19 Dicembre 2012

L’inno di Mameli nelle scuole e il senso di appartenenza

Ma che piacevole sorpresa! Per lavoro più che per diletto, ogni tanto mi capita di accedere al sito delle Gazzette ufficiali http://www.gazzettaufficiale.it.
Ebbene, oggi ho scoperto che sulla Gazzetta di ieri 18 dicembre, è stata pubblicata la legge 23 novembre 2012, n. 222 “Norme sull’acquisizione di conoscenze e competenze in materia di «Cittadinanza e Costituzione» e sull’insegnamento dell’inno di Mameli nelle scuole.”
Un solo articolo, ma dentro ci sta tutta la sostanza necessaria per creare le condizioni utili a far nascere nelle nuove generazioni quel senso di appartenenza nazionale che sempre più spesso è del tutto assente negli italiani e che, ad esempio, è invece fortissimo nei cittadini degli Stati Uniti.
La proposta di legge è stata presentata da una parlamentare di destra, Paola Frassinetti, ma la sua matrice ideologica, per quanto mi riguarda, è del tutto irrilevante. Ciò in quanto un minimo di orgoglio nazionale non dovrebbe mancare in chi ha la fortuna di vivere in un Paese la cui cultura è profondamente legata alla civiltà romana e a quella dell’antica Grecia che hanno lasciato un’impronta profonda nell’arte, nella lingua, nelle tradizioni di vita, e nel sistema giuridico.

Questo il testo della legge:
1. A decorrere dall’anno scolastico 2012/2013, nelle scuole di ogni ordine e grado, nell’ambito delle attivita’ finalizzate all’acquisizione delle conoscenze e delle competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione», sono organizzati percorsi didattici, iniziative e incontri celebrativi finalizzati ad informare e a suscitare la riflessione sugli eventi e sul significato del Risorgimento nonche’ sulle vicende che hanno condotto all’Unita’ nazionale, alla scelta dell’inno di Mameli e della bandiera nazionale e all’approvazione della Costituzione, anche alla luce dell’evoluzione della storia europea.
2. Nell’ambito delle iniziative di cui al comma 1, e’ previsto l’insegnamento dell’inno di Mameli e dei suoi fondamenti storici e ideali.
3. Per i fini di cui ai commi 1 e 2, la Repubblica riconosce il giorno 17 marzo, data della proclamazione in Torino, nell’anno 1861, dell’Unita’ d’Italia, quale «Giornata dell’Unita’ nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera», allo scopo di ricordare e promuovere, nell’ambito di una didattica diffusa, i valori di cittadinanza, fondamento di una positiva convivenza civile, nonche’ di riaffermare e di consolidare l’identita’ nazionale attraverso il ricordo e la memoria civica. La Giornata di cui al presente comma non determina gli effetti civili di cui alla legge 27 maggio 1949, n. 260.
[…]

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761 commenti a L’inno di Mameli nelle scuole e il senso di appartenenza

  1. maja ha detto:

    “Ciò in quanto un minimo di orgoglio nazionale non dovrebbe mancare in chi ha la fortuna di vivere in un Paese la cui cultura è profondamente legata alla civiltà romana e a quella dell’antica Grecia che hanno lasciato un’impronta profonda nell’arte, nella lingua, nelle tradizioni di vita, e nel sistema giuridico.”

    ma per avere un minimo di orgoglio nazionale bisogna andare indietro fino agli antichi romani? altre motivazioni, magari più recenti, non ne trovate?

  2. dultan ha detto:

    e perché no cantemo l’inno grego allora?

  3. gianni ha detto:

    l’unico orgoglio che pol gaver roma xe l’orgoglio de manicomi!!i xe tutti impazidi e i fa el contrario de quel che saria gisto far
    gli orgogli che ga un triestin xe le nostre tradizion al nostro morbin e al nostro sempre ciorse pel cul!
    ORGOGLIO NAZIONALE A TRIESTE NON GA NESSUN SENSO!!
    ANARCHICI IN TERRITORIO ASBURGICO GAVESSI PIù SENSO!!

  4. Jasna ha detto:

    @1 Maja Si vede che l’orientamento della parlamentare proponente non era poi così irrilevante.

  5. ufo ha detto:

    Mi ghe gavessi zontado anca l’articolo quatro:
    Nella «Giornata della Costituzione ed altre fesserie» di cui all’art. 3 e per la durata della Giornata stessa, anche nelle provincie di Trieste, Gorizia e Udine saranno in vigore in via eccezionale gli art. 3 e 6 della Costituzione.
    Sempre col scopo de “suscitare la riflessione sugli eventi e sul significato”, nianca dir.

  6. Sandi Stark ha detto:

    Questa legge va contro le norme Europee. In particolare contro el preambolo della Carta dei Diritti Fondamentali “futuro di pace basato su valori comuni”.

    La trasgression avvien principalmente coi versi:

    “Son giunchi che piegano
    le spade vendute:
    già l’Aquila d’Austria
    le penne ha perdute.

    Il sangue d’Italia,
    il sangue Polacco,
    bevé, col cosacco,
    ma il cor le bruciò.”

    Oggi esisti uno Stato ciamà Austria che continua ad aver come simbolo un’aquila. Nel territorio de la Repubblica esisti minoranze linguistiche, storiche ed affettive ligade all’Austria che vien offese con queste parole.

    I destinatari continua ad esser aizzadi con l’odio etnico, i fioi certamente no xe in grado de contestualizzar tra l’Austria del 1847 e qualla de oggi, e probabilmente nianche gran parte dei adulti.

    “Il sangue d’Italia, il sangue Polacco, bevé…”

    xe un falso storico, la Russia gaveva represso i moti polacchi senza aiuto da parte de l’Austria. Inoltre, l’Austria no ga mai aggredì l’Italia che inveze lo fazeva nel 1866 e nel 1915.

    Carta dei Diritti art. 10 “Libertà di pensiero, di coscienza e di religione”;

    la Legge va contro le famiglie che ghe da al risorgimento, una valutazion diversa da quella statale.

    art. 11 “Libertà di espressione e d’informazione”; per el stesso motivo.

    art. 11 “libertà di opinione e libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche…”

    più ingerenza che insegnarghe ai fioi i contenuti de fratelli d’Italia, no esisti.

    art. 14.3 “Diritto all’Istruzione” e diritto dei genitori al rispetto delle loro convinzioni. “La libertà di creare istituti di insegnamento nel rispetto dei principi democratici, così come il diritto dei genitori di provvedere all’educazione e all’istruzione dei loro figli secon­do le loro convinzioni religiose, filosofiche e pedagogiche, sono rispettati secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l’esercizio.”

    Xe evidente che un genitor che ritien de insegnarghe ai fioi delle interpretazioni storiche del risorgimento diverse da quelle de Stato, el sarà boicottà nel suo Diritto Fondamentale. E che i fioi doverà decider in età del tutto immatura se darghe credito alla retorica statale o al genitor, e questo xe intollerabile perchè causerà lacerazioni e sofferenze.

    art. 19. 1 “Le espulsioni collettive sono vietate”

    Questo articolo no ruguarda el testo de fratelli d’Italia ma la legge sarà offenisva per tutti i popoli che ga subì “espulsioni collettive” su le note de fratelli d’Italia.

    Uno de questi territori xe Trieste, che ga visto espeller dalla città un numero de cittadini stimà fin a 40 mila individui dal 3 novembre del 1918 fin al 1924. Ma la lista completa xe assai più longa.

    art. 21 Discriminazioni etniche e linguistiche

    Altra offesa della Legge, visto che nel territorio dello Stato esisti delle minoranze annesse sulle note de fratelli d’Italia e che i loro fioi sarà costretti a cantar e studiar l’inno nazionalista dell’occupante.

    art. 22 “L’Unione rispetta la diversità culturale, religiosa, linguistica”

    Anche in questo caso, tutti i cittadini che no se riconossi nell’immagine retorica proposta da fratelli d’Italia e le minoranze, sarà offesi.

    Articolo 24 “Diritti del Bambino”

    La fazo curta: “senza distinzione alcuna per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, del fanciullo o dei suoi genitori o tutori, della loro origine nazionale, etnica o sociale…”

    “i diritti ed i doveri dei genitori o, all’occorrenza, dei membri della famiglia allargata o della comunità, secondo quanto previsto dalle usanze locali…”

    “Gli Stati parti s’impegnano a rispettare il diritto del fanciullo di conservare la propria identità, nazionalità, nome e relazioni familiari, quali riconosciute per legge, senza interferenze legali.”

    “Se il fanciullo viene illegalmente privato degli elementi costitutivi della sua identità o di alcuni di essi, gli Stati parti forniranno adeguata assistenza e tutela affinché venga sollecitamente ristabilita la sua identità.”

    “Gli Stati parti devono rispettare il diritto del fanciullo alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione.”

    “Gli Stati parti devono rispettare il diritto e il dovere dei genitori o alla occorrenza, dei tutori, di guidare il fanciullo nell’esercizio del diritto sopramenzionato in modo consono alle sue capacità evolutive.”

    “il fanciullo, per il pieno ed armonioso sviluppo della sua personalità, deve crescere in un ambiente familiare, in un’atmosfera di felicità, amore e comprensione…”

    E inveze dei pici de 5-6 anni de altre nazionalità sarà costretti a cantar inni de morte, guerra e violenza; offese ad altri popoli come “aquile spennate” e “cuori che bruciano”.

    “Nessun fanciullo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie o illegali nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa o nella sua corrispondenza, né a lesioni illecite del suo onore e della sua reputazione.”

    Più interferenza che glorificar el nazionalismo e l’inno de chi ga commesso etnocidio contro le loro minoranze, e andar contro alla libertà dei genitori de insegnarghe un’altra storia, no so cossa ghe possi esser.

    “il fanciullo che appartenga ad una di queste minoranze o che sia autoctono non deve essere privato del diritto di avere la propria vita culturale, di professare o praticare la religione o di avvalersi della propria vita culturale..”

    Bella vita culturale, quando i lo costringerà a cantar un inno nazionalista dei ‘taliani.

    4) art. 39 della Carta dei Diritti della UE: “Diritto di cittadinanza”

    Nissun diritto di cittadinanza per i territori conquistadi da l’Italia con le sue guerre imperialiste e i cittadini annessi senza referendum democratici nel 1918 doverà continuar a subir l’etnocidio culturale e storico.

    APOLOGIA DEL FASCISMO

    “I bimbi d’Italia
    Si chiaman Balilla…”

    L’inno iera anche ufficioso della Repubblica Sociale, e cossa rappresenta el “Balilla” nella cultura italiana no ocori dir.

    Inoltre xe un’altro falso storico, perchè i genovesi de la leggenda de Balilla iera in guerra contro i Savoia e no contro l’Austria che iera solo alleata.

    TRATTATO DELLA UE

    Trovemo altri articoli e principi calpestài dalla legge Frassinetti, ad esempio:

    “La UE rispetta la ricchezza della sua diversità culturale e linguistica”

    “L’Unione sviluppa con i paesi limitrofi relazioni privilegiate al fine di creare uno spazio di prosperità e buon vicinato.”

    Insegnandoghe ai fioi a odiar l’Austria?

    Insegnandoghe ai fioi de nazionalità slovena a cantar l’inno del nazionalismo ‘talian con tute le sue persecuzioni e con leggi de tutela ancora non applicade?

    Insegnandoghe ai immigrati libici, greghi, croati e de tutte le nazionalità dove i ‘taliani ga commesso invasioni, crimini, eccidi, a glorificar l’inno del nazionalismo ‘talian sulle cui note agiva i aguzzini?

    RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO DEL 2 APRILE 2009

    Sintesi:

    “Nessun organo o partito politico detiene il monopolio sull’interpreta­zione della Storia, le interpretazioni storiche non dovrebbero essere imposte tramite maggioranze parlamentari, i Parlamenti non possono legiferare sul passato, le interpretazioni distorte fomentano l’odio ed il razzismo”.

    ALTRI INNI DE STATI EUROPEI

    La fazo curta ma no esisti altri inni che insegi a odiar popoli e altri Stati, a parte forsi un “sassoni” esistente nell’inno irlandese, con polemica de eliminazion perchè el podessi indirettamente istigar l’odio etnico contro i britannici ed in particolare i inglesi.

    Fora de la UE se trova addirittura l’inno russo che disi:

    “Sii gloriosa, nostra Patria libera, Unione eterna di popoli fratelli…”

    tuto altro, no?

    L’inno sloven parla de brindisi conviviali e bevude de vinazza, solo un “fulmine” podessi colpir eventuali nemici della Slovenia. Niente sangue, niente guerre, niente violenze, niente odio etnico, niente apologia del fascismo, niente falsi storici.

    La petizion alla UE xe in lavòr, tuti quei che volerà poderà firmarla.

    Viva l’A, viva la libertà!

  7. Jasna ha detto:

    Sandi, mi pare che l’unico che ha problemi a contestualizzare sei tu, più che i “nostri” fioi. Ma nostri de chi??

  8. Mauricets ha detto:

    6Sandi Stark

    una bellissima legge invece.
    bambini uniti in un solo e grande ideale.
    l’amore per l’italia.

    W l’italia, W la repubblica.

  9. Sandi Stark ha detto:

    Te sa Jasna che se te fa una ricerca su la pagina del browser digitando “nostri”, l’unico commento dove xe scrito due volte “nostri” xe el tuo?

    Te sucedi speso de leger fischi per fiaschi?

  10. Alessandro ha detto:

    viva l’austria-ungheria! ah, no la esisti più… pecà, son rivà poco dopo, solo 95 anni dopo più o meno

  11. Antonio ha detto:

    Antonio Albanese si è certo ispirato a Stark per il personaggio di Rodolfo Favaretto: “Ich bin Wiener”, “Italiano diventa austriaco”…

  12. Fiora ha detto:

    L’Inno ga un testo obsoleto e retorico, dei cui contenuti ormai nissun se fa minimamente influenzar, tipo el requiematerna & co. ma ga una musica che catura e trasporta.
    Cantarlo insieme nè più né meno come che fa i Americani e tutte le altre Nazioni Europee xè sancir e rafforzar un ‘appartenenza che NO xè contro nissuna delle altre Nazioni che contemporaneamente canta el proprio.
    Sui campi de calcio e nelle cerimonie ufficiali.
    Personalmente sto autodisfattismo tuto italico me urta e lo considero el miglior sistema per farse disprezzar dalle altre nazioni.
    E col vostro permesso (o anche senza!) considero francamente idiota questo atteggiamento snobistico che ne rema contro.
    Viva l’Italia.

  13. Fiora ha detto:

    ..e stante che volenti o nolenti semo tuti sulla stessa barca,più che la fa acqua più xè de cantar insieme per darse un ritmo comun per remar insieme.

  14. Fiora ha detto:

    “‘Taliani spaghetti, chitarra, mandulino” e allora SI CANTI! con buona pace degli stonati e di quelli che s’atteggiano a superiori e ( 😀 😀 😀 ) “libertari”…

  15. Jasna ha detto:

    Sandi, perché tu parlavi dei figli di gente non triestina discendenti di non so che cacchio di censimento che nomini sempre?? Dai su po
    E’ Natale, meno ranzido e più onesto

  16. Mauricets ha detto:

    allora, per essere onesti l’inno di mameli è inno nazionale in via transitoria. era un canto patriottico, usato anche dai partigiani.

    questo nel 1946.
    nella costituzione non è precisato quale sia l’inno ufficiale.

  17. Mauricets ha detto:

    9Sandi Stark
    quindi studiando l’inno di mameli si studia il percorso che ha fatto l’italia per divenire repubblica.
    si studia di riflesso la costituzione, il risorgimento e gli ideali. non dimentichiamo che erano di liberà, e che gli asburgo volevano soggiogare l’europa tutta.
    ovviamente si dovranno studiare anche gli errori e le mancanze.
    non è fine a se stesso lo studio dell’inno.

  18. Fiora ha detto:

    beh Maurice la consuetudine ha la meglio in questo come in altri casi.
    Basti vedere quando a qualcuno era saltato in testa di sostituirlo coll’ Oh mia Patria del Nabucco.
    La Lega era di là da venire e la proposta muoveva esclusivamente dalla considerazione che la musica di Verdi fosse più suggestiva e rappresentativa della melodia del Novaro che aveva musicato i versi di Goffredo Mameli.
    Te ga voia! insorsero tutti in favore dell ‘ormai familiare Inno di Mameli…e va bene così!

  19. Fiora ha detto:

    Maurice ,rispondevo al tuo post 16,ovviamente.
    Ciau!

  20. bisiac ha detto:

    AUSTRIA

    La Dichiarazione di neutralità fu un atto Costituzionale del Parlamento austriaco firmato il 26 ottobre 1955, che stabilì la perpetua neutralità dello Stato nei confronti delle dispute internazionali.

    Formalmente, la dichiarazione fu promulgata volontariamente dalla Repubblica d’Austria; politicamente, era invece la diretta conseguenza dell’occupazione militare sovietica, statunitense, britannica e francese (1945 – 1955), dalla quale l’Austria fu liberata a seguito del Memorandum di Mosca firmato il 15 aprile 1955, e che suggellava i negoziati tra Unione Sovietica ed Austria, stabilendo che il governo austriaco:

    « rilascerà una dichiarazione in forma tale da impegnare sul piano internazionale l’Austria ad esercitare una neutralità permanente sul tipo di quella della Svizzera »

    Il Memorandum di Mosca è l’unico documento ufficiale internazionale che contiene la promessa di neutralità dell’Austria e le condizioni dell’Unione Sovietica per la conclusione del Trattato di Stato siglato il 15 maggio dello stesso anno. I sovietici non avrebbero acconsentito al Trattato se l’Austria non avesse dichiarato la neutralità dopo che le forze alleate avessero abbandonato il territorio. Tutto questo era mirato al fatto che l’Austria non si unisse alla NATO.

    INNO

    Contestata aspramente, combattuta con ferocia,
    Stai al centro del continente,
    Simile a un cuore forte.
    Hai sopportato, fin dai giorni degli antenati
    il peso di un’alta missione,
    Tanto provata Austria,
    Tanto provata Austria.

  21. Mauricets ha detto:

    19Fiora
    se finalmente si studiera la storia bene si capiranno finalmente le traversie e le sofferenze del popolo italiano.
    di come si sia arrivati oggi a essere una repubblica democratica.
    di quali e quanti dazzi abbia pagato la gente della penisola per avere un minimo di libertà, dignita e benessere.
    di che grande popolo sia quello italiano.
    un popolo che ha pagato per i propri errori, che sopporta una classe politica inadeguata.

    W l’Italia. W la repubblica.

  22. Mauricets ha detto:

    20bisiac
    e non avebbe potuto nemmeno entrare nella UE.

  23. bisiac ha detto:

    Una celebre battuta austriaca dice: “Gli austriaci hanno due grandi pregi, quello di aver fatto diventare austriaco il tedesco Beethoven e quello di aver fatto diventare tedesco l’austriaco Hitler.”

    Tratto da:
    “http://www.viaggio-in-austria.it/tedeschi-austriaci.html”

  24. Mauricets ha detto:

    ben poco per chi voleva che la gallina con due teste sventolasse sull’europa tuta.

    ci ha provato poi adolf.
    per fortuna le guerre i germanici le hanno perse tutte.

    e hanno perso pure l’ultima, quella attuale.
    quella economica.
    volevano i germanici papparsi il sistema bancario UE.

    ma grazie a Draghi e Monti sono tornati sui loro passi con le pive nel sacco.

  25. gianni ha detto:

    Draghi xe una persona intelligente,Monti xe un porta borse che parla ben e razola mal come il 99,9%de chi che xe in parlamento
    fazile per Monti,non xe politico(quindi quasi nessun ghe andava contro veramente)ga taia il taiabile per via del classico stile talian,cioè megna magna.
    comunque son curioso de veder quanti andera votar,per mi meno de 50%,e po per chi..
    comunisti ga fato dani a non finir vedi gecia,berluska ghe xe parti i copi,e i altri xe parassiti dei prima citadi..
    povera italia me fa pena,la gente xe stufa lo stile talian regnera per sempre.basta veder quanti statali che xe in giro,voti della sinistra.ma se mai andai a una festa dell’unita in zona bologna o reggio?xe il stend della saab,maserati,mercedes…come a cuba xe vero?
    a trieste chi me rappresenta,Cosolini, Tondo,Menia,Rosato,e atri che non ga la più pallida idea de cio che succedi nela nostra cita.ma i sa che condizioni xe le scole,i ospetai,i vari enti sociali??ghe interessa solo il proprio portafoglio,vedi il porto,poteziolita infinite per far lavorar la gente,ivece niente,70ani e passa de abandono!vergogna quei de deso e quei de prima…
    CO LE ROBE NON VA O NON LE FUNZIONA,SE CAMBIA!!
    son stufo de tegnir su sta baracca de parassiti portaborse!!
    parlo italian ma go la mentalita austriaca,e me piasi che le robe sia fatte ben.non rivo star zito!da quando xe arriva il stile talian anche qua xe pien de parassiti fannulloni,vergogneve!!xe gente che non sa distinguer co lavora da co xe in ferie!finazieri,sbirri,e caramba,ex lavoratori del porto e atri,troppi de questi xe andi in pension a 45 ani e non ga capi un klinz dalla vita!
    se te fa te ga se non te fa non te ga,diseva mio nono,ma qua xe el contrario!!!
    maledeta quela barca!!!!!!

  26. Sandi Stark ha detto:

    I miei eredi no canterà mai

    già l’Aquila d’Austria
    le penne ha perdute

    i bimbi d’Italia si chiaman Balilla

    e diverse altre cazzade,

    no perchè ghe proibisso ma perchè ghe fa stomigo. E facile che mi anderò col bombardin a sonarghe altro, quando sarà el momento.

    Fiora cambia argomento, se i vol un inno de pase amor e vogliamoci bene che i scegli una canzon de “Tutti insieme appassionatamente”.

    I vol proprio quel inno nazionalista con quei insulti, quei incitamenti all’odio etnico, quei falsi storici. No altro, se i voleva altro i meteva un’altro inno tra i tanti che i ga a disposizion.

    I sta zercando longhi, e longhi i gaverà. Me dispiasi solo per tanta gente che ga i neuroni completamente brusài dal nazionalismo ‘talian e no se rendi conto de esser fora de ogni consesso civile e circa due secoli indrio co’ le carte.

  27. Fiora ha detto:

    te me par un don Chiaciotte con sta tua manfrina monocorde ,caro sandi . Saria el caso che te legessi i post altrui con ocio limpido e no ofuscà del tuo astio razzista e senza eser sempre cussì prevenù.
    alora provo a ripeter . le parole de l’inno de mameli xè ormai obsoleta retorica svuotada de messaggi guerrafondai o altre suggestioni attuali. nè più né meno che i altri inni dei altri paesi.
    Innocui mantra de recitar cantando tutti insieme come filastroche de fioi MA con voia de sentirse parte de un tuto che se ciama Nazion.
    Te lasso ale tue deliranti interpretazioni de vece poetiche tiritere cussì romantiche come pol esser quele de un ventenne come el povero mulo Goffredo, morto combatendo a venti ani e “se de l’elmo di Scipio s’è cinta la testa…” ‘sta mia povera Italia,l’elmo di Scipio ogi come ogi ghe tocherà impegnarlo al monte de pietà…altro che incitamenti all’odio e compagnia bela.Per carità,rilassite!

  28. hobo ha detto:

    l’ elmo de scipio l’italia se lo ga caza’ in testa nel 1911 per conquistar la libia, nel ’36 per conquistar l’etiopia (coi gas asfissianti e i lanciafiamme), e nel 2011 per partecipar a una mission equivoca de novo in libia, dopo gaver bala’ el valzer con ghedafi fin che ghe fazeva comodo per far el lavoro sporco de deportar i profughi nel deserto. per cui quei versi no podera’ mai esser neutri, no podera’ mai esser un inocuo richiamo mitologico.

  29. Sandi Stark ha detto:

    Innocui un emerito klinz, con rispetto parlando. No xe roba de conzarghe a fioi de 5-6 anni.

    No confonder Stato con Paese e con Nazion. Quell’inno ghe vignerà conzà a fioi de nazionalità austriaca e slovena, e de tante altre che ga subì i orrori del nazionalismo ‘talian.

    So che per voi xe tuto un zuf, ma no xe cussì.

  30. Sandi Stark ha detto:

    Grazie Hobo, no go meso la polemica su Scipio per motivi de brevità, ma nel ricorso xe anche quela. Chi iera quel “Scipio”? Iera uno che andava in altri continenti a conquistar territori alieni tramite guerre, sangue e morte.

    No esisti in nissun altro inno statale de nissun Paese civile, l’apologia de l’imperialismo conquistator.

    I francesi no canta le conquiste de Napoleone, i tedeschi no canta le conquiste de Bismark, i macedoni no canta le conquiste de Alessandro… solo i ‘taliani canta le conquiste de Scipio, tra l’altro vantando un’eredità assai dubbia.

    Xe mai possibile? Ve rendè conto o no, de esser indrio de dozento anni?

    Sè fieri che se ghe insegni ste cazade sovrumane ai vostri fioi?

    Apunto questo intendevo quando disevo che tanti, tropi, ga i neuroni brusài dal nazionalismo ‘talian e che per el vostro ben saria ora de finirla.

    Xe cmq afari vostri, mi fazo ricorso perchè la legge xe contraria al spirito e al dettaglio de tante norme UE.

  31. lojzek ha detto:

    21 maurices .

    de quale democrazia te parli, vitso ke l’ialia sta ancora nascondendo la verità sui crimini che la ga fatto nel novecento? ki ga pagà per i crimini fatti durante le guerre di cui tutte catastroficamente perse? sicuramente non ga pagà Badoglio ke dopo esser stato il numero 2 della lista dei ricercati xse stado eletto come presidente del consiglio. Come la metemo? te se senti de esser ancora talian visto ke sta tua italia in mezzo secolo ke la sè a trieste ne sta fazendo morir tutti? maurices, non saria mejo ke kiudessimo il confin come ke iera za là della cartiera burgo?

    kazzo ke ben ke se podesi star

  32. lojzek ha detto:

    riguardo all’inno? un commento mio?

    intanto ai miei fioi ge imparero prima l’inno della madre lingua de mia moglie:

    “Zive naj vsi narodi, ki hrepene docakat dan, da koder sonce hodi, prepir iz sveta bo pregnan
    Ko rojak, prost bo vsak,
    ne vrag le sosed bo mejak
    ….”

    e forse dopo se me resta tempo ge imparero anke l’altro inno, ke non se de mameli

  33. Sandi Stark ha detto:

    “Viva tutti i popoli
    che anelano al giorno
    in cui la discordia
    sarà sradicata dal mondo
    ed in cui ogni nostro connazionale
    sarà libero ed in cui il vicino
    non sarà un diavolo ma un amico”

    Inveze i loro vicini canta de spennar aquile, de le conquiste de Scipio, de sangue, morte, conquiste territoriali e dei Balilla.

    E nianche no i se vergogna.

  34. Paolo Nanut- Standrez ha detto:

    Almeno sotto Natale cerchiamo di esser più buoni e non trovare ogni occasione per fare polemiche. Intanto per accontentare tutti, conosco l’inno di Mameli e mi emoziona quanto l’inno della Yugoslavia SFRJ, un po’ meno quello sloveno per la verità. Poi vi piaccia o meno mi considero italiano e sloveno allo stesso momento, ma vivendo in Italia ne sono orgoglioso di essere un suo cittadino. Poi attenzione, imparare l’inno di Mameli a scuola è un fatto culturale ed è giusto farlo, l’importante non cadere nel nazionalismo, l’importante è restare patrioti, perchè è giusto amare la propria terra e il proprio Stato di appartenenza rispettando ed amando i popoli confinanti.

  35. Fiora ha detto:

    Caro Paola Nanut e (paritariamente! 🙂 ) Standrez, la penso come te e vivo come te il mio essere una sanguemisto, fiera anziché vergognosa degli influssi che convivono nel mio dna.
    Il futuro è l’Europa…ridicolo fissarsi su Scipione l’Africano e il beato Carlo d’Asburgo per frenare un processo in atto.
    Mi sento Italiana,canto l’Inno del mio Paese, mi commuovo davanti alla magistrale interpretazione dell’ultima esecuzione alla Camera,diretta dal Maestro Muti…la canto,l’ascolto, mi commuovo ma MAI contro nessuno.
    Si trastullino altri in becere contrapposizioni retrodatate.
    Lo sport nationale è il calcio? Bene, ma a me di prendere a calci me stessa ed i miei connazionali non mi diverte e lo ritengo come mille volte affermato, controproducente ai fini della considerazione degli altri Paesi….
    Pertanto con senso d’appartenenza senza trionfalismi ,ma pure senza autolesionismi ” Fratelli d’Italia” OGGI, quelli che oggi siamo e l’oggi viviamo sperando in un domani migliore.

  36. Fiora ha detto:

    un po’ come l’insegnamento della religione…i genitori poco intonati o non praticanti ..l’inno di Mameli facciano richiesta di esenzione dalla disdicevole pratica tribale per i loro rampolli. penso sia fattibile.
    Ah i pupi si sentirebbero discriminati,dite? Beh, da genitori così snobisticamente pignoli verrà di certo la dritta ad hoc che li farà sentire speciali.
    che ne so, mamma e papà siamo più consapevoli, noi vogliamo insegnarti la storia vera e educarti alla libertà e bla bla farneticando, mentre i loro compagnuzzi ciangotteranno garruli in coro senza capire un granché e senza molto soffermarvisi, ma sicuramente allegri ” dell’elmo di Scipio d’è cinta la testa…” 🙂

  37. bruno ha detto:

    @12 fiona…Personalmente sto AUTODISFATTISMO tuto italico me urta e lo considero el miglior sistema per farse disprezzar dalle altre nazioni
    @26…Me dispiasi solo per tanta gente che ga i neuroni completamente brusài dal NAZIONALISMO TALJAN e no se rendi conto de esser fora de ogni consesso civile e circa due secoli indrio co’ le carte.
    @32….intanto ai miei fioi ge imparero prima l’INNO DELLA MADRE LINGUA de mia moglie
    ….fiona …ma de cossa vol parlar sti quà?

  38. Fiora ha detto:

    francamente bruno son mi a domandarte de cos’che te vol parlar ti e senz’ombra de polemica,perché no te go capì propio.PUNTO.
    Quanto a mi son paradossalmente grata a Sandi e a quant’altri spaccia per senso della storia i loro personali livori retrodatadi e tenta de contrabbandar per nazionalismo el patriottismo mio che giuro! NO xè mai acritico.
    Le pecche dei miei connazionali le vedo ma chi è senza peccato? e quindi no me fossilizzo solo su quelle e amo el “pacchetto Italia” perhé xè el “pacco” che me xè tocà in sorte e me podeva ‘ndar pezo.
    Son grata a questi laudatores esteromani,perché per reazion ,propio desso parlando ol mio nipotin Italo Inglese che vivi nel Regno Unito e sa a menadito “God save the Queen”, per par conditio me go fato prometer ch’el se imparerà ” frateli di Italia, de l’elmou di Scipiou…” 🙂

  39. Io vorrei... ha detto:

    Sandi è come Berlusconi: racconta innumerevoli volte la stessa frottola, e poi pare perfino credergli.

    La frottola è quella per cui l’inno italiano sarebbe l’unico (l’unico!!!) a contenere espliciti riferimenti ad altri popoli, con toni guerreschi eccetera eccetera.

    A parte il punto francamente incredibile in cui afferma che in un inno scritto nel XIX secolo c’è apologia del fascismo perché si parla di Balilla (Sandi nel suo delirio spazio/logico/temporale accuserà anche Virgilio d’essere fascista, perché parla dei fasc littori…), egli non conosce gli inni degli altri paesi, eppure ne parla!!!

    Sapete la cosa più ridicola? Uno degli inni che parla di guerre ed insulta gli altri popoli, è stato scritto, musicato e cantato proprio all’epoca austriaca, quando il paese era “felicemente” governato dagli Asburgo!!! Sto parlando dell’inno ungherese, suonato e cantato ai tempi del (da lui) amato Cecco Beppe e del (da lui) amato Carletto Piria!

    Insomma: un inno scritto in epoca asburgica e ancora utilizzato dall’Ungheria.

    E sapete la cosa divertente? Quest’inno utilizzato dagli Asburgo, fu utilizzato sempre dall’Ungheria, anche ai tempi della dittatura dell’ex comandante in capo della marina da guerra A/U maresciallo Horthy, sia al tempo della presa del potere delle naziste Croci Frecciate, sia all’epoca della dittatura comunista, sia oggi. Quindi questo è un inn nel quale si sono riconosciuti e si riconoscono tutti gli ungheresi da due secoli. Almeno gli austriaci dopo la guerra si sono vergognati d’utilizzare la stessa musica dei tedeschi, e dopo aver cantato per anni “Deutschland Deutschland ueber alles in der Welt” (perché hanno cantato questo inno qui, i signori…), hanno scelto come proprio inno una musica… massonica! Gli austriaci “cattolicissimi” adesso hanno un inno nazionale tratto da una danza massonica!

    Torniamo all’inno ungherese. Che dice?

    Eccone qua delle strofe:

    Nostro labaro espugnò
    le trincee degl’Ottoman
    Anche Vienna subì onta
    Da sire Mattia.

    Per peccati nostri pur,
    D’ira il cuore Tuo bruciò;
    E Tua folgore scoccò
    Dalle Tue tonanti nubi.
    Prìa il Mongolo invasor
    Coi suoi dardi ci saettò
    Poi dei vili Turchi il giogo
    Le spalle ci gravò.

    Quante volte risuonò
    Il peana d’Ottoman
    Sopra pile d’ossa
    Di nostre vinte schiere!
    Quante volte i figli tuoi
    Contro a te si rivoltar’,
    E tu, patria, urna fosti
    Per le ceneri lor.

    Il braccato si celò
    Ma la spada lo stanò
    Pur cercando non trovò
    un rifugio in patria sua.
    Monti e valli attraversò
    Sempre in preda al timor,
    Ai suoi piedi solo sangue
    Mentre il cielo brucia.

    Capito quale fu l’inno del Re d’Ungheria Francesco Giuseppe e del re d’Ungheria Carlo? Questa robetta piena di morti, guerre d’ogni tipo eccetera eccetera.

    Certo: la cosa è perfettamente capibile: gli inni nazionali moltissime volte parlano di quanto bello e strafico è il proprio paese e quanto bello è morire per esso (BELGIO: O Belgio, o madre cara, A te i nostri cuori, a te le nostre braccia, A te il nostro sangue, o Patria!), di quanto sangue c’è voluto per averlo libero (FRANCIA: Essi arrivano fino alle vostre braccia / Per sgozzare i nostri figli, le nostre compagne!), di come sono perfidi gli stranieri (FRANCIA: Cosa! Delle corti straniere / Porterebbero la legge nei nostri focolari! / Cosa! Queste falangi mercenarie / Atterrirebbero i nostri fieri guerrieri! (bis) / Gran Dio! Con le mani incatenate /
    Le nostre fronti sotto il giogo si piegherebbero / Dei vili despoti diventerebbero / I padroni dei nostri destini!), quanto è bello immolarsi per la Patria (ALBANIA: Dalla guerra si allontana /
    Solo chi è nato traditore. / Chi è uomo non si intimorisce, / Ma muore, muore come un eroe. BULGARIA: Patria, cara terra natìa,
    tu sei il paradiso in terra, la tua bellezza e il tuo fascino, ah, non hanno fine. Innumerevoli combattenti sono caduti per la nostra amata nazione, madre, dacci una forza virile per continuare il loro cammino). Di come il giogo straniero deve essere cacciato (POLONIA: La Polonia non morirà finché noi vivremo Ciò che la violenza straniera ci ha tolto noi con la sciabola ci riprenderemo).

    L’inno d’Italia non è nemmeno l’unico che richiama le antiche glorie dei Romani (ROMANIA: Ora o mai più diamo prova al mondo
    Che in queste mani ancora scorre il sangue dei Romani, E che nei nostri petti conserviamo con orgoglio un nome Trionfatore in battaglia, il nome di Traiano!).

    Ma mi fermo qui.

    Spero che Sandi non vada più in giro a raccontar storielle. Ci sono mille motivi veri o per lo meno veritieri per criticare l’Italia: inventarsene di falsi non ha senso.

  40. Paolo Geri ha detto:

    ” …..e’ previsto l’insegnamento dell’inno di Mameli e dei suoi fondamenti storici e ideali”.

    Sarei curioso di sapere quali sarebbero al di là del generico (e scontato) riferimento al Risorgimento i fondamenti storici e ideali. Mazzini ? Garibaldi ? Cattaneo ? Cavour ? La monarchia sabauda ? Passa qualche differenza ……

  41. Mauricets ha detto:

    40Paolo Geri22 dicembre
    quelo che risulta invece è che qualcuno scrive corbellerie e bugie.

    come sempre.

  42. Fiora ha detto:

    e dagli a tirarsi dietro le frasi roboanti degli inni…e i libretti della lirica allora?! tutti al bando li mettiamo?!
    dategli un taglio con ste piccinerie e invece di cercare nell’Inno reconditi messaggi bellicosi che si attaglino al presente prendete a riprova di pacifica e operosa Italianità contemporanea LA NOSTRA COSTITUZIONE.

  43. Io vorrei... ha detto:

    @ Geri

    Mi pare arduo pensare che fra i fondamenti “storici i ideali” dell’inno di Mameli non ci siano i personaggi da te indicati. Non nel senso che “questi vennero prima di quello”, ma nel senso che “questi e quello si mossero nello stesso solco”. O per lo meno su solchi paralleli.

    Vengo subito al punto che sicuramente a te intrippa di più: la monarchia sabauda. Che c’è di tanto scandaloso a pensare che i Savoia sono stati fra i padri dell’unità d’Italia? Certo: sputacchiare sui Savoia è uno sport tanto in voga, anche perché gli ultimi disgraziati epigoni della dinastia ci danno tanto dentro per fomentare lo sputazzamento. Non oso pensare all’idea di avere come Capo dello Stato un solenne mona come Vittorio Emanuele IV.

