e pubblicata sul suo blog, nel 2009. L’economista dice che alcuni suoi collaboratori italiani gli hanno parlato dei grillini e fa gli auguri alle allora nascenti liste civiche. Andando indietro fino al 2007, si trova un’intervista al Nobel, sempre pubblicata sul sito di Grillo, e firmata da Mauro Gallegati. In calce al pezzo c’è anche un altro breve carteggio tra Stiglitz e Grillo. Niente di più. Si conoscono, ma non si parla di alcuna collaborazione nella stesura del programma.

    Anya Stiglitz, rispondendo a una mail simile alla nostra, inviata dal Movimento dei Caproni, si spinge oltre: «Molta gente attribuisce un sacco di cose a mio marito. Dubito che abbia persino mai nominato il Movimento 5 Stelle». Insomma, l’alfiere dell’ipercorrettezza avrebbe millantato la paternità del programma economico del movimento. Probabilmente Grillo si è ispirato alle teorie del professore americano che, in molti punti, combaciano con quelle dei Cinque Stelle. Poi ha cercato di calare le teorie dell’economista sulla realtà del nostro Paese, magari facendole impastare a qualcuno del suo staff: «Insieme a lui l’hanno fatto professori e ragazzi in rete», ammette lo stesso Grillo. Ma andare in libreria a comprare un testo di Stiglitz, o scaricarlo da internet, non equivale a dire «ha fatto il nostro programma economico». C’è una bella differenza. Una venatura che incrina il mito della trasparenza cristallina dei grillini e conforta l’idea di un Movimento a due velocità: pretende massima chiarezza dalle istituzioni, ma al suo interno predilige l’opacità. In campagna elettorale Grillo non ha ceduto alla tentazione di poter calare l’asso di Stiglitz. Un asso che, proprio grazie alla rete, si è velocemente trasformato in un boomerang.

  42. effebi ha detto:

    La differenza è che Giannino si è dimesso, ritirato in silenzio. Grillo sta ancora a sbraitare delle cose a vanvera…

  43. boris ha detto:

    @effebi…te se da de far… movite…te ga ancora due ore e venti de tempo… 🙂

    per come la vedo mi: per definizione elettore=ingenuo

    io poi lo sono di natura…e ne faccio anche un vanto

    Ad ogni modo personalmente introdurrei il reato penale per il non rispetto del programma elettorale.
    Se un partito eletto a maggioranza, entro la legislatura, non porta a compimento TUTTI i punti del suo programma redatto in campagna elettorale ne deve rispondere penalmente il relativo leader. In fondo è truffa

    Te la servo su un piatto d’argento…così puoi ben dire che è questo il motivo per cui il M5s non ha un vero e proprio capogruppo. 🙂

  44. ufo ha detto:

    @39 fb, no xe che te se confondi con Radio Venezia giulia?

  45. effebi ha detto:

    http://www.youtube.com/watch?v=BPi2r2j70Zc

    superstar ! osanna !! osanna !!

  46. ufo ha detto:

    Si, ma su fradel…

    https://www.youtube.com/watch?v=4z-cr4_9JV0

    El grilo parlante (anzi: zigante) ga fradei?

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