14 Gennaio 2013

Back to PalaTrieste: sbaragliata Jesi, non i dubbi sul budget della società

Diciamo che uno, come spettatore, torna al PalaTrieste dopo 9 anni. A parte il tabellone elettronico un poco fallà, a parte il kitsch identitario dell’inno nazionale all’inizio della partita, a parte che suo fratello non deve iniziare le superiori ma sta finendo l’università, a parte che suo figlio maggiore adesso esiste e ha 8 anni mentre il più piccolo esiste anche lui con 6 anni e, per loro due, è la prima volta a veder basket. A parte che la continuity della Pallacanestro Trieste originale (quella con lo scudetto juniores) è stata rotta per sempre… eccoci tornati: c’è Thomas che sembra, per freddezza dei movimenti e di sguardo, una riedizione dell’ottimo Ron Rowan; per eleganza coach Dalmasson, sembra la proposta degli studios che strizza d’occhio al Cesare Pancotto degli album di un tempo; per incertezze sul futuro, il budget della Pallacanestro Trieste 2004 ci regala gli stessi dubbi di inizio anni 2000. Ma ricordiamo in breve cosa ci offrono le chine disegnate sul parquet ieri sera…

Il primo tempo di Trieste – Jesi è di una certa noia. Verso la fine dell’orrorifica prima metà, scopriamo che oltre all’imperterrito cestinatore Thomas, c’è anche, per i nostri colori, il bielorusso Meščerijakov che oltre a costringere Jesi al primo pareggio della giornata a tre minuti dalla fine con una bella girata sulla sinistra, obbliga il sottoscritto a cercare il suo nome esatto su Google per copiare e incollare il bielorusso cognome.

Il secondo tempo concede un po’ più di morbìn fino al calore degli ultimi minuti. Brown («de solito el fa el mona tuta la partida, a parte la fine», commenta il mulone dietro di me), segna una bomba siderale che chiude la partita: 65-57 a 3 minuti dal termine.

Riusciranno i nostri nuovi eroi a arrivare ai playoff senza che la società fallisca «proprio dopo che se gavemo affezionà de novo» (mulone dixit)? Eurobet, esemplare sponsor del campionato (in tempi di crisi aumenta il gioco d’azzardo, dicono), accetta scommesse (… zum teufel!).

Quindi:
link alla cronaca di Raffaele Baldini
la cronaca sul sito ufficiale dalla PallTrieste2004
– fratello e figli con le sciarpe di un tempo alla partita di ieri, qua sotto:

basket.jpg

 

7 commenti a Back to PalaTrieste: sbaragliata Jesi, non i dubbi sul budget della società

  1. italiano ha detto:

    Kitsch identitario all’inno nazionale.. Milic vergognati

  2. massimiliano milic ha detto:

    caro “italiano” a quanto risulta ai miei sensi, oci e vista, ieri al palatrieste non c’era nessuno – ripeto nessuno (o forsi cinque persone su 3000) che cantavano (il tuo) inno nazionale.
    zum teufel italia

  3. massimiliano milic ha detto:

    *che cantava

  4. italiano ha detto:

    Ecco la dimostrazione, Massimiliano Milic, della tua idiozia. Non cantare non significa infamare.

  5. italiano ha detto:

    Bravi, bravi. Censurate i post. Bravi.

  6. Redazione ha detto:

    @5
    nessun post su questa discussione è stato censurato

  7. Alessandro ha detto:

    stava tutti sentai o in pie? e quanti su 3000? e i ciacolava o i stava zitti? e i gaveva la man sul cuor o no? comunque speremo ben per sta squadra e sta società che la vedo grigia che manca sempre i soldi

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