    Però noi che siamo uomini di mondo dobbiamo anche guardarci un filino intorno, e notare che gli altri paesi europei – compresa la Germania, che non ha proprio ricevuto delle grandissime prove dai suoi regnanti – leggono la loro storia in modo “normale”, laddove le loro famiglie regnanti sono ben considerate e inquadrate nella storia nazionale. Quand’anche non pseudoidolatrati, come accade in Croazia dove a distanza di mille anni la figura di re Zvonimiro è innalzata nell’empireo degli eroi.

    Che c’è di male a far la stessa cosa per i regnanti italiani, e cioè per i Savoia? Sono stati sul trono per ottant’anni circa, fanno parte della nostra storia. Vanno analizzati nel bene e nel male come tutti i personaggi storici. Insomma: per parafrasare una nota polemica storiografica tedesca degli anni ’80, facciamo passare questo passato.

  44. Sandi Stark ha detto:

    Signori mi ritiro da bora.la.

    Un tizio già cacciato dal forum e qui sotto false generalità mi accusa nuovamente di inventare dei falsi dopo una lunga campagna denigratoria che dura da anni, un suo emulo mi accusa di scrivere bugie.

    Questa situazione non è tollerabile, se bora.la si astiene dal tutelare l’onorabilità dei partecipanti andando contro le proprie stesse prassi e regole, significa che preferisce mantenere una corsia preferenziale per gli utenti diffamatori.

    Saluti.

  45. Paolo Geri ha detto:

    #43. io vorrei

    La monarchia sabauda si è da tempo squalificata da sola anche dal punto di vista storico (vedi i saggi di Mac Smith). A me interesserebbe di più vedere come si farebbe ascuola a far convivere ad esempio Carlo Alberto e Cattaneo, Mazzini e Cavour, a spiegare l’ eccidio di Bronte ed altre “piacevolezze” del nostro Risorgimento. Una volta certo che tutte le pagine “oscure” (a dir poco) verranno trattate, nessun problema a cantare “Fratelli d’ Italia”. Inno che peraltro fa schifo musicalmente parlando ed ha un testo a dir poco allucinante soprattutto nelle strofe successive alla prima (strofe che pochissimi conoscono). Quando provavo a tradurre a miei amici stranieri “…. che schiava di Roma Iddio la creò …” mi guardavano come se fossi uscito da un Ospedale Psichiatrico.

  46. Fiora ha detto:

    @Sandi:troppo comodo pretendere che la propria permalosità sia il termometro della soglia di tolleranza generale. Troppo comodo vilipendere le altre etnie gratificandole di epiteti universalmente considerati offensivi (es “pignate”) farla franca e poi non accettare un contraddittorio anche se vivace,ma diretto alle idee,visto che del privato di “Sandi” nulla, come è giusto, si sa.
    L’intolleranza quella vera è proprio pretendere la testa,anche se virtuale di qualche utente, minacciando ogni volta in caso contrario di ritirarsi.
    Mi scappa di dire ” E’ una minaccia o…una promessa?”

  47. Fiora ha detto:

    @45 quanto a te paolo Geri,ti suggerirei di moderare i termini ,antipatici quanto così poco specifici e banali (“mi fa schifo”)rivolti all’Inno Nazionale…tanto per non incappare nel vilipendio.
    Non siamo un’armata Brancaleone, siamo una nazione. pertanto tieni per te apprezzamenti di questo calibro raso terra. Grazie

  48. hobo ha detto:

    bon dai, tanto da ieri “fratelli d’italia” e’ il nome di un partito.

    https://www.youtube.com/watch?v=brp78m4ZOU4

    😀 😀 😀

  49. Fiora ha detto:

    e qua te dago punti ,Hobo! 😀 😀 😀
    nome più rufian no i podeva sielger!

  50. dimaco il discolo ha detto:

    a quando una prova di tiro con pescatori indiani disarmati come bersaglio per dimostrare le basi della storia italiana a scuola e come esame pratico per la candidatura alle elezioni?

  51. Io vorrei... ha detto:

    @ Geri
    Far convivere Cattaneo, Mazzini, Cavour, Carlo Alberto e similia? Qual è il problema? Nessuno qui e fuori di qui dice che furono la stessa identica persona. Sarebbe come dire che Napoleone, Gambetta e Colbert furono la stessa roba. Ma se qualcuno mi dice che fra le “radici” dell’unità d’Italia ci sono Cattaneo, Mazzini, Cavour e Carlo Alberto, che ci dovrei trovare di strano?

    E poi, ‘sta storiella delle “pagine oscure del nostro Risorgimento” fa proprio ridere i polli. Per meglio dire: puoi raccontarla ad uno che non ha letto un tubo e ci crede. Ma se qualcuno ha letto un MINIMO (basta un testo di storia del liceo, Geri: non serve mica molto), allora già sa che su Bronte ci sono state grandi polemiche, che l’unità d’Italia non è stato un corteo fra applausi di folla plaudente e così via.

    Sta diventando veramente stucchevole questa fola della “storia mai raccontata”.

  52. Antonio ha detto:

    Stark diventerà un’attrazione turistica: vengano, vengano signori a vedere l’ultimo legittimista asburgico rimasto!

  53. Io vorrei... ha detto:

    @ hobo
    La Russa & Co.: le prime due mosse dicono già tutto di questo movimento: come nome scelgono l’incipit dell’inno nazionale e propongono di presentare alle prossime elezioni i due marò.

    Come dire: puntiamo per l’ennesima volta alla pancia. E buona notte al secchio.

    Spazzare via questa gentaglia sarebbe un grande passo avanti per avere quel “paese normale” del quale si parla oramai da troppo tempo.

  54. dimaco il discolo ha detto:

    io personalmente punterei alla testa. 🙂

  55. bruno ha detto:

    38@fiona…non capisci…..44…45….50 alla lunga uno non puo nascondersi prima o dopo si rivela per quello che predica io lo identifico con odio sempre e comunque…..ma è un ‘idea personale

  56. gianni ha detto:

    l’ultimo asbirgico rimasto a trieste??
    te son sicuro??
    ricordite che trieste la ga persa gli asburgo e no trieste xe stada conquistada dall’italia,sembra uguale ma non la xe
    nel 17 co xe andai via gli austriaci,laudace iera 3giorni in rada che i iera cagai(dall’hermada non giungeva notizie bone)dopo quinto giorni,gli insorti ghe fa:ma vegni o no?!,i xe andai via da più de5 giorni??
    e da la festa il primo giorno festa il secondo,ma il terzo giorno gli italiani fa:e deso?risposta:mah intanto abbiamo vinto..
    ma vinzer non significa magnar,e infatti dopo qualche settimana i se ga reso conto de che gran cazada che i se gavem fato;bori iera meno de prima fame,iera sempre de più,i l’italian cosa fa??se inventa il fasismo!che bel semo tutti italiani,anzi italianissimi!!non passa lo straniero.Qualcosa de magnar iera,ma per chi se rufianava col partito..salta il fascio,fame non manca,tedeschi,yugoslavi,ne ga messo sotto ne ga fato sofrir de bruto.Alleati;ga porta la boba,musica gioia de viver dopo anni bui;e ga i ga pensa:sti qua non xe ne”carne”ne pese”(riferido alla yugo e all’italia)za che xe zona mata e strana cazimoghe el t.l.t.
    Come i va via gli aleati i mati ne fa:muloni,noi andemo via,se autonomi per conto vostro,se semo divertidi ma ne toca andar via,ma devo a voi la scelta se eser autonomi(t.l.t)o italiani!
    E a sto punto qualchedun nela ga cazada,referendum non xe sta fato,e noi come mone ghe semo cascai de novo
    Quanto mone semo stai,e quanto ben podevimpo star!
    Inno de Mamucheri o Maneli non cambia un klinz!xe l’inno dell’italia ma no de trieste!!

  57. Fiora ha detto:

    @ 55 “BRURO”…se tu mi ridai la mia “R” di FIORA io ti restituisco la tua “N” 😀 😀 😀

    per il resto, che vuoi farci, c’è in giro gente che se non semina odio e coltiva rancori,non si sente di aver guadagnato la propria giornata….

  58. Io vorrei... ha detto:

    Fiona xe la principessa de Shrek: dona durante el dì, orchessa co va zo el sol. Che ora xe da le vostre bande?

  59. dimaco il discolo ha detto:

    Questa roba xe oltrmodo ridicola. Come ghe go di a sandi in privato, cavo mia fia da scola se la obliga a cantar e studiar el ino lianta.

  60. Paolo Geri ha detto:

    #51. io vorrei

    Non c’ è nulla di stucchevole nel parlare della storia “non raccontata a scuola”. Le vicende di Trieste dell’ ultimo secolo sono un bell’ esempio di storia non raccontata o meglio raccontata ad uso e consumo della vulgata nazionalista.

  61. Fiora ha detto:

    @58 Jessusmaria, Lojze che c’azzeccano Shrek 6 Signora ,col fatto che un altro utente ha di certo involontariamente storpiato il mio nick? ho spesso apprezzato la tua erudizione, ma come già rilevato in passato co’ te tenti un vitz me casca i brazi.
    mi no vado a pianzer dela maestra,perchè te me dà de semiorchessa,ma xè propio el morbìn che ogetivamente… 🙁

    @59 DIMACO! no xè de ti bater in ritirata. cossa mai tirar via la cratura se i vol che la canti ” Fratelli d’Italia” e dioguardi ” de l’elmo di Scipio”…Darghela vinta a sti ‘Taliani? ‘ndemo dei!che la fazi disubidienza silenziosa e viva L’A.
    😀 😀 😀

  62. Io vorrei... ha detto:

    @ Geri
    Stavamo parlando della storia del Risorgimento, che secondo te presenta parti non raccontate. Essendo questa una cosa falsa, adesso salti di palo in frasca: la storia non raccontata è quella di Trieste dell’ultimo secolo. A parte il fatto che – con risptto parlando – si tratta di una storia che non può proprio essere in copertina nei testi scolastici del mondo intero, guarda caso io trovo almeno una decina di libri recenti o recentissimi su Trieste che la raccontano in modo molto vario. Certo: se tu hai finito le scuole negli anni ’70 e dopo non hai più aperto libro, puoi essere rimasto un filino indietro. Ma si può porre tranquillamente rimedio. Leggendo. Oramai s’è scritto tutto e il contrario di tutto. Sta storia del complottone ipernazionalista è diventato un polpettone rancido.

    @ Fiora
    Per saver chi che xe Fiona no ghe vol miga sta gran erudizion: basta aver dei fioi in età da cartoni animati.

  63. Io vorrei... ha detto:

    @ dimaco
    Ti consiglio in alternativa di iscrivere tua figlia in una scuola dei seguenti paesi:

    UK – ottobre 2012: il ministro per l’educazione Michael Gove propone di istituire l’obbligatorietà dell’insegnamento dell’inno nazionale a scuola. L’inno – oltre che essere insegnto – dovrebbe essere cantato ogni mattina. Già oggi “God save the Queen” viene insegnato, ma non in modo obbligatorio.

    AUSTRALIA: l’inno nazionale viene insegnato in tutte le scuole, pubbliche e private. Si oppongono le scuole islamiche. Nelle scuole cattoliche si aggiunge una strofa che fa riferimento a Dio.

    CANADA: l’inno nazionale è insegnato obbligatoriamente in tutte le scuole, pubbliche e private.

    GIAMAICA: l’inno nazionale è cantato tutte le mattine in tutte le scuole di ogni ordine e grado, durante la cerimonia dell’alzabandiera.

    GIAPPONE: l’inno nazionale è cantato tutte le mattine in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Spesso viene cantato anche nei luoghi di lavoro. Singoli insegnanti che si sono rifiutati di cantare l’inno sono stati puniti.

    USA: l’inno nazionale viene cantato nella maggioranza delle scuole, spesso accompagnato dalla cerimonia dell’alzabandiera.

    INDIA: l’inno nazionale è obbligatorio in tutte le scuole. A inizio e fine anno gli ispettori scolastici verificano che la disposizione venga seguita.

    CROAZIA: l’inno nazionale è studiato in tutte le scuole e presente nei testi scolastici.

    NORVEGIA: l’inno nazionale è studiato in tutte le scuole e presente nei testi scolastici. In ogni occasione pubblica scolastica, viene eseguito l’inno nazionale.

    SVEZIA: l’inno nazionale si canta prima degli esami di fine anno.

    La lista ovviamente non termina qui. Il bieco fascio-nazionalismo invade il mondo intero.

  64. hobo ha detto:

    per ciascuno di quei paesi ci sono numerosi motivi per cui sarebbe bene che non insegnassero l’inno nelle scuole, e non facessero l’alzabandiera, e tutte quelle stronzate militariste.

  65. Paolo Geri ha detto:

    #63. io vorrei

    E allora ? Perchè dovrei mettermi a copiare usanze cretine (noto fra l’ altro che nel tuo elenco sono tutti paesi di madre lingua inglese o comunque ex Impero inglese).

    Come trovo cretino il vizio oramai invalso anche in Italia di copiare gli statunitensi con la loro manina sul cuore.

    Lo so che esistono libri più o meno recenti che sviluppano tesi “non allineate” sulla storia di Trieste e anche sul Risorgimento. Ho il difetto di aver continuato a leggere. Certo non i testi e gli autori cui ti rivolgi tu. Ognuno si sceglie le fonti che vuole. Quello che io contesto è la storia che viene tuttora insegnata a scuola non quella che puoi trovare in libreria o nell’ insegnamento universitario. Ad un mio nipote alle scuole medie hanno propinato ancora la storiella della “redenzione” di Trieste.

  66. dimaco il discolo ha detto:

    Forse perché in quei paesi non hanno bisogno di raccoglirte consens. Loro i consensi li raccolgono in base a ció che fanno per il popol. In italia non mi sembra luigi

  67. Giampaolo Lonzar ha detto:

    INNO DI MAMELI :

    …facciamo un sondaggio e vediamo quanti

    sono d’accordo su : ..siam pronti alla

    morte….. ??????

  68. Io vorrei... ha detto:

    @ Geri
    Dubito molto che tu conosca bene i testi “neoborbonici & co.” sul Risorgimento. Dico questo perché se li conoscessi ti saresti accorto che la gran parte di essi mescola gran vagonate di vecchiume neo-oscurantista, sanfedista, preconciliarista, antiegalitarista e neocomplottista a oceani di Blut und Boden che puzza di muffa lontano un miglio. Quando sento dire che si stava meglio sotto Franceschiello e sotto la vera fede e che l’Italia è un parto della massoneria internazionale, allora alzo gli occhi al cielo e mi domando: “Che può credere a queste vaccate?”. Ti prego: non dirmi che uno di questi sei tu. Tu dovresti seguire tutto un altro filone. Almeno così ti presenti.

    Riguardo a quello che dicono ai nipotini, permettimi tranquillamente di dubitarne.

    Venendo alle “usanze cretine”, vedo che ho fatto centro: nella stragrandissima maggioranza dei paesi del primo, secondo e terzo mondo l’inno nazionale viene insegnato nelle scuole. Viene insegnato nei paesi laici, in quelli confessionali, in quelli considerati in cima alla classifica della civiltà mondiale, in quelli in coda. Viene insegnato nei paesi capitalisti, viene insegnato nei paesi socialisti. Viene insegnato nei paesi che hanno il PIL pro capite più elevato, viene insegnato nei paesi più poveri. Ora, ritenere che tutte queste qui siano “usanze cretine” mi fa pensare o che tu sei uno di quelli che ha capito tutto delle cose del mondo mentre la grande massa non ha capito una beata fava, oppure che questa storia dell’insegnamento dell’inno non è proprio una “cretinata”. Poi penso che tu sei uno di quelli che intonava l’Internazionale mentre in URSS si cantava in tutte le scuole di ogni ordine e grado “Attraverso la tempesta ci illuminò il sole della libertà e il grande Lenin ci rischiarò la via: Stalin ci educò alla dedizione verso il popolo, Ci ispirò al lavoro e ad eroiche imprese!” (solo dopo il 1977 hanno tolto Stalin di mezzo). E poi penso che magari sei di quelli che fanno sgorgare la lacrimuccia al pensiero di Fidel, senza magari pensare che in tutte le scuole del suo paese si canta tutte le sante mattine “Correte a combattere, Bayameses, ché la Patria sarà orgogliosa di voi. Non abbiate paura di una morte gloriosa perché morire per la Patria è vivere.”

    E con questo rispondo anche a Lonzar: forse non te ne sei accorto, ma sono VAGONATE gli inni nazionali che affermano che morire per la patria è una grandissima figata.

    L’ho già detto: il fascio-nazionalismo impera. Anche a Cuba.

  69. Mauricets ha detto:

    state usando dei cavilli, vi arrampicate sugli specchi.
    l’italia è un grande paese e una grande democrazia.

    andate a vivere nei balcani, a mangiare patate marce se non vi piace vivere in questo paese che denigrate e disprezate con odio.
    mi fate pena.

  70. hobo ha detto:

    Mourrons pour des idées, d’accord, mais de mort lente

    https://www.youtube.com/watch?v=lvf2hJXzbuo

    io non voglio stringermi a coorte e non sono pronto alla morte.

    che siano fascisti, capitalisti, socialisti, cristiani, islamici o quel che sono, quelli che mi chiedono di morire per loro mi stanno sul cazzo.

    si combatte, se serve, ma si combatte per vivere, non per morire.

  71. Mauricets ha detto:

    voi estrapolate un canto dal suo contesto e dalla sua epoca.
    lo portate al presente, lo pesate e giudicate con il metro attuale.

    mi pare che sia una operazione ideologica e strumentale.

    sarà bene studiarlo.
    si studierà di come il paese era soggiogato alla tirannia dello straniero.

  72. John Remada ha detto:

    Si combatte anche per regolare i conti in sospeso…..

  73. Mauricets ha detto:

    di conti ne abbiamo da regolare.
    la linea del conto non è ancora tirata.

  74. hobo ha detto:

    maurice, fa’ un bell’elenco dei conti da regolare, spiega bene chi e’ “noi” e chi e’ “voi”, perche’ con queste frasi sibilline non si capisce un klinc.

  75. Mauricets ha detto:

    i derubati e perseguitati dal regime titoista.
    gli eredi del regime criminale che costrui goli otok non ha ncora pagato il debito dei padri.
    non le colpe, ma i debiti vanno saldati.

  76. bruno ha detto:

    @ no…secondo voi xe bei gli inni che non i metti le parole …ma i infila le note a caso….do , mi , sol, ca, co etc etc….

  77. hobo ha detto:

    non hai ancora detto chi e’ “voi”, maurice.

  78. bruno ha detto:

    @fiora…R…. 🙂

  79. hobo ha detto:

    e’ importante che tu lo scriva, maurice.

    (lo sai, vero, che da qualche parte in etiopia, in jugoslavia, in grecia, in albania, in russia, in libia, in spagna, e in qualche dozzina di altri paesi, c’e’ che ritiene che sia l’italia a non aver pagato il debito dei padri?)

  80. hobo ha detto:

    (e anche in italia, eh)

  81. Mauricets ha detto:

    79hobo
    perchè, come in yugoland, i governi locali se li sono mangiati i risarcimenti, gli investimenti. gli aiuti.
    e quelli rimasti a bocca asciutta vogliono la loro parte. giustamente.
    si rivolgano ai loro compatrioti.

  82. hobo ha detto:

    non ci siamo maurice, non ci siamo.

    non stai facendo un favore all’ italia, tu che ci tieni tanto alla bandiera, all’inno, eccetera.

    p.s. ancora non hai detto chi e’ “voi”.

  83. Io vorrei... ha detto:

    @ hobo
    Se per questo, in Serbia c’è chi è convinto che i turchi attuali non abbiano pagato il debito dei bisnonni come in Bosnia, in Italia c’è chi è convinto che sloveni e croati non abbiano pagato il debito dei padri e dei nonni, in Corea c’è chi pensa lo stesso del Giappone, in Messico degli USA, in alcuni stati del sud degli USA degli stati del nord degli USA, a Napoli lo pensano di Torino, a Milano di Napoli, a Trieste di Roma, a Udine di Trieste, e credo pure ci sia qualcuno che pensa al debito dei padri perfino fra quartieri della stessa città.

    Vogliamo poi andare ad uno dei più grossi? In Terra Santa c’è chi non dimentica cose accadute duemila anni fa.

    Le memorie armate sono un classico…

  84. belfagor ha detto:

    L’organizzazione stay-behind “Gladio” da quanto vedo ha dei residuati bellici alla tastiera.L’Italia non si smentisce mai,in nome del “Dividi et impera”,fomenta lo stesso odio razziale e l’imposizione dell’italianità sia diretta che indiretta:inno nelle scuole,toponomastica discutibile,mostre e commemorazione di folli irredentisti(Wilhelm Oberdank per es.),ecc.Forse sbaglio,mah…

  85. dimaco il discolo ha detto:

    Strano

  86. Rosi ha detto:

    E poi non è nemmeno sicuro che sia di Mameli, l’inno…

    http://digilander.libero.it/agpendola/pm7.htm

  87. Io vorrei... ha detto:

    Scusa Rosi, ma l’articolo da te linkato SMENTISCE le voci che dicono che l’inno non sia stato scritto da Mameli.

    E poi dicono…

  88. belfagor ha detto:

    Il giorno dopo,annuncio del luogotenente Dr.Barone de Fries-Skene:

    “I riguardi dovuti alla situazione generale mi costringono in seguito ad ordine
    superiore di abbandonare quest’oggi Trieste e di trasferire per ora la sede dell’i.
    r. Luogotenenza a Graz. Le aziende dell’amministrazione della città verranno
    affidate al comitato sorto dalla cittadinanza.
    Io invito la popolazione di Trieste a conservare in questi tempi difficili la quiete
    e l’ordine e ad evitare che la città, che ha già tanto gravemente sofferto causa la
    guerra, non abbia a sopportare alla voglia della pace nuovi e sensibili danni.
    Per quasi quattro anni io ed i funzionari da me dipendenti eravamo onestamente
    e con tutte le migliori nostre forze intenti a lenire a seconda delle intenzioni
    dell’Augustissimo nostro Imperatore e Signore, le sofferenze della guerra
    e di limitare per quanto mai possibile i sacrifici della guerra imposti alla
    popolazione. Al momento della mia partenza vorrei esprimere in uno ai miei più
    fervidi voti per l’avvenire della città, il mio convincimento che Trieste, la quale
    da più di 5 secoli si univa per libera elezione all’Austria e che in stretta unione a
    questa divenne un potente emporio commerciale, non può trovare in seguito uno
    sviluppo degno del suo passato, altro che in un nesso, scelto di propria volontà
    ed assieme ad un retroterra ad essa congiunto per natura e per la storia, il quale
    ormai s’avvia ad una nuova fora statale.”

    Trieste, 31 ottobre 1918
    Di Sua Maestà I. R. Apostolica consigliere intimo eff.
    ed i. r. Luogotenente in Trieste e nel Litorale Dr. Barone de Fries-Skene.i

    Inno di Mameli?no grazie.

  89. Fiora ha detto:

    78Riecote la tua “N”, Bruno! 😉
    @62 Ma ovio Ilustrisimo! Al pari della Sissi & Franz no xè nisunn al mondo che no conossi oramai la cubia Fiona Shrek! stigmatizavo apunto la tua pretesa de iluminar su l’argomento. Oramai xè come scoverzer l’acqua calda.
    Riconfermo l’aprezamento sull’erudizion storico-politica in general, ma ala luce de sto ulteriore saggio didascalic- “umoristico” 🙁 … Ribadisso che Lojze no xè per morbìn

  90. Fiora ha detto:

    @TUTI .ma voi sè davvero convinti che rappresentanti dello Stato, calciatori,gente comune (e me ciamo dentro)…. el Maestro Riccardo Muti mentre lo dirigi , annetti una qualche attualità a ” elmo di Scipio…Vittoria , schiava di Roma” e tuta la paccottiglia retorica che costituissi el testo dell’Inno Nazionale?
    Suvvia, né quei de noi a pro, né quei de “voi” contro pol crederlo!
    Trovo che argomenti per spudar nel piato no ve manchi…no squalificheve con questa analisi dele parolete. come se una non credente come mi cole cognizioni de oggi alla portata de tutti,ghe ‘ndassi a contestar ai Cattolici ” in principio era il Verbo”
    Per CONVENZION, quelle parole obsolete e quella musica non propiamente sublime , xè l’Inno Nazionale.
    Nel Concerto di Natale, sui campi de calcio, in terre lontane, noi Italiani se ritrovemo nel cuor e el retrogusto amaro ghe lo lassemo a chi per amor de fronda spacca el cavel in quattro e soto Nadal, a cossa che ghe fa la punta…taso!

  91. Paolo Nanut ha detto:

    …oddio siam pronti alla morte non credo…vuol dire che si è pronti alla morte è perchè vuoi far morire un’altro ma non ce l’hai fatta…io sono per la non violenza, per il dialogo

  92. Paolo Nanut ha detto:

    Il Paolo Nanut o Paolo Nanut Standrez è sempre lo stesso. Dipende con che pc scrivo, se il portatile o meno. BUON NATALE A TUTTI QUANTI. DALLA REDAZIONE, CON SARA MATIJACIC IN PRIMIS. A TUTTI QUELLI CHE PARTECIPANO AI DIBATTITI SUL SITO, INDISTINTAMENTE SIA CON CHI HA LE MIE IDEE E CHI NON LE HA. A TUTTI AUGURO UN SANTO NATALE PIENO DI SERENITA’ ASSIEME AI PROPRI CARI… VI ABBRACCIO TUTTI!

  93. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @68 IO VORREI et ALIAS VARII ( ossia colui che odia i triestini e la loro cultura )

    … coss’te vol soto soto son l’ultimo dei romantici ….

    ” NE’ DIO, NE’ STATO, NE’ SERVI, NE’ PADRONI”

  94. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @69 MAURICETS :

    “L’Italiaè un grande paese e una grande democrazia”

    …poco tempo fa un giudice gà condannà un giornalista , el Presidente gà
    dovù darghe la grazia per liberarlo…!!!

    Ora indipendentemente dalle opinioni, quando un potere per aver ragione mette in galera chi la pensa in maniera contraria ,vuol dire che in quel paese la democrazia e’ finita e siamo sulla strada del totalitarismo !!!!

  95. Fiora ha detto:

    @91 Grazie Paolo Nanut Standrez degli auguri che ricambio di cuore, grazie se avrai ancora la voglia di scrivere per intero i tuoi due cognomi (magari in sigla,ma io comprenderò 😉 ) in cui rilevo la sintesi felice delle suggestioni alla base della tua apertura mentale. Ho la presunzione di pensare di condividerla in pieno.
    Auguri Maurice, non farti mettere all’angolo da interrogatori sul “noi” e il “voi” un po’ da servizi segreti, un po’ da santa inquisizione un po’…da gerryscottipassaparola! 🙁
    Mantieni il tuo senso d’appartenenza, il rispetto per i nostri valori e la voglia di sperare.
    A chi ci sbertuccia auguro di credere comunque in qualcosa che gli sia congeniale al pari di noi,di riuscire comunque ad emozionarsi e possibilmente PER e non “contro”.

  96. hobo ha detto:

    i servizi segreti interrogano in segreto, appunto.

    questo invece e’ un luogo pubblico, e se qualcuno agita l’inno e la bandiera per marcare un confine tra “noi” e “voi”, deve aspettarsi che qualcun altro chieda di precisare bene chi e’ “noi” e chi e’ “voi”. e deve anche aspettarsi che sia nel “noi” che nel “voi” i disertori del suo schema potrebbero essere piu’ numerosi di quel che crede.

  97. Marilisa ha detto:

    Personalmente penso, e spero sia condiviso, che su questo argomento, per ora, tutti abbiano avuto la possibilità di esprimere il proprio punto di vista (visto anche l’elevato numero degli interventi.
    Ringrazio tutti, quindi, per il contributo dato e visto che domani è Natale proporrei di chiudere qui il confronto con l’augurio più sincero per un Natale di serenità ed un nuovo anno che non potrà che essere migliore di quello che lasciamo (almeno è quello che dobbiamo sperare).
    E vorrei avere anche la possibilità di ascoltare, assieme a voi, questa meravigliosa canzone ….
    http://www.youtube.com/watch?v=yN4Uu0OlmTg
    Auguri a tutti. Marilisa

  98. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ REDAZIONE :

    Vesel božićin srečno novo leto

    čestit božić i sretna nova godina

    Frohe Weihnachten und eine glücklches neues Jahre

    Merry Xmas and a Happy New Year

    Buon Naale e feice Anno Nuovo

  99. Io vorrei... ha detto:

    Trovo queste discussioni stucchevoli. Al di là delle legittime posizioni personali e del tirar fuori accadimenti del 1918 (dicasi: mille-novecento-diciotto), queste è Trieste nel 2006:
    http://www.youtube.com/watch?v=InD92Q1zrH4

    Questa nel 2010:
    http://www.youtube.com/watch?v=lo4wmyiTaCU

    Qualche mese fa ero a Graz ed ho assistito a questo:
    http://www.youtube.com/watch?v=uIBIcr2tK_Y

    Ho poi notato che cose molto simili s’erano fatte a Napoli:
    http://www.youtube.com/watch?v=UHXRiGlb90s

    A Milano:
    http://www.youtube.com/watch?v=LNOirg7uBas

    A Roma:
    http://www.youtube.com/watch?v=mSslA1e7FRA

    A Barcellona:
    http://www.youtube.com/watch?v=z0r7ANmSdkc

    A Bangkok:
    http://www.youtube.com/watch?v=EKjOb4o8eiA

    A Parigi:
    http://www.youtube.com/watch?v=VzIpFTRL2n4

    A Berlino:
    http://www.youtube.com/watch?v=LJr3Fqu2K4w

    E in mille parti in giro per il mondo. Ho pensato che mentre c’è chi continua a pensare in termini ottocenteschi il mondo si è mosso. Bene o male, si è mosso. E si muoverà ancora. Ho pensato che mio figlio diciottenne a gennaio inizierà i colloqui per vedere di fare l’università in Germania. Corsi tenuti in lingua inglese. E se non riuscirà, allora farà un corso di laurea in inglese qui in Italia. Come milioni di altri ragazzi nel mondo.

    Questo è – o almeno dovrebbe essere – il futuro.

  100. Mauricets ha detto:

    83Io vorrei
    i debiti vanno pagati.
    prova a vedere le legislature, di vari paesi,vedrai fino a che grado di parentela possono richiedere il dovuto.

  101. Rupel ha detto:

    dato che l ´inno taljan parla che i xe pronti a la morte questa vegnerá per fame, con tutti i soldi che i ne ruba dalle tasche e presto non li gavremo gnanca per magnar

  102. Fiora ha detto:

    @98 eh no ,Marilisa arrivati fin qui, che non mi va “di chiudere qui il confronto”.
    A 151 post mi andrebbe di chiudere! come gli anni dell’unità dell’Italia, ma lasciando alle spalle rancori e interpretazioni della Storia ognuno pro domo sua e con lo sguardo rivolto avanti.
    Un caro saluto ed auguri a te, F.D.

  103. Fiora ha detto:

    ah, Marilisa grazie per “So this is Christmas”
    Un po’ come Fratelli d’Italia.
    Mi emozionano entrambe sempre.
    Era un 23 Dicembre quando se n’è andato il mio Papà, il superegista dei Natali della mia famiglia. E io giravo inebetita per supermercati per mantenere la promessa che Gli avevo fatto di raccogliere il testimone e di fare festa nonostante tutto…
    John Lennon ci dava dentro a manetta mentre io stipavo leccornie nel carrello e ricacciavo lacrime in gola.
    Avrei potuto decidere di non ascoltarla più,invece ho deciso che diventasse il mio Inno di Natale.
    Ogni anno la riascolto e risento vicino il mio Papà.

  104. Mauricets ha detto:

    100Io vorrei
    è vero, mio figlio che ha 13 anni ha gia fatto due settimane in un college a dublino.
    e il prossimo anno a londra.

    una cosa che gli fa apprezzare il mondo.
    ma che lo rende anche orgolgioso di essere italiano.
    in una sola volta ha capito che noi italiani non siamo secondi a nessuno.
    anzi, siamo molto piu sagaci e competitivi di altri che si danno arie da primi della classe.

  105. Mauricets ha detto:

    100Io vorrei
    … a si, per piu di un ragazzino straniero, (spagnolo, tedescho, usa) trieste non era la merda che tu descrivi.
    ma era conosciuta e aprezzata.
    anche dai loro genitori.

  106. Mauricets ha detto:

    100Io vorrei & c.
    … a si, questa merda di triestino, oppure merda di ‘taljan secondo altri, manda il figlio a dublino con due miseri stipendi da operaio e impiegata.
    senza evadere le tasse, pagando tutto.

    insomma proprio degli idioti questi italiani triestini.

  107. Mauricets ha detto:

    … che un paio di volte all’anno riescono anche a farsi un pranzo sull’altipiano.

    sarebbe quasi da eliminarli fisicamente.

  108. hobo ha detto:

    uh, gnegnegne. adesso fai la vittima. ti stai aggrappando a tutti i cliche’ piu’ vecchi e scontati, ben oltre il limite del ridicolo: da quello dell’italiano geniale a quello della povera vittima.

    la grande proletaria si e’ mossa.

    quella roba la’, insomma.

  109. Mauricets ha detto:

    no, è la realta.
    la realta diversa da quella che immagina la sinistra ideologica fatta da ben pensanti buonisti collusi con il potere. l’atra faccia della medaglia che si arroga la conoscenza delle masse. mentre non conosce un cazzo se non quello che legge sui lbri.

    mettete le mani nel cemento. spaccatevi la pelle al gelo.
    arrampicatevi sulle scale. andate dive sono i malati terminali piagati dal decubito.
    fatte la spesa con 10euri.

    PAIAZI!!!!

  110. Mauricets ha detto:

    non a caso la classe operaia ha abbandonato la sinistra.

  111. belfagor ha detto:

    la sinistra italiana odierna,non l’ideale.Secondo te dovrei ripiegare sull’ideale forza nuova o affini per purificare Trieste dai temibili slavocomunisti?.La storia si ripete ciclicamente.

  112. hobo ha detto:

    un tricolore e l’inno di mameli come compensazione per la distruzione dello stato sociale negli ultimi trent’anni. patria e onore invece di eguaglianza e dignita’. contento tu, maurice…

    che retorica da quattro soldi.

    beccati monti, beccati marchionne, beccati gli operai selezionati per applaudire a melfi. e beccati alitalia che affonda, per stupido orgoglio nazionale.

  113. Antonio ha detto:

    Buon Natale a tutti.
    Vesel božič vsem.
    Sretan Božić svima.
    Frohe Weihnachten an alle.

  114. dimaco il discolo ha detto:

    @113
    mi ricoda un documenterio sul fascismo che ho visto giorni fa. la c scena che piú mi ha colpito era una carellata sulle prime r file durante il comizio dove benito dichiarava guerra alla francia,mi pare. sembrava di vedere un comizio di berlusconi. facce sognanti per una quantomai ridicola gloria e ricchezza. la gente italiana non cambia : cerca sempre una guida che gli promette avranno tutto e senza fatica. stle prettamente italiano.

  115. belfagor ha detto:

    Buon Natale
    Vesel Božič

    Lascio meditare i nazionalisti sfegatati con il seguente testo di Timeus(via a suo nome a Trieste):
    “A noi che la lotta abbia un carattere civile o anticivile non importa nulla…contro questi “ignari bifolchi”…noi non possiamo rispondere con la severa coscienza nazionale…ma con l’odio che sussulta,che aggredisce,che affama…nell’Istria(Istria,Trieste e Carso n.d.a.)la lotta nazionale è una fatalità che non può avere il suo compimento se non nella sparizione completa di una delle due razze che si combattono…Se una volta avremo la fortuna
    che il governo sia quello della patria italiana,faremo presto a sbarazzarci di tutti questi bifolchi sloveni e croati…”.

    “…è dovere d’ogni popolo uccidere ogni imperialismo che non sia il suo…noi accettiamo l’assioma germanico che la bontà di un’idea si dimostra con la forza…l’italianità si afferma imponendola ai popoli stranieri.E’questo un ideale che non si esaurisce che con la conquista del mondo”.

    Quello che avvenne nei anni a seguire fino ad oggi n’è la prova…L’importante è volersi bene,no?.BUON NATALE A TUTTI

  116. Fiora ha detto:

    ESALTATI e assai poco esaltanti gli ultimi commenti 113,115 e 166..
    Bravi ad accusare di nazionalismo che per voialtri è la sintesi di tutti i peggiori epiteti chi si limiti a dichiararsi pacificamente “appartenente” per identità di nazionalità lingua cultura nel suolo che calpesta dove ha la sede di affetti e ricordi ed intanto aggredite con l’inventario delle “nefandezze” passate e presenti a giustificare cosa? il vostro livore verso chi non la pensa acido come voi?
    Dimaco, noi italiani “abbiamo bisogno di qualcuno che ci dica cosa fare…” ieri Mussolini oggi Berlusconi… Perché i tedeschi non sono corsi dietro ad un paranoico di nome Adolf Hitler?
    dittatori e dittaure, ieri come oggi e non si c’è solo da sperare che domani no.
    ” il resto sia silenzio”. Il resto? Il vostro blabla velenoso,perloppiù retrodatato, pertanto inutile.

  117. dimaco il discolo ha detto:

    Fiora io parlo degli italian, non sono i tedesci l’argomento di discussione

  118. belfagor ha detto:

    Esaltati?noi?.Andate a vedere i vari siti di irredentisti(“compiangere il morto per ichiappettare il vivo”),o il sito di ANVGD,LEGA NAZIONALE,i vari siti e comitati per foibe ed esodo…Tutto per mantenere il senso di appartenenza alla razza pura 100% italiana idolatrando la xenofobia per tutto quello che può essere diverso,o in cui non si rispecchiano.Hai ragione,non bisogna guardare nel passato,anche se,cambiano le faccie ma le mentalità son sempre quelle.

