4 Febbraio 2013

Il racconto della scienza nel cinema e nella musica, al via la terza edizione di MI&LAB

I retroscena del processo per il terremoto dell’Aquila, il racconto della scienza sulla pagina e sullo schermo, la matematica e la filosofia che stanno dietro il nostro “cervello musicale”, la vita quotidiana di Darwin vista attraverso gli occhi della moglie. E poi il cinema, con due film diversissimi e sfiziosi, e la musica dal vivo, quella al pianoforte e quella elettronica. Sono le proposte della terza edizione di MI&LAB con cui Bonawentura/Teatro Miela (dal 6 al 9 febbraio 2013) propone, ancora una volta, un modo diverso di affrontare la scienza utilizzando il prisma degli altri saperi.

La rassegna è organizzata in collaborazione con la Cappella Underground e con la Scuola di Musica e Nuove Tecnologie del Conservatorio Tartini.

Il calendario di questo microfestival scientifico sarà inaugurato dalla discussione su “La narrazione della scienza. Letteratura, cinema, fumetti” che, alle 17.30 di mercoledì 6 febbraio, vedrà alternarsi al microfono del Miela il filosofo Giulio Giorello, l’ingegnere-scrittore Giuseppe O. Longo e il saggista Giuseppe Lippi, curatore della storica collana mondadoriana di fantascienza “Urania”, che ha appena festeggiato i sessant’anni di vita. Cercheranno di rispondere all’interrogativo se è possibile raccontare la scienza conferendole le emozioni e le tensioni che sono alla base di ogni forma narrativa. E quali sono le difficoltà e i problemi di simili tentativi.

Alla sera, alle 21.00, verrà proiettato il film “Cloud Atlas” in versione originale sottotitolata in italiano:  uno dei film più intriganti della stagione in corso, con una struttura narrativa che intreccia sei diverse storie ambientate in altrettante epoche. A firmarlo sono i fratelli Wachowski (già autori della trilogia “Matrix”), a interpretarlo un cast che comprende Tom Hanks e Halle Berry, Susan Sarandon e Hugh Grant.

Il giorno successivo l’appuntamento si sposterà alla Stazione Rogers (ore 17.30) con una serie di provocatorie performance dal titolo “Paesaggi sonori e paesaggi visivi” che vedranno l’interazione di suoni, immagini e gestualità eseguite dagli studenti di musica elettronica del Tartini. Le suggestioni surreali del celebre film di Alain Resnais “L’anno scorso a Marienbad” si sposeranno a giochi di luce, webcam, video, iPhone.

Venerdì 8, alle 17.30, si tornerà al Teatro Miela per il dibattito “Terremoto in tribunale”, a proposito della clamorosa sentenza del processo per il tragico sisma dell’Aquila (aprile 2009) che ha condannato sette membri della Commissione grandi rischi per aver sottovalutato la pericolosità della situazione. Al di là di sterili contrapposizioni tra “innocentisti” e “colpevolisti”, si tenterà di capire le motivazioni della sentenza attraverso il racconto dei sismologi Alessandro Amato dell’Ingv e Livio Sirovich dell’Ogs e del giornalista scientifico Nicola Nosengo, corrispondente dall’Italia per la rivista britannica “Nature”. Tre testimonianze che analizzeranno a fondo dettagli e protagonisti della drammatica vicenda.

Alle 21.00, dello stesso giorno, il film “Il segreto di Nikola Tesla” (sempre in versione originale sottotitolata), realizzato nel 1980 nell’ex Jugoslavia dal regista croato Krsto Papić e interpretato da attori serbi, croati e americani. Il film racconta la vicenda scientifica e umana di Nikola Tesla, il  geniale inventore cui dobbiamo la corrente alternata, diventato una sorta di icona della scienza “non ufficiale” e del quale quest’anno ricorrono i settant’anni dalla morte: nato nella Croazia dell’Impero austro-ungarico, Tesla emigrò negli Stati Uniti, dove ebbe un rapporto turbolento con un altro celebre inventore, Thomas Alva Edison, e con il potente capitalista J.P. Morgan (interpretato da uno straordinario Orson Welles).

Sabato 9, alle 17.30, sarà la volta del confronto su “Il cervello musicale”. Ovvero come fisica e matematica  hanno contribuito all’elaborazione di una nuova concezione dello spazio-tempo musicale. E si darà la parola anche alle neuroscienze: in che modo l’evoluzione ha selezionato il senso musicale permettendoci di godere di un concerto di musica sinfonica o di una nottata in discoteca? Ne parleranno il fisico e musicologo Gianni Zanarini, la filosofa e pianista Letizia Michielon (che eseguirà brani di Debussy, Messiaen e Boulez) e Silvia Bencivelli, medico e giornalista scientifica, autrice del fortunato libro “Perché ci piace la musica” (Sironi Editore).

“La musica è il dono più misterioso di cui siano dotati gli esseri umani”, diceva Charles Darwin. E alla figura del padre della teoria dell’evoluzione è dedicata la serata finale di sabato 9 febbraio, alle 21.00, con la lettura teatrale di “Casa Darwin”, un testo di cui sono autori il giornalista scientifico Fabio Pagan e i biologi Alessandro Minelli, Maria Berica Rasotto e Giorgio Vaccari: “Casa Darwin”. Attraverso i dialoghi dell’amata moglie Emma con il vicario e l’amico botanico Joseph Hooker esce un ritratto inedito e sfaccettato del grande naturalista che nel 1859, con il saggio “L’origine delle specie”, rivoluzionò la nostra visione della storia della vita. Il reading è curato dal regista Franco Però e interpretato dagli attori Maria Grazia Plos, Maurizio Zacchigna e Giorgio Monte, con la collaborazione del Teatro Stabile Sloveno.

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