    Pace e bene fratelli di Trieste-Triest-Trst(eterno conflitto d’amore e d’odio)

  119. hobo ha detto:

    fiora, l’hai detto tu stessa, no? che in un inno le parole non contano. l’inno e’ “idee senza parole”, puro simbolo. serve a suscitare senso di appartenenza a prescindere. chi non lo “sente”, e'”acido”, “gretto”, “meschino”. non ha il “cuore puro”.

    messa cosi’, come diceva un mio amico, un inno e’ supercazzola prematurata con scappellamento all’estrema destra, come se si fosse ariani.

    p.s. quando parli di “voi”, faresti meglio a distinguere tra le diverse posizioni, perche’ quello che dico io, per esempio, e’ molto diverso da quello che dice sandi, per esempio. ma in effetti questo schematismo noi/voi e’ esattamente una delle “idee senza parole” espresse da un inno.

  120. belfagor ha detto:

    Scipione l’Africano è citato nel testo dell’inno italiano “Fratelli d’Italia”. Precisamente, nella strofa “l’Italia s’è desta, dell’elmo di Scipio s’è cinta la testa”. Il riferimento venne fatto da Goffredo Mameli con un particolare significato: l’Italia ha di nuovo sulla testa l’elmo di Scipione l’Africano, il quale sconfisse (a Zama) Annibale e i Cartaginesi. L’Italia, quindi, è tornata a combattere per ottenere la libertà ed essere unita.(wikipedia)

    Italia?Unità?200a.C.?
    Alla faccia degli esaltati nostalgici.

  121. bruno ha detto:

    dopo gaverve augurà buon e sereno natale a tutti (disemo bei e brutti) leggendo sti ultimi post me vien de dir che con la storia che descrive non gavè futuro….comunque ….auguri

  122. belfagor ha detto:

    «La storia insegna, ma non ha scolari.»
    (Antonio Gramsci)

  123. bruno ha detto:

    @121, 123…”Italia?Unità?200a.C.?
    Alla faccia degli esaltati nostalgici.”…la tua storia che storpi non è la Storia che intendeva gramsci…comunque va ben tutto, anche chi continua imperterrito per la sua strada mostra agli altri l’assurdità dell’opera….e questo insegna comunque…

  124. hobo ha detto:

    bruno, scusa, ma non capisco cosa stai dicendo, di cosa stai parlando. sul serio, eh.
    ho riletto i tuoi 6 commenti e non riesco a trovarci un filo logico, niente.

  125. bruno ha detto:

    @125 hobo ….non ritengo nè de esser un filosofo nè de esser speciale me considero nella norma (almeno non gò avù segnali contrari) se non te gè colto xe inutile che te spiego….te ghe arriverà più avanti (forsi) ma non stà deprimerte…sul serio , eh. comunque auguri….

  126. abc ha detto:

    Faccio gli auguri nelle lingue ufficialmente riconosciute nelle province di Gorizia e Trieste al cui territorio sono rivolte le notizie di questo sito:
    – Buon Natale a tutti.
    – Bon Nadâl a ducj.
    – Vesel Božič vsem.

    Aggiungo volentieri la quarta lingua riconcosciuta nella nostra regione, nonché la lingua più in uso nel mondo occidentale:
    – Frohe Weihnachten euch allen.
    – Marry Xmas to all.

  127. hobo ha detto:

    e gnente bruno, no capisso. mi credo che semplicemente no te ga gnente de dir, e che no te lo disi gnanche particolarmente ben. l’chaim.

  128. belfagor ha detto:

    Forsi adeso go capido el neso hobo-l’chaim.”Shalom aleichem”,pol eser?.

  129. John Remada ha detto:

    Ehi Hobo…mi ricordi un fine serata di una quarantina di anni fa…ovvio una bella carica di tais…scontro tra un comunistone e un neutro,oste di bar,parole varie contrastanti,rush finale:oste”ti te parli e no te capisi nianche ti quel che te parli!” il rosso ribatteva”mi faso 8 ore de lavor,ti 14.” …..

  130. bruno ha detto:

    128@hobo ….sò xe difficile ma se mi te digo fratellanza tra omini, italiani-sloveni, sloveni-croati, italiani-croati, croati-serbi e ti te fà za casin sulla effe…xe ovvio che non te capissi…..continua parlar sull’inno…..

  131. Fiora ha detto:

    @118 Come,come Dimaco ?! ” io parlo SOLO per gli Italiani” troppo comdo! troppo comodo denigrare i propri connazionali con un astio che manco gli stranieri, elogiare altre nazioni in primis i crucchi, citarli ad esempio e quando umilmente ti si fa notare che in fatto di dittature e di follie e fascinazioni collettive noialtri né più nè meno di quegli altri..anzi moooolto meno se ci mettiamo a fare confronti tra Benito e Adolfo!
    Questo non accetto! fare scempio della mia gente, del suo passato e del suo presente e spacciare per Eldorado il passato e il presente degli altri popoli.
    Io in Europa ci voglio stare, ma se permetti da padrona di casa, come gli altri comproprietari e non da Cenerentola.
    Anche grazie a disfattisti a serpi in seno come te che il ruolo adeguato dell’Italia è sempre così in discussione…

    @120 ciò Hobo ,per risponderte ,robe che bruso el rosto de Nadal… 🙁 bon indiferente! Hobonostro val bene ..e me servirà anca de alibi per giustificar un risultato poco éclatante 😉

    Mai detto che l’Inno sono “idee senza parole”
    Alle parole, come Croce annetto contenuti precisi, MA NON ALLE PAROLE delle giaculatorie, non alle parole delle preghierine,non alle parole di un inno.
    Per me, (come penso per tutti coloro che capaci d’intendere e di volere lo cantino oggi) l’inno è puramente EMOZIONE condivisa.
    Emozione che travalica i contenuti talmente “scaduti” da da risultare francamente innocui. Parole utili tutt’al più a scandire il tempo della canzone, tant’è vero che dopo la prima strofa quasi nessuno si ricorda il testo.
    Emozione che “assolve” la musica non trascendentale.
    Lo cannto e mi sento Italiana al pari e NON MEGLIO! degli Americani o degli Inglesi o dei Tedeschi o di qualsiasi altro popolo che canti il proprio inno. EMOZIONE CONDIVISA. E’ Tutto e non è poco.
    Ps: no dir monade,dei! cossa paraleli con Sandi ‘desso???? mi a ti te legio come el vangelo!
    Anzi buta un comento là dela violenza sule done,dei!

  132. Fiorenza G.Degrassi ha detto:

    ah, hobo e quant’altri avversi a l’Inno di mameli.
    E Viva l’Italia de De Gregori?
    Testo qualunquista e rufian quel giusto e maledetamente attuale. Meste e maledamente struggenti le note.
    Certo come “inno nazionale ufficioso” nol staria mal,ma in ocasioni ufficiali, visite de capi de stato o sui campi de balon in contrasto cole trionfalistiche fanfare dei inni dei altri paesi el nostro faria malinconia. Un inno più adeguato,ma propio de dereliti!

  133. Mauricets ha detto:

    Buon Natale Italia.

  134. belfagor ha detto:

    Giremo sempre la.El fato non xe qual inno meter come definitifo,qual xe meio o pezo,ma el fato che sia OBBLIGATORIO nelle scole.Mi parlo per Trieste,e ve digo che el 95% dei italianissimissimi con cui go parlado iera parenti de esuli,che xe tutto un dir,come te li nomini salta i coverci,sventola bandiere tricolore,taca la banda con Mameli,se unisi un pochi de adepti,oplà,elmo de Scipione in testa e via a pianzer con qualche toco groso sulla foiba(svoda)de Basovizza,al centro “profughi” de Padriciano,alla mostra del terrorista kofe Oberdan ,o a fa un giro per città per ricordarghe a tutti quante vie intitolade a fascisti gavemo,statue come NAZARIO SAURO,…

  135. belfagor ha detto:

    La verità se maschera non se nascondi…tempo al tempo.Auguri a tutti,l’importante xe volerse ben.

  136. Io vorrei... ha detto:

    Per non imparare l’inno di Mameli, si possono mandare i figli in una scuola come quella della quale vi faccio vedere il saggio di fine anno qui sotto.

    http://www.youtube.com/watch?v=rtc0PpquQhs

    E buon Natale a tutti.

  137. bruno ha detto:

    135@….”ve digo che el 95% dei italianissimissimi con cui go parlado iera parenti de esuli” …me congratulo con ti per le conoscenze …ma allora xe el 5% che te rovina 🙂 auguri vecio

  138. dimaco il discolo ha detto:

    fiora so ale solit: si ma quei altri.

  139. Mauricets ha detto:

    a chi no piace l’talia consiglio una nuova cittadinanza in ex yugoland.
    la troverete benessere e libertaà.

    potrete sempre ritorna e chidere aiuti come morti di fame.
    o asilo politico.

  140. Paolo Geri ha detto:

    #68. io vorrei

    ” …..che tu sei uno di quelli che ha capito tutto delle cose del mondo”.

    Tutto sicuramente no, ma in modo altrettanto sicuro molto più di te.

  141. Mauricets ha detto:

    136belfagor
    bene, fammi conoscere la verità su Vinko Gorenak.
    visto che la redazione non sa niente.

  142. Mauricets ha detto:

    Redazione
    raccontami gli avvenimenti che hanno reso indimenticabile per i politici slo la passeggiata in Piazza della Repubblica.

  143. belfagor ha detto:

    Ancora…Mi non son ne contro l’Italia ne contro
    Yugoland(questo xe rispeto?),ma me sento in diritto de criticar chi vedi bianco o nero,senza renderse conto che esisti el grigio.Se qualchedun disi stron–de come va in Yugoland me par che tornemo al punto de partenza,liberarse dei “diversi”.Penso de gaver una discreta visione critica della situazione in quanto dal ramo paterno go origini slave(soto regime sevizie varie,cambio
    cognome,imposizione lingua UNICA)e da parte materna “esuli” con relativa perdita della casa di proprietà a Beka,in quanto collaborazionisti fascisti delle SS(come tanti tanti altri anche se non lo hanno ammesso).
    Pultroppo paga anche oggi come ieri chiunque si ponga neutrale d’ideologia.
    Mauricets te me poderia dir chi te paga per gaver questa posizion,Menia?,Bandelli?,Klun?,voio anche mi arrotondar el stipendio.Saluti

  144. Mauricets ha detto:

    bene, per quello che scrivi dimmi qualcosa su
    Vinko Gorenak.
    chi mi paga?
    la mia paga è vedere scritta la verità.
    e qui, per quello che si scrive ho ancora le tasche vuote.
    riempile tu. scrivi un pò di verità.

  145. Mauricets ha detto:

    144belfagor
    cercare la verià non significa essere contro qualcuno.
    ma per quancuno, per qualcosa.
    per la verità.
    e la vertà fa spesso male.
    ma e un male che purifica, che spazza via la melma che si ha nell’anima.

    agisci, scrivi quello che sai sulla melma in yugoland.

  146. Mauricets ha detto:

    Amici sloveni, fratelli, abbandonate l’omertà che vi attanaglia e vi inquina la vita.
    scrivete dei liquami che vi appestano l’aria.
    rendete pubblici il malaffare e l’ambiugita che vi circonda.
    solo facendo venire a galla la verità avrete pace.
    a cosa è servito far cadere l’impero (voi avete lavorato a fondo per questo) a cosa è servito aver affossato la yugo (per questo avete lavorato in modo superlativo) se poi vi ritrovate con questa combricola di mariuoli a lubiana?
    fatelo per le generazioni future!

  147. dimaco il discolo ha detto:

    la verità é che gli italiani s erano sono e restano fascisti e nazionalisti della peggior risma. questa é la verità e devono agrapparsi disperatamente al romano impero per illudersi di afer preso parte alla storia e darsi un minimo di tono. mauricets dovrebbero metterlo in un museo come esemplare di tipico italiano.

  148. belfagor ha detto:

    “vertà fa spesso male.
    ma e un male che purifica, che spazza via la melma che si ha nell’anima.
    agisci, scrivi quello che sai sulla melma in yugoland.”
    …e @146

    Me par che lo gavemo perso,xe in piena libidine ultraterrena de LSD.

  149. belfagor ha detto:

    correggo…e @147

  150. gianni ha detto:

    Cosa cambia se te parli talian o slavo?
    l’importante non esser mona e pensar al proprio cul,ma sopratuto lavorar quel che xe de far e non lamentarse.
    Lamentarse usura l’anima,come ga fato i esuli(vedi miei parenti anche se slavi)emigrar per realizarse e non subir angherie.
    Xe cosi facile cambiar vita rispetto 5o anni fà!
    piuttasto,UNIONE FA LA FORZA,VEDI ESERCITO AUSTRO-UNGARICO(anche se purtroppo ga perso per altri motivi)12 LINGUE UFFICIAli!!
    TRIESTE RISORGI,ELIMINA I MONE,E RAFFORZA GLI AUDACI(E NON L’AUDACE)

  151. John Remada ha detto:

    C’è ne sono pochi,per tua fortuna,dimaco….se no tu saresti già cacciato a calci! Ma dì un po’….sotto il tuo conducator josip,si poteva parlare con i tuoi toni di oggi,ovviamente intendo di anticomunismo,o ti trovavi a spaccar pietre?In Italia di Nazionalisti c’è ne sono pochi,ancor meno chi si ispira a una destra forte,come me;popolo di pavidi e lacchè,e lo si vede,si lasciano fregare anche le soxs,da queste ciurme di signori feudali mai sazi! Quindi hai anche tu buon gioco,ma la posta è nulla,non vinci nulla!

  152. Mauricets ha detto:

    148dimaco il discolo
    invece la verità è che l’italia ha fatto un lungo e doloroso cammino verso la democrazia.
    cammino che non è ancora finito, ma che comunque fa di questo paese una grande democrazia occidentale.
    gli ex yugoland sono republiche semi-democratiche.
    in mano a ex comunisti, istruiti nella lega dei comunisti.
    dalla mentalità totalitaria.

    la slovenia ha venti anni di storia.
    per divenire una democrazia compiuta ci vorrà almeno che passi questa generazione di politici.
    ma dubito sia sufficiente.

    e voi dovreste contribuire mettendo in luce le ombre. cominciamo con Milan Kučan leader della Lega dei Comunisti della Slovenia?

  153. Fiora ha detto:

    BINGOOO !!!
    con un contenuto in general condivisibile da qualsiasi Triestin de bona volontà , qual che sia l’orientamento politico,el post 151… come i anni de l’Unità dell’Italia, xè sta raggiunto.
    Grassie del regaleto de Nadal Gianni ! 😉

  154. Mauricets ha detto:

    basta leggere i deliri anti italiani sopra riportati per capire quanto sia utile studiare a scuola il risorgimento, l’inno e gli ideali di libertà della repubblica.
    perchè i bambi si ritrovino uniti nell’amore verso il paese e le istituzioni.
    e non si facciano plagiare da chi odia visceralmente l’italia e la libertà che rappresenta.
    solo la scuola puo fare questo in certi casi.
    nei casi dove i bambini provengano da famiglie intolleranti e crudeli.

  155. belfagor ha detto:

    @Fiora,”Audace”tra parentesi nel @151 xe el molo san Carlo dove xe sbarcai i bersaglieri dall’Audace(incrociatore).

  156. belfagor ha detto:

    @155
    “deliri anti italiani”

    opinioni socio-culturali suona meglio

    “l’inno e gli ideali di libertà della repubblica”

    L’inno di Mameli non centra niente con gli ideali di libertà(la resistenza)che hanno dato vita alla Repubblica(1946,senza Trieste)

    “perchè i bambi si ritrovino uniti nell’amore verso il paese e le istituzioni”

    concordo nel sentirsi uniti negli ideali(diversificando però,l’impero romano,l’invasione di Trieste e dell’Istria prima,e dell’intera Yugoslavia dopo,con relative rivendicazioni da guerra persa fino ad oggi)per sollevare questo paese alla deriva.Le istituzioni mi pare stiano remando contro.

    “si facciano plagiare da chi odia visceralmente l’italia”

    vedi sempre il bicchiere mezzo vuoto,criticare è costruttivo,odiare non porta a nulla(yugoland)

    “nei casi dove i bambini provengano da famiglie intolleranti e crudeli”

    te pago mi i corsi de recupero.

  157. hobo ha detto:

    mauri, l’italia, come ogni altro paese, di per se’ non rappresenta la liberta’. altrimenti dovremmo pensare che la liberta’ consista anche in bolzaneto, nella scuola diaz, nei cie, eccetera.

  158. Mauricets ha detto:

    157belfagor
    Il Canto degli italiani
    http://it.wikipedia.org/wiki/Il_Canto_degli_italiani

    che è nato come canto risorgimentale , non come inno nazionale.

    la yugoland è stato l’esperimento di unire vari popoli piu disgraziato e nefasto della storia.
    fattesvi un giro a sarajevo, sebrenzia, vukovar.
    e si che triestini sono morti a sarajevo.
    qualcosa dovreste sapere.
    visto poi che la seconda norimberga è dedicata ai balcani mi pare che si possa ben dire:
    yugoland è stata una merda.

    in alternativa un giro in piazza garibaldi, li trovate i reduci.
    parlate con loro.

    i responsbili di genova sono stati condannati dalla magistratura.

    la state cagando su tutti i fronti.

    almeno informatevi.

  159. Mauricets ha detto:

    158hobo
    ma non proprio.
    se molti scappavano dall’urss e cercavano asilo i occidente questi paesi qualcosa rappresentavano.
    non per te, ma per quelli che scappavano dai gulag, dal KGB, da goliotok e dai titini noi eravamo la LIBERTA.

    quelli morti sul muro di berlino mica volevano andare in cina.

  160. Mauricets ha detto:

    158hobo & c.
    quelli che hanno cercato la LIBERTA oltre il muro, nei paesi socialisti, hanno fatto invece la fine del sorcio.

    difficilmente si sentiva uno dire: scappo dagli usa e vato in unione sovietica, cina, albania, yugoland
    a cercare la Liberta.

    penso che si contino i casi sulle dita dei piedi.

  161. belfagor ha detto:

    BRAVO MAURICETS bel climbing mirror.
    Finisci sempre li,razza etnie guerra vukovar razza ceppo merda srebrenica yugoland schifo melma slo yughi comunisti disastro nefasto…ma chi ti ha fatto sto brain storming disfattista.
    Per mettermi sulla tua stessa lunghezza d’onda(difficile ma ci provo)ti ricordo che c’è moooolta differenza tra un veneto e un
    siciliano rispetto un sloveno e un serbo…trai le tue conclusioni disfattiste e palesemente poco costruttive(evitando di dire slavi barbari,italiani brava gente).
    Se cresci tuo figlio in questa maniera,auguri.

  162. hobo ha detto:

    @maurice

    i responsabili di genova non sono stati condannati per un cazzo. molti sono stati promossi. e i responsabili *politici* sono tutti al loro posto. e non poteva essere altrimenti, perche’ si tratta di “sentinelle della patria”.

    e se non sei in grado di capire l’ambivalenza di una democrazia come quella americana, che mentre libera l’europa dal nazismo, opprime in modo intollerabile la sua minoranza afroamerica, che mentre parla di liberta’ a berlino, bombarda col napalm il vietnam, eccetera. oppure di quella italiana, che si dice antifascista, ma lascia che le sue articolazioni territoriali santifichino graziani ad affile, che promette liberta’, ma poi stringe patti con gheddafi per far deportare nel deserto i profughi…

    …beh, allora cantati l’inno, gonfia il petto e grida “viva l’italia”, ma non aspettarti che tutti si uniscano al coro. altri canteranno altre canzoni.

  163. Mauricets ha detto:

    162belfagor
    perchè a te piaceva Yugoland e Mladic?

    bravo.
    vai nei cimiteri e guarda negli occhi le vedove delle stragi balcaniche.
    guarda negli occhi ireduci dei massacri.

    Yugoland ha creato questo, generazioni perse.
    Una nazione persa nelle fosse comuni.

    yugoland era una merda.

  164. Mauricets ha detto:

    163hobo
    i responsabili sono stati condannati.
    i vertici sono stati condannati.
    dimodstra il contrario.

    La sentenza d’Appello per i reati commessi da poliziotti e medici nella caserma della celere
    Il primo grado le condanne furono solo 15. Salvati dalla prescrizione, ma dovranno pagare

    Violenze a Bolzaneto, 44 condanne
    Reati prescritti, le vittime saranno risarcite
    http://www.repubblica.it/cronaca/2010/03/05/news/condanne_a_bolzaneto-2522833/

    dimostra che la gente andava in unione sovietica a cercare la libertà, al posto di andare in USA, Canada, europa occidentale, australia.

  165. John Remada ha detto:

    Sul fatto di Gheddafi sei fuori pista,Hobo,a meno che Moammar non rispettando gli accordi,poi sia stato bombardato e fatto fuori…quindi siamo forti! Almeno per una volta ci siamo fatti rispettare,dopo tante legnate!

  166. hobo ha detto:

    maurice, se tu speri che io mi metta a fare nomi su genova, mettendomi nei guai, ti sbagli di grosso. cercati sul tubo qualche inchiesta giornalistica seria, e capirai da solo. ammesso che tu abbia voglia di capire.

  167. John Remada ha detto:

    Ma come? Due serbi arrestati per furto a Gorizia sono stati rilasciati il giorno dopo,con parere contrario del PM….e voi dite che non c’è democrazia? Per questo tutte le ciurme dell’est,le peggiori ciurme,calano in Italia….

  168. John Remada ha detto:

    Quindi,caro hobo,puoi scrivere quello che vuoi,non solo non avrai grane,ma forse ti premiano….

  169. hobo ha detto:

    l’accordo con gheddafi sull’immigrazione e’ stato votato dal parlamento italiano, anche dal pd (soprattutto per volonta’ di d’alema). e’ tutto scritto nero su bianco.

    qua c’e’ un articolo che analizza lo “sdoganamento” di gheddafi, gli accordi italo-libici, e le loro implicazioni reali.

    http://www.altrodiritto.unifi.it/frontier/prassi/intese.htm

  170. belfagor ha detto:

    @168 non è democrazia,ma incompetenza a legiferare,attuare,rispettare.serbi e non.

  171. John Remada ha detto:

    Ho capito,ma se uno ti fa un favore(?)poi lo bombardi? Non so se ora se la passano meglio i papabili migranti,forse questi neanche li rimandano indietro,li depredano e chiusa la partita….qualche barca arriva,ma rara.

  172. hobo ha detto:

    dopo la guerra, gli accordi italo-libici sono stati confermati sia dall’italia che dalla libia.

  173. belfagor ha detto:

    Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente del Consiglio Mario Monti, «ha deliberato la nomina a sottosegretario di Stato della presidenza del Consiglio del Prefetto Gianni De Gennaro, che cessa dalle funzioni di Direttore del Dis». A darne conferma è il comunicato di Palazzo Chigi, emesso al termine del Consiglio dei Ministri.De Gennaro assumerà la guida della Autorità delegata all’intelligence.
    Il banco piglia tutto!

  174. dimaco il discolo ha detto:

    geddafi lo hanno liquidato perché aveva minacciato di chiudere i eubinetti a favore dei cinesi

  175. John Remada ha detto:

    171@ Ma lo so,era un commento sarcastico,tanto in Italia,nessuno paga il conto,nè chi non fa le leggi,nè chi le interpreta a modo suo….tempo addietro,avevo pubblicato sul Piccolo,i doveri di un giudice sul rilasciare certi personaggi,il soggetto in questione era Tarzan,un ex militare jugoslavo che viveva sul carso;ebbene il Tarzan scendeva dal monte per fame,e razziava cosa trovava,beccato piu’volte,l’ennesima volta usciva di galera il giorno dopo….eppure avrebbe dovuto segnalare un domicilio sicuro,e questo non sapeva,non aveva una neanche una nazionalità,perchè gli stati ex jugo non lo volevano….un giudice in gamba! Tarzan,ora defunto,fu beccato di nuovo qualche giorno dopo per altri furti…la legge dice che,se si ha il sospetto di reinterazione del reato,non dovrebbe concedere la libertà provvisoria!!

  176. belfagor ha detto:

    @176″avevo pubblicato sul Piccolo”
    Maranzana?

  177. John Remada ha detto:

    No,significa che un mio articolo è stato pubblicato,una volta avevo piu’spazio,ora li centellinano.

  178. Mauricets ha detto:

    178John Remada

    ma miga se pol dir per questo che l’italia xe fasista!

  179. belfagor ha detto:

    @john remada :”In Italia di Nazionalisti c’è ne sono pochi,ancor meno chi si ispira a una destra forte,come me”

    ?

  180. Fiora ha detto:

    Che il divagare sia in certa misura sintomo di versatilità, posso anche convenire, ma come dalla canzonetta datata, con musica non entusiasmante del Novaro, ( e nella patria di un Verdi!) divagando,divagando,siate passati alle solite trite contrapposizioni, mi appare una sorta di sclerotizzazione mentale collettiva un boomerang che vi picchia sul cranio. Per l’en plein, aspetto con ansia che arriviate alle Foibe
    Mentre accusate di fascismo,nazionalismo ecc ecc. gente che non sa se rriva alla quarta settimana o se gli arriva la lettera di licenziamento, siete voi più vecchi del cucco.
    Mameli con la sua canzonetta datata,con la fede di ventenne, con i suoi ideali che irridete, cui ha sacrificato gamba incancrenita e vita resterà più giovane di voi

  181. Paolo Nanut- Standrez ha detto:

    @96 Fiora, Standrez non è il mio secondo cognome ma la località di Gorizia dove vivo, Sant’Andrea Standres, il cognome di mia mamma era Gratton, io sono solo Nanut.

  182. Paolo Nanut- Standrez ha detto:

    Intendevo Standrez

  183. John Remada ha detto:

    180@ Hai qualche altra soluzione per fermare i grassatori di stato? Se voi credete ai maghi Merlino,berlusca e prodi in primis,vi hanno dimostrato òe loro “Bravure”…ora bersani,che sta chiedendo la stampella al centro,sarà una riedizione dei due prodi,valanghe di chiacchiere,imposizioni fatte da altre,che rimarranno,e via sempre peggio….se va bene a voi,fatevi torturare.

  184. bruno ha detto:

    @181…una grossa risata li seppellirà…… 🙂 🙂 comincio io…..

  185. Fiora ha detto:

    @182-183 perdona Paolo la mia topica…spero veniale.
    Sono andata ad assonanze e m’è parso che “STANDREZ” fosse un cognome Sloveno. 🙁
    leggerti così pacato ed “equidistante” ha rafforzato il mio equivoco…. solo lusinghiero nei tuoi confronti.

  186. Mauricets ha detto:

    184John Remada
    vi è una sola soluzione:
    il compimento del percorso democratico.
    l’italia deve evolversi, lo deve il popolo e lo deve la politica e la classe dirigente.
    la democrazia non si costruisce in un giorno.
    le basi ormai sono solide, le istituzioni hanno attraversato tempeste di ogni sorta.
    dal terrorismo, a tangentopoli, passando per le stragi di mafia. arrivando ai giorni nostri, con quel che tutti abbiamo visto.

    ma la barca è ancora a galla, dobbiamo proseguire il viaggio.
    non vi è altra soluzione se non sprofondare nel’abisso che ha inghiottito, ad esempio, yugoland.

  187. belfagor ha detto:

    @181 Advocatus diaboli.Meio che chiudemo qua.

    @184 Come disi Fiona,quando un xe alle strette divaga,in questo caso con presa chiara di posizione nella politica odierna.
    @180+@184 Te ricordo che la R.S.I. ga durà un anno e mezzo…mi no me ispiro.

    Meio chiuder qua,la situazion non xe gestibile(colpa anche mia),siete d’accordo?.Saluti

  188. Fiora ha detto:

    meglio per lui, meglio per Goffredo Mameli essersene andato nel fiore degli anni, e chissà in un “altrove” sentire la sua canzonetta datata in bocca persino a Balotelli….
    Fosse vissuto oggi starebbe depresso in parcheggio, pronto ad accettare un qualsiasi lavoro mentre una damazza astiosa con figlia sistemata gli darebbe pure del CHOOSY!

  189. belfagor ha detto:

    FioRa.Scusami.

  190. hobo ha detto:

    @bruno, @maurice, e @ tutti i triestini wannabe-più-italiani-degli-italiani:

    http://www.youtube.com/watch?v=JxtixtZzU2c

    p.s. fa ridere.

    p.s.2 la mia bisnonna toscana, che era poverissima e analfabeta (nel senso che non sapeva ne’ leggere ne’ scrivere), conosceva a memoria interi canti della divina commedia e dell’orlando furioso. come mai? perche’ da quelle bande, in campagna, c’erano i cantastorie che andavano di casa in casa, e recitavano in cambio di una cena. se fosse viva, alla veneranda eta’ di 140 anni si farebbe una gran risata, a vedere certi italianissimi professoressi triestini col tono sostenuto, che citano dante solo per dire che il carnaro chiude l’italia e bagna i suoi termini.

  191. Fiora ha detto:

    @ 190 scusatissimo BelfagoN 😀 : D 😀
    …in fondo “Fiona” non mi dispiace. quasi quasi mi attualizzo il nick 😉

  192. Fiora ha detto:

    @190 Cosa? Bisnonna Hobo declamava Dante e Ariosto? Come Benigni? Adorabile! ah, sono sempre i migliori che se ne vanno… 🙂
    E non mi dire ,hobo che mentre attaccava : “nel mezzo del cammin…” stava a pensare al significato.
    ” …che schiava di Roma ” UGUALE , DAI!

  193. belfagor ha detto:

    “Sereno o torbido, il Carnaro fu per noi sempre sacro mare di Dante”

    http://cantiereaperto.files.wordpress.com/2010/05/immagine1carnaro.jpg

  194. hobo ha detto:

    @fiora

    eh, non era uguale, e’ proprio questo il punto.

    a scanso di equivoci: io non rivendico nessun “merito”, nell’avere avuto una bisnonna toscana analfabeta che conosceva dante e ariosto a memoria. quello era il suo mondo, e non esiste piu’ da tanto tempo.

  195. Mauricets ha detto:

    195hobo
    essere italiani non è questione di razza, come per altri stati, nazioni, popoli. non è questione di sangue.

    è uno stato dell’anima.

  196. bruno ha detto:

    191,hobo… “che il carnaro chiude l’italia e bagna i suoi termini” è un fatto (anche se allargato) geograficamente inconfutabile, non è questo il punto, ma siamo noi che ci stiamo “scannando” causa i personaggi citati in @184 che non pensano al nostro bene comune…hanno fatto l’europa (alta idea di unione) che loro cercano di sfruttare a loro vantaggio in termini europeistici, ascoltatevi qualche filmato del presidente uruguaiano ( mi sembra) dovrebbe essere la nostra evoluzione… invece causa il nostro indottrinamento (dovuto a @184) voliamo rasoterra ….

  197. bruno ha detto:

    @194…. che mal ghe iera se i metteva tutto el mediterraneo… l’acqua non fa differenza la bagna tutti…..

  198. Tergestin ha detto:

    Triestini (?) che canta tuti contenti l’inno de Mameli. Se pol dir che la sindrome de Stoccolma ga becado nele colonie…..

  199. belfagor ha detto:

    @198 Non ci siamo.Leggi bene i commenti,soprattutto @193.

    Domanda:D’Annunzio “patriota liberatore” o intellettuale imperialista con manie espansionistiche “dettate” dal Dante e dalla “geopolitica inconfutabile”.Semplice

  200. Fiora ha detto:

    @195 ” non è uguale”,hobo?! beh per quanto mi riguarda quando canto “fratelli d’Italia” ( mano sul cuore per “far l’americana” 🙂 ) “rivendico” per me lo stesso disimpegno naif della tua bisnonna quando declamava Dante e non mi ritengo a sola che “appartenga” senza addentrarsi.
    Quanto all’essere orgoglioso di bisnonna,fa tu.
    Io, di un’ava laboriosa ,colta davvero, io lo sarei!

  201. Tergestin ha detto:

    http://www.youtube.com/watch?v=jPiek_m4x9Q (una piccola perla che merita…)

  202. hobo ha detto:

    mah, fiora, i contadini analfabeti che imparavano i versi di dante dai cantastorie girovaghi facevano parte di un mondo preindustriale, con strutture sociali che (per fortuna) non esistono piu’. era un mondo di merda per moltissimi aspetti: famiglie patriarcali, miseria, sfruttamento. la cosa interessante pero’ e’ che, in quel mondo, dante era diventato in un certo senso “cultura popolare”, non perche’ fosse stato imposto dall’alto, ma per tradizione orale. cosa che invece non e’ mai accaduta nel resto del paese (ma questo sarebbe un discorso lungo: ci si sono spaccati la testa in molti). quello che fa ridere e’ che nel 2012 (nel 1920 invece faceva paura) ci sia ancora chi usa i versi di dante per marcare il territorio, come fanno i cani che pisciano sui lampioni.

  203. John Remada ha detto:

    Belgafor,ma nel Louvre non te stavi meio?

  204. Fiora ha detto:

    @ 204 e vva bbe ,hobo, ma non puoi fare di ogni erba un (pardon! 😉 ) FASCIO!
    Essere eccessivamente schematici anziché rendere più lucidi, accieca.
    I buoni e i cattivi é roba dei westen prima maniera ,non di pacifici cittadini che unisccno voce e cuori in un vecchio ritornello che è il loro Inno Nazionale.

  205. Paolo Nanut- Standrez ha detto:

    @186 Tranquilla, Nanut è sloveno, non hai comunque sbagliato

  206. belfagor ha detto:

    @john remada Fino a quando la storia è fatta a senso unico,nel sarcofago non ci torno;)

  207. giorgio (no events) ha detto:

    che a scuola si insegni (di nuovo) l’educazione civica e i fondamenti dello stato moderno è una cosa, a mio avviso, buona. In questo contesto, che si insegni l’inno di Mameli (una tantum) nella scuola elementare non sarà certo un dramma.
    Personalmente però, mi sembra che la Legge 222 abbia un alone di nazionalismo, o almeno così appare nella nostra terra di confine.

  208. John Remada ha detto:

    208@Se vuoi i due sensi percorribili,devi rifare la strada del tutto….non poi detto,che l’asfalto nuovo non sia migliore del vecchio,pur essendo sempre nero….sarebbe da vedere e verificare,se rimani sulla tua carreggiata,prima o poi buchi!

  209. belfagor ha detto:

    @210 Aiuto!,troppe parole,tanta confusione.
    Te la metto facile facile,”memoria condivisa”(impossibile,condivido),”storia condivisa”(possibile o NON VUOI sia possibile).

  210. John Remada ha detto:

    O si asfalta tutto o niente!Seppellendo il tutto,forse si riesce a cacciare la masnada di ora;è su questo piedistallo che uni e altri hanno creato la situazione attuale:per il resto,se si vuol far storia,sono d’accordo,bisogna mettere tutto a fuoco,ma ti dico,a me interessa il presente,illuminare l’oscuro presente;non è confusione,basta mettere a fuoco;se poi,il discorso si fa solo sull’inno in questione,passo la parola,a me non dà alcun fastidio,sia che venga rivalutato o meno.

  211. lojzek ha detto:

    203 Tregestin – Grande, davvero bella!!!!! Ivan Remada, Fiora, Maurites e altri talianissimi pronti per la morte, imparete da quelli che la triestinità la vivono e vogliono viverla anche avendola nel sangue!!!!!!!!!!!!

  212. lojzek ha detto:

    196 mauricets. Nell anima ho altro, l’italia sicuro no e mai avvrò

  213. aldo ha detto:

    Polemiche astratte su parole che vanno collocate nel loro contesto storico e, in quel contesto storico, avevano un significato rivoluzionario, come in tutti i movimenti di liberazione nazionale e magari oggi potrebbero anche essere usate per scopi opposti, se quel contesto storico non venisse spiegato.

    Se non guardiamo al contesto storico, cosa dovremmo pensare di:

    “Hasta la victoria, siempre. Patria o muerte”
    (Ernesto che Guevara, Scritti, discorsi e diari di guerriglia)

    “Pagherò con la mia vita la difesa di principi che sono cari a questa patria”
    (Salvador Allende, dall’ultimo discorso trasmesso da Radio Magallanes durante il golpe militare organizzato dalla CIA)

    Se invece uno non vuole guardare al contesto storico di certe parole dell’Inno di Mameli, perchè è italo-fanatico o italofobo, sono affari suoi e si tenga i suoi fanatismi o le sue fobie.

  214. Paolo Nanut- Standrez ha detto:

    Comunque non so che successo potrà avere l’imparare l’inno a scuola. Vuoi capire a tutti i bambini di genitori stranieri cosa possa importare conoscerlo. Poi le scuole slovene dovrebbero essere dispensate da questo, non so che già stanno imparando l’inno sloveno, almeno le parole e il loro significato, cantato non credo lo facciano, mio nipote non me l’ha mai detto a tal proposito.

  215. Paolo Nanut- Standrez ha detto:

    Che bello sarebbe se: NOSTRA PATRIA IL MONDO INTERO, fosse.

  216. Fiora ha detto:

    @ALDO. Grazie per aver scritto il testo definitivo del “mio” Inno.
    Le mie parole erano le tue stesse, ma come sempre più approssimative.
    Le tue equivalgono alla terza stesura dei promessi Sposi 😀 😀 😀

    Ps: ” mi manchiiii” . Dove c’ è da ragionare e dove c’è da ridere insieme.

  217. ufo ha detto:

    Ciao zente. Ma veramente gave pasà tute le feste de nadal a starghe drio a sta italianata? Cossa farè co veniera el turno del inno dela Padania, alora?

  218. Fiora ha detto:

    @213 al ” buon” (????!!!!) lojzek che ci accomuna tutti quanti ci va di tenerci l’Inno,suggerisco come già a hobo di non fare di ogni erba un…FASCIO.
    Ogni abitante di un Paese vive la propria appartenenza ad una nazione come gli dettano la propria sensibilità e “cultura” (leggasi l’insieme di cognizioni e tradizioni ,anche familiari). quindi la tavolozza delle sfumature di quest’appartenenza è variegata.
    Ma forse le sfumature sono ignote ad altre etnie più inclini alle tinte forti.
    Xenofobia la mia? può darsi. Del resto perfino i miei innocui cagnolini abbaiano in difesa del territorio. Poi si annusano,familiarizzano laddove possibile e diventano amiconi.
    …LADDOVE POSSIBILE, anch’io. 😉

  219. Fiora ha detto:

    UFOMIO per via de sta discussion go brusà el rosto de Nadal ,urremengoooo! 🙁

  220. Marisa ha detto:

    Inno di Mameli insegnato obbligatoriamente a scuola?

    Evidentemente non esistono nè l’Italia nè gli italiani se il Parlamento italiano ha ritenuto – nel 2013 – ci fosse la necessità di obbligare i docenti ad insegnare e spiegare (sic!) l’inno di Mameli. Obbligo che ha il fine ultimo, dichiarato anche nella legge, di incrementare il nazionalismo italiano. Sai che bella prospettiva (incrementare il nazionalismo italiano) in un futuro che si sperava più Europeo e più rispettoso delle diversità culturali e storiche!

    Per il futuro dei nostri figli, meglio studiare a scuola – obbligatoriamente – questa parte della nostra storia, oggi negata e nascosta, dal falso “italiani brava gente”:

    http://www.criminidiguerra.it/presentazione.shtml

    Altro che Inno di Mameli! L’Italia ha dichiarato guerra a destra e a manca, ha aggredito a destra e a manca, e ora ci tocca anche vedere i nostri figli obbligati a sturdiare un inno nazionale strapieno di falsi storici?

    Buon 2013 !

  221. Fiora ha detto:

    @222 ” evidentemente non esistono né Italia né Italiani” se si mette l’obbligo d’insegnare l’inno nelle scuole? Quale offensivo paradosso! incommentabile.
    Esiste l’Italia ed è quest’Italia democratica che io amo, che permette a chiunque di lavarsi la bocca su storia e istituzioni, di sbertucciare l’inno e continuare a viverci indisturbati.
    Sono fiera di essere un’Italiana della mia Italia così permissiva.

  222. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    155 MAURICETS : Visto che anche alle elementari oggi ci sono bambini che non sono ancora cittadini italiani e visto che ci sono
    anche genitori che hanno idee diverse ; l’inno nazionale dovrebbe non essere obbligatorio
    ma facoltativo come la religione.
    (com dici siamo in democrazia !!)

    Poi per quanmto riguarda il risorgimento consiglio la lettura di due libri:
    The Pursuit of Italy di David Gilmour e
    The revenge of geography di Robert D. Kaplan,
    se non conosci l’Inglese falli leggere a tuo figlio che e’ stato a Dublino e poi fatteli raccontare ; avrai delle sorprese.

    PS : Non credere che solo tu ed il “multinome” mandate a studiare i figli all’estero, mi sembra patetico ricorrere a queste affermazioni per rafforzare le proprie ragioni !!!!

  223. Fiora ha detto:

    @22 Due pesi due misure? mi stupisce sentir berciare di Europeismo e concetto d’Italianità superato, proprio da una così gelosa custode della propria lingua Friulana e tradizioni e specialità!

  224. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @204 HOBO : Ricordare il Carnaro per certa gente e’ ricordare dove il Vate con i suoi
    legionari e l’effimera “Reggenza ” fu concepito il fascismo che poi portò:
    le disgrazie , le spartizioni, la diaspora,
    i conflitti etnici delle nostre terre e popolazioni i cui effetti nocivi non si sono conclusi dopo quasi 100 anni .
    E questi individui continuano, continuano …….

  225. hobo ha detto:

    @aldo #215

    contestualizzare e’ sempre un bene.

    ma la polemica nasce dalle parole dell’autrice dell’articolo:

    “… creare le condizioni utili a far nascere nelle nuove generazioni quel senso di appartenenza nazionale che sempre più spesso è del tutto assente negli italiani…”

    e’ di questo che abbiamo bisogno? di senso di appartrenenza nazionale? e, se si’, l’appartenenza nazionale di cui abbiamo bisogno puo’ essere, nel 2012, quella rappresentata dall’ inno di mameli? da insegnare obbligatoriamente a bambini di sei anni?

    e infatti:

    “… un minimo di orgoglio nazionale non dovrebbe mancare in chi ha la fortuna di vivere in un Paese la cui cultura è profondamente legata alla civiltà romana…”

    siamo sempre li’: la romanita’ eccetera.

    contestualizzare significa anche decostruire quella retorica, capire come proprio quella retorica abbia portato l’italia, nel giro di cinquant’anni, dalla “lotta di liberazione dal dominio straniero” a una politica imperialista aggressiva e guerrafondaia. come abbia trasformato molto rapidamente gli oppressi in oppressori.

    sto parlando del 1911: la libia, “la grande proletaria si e’ mossa”, eccetera.

    “O Tripoli, o Beronike, o Leptis Magna (..), voi rivedete, dopo tanti secoli, i coloni dorici e le legioni romane! Guardate in alto: vi sono anche le aquile!”

    sono passati solo 60 anni dall’ “elmo di scipio”.

    “L’Italia, cinquant’anni or sono, era fatta. Nel sacro cinquantennario voi avete provato, ciò che era voto de’ nostri grandi che non speravano si avesse da avverare in così breve tempo, voi avete provato che sono fatti anche gl’italiani.”

    questo e’ pascoli, quello del “fanciullino”. il fascismo ancora non c’entra, quello arrivera’ 10 anni (e una guerra mondiale) piu’ tardi.

  226. Bibliotopa ha detto:

    #224 “Poi per quanto riguarda il risorgimento consiglio la lettura di due libri:
    The Pursuit of Italy di David Gilmour e
    The revenge of geography di Robert D. Kaplan,”

    suggerisco del medesimo Kaplan: Balkan Ghosts ( sempre solo in inglese), che fa capire il genere del suo giornalismo. Interessante, ma non è uno storico, a mio parere.

    Per il resto, se su bora.la i soli post che vanno sui 200 commenti (sempre e solo dei medesimi che ripetono le medesime frasi) sono questi, l’interesse per la pagina mi sta scemando. Vedo alimentare l’odio, Kaplan forse commenterebbe che è in stile balcanico.

    ( ps ma quando io ero piccola a scuola insegnavano l’inno di Mameli alle elementari, quando si faceva canto. Però la mia mamma me lo aveva insegnato ancor prima.)
    E ciao e buon Natale e buon anno a tutti!

  227. Io vorrei... ha detto:

    @ marisa
    D’accordo con Fiora: incommentabile.

    @ hobo
    Contestualizzare un filino non sarebbe male: l’Italia non nacque al tempo delle viole e dei baci in bocca. Strano che tu ignori (o finga d’ignorare) che la guerra di Libia sia da inserirsi in una lunga sequela di guerre e guerricciole che accompagnarono la crisi finale del pluricentenario impero turco, con una contemporanea spinta colonialista che all’epoca appariva assolutamente naturale a tutti gli stati europei (TUTTI).

    Non è che un giorno l’Italia si svegliò e disse “vediamo a chi dichiarare guerra”: prima e subito dopo ci furono l’occupazione militare della Bosnia da parte dell’impero austriaco (impero guerrafondaio!), l’occupazione della Tunisia da parte della Francia (Francia imperialista!), le guerre balcaniche (Grecia, Serbia, Bulgaria e Montenegro imperialiste!) con i loro scambi di popolazioni (primo esempio contemporaneo di pulizia etnica pianificata), la nascita dell’impero coloniale tedesco (Germania imperialista: del resto era o non era un impero?). E della Russia che vogliamo dire? E della Gran Bretagna? Di quando sono le guerre boere, con l’invenzione dei primi campi di concentramento contemporanei? E di Spagna e Portogallo? Non ci fu la guerra ispano-americana, in quegli anni? O te la sei dimenticata? E il Portogallo non aveva uno sterminato impero coloniale, che gestiva con metodologie schiavistico/razziste che vennero perseguite fino a pochi decenni fa? Ma guarda un po’ te! E in Scandinavia, che accadeva? Sbaglio o pochi decenni prima dell’unità d’Italia la Svezia aveva assalito la Norvegia? E la Danimarca nel 1864 non fece una guerra contro Austria a Prussia unite (due anni dopo gli amichetti per la pelle fecero guerra fra loro, in quella che da noi è nota come Terza Guerra d’Indipendenza)?

    Questo senza dimenticare la prima guerra mondiale, ovviamente, che chiuse “col botto” questo lunghissimo periodo di pace, ai tuoi occhi rotta solo dalla guerra italo-turca del 1911.

    Hai capito invece che successe fra il 1860 e il 1918? Inquadrare i fatti storicamente è il primo dovere di ognuno, io credo. Altrimenti si fa pura propaganda in salsa storiografica.

  228. hobo ha detto:

    @io vorrei…

    boh, non capisco perche’ decostruire la retorica del nazionalismo, poi imperialismo, italiano dovrebbe essere in contraddizione col decostruire la retorica degli altri nazionalismi e imperialismi. ma qui si sta parlando dell’ inno italiano, della volonta’ di “risvegliare negli italiani il senso di appartenenza nazionale” attraverso l’insegnamento obbligatorio dell’ inno nelle scuole. e quindi parlo di questo. se fossi un tedesco e se in germania si discutesse dell’insegnamento dell’inno tedesco nelle scuole, parlerei di quello.

    il tuo intervento e’ del tutto pretestuoso.

  229. Marisa ha detto:

    Del tutto d’accordo con Hobo – commento nr. 230.

    E il mio commento è incommentabile solo per chi “ama da morire” la retorica patriottarda di stampo nazionalista. Che poi è il rafforzamento di quest’ultima (come se non ce se fosse già in abbondanza oggi in Italia….) il fine ultimo di chi ha proposto lo studio obbligatorio dell’Inno di Mameli: oltre tutto un inno orrendo sia sul piano del testo che della musica. Ma non avevano altro di meglio di proprorre come inno nazionale?

  230. Io vorrei... ha detto:

    Premesso che in Germania l’inno nazionale lo insegnano, il mio intervento è in risposta al tuo lamento del tuo intervento numero 227. Basta avere un MINIMO di contezza di quel che contengono i libri di testo scolastici italiani nell’anno del Signore 2012, per sapere che la “decostruzione dell’imperialismo italiano” è cosa assodata. Gli è che questa “decostruzione” va inquadrata nel contesto del tempo, cosa che tu ti astieni totalmente dal fare per ovvi motivi.

    Non è che ognuno qui possa far parlare i propri fantasmi e pretendere che siano cosa vera.

    Riguardo all’insegnamento dell’inno nazionale, ho già scritto che in realtà in tutta Europa era l’Italia l’unico paese a me noto nel quale il proprio inno nazionale non si insegnava a scuola.

    E allora delle due l’una: o TUTTI i paesi europei sono marci fino al midollo del proprio etno-nazionalismo fascistoide, oppure la cosa va vista da un’altra angolatura.

    Capisco che nell’ottica di un marxista le strutture e le pulsioni sono unicamente quelle della lotta di classe, poi però – com’è noto – gli stessi paesi socialisti nel secondo dopoguerra erano imbevuti di nazionalismo in modo incomparabilmente maggiore delle marce società occidentali. Esattamente come adesso accade in Cina, in Corea del Nord, a Cuba e compagnia cantante.

    Marisa sta poi lì a dimostrare che se non si vuole capire, non si capisce mai. Qui non è che da una parte stanno i santi antinazionalisti e dall’altra i biechi che amano la retorica patriottarda. Io personalmente non trovo nulla di strano che s’insegni l’inno nazionale a scuola, così come s’insegna la storia d’Italia. ORRORE! A SCUOLA S’INSEGNA (anche) LA STORIA D’ITALIA!!!

    Ebbene sì: la storia d’Italia s’insegna a scuola. POrcaccia la miseria: duemila anni fa c’era poi questo impero romano del picchio, che purtroppo ha lasciato montagne di rovine in giro per il nostro paese. E poi c’è stato un periodo di circa trecento anni durante il quale in Italia si produceva quasi più cultura del resto del mondo messo insieme.

    Eccheccazzo: questo ovviamente è etnonazionalismo storico! Che è questo parlare degli artisti italiani nelle scuole italiane? Parliamo degli artisti giapponesi, cribbio! Altrimenti diventiamo tutti fascistoni!

  231. belfagor ha detto:

    L’inno di Mameli non si ferma alla prima strofa,ne ha altre 5,se non ve lo siete dimenticato.
    es.1 “I bimbi d’Italia si chiaman Balilla”
    es.2 “L’Aquila d’Austria è stata spennata”

  232. Julius Franzot ha detto:

    Ho seguito la polemica fino a qui. Secondo me si tratta di 2 problemi distinti:
    1. C´e´chi si sente italiano e chi no e un sentimento nazionale non si puo´imporre con decreti

    2. L´inno in questione contiene apologie del fascismo e insulti ai partner nell´EU e, se proprio lo vogliono conservare (e imporre), allora andrebbe depurato delle strofe successive alla prima. In Germania l´inno nazionale consiste ora solo dell´ultima strofa. La prima e´stata censurata perche´fa riferimento a rivendicazioni territoriali verso Danimarca, Belgio, Olanda, Francia, Polonia… e la seconda per ragioni a me incomprensibili, dato che fa riferimento a cose innocue tipo il vino e le donne.
    In DDR l´inno veniva solo abbozzato in modo da non far capire le parole perche´conteneva “Deutschland, einig, Vaterland”, in evidente contraddizione alla costruzione del Muro di Berlino.

  233. belfagor ha detto:

    @234 Viene cantata solo la prima,il resto è caduto nel dimenticatoio.

  234. Fiora ha detto:

    @231 all’INCOMMENTABILE.
    Che la musica del Novaro non sia da urlo s’è già detto e ripetuto…e figurarsi a connazionali di Verdi se non salta all’orecchio . Quindi scoperta dell’acqua calda o acchiappare l’ ultimo treno.
    Che il testo roboante retorico e datato equivalga il testo di quasi tutti gli altri inni europei ed extreuropei si è detto pure e si è chiarito che NON… “fanno testo” né note né parole ai fini dell’appartenenza. O CI SI PRENDE PER GRULLI????
    Quanto al gratuito illazionare sulla “retorica patriottarda” del prossimo, chi abbia data maiuscolo saggio d’attaccamento a fogolari e Piciule Patrie abbia il buon gusto di non sindacare sulla qualità dell’attaccamento alla Grande Patria degli Italiani.

  235. hobo ha detto:

    @io vorrei…

    1) il mio commento n. 127 non e’ un lamento. in quel commento io formulo delle domande, e pongo dei problemi.

    2) io non ho detto che l’imperialismo italiano non sia stato decostruito. ci sono voluti decenni, ma alla fine ci si sta arrivando (con ricadute clamorose, come quando gianfranco fini, presidente della camera, attacco’ personalmente lo storico matteo dominioni, per i suoi studi sulla guerra d’etiopia). quello che ho detto e’ che va ancora decostruita la *retorica* alla base di entrambi.

    3) l’utilizzo, insieme ad altre, di categorie marxiste, non implica l’adesione al modello del socialismo reale, ne’ tantomeno del post-comunismo iper-nazionalista e turbo-capitalista alla cinese. il tuo e’ solo un espediente retorico, ormai piuttosto frusto.

    4) gli attacchi personali (“i tuoi fantasmi…”) e le insinuazioni (“ti astieni per ovvi motivi…”) non li prendo nemmeno in considerazione.

  236. Julius Franzot ha detto:

    @235
    Ancora e´nel dimenticatoio, ma se continua cosi´troveranno chi la tira fuori. Le vergogne vanno eliminate per legge.

  237. Io vorrei... ha detto:

    D’accordissimo con Franzot laddove dice che un sentimento nazionale non si puo’ imporre con decreti. Qui si sta parlando dell’insegnamento dell’inno a scuola, mica dell’inculcamento di un sentimento nazionale. Al di la’ poi dell’elemento piu’ importante, di fronte al quale il paio di centinaia di migliaia di minoranze etniche autoctone in Italia impallidiscono: sto parlando del 10% della popolazione immigrata, che non si puo’ imho pensare costutuisca a lungo termine una miriade di microrealta’ locali non integrate. Qual e’ il modello da perseguire? Personalmente sono per un modello di arricchimento congiunto, laddove noi autoctoni ci facciamo positivamente influenzare da loro non autoctoni, che a loro volta si fanno influenzare da noi. Tutto il contrario della politica assimilazionista pura e semplice, ma con dei paletti imprescindibili: il rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo, il rispetto del carattere democratico dello stato, il rispetto del processo d’integrazione europeo. Nell’ambito di tutto cio’ credo che sia “naturale” che i vari Balotelli e Ogbonna imparino a scuola l’inno nazionale e (anche) la storia d’Italia. Non ci vedo proprio nulla di strano.

    Sono ovviamente in disaccordo con Franzot laddove definisce fascista un inno composto quasi cento anni PRIMA del fascismo. La storia e’ come un fiume: non procede da valle a monte.

  238. Julius Franzot ha detto:

    @239
    Il fascismo dette solo un nome a concetti vecchi come il mondo: imperialismo, sciovinismo, razzismo. Io considero anche Napoleone un fascista, se e´per questo. Si tratta di filosofia, non di storia. Se puo´favorire la comprensione, allora sostituisco la parola “fascismo” con le 3 scritte all´inizio. Il concetto di imperialismo e´presente in quell´inno come lo e´in “Roma rivendica l´Impero”. Anche nell´inno tedesco (scritto 80 anni circa prima del 1933) erano presenti frasi imperialiste, che sono state censurate senza guardare alla data

  239. Marisa ha detto:

    “Qui si sta parlando dell’insegnamento dell’inno a scuola, mica dell’inculcamento di un sentimento nazionale”

    @ “Io vorrei…”

    Forse non sei a conoscenza che chi ha proposto in Parlamento lo studio a scuola dell’inno di Mameli, aveva anche proposto che all’inizio delle lezioni si cantasse – a scuola – l’inno nazionale.

    Neanche sotto il Fascismo si era arrivati a tanto….

    Pensare che sia una operazione “neutra” è da grulli !

  240. Io vorrei... ha detto:

    Oddio: allargare il concetto di “fascismo” all’imperialismo o addirittura a Napoleone Bonaparte a me non pare per nulla “filosofia”, ma “gran guazzabuglio”. Che fra l’altro fa torto alle migliaia e migliaia di saggi storici che hanno studiato il fenomeno. Che poi i fascismi non nascano dal pero, questo e’ lapalissiano, ma non vorrei proprio arrivare all’equivalenza fra Giulio Cesare e Adolf Hitler.

  241. Io vorrei... ha detto:

    @ Marisa
    L’inno nazionale si canta prima delle lezioni in quel grandissimo stato fascistoide che si chiama… Australia.

    Siamo fritti.

  242. hobo ha detto:

    @239

    il 10% di popolazione immigrata… l’integrazione… appunto.

    cose da fare:

    1) una nuova legge sull’immigrazione che cancelli la bossi-fini.

    2) istituire lo jus soli.

    ma per poterlo fare, bisogna prima

    3) finirla una buona volta con la retorica del “non possiamo permetterci di mantenerli”, visto che l’8% di immigrati produce il 10% del pil. quella frase e’ figlia del “gli abbiamo costruito le strade”, cioe’ della retorica di cui sopra.

  243. Tergestin ha detto:

    Se in alcune repubbliche se vivi de miti e de inni guerrafondai, non per questo posso esser contento de quel che nassi nel mio luogo d’origine.

    Mi son contro el nazionalismo russo o american che sia. No condivido -ad esempio- la chiusura che per secoli ga avudo el Giappon coi suoi vicini de casa parlando nele scole ad esempio dei massacri fatti in Cina e Corea come de allegre gite fuori porta. Cussi’ come no condivido neanche quando gli inglesi meti i sui problemi soto al tapedo e da lezioni de vita al mondo.

    Ma el problema xe che se un sbalia, no per questo devo sbaliar mi e in questo blog par che nele zuche de tanti non entri el detto DUE TORTI NO FA UNA RAGION.

    Mi trovo -da Triestin- che un Triestin possi trovar una gran fracada de valide ragioni ottime per esser scettico sull’Inno de Mameli e francamente gavessi preferido esser reputado un barbaro da quei che vivi oltre Isonzo, fazendome una rapidissima ragion, ma tenirme una cita’ decente se non quantomeno degna del suo passato quando no iera certe aministrazioni, pitosto che ‘sta macchietta de posto che xe la TS dei ultimi decenni e sentirme citar Dante e i Centururioni o becarme musei de un Risorgimento mai passado per la mia cita’.

    Perche’ come ga dito Hobo: sempre la tornemo. L’Impero Romano, la culla della civilta’ e tute ‘ste floce. Che per inciso -mia opinion personale- xe un dei motivi cardine per cui l’Italia xe messa come xe messa: semo i meio vestidi, gamo el meio magnar, la meio cultura, el meio senso estetico, i meio monumenti…..i piu’ fighi de tuti insoma. I altri, barbari e sempi o ben che la vadi da accettar e integrar con paternalismo e pena.

  244. Marisa ha detto:

    Dal dibattito parlamentare di approvazione di questa legge:

    (…)

    Giovanni Battista Bachelet (….):
    Per concludere, il giorno in cui la nazionale italiana di calcio gioca a Bolzano, chi assiste deve alzarsi in piedi e cantare l’inno d’Italia, senza «se» e senza «ma» (uso la frase utilizzata ieri dall’onorevole Bersani, che ha affermato di aver vinto queste elezioni «senza se e senza ma»), perché nell’approvazione di questa legge questa è una riserva pericolosa. (…)

    http://www.camera.it/472?stenog=/_dati/leg16/lavori/stencomm/07/leg/2012/0522&pagina=s010

  245. John Remada ha detto:

    Quì a Monfalcone potremo trovare qualche inno del vecchio Teodorico…..a dire il vero,io in tempi remoti,ai tamburi di qualche bella baruffa,riprendevo il grido di guerra dei franchi! E veniva anche bene….poi nelle tenzoni,a volte se le dà,a volte se le beca…

  246. belfagor ha detto:

    @245 “Risorgimento mai passado per la mia cita’”

    I ne la ga cazada,solito.Dalla lega nazionale Trieste:

    …”C’è una sorta di filo rosso che unisce il sacrificio di tante giovani vite di queste terre: Guglielmo Oberdan come i giovani irredenti caduti sul Carso, volontari generosi del conflitto mondiale; e come loro le vite stroncate di Pierino Addobbati, di Francesco Paglia, di Leonardino Manzi e degli altri Caduti del novembre ’53 (la Lega Nazionale è particolarmente orgogliosa di aver ottenuto dallo Stato il loro riconoscimento come “Ultimi Martiri del Risorgimento”)…

    http://trove.nla.gov.au/ndp/del/article/18396096

    Ambasciator non porta pena.

  247. vikingo ha detto:

    Bravi taliani bravi,mi trovo guisto che in italia i se canti el suo inno!,ma Trieste cossa c’entra??

  248. gianni ha detto:

    rispetto per tutti i morti!
    se se studia la vera realta de trieste xe che xe tante realta,più uniche che rare…
    i morti italiani sognava l’italia,ma sicuramente non questa de adesso,corrotta opressiva con le radio e tv che mistificano la realta.
    remengo l’italia ma non l’italian,trieste xe trieste nel ben e nel mal!
    Visto la nostra unicita nelle tante realta il nostro inno pol e devi esser solo questo
    http://www.youtube.com/watch?v=ATMsyRfUKuY&feature=player_detailpage

  249. aldo ha detto:

    Hobo

    Sono d’accordo con le tue critiche, ma in questo thread la tua mi sembra una voce isolata nel solito coro di nostalgici di imperi defunti, piccole patrie e altro ciarpame reazionario, con il quale non ho nessuna intenzione di confondermi, perchè in confronto a quelle posizioni il repubblicano Inno di Mameli è un faro di progresso come lo è stato il movimento di liberazione nazionale del Risorgimento in confronto all’ancien regime, amministrato nello stivale dall’Impero Asburgico, in forma diretta (Lombardo-Veneto) o indiretta, attraverso gli alleati Borboni, Papa-Re e anche Savoia fino a un certo punto, prima di approfittare del movimento di liberazione nazionale invece di reprimerlo, come avevano fatto all’inizio.

    La norma di cui stiamo parlando è stata approvata al senato con 208 voti favorevoli e i 14 contrari dei leghisti rimasti in aula, mentre molti sono usciti per protesta con grandi schiamazzi. In questa fase storica è questa la matrice culturale egemonica del rifiuto dell’identità nazionale e non ho nessuna intenzione di farmi egemonizzare da quest’area culturale reazionaria e dall’uso strumentale che fa delle critiche rivoluzionarie al risorgimento per fare confusione, col solito metodo dell’uso reazionario di critiche rivoluzionarie, tipico di rossobruni, nazimaoisti e compagnia.

  250. aldo ha detto:

    Il contesto storico di Fratelli d’Italia vede l’inno scritto da un repubblicano come Mameli, mentre i Savoia lo vietano perchè lo considerano eversivo. Non riuscendo a far applicare il divieto, cercano di vietare almeno la parte dura con gli austriaci, allora alleati dei Savoia. Ma non riescono neanche in questo, perchè allora quella frase era come dire “yankee go home”, in quanto l’Impero Asburgico non occupava solo il Lombardo-Veneto, ma era il tutore dell’ancien regime aristocratico-clericale in tutta la penisola.
    Come i Savoia tentavano di reprimere l’Inno di Mameli, così tentavano di reprimere il tricolore, simbolo repubblicano della Giovine Italia, mentre la bandiera del regno era la coccarda azzurra.
    Più tardi i Savoia ribalteranno opportunisticamente le loro posizioni, pensando che il movimento di liberazione nazionale potesse essere un’opportunità per estendere i loro domini e faranno delle concessioni anche su simboli repubblicani come il tricolore, al quale verrà aggiunto lo stemma sabaudo, e l’Inno di Mameli, che potrà essere cantato liberamente, ma non diventerà mai l’inno d’Italia, che resterà la Marcia Reale fino al 1946, quando l’Assemblea Costituente repubblicana, nata dal voto e dal CLN contro il nazifascismo, sostituirà alla Marcia Reale il Fratelli d’Italia dell’allora eversivo e repubblicano Mameli.

  251. aldo ha detto:

    Anche TRIESTE c’entra indirettamente qualcosa con l’introduzione di Fratelli d’Italia al posto della Marcia Reale perchè chi ha proposto l’Inno di Mameli all’approvazione del governo nel 1946 è stato l’allora Ministro della Difesa (allora si diceva della Guerra), il repubblicano Cipriano Facchinetti, eletto deputato a Trieste nel 1924 (allora, sotto il Regno e con le squadracce in giro, essere repubblicano non era molto comodo), espatriato anti-fascista, arrestato dai tedeschi nel 1943, combattente nella lotta partigiana, poi ministro dopo la liberazione e candidato laico-progressista in contrapposizione a De Nicola per la presidenza della repubblica.

  252. gianni ha detto:

    non esagerar adeso…
    l’italia ga ragion de far sta legge, anzi doveva farla molto prima,ma trieste non ga niente a che far con l’italia dal punto de vista storico culturale.la lingua xe l’unica roba che ne accomuna..
    va dirghe a un de san marino che xe italian,vedemo la reazion.
    trieste ga avu tanta sfiga non non esser indipendente come saria più giusto ed equo!
    la realta che se non va ben certe robe bisogna cambiar.
    guardar il passato viver il presente per un futuro piu prospero per la nostra citta(vedi porto,punto franco nord)
    http://triestelibera.org/it/
    daghe cuk,leggi ben e vedi se i disi cazade o meno..
    almeno lori i punta in alto!!
    tra il dire e il fare xe de mezo el mare,ma visto che gavevo una storia alle spalle molto seria,perche non aprofitar e star per conto nostro,e che l’italia sguazi nella sua melma de parassiti,mafie e controsensi politici vari?

  253. gianni ha detto:

    Non son un esalta estremista,me piaseria che trieste torni grande come te legi nei libri de storia o nel assurdo comico-realistico dele malbobrie
    Esser per conto nostro xe il male minore
    l’italia ne sta sprofondando nela melma
    L’unica ancora de saveza ga gavemo in man noi,ma NOI TUTTI,italian,istria,slavo,ebreo,albanese,austriaco,argentin,senegalese,australian….

  254. hobo ha detto:

    @aldo

    il fatto e’ che, ora come ora, *ogni* posizione e’ a rischio. l’anno scorso a roma alcuni spezzoni di “movimento” hanno tentato un’operazione spericolata: riappropriarsi da sinistra dei simboli dell’arditismo rosso e rigiocarli in chiave antagonista. l’idea era quella di contendere nelle strade, nelle borgate, lo spazio ai fascisti, utilizzando in modo spiazzante una parte dell’ iconografia che i fascisti avevano “scippato” alla sinistra rivoluzionaria nel ’19-’20. non so che cosa abbiano ottenuto. a occhio direi niente: mi pare che nelle strade di roma i fascisti spadroneggino come e piu’ di prima. in compenso l’operazione mi pare abbia aumentato la confusione nel “movimento”, in cui parti significative tendono a cadere sempre piu’ spesso nel tranello sovranista-nazionalista-monetarista, preambolo di altre derive rossobrune.

    insomma casin, dei.

    per quanto mi riguarda, io penso che sarebbe bene sottrarsi al double bind insito nell’ alternativa “nazionalismo/comunitarismo”, e ricominciare a ragionare (anche) in termini di rapporti di produzione, di organizzazione del lavoro, eccetera. non si tratta di cose astratte, ma molto concrete. ad esempio, se si parla di immigrazione, ridurre il discorso a negoziazione tra identita’ nazionale (italiana) e identita’ comunitaria (degli immigrati) e’ pericolosamente riduttivo. se il discorso non affronta il nodo della posizione degli immigrati nell’ organizzazione del lavoro, dei diritti civili e sociali, eccetera, ad essere reazionario non e’ ne’ il pendere dalla parte dell’ identita’ nazionale, ne’ il pendere dalla parte dell’identita’ comunitaria, ma proprio il ridurre l’intera questione alla dicotomia di cui sopra.

  255. capitano ha detto:

    aldo: se un ragazzo venisse bocciato a scuola perchè si rifiuta di cantare l’inno in base a determinate ragioni non legate a ideologie reazionarie ma internazionaliste e di rifiuto del nazionalismo tu la riterresti o no un’ingiustizia?

  256. Fiora ha detto:

    @256 ” SE…”. che bell’alibi per i mussi se si trovassero in dirittura di bocciatura
    Che ipotesi puerile. con l’ora di religione facoltativa..
    Non siamo nella Russia delle Pussy Riots o nella Birmania di San Suu Kyi e manco del tutto islamizzati.
    ” Conosci quel Paese dove fioriscono aranci e limoni ?” Pare che vi si possa dire e cantare impunemente tutto, ma proprio di tutto! 😉

  257. dimaco il discolo ha detto:

    ma fratelli d’italia era un inno temporaneo. solosuccessivamente fu ratificato come inno ufficiale

  258. Io vorrei... ha detto:

    @ hobo
    D’accordissimo per una legge che sostituisca la Bossi-Fini. Fra quelle in vigore in giro per l’Europa, quale preferisci (occhio alla risposta!)?

    Riguardo all’introduzione dello jus soli, forse ti sfugge il fatto che nessuno stato al mondo – a mia conoscenza – ce l’ha nel proprio ordinamento. Quelli che ce l’avevano come l’Australia l’hanno tolto anni fa. Per cui, concretamente, stiamo parlando di aria fritta.

  259. Io vorrei... ha detto:

    Mi sono sbagliato: lo jus soli e’ in vigore in America Latina e negli USA. Lasciando perdere la prima, che oramai non e’ piu’ terra da immigrazione, e’ pero’ noto che gli USA abbinano questo diritto ad una stretta politica di controllo dell’immigrazione. In altre parole: non mi pare un modello proponibile per l’Europa.

  260. hobo ha detto:

    @io vorrei…

    non e’ un quiz. qua si tratta di persone in carne e ossa. quel che ti posso dire e’ che l’intera europa, in preda alla paranoia, attraverso le sue legislazioni nazionali (che spesso sono addirittura in contrasto con le linee guida europee) si sta trasformando in una specie di fortezza. per cui non c’e’ una particolare legge da prendere a modello, ma una legge da scrivere ex novo.

    per quanto riguarda lo jus soli, qua c’e’ l’elenco di paesi in cui e’ in vigore:

    http://en.wikipedia.org/wiki/Jus_soli#Jus_soli_around_the_world

  261. hobo ha detto:

    @260

    stretta o lasca che sia la politica usa in tema di immigrazione, ogni anno piu’ di 300mila bambini nati negli usa da immigrati *clandestini* diventano automaticamente cittadini americani.

  262. Io vorrei... ha detto:

    Fammi capire: tu proponi per i paesi europei una sorta di nuova leggee che permetta l’immigrazione praticamente a tutti, oltre all’introduzione delo jus soli a livello comunitario. Ho capito bene? PS Onde evitare fraintendimenti e battute fuori luogo, segnalo che io lavoro con una serie di cooperative, associazioni e quant’altro che operanp con gli immigrati.

  263. capitano ha detto:

    Togli qualche premessa come l’idea di nazione, di stato e di patria e spariranno gli immigrati. Come per le streghe: hanno smesso di esistere quando hanno smesso di bruciarle.

  264. Julius Franzot ha detto:

    Mi sembra che il discorso sugli immigrati sta cambiando l´essenza del tema. Per un immigrato e´naturale cantare l´inno del paese che lo ospita, se non vuole essere discriminato. Se io dovessi emigrare in, diciamo, Australia, sarebbe una precisa scelta e non avrei nulla in contrario a cantare l´inno del Paese in cui ho VOLUTO vivere. Il punto e´che molti di noi, soprattutto in regioni di dubbia pertinenza all´Italia, non si sentono italiani e non vogliono cantare un inno che sputa in faccia alla loro Patria. Io ho tratto le consegeunze e me ne sono ritornato in Patria, ma ci sono migliaia di persone che non possono farlo. Vi ricordate del fatto che anni fa nel Passeiertal in Sudtirolo tutta un´annata di “reclute” si dichiaro´omosessuale per non indossare la divisa dell´occupante? Ora immaginate che chi ha visto i propri genitori alle prese con interrogatori duri ed al limite della tortura da parte dei Carabinieri sia costretto a cantare quella canzonetta per lui beffarda. Mettiamo il caso che la Storia avesse deciso di fare Trieste jugoslava. A quanti di voi sarebbe piaciuto cantare il loro inno? Vi avrebbero raccontato anche loro le solite balle dell´unita´nazionale, della fratellanza dei popoli… ma lo avreste creduto e lo avreste immedesimato?

  265. hobo ha detto:

    @io vorrei…

    io non propongo niente di tutto cio’, per il semplice fatto che questo e’ un terreno di confronto e di scontro. le leggi registrano rapporti di forza e di potere che si determinano sul campo.

    quello che dico io e’ che la legge bossi-fini, oltre a essere criminogena, e’ anche funzionale a un certo tipo di organizzazione del lavoro, che punta tutto sulla competizione al ribasso nei salari e nei diritti sociali.

    lo sfruttamento non si elimina con una legge, ma con le lotte sindacali. una legge decente tuttavia puo’ permettere di lottare senza ricatti, o perlomeno con meno ricatti.

    quindi una cosa che si puo’ fare subito, ammesso che se ne abbia la volonta’ politica, e’ introdurre il permesso di soggiorno per ricerca di lavoro, e abolire la chiamata nominale. depenalizzare il reato di immigrazione clandestina, che peraltro non era previsto nemmeno dalla bossi-fini. chiudere i cie, che hanno il solo scopo di “colpirne uno per educarne cento”. e disarticolare il combinato disposto della bossi-fini, della deregolamentazione dei contratti di lavoro, e dei regolamenti comunali sull’abitabilita’ degli allogi. lo jus soli poi permetterebbe di sanare situazioni vergognose di cui sono a conosceenza, ma che non intendo descrivere in dettaglio per rispetto delle persone coinvolte.

    e’ evidente che la retorica su balotelli che canta l’inno e abbraccia la sua “mamma italiana” non aiuta proprio per un cazzo. e’ un mix di “faccetta nera bell’abissina” e di “mamma, solo per te la mia canzone vola”, un mix nauseabondo, dolciastro e autoassolutorio.

  266. hobo ha detto:

    @julius franzot

    se tu emigrassi in australia adesso, saresti un emigrante di lusso. se tu fossi emigrato in australia 60 anni fa con una valigia di cartone, per andare a lavorare in qualche piantagione di canna da zucchero, se ti avessero pagato in buoni da spendere allo spaccio invece che in moneta corrente, se tu avessi dovuto vivere con la paura di essere rispedito a casa in qualunque momento, in caso l’azienda avesse deciso di licenziarti per qualunque motivo, per una fluttuazione del listino prezzi dello zucchero, o perche’ stavi sulle balle al sorvegliante… beh, l’inno lo avresti cantato, certo, per non metterti nei guai. ma forse in cuor tuo lo avresti stramaledetto mille volte.

    la questione delle minoranze linguistiche e’ diversa, ovviamente, ma non e’ l’unica cartina di tornasole, per le questioni che riguardano l’identita’ nazionale.

  267. fiora ha detto:

    @268 Come sempre estremo hobonostro!che scenari apocalittici!
    ho notizie di prima mano di cugini nati in Australia da zii emigrati a Sidney negli anni ’50.
    Lasciato il cantiere,uno ha lavorato in fabbrica, con tutti i crismi e i carismi, stima guadagnata sul campo,inclusa.
    Il fratello che qui faceva il sarto da uomo e che non se la passava né male né bene ha seguito il fratello più per motivi affettivi. Beh! laggiù il sartoriello è diventato nientepopodimeno che stilista!…eh,eh! Italian Style con buona pace dei denigratori, tira e tirerà sempre…(anche ora alla faccia dei Cinesi,che in questo campo copiano e male,ma non inventano niente di raffinato).
    Quindi ben altri scenar quali dipingi a cliché ma forse senza modelli in carne ed ossa ,tu!
    Nessuna maledizione alla Madrepatria, dalla quale si erano allontanati con consapevolezza ,speranza e nostalgia,tant’è vero che sono rimpatriati tutti insieme e con un gruzzoletto che gli ha consentito di sistemare sé e la prole.
    Ah! Fratelli d’Italia? mai con tanta partecipazione come laggiù, l’hanno cantata in coro nei clubs dei ” belli ,onesti,emigrati Australia”
    E il mio racconto è di vita vissuta, credimi, NON è un’agiografica trama di un film, Hobo!

  268. fiora ha detto:

    @267 e scusami,Hobo ,ma tutto sto sarcasmo su Balotelli che abbraccia la mamma Italiana, secondo me ti rema contro.
    Se hai certezze granitiche come le hai, che ti frega di concessioni al sentimento siano pure di “sapore dolciastro”?
    Io scene così le “pago” per quel che valgono e mi ritrovo a pensare che in sé e per sè valgono . a prescindere da schieramenti e posizioni su adozione extracomunitari ecc ecc.
    Fermo restando che il ragazzotto diventato miliardario farebbe bene a darsi una regolata…al ciuffo ossigenato! 😉

  269. hobo ha detto:

    @fiora

    guarda che il mio scenario era quello dei nigeriani che raccolgono pomodori a caserta, solo trasportato in australia. e l’inno di cui parlavo era quello australiano. la persona che avevo in mente era il bidello della mia scuola elementare.

    comunque, se ti interessa, gian antonio stella ha scritto un libro che si intitola “quando gli albanesi eravamo noi”. parla di italiani emigrati in varie parti del mondo, e che non erano diventati stilisti.

    (c’e’ quel memele di matteo renzi, che in tv, a una domanda sulla bossi-fini, ha risposto che va cambiata perche’ gli hanno detto di un’azienda che non e’ riuscita ad assumere un tale stilista africano o che so io. conati di vomito.)

    a me di balotelli e dei suoi sentimenti privati non frega niente. io sto parlando del “discorso su balotelli” costruito dai giornalisti sui media mainstream.

  270. Erix ha detto:

    Mi sento fortunata per aver finito la scuola prima che il becero nazionalfascismo prendesse il sopravvento con iniziative di questo genere. Ovviamente i ragazzi sapranno a memoria quella canzonetta terribile che ci hanno appioppato come inno, ma non sapranno nulla delle porcate commesse dagli italiani brava gente durante la seconda guerra mondiale. Ma rendiamoci conto di dove siamo arrivati……

  271. fiora ha detto:

    e vva bbe ,Hobo, a raccontare di Balotelli cuor-doro-strappa-lacrime, cavalcano l’onda… pure gli scribaccini hanno a magnà! io guardo ,leggo e filtro eh?!
    Quanto a zio stilista e esserlo in Australia,posso già immaginare il target, è un esempio, al pari di zio meccanico specializzato. Una testimonianza meno tetra che non vuole dimostrare nulla ,salvo il fatto che sottolineare sempre e soltanto aspetti negativi per avvalorare le proprie tesi mi appare in definitiva controproducente.

  272. fiora ha detto:

    …esempi reali della realizzazione del “sogno Australiano” a somiglianza del “Sogno Americano”.
    Tutto qua.

  273. fiora ha detto:

    Propongo per il 272 il premio per il “top post” ,pregno di contenuti profondi e soprattutto originali.
    😀 😀 😀

  274. Erix ha detto:

    @275 molto gentile, grazie. È sempre un piacere trovare persone che prima di mettere in moto la lingua oliano i pistoni del cervello. Congratulations!

  275. Io vorrei... ha detto:

    Cazzarola: mi sono distratto un attimo e siamo piombati nel nazionalfascismo! Vedi che non devo mai fare il pisolino dopopranzo?

  276. Tergestin ha detto:

    Se a ‘sta ora ghe fossi stada la Yugo, gavessimo altri cognomi, la maggior parte dela gente gavessi un’altra lingua-base, no parlassimo della civilta’ romana che ne libera dai “barbari” (slavi, austriaci e in alcuni casi anca anglosassoni) ma dela nostra vittoria contro l’oppressor fassista e le nostre elite de poter oviamente no saria italianissime (guardacaso a TS le elite, i pezzi grossi e chi ga el potere in generale in tuti i campi xe italianissimo e/o segui quela retorica: anca a sinistra).
    Capilo: qua no xe Toscana o Lazio, qua xe altre storie e altre dinamiche. Parlar dela Trieste no digo Italianissima ma anche Italiana e “niente altro” xe una sempiada.

    Sette bandiere cambiade in un secolo. Podevimo esser de la o de qua o restar soto altri. Semplicemente ghe xe un certo tipo de triestin medio che se fa insempiar dale ricette sempliciotte per sempliciotti, fa quel che ghe se disi dall’alto e scolta la propaganda piu’ usada (quela dei vincitori, chiaro).

    Mi inveze resto dell’idea che un Triestin dovessi vardar prima de tutto con rispetto chi per la sua citta’ ga fatto qualcossa de concreto, chi la ga sviluppada, aiutada e resa un centro culturale e de interesse internazionale.

    Mi vardo chi ga fato funzionar el Porto, chi ga costruido le bellezze e non le schifezze, chi ga fato opere utili ancora oggi e no butado cemento per speculazioni de infima lega, chi ga zercado de meter equita’ tra popoli e religioni diversi e no seminar un odio psicotico per tornaconti propri, chi ga ampliado e non scippado i cantieri, chi gestiva l’aumento demografico e non chi che come rivava impiniva solo che le tasche dei propri amici e i transatlantici per emigrai.

    Le robe concrete, no la retorica.
    E gavemo visto che le robe concrete se podeva far, che fossi un secolo fa soto un grande impero o nel duro dopoguerra dela cortina de ferro. Nel 2012 semo fermi ai congressi de ciacole e mega progetti che mai se fara’, a interessi de botega miseri, a saltimbanchi de ogni stampo che fa de tuto per becar racomandazioni e prebende. A un declino demografico talmente osceno che la cita’ perdi un abitante ogni 6.5 ore dal 1956 e ogi gavemo meno popolazion de un secolo fa (guardacaso). Ma se qualchedun continua a preferir e -ancora piu’ tragicomico e delirante- pensar che un sistema latin-mediterraneo sia migliore e piu’ efficente per Trieste rispetto a modei austriaci e anglosassoni, dopo che la storia ga da infinite prove ed esperimenti sul campo del contrario, che el se sciroppi pur ‘sta stronzada, ma no posso no vardarlo con grande, ma grande sgomento.

    Poderia andar avanti anca per pagine, ma saria inutile: la gente ga de rivarghe da sola e sbaterghe el muso. Nel frattempo continue’ pur a cantar l’Inno de Mameli e augureve de no finir cassaintegrai o che i vostri fioi no sia tra i 3000 (tremila) emigrai all’anno uficiali dala cita’.

    Auguri!

  277. abc ha detto:

    @Aldo 251,
    Eh no, mi ero riproposto di stare alla larga da questo argomento, ma vedo che di fronte a certi assurdi insulti, non si può e non si deve tacere.
    Leggo: “coro di nostalgici di imperi defunti, piccole patrie e altro ciarpame reazionario, con il quale non ho nessuna intenzione di confondermi, perchè in confronto a quelle posizioni il repubblicano Inno di Mameli è un faro di progresso”.
    Nessuno, nei commenti precedenti, ha esaltato piccole patrie, dunque siamo completamente lontani dalla verità, allora mi chiedo perché fare questa sparata.
    Di fronte a coloro che negano l’evidenza che una consistente parte dei cittadini della provincia di Gorizia sia friulana e che negano il diritto ad apprendere la nostra lingua, può darsi che si sia fatto riferimento, non in questo thread però, alla storia della nostra regione. Questo NON è ciarpame.
    Mi sembra di capire che questo sito sia rivolto agli abitanti delle province di Gorizia e Trieste, poiché a suo tempo la redazione di “Gorizia Oggi” si era aggregata a quella di “Bora.la”. Se così è, rimango fermamente convinto che da cittadino friulano nato e cresciuto nella provincia di Gorizia io abbia tutto il diritto di esprimere le mie opinioni liberamente senza essere per questo definito “reazionario” o insultato. Altri hanno usato, usano ed useranno la sopraffazione per negare i nostri diritti, allora domandiamoci con obiettività chi è reazionario.
    Io qui mi esprimo in italiano, al contrario di altri.
    Se poi si vuole che questo sito sia l’espressione dalla sola Trieste, del Tlt, del titoisimo, del porto libero di Trieste ed altre amenità del genere lo si dica. Allora forse va bene fare gli auguri anche in croato, ma non in friulano.
    Quanto all’inno definito “faro di progresso”, faccio notare che nella breve frase “schiava di Roma Iddio la creò” è concentrato sia un riferimento compiaciuto allo schiavismo, che una bestemmia, che una falsità colossale. L’Italia, pur con le sue numerose pecche, si merita molto di meglio. Già la Leggenda del Piave o l’Inno dei Bersaglieri sono migliori. Forse la Marcia Trionfale dell’Aida con parole che inneggino alla convivenza pacifica fra i popoli sarebbe il non plus ultra.
    Invece di distribuire non veritiere ed insultanti etichette, qualcuno farebbe bene a interessarsi della storia d’Italia del tempo, in quanto sia il Granducato di Toscana che il Ducato di Modena erano governato da rami cadetti della dinastia Asburgo-Lorena, mentre il ducato di Parma era ancora in mano alla vedova di Napoleone, dello stesso casato.

  278. aldo ha detto:

    @272 Erix

    “becero nazionalfascismo”

    siamo alle comiche finali: in questo caso il “becero nazionalfascismo” comprende una delle due proponenti la legge, una donna del PD, e tutti i parlamentari del PD e dell’IDV che l’hanno votata, mentre vede come unici “antifascisti” i parlamentari della Lega Nord che non solo hanno votato contro o sono usciti per protesta, ma hanno fatto “la resistenza” in tutti i modi per bloccare una legge che comprende l’Inno di Mameli, un repubblicano rivoluzionario di metà ottocento, proposto nel 1946 da un altro repubblicano, antifascista sulla sua pelle e non a chiacchiere come te, approvato da un’assemblea costituente democratica, nata dalla resistenza al nazifascismo, al fine di sostituire un precedente inno, in vigore sotto la monarchia e il fascismo

    dimmi con chi vai e ti dirò chi sei: ti piace la compagnia del reazionario-legittimista Borghezio e dell’aquila imperiale aristocratico-clericale che Mameli voleva spennare?

    fosse per me, farei cantare l’Internazionale, ma l’Inno di Mameli della Repubblica Democratica è comunque molto meglio del ciarpame reazionario che ne contesta i fondamenti costituzionali

  279. aldo ha detto:

    @279 abc

    nell’inno di Mameli, che va capito nel suo contesto storico, “schiava” di Roma è la “vittoria” e dunque non c’è nessun riferimento allo schiavismo, anche perchè Mameli era un rivoluzionario repubblicano in un’epoca in cui bastava questo per essere messi in galera dall’ancien regime assolutista che si spartiva lo stivale sotto la tutela asburgica

    per il resto, evidentemente mi devo essere espresso male o con l’eccessiva sintesi dell’espressione “piccola patria”: sono triestino, ma non triestofanatico e quindi non sono anti-friulano e, anzi, sono favorevole alle tutele per questa come per le altre minoranze, ma in un’ottica di federalismo europeo democratico in cui ricomporre le identità statali e locali

    se, invece, l’identità locale diventa un motivo di contrapposizione radicale all’identità statale, con lo scopo di ridefinire i confini e/o di richiamarsi alle nostalgie dell’ancien regime pre-stati nazionali, allora ritengo queste posizioni reazionarie e da combattere, sia che a sostenerle siano dei friulani, sia che siano dei triestini

  280. belfagor ha detto:

    @281 “ridefinire i confini e/o di richiamarsi alle nostalgie dell’ancien regime pre-stati nazionali, allora ritengo queste posizioni reazionarie e da combattere”.

    Vale anche per associazioni tipo ANVGD,che ricevono finanziamenti statali dal 1947 ad oggi?.

    Estratto dello statuto:”… agevolare il ritorno delle Terre Italiane della Venezia Giulia, del Carnaro e della Dalmazia in seno alla Madrepatria, concorrendo sul piano nazionale al processo di revisione del Trattato di Pace per quanto riguarda l’assetto politico di tali terre…”.

  281. aldo ha detto:

    @ 282 belfagor

    of course, vale anche e prima di tutto (perchè sono stati di più, almeno finora, anche se assenti da questo blog) per chi fantastica sul ritorno all’Italia di Istria, Carnaro e Dalmazia

  282. Erix ha detto:

    @280 Aldo. Carissimo, ho usato il termine “becero nazionalfascismo” intenzionalmente: becero perché non è certo con l’inno di Mameli che si fa l’Italia per bene; nazionalfascismo perché la retorica nazionalista accompagnata dal qualunquismo fascista mi sembra si coniughino perfettamente in quella proposta di legge. Per quanto riguarda il fatto che l’abbia proposta una del PD direi che non mi stupisco più di niente, visto e considerato che il PD si è reso complice di misure davvero ….(se uso il termine criminalsociali qualcuno si offende?) come la riforma Fornero, ma solo per dirne una. Magari qualcuno si ricorda ancora del DDL Lanzillotta per ciò che riguarda le privatizzazioni e mi pare che al governo ci fossero quelli del PD, come Bersani, per fare un altro esempio. Di conseguenza non mi stupisco di niente….Suggerisco caldamente a tal riguardo la visione del seguente documentario: http://www.youtube.com/watch?v=eSamuPW8muM

  283. fiora ha detto:

    @276 ” è sempre un piacere trovare PERSONE…”
    Persone?Ci conosciamo ,Milord? non rammento.
    Ho sottolineato esclusivamente banalità e ripetitività di un post, non mi sognerei mai attaccarne l’autore sul personale,dandogli del cretino, IO !

  284. Erix ha detto:

    @285 Buon per Lei, milady.

  285. John Remada ha detto:

    Prendiamo atto di una nuova formazione i “Criminalsociali”molto temibili,ma non imbattibili!

  286. Io vorrei... ha detto:

    Cazzarola due, la vendetta: mentre ero lì a domandarmi da dove fosse uscito fuori il nazionalfascismo, ho sbattuto gli occhi un attimo e sono spuntati fuori i “criminalsociali”. Anzi: esistevano già, i criminalsociali: sono gli ex compagni del PD. Potrebbero cambiar nome in “Criminalsocialisti”. Mi ricorda qualcosa, ma adesso devo smettere di scrivere: la Gestapo mi bussa alla porta.

  287. sfsn ha detto:

    bela cagada sto qua del inno a scola. No ne bastava muleti ignoranti de storia, adesso i vegnerà su che l’unica canzoneta che i saverà sarà anche sta roba con sta melodia orenda. E in più i sarà tuti ciapai de monade tipo patria e bandiera (…”quando lo Stato si prepara ad uccidere si fa chiamare paria”… ricordeve!)
    Se no sbaglio el primo firmatario de sta proposta de legge-cazada xe sta menia.

  288. John Remada ha detto:

    Personalmente,come cultore di fumetti noir,ci metterei la K…suona meglio,al posto della C…i Kriminalsociali o sti,potrebbero entrare nei dischi caldi di G.Guardabassi,e sperare di agganciare i vari DiaboliK,Kriminal,SataniK,SadiK,DemoniaK e gli altri del primo hit!

  289. Io vorrei... ha detto:

    Veniamo addirittura a scoprire che se uno impara l’inno d’Italia sarà stravolto da patria e bandiera.

    Adesso che imparano le tabelline, sono “stravolti da tabelline”, domani le tabelline le butteranno nel cesso, e dei cinque anni di elementari più tre di medie più cinque di superiori = tredici anni di scuola pre-universitaria l’unica cosa che rimarrà indelebile nella mente degli italiani sarà quella singola ORA dedicata all’inno di Mameli, magari fatta in terza elementare prima dell’ora di religione.

    Il delirio…

  290. Jasna ha detto:

    Ma tra l’altro, tutti usciti dal Tartini qua dentro, che affermate con sicurezza quanto faccia cagare la melodia dell’inno di Mameli? 😀

  291. sfsn ha detto:

    jasna…
    personalmente sì!

  292. sfsn ha detto:

    lojze,
    alora visto che xe un’ora sola, se podessi far piutosto un’ora sula costituzion, visto che – in pratica – educazione civica no i la insegna più. Servirìa a insegnar a ragionar e no a mover bassi istinti come el senso de apartenza e l’odio verso i altri paesi (visto el testo de mameli)

  293. Io vorrei... ha detto:

    No, no: in quell’ora i bimbetti vedranno la luce: un tarlo gli si insinuerà nel cervello, nelle notti di luna piena si trasformeranno in licantropi e poi per venti giorni di seguito andranno a caccia di stranieri con badili e forconi in mano.

    E’ questo che si propone la legge.

    PS L’ignoranza sulla materia è tale che nessuno qui dentro pare nemmeno sapere che la legge prevede non solo l’insegnamento dell’inno, ma anche la trasmissione di “conoscenze e competenze in materia di «Cittadinanza e Costituzione»”. Certo: è più bello gridare al fascionazionalismo senza sapere nemmeno una beata fava del chi, del cosa, del come, del quando e del perché. E poi dice che gli altri sono quelli con la bava alla bocca, capaci solo di articolare monosillabi…

  294. abc ha detto:

    @281 aldo.
    Bella risposta, grazie. Condivido. Le sei parole dell’inno che ho citato non sono una frase, mi sono espresso male. So benissimo che il complemento oggetto che subisce l’azione è la “Vittoria”, per questo considero una balla colossale che lei sia mai stata schiava di Roma, perché allora non ci sarebbe stato il sacco di Alarico né quello dei Lanzichenecchi e neppure Porta Pia se vogliamo puntualizzare.

  295. maja ha detto:

    l’autrice dell’articolo ha (volutamente?) ommesso di trascrivere gli ultimi due articoli di cui si compone la legge. copio e incollo:

    4. Le regioni e le province autonome aventi competenza legislativa per i sistemi educativi delle comunita’ linguistiche riconosciute danno attuazione alla presente legge nel rispetto dei principi di cui
    all’articolo 6 della Costituzione.

    5. Le attivita’ di cui alla presente legge sono realizzate nell’ambito delle risorse finanziarie, umane e strumentali disponibili a legislazione vigente. Dall’attuazione della presente
    legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

    riguardo all’articolo 4 qualcuno mi sa spiegare che diavolo significa “aventi competenza legislativa”? siamo fuori o siamo dentro?

    riguardo all’articolo cinque invece mi viene un’affermazione spontanea: a prescidere dalle competenze legislative, non se ne farà un klinc, vista e considerata l’entità da below-poverty-line delle “risorse finanziarie, umane e strumentali disponibili” nelle scuole pubbliche italiane di ogni ordine e grado.

    (ma a voi ve xe mai capità che un fio ve portassi a casa un compito, un quaderno, un testo, un sbiriboč, qualcossa insoma, de “cittadinanza e costituzione”?)

  296. hobo ha detto:

    @maja

    cantar no costa gnente. la carta igienica inveze costa. per cui i fioi cantera’ l’inno col cul sporco.

  297. maja ha detto:

    risorse umane, hobo, risorse umane.

    za me vedo la maestra che aprofita dei tempi morti in cesso per intonar fratelli d’italia intanto che ai fioi con gesto ecomenico, tolerante, democratico la ghe lava el cul col’acqua (freda) del lavandin.

  298. maja ha detto:

    ecUmenico

  299. Io vorrei... ha detto:

    @ maja

    La frase va letta nel complesso: “competenza legislativa per i sistemi educativi delle comunita’ linguistiche riconosciute”. La Regione FVG è dentro.

    Succederà così (sfsn style): i bimbi di nove anni delle scuole italiane intoneranno l’inno, dopo di che si recheranno – intruppati dai fascio-nazional-socialisti del PD – all’assalto delle scuole dei bimbi della minoranza. E li faranno diventare come loro, cioè italianissimi. Per incanto.

  300. maja ha detto:

    opur i podessi cantar per scaldarse quando che capita robe del genere:

    https://bora.la/2012/02/06/barcola-10-gradi-in-classe-la-dirigente-sospende-le-attivita/

    (i canterà la zdravljica, ma va ben uguale, no?)

  301. maja ha detto:

    lojze, siamo sicuri che la regione FVG questa competenza ce l’abbia davvero? non è che come al solito la deroga riguarda solo la provincia di bozen?

    (prima di fare copia-incolla avevo letto “la frase nel complesso”, tranquillo, e guarda un po’, l’avevo pure capita.)

    me vien un dubbio tremendo: se ‘sta competenza legislativa la gavemo per bon, cossa canterà i furlani?

  302. Io vorrei... ha detto:

    Risposta: lo decideranno le autorita’ regionali. Adesso so che la cosa creera’ il solito malcontento generalizzato dei vedomerdisti (vedo-solo-merda) boralaisti, ma personalmente non ho nulla da lamentarmi delle scuole frequentate dai miei figli (attualmente scuola materna e liceo). Anni fa sciopero della mensa alle elementari, causa pasti pessimi: rientrato dopo tre giorni a seguito cambio cuochi. Ogni anno versiamo 25 euro a famiglia per dotazioni varie dell’asilo (compresa carta igienica), e se qualcuno non puo’ versarli le altre famiglie aumentano la propria quota di qualche centesimo. Pero’ in tutti i cicli scolastici i miei figli hanno fatto e fanno molte, ma molte piu’ cose di quante ne abbia mai fatte io enne anni fa. In termini di attenzione alla didattica, all’educazione, alle attivita’ complementari eccetera eccetera. Dimenticavo: sempre alle elementari mio figlio ebbe problemi di riscaldamento anni fa. Meno di quanto ne avemmo in casa quando si ruppe la caldaia, in verita’. Non so se dalle vostre parti i bimbi li frustino mentre li tengono all’interno di una cella frigorifera, mentre nel contempo tengono loro un corso accelerato di bestemmioni plurilingue, ma – ahime’ – mi tocca ripetere che dalle mie parti la scuola pare funzioni bene. Ho avuto modo di ospitare ogni anno dei ragazzi di varie nazioni (un tedesco, un austriaco, un croato e un australiano) e devo dire che nessuno si e’ mai rivelato un genio della lampada. Anzi: il livello medio delle competenze dell’australiano era incredibilmente basso sia in storia che in geografia che in… Lingua inglese (!!!). Molto alto invece in una materia che lui faceva nel suo liceo (uno dei piu’ esclusivi di Melbourne: 20000 dollari di retta all’anno, escluso il vitto e senza dormire li’ dentro), e cioe’ una sorta di via di mezzo fra economia e ragioneria. D’altro canto, era cio’ che intendeva studiare all’universita’. In altre parole: grande specializzazione fin da subito. Ma un giorno in giro per Venezia mi ha chiesto se il palazzo ducale era contemporaneo del Gladiatore (lui si riferiva al film).

  303. maja ha detto:

    andemo, dei. va a contarghela a qualchedun altro.

  304. Mauricets ha detto:

    305maja
    se patetica, e una signara come sempre.
    si vede dalle terminologie che usi.

    puoi agitariti fin che vuoi.

    ma quate terre sono, erano e saranno sempre italiane.

    dimentica che qui diventi slovenia.
    e ti convene, atrimenti ora mangeresti patate pranzo e cena.

  305. Paolo Geri ha detto:

    Un ricordo della seconda metà degli anni Settanta.
    Nelle manifestazioni più importanti del P.C.I. quali i congressi era – a norma di statuto – obbligatorio, prima di iniziare i lavori, suonare nell’ ordine “Fratelli d’ Italia”, “L’ Internazionale” e “Bandiera Rossa”.
    Vittorio Vidali rimaneva ostentatamente in sala senza salire alla Presidenza per tutta la durata dell’ Inno di Mameli che non ricordo essere mai stato applaudito dai delegati presenti. Solo alle prime note de “L’ Internazionale” mentre scoppiava un interminabile applauso si siedeva alla presidenza.
    Al Congresso provinciale del 1982 – se non ricordo male – le conclusioni furono tratte da Giorgio Napolitano che, sconcertato da questo atteggiamento, ne chiese la ragione ai dirigenti locali. Ricordo la risposta che gli diede Claudio Tonel che doveva poi essere eletto segretario provinciale: “noi rimaniamo prima di tutto comunisti triestini e internazionalisti; l’ Inno di Mameli non ha niente a che fare con la nostra storia e i nostri ideali di ieri e di oggi”.

  306. Mauricets ha detto:

    307Paolo
    ” l’ Inno di Mameli non ha niente a che fare con la nostra storia e i nostri ideali di ieri e di oggi”.

    anche per questo il PCI ha fallito.
    e ha fallito in particolar modo a trieste.

    meno seghe mentali ci volevano.
    e piu contatto con il popolo italiano.

  307. hobo ha detto:

    @maurice

    “ma quate terre sono, erano e saranno sempre italiane”

    ma che ne sai, maurice. magari tra 100 anni a trieste si parlera’ cinese. oppure nel frattempo ci sara’ stato un collasso del sistema economico a livello planetario, e il mondo sara’ popolato da gruppi di sbandati in lotta tra loro per contendersi cibo e carburante. e che ne sara’ allora dell’italianita’ di trieste? puf! svanita.

  308. hobo ha detto:

    ah si’ maurice 308

    paolo geri ti ha appena detto che nel pci suonavano “fratelli d’italia” per statuto. quindi la tua osservazione e’ completamente cannata.

    tra i comunisti triestini l’inno non era di gradimento. ma all’epoca di cui parla geri, il pci a trieste aveva 7mila iscritti. quindi non si tratava certamente di posizioni “lontane dal popolo”. se vuoi trovare le ragioni del fallimento del pci, devi cercarle altrove.

  309. capitano ha detto:

    maja qui c’è gente che porta i figli alla scuola Marilyn Monroe. 😉

    http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=vhF7kU3gswc#t=334s

  310. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @304 IO VORREI et ALIAS VARII ( ossia colui che odia i triestini e la triestinità) :

    .La storia dell’aussie ,prendiamola per vera !! Visto il mio lavoro sono sempre in contatto con uffici statali ,un giorno un funzionario con cui avevo spesso a che fare laureato così il” Dott.” che appariva sul timbro che metteva sui documenti indicava i suoi trascorsi accademici mi domandò, come mai
    i oprofughi provenienti dalle guere balcaniche si erano fermati sul Carso !!!???
    Educatamente gli risposi che non si trattava di profughi ma della minoranza Slovena che lì abitava dal 700 DC; candidamente rispose che non aveva mai saputo di questo fatto e che dalle sue parti non ne aveva mai sentito parlare ,era calabrese !
    L’Australia e’ ai ns. antipodi ,ultimo continente scoperto ,la Calabria 1500 Km circa ed ora per la felicità di Mauricets Trieste fa parte dello stessa nazione !!!!
    Ormai dopo la storia dell’Europoort la sua credibilità è molto bassa perchè se prima era un sospetto ora è una certezza che rappresnta il festival del ” copy & paste”
    e che di proprio c’è poco o niente.
    Vorrei proprio vederla in un forum senza l’ausilio tecnologico a suo fianco di un PC.
    Inol3 visto che manifesta conoscenza dell’inglese superiore a quella di uno di madrelingua commento così : ” Go and tell this story to a dutch marine”.

    PS : forse e’ meglio che del paese “upside down” in questo post non parli, ci sono 25000
    triestini e discendenti che hanno al3tanti parenti a Trieste e diversi “tornai indrio”
    che possiamo controllare tutto subito via mail o skype ,io stesso ho due nuclei famigliari di parenti stretti in ” Aus”.

  311. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @ 306 MAURICETS :

    “ma quate terre sono, erano e saranno sempre italiane”

    1) ” erano ” : quando ??? dal 1382 fino al
    Trattato di Rapallo no sicuro
    2) ” saranno ” Dopo possiamo
    discutere in termini di
    Diritto Internazionale
    3) Quì Slovenia : Quì e’ già TLT.Pertanto
    anche il problema di “Inno
    Mameli non si pone ! Non si
    può renderlo obligatorio,

    Fai un sondaggio e chiedi a quanti è stato chiesto e/o hanno giurato fedeltà alla Rep.Italiana ???? ( Mi riferisco a Triestini aventi diritto alla ” Trieste Citizenship”)

  312. maja ha detto:

    mauri, caro, go capì che te va in agitazion ogni volta che te vedi el mio nome, ma appunto perchè son una singora saria ora che te cambi tecnica: zucarme le trece e farme dispeti per tacar boton no funziona più da quando ale elementari cantavo la zdravljica e hej slovani.

  313. gianni ha detto:

    gavemo fini de Mamelar
    triest xe triest e basta!!
    taliani che fazi quel che vol ma a casa sua, no a triest

  314. Fiora ha detto:

    @314no stemo ‘ndar oltre,Gianni con ste sparade.
    Mi go el massimo rispeto per i concittadini della minoranza de lingua Slovena e anche parecchia tolleranza proprio perchè se de “minornza” parlemo,sarìa troppo facile per la maggioranza de lingua italiana cui fazo parte prevaricar.
    Mate se tien per ti che “taliani fazi quel che vol a casa sua” dito a mi che considero la mia amata città natale ,casa mia, al pari de voialtri che no soportassi mai e poi mai sentirve dar de ospiti indesideradi in casa vostra!

  315. Fiora ha detto:

    vedarè ben co’ ne tocherà a tuti quanti cantar Inch Allah o qualche inno Cinciuncian.
    ‘ lora anca i più ingalai contro le ormai inocue strofete e la marceta no éclatante in un sussulto de amarcord dirà mestamente si stava melio quando che si stava pezo,ciò 🙁

  316. gianni ha detto:

    che centra le minoranze?
    trieste xe trieste!
    parlo italian ma cosa centra?
    se iero de origine austriaca,taliana o slava,sempre trieste vivo.
    Non sono un esalta ma solo un realista
    Go gira mezo mondo,l’Unicita de trieste(come storia e realta)non esisti!
    La gente non se rendi conto quanto semo fortunadi de viver in sta bellisima cità!
    Non centra esser italian o meno centra esser triestin e voler ben alla propria cità!
    http://triestelibera.org/it/2012/12/articolo-15-dichiarazione-universale-dei-diritti-umani-cittadinanza-diritto-inalienabile/

  317. belfagor ha detto:

    @319gianni Concordo in pien!

  318. Fiora ha detto:

    Ognidun tira l’acqua pel propio “mulin” e fin qua me sta ben.
    Ognidun vivi l’appartenenza a seconda della propria tradizion familiare e cultura.
    e anche questo me va ben ma se quel che eravamo trova voci discordi quel che semo xè Repubblica Italiana.
    Corsi e ricorsi storici ,ma oggi xè cussì e doman come che ga scrito hobo al post 309, se vederà.
    Sto anno el scudeto beca la Juve e pel futuro se vederà.
    Inutile farse el sangue amaro. e val lo stesso per Trieste. Oggi Italiana.

  319. dimaco il discolo ha detto:

    va benisimo fiora, alora l’ino te ghe lo insegni a casa.

  320. Kaiokasin ha detto:

    I grandi Laibach, spiazzanti come sempre (non so se nei 322 precedenti qualcuno li ha già citati, confesso di non averli letti tutti… 🙂 )
    http://www.youtube.com/watch?v=3NwVMWvUh_Y

  321. Rupel ha detto:

    @ 233
    spennata non certo per merito dell ´Italia

  322. Fiora ha detto:

    Dimaco, se “va benissimo” tuto, compreso l’inconfutabile realtà che quel che oggi semo xè Repubblica Italiana, l’Inno se a casa xè una scelta,ma xè coerente insegnarghelo ai fioi nelle pubbliche scuole di detta repubblica.

  323. hobo ha detto:

    mah, fiora, fin ‘desso no se lo insegnava, almeno no per lege. insegnarlo o no insegnarlo xe una scelta politica. no xe che fin ‘desso la republica iera meno republica perche’ no se insegnava l’inno per lege.

    la domanda xe: perche’ propio ‘desso?

  324. dimaco il discolo ha detto:

    forse perché tra un ano xe i mondiai de balon hobo?

  325. hobo ha detto:

    @dimaco

    mi la vedo cussi’: la lega xe in crisi, quindi no pol esser per quel (nei ani scorsi el revival patriotico gaveva quela spiegazion). ‘desso semo in tela merda, semo comissariadi da istituzioni economiche europee, e semo governadi da una elite tecnocratica che se presenta (ma no xe) come “super partes”. de fato la sovranita’ no la apartien piu’ “al popolo” (no che la sia mai apartenuda del tuto al popolo, ma disemo che ghe iera piu’ margini). a ‘sto punto, per dar una ilusion de sovranita’ al popolo, i ga tira’ fora l’inno e tuta una serie de altre robe patriotiche. va dito che ‘sto andazzo no ghe xe solo in italia, ma dapertuto in europa. anche i movimenti identitari localistici, che i se considera e i xe consideradi come alternativi ala retorica nazionale, in realta’ i xe solo la version in sedicesimo, piu’ esasperada, e con tradizioni meno consolidade, e quindi piu’ estremistiche. el richiamo a imperi defunti, po’, xe paragonabile a quel che marx ciamava, sarcasticamente, “socialismo feudale”.
    mi credo che chi se disi progressista dovessi prima de tuto inquadrar ben cossa ga de esser difeso. secondo mi quel che ga de esser difeso no xe el stato nazionale, ma le conquiste civili (tra cui i diriti dele minoranze) e sociali (salute, scola, lavoro, ecc.) che xe stade otenude al interno del stato nazionale ai tempi in cui la sovranita’ se esercitava al interno dei stati nazionali. quele conquiste le va difese e possibilmente estese nel logo dove che ‘desso se dovessi in teoria esercitar la sovranita’, cioe’ l’europa. per come la vedo mi, i revival nazionali-patriotici e le picole patrie i xe funzionali a ostacolar ‘sto tipo de processo. servi a “compensar” la perdita dele conquiste sociali e civili cola riafermazion de identita’ “forti”, interclassiste, a-conflituali al interno, e conflituali al esterno.

  326. belfagor ha detto:

    @328 …tranchilo non son “austriacante” del XXI secolo,me affascina quella parte della storia.

    Scusa la mia ignoranza…ma te intendi “Rifondazione Progressista Riformista”nella seconda parte?

  327. hobo ha detto:

    no intendo gnente de definido e precostituido. go usado el termine generico progressista per coverzer tuta l’area che comprendi la socialdemocrazia, el radicalismo de sinistra, marxista e non, l’ecologismo non reazionario, el liberal-socialismo, e tute quele corenti che le se ispira a idee egualitarie, riformiste o rivoluzionarie che le sia. se trata de corenti de pensiero che poi magari le xe in conflito tra de lori, che no le “governera'” mai insieme, ma no xe quel el punto. mi no son un politico, no stago zercando de rifondar gnente. stago solo disendo, secondo mi, in che contesto le dovessi esser rimesse in zogo ste idee, per no restar imprigionadi, nela palude atuale.

  328. Io vorrei... ha detto:

    @ Lonzar
    Vai tranqui, ché ti si alza la pressione.

    Agli altri faò gentile dono di amena lettura, che tutti quanti certamente riconoscerete:

    “22, sabato

    Ieri sera, mentre il maestro ci dava notizie del povero Robetti, che dovrà camminare con le stampelle, entrò il Direttore con un nuovo iscritto, un ragazzo di viso molto bruno, coi capelli neri, con gli occhi grandi e neri, con le sopracciglia folte e raggiunte sulla fronte, tutto vestito di scuro, con una cintura di marocchino nero intorno alla vita.

    Il Direttore, dopo aver parlato nell’orecchio al maestro, se ne uscì, lasciandogli accanto il ragazzo, che guardava noi con quegli occhioni neri, come spaurito. Allora il maestro gli prese una mano, e disse alla classe:

    – Voi dovete essere contenti. Oggi entra nella scuola un piccolo italiano nato a Reggio di Calabria, a più di cinquecento miglia di qua. Vogliate bene al vostro fratello venuto di lontano. Egli è nato in una terra gloriosa, che diede all’Italia degli uomini illustri, e le dà dei forti lavoratori e dei bravi soldati; in una delle più belle terre della nostra patria, dove son grandi foreste e grandi montagne, abitate da un popolo pieno d’ingegno, di coraggio. Vogliategli bene, in maniera che non s’accorga di esser lontano dalla città dove è nato; fategli vedere che un ragazzo italiano, in qualunque scuola italiana metta il piede, ci trova dei fratelli.

    Detto questo s’alzò e segnò sulla carta murale d’Italia il punto dov’è Reggio di Calabria. Poi chiamò forte:

    – Ernesto Derossi! – quello che ha sempre il primo premio.

    Derossi s’alzò.

    – Vieni qua, disse il maestro.

    Derossi uscì dal banco e s’andò a mettere accanto al tavolino, in faccia al calabrese.

    – Come primo della scuola, – gli disse il maestro, – dà l’abbraccio del benvenuto, in nome di tutta la classe, al nuovo compagno; l’abbraccio dei figliuoli del Piemonte al figliuolo della Calabria.

    Derossi abbracciò il calabrese, dicendo con la sua voce chiara: – Benvenuto! – e questi baciò lui sulle due guancie, con impeto. Tutti batterono le mani.

    – Silenzio! – gridò il maestro, – non si batton le mani in iscuola!

    Ma si vedeva che era contento. Anche il calabrese era contento. Il maestro gli assegnò il posto e lo accompagnò al banco. Poi disse ancora:

    – Ricordatevi bene di quello che vi dico. Perché questo fatto potesse accadere, che un ragazzo calabrese fosse come in casa sua a Torino e che un ragazzo di Torino fosse come a casa propria a Reggio di Calabria, il nostro paese lottò per cinquant’anni e trentamila italiani morirono. Voi dovete rispettarvi, amarvi tutti fra voi; ma chi di voi offendesse questo compagno perché non è nato nella nostra provincia, si renderebbe indegno di alzare mai più gli occhi da terra quando passa una bandiera tricolore.

    Appena il calabrese fu seduto al posto, i suoi vicini gli regalarono delle penne e una stampa, e un altro ragazzo, dall’ultimo banco, gli mandò un francobollo di Svezia.”

    Ambientato a Trieste, il racconto finisce col piccolo neonazionalista triestino (queste riscoperte delle micopatrie pseudonazionali come le inquadri nel tuo krante tisegno montiale, hobo?) che rifila un gran pedatone sul sedere al calabrese e lo caccia fuori – democraticamente – dalla classe.

    Il tutto mentre ovviamente l’acqua è fredda gelida e le maestre puliscono h24 il culo ai bambini. Perché questo – ho alfine capito – capita nell’attuale estremo nordest d’Italia.

  329. hobo ha detto:

    @io vorrei

    buh, non capisco, davvero. non capisco cosa c’entra il “krante tisegno montiale” con quel che ho scritto io. anzi ti diro’ una cosa: mi sarei anche rotto le palle di questo modo di discutere. senza rancore, eh.

  330. hobo ha detto:

    p.s. a proposito di de amicis: per lui gli italiani erano tutti uguali, da torino alla calabria. pero’ quando descriveva il ghetto ebraico di amsterdam, era un po’ meno ecumenico, diciamo. le metafore prese dal mondo animale si sprecavano, i corpi dei vecchi venivano paragonati a corpi di ragni, tanto per dire. de amicis e’ schifato dalla miseria e dalla sporcizia del ghetto, ma non la attribuisce a motivi di ordine sociale. la considera una specie di stato di natura.

    non sono poi cosi’ sicuro che se al posto di un bambino calabrese ci fosse stato un bambino rom, de amicis sarebbe stato cosi’ mieloso.

  331. Mauricets ha detto:

    328
    caro hobbo non hai ancora capito.
    non siamo commisariati noi. lo sono tutti.
    è il nuovo impero.

    capisci la differenza?
    si è ricostituito il potere centrale.

    l’impero colpisce ancora.
    per questo gli ideali del risorgimento sono piu vivi che mai.

    W l’italia.
    w la repubblica.

  332. Mauricets ha detto:

    324
    ma anche per merito dell’italia.
    e poi spennata non è stata l’austria, Österreich, ma la stirpe di mariuoli che regnava.

  333. hobo ha detto:

    maurice, se tu pensi che la situazione attuale possa essere letta in termini ottocenteschi, posso solo dirti che sei fuori strada.

  334. hobo ha detto:

    praticamente tu pensi che il potere sia localizzato geograficamente e che si identifichi con un particolare stato naionale. la tua e’ una lettura del tutto geopolitica, ricalcata su quella dell’europa del 1914. quella lettura faceva acqua da tutte le parti gia’ allora. anche perche’ allora (l’elite politica, economica e militare di) ciascuno degli stati nazionali (o imperiali) coinvolti nell’escalation, indicava qualche altro stato stato nazionale come detentore o potenziale usurpatore del potere e quindi come nemico da abbattere.

  335. Mauricets ha detto:

    se leggi marx allora sai che il capitale è sempre lo stesso. dai tempi delle piramidi.

    è cambiata solo la tecnologia, quindi i mezzi.
    ma gli scopi sono sempre quelli.

    il fine giustifica i mezzi.

  336. Mauricets ha detto:

    337hobo

    ti faccio presente un concetto.
    nei fatti il capitale è ormai tutto virtuale.

    di materiale cosa vi è?

    oro, case. fabbriche.

    tutte cose che possono essere o trasportate o distrutte.
    vi è una unica cosa che non puo essere distrutta, o trasportata.

    la terra, il territorio, il posto dove poggi i piedi.

    ed è l’unico vero capitale.

  337. hobo ha detto:

    boh, ai tempi delle piramidi non c’era il capitalismo. il capitalismo e’ nato in europa a partire dal sedicesimo secolo, e si e’ sviluppato pienamente a partire dalla rivoluzione industriale.

  338. Mauricets ha detto:

    340hobo
    non è vero.
    leggi marx allora.
    mo no lo hai letto?

  339. hobo ha detto:

    @339

    boh, mi pare una teoria piuttosto bislacca. la proprieta’ (privata) della terra e’ solo una delle forme in cui si puo’ accumulare il capitale, tipicamente nei momenti di recessione.

  340. Mauricets ha detto:

    L’autore ( Marx) è convinto che le caratteristiche delle diverse società storicamente esistite dipendano essenzialmente dai mezzi di produzione e dalle tecniche produttive utilizzati, nonché dei rapporti sociali di produzione. Per rapporti sociali di produzione si intendono i rapporti tra le varie classi che si fronteggiano nel processo produttivo.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Il_Capitale

    al tempo degli egizi, e anche prima, si produceva.
    quindi esisteva il capitale.

  341. hobo ha detto:

    @341

    lascia stare, dai.

  342. Mauricets ha detto:

    342hobo
    mi deludi.

    la terra, il territorio, è di proprietà del capitale.

    che sà che è l’unica cosa che finche esisterà la terra ci sarà.
    terminata la terra terminerà anche il territorio.

    quindi capitale indistruttibile, intrasportabile, non si puo rubare. non si puo falsificare.
    le guerre sono state fatte per cosa?
    per conquistare territorio.
    chi ha fatto le guerre?
    il capitale.

  343. hobo ha detto:

    lascia stare, maurice. il capitalismo, secondo marx, e’ il particolare modo di produzione che si e’ sviluppato in europa (e poi nel mondo) a partire dal sedicesimo secolo.

  344. Mauricets ha detto:

    346hobo
    ma non è vero!

  345. hobo ha detto:

    le guerre le ha fatte il capitale ai tempi del capitalismo. quando non c’era il capitalismo, le guerre le facevano i re, gli imperatori, eccetera. che a un certo punto, per finanziare le loro guerre, hanno cominciato a indebitarsi con le banche. eccetera.

  346. Mauricets ha detto:

    348hobo
    non è vero.
    le guerre tra imperatori era guerra tra capitali.

    vatti a rileggere marx.

  347. Fiora ha detto:

    ” l’Inno di Mameli nelle scuole ed il senso d’appartenenza”
    Dopo questa cofana di post mi sono vieppiù convinta che l’appartenenza sia questione più di “pancia” (intesa come presupposti emozionali e radici).
    Pertanto l’accettazione dell’iniziativa dell’ “imporlo” nelle scuole è di pancia pure quella.
    …Perché al netto di emozioni, resterebbe la semplice constatazione che se questo è il Paese e questo è l’Inno Nazionale,tanto vale apprenderlo e senza stonature…anche per non fare figure del piffero con gli altri Europei che il loro Inno lo sanno cantare e dubito che sezionino la paroletta con distinguo francamente pretestuosi, francamente ridicoli.
    Io mi sento “schiava di Roma” come la Vittoria. Non di Roma ladrona, ma “schiava”di un bagaglio artistico,culturale, storico, schiava di un’attualità extrapolitica che è moda,cinematografia, sport.
    MA GIURO! proprio perché l’appartenenza è “di pancia” rispetto chi quest’appartenenza rifiuti mancandogli i miei presupposti e contrapponendone degli altri.
    Se qualcuno scrivesse una petizione contro quest’iniziativa dell’Inno obbligatorio a scuola, per solidarietà io la firmerei.

  348. capitano ha detto:

    @345 Quindi la guerra in Iraq l’hanno fatta per la sabbia?

  349. hobo ha detto:

    @349

    maurice, lascia stare, davvero. ti dico ancora una cosa e poi basta. ti risulta che il faraone avesse messo su un commercio di piramidi? o che in generale vendesse le merci prodotte dagli schiavi? nemmeno quello sarebbe stato di per se’ capitalismo, eh. ma senza di quello, parlare di capitalismo e’ puro delirio.

  350. Rupel ha detto:

    @ 335
    se c´erano politici mariuoli quelli erano propio gli italiani come lo sono anche oggi.
    l ´Italia aveva approffitato del fatto che il ns. esercito era giá impoegnato a combattere da quasi un anno su tre diversi fronti (Russo, serbo e rumeno) e aveva giá subito notevoli perdite nel 1914 ( ca. 1.500.000 uomini). Il ns. confine con l Ítalia (dal confine della Svizzera sino all `adriatico)era opresidiato da ca. 60.000 territoriali. La supremazia italiana era al momento dell `inizio delle ostilitá era di 1 a 10 a ns. svafore. Nonostatnte tale rapporto di forze, l `Italia non é mai riuscita a sfondare il fronte e invadere Trieste. Inoltre dove erano stazionati reparti bosniaci gli italiani scappavano a gambe levate molte volte anche senza combattere cose sapute da tutti anche dai alti comandi italiani.Queste cose é chiaro che non si studiano sui libbri di storia italiana dove solo si esalta, erroneamente, il loro valore.

  351. Io vorrei... ha detto:

    @ hobo
    Non devi mica arrabbiarti: gli è che in tutto quel tuo grande quadro pan-marxista dove tutti gli eventi vengono inquadrati unicamente all’interno della dottrina classica, non ho trovato spazio per gli indipendentisti neoborbonici o per i nostalgici di Cecco Beppe. Mi domandavo dove li avrebbe infilati il vecchio Carlo (non Piria: Marx), e quindi mi permettevo di domandarlo a te, che t’atteggi a sacerdote del Verbo. Ma se non vuoi rispondere, non è un problema.

    Riguardo invece a quanto scrive Rupel qui sopra, è ancora più divertente pensare che alla fine questo impero fatto di valorosissimi e spietati guerrieri cui si contrapponevano degli sfigati cacasotto abbia spedito i propri rappresentanti a Padova a firmare il 3 novembre 1918 l’armistizio di Villa Giusti. Cioè: le hanno prese dagli straccioni ignoranti, e tutto ciò è financo umoristico. Anzi no: in realtà tu dici che l’Italia non ha mai battuto l’impero. Questo evidentemente si è cavallerescamente ritirato per non sporcarsi le mani. E quindi dal 1918 le scimmie hanno invaso il Sacro Porto.

    Pensa che le stesse tue idee giravano in Germania negli anni ’20 e ’30: i tedeschi si sono arresi senza che nemmeno un metro quadrato del territorio del Reich fosse sotto controllo nemico. Anzi: le loro truppe stazionavano ancora in Francia. E quindi nacque l’idea della guerra militarmente vittoriosa, perduta a causa del tradimento interno. Da ciò la guerra successiva, che gli austrodedeschi condussero – come ben si sa – agli ordini di un caporale austriaco per il dominio del mondo. Anche qui si sa com’è finita, però.

  352. abc ha detto:

    @353 Rupel,
    “l ´Italia aveva approffitato del fatto che il ns. esercito era giá impoegnato a combattere da quasi un anno su tre diversi fronti (Russo, serbo e rumeno)”.
    La Romania entrò in guerra il 27 agosto 1916, cioè dopo.

  353. Io vorrei... ha detto:

    @ abc
    Se per quello, bisognerebbe anche ricordare che grazie ai crucchi gli austro-ungheresi fecero fuori la Serbia dopo pochi mesi dall’ingresso dell’Italia nel conflitto, e sempre grazie ai crucchi la Russia se ne uscì all’inizio del 1917. Fu ancora una volta grazie ai crucchi che le truppe A/U sfondarono a Caporetto, ma poi – com’è noto – non riuscirono ad andare oltre il Piave.

    Fenomenale poi il dato di Rupel secondo il quale nel solo 1914 l’Austria-Ungheria avrebbe sofferto 1,5 milioni di perdite umane, tenuto conto che in TUTTA la guerra i militari morti di TUTTO l’impero furono 1.016.200 (dato ufficiale del ministero della guerra austriaco del 1938, pubblicato prima dell’Anschluss). Si vede che poi fra italiani e austriaci si tirarono dietro gran mazzi di fiori dal 1915 al 1918, e nel frattempo gli imperiali fecero resuscitare i morti del 1914.

    Ma queste saranno senza alcun dubbio inezie, agli occhi di Rupel.

  354. hobo ha detto:

    @io vorrei…

    a parte il fatto che io non disegno nessun quadro pan-marxista, ma faccio dei ragionamenti in cui utilizzo (anche) categorie marxiste. a parte questo, come ho detto (ma forse non hai letto quel che ho scritto), i nostalgici dell’ ancien régime marx li aveva liquidati con sarcasmo:

    “Questi aristocratici hanno impugnato la proletaria bisaccia da mendicante, agitandola come bandiera per raggruppare dietro a sé il popolo.
    Ma tutte le volte che li ha seguiti, il popolo ha visto sulle loro parti posteriori i vecchi blasoni feudali e s’è sbandato con forti e irriverenti risate.
    Una parte dei legittimisti francesi e la Giovine Inghilterra hanno offerto questo spettacolo.
    Quando i feudali dimostrano che il loro sistema di sfruttamento era diverso dallo sfruttamento borghese, dimenticano soltanto che essi esercitavano lo sfruttamento in circostanze e condizioni totalmente differenti e che ora hanno fatto il loro tempo.
    Quando dimostrano che il proletariato moderno non è esistito al tempo del loro dominio, dimenticano soltanto che la borghesia moderna fu appunto un necessario rampollo del loro ordine sociale.
    Del resto, essi celano tanto poco il carattere reazionario della loro critica, che la loro principale accusa contro la borghesia è proprio che sotto il suo regime si sviluppa una classe che farà saltare in aria tutto quanto il vecchio ordine sociale.
    Rimproverano alla borghesia più il fatto che essa genera un proletariato rivoluzionario che non il fatto ch’essa produce un proletariato in genere.
    Nella pratica della vita politica, prendono parte perciò a tutte le misure di forza contro la classe operaia, e nella vita ordinaria, ad onta di tutti i loro gonfi frasari, si adattano a raccogliere le mele d’oro, e a barattare fedeltà, amore, onore col traffico della lana di pecora, della barbabietola e dell’acquavite.”

    ti basta come risposta?

  355. Mauricets ha detto:

    352hobo
    ma tu sai che commercio aveva l’antico Egitto?
    apri un libro di storia delle elementarei.
    opure rileggi la bibbia.
    la cattività degli ebrei ti ispirerà.

    e i commerci dei fenici?
    le guerre di capitale nella antica grecia?
    rileggi socrate o platone.
    o credi a elena di troia?

  356. hobo ha detto:

    @io vorrei…

    “E quindi nacque l’idea della guerra militarmente vittoriosa, perduta a causa del tradimento interno. Da ciò la guerra successiva, che gli austrodedeschi condussero – come ben si sa – agli ordini di un caporale austriaco per il dominio del mondo. Anche qui si sa com’è finita, però.”

    vero, ma io aggiungerei: insieme a un maestrino romagnolo, ossessionato dall’ idea della “vittoria mutilata”, che aveva anche lui il pallino di dominare il mondo. e anche qui si sa com’è finita.

  357. Rupel ha detto:

    @ 354
    la guerra é stata persa per fame. Il blocco navale degli imperi, da parte delle marine inglesi, francesi e italiane(stretto di Otranto) non consentiva rifornimenti
    anche di materie prime necessarie per gli armamenti. Mentre gli italiani ricevevano rifornimenti dall `america, i ns. soldati dovevano accontentarsi di un pezzo di pane fatto con segatura, ad un certo punto il fucile, che prima veniva puntato contro l `odiato nemico italiano, veniva usato per difendere l `ultimo pezzo di pane rimasto, si sá che a pancia vuota si perde qualsiasi tipo di volontà sopratutto di combattere.
    Per quanto riguarda l `ìstruzione dei soldati italiani, il 74% era analfabeta. Nell `impero AU l `istruzione era obbligfatoria già ai tempi di Maria Teresa, ora dimmi tù quando fu introdotta l `istruzione obbligatoria in Italia. Forse tu sei troppo giovane per poterti ricordare del maestro Manzi con la trasmissione “non è mai troppo tardi” se sì allora saprai quando la maggioranza degli italiani ha imparato a leggere e scrivere

  358. hobo ha detto:

    @358 maurice

    il commercio e’ una condizione necessaria ma non sufficiente per poter parlare di capitalismo. e’ ovvio che nel’antico egitto c’era il commercio, ma la terra era del faraone, cosi’come gli schiavi. la ricchezza era concentrata nelle mani del faraone (che non era un capitalista, ne’ svolgeva attivita’ di tipo commerciale), e derivava direttamente dallo sfruttamento del lavoro degli schiavi (e non di uomini liberi di vendere la propria forza lavoro), dal possesso della terra e dalla riscossione di tributi.

    non capisco perche’ continui a insistere.

  359. John Remada ha detto:

    All’epoca di non è mai troppo tardi,molti non avevano neanche il televisore in Italia,rupel…tu stavi meglio,deduco….

  360. Io vorrei... ha detto:

    @ hobo
    Per quanto mi sia sforzato di leggere Marx, l’ho sempre trovato insopportabilmente noioso e apodittico. Nel “Manifesto” si percepisce una grande idea (IMHO balzana e criminale, laddove si trasforma da “ortodossia” in “ortoprassi”) e un afflato – mi vien da dire – didascalico e retorico, laddove la parola “retorica” in questo contesto ha un significato assai alto. Ma il Capitale m’ha letteralmente respinto. Dopo le prime cinquecento pagine del primo volume, invariabilmente mi sono arreso. Salvo affrontare poi qualche pezzo qua e là dei volumi successivi, quasi sempre uscendone molto depresso.

    Attualmente, non ritengo che Marx serva a nulla per l’uomo contemporaneo. E ritengo vieppiù che non abbia alcuna attinenza con l’attualità. Laddove giganteggia – IMHO – il pensiero popperiano. Che ci vuoi fare: sono inequivocabilmente, intrinsecamente, pervicacemente contrario a qualsiasi forma di totalitarismo, e quindi Marx per me è veleno puro. Come del resto s’è dimostrato ad libitum, laddove s’è cercato d’inverarlo nella storia.

    E non essere così cattivo con Mauricets: il vecchio Carletto Marx ha bensì individuato alcune forme di sfruttamento di capitale ben prima della nascita di quello che lui chiama “modo di produzione capitalistica”, in particolare lo sviluppo del “capitale usuraio” nell’antica Roma, e giù per li rami passando per il Medioevo eccetera eccetera: capitolo trentaseiesimo del Libro Terzo del Capitale. Tanto che poi dopo Marx le teoriche sia economiche che storiografiche da egli derivanti vennero tranquillamente piallate sopra tutta la storia, dalla fine della preistorica fino ai giorni nostri. Ho a casa un bellissimo libro di storia in uso negli anni ’80 nelle scuole di lingua italiana della Jugoslavia: Eduard Kale, “Storia delle civiltà”, EDIT, Fiume 1983. Da pag. 42 in poi applica il concetto di “lotta di classe” alla storia romana, ed è veramente interessante. Illuminante, direi.

    @ Rupel
    Ancora meglio: i dottissimi austroungheresi dall’inizio del 1917 in poi hanno praticamente dovuto lottare solo contro quegli straccioni degli italiani che non sapevano nemmeno leggere o fare di conto. Erano i fighissimi contro le scimmie. Incredibilmente non hanno nemmeno vinto.

    Tu poi dici che il 74% dei militari italiani era analfabeta. Il censimento del 1911 in Italia rilevò un analfabetismo maschile totale (quindi compresi i vecchi) pari al 42,80%. E quindi per la seconda volta si dimostra che coi numeri ci sai fare pochino.

    Ma dirò di più: dopo cent’anni di fighissimo governo austriaco, la Dalmazia nel 1911 contava un analfabetismo maschile pari al 52,65%. Peggio della media dell’Italia, quindi! Com’è che si spiega tutto ciò? Là le cose non funzionavano?

  361. belfagor ha detto:

    @364 Cadorna:”l’esercito dei gobbi”

  362. Io vorrei... ha detto:

    Ancora peggio: ignoranti, deformi e cacasotto versus fighissimi, invitti e dottissimi.

    PS Tempo fa avevo cercato di trovare una fonte decente su Cadorna che riportasse questa storia dell’ “esercito dei gobbi”. Non essendocene, ho ritenuto allora – e ritengo adesso – che si tratti di una leggenda metropolitana. Una delle tanche che girano per il globo. Te ne tiro fuori un’altra da me scoperta e segnalata a chi di dovere: secondo la reducistica fascista, Eisenhower avrebbe scritto “La resa dell’Italia fu uno sporco affare. Tutte le nazione elencano nella loro storia guerre vinte e guerre perse, ma l’Italia è la sola ad aver perduto questa guerra con disonore, salvato solo in parte dal sacrificio dei combattenti della RSI”. Ebbene: questo è un falso, ma nonostante sia smentito “per tabulas” tuttora lo si ritrova in giro. Magheggi internettiani.

  363. belfagor ha detto:

    Calmo…confermato da un reduce dei ’99 durante un’intervista nel 2006,a 107 anni.

  364. capitano ha detto:

    Per quanto mi sia sforzato di leggere Marx, l’ho sempre trovato insopportabilmente noioso e apodittico.

    Basta. Battuta dell’anno. Chiudete il post, il blog, internet e andate a festeggiare.

  365. John Remada ha detto:

    Festeggiare cosa?

  366. hobo ha detto:

    @io vorrei…

    capisco che marx ti sta sulle balle, e apprezzo il tuo tentativo di difendere maurice anche quando dice cose indifendibili. ma far dire a marx che a roma c’era il capitalismo mi pare azzardato, come dire. “alcune forme di sfruttamento del capitale” non sono “il capitalismo”, come dire.

    in ogni caso mi avevi chiesto cosa pensasse marx dei nostalgici dell’ ancien régime, e io ti ho risposto, credo in modo chiaro.

  367. hobo ha detto:

    @johnny

    la fine dell’anno, no? domani e’ il 31.

  368. Io vorrei... ha detto:

    @ belfagor
    Un reduce classe 1899 confermò nel 2006 la frase di Cadorna?

    Il 9 novembre 1917 Cadorna venne fatto fuori dal re, mentre la classe del 1899 venne impiegata al fronte (i primi contingenti) più o meno alla fine del 1917 per tappare i buchi causati dalla battaglia di Caporetto. Adesso bisognerebbe pensare che questo diciottenne fosse neorichiamato, addestrato in tutta fretta e poi piazzato incredibilmente come primissimo incarico (e prima che i suoi commilitoni andassero al fronte) al quartier generale del comandante in capo del Regio Esercito nel pieno della disfatta di Caporetto. Anzi: era proprio dentro l’ufficio del generalissimo Cadorna, e lo sentì sbottare con le sue orecchie.

    Oppure si più pensare che questo reduce fu fra la maggioranza dei richiamati sbattuti in prima fila e che lì sentì raccontare questa “voce della trincea” per la quale Cadorna avrebbe raccontato questa cosa, la cui fonte primigenia è introvabile.

    Quale ti sembra più corretta come ipotesi?

    @ hobo
    Io non è che difendo mauricets: ti ho solo citato il vecchio Marx.

    E adesso stupisci. Questa sarebbe la “preistoria del capitalismo” (fonte Wikipedia): http://en.wikipedia.org/wiki/History_of_capitalism#The_Crisis_of_the_14th_century_and_the_.22pre-history_of_capitalism.22

    Ma secondo vari autori (e.g. Kautsky), si può parlare di “forme di capitalismo” anche a partire dal periodo repubblicano dell’antica Roma. Altri autori marxisti addirittura ne parlano per l’antica Grecia, in particolare analizzando il fenomeno dello sfruttamento della schiavitù.

  369. hobo ha detto:

    @io vorrei…

    non capisco di cosa dovrei stupirmi. “pre-history” significa “preistoria”. significa che il capitalismo non nasce da un giorno all’altro. *preistoria* del capitalismo nel quattordicesimo secolo. e allora?

    e ripeto: “forme di capitalismo” non significa “capitalismo”. altrimenti kautsky avrebbe scritto “capitalismo”. parlare di schiavitù come forma di sfruttamento capitalistico poi e’ assurdo, visto che per marx il presupposto dello sfruttamento capitalistico e’ che ci siano uomini liberi di vendere la propria forza lavoro.

  370. Io vorrei... ha detto:

    Non devi rivolerti a me, ma a Giuseppe Salvioli, che scrisse l’immortale testo “Le capitalisme dans le monde antique, études sur l’histoire de l’économie romaine”. Pubblicato in Francia nel 1906 (in italiano solo negli anni ’70).

    Oppure devi rivolgerti a Max Weber, che nella sua opera “Storia agraria romana” affermò che all’epoca dell’antica Roma esisteva il “capitalismo agrario antico”. Weber afferma che quel tipo di capitalismo s’incentra sullo sfruttamento schiavistico nell’ambito della villa rustica.

    Capito mi hai?

  371. belfagor ha detto:

    @372 mah,non lo so,fai te…forse hai ragione.

  372. hobo ha detto:

    no, non ho capito. parliamo di marx, o cosa? max weber non era nemmeno marxista, anche se il suo pensiero era influenzato da marx. e di salvioli, con tutto il rispetto, non mi importa una cippa.
    ma soprattuto: a roma c’era il capitalismo? e nell’antico egitto? perche’ e’ questo che ha scritto maurice: che nell’antico egitto c’era il capitalismo.

  373. dimaco il discolo ha detto:

    cosa centra il marxsmo con il fatto che si voglia insegnareai bambini a essere nazionalisti sin dala piú tenera età

  374. hobo ha detto:

    non lo so, dimaco. chiedi a maurice.

  375. abc ha detto:

    @ Io vorrei e Rupel,
    Nessuno qua ha negato che la Germania fu fondamentale nell’aiutare l’esercito
    Austro-ungarico.
    Non mi risulta che gli italiani scappassero non appena vedevano soldati bosniaci, perchè questi ultimi non erano diversi dagli altri colleghi austroungarici ed avevano pur sempre sembianze umane. Se così fosse stato, sarebbe bastato all’Austria far passare per bosniaci tutti i suoi militari al fronte per vincere d’incanto la guerra contro l’Italia. Non dimentichiamoci inoltre che i soldati italiani che cercavano di scappare venivano fucilati. Pure nell’esercito austriaco, dove talvolta i combattenti esasperati dalla sete, si allontananavano dal fronte per cercare di bere, era prevista la stessa sorte.
    Senza dubbio la guerra era stata persa per fame, nell’estate 1918 la monarchia dualistica si era scissa in una moltitudine di isole economiche ostili fra loro. L’Ungheria non forniva più il grano al resto dell’Impero.

  376. aldo ha detto:

    discolo Dimaco, cossa te contesti la linea del Partido Comunista de Cuba? Subito drio la lavagna e per domani imparar a memoria l’inno:

    http://www.youtube.com/watch?v=tOSOk2bPkIk

  377. abc ha detto:

    @Hobo 359,

    Il maestrino romagnolo credeva evidentemente nel mito della Vittoria-schiava-di-Roma quando il 10 luglio 1940 proclamò “vincere e vinceremo”.

  378. Io vorrei... ha detto:

    @ hobo

    Ti sto semplicemente dicendo, e mi ripeto, che io personalmente non criticherei Mauricets per questa storia del capitalismo in salsa egiziana. Mi pare proprio un’inezia rispetto alle cose che gli si possono contestare.

    Tenuto pure conto del fatto che alcuni autori – tipo Weber che però presenta ai tuoi occhi la gravissima pecca di non essere marxista (nessuno è perfetto) o il Salvioli che non ti frega una cippa – retrodatarono alquanto la storia del capitalismo.

    Come ben sai, alla morte di Marx le posizioni dei suoi eredi prima si sdoppiarono, poi si quadruplicarono, poi si ottuplicarono eccetera eccetera. Credo che attualmente siamo ad oltre cinquemila interpretazioni “rivedute corrette” di Marx. Il che lo rende anche divertente: Marx come il prezzemolo, ovunque tu lo metti, lui ha un suo perché.

    A casa ho un “Marxismo e cristianesimo” del peraltro dottissimo e rispettabilissimo teologo e sacerdote Giulio Girardi, che a me è piaciuto alquanto: come vedere un quadruplo salto mortale con doppio avvitamento nel cerchio di fuoco, sopra una gabbia di leoni affamati.

  379. aldo ha detto:

    come cantava i muleti cubana se capiva poco, eco l’inno cubano (la bayamesa) con testo originale:

    http://www.youtube.com/watch?v=m_iXh_iwrwA

    e come lo go trovà tradoto in italian:

    “Alla lotta correte bayamesi
    che la patria vi guarda orgogliosa
    non temete una morte gloriosa
    che morire per la patria è vivere!
    Vivere in catene è vivere
    sottomessi all’affronto e alla riprovazione
    ascoltate il suono del bugle
    Alle armi, valorosi, correte”

    Se podessi adotar questo: metemo italiani al posto de bayamesi e po’ bon!

  380. hobo ha detto:

    @io vorrei…

    ho forse detto che il fatto di non essere marxista sia una pecca di weber?

    ho semplicemente detto che non si puo’ citare weber come marxista.

  381. aldo ha detto:

    come motto podessimo adotar sta frase de Che Guevera:

    “L’unico eroe di cui il mondo ha mai avuto bisogno si chiama Giuseppe Garibaldi”

    ciò, al Che ghe piaseva Garibaldi, no Radetzky, che strano!

  382. Fiora ha detto:

    @377 ormai nell’aulica tenzone non mi ci metto, vuoi per ignoranza (?) vuoi per noia …MA CONTESTO al mio caro discolo l’affermazione che insegnare ai nostri piccoli discenti ANCHE l’Inno Nazionale,sia insegnargli il nazionalismo.
    Per carità! Anzi ti dirò che sarebbe buona cosa fargli mandare a memoria anche qualche cantica del Poeta…alla vecchia!
    Penso pure che accanto alle Cantiche, al mantra Silvio dimettiti, pure Fratelli d’Italia anche l’iconico di sinistra Benigni la conosca a menadito.
    E insegnare a piccini ed a grandi che confondono o omologano i termini, la differenza tra nazionalsimo ed amor di Patria 😉 ?!

  383. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @331 IO VORREI et ALIAS VARI( ossia colui che odia i triestini e la triestinità)

    “Vai tranqui, ché ti si alza la pressione”

    Omo mio ti no te me fa alzar la presion co’ i tui comenti , ti te me fa vinir la nausea!!!

    Te par de ‘sser chissa chì e no te son nianca chissa cossa !!!

    Te son solo che un “copycat” che pensa
    che cultura xe sinonimo de wikipedia !!!

    Po’ te pensi de ver credibilità dopo che te gà tocà cambiar nome!!!!

    Ma che omo te son ??? Ma te sa coss’ che xe la dignità ???

  384. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @360 RUPEL : Ma cossa nianche te ghe rispondi al venezian ,no te ga capì che el xe
    baziloto. Co te parli de Austria xe un invito a noze e el te fa caccia al sbaljo perchè ti te disi a memoria e lù el copia sempre.
    Xe un analfabeta de ritorno dei !!!

  385. Rupel ha detto:

    @ 389
    te gà rason xe mejo ignorar, tanto nol capisi
    e non capirá mai

  386. Fiora ha detto:

    penso ch’el concetto de triestinità no sia in antitesi con quel de Italianità…almeno nel mio cuor xè spazio per entrambi.
    Quanto a tirar livori addosso al prossimo,a base de “copiòn” ” analfabeta ” ecc. ecc. , CHIUNQUE de voi se metti a spacciar el verbo (el suo! ) xè automaticamente in odor de Wikipedia & affini. o pensé de apparir cola scienza infusa? A parte gli improperi che xè d.o.c. per el resto sfoiè,legè e postè ognidun per la sua parrocchia. Anche interessante,ma niente de novo,ragazi! E soprattutto lassemelo dir, niente più de inerente col titolo de sta discussion

  387. Io vorrei... ha detto:

    Ecco, bravi: voi della Trimurti (manca solo il buon Sandi) in salsa nazional-triestina fate come suggerisce Rupel (quello che non imbrocca un numero a pagarlo): ignoratemi. Lonzar non avrà più crisi di nausea e vivrete tutti meglio.

    @ aldo
    L’altro giorno mi sono scaricato (era fra i libri gratuiti) sul mio Kindle “I mille”, il pamphlet di Garibaldi. Lo si può leggere anche (in PDF) qui: https://docs.google.com/viewer?url=http://www.liberliber.it/mediateca/libri/g/garibaldi/i_mille/pdf/garibaldi_i_mille.pdf

    La prefazione è già di per sé interessantissima: un attacco diretto alla monarchia e alla chiesa che se lui non si fosse chiamato Garibaldi credo l’avrebbero schiaffato in galera seduta stante. Anche il testo è godibilissimo. Lo consiglio.

  388. Fiora ha detto:

    e ad onore del “reduce” (? 😉 ) aggiungo che a darvi ragione tra di voi con eventuale contorno di di tirate filoAsburgiche dello sdegnosamente “ritirato sull’Aventino” ( 😉 ) COL CAVOLO sareste arrivati a quota post 390!

  389. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @391 FIORA :Che ormai semo andai “off topic”
    te gà ragion, te gà ragion 2 x sui livori !!
    Però a prescinder dele proprie opinioni ,quando un da contro tacando un toco
    ciolto da Wikipedia,un se senti ciolto in giro,
    perchè o uno dà farina del proprio saco e fa analisi e sintesi dele sue conoscenze e esperienze personali o altrimenti el te pol dir va a veder a pagina…de quel libro o guardite in rete questo etc.etc, ma far passar per tuo quel che no xe tuo no me par fin…

    Bona fine e bon principio !!!!

  390. Io vorrei... ha detto:

    @ Lonzar
    Mi sa che fai un po’ di confusione: dov’è che qui ho citato wikipedia come fosse farina del mio sacco? Sai dove l’ho utilizzata in questo thread? Per controllare i testi degli inni nazionali europei. Perché Sandi affermava che il nostro era l’unico che parlava di guerre e se la prendeva con altri popoli. Con un giretto su Wikipedia ho scoperto che l’aveva raccontata grossa. Adesso cosa pretendevi: che uno conoscesse a memoria TUTTI i testi degli inni europei?

    Dài Lozar: un minimo di elasticità!

  391. Fiora ha detto:

    @392 Avrei invece caro che tu mi nominassi i membri della tua personale Trimurti.
    Non vorrei esserne parte.
    Ho altro piglio. Altra appartenenza. Né ieri né domani ci appartengono.
    Oggi Trieste è città della Repubblica Italiana.
    PUNTO

  392. Rupel ha detto:

    @ 392
    gò l `impression che le tue nozioni de storia te le gà magnade a cuchari, purtroppo , per tì, dalla pignata sbagliada

  393. Mauricets ha detto:

    la piu grande capitalista europea, e forse mondiale, affonda le radici nel tempo. casa di Windsor. o meglio il casato di Sassonia-Coburgo-Gotha.casato germanico.

    i capitalisti e banchieri ebrei ancora piu radicati nel tempo sono.

    i burattinai odierni sono eredi delle monarchie e dei faccendieri del passato.
    le rivoluzioni non hanno cambianto niente.
    hanno alzato solo polvere.

    nella comunità ebraica si sa, per ognuno dei propri apparteneti, da quale tribu discende.

    il capitalismo è nato con l’uomo.
    quando finirà l’uomo terminera anche il capitalismo.

  394. Mauricets ha detto:

    392Io vorrei
    ma che fosse anticlericale e antimonarchico il Garibaldi questa è cosa nota.
    la sanno anche i sassi.

    celebre la frase:
    Il prete è l’assassino dell’anima poiché in tutti i tempi egli ha fomentato l’ignoranza, e perseguito la scienza.

    Giuseppe Garibaldi, Proclama agli elettori, 1867

    oppure:
    È stato il prete che ha avuto il merito di educare gli italiani all’umiliazione ed al servilismo. Mentre lui si faceva baciare la pantofola dagli imperatori, chiedeva agli altri esercitassero l’umiltà cristiana.

    Giuseppe Garibaldi, Clelia o Il governo dei preti, 1870

    ma se voltete li trovate qui:
    http://www.aforismario.it/aforismi-anticlericali.htm

  395. Mauricets ha detto:

    Caro hobo, dalla sinistra facile, gia i greci avevano capito tutto:

    Uno spartano domandò a un sacerdote che voleva confessarlo: “A chi devo confessare i miei peccati, a Dio o agli uomini?”. “A Dio”, rispose il prete. “Allora, ritirati, uomo”.

    Plutarco, Detti dei Lacedemoni, I-II-sec.

  396. Tergestin ha detto:

    @ Fiora

    “Oggi Trieste è città della Repubblica Italiana.
    PUNTO”

    Difati varda come la xe ridotta, da quando ga sta fortuna.

  397. belfagor ha detto:

    Domanda per hobo,o per chi sa

    Perchè la base della canzone dei arbeiter von Wien xe uguale a quella del primo battaglione Garibaldi?

    http://www.youtube.com/watch?v=2pmG7j5uLZI

    http://www.resistenzatoscana.net/documenti/canti_divisione_italia.ogg(minuto 2:30)

    Grazie

  398. Mauricets ha detto:

    401Tergestin
    sta sempre meglio di quelli oltre rabuiese.

  399. Io vorrei... ha detto:

    @ Fiora
    Non sei nella Trimurti. Nella Trimurti c’è il re-convitato-di-pietra che è il futuro monarca d’Austria Asburgo quando tornerà sul trono (nell’anno di San Mai), il principe reggente è Sandi (in realtà ancora non capisco da dove venga il suo ramo paterno: mi sa che ci sono ampie cappellate di regnicolite acuta nel suo albero genealogico. Un po’ come la Rosy Mauro leghista terrona) e i paggi sono Rupel o Tergestin. Lonzar è un po’ Trimurti e un po’ no. S’incazza il più delle volte per misunderstanding, ma non se ne accorge nemmeno se glielo spieghi.

    Tu invece sei qui dentro la persona che più identifico col “triestino tipico” da me incontrato in questi ultimi otto anni di frequentazione continua della città. Per motivi – tutti positivi, per carità! – che se vuoi ti spiegherò in privato.

  400. Tergestin ha detto:

    @ Luigi

    Mi Sandi lo reputo un amico e una persona con cui go alcune -non tutte- idee in comune.

    Detto questo. Ti te son da una vita su ‘sto blog che te lecchi oscenamente el cul a tuto quel che sa de “potere costituito”: la cesa, el nazionalismo, i mega-appalti….. e te se permetti de darghe del paggio a qualchedun?
    Se mi go fato la vita che go fato e vivo con sicuramente molti meno schei de ti, xe anca perche’ me son rifiutado de far el paggio de qualchedun dal primo giorno che go messo pie in prima elementare.

    Bon anno, caro!

  401. Io vorrei... ha detto:

    @ Tergestin
    Come volevasi dimostrare.

    @ Belfagor
    L’utilizzo di varie e precedenti melodie per i canti partigiani non è per nulla raro.

    Questa è la fonte per “Fischia il vento”: http://www.youtube.com/watch?v=2SLvtP6KMUM

    La “Badoglieide” (http://www.youtube.com/watch?v=Z__FzL3rpSY) deriva da un canto tradizionale toscano.

    “Pietà l’è morta” (http://www.youtube.com/watch?v=0u6fElLEfm0) deriva dal canto degli alpini “Sul ponte di Perati” (http://www.youtube.com/watch?v=uOQk7ujb9Ok) che a sua volta è un’elaborazione di un canto popolano precedente.

    E così via.

  402. hobo ha detto:

    @belfagor
    si’, iera una canzon dela rivoluzion russa.
    tante canzoni dela rivoluzion russa le xe stade riprese in giro pel mondo. per esempio la “varshavianka” xe diventada “a las baricadas”, inno dei anarchici spagnoli nel ’36.

  403. Mauricets ha detto:

    per tutti quelli che odiano l’italia e gli italiani:

    Mario Draghi: the central banker who stood tall amid the chaos

    http://www.thetimes.co.uk/tto/business/industries/banking/article3643823.ece

    ciucciatemi il calzino.

  404. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @398 MAURICETS :

    “nella comunità ebraica si sa, per ognuno dei propri apparteneti, da quale tribu discende ”

    Hey ! Antisemitismo no grazie !

  405. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @398 MAURICETS :

    “i capitalisti e banchieri ebrei ancora più radicati nel tempo ”

    Ol3 aver “letto” Marx te ga leto anche
    “Mein Kampf” ,me auguro che non te sa el significato dela tua afermazion sui Ebrei !!!

  406. Mauricets ha detto:

    411

    Giampaolo Lonzar
    sei proprio patetico.
    non vi è niente di male in quello che ho scritto.
    dimostra il contrario.
    e non sai nemmeno cosa sia l’antisemitismo.

    visto che anche gli arabi sono semiti:

    I Semiti sono tutti i popoli che parlano, o hanno parlato, lingue collegate al ceppo linguistico semitico (tra questi Arabi, Ebrei, Cananeo-Fenici, Cartaginesi, Maltesi).

    http://it.wikipedia.org/wiki/Semiti

  407. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @405 IO VORREI et alias vari ( ossia colui che odia i triestini e la triestinità)

    Primo mi no me ‘rabio per misunderstanding
    mai ; mi fazo comenti o opinioni personali.
    Roba che ti non te son capace,perchè l’insulto o la velata ofesa o altro xe solo tue perchè te so italian ,mi no la fazo istintiva come ti ,ma se la xe, la xe voluta;inoltre te so italian perche l’ofesa xe sempre sula salute ,sula fisicità,su lo stato mentale ;alora o te son italian ti o son italian mi; tuti e due italiani semo solo sula carta e no sicuro de testa: questa xe la diferenza sostanziale.

    Per cui ti no te rivarà mai a capir Trieste
    nela sua anima e te ‘varà sempre un senso de frustrazion per no ‘sser al livelo de la sua cultura che xe unica e diversa da quela italiana, che piasi o no piasi xe cussì.

    A dimostrazion de quel che go dito te fa classificazioni ” trimurti” e, cioè ti con do righe de posts te ga capì tuto de tuti.

    Concludo con un vecio modo de dir : “prima de rider dei altri ghe vol saver rider prima de si stessi”

    Pertanto de una sola roba te critico fortemente :

    “Te son privo del ogni senso umoristico,
    sopratuto del humour triestin-giudaico”

    e questo o te son nato,o te son de famiglia,
    ote son de storia e purtropo per ti no te
    lo gavarà mai ,e questo te darà sempre un gran fastidio!!!!!

  408. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @412 MAURICETS :

    Ti come al solito te credi de saver e no te sa niente ;

    alora metemola cussì nela mia famiglia semo
    quasi 10 ebrei tra praticanti e non.

    Quel che te ga scrito in America te saria za in buso ,qua in Italia se te ga un amico avocato informite e te vedarà quel che’l te disi.

    Po’ xe inutile che te me spieghi coss’che xe
    i grupi semitici, mi per esempio se te me lo domandavi te lo disevo senza romperghe a Wikipedia ;se te vol saver de più legi
    The Semitic Languages Robert Hetzron 1997 Routledge

  409. Mauricets ha detto:

    414

    Giampaolo Lonzar
    mettiamo cosi, io sono sposato con una ebrea atea, e non ho scritto niente di antisemita.

    dimostra il contrario.
    dimostra che sapere le proprie origini è antisemitismo.
    dimostra che il scrivere che nella storia i banchieri ebrei abbondano è antisemitismo.

  410. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @412 MAURICETS :
    senza che te se rompi tropo te dago mi i grupi semitici che li go tirai fora del libro,dopo te va in Wikipedia e te espandi la conoscenza :
    Semitico Antico :
    Akkadian
    Amorito e Eblaito
    Aramaico
    Ugaritico
    Ebraico antico
    Fenicio e Cananita orientale
    Arabo classico
    Sayhadico (arabo epigrafico meridionale)
    Ge’ez(etiopico

    Semitico moderno :

    Dialetti arabi e Maltese
    Ebraico moderno
    Neo aramaico
    Moderno arabo meridionale
    Tigrinya
    Tigrè
    Amarico e Argobba
    Arari
    Gruppo siltico; Gurage orientale
    Etiope meridionale esterno

    contento !!!!

  411. Mauricets ha detto:

    416

    Giampaolo Lonzar
    quindi vedi che il termine antisemita non vuole dire niente.
    è un termine usato in modo errato.
    o no?

  412. Fiora ha detto:

    @413 sul nostro morbìn yddish son pienamente d’accordo con ti,Giampaolo. INIMITABILE!

  413. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @417 MAURICETS :

    Te saverà alora coss’che xe ADL :

    ANTI-DEFAMATION LEAGUE

    ti che te pensi che tuto xe scrito in Wikipedia , clica ,legi ! xe sia in Inglese che in Italian.

    Bona letura ,’desso sero e se sentimo l’ano prossimo

    PS : Però quela sui banchieri la xe scrita anca in Mein Kampf.

    e anca me par ne ” I 7 savi de Sion” che jera
    propaganda nazista.

  414. Fiora ha detto:

    tanto per restar sul prtico. de ieri in qua go parlà con una ventina de persone de estrazion e de età diversa. ” cos’ te par se i ghe impara l’Inno Nazional ai muli de scola?” go domandà con noncuranza.
    Credeme o no la risposta UNANIME xè stada ” IERA ORA !” e…senza risalir ai Egizi! ;-).

  415. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @ 413 FIORA : ….INIMITABILE…. 🙂

    Auguri nuovamente di Buona Fine e Buon Principio 2013 !!!!

    Viva l’A. !!!! 🙂

  416. Mauricets ha detto:

    419

    Giampaolo Lonzar
    io ho letto questo invece qua:
    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/10/16/warburg-banchieri-di-un-epoca.html
    “I WARBURG BANCHIERI DI UN’ EPOCA”

    saranno nazisti?
    faranno difamazioni anche loro?

  417. Mauricets ha detto:

    419

    Giampaolo Lonzar
    ti consiglio di leggere attentamente, molto attentamente.
    visto che è a questo mi riferisco:

    “Gli ebrei possono maneggiare danaro perchè questa è una delle poche professioni loro consentite (e proibite sino a qualche decennio prima ai cristiani sotto pena di scomunica) oltre a quelle di medico, speziale, artista e poche altre. Banchieri per obbligo, dunque, e non per vocazione”
    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/10/16/warburg-banchieri-di-un-epoca.html

  418. Mauricets ha detto:

    Giampaolo Lonzar
    e ora mia moglie conferma.
    un suo avo era di professione medico.
    una dele professioni consentite.

    Giampaolo Lonzar, tu trai conclusioni afrettate e fallaci.
    ma ti perdono.

  419. Mauricets ha detto:

    424Giampaolo Lonzar

    Mauricets
    la famiglia di mia moglie serviva alla corte del papa, erano principi, e alla corte degli Este.

  420. Io vorrei... ha detto:

    @ Lonzar

    A me piace osservare e commentare. Se uno per esempio afferma che “gli italiani” (presi a mazzo) sono quelli che piazzano “l’insulto o la velata offesa”, io registro e commento qui dentro: “Questo qui dev’essere un razzista”. Altri commenti personali li tengo per me, per carità di Patria.

    Se poi leggo che lui crede che esistano i “7 Savi di Sion”, allora capisco ancora un po’ di più: questo qui che prova a smerdare gli altri per il loro livello di cultura, non sa distinguere fra i “7 nani” e i “Savi di Sion” (lasciando perdere il fatto che i “Protocolli” dei Savi di Sion non sono propaganda nazista, essendo usciti agli inizi del XX secolo.

    E allora domando: posso leggerissimamente prenderlo per i fondelli, questo qui che pretenderebbe di insegnar cultura agli altri?

  421. Mauricets ha detto:

    427

    Io vorrei
    il livello di cultura, spesso, non è direttamente proporzionale all’intelligenza.
    e non c’entra nemmeno con il grado d’istruzione.

  422. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @426 MAURICETS : quello di cui tu parli e’ l’origine dell’attività dei feneratori ,delle attività permesse e che erano legate a disposizioni più di origine cattolica che politica che nulla ha a che vedere con quello di cui parlo io di più recente istituzione.Qualche decennio credo dopo la 1a guerra mondiale.
    Per il resto anche nella famiglia, sarti,erboristi,farmacisti,medici ,commercianti di tessuti …

  423. Rupel ha detto:

    @ 405
    son molto onorà che te me gà definido paggio, in ogni caso molto mejo che esser, come ti, un leccacul dell `italia fatta de ladri, imbnroioni e puttane robe da vomitar, me domando, te gà propio una faccia de bronzo per non vergognarte ??

  424. Giampaolo Lonzar ha detto:

    IO VORREI e pisderie varie :

    Allora su SION hai ragione tu, ho fatto un refuso in ogni caso era incompleto in quanto volevo dire che i nazisti lo avevano adoperato per la loro propaganda, come altri libri anche se non coevi.
    Qui ti son grato della correzione perchè 7 erano oltre che i nani anche i “Pilastri della saggezza”

    Per il razzismo ,ho le scatole piene di questa parola che ormai viene usata ed abusata dai politici quando vogluiono dissentire ed altro non hanno.

    Poi ti propongo un’affare a senso unico che sarai d’accordo ! Firmerò ogni mio post così :

    Se quanto scritto e’ contrario al pensiero di IO VORREI ha ragione Lui da morire !!!

    Così ti risparmio la risposta e controrisposta
    praticmente a mia ragione o torto per postulato hai sempre ragione tu.

    Risparmiamo sia la mia che soprattutto la tua noia a tutti. Ti pare ragionevole ????

  425. Io vorrei... ha detto:

    Alè: standing ovation per Rupel. Un altro cui è scoppiato il fegato!

  426. dimaco il discolo ha detto:

    432 comenti sul ino dei memele.
    buon ano

  427. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @426 MAURICETS :

    Senza leggere la Repubblica un mio lontano parente scrisse una monografia :

    ” Gli Ebrei Feneratori a Capodistria ”
    di F. Majer – 1914 tipografia Carlo Priora

  428. Io vorrei... ha detto:

    @ Lonzar

    Non sono riuscito a leggere tutto il tuo commento: troppo lungo e sto per uscire per il cenone. Disponi pure: sono d’accordo per principio. Ovviamente poi mi rimangerò la parola mille volte, altrimenti che italiano sarei?

  429. Giampaolo Lonzar ha detto:

    IO VORREI e pisderie varie :.. el mio comento xe longo …

    Xe come dir che’l manigo parla mal de la manera

    POSTULATO : ga sempre ragion el baziloto venezian

  430. Mauricets ha detto:

    436

    Giampaolo Lonzar
    ho letto il pdf, interesante.
    forse mio suocero conosce la pubblicazione. ne parlerò.

    anche se lui è molto riservato. le cose che mi ha raccontato sulla sua famiglia sono molto limitate, perfino con la figlia ne parla poco.

    io sono ha conoscenza di pochisssimi episodi della sua vita familiare.

    e penso anche i meno importanti in definitiva.

  431. Fiora ha detto:

    @436 “baziloto Venezian” 😀 😀 😀

    Cocolissimo! Familiare e nient’afato ofensivo. mi in “Lu'” lo adotassi come novo nick.
    No so se sia morbìn yddish, ma xè INIMITABILE

  432. Bibliotopa ha detto:

    #431 Sette le stelle dell’orsa maggiore- sette le note della mia chitarra ( oltre ai nani e ai Pilastri),le sette chiese d’Asia, il settimo sigillo. i sette sacramenti sette spose per sette fratelli, i sette samurai…
    buon anno a tutti, mi sento buona, italiani e non italiani!

  433. Fiora ha detto:

    Bibliotopa un quesito che me risolveria le mie lacerazioni.
    Nel cuor de una Triestina de appartenenza Italiana,el viva l’A. pol coesister con Fratelli d’Italia?
    Un tuo SI? me farìa scuminziar ben l’anno!

  434. Fiora ha detto:

    in equilibrio sula maledeta barca e in gramaglie per la Defonta…ah che vita, povera mi! 🙁

  435. Io vorrei... ha detto:

    @ Bibliotopa

    – I sette re di Roma
    – Le sette virtù teologali
    – I sette peccati capitali
    – I sette sigilli dell’Apocalisse
    – Le sette meraviglie del mondo antico
    – La guerra dei sette anni
    – I sette giorni della settimana
    – Sudare sette camicie
    – Sono al settimo cielo
    – Sette anni in Tibet
    – Le sette note musicali

    Arriveremo a settecentosettantasette commenti?

  436. Bibliotopa ha detto:

    Fiora, secondo mi tuto dipendi del significato che te ghe dà ale due espressioni, sopratutto al viva l’A. Se el xe un ricordo de un tempo felice (?) o un grido de guerra.

  437. Bibliotopa ha detto:

    e anche el inno de Mameli, se xe una lode al Italia come che la xe o come se volessimo che la fussi e come probabilmente la sognava el povero Mameli.

  438. Bibliotopa ha detto:

    #442 ah no, per una volta non sei infallibile! le virtù teologali sono tre : fede speranza e carità e arriviamo a sette solo se ci aggiungiamo le 4 virtù cardinali: prudenza, giustizia, fortezza e temperanza!

  439. Fiora ha detto:

    @443 Acuta e saggia risposta, bibliotopa.
    Delle due ,la prima che hai detto,ovviamente. Nostalgia di un'”età dell’oro” che forse tale non era mai,ma che dalla tradizione orale dei veci di parte paterna e dall’appassionato scavare leggendo storici come Herre ed autori come Roth ho finito per crearmi ad innocuo uso personale& patoco.
    Grassie, bela!

  440. Bibliotopa ha detto:

    e questo? che ve ne pare? la musica è qualificata:
    Giuriam, giuriamo
    Pei nostri danni,
    Per gli avi nostri,
    Pe’ nostri affanni,
    Al Dio de’ regi
    E de’ pastor,
    Di tutti abbatter
    Gli empi oppressor.

    Se qualche vil
    V’ha mai tra noi,
    Lo privi il sol
    De’ raggi suoi,
    Non oda il ciel
    La sua preghiera,
    E giunto il fin
    Di sua carriera,
    Gli neghi tomba
    La terra ancor.

    chi lo conosce?

  441. Io vorrei... ha detto:

    In quanto a canti antiaustriaci (brani sparsi):

    Io vorrei che a Metternicche
    gli tagliasser le basette;
    vorrei farne le spazzette
    per le scarpe del su’ re.

    Io vorrei che a Metternicche
    gli tagliasser le budelle;
    vorrei farne le bretelle
    per le brache del su’ re.

    Io vorrei che a Metternicche
    gli mozzassero la testa:
    vorrei farne una gran festa
    nel palazzo del su’ re.

    ————————-

    Non è fraterna guerra
    la guerra ch’io farò;
    dall’italiana terra
    lo straniero caccerò.

    L’antica tirannia
    grava l’Italia ancor:
    io vado in Lombardia
    incontro all’oppressor.

    —————————

    Ribelli ai tiranni di sangue bagnammo
    le zolle d’Italia fra l’armi sposammo
    in sacro connubio la patria al saper.

    Ed essa faremo co’ petti, co’ carmi
    superba nell’arti, temuta nell’armi,
    regina nell’opre del divo pensier.

    Ed essa faremo col core e con l’armi
    l’Italia dei padri sognata ne’ carmi
    l’Italia redenta dal giogo stranier.

    ——————————–

    E la bandiera di tre colori
    sempre è stata la più bella:
    noi vogliamo sempre quella,
    noi vogliam la libertà!

    E la bandiera gialla e nera
    qui ha finito di regnare,
    la bandiera gialla e nera
    qui ha finito di regnare

    Tutti uniti in un sol patto,
    stretti intorno alla bandiera,
    griderem mattina e sera:
    viva, viva i tre color!

    ——————————–

    Va fuori d’Italia
    Va fuori ch’è l’ora
    Va fuori d’Italia
    va fuori o stranier!

    ——————————-

    Voi chiusi nei borghi, voi sparsi alla villa,
    udite le trombe, sentite la squilla
    che all’armi vi chiama del vostro Comun!
    Fratelli, a’ fratelli correte in aiuto!
    Gridate al Tedesco che guarda sparuto:
    l’Italia è concorde, non serve a nessun!

    ——————————–

    Mia carabina, tu sei fremente
    come fanciulla pel damo assente.
    Brami di guerra la danza orrenda
    come fanciulla che il ballo attenda;
    il fiero lampo che da te sorte
    grida ai Tedeschi: Ruina o morte;
    ed io rispondo: Morte e ruina,
    mia carabina.

    Mia carabina, talor s’appanna
    il terso acciaro della tua canna;
    e la tua bocca sussurra e noma:
    Roma e Venezia, Venezia e Roma.
    Ed io rispondo: che più ti resta?
    Lupa ti scuoti; Leon, ti desta,
    La via si calchi di Nabresina,
    mia carabina.

    Mia carabina, tu mai non dici
    – troppi nel campo sono i nemici –
    chiedi sol quanti per opra mia
    mordon la terra nell’agonia.
    E se ti metto la daga in testa,
    sembri una sposa vestita a festa,
    e meni orrenda carneficina,
    mia carabina.

    Mia carabina, questi stranieri
    spuntare i nostri pennacchi neri
    dell’Alpi in vetta presto vedranno,
    e i vanti in gola ricacceranno.
    Tra le due schiatte pose natura
    codeste rocche, codeste mura.
    A ripigliarle Dio ti destina,
    mia carabina.

    ——————————-

    Il dardo è tratto, di terra in terra
    suona l’allegro squillo di guerra;
    l’Italia è sorta dall’Alpi al Faro,
    e vuol col sangue che l’è più caro
    segnar le tracce dei suoi confini.
    Al nostro posto, Garibaldini!

    Avanti, urrà!
    L’Italia va!
    Fuori, stranieri,
    fuori di qua !

    ————————

    Suona la tromba: ondeggiano
    le insegne gialle e nere.
    Fuoco! perdio, sui barbari,
    sulle vendute schiere.
    Già ferve la battaglia
    al Dio dei forti, osanna!
    le baionette in canna
    è giunta l’ora di pugnar!

    Non deporrem la spada
    non deporrem la spada,
    finchè sia schiavo un angolo
    dell’itala contrada.
    Non deporrem la spada
    non deporrem la spada,
    finchè non sia l’Italia
    una dall’Alpi al mar.

    ———————————

    Impugna le bombe d’Orsini,
    prepara il pugnale alla mano,
    a morte l’austriaco sovrano!
    Noi vogliamo la libertà.
    A morte Franz! Viva Oberdan!

    Vogliamo spezzare per sempre
    la dura servile catena;
    a morte gli Ausburgo-Lorena!
    Noi vogliamo la libertà.
    A morte Franz! Viva Oberdan!

    Vogliamo gridar: Viva Italia!
    vogliamo al dolore uno sfogo!
    Squassiamo l’austriaco giogo,
    Noi vogliamo la libertà.
    A morte Franz! Viva Oberdan!

    Sul nodo che il collo ti serra
    giuriamo “faremo vendetta”!,
    fratelli, già l’ora s’affretta
    in cui riavrem la libertà.
    A morte Franz! Viva Oberdan!

    Vogliamo schiacciar sotto il piede
    l’odiata austriaca insegna;
    già l’ora è vicina e segna
    la degna fine di Franz Josèph!
    A morte Franz! Viva Oberdan!

    Già fiere, superbe, s’avanzano
    impavide le itale squadre.
    Invan non t’invocammo, o madre,
    o Italia, noi torniamo a te!
    A morte Franz! Viva Oberdan!

    ———————————-

  442. Bibliotopa ha detto:

    ma non tutte con musiche di un musicista quale Rossini

  443. belfagor ha detto:

    Wilhelm Oberdank era un terrorista

    http://www.atrieste.eu/Forum3/download/file.php?id=3971&sid=e995e9460e86eff125ab647e378689d3&mode=view

    …dopo esser stato impiccato,lo decapitarono e portarono la testa in esposizione al museo criminale di Vienna.”Martire” strumentalizzato,tipicamente italiano.

  444. Io vorrei... ha detto:

    E bravo belfagor! Temevo di non riuscire ad arrivare a 700 commenti, ma tu ci ridai nuova linfa, s’un argomento fesco fresco di stampa.

    Credo che Trieste sia l’unica città dell’intero globo terracqueo dove ancora si discute su Oberdan.

    E poi dici…

  445. capitano ha detto:

    Come se in rete non ci fosse mezzo sito di serenissimi che ce l’hanno ancora con Napoleone.

  446. Fiora ha detto:

    @452 diletto “baziloto” (carina e per nulla irrispettosa la definizione che ti ha dato Lonzar.altrimenti non mi permetterei…)
    mi pare ovvio che di tutto l’orbe terraqueo solo a Trieste, sua città natale si continui a discettare di Herr Wilhelm Oberdank in arte Guglielmo Oberdan.
    Per la mia vecchia Gabrovitz era un traditore, per quella regnicola, un eroe.
    Per me un personaggio storico che evidentemente sentiva un’appartenenza che non coincideva con la cittadinanza.
    Scannarsi a posteriori con giudizi temerari nella misura in cui sono postdatati mi appare ridicolo.

  447. Io vorrei... ha detto:

    @ capitano
    Appunto: il Triestino che discetta di Oberdan – ai miei occhi – è come il veneto che se la prende con Napoleone.

    @ Fiora
    D’accordo con te. Personaggio storico da giudicare dal punto di vista storico considerato il suo tempo. Anche se ritorna spesso nei sogni di belfagor. O almeno così pare.

  448. Fiora ha detto:

    @453 e come no,capitano?! c’è chi si veste da gladiatore e si allena a combattere e da vichingo se è per quello…
    L’importante è non prendersi troppo sul serio,però 😉

  449. Mauricets ha detto:

    451

    belfagor
    per i tedeschi i partigiani erano terroristi.
    per altri eroi.

    per gli occidentali i talebani sono terroristi.

    per gli afghani martiri.

    le menti semplici si lasciano plagiare.

  450. Fiora ha detto:

    a volerlo proprio giudicare dagli atti,senza tirate trionflistiche e/o moralistiche di parte, il povero O. ( per evitare doppioni di nome e cognome 😉 ) de cuius al 451 e segg. mi appare senz’altro un perdente.
    non ha cambiato nulla, perché il Povero Nostro Franz se n’è andato a 86 anni di polmonite nel suo letto e il povero nostro O. ci ha lasciato le penne che aveva da poco la barba…

    almeno il serbo Gavrilo con la pistolettata di Sarajevo andata a segno qualche pedina l’ha mossa…eccome se l’ha mossa!

  451. hobo ha detto:

    @457

    i partigiani erano banditi non solo per i tedeschi, ma anche per quegli italiani che aderirono alla repubblica di salo’. rodolfo graziani promulgo’ un editto che condannava a morte tutti partigiani e i renitenti alla leva.

    nel marzo del ’44 gli operai del nord italia scioperarono per una settimana (fu la piu’ imponente manifestazione di massa nei territori occupati dalla germania). la repressione fu durissima, ci furono migliaia di arresti e deportazioni nei lager tedeschi (piu’ di 500 solo a sesto san giovanni). le liste degli scioperanti furono compilate dagli industriali, e i rastrellamenti e gli arresti furono compiuti dalla guardia nazionale repubblicana, con la collaborazione della legione autonoma “ettore muti”.

  452. belfagor ha detto:

    Градска управа Сарајева намјерава да средином 2014. године у сарадњи са властима Беча организује обиљежавање стогодишњице Сарајевског атентата, а главна порука манифестације биће да је Гаврило Принцип српски терориста који је својим непромишљеним чином трајно нарушио добре односе Босне и Аустрије и непотребно одвео свијет у крвопролиће.

  453. aldo ha detto:

    @451 Belfagor

    “Wilhelm Oberdank era un terrorista”

    Terrorismo di stato contro popoli oppressi e individui con idee repubblicane e di libertà era quello dell’impero asburgico e della sua gallina che reggeva su una zampa il simbolo del potere aristocratico-militare, e sull’altra zampa, il simbolo del potere clericale.
    Oberdank era fuggito in Italia non perchè era un irredentista italiano, ma per non andare a combattere contro i fratelli slavi bosniaci, quando l’impero terrorista li stava per invadere, mentre la borghesia italofona triestina se ne sbatteva e continuava a far soldi con i suoi traffici.
    In Italia Oberdank non ha avuto miglior sorte e, per le sue idee anarco-repubblicane, è stato perseguitato dalla polizia dei Savoia, alleata degli Asburgo nella Triplice e anch’essa impegnata in imprese imperialiste simili a quelle asburgiche.
    L’attentato contro Cecco Beppe, detto l’impiccatore, in un periodo in cui fiorivano, a mio avviso sbagliando, gli attentati per vendetta contro i despoti, è stata una ingenua cazzata dettata dalla disperazione, non c’è dubbio.
    Ma è diventata un simbolo per gli oppressi e, in ricordo dell’esecuzione di Oberdank, negli anni successivi, manifestavano in Italia, in Spagna e in giro per l’Europa, socialisti, repubblicani e anarchici, repressi dalla polizia, tanto che Costa, fondatore del Partito Socialista si beccò tre anni di galera da un regio tribunale proprio per una manifestazione in ricordo di Oberdank.
    Così, nell’ambiente anarco-repubblicano nacque la canzone in suo ricordo:

    Les anarchistes – Inno a Oberdan:
    http://www.youtube.com/watch?v=mBl_-CYGZys

    Questa canzone fu poi cantata anche dai partigiani durante la resistenza e divenne patrimonio della sinistra in generale:

    http://www.sitocomunista.it/canti/cantidilotta.html
    (qui è cantata dai Gufi, ma la cantava anche Milva alle feste dell’Unità e dell’Avanti)

    E’ vero che nel ventennio i fascisti cercarono di arruolare Oberdank come un nazionalista, ma lo fecero anche con Garibaldi, Mazzini e tanti altri, come ricorda giustamente Paolo Rumiz in “Camicie Rosse”:
    “un po’ a corto di eroi, i nazionalisti reclutavano senza riguardo a sinistra. Lo fecero con Battisti, con Nazario Sauro e persino con Guglielmo Oberdan che era anarchico e per giunta sloveno”

    http://www.repubblica.it/rubriche/camicie-rosse/2010/08/30/news/bimbo_pistola-6614849/?ref=HREC2-4

    Paolo Rumiz lo stesso Paolo Rumiz che ha spesso ricordato, giustamente, quanto Trieste progredì nel periodo austriaco e che, altrettanto giustamente, ha recentemente scritto un articolo per ricordare che sarebbe ora di onorare anche i triestini che caddero dalla parte degli sconfitti durante la prima guerra mondiale.
    O Rumiz va bene quando dice queste cose, ma non va più bene quando, da garibaldino, quale si definisce, rifiuta la falsificazione storica reazionaria della memoria di Garibaldi, di Oberdank e di tanti altri?

  454. Fiora ha detto:

    ” L’Inno di Mameli e il senso d’appartenenza”:
    che c’azzeccano i post 457 e 459 e correlati?

    dopo i cenoni di Capodanno, non vi risulta indigesto perseverare nell’abbuffarvi di …cavoli a merenda! 😉
    quanto al commento 433 griffato dimaco, lo ritengo da cartellino rosso, ma non essendo io della stoffa di Sandi che chiama l’arbitro e pretende di far cadere teste di pensiero opposto,( ma pensanti! ) mi limito a rilevare che in un Paese garantista come il mio, con più eccezioni che regole, il termine “obbligatorio a scuola” sarà più teorico che effettivo e non prevederà né corte marziale, né rappresaglie e manco bocciature politiche,spacciate per alibi per battere la fiacca.
    Mi pare invece obbligatorio da parte di chi scrive pubblicamente , il RISPETTO per quella “paccottiglia retorica” che accanto alla bandiera costituisce il simbolo dell’identità di una Nazione.
    Vilipendio da web quale il definire “memele” l’Inno Nazionale, è mancare a quest’obbligo di RISPETTO.
    …che inoltre rema ovviamente contro allo spessore delle idee di chi così si esprime.

  455. hobo ha detto:

    @fiora

    te lo spiego subito, cosa c’entra il 459 col 457 e col senso di appartenenza.

    maurice, da mesi, e anche in questo thread, racconta la storiella dell’italia buona impegnata in una secolare lotta contro la germania cattiva, e si impadronisce della resistenza per usarla come sbiancante delle malefatte italiane. allora io ricordo a maurice che l’italia fascista era alleata della germania nazista, che i partigiani italiani venivano torturati, deportati o ammazzati direttamente da (o comunque con la collaborazione di) altri italiani, che non erano semplici collaborazionisti, ma anche prosecutori di un regime del tutto “autoctono” che esisteva gia’ da 20 anni.

    come dire: parliamo di patria, ok, ma di quale patria?

  456. Fiora ha detto:

    Tu hobo, hai testa e davanti all’evidenza,io m’inchino e…IMPARO!

  457. Fiora ha detto:

    ma con preciso riferimento al succitato post 433 dammi atto,hobo che in questo condominio che ci ospita ,mancando addetti alle pulizie la spazzatura faremmo meglio a conferirla nei cassonetti anziché spargerla in giro…

  458. Fiora ha detto:

    resto comunque dell’idea,hobo che il senso dell’appartenenza non sia fatto da razionale memoria storica e critica interpretazione postdatata con criteri odierni di eventi lontani.
    L’appartenenza è lingua,tradizioni emozioni umorismo gusti comuni che ti si insinuano nel dna e che ti fanno pensare al paese malridotto,bistrattato,umiliato, irriso dai suoi stessi abitanti, come alla tua Patria ,ad amarla NONOSTANTE e soprattutto MAI CONTRO!

  459. hobo ha detto:

    @fiora

    la si puo’ vedere in tanti modi. per esempio a me non pare che l’italia sia bistrattata e umiliata da qualcuno. al contrario, mi pare che abbia umiliato e bistrattato altri. vedi per esempio la faccenda dei maro’ arrestati in india.

  460. Fiora ha detto:

    ..e a quelli che s’atteggiano a cittadini del mondo ( sì ma da tastiera! ) e snobbano l’appartenenza come sinonimo di arretratezza e partigianeria, preciso che l’appartenenza NON esclude la critica delle pecche del Paese né la visione europeistica.
    Riconoscerci nel male e con buona pace vostra anche in tutto il bene alla base dell nostra unicità ed avviarci a fare l’Europa con il nostro bagaglio, beh! questo per me è APPARTENENZA.
    Viva l’Italia.

  461. bruno ha detto:

    un inno non si nega a nessuno, tutti sono liberi di insegnarlo, tutti sono liberi di impararlo, tutti sono liberi di far finta di saperlo, solo alcuni di comprenderlo http://youtu.be/4P0lVw2aQjs

  462. Belfagor ha detto:

    Chiedo alla redazione la motivazione per aver cancellato il mio commento/citazione,il quale non aveva assolutamente niente di offensivo,a parte il fatto di essere riportato nella forma originale e non tradotta.Il sito è in cirillico perchè è serbo.Grazie

  463. Fiora ha detto:

    @465 grr hobo,dopo tanti compiti a casa arretrati, mi ero ripromessa di non inflazionare,ma come detto il dialogo con te non è mai ozioso.
    Ascolta su quelle pistolettate marinaresche io ho un’opinione umana che tengo per me.
    nè santi nè eroi in sintesi.
    Ma c’è di mezzo un diritto internazionale che a non rispettarlo da parte di altre nazioni equivale a considerare il mio Paese come il due di picche quando comanda bastoni.
    E se mi permetti,sempre per via dell’appartenenza, la cosa m’infastidisce.

  464. dimaco il discolo ha detto:

    il punto è che hanno bisogno di insegnare l’inno ai ragazzini perchè questa nazione oggi come oggi non la caga nessuno. non c’é un solo motivo per cui essere orgogliosi di essere italiani.ne qui ne all’estero. secondo le statistiche solo in italia c’é il 50% di tutta la corruzione della EU. primati di cui essere fieri che vanno accompagnati con l’inno.

  465. Fiora ha detto:

    e stufa di troppi fuoripista altrui e non tutti accettabili 😉 resto sul concetto di appartenenza.
    Appartenenza per me è condivisione. pertanto a lamentarci della classe dirigente ,del magnamagna e continuare a voler bene alla propria terra e alla gente comune che insieme a noi la calpesta come noi si arrabbia e non rinuncia in fondo a sperare e unire ogni tanto la propria voce in un canto obsoleto dalla melodia che perlomeno resta impressa…beh! anche questo è per me appartenenza!

  466. Fiora ha detto:

    @evito Dimaco di usare lo sgarbato ed inflazionato ” ma perché resti?” ma difronte a sortite come la tua connotate da poca costruttività e becero disfattismo,non saprei che altro replicare.

  467. hobo ha detto:

    fiora, se la faccenda la guardi dal kerala appare un po’ diversa. diciamo che in italia e’ stata raccontata in un certo modo, per “senso di appartenenza”. ecco, questo “senso di appartenenza” che impedisce di guardare le cose con gli occhi degli altri (soprattutto perche’ quel che si potrebbe vedere potrebbe non piacere), e’ proprio quello che a me non piace.

    http://www.inveritatidico.it/blog/2012/03/12/bisognerebbe-guardarla-dal-kerala/

  468. Fiora ha detto:

    @472 “versioni di comodo” nehanno date,ne danno e ne daranno tutti i paesi, ma lo spirito d’appartenenza ai medesimi,non accieca,sai?! Appartenenza si scrive e si legge tale e quale! non si scrive appartenenza e si legge nazionalismo… almeno c/o me! ti ho pur detto che ho un’opinione personale su “santi” ed “eroi” in divisa da marò!
    ma questo non mi impedisce a me come a tanti di sentirci parte di questo imperfetto paese chiamato Italia.

  469. dimaco il discolo ha detto:

    fiora come al solito si fa finta di non vrdere il marcio. molto meg fare finta di niente e cantare l’inno. e visto che siamo noi a pagare il marcio io ho il diritto di criticare come mi pare e piace. visto cje le frivolexxe e il malaffare lo pago in tasse eccrssive prima e zero servizi poi

  470. Redazione ha detto:

    @470 belfagor
    a causa dei caratteri il commento era finito in automatico nello spam. ora è stato ripristinato 😉

  471. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @468 : FIORA : questa storia dei marò , per quello che e’ apparso sui media a meno che non mi sia perso un capitolo a mio avviso quello che stona e’ :

    !) Chi ha ordinato al Comandante a seguire
    la motovedetta in porto ??
    Il diritto di inseguimento è previsto
    principalmente per il reato di
    conrabbando ,blocco navale dichiarato e conosciuto ed altri reati purchè commessi all’interno delle acque territoriali.
    Fermo restando sempre il principio
    del ” Free and innocent passage”

    2) Il Comandante avrebbe potuto anche
    rifiutarsi di farlo e andar per la sua
    strada ; la procedura vuole che le navi
    militari che fermano una nave mercantile
    fuori dalle acque internazionali devono
    stilare un verbale in 3 copie , una rimane
    a bordo, una va all’Ambasciata della
    bandiera di appartenenza della nave ed una
    va all’autorità marittima di competenza.

    3) I Marò Italiani agivano in forza ad una
    risoluzione ONU di cui anche l’India fa
    parte pertanto la competenza era di un
    tribunale internazionale ed in via
    subordinata l’ONU poteva delegare l’Italia
    al giudizio.

    PS : Ocio che’l riva !!!

  472. Fiora ha detto:

    @477 come detto dimaco,se a te la rabbia ti accieca al punto di renderti gratuito a me l’appartenenza non mi ottunde e mi consente la critica come ho significato ad hobo.

  473. Fiora ha detto:

    e mi consente pure di riflettere su quanto ha spiegato Giampaolo Lonzar

  474. dimaco il discolo ha detto:

    certo che sonp arrabbiato. dopo tutto quello che pago ml’unica cosa che sonp capaci di darmi e un inno che posso ldavanti alle bollette che somo sempte piú alte e entrate semprepiú basse

  475. dimaco il discolo ha detto:

    posso cantare

  476. aldo ha detto:

    @482 dimaco, te vien sule mie…

    …demolir sto stato (no i servizi, ma burocrazia, giustizia lentissima, enti inutili e clientelari) xe de sinistra!

  477. capitano ha detto:

    aldo sarebbe interessante capire perchè Oberdan sia diventato un mezzo santo in Italia con scuole vie e piazze intitolate e Lucheni invece no.

  478. dimaco il discolo ha detto:

    non sto parlando di dx o sx ma sto parlando di sentimento di apparteenza. coe fai a sentirti parte di qualcosa che fa di tutto per farti vibere mendicandper arrivare afare una spes però incentiva la gente a indebiyarsi, toglie il lavoro eccc.

  479. aldo ha detto:

    Ieri ricorreva l’anniversario della morte del grande Pietro Nenni, da giovane repubblicano, poi leader socialista.
    Da ragazzino, scrisse sui muri del suo orfanotrofio “Viva Bresci”, dopo il regicidio di Umberto. Secondo i parametri di qualcuno, era un terrorista in erba?

  480. Io vorrei... ha detto:

    Pensa invece Flora che mostruosi margini di miglioramento ha l’Italia. Ci sono paesi strafighissimi che vanno a puttane senza nemmeno avere la corruzione, il malaffare, la classe politica inefficiente, l’ignoranza galoppante, quelli che non fanno nulla da mattina a sera, la malasanita’ eccetera eccetera. Questi strafichissimi (pensa all’Islanda come l’ha messo iun quel posto a tutto il mondo, o all’Irlanda che da quattro anni vive con i soldi anche nostri) sono superefficienti e belli come il sole. Come cavolo avremo mai fatto ad andare avanti per questi centocinquant’anni di guano totale? La cosa che poi mi fa letteralmente scompisciare e’ la sequela lunghissima di maestri e maestrini che ci fanno la lezione col ditino alzato: gli USA che intanto sono i maestri dello sport della fregatura finanziaria assieme ai loro perenni partner britannici, i tedeschi e gli austriaci che per quello che hanno combinato dovrebbero stare almeno un paio di secoli in silenzio a meditare, gli spagnoli che mentre gli cadeva in testa una cassaforte andavano in giro a spiegare che bisognava tutti quanti fare come loro. Ma l’apoteosi del divertimento loi provo con quelli che odiano l’Italia e gli italiani tutti, e vivono in Italia! Questi mi fanno spanciare al cubo perche’ da un lato fanno la lezioncina, dall’altro si sentono pure perseguitati dal vicino di casa che magari viene da Catanzaro! Questi qui fanno i maestrini e intanto si mangiano il fegato. E non fanno nemmeno nulla per vedere le cose in senso piu’ europeo. Stanno li’ ad anelare spostamenti di confini, vivono male e magari muoiono pure peggio, perche’ magari i loro figli non li seguono nel loro atteggiamento d’odio. Oppure (massimo sfregio!) Arrivano a casa un giorno con la fidanzata o il fidanzato di Avellino di nome Immacolata o Pasquale che gli si rivoglono cosi’: “Ue’, ma cche bbella casa che tenete! Posso chiamarvi papa’?” E via una gran pacca sulla spalla.

  481. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @485 ALDO:

    Lucheni era un anarchico , Oberdank no.

    Forse i due libri più dettagliti sono :

    Oberdan di Salata

    The hanging of Wilhelm Oberdank by Alexander
    (Autore Inglese )

  482. Io vorrei... ha detto:

    @ aldo
    Gira ancora su youtube un’intervista di Nenni nella quale lui racconta di aver detto alla regina d’Inghilterra che da ragazzo cantava: “Con le budella dell’ultimo papa impiccheremo l’ultimo re”.

  483. dimaco il discolo ha detto:

    luigi si parla dell’italia non di altri. . come posso sentire di appartenere a una nazione che fa di tutto per fotterti.

  484. aldo ha detto:

    @485 capitano

    posto che, come ho già detto, io sono comunque contrario a questi attentati individuali, anche calati nel loro contesto storico, credo che il gesto di Lucheni non sia stato apprezzato nenche da chi era favorevole, come una parte di anarchici e repubblicani, perchè compiuto nei confronti di una donna, per giunta disperata per la morte del figlio e che comunque non gestiva alcun potere effettivo, mentre l’attentato di Oberdan, compiuto nei confronti di un imperatore molto odiato, detto l’impiccatore, ha destato molte simpatie, negli ambienti socialisti, anarchici e repubblicani che, a quei tempi, erano anche garibaldino-irredentisti, mentre i Savoia e in generale il potere in Italia erano allora alleati degli Asburgo nella Triplice. Poi c’è stata, per Oberdan, come per altri, la strumentalizzazione fascista ricordata da Rumiz in “Camicie rosse”.

  485. aldo ha detto:

    @489 Giampaolo Lonzar

    Sul “tasso” di anarchismo ideologico di Lucheni e di Oberdan i pareri sono controversi, sia per l’uno che per l’altro.
    Daltronde, a quei tempi, era comune che nella stessa persona si mescolassero repubblicanesimo, anarchismo e irredentismo contro l’Impero Asburgico, considerato “prigione dei popoli” anche dai panslavisti, com’era Oberdank all’inizio.
    Ma il punto non è se e quanto Lucheni e Oberdan fossero anarchici, ma se e quanto i loro gesti furono approvati dal movimento anarchico-socialista- repubblicano di allora. Mentre il gesto di Lucheni incontrò scarsa approvazione anche nel ristretto ambiente anarco-individualista, invece il gesto di Oberdan, diretto contro ul cosiddetto “impiccatore”, generò entusiasmo anche fuori dall’ambiente anarchico e diede vita, per molti anni, a manifestazioni in tutta Europa, di anarchici, socialisti e repubblicani, con la relativa repressione dei regimi monarchici.

  486. Fiora ha detto:

    @485 azzardo un’ipotesi , capitano.
    Oberdan aveva un credo condiviso e si era dato una missione. Oberdan un bersaglio preciso. L’importanza di quel “bersaglio” anche se l’ha mancato,l ha cosegnato alla storia e all’esaltazione di quanti condividevano il suo credo.
    Lucheni ha pugnalato a caso una vittima a caso. La cercava solo titolata. Ha beccato la Wittelsbach in Asburgo, ormai in pensione e politicamente ininfluente
    La cosa l’ha gratificato. Per lui,l’esangue pellegrina o un qualsiasi potentato era la stessa cosa.
    Al momento dell’arresto,ha sorriso contento.
    Obiettivo raggiunto.Cosa gli volevi intitolare a uno così che ammazza facile una povera anoressica più di là che di qua e senza bodyguards? un cesso,al massimo!

  487. aldo ha detto:

    @494 Fiora

    concordo, il gesto di Lucheni lo trovo ripugnante dal punto di vista umano e insignificante dal punto di vista politico

  488. Fiora ha detto:

    Aldo,il Lucheni oggi poteva fare il testimonial di quella pubblicità “vinci facile”.
    Più convincente lui di Giovanni Rana

  489. aldo ha detto:

    @489 Giampaolo Lonzar

    oltre a Rumiz, a parlare di Oberdan come di un anarchico è, per esempio, Errico Malatesta che non era proprio l’ultimo arrivato nel movimento anarchico, ma, comunque è una problematica poco rilevante perchè quel che conta è che il suo gesto fu fatto proprio ed esaltato dal movimento anarchico-repubblicano-socialista di allora e il ricordo di quel gesto veniva represso dalla polizia e dalla magistratura dei Savoia

  490. Bibliotopa ha detto:

    pensavo che sapeste tutti che Lucheni era andato a Ginevra per assassinare un Orléans, ma visto che non arrivò ripiegò sulla prima testa coronata che incontrò.

  491. Fiora ha detto:

    e come no, bibliotopa. si è detto che per lui questo o “Quella”…
    Bingo dicevano quegli occhi e quel sorriso beota della foto dell’arresto…

  492. Fiora ha detto:

    CINQUECENTO!MIA! 😉

  493. dimaco il discolo ha detto:

    se non sbaglio oberdank asassino due ragazzini lanciando una vomba a caso in mezzo alla gente

  494. Fiora ha detto:

    pensavo di suggerire a dimaco cui non va di cantare una certa canzononcina in compagnia..come hai scritto dei connazionali ? “memele”, no?!(rif post 433)
    , che non sente l’appartenenza che si considera buggerato e oberato dalle tasse troppo alte, a scanso di travasi di bile di seguire l’esempio di…Gerard Depardieu 😉

  495. dimaco il discolo ha detto:

    non voglio che a mifiglia venga imposto

  496. hobo ha detto:

    @fiora 476

    non stavo parlando del *tuo* senso di appartenenza (si tratta di una cosa personale, e non mi permetterei), ma di quello dei giornalisti mainstream, che sono influenzati dal – e contemporaneamente influenzano il – senso di appartenenza come sentimento collettivo.

  497. Fiora ha detto:

    @503 “non voglio che a mia figlia venga imposto…”
    forse abbiamo lo scoop: la Dimachina xè stonada? 🙂

  498. dimaco il discolo ha detto:

    mi son stonà. te ga de sentirla cantar la serbidola. la ga una amirazion enorme per franz nostrostro e per la sissi. 🙂

  499. Antonio ha detto:

    Oberdank era un kamikaze dell’irredentismo: sostenne che il suo cadavere avrebbe scavato un fossato tra Italia e Austria; durante il processo forse si assunse anche colpe non sue: fece scelte radicali e le pagò con la vita. In Italia la sua memoria (alimentata anche da Carducci) venne, con il consolidamento dell’allenza con l’Austria, sepolta dopo pochi anni: fu solo alla vigilia dell’intervento italiano nella Grande Guerra che gli irredentisti, in particolare Slataper, la riportarono all’attenzione pubblica. Odio e rancori a 131 anni dalla sua esecuzione, mi paiono fuori luogo.
    @ 488 L’eventuale fidanzata o fidanzato di Avellino è più facile che oggi si chiami Jennifer o Jonathan: al sud sono passati nel giro di una generazione da Concettina a Samantha con l’acca.

  500. Io vorrei... ha detto:

    Jonathan Cifariello. Si presenta a casa di Dimaco col capello imbrillantinato, il baffo da sparviero e la maglia di Cavani. Nuovo moroso della figlia, quando gioca l’Italia espone il tricolore e canta l’inno a squarciagola, e ad ogni gol intona il popopopopopopo.

    La nemesi.

  501. dimaco il discolo ha detto:

    fantasia da vendwre luigi. non pootrbbe essere altrimenti.e anvche se dovesse succedere non é nulla che un sovrapposto calibro 12 non puo risolvere 😀

  502. Fiora ha detto:

    @ 506 da parte mia ala tua intonada creatura:
    ” la favola bella che ieri m’ illuse che oggi t”illude” (tiè! 😉 ) , oh… dimachina! continua a sugestionar la mia parte de anima Defondipendente, ciò! Sula Sisi magari volessi far quatro ciacole al neto de mitologia, ma insoma Serbidiòla nel complesso me guanta sempre!
    Come che a un’Italiana de sicura apartenenza de ogi, ghe entusiasma a ogni Capodanno ‘compagnar batendo le man le trascinanti note della Marcia di Radetzky de un certo Herr Strauss. …Senza paura de fraintendimenti,senza se e senza ma.
    Mi, come che fa una Milanese o chissà, anche un ….VENEXIAN?
    e prima go cantà Fratelli d’Italia. Senza paura de fraintendimenti, senza se e senza ma!

  503. Bibliotopa ha detto:

    # Fiora sula Sisi apena ciolto a Vienna Unterreiner Sisi Myth and truth . No so se el ghe xe in italian, mi legio meio in inglese che in tedesco.

  504. Fiora ha detto:

    @511Grassie! Zercherò. In Inglese.
    Sponte de cocaina come antidepresivo … risulta?
    Povero nostro Rudy! eh,eh, figo no casca lontan de albero e più povero de tuti el Povero Nostro Franz a bazilar co’ sti coffe ramo Wittelsbach.
    Scusandome coi altri de sto post “iniziatico” 🙂

  505. Fiora ha detto:

    cocain Mutterchen, morfin Sohn…RISULTA?

  506. Io vorrei... ha detto:

    Radetzky-Marsch? Ja, bitte. Krante kapacita’ di kreare un mito attorno ad un tipetto che in definitiva qualche migliaio di morti sulla coscenza ce li ha. Pero’ a distanza di enne anni credo sia sciocco nutrir rancori: del resto, essi – oltralpe – vivono di grandi ricordi, dopo la megasberla che si son presi quel di’. A proposito: fra cinque anni… Centenario della vittoria. Prepararsi per tempo dosi massicce di bile e fegato avariato. Scommetto sul concerto in piazza Grande dei bersaglieri, e forse pure su qualche nave da guerra alla fonda

  507. dimaco il discolo ha detto:

    iera rudolf cge ghe dava de oppio e cicaina, ma ghe dava de piú de maria e no quela giamaicana. la sisi povera la xe restada vitima dele regole, ma bisogna dir: ma quanto la iera bela la nostra imperatrice.
    mia fia la ga in camera apesi ritrati de franz ostro e sisi

  508. dimaco il discolo ha detto:

    luigi voio proprio vederli sto giro co i riva. sin priprio curiosi. no xe che li ributa in mar?

  509. Tergestin ha detto:

    @ Dimaco

    Basta veder che a ogni aniversario dela Trieste Italiana in Piazza xe quatro veci in crose e do’ politici. Gnanca el Piccolo publica piu’ le foto da quando i li ciol pel cul tuti e i negozi specializadi ga publicamente dichiarado che proprio in quel periodo i vendi si’ un casin de bandiere…..ma dela Defonta o el TLT. Persin Rumiz finzeva de esser sconcertado (ma no ‘l pol no saver) e i soliti dela Lega Nazionale verzeva banchetti gratis pur de distribuir tricolori. Oramai no vien piu’ gnanca su el solito presidente o ministro da Roma a blaterar che semo cari al cuore quela classica volta l’anno, giusto el tempo de far el visitin a Basovizza che le asociazioni de esuli ciapa el contentin e dopo via, driti a Roma senza gnanca fermarse a pranzo.
    Xe finidi i zoghi, qua la credibilita’ xe zero e quei che va avanti con ‘ste paturnie vardacaso xe i soliti che da decenni ghe guadagna a spese dela cita’ (e i loro prezzoladi lacche’). Opur gente che se fa abindolar, ma sempre meno.

    Perche’ nel 2013 o te son consapevolmente colpevole o te son ignorante dela storia dela tua cita’: no xe piu’ scuse.

    Per el 2018 inveze la vedo ‘bastanza simile a come te disi ti visto l’andazzo…..

  510. Io vorrei... ha detto:

    Il fatto che il 4 novembre d’ogni anno la situazia a Trst sia esattamente la stessa di ogni altra citta’ italiana, in realta’ va letto esattamente all’opposto: trattasi oramai di evento (si spera) digerito. O si pensa che la fine della grande guerra si celebri con le fanfare in tutto il mondo? Ragassi: forse la storia passa anche all’estremo lembo orientale d’Italia: era ora e tempo!

  511. aldo ha detto:

    dimaco,
    el nazimaismo e il nazionalbolscevismo (zar+stalin) xe za brevetai, ma sta roba del asburgotitoismo te podessi brevetarla ti, prima che ghe vegni a l’orecia de qualche ‘talian e te freghi l’idea e il relativo business de maiete, tacamachi, spilete e merchandising vario

  512. aldo ha detto:

    idee per el merchandising asburgotitoista:

    – fotomontagio de Franz e Tito che bati cinque

    – fotomontagio de Sissi e Jovanka che sfila su una paserela tegnindose per man

    – l’acquila bicipite, ma bianco-rosso-blu e ghe fra le zate la spada e la copa, ma con sora la stela rossa

  513. Fiora ha detto:

    @ no rabiarte dimaco,ma sula Familia Imperial son documentada a livei un bicc superiori al gossip nazionalpopolare 😉

  514. Mauricets ha detto:

    ecco cosa è diventato il comunismo:
    Tasse, Putin dà la cittadinanza russa a Gerard Depardieu

    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-01-03/tasse-putin-cittadinanza-russa-101951.shtml?uuid=AbHd2zGH

    Comunismo per milionari.

    evoluzione della specie.

  515. Fiora ha detto:

    @523 con riferimento al mio post 502 ,trovo che il mio umile suggerimento abbia trovato con questa notizia il più felice e consono degli sviluppi…:D 😀 😀

  516. dimaco il discolo ha detto:

    aldo otima idea. volessi ricordaete però che la mia famiglia iera molto devota a franz nostro. dito co afeto però.

  517. Io vorrei... ha detto:

    Josip Broz von Habsburg. Il figlio segreto di Sissi. Lei anoressica con disturbi mentali, lui gaudente puttaniere sulle spalle d’uno stato intero. Una volta ho visto un’intervista di un suo famiglio, addetto alle divise: lo aiutava a cambiarsi d’abito fra un wischetto e una battuta di caccia nelle ex tenute dei nobilastri austriaci, divenute prima di proprieta’ dei Karageorgevic, e poi del comunista gaudente. Un altro tizio durante l’intervista racconto’ che quando era vecchio spompato centinaia di battitori setacciavano il bosco per far passare beccaccine, lepri ma anche orsi sotto il naso di Tito, per dargli agio di sparargli con i fucili Beretta fatti fare appositamente per il dittatore.

    Anch’io vorrei essere comunista al caviale e champagne.

  518. Mauricets ha detto:

    527

    Io vorrei

    ha fallito. purtroppo il comunismo ha fallito.
    è ha fallito proprio lì dove doveva fare la differenza.

    il popolo a marcire e il boiardi di partito a godere.

  519. Antonio ha detto:

    Tra i leader dell’Europa dell’est Tito era l’unico ad avere il physique du role: non per nulla era chiamato il monarca proletario.

  520. John Remada ha detto:

    Se era spompato,dubito che poteva far fuori beccaccini e lepri,forse l’orso lo colpiva,ma quì bisogna vedere il munizionamento,pallettoni o pallini? Se i primi,i beccaccini e le lepri potevano avere un divertimento invidiabile,prendere in giro il grande tito…..

  521. capitano ha detto:

    Parliamo di Tito per non parlare di cosa facevano i democristianissimi fratelli d’Italia negli stessi anni?

  522. maja ha detto:

    capitano

    intendi dire cosa facevano i democristiani mentre pertini si asciugava le lacrime? 🙂

    http://www.youtube.com/watch?v=GpJRsvZY26k

    (minuto 3.00)

  523. Mauricets ha detto:

    531

    capitano

    costruivano una nazione democratica.

    oggi l’italia esiste. e i suoi uomini guidano l’europa.
    draghi è l’umo dell’anno.

    la yugoland è miseramente fallita nelle fosse comuni.
    a sarajevo, a sebreniza, a vukovar.

    repubbliche eredi?
    è solo questione di tempo.

  524. John Remada ha detto:

    Ragazzi,il capitano è un estremista di quelli tosti,direi, anche da salvaguardare,visto che ormai sono rari…..

  525. John Remada ha detto:

    Poi si parlava di caccia….del resto non si può dire male dei tiratori ex yugo….

  526. capitano ha detto:

    draghi è l’umo dell’anno

    Ti toccherà ringraziare almeno quell’austriacone di Freud.

  527. Io vorrei... ha detto:

    E’ vero che aveva il physique du role, ma torniamo per un attimo agli inni: quand’ero ragazzino a scuola ci hanno insegnato l’inno d’Italia. Credo fossimo in quinta elementare. In Jugoslavia invece – e per la precisione a Capodistria – piu’ o meno nel 1973 ho visto i ragazzini vestiti con la divisa mentre marciavano per le strade, tutti inquadrati. Non credo cantassero l’inno jugoslavo, ma di sicuro una serie di. Canti militari che seguivano col passo. In testa le bandiere, e li’ per la prima volta vidi la banbiera italiana con la steLla rossa. Domandai a mio padre perche’ c’era quella stella in mezzo, ma onestamente non ricordo che mi rispose. Ricordo un negozio col ritratto di Tito a grandezza naturale a mezzobusto. Quando capii che si trattava di un barbiere, li’ per li’ credetti si trattasse d’una di quelle foto che i barbieri mettono fuori per pubblicita’. Imsomma: credetti che si trattasse di un anziano del paese che andava a regolarsi i capelli da quel barbiere.

    Adesso quando guardo i funerali di Tito, preceduti da tutta la cerimonia del giro della salma in treno lungo tutta la Jugoslavia, e accompagnati dalla presenza di tutte quelle teste coronate e capi di stato, mi viene in mente un paragone e una considerazione. Il paragone e’ con i funerali dei papi, proprio per il numero incredibile di delegazioni. La considerazione e’ invece la ovvia: cinquant’anni di fratellanza ed unita’, e poi guarda com’e’ andata a finire. E loro hanno cercato mille volte piu’ degli italiani di inculcare il senso di appartenenza ad una patria comune, con annessi e connessi. In altre parole: l’Italia con tutti i suoi malanni pare perfino reggere unita. Senza guardare a quelli che gia’ si sono divisi in questi anni (l’elenco e’ molto lungo), sento in giro che il Belgio non sta molto bene, la Spagna idem, e perfino il Regno Unito potrebbe perdere un pezzo, fra non molto.

    Inno o non inno.

  528. aldo ha detto:

    alzando lo sguardo dalle nostre piccole faide locali, mi sembra difficile non vedere che Tito è stato un grande leader che ha assicurato unità e indipendenza al suo paese, riuscendo ad affrancarsi da un tutore come Stalin e facendo una politica estera autonoma che l’ha fatto pesare nel mondo ben al di là della sua reale consistenza, mentre…

    …chi in Italia c’ha provato (Craxi e Andreotti a Sigonella e in generale sulla politica mediorentale) l’ha pagata cara assai e questo ha fatto capire a chi è arrivato dopo, per esempio D’Alema sul bombardamento “umanitario” della Serbia, che era il caso di obbedire senza discutere

  529. Belfagor ha detto:

    Piuttosto che parlare di fatti “vecchi”,date un’occhiata a cosa succede in Spagna.

    https://www.youtube.com/watch?v=HmFOogpbxKU

    Prepararsi al peggio…

  530. Io vorrei... ha detto:

    Chissa’ se in Spagna glielo insegnano a scuola, l’inno…

  531. Fiora ha detto:

    @Aldo. Concordo su Tito, coll’equanimità e il distacco che mi deriva dal trascorrere del tempo che sana le ferite …perlomeno della gente normale 😉

    come “schiava di Roma” riesco ad usare solo termini di paragone …classico-“statuari”.
    Nel suo piccolo ( non era un gigante,ma sempre più alto di Brunetta, il Maresciallo) un Teodosio, un Diocleziano PER I SUOI.

  532. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 537 IO VORREI et alias vari :

    Quello che tu hai visto sarà stata qualche
    festività nazionale, La stella rossa sulla bandiera italiana significava anche la partecipazione della minoranza comunista/socialista italiana, del resto bastava andare in Carso e lungo tutta la fascia confinaria per vederla sventolare.
    Tito in fotografia era anche in tutte le attività commercial e pubbliche del resto qui da noi la foto del presidente della repubblica e’ in tutti gl uffici statali,carabinieri,finanzieri, PS etc
    !!!!!
    Nel 1973 La pentola già borbottava contro l’egemonia serba,7 anni dopo Tito muore ed il resto è storia contemporanea.

    L’occidente aveva un debito di collaborazione
    bellica ,particolarmente gli Inglesi che sono stati aiutati con un grosso supporto da
    parte della popolazione e dei militari che si erano schierati con Tito e che sono ststi
    leali nei loro confronti.

    All’incontrario di quello che successe in Grecia dove i partigiani greci cacciati i Tedeschi si schierarono cntro gli Inglesi che li avevano supportati,

  533. Fiora ha detto:

    pensare mi piace con la mia testa, ma riconosco che per i numeri “la Wiki.” è una mano santa.
    pensavo che Tito nato nel 1892,non era ancora nato quando Oberdan ha fatto il botto a Trieste nel 1882, ma aveva la bellezza di 22 anni quando,il quasi paesano di Jovanka,Gavrilo Princip ha fatto il botto a Sarajevo…chissà come l’ha presa?
    Lucheni? per carità, a cuccia! fuori dalla vignetta!

  534. Io vorrei... ha detto:

    @ Lonzar
    Piccola correzione: la bandiera italiana con la stella rossa non stava a indicare la partecipazione dei comunisti-socialisti italiani. La grandissima maggioranza di questi se n’era andata negli anni ’50, essendo filostalinista nella nota questione del Cominform. La bandiera con la stella rossa indicava quindi i pochi italiani filotitini rimasti. Anzi: adesso gli stessi rimasti affermano che quella bandiera era il simbolo della sottomissione della minoranza italiana al partito comunista jugoslavo, all’interno di un quadro statale che perseguiva l’etnocidio (cito la parola testuale utilizzata in vari studi pubblicati a Fiume e Rovigno) della minoranza italiana in Jugoslavia.

    Tanto per chiarire.

  535. Fiora ha detto:

    …Tanto per dire ho fatto anch’io la Storia, avventarsi contro una pensionata che passeggia con la badante 🙁

  536. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @544 IO VORREI ET ALIAS VARI :

    Non ho bisogno delle tue correzioni !!!

    Perchè e percome veniva esposta la bandiera italiana con la stella rossa a posteriori s può dire quello che si vuole.

    Una mia zia acquisita che tuttora vive a Capodistria/Koper della veneranda età di 92 anni ,lucidissima ti potrebbe spiegare come e quando esponeva la bandiera italiana con la stella rossa, che veniva distribuita
    qualche gorno prima delle celebrazioni statali per essere esposta assieme alla bandiera nazionale Jugoslava e Slovena (senza stemma).

    Quello che scrivo io di pezzetti di storia nostra è frutto di vita vissuta e per aver assistito a certi avvenimenti.
    Altrimenti cito le fonti se dovute.

    Alla fine io scrivo con il mio nome e non ho bisogno di cambiare nome ogni tanto,

    Io non copio con Wikipedia a lato.

    Del resto anche Cosolini si e’ fatto fotografare dopo un matrimonio,con la bandiera italiana con la stella rossa che sventolava alle sue spalle portata da un invitato !!!! 🙂

  537. Tergestin ha detto:

    @ Luigi

    Maestoso!

    Al commento 515 te sghignazzi parlando de concerton dei bersaglieri, adunata e possibili motonavi Audace che torna tipo vascello fantasma.

    Al commento 518 el sottoscritto te fa notar che nonostante i sforzi dele solite combriccole de politicanti e associazioni, se ne impippa tuti quanti e che anzi, la coscienza popolare se movi in ben altre direzioni.

    E dulcis in fundo, al commento 519 ti te fa spallucce davanti ai dati de fatto disendo che vabbe’ insoma, xe anca ora de cambiar e xe normale dopo tanti anni.

    In soli quatro commenti record de giravolta e rampigada sui speci! Te se ga superado, complimenti.

    @ Giampaolo Lonzar

    Del resto all’ etnocidio dela minoranza italiana no ghe credi piu’ gnanca quei che lo propaganda. Mi gente dela minoranza italiana oltreconfin ne conossevo parecchi e go ancora qualche parente acquisido. Nissun iera mai entusiasta dela situazion e pochi iera pro-Tito, tutavia i gaveva le sue scole, le sue asociazioni e i podeva parlar liberamente la sua lingua. Questo co’ iera ancora vivo el Marescial e la Yugo, preciso.

    Dala nostra parte de confin inveze, se ga continuado fino ai anni ottanta e anca novanta a distribuir volantini pesantemente razzisti, a zigar bilinguismo mai, a spacar lapidi e monumenti, a imbratar scritte e a trovarse a episodi de razzismo (no iera rari gli insulti che se ciapava in coriera i muleti da fassistoni piu’ grandi e vigliacchi perche’ i parlava in sloven: mi una volta son intervenudo de persona e se no sbalio anca a un’utente de ‘sto sito ghe xe successo in prima persona).
    El tutto soto l’aministrazion de un’ Italia “democratica e repubblicana”, decantada da un tizio che se spaca la schena in cantier ma elogia i banchieri che lo fa crepar de fadiga e tasse (roba che Fantozzi al confronto xe Che Guevara).

    I ne ga contado per decenni cazzade, ‘desso no ghe lasseremo passar piu’ mezza.

  538. Antonio ha detto:

    @540 L’inno spagnolo è senza parole.

  539. Paolo Geri ha detto:

    # 537. io vorrei

    ” …..e li’ per la prima volta vidi la bandiera italiana con la steLla rossa.”

    Se tu fossi triestino l’ avresti vista prima. Spesso anche nei paesi sloveni del Carso il 25 aprile.
    La bandiera italiana con la stella rossa al centro era – ovunque nell’ Italia del Nord – la bandiera delle Divisioni Garibaldi ed è tutt’ ora conservata in molte delle sedi ANPI italiane. Una – che io sappia – è esposta anche nella sede nazionale a Roma.
    In particolare a Trieste era la bandiera dei partigiani comunisti dell’ Osvobodilna Fronta-Fronte Popolare e entrò in Trieste nella sera del 1 maggio 1945 con le avanguardie del IX° Korpus che peraltro – ovviamente – non la adottavano. Quando nel maggio 1945 la Divisione partigiana “Garibaldi-Natisone” sfilò a Trieste prima di sciogliersi la bandiera italiana con la stella rosssa apriva la sfilata dei reparti.
    Fu usata durante i “40 giorni” dall’ amministrazione titina e poi in tutti gli anni dell’ occupazione militare alleata dai comunisti triestini. E’ da tempo immemorabile fa bandiera “ufficiale” dell’ ANPI di Trieste e in quanto tale è portata a tutte le cerimonie e manifestazioni locali e nazionali, a partire da quella del 25 aprile alla Risiera di San Sabba.
    Su tempi e modi poi della sua esposizione prima nella Zona B e poi nella Jugoslavia Lonzar ha perfettamente ragione.

  540. Io vorrei... ha detto:

    @ lonzar and tergestin
    Lo sapevo che bastava poco per far riprender fiato al thread. A Lonzar consiglio di diminuire i caffe’: il nervo e’ manifestamente troppo teso. Aggiungo che e’ un po’ difficile anche per lui parlare di fatti di quarant’anni fa in contemporanea col 2012. La zia acquisita capodistriana che spiega il perche’ e il percome e’ fantastica. Mi levo tanto di cappello. A Tergestin invece diro’ che m’ha fatto scndere una lacrimuccia: era da tanto tempo che non leggevo un panegirico della Jugoslavia. Quando leggo robe come queste mi domando: ma se era cosi’ bello perche’ poi si sino presi a fucilate? E perche’ continuano a sfancularsi ancora oggi? E’ un eccesso d’amore? L’amore non e’ bello se non e’ litigarello?

  541. aldo ha detto:

    Fiora,
    nella Jugoslavia di Tito, Gavrilo Princip era considerato un eroe, l’Oberdan jugoslavo.
    Per esempio, a Sarajevo c’era una lapide di marmo, datata marzo 1977, con la seguente scritta:
    “In questo palazzo sono stati imprigionati, torturati e condannati Gavrilo Princip e compagni, appartenenti alla Mlada Bosna.
    Il 28.6.1914 hanno alzato la mano contro gli occupanti. Tanti di loro hanno dato la vita per gli ideali di libertà e per l’indipendenza del nostro paese.”
    Durante la carneficina degli anni novanta, la lapide è stata messa al sicuro nella caserma Maresciallo Tito di Sarajevo, dove è stata successivamente ritrovata.

  542. dimaco il discolo ha detto:

    @550
    e solo dopo 20 anni di supposta democrazia si sono accorti che il luccichio proveniente da occidente era un miraggio, una bufala, e se ne rendono conto oggi che hanno perso tutti i diritti o quasi e sono schiavi di unsistema marcio e corrotto. forse nella yugo nontutto era perfetto, anzi, ma avevano piú diritti allora che non oggi.

  543. maja ha detto:

    (tergestin

    l’utente in question conferma, e no xe sta nianca l’unico episodio. in quei anni iera prassi consolidata, come che sa ben tuti i triestini bastanza veci per ricordarse e bastanza onesti per no far finta de no ricordarse.)

  544. maja ha detto:

    eh, bon, dimaco, bisognassi stabilir cos che te intendi con la parola diritto. te sta parlando della topla malica e del kredit o de diritti tipo la libertà de parola e de associazion?

  545. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @550 IO VORREI et ALIAS VARI :

    Ma proprio capisci razzi per caxxi ( 6 contento che mi adeguo al tuo linguaggio).

    In ogni caso il nervo scoperto lo hai tu ,basta vedere come hai risposto ( non a tono )
    comunque visto che 6 un utente sfegatato
    ( visto che uso i termini anatomici come te)
    di wikipedia vai a FTWO- TRIESTE ed e illustrato il protocollo sull’uso della bandiera italiana con stella rossa nella parte del TLT zona B.

    Tutto questo non ha nulla a che vedere con convinzioni politiche personali ma crinaca semplice .

  546. Fiora ha detto:

    @551 me bati ,consequenzial. Grassie Aldo.
    E anche la proporzion Oberdan sta all’Italia come Princip sta alla Yugoslavia*

    *ex ,ex, ciaro! dio guardi che no salti fora el pignolo de turno a far la punta…

  547. aldo ha detto:

    Gli irredentisti slavi del sud, non erano solo serbi o bosniaci, ma, anche, sloveni. Scarsi dalle nostre parti, erano invece forti in altre zone, in particolare in Carinzia, Bassa Stiria e Prekmurje, dove incombeva una crescente germanizzazione di zone storicamente slovene.
    La partecipazione di un irredentista sloveno alla prima guerra mondiale sul fronte italiano è raccontata nel libro “Abbiamo vinto l’Austria-Ungheria-La grande guerra dei legionari slavi sul fronte italiano” di Ljudevit Pivko, Libreria Editrice Goriziana.
    Il libro è stato pubblicato in sloveno in varie edizioni tra il 1923 e il 1928 e ripubblicato nel 1991 da una casa editrice di Maribor col titolo “Proti Avstriji”. La traduzione italiana col titolo sopra riportato è stata cofinanziata dall’Agenzia per il libro della Repubblica Slovena – JAK.
    Nella prefazione dell’edizione slovena si afferma:
    “L’Austria-Ungheria è stata la prigione dei popoli nel vero senso della parola, e proprio noi sloveni siamo stati uno dei popoli maggiormente esposti ai due sciovinismi imperanti nel paese, quello austriaco e quello ungherese. Le condizioni migliori furono quelle degli sloveni della Carniola ma quelli della Carinzia, della Stiria e del Prekmurje, sotto gli ungheresi, vissero in condizioni sostanzialmente diverse. Il “ponte tedesco” spingeva il confine nazionale sloveno sempre più verso Sud in modo così sistematico, insistente e inarrestabile, che fu legittimo ritenere che tutto o quasi fosse perduto e che l’espansione dell’area di influenza germanica fino all’Adriatico fosse solamente questione di qualche decennio”.

    Come si sa, l’irredentismo sloveno fu osteggiato dall’Italia che puntava a un’Austria-Ungheria ridimensionata e realizzò le sue aspirazioni grazie ad altre grandi potenze vincitrici della grande guerra, mentre gli sloveni delle nostre zone, con l’arrivo dell’Italia, passarono dalla padella nella brace come avevano previsto e questo spiega la quasi assenza di irredentismo sloveno dalle nostre parti.

  548. maja ha detto:

    (tergestin

    in proposito zonto anche che i episodi de sto genere capitava prevalentemente in città, de solito nella completa indifferenza della gente circostante, perchè i lole i gaveva paura de andar a insultar la gente nei paesi, dove che i preferiva andar de notte armadi de bomboleta spray. nera, ça va sans dire.)

  549. sergio zerial ha detto:

    complimenti ragazzi, ma con tutti i problemi che abbiamo, vi mettete a discutere di aria fritta, povera Trieste

  550. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @551 ALDO : Ora sulla casa difronte a dove Gavrilo Princip ha sparato all’Arciduca Ferdinando e’ stata posta un’ altra targa e la casa e’ diventata il museo dell’attentato .
    La hanno apposta circa una decina d’anni scarsi fa e per caso ero a Sarajevo.

    Via una targa si mette un altra !!!

    Il museo vuol ricordare favorevolmente il periodo Austriaco e non ha commenti favorevoli verso i Serbi.

    Rimane valido sempre il vecchio detto :

    “Le nazioni non hanno princìpi ma interessi e la loro morale si chiama propaganda “

  551. aldo ha detto:

    @560 Giampaolo Lonzar

    Appunto, una decina d’anni dopo la carneficina e con il ritorno dell’influenza austro-tedesca sulla regione.
    Io ho risposto alla domanda di Fiora sulla posizione di Tito e quindi della sua Jugoslavia che considerava Gavrilo Princip un eroe della patria.

  552. Fiora ha detto:

    @559
    Habemus Papam!
    Ecco il classico commento che non aggiungendo nulla ci si potrebbe tenere… nella tastiera!

  553. Fiora ha detto:

    @Aldo.
    Se errare humanum est, hic spatiare est diabolicum

    😀 : D 😀

  554. aldo ha detto:

    @559 sergio zerial

    “con tutti i problemi che abbiamo, vi mettete a discutere di aria fritta, povera Trieste”

    per fortuna che te ne salverà ti…fazendo el Grillo parlante

  555. Fiora ha detto:

    @561 con “hic spatiare est diabolicum” fazevo eco alle tue precisazioni sul parallelo Princip/Oberdan

  556. dimaco il discolo ha detto:

    be maja vi era il diritto al lavoro allo studio alla sanità. il kredit serviva a fare su la casa veniva garantito dall’azienda, non per comprare una macchina per fare bella figura. il diritto alle ferie a una pensione. cose che al giorno d’oggi non sono cero garantite.non ho detto che si stava bene, ma a giudicare da quello che sento dire si stava meglio quando dicevano chr si st&va peggio.

  557. aldo ha detto:

    sull’Oberdan jugoslavo ho letto che anche il ponte di Sarajevo vicino all’attentato, chiamato originariamente Ponte Latino, sotto Tito è stato ribatezzato Ponte Princip ed ora è tornato al nome originario

  558. aldo ha detto:

    a proposito di targhe: nell’Avana di Fidel, nella centralissima Calle Obispo, c’è una targa in memoria di Franz J…ah no, volevo dire Giuseppe Garibaldi, l’unico eroe di cui il mondo ha avuto bisogno secondo Che Guevara

  559. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 567 ALDO : Credo che per pochi anni
    è chiamato ponte Franjo Josip e c’era un
    monumento che poi e’ stato demolito alla fine della 1a guerra.
    Devo verificare ho un libro in tedesco pieno di foto d’epoca che si chiama Das Attentat.

    Comunque c’è il film ” Quel rosso mattino di giugno” (pro-serbo) girato interamente a
    Sarajevo ; “notevole” !!!

  560. aldo ha detto:

    ancora sull’Oberdan jugoslavo: Tito volle che, nel punto da cui Gavrilo Princip aveva sparato, fossero impresse due orme sul cemento ad imperaturo ricordo del suo gesto eroico

  561. aldo ha detto:

    se diventavimo la setima federativa Piazza Oberdan se gavessi ciamà Piazza Gavrilo Princip e saria stà anche più intivà perchè Gugliemo ga fato cileca, mentre Gavrilo, fazendo centro, ga tirà zò un impero

  562. Fiora ha detto:

    @571 …e prima del remitùr el ghe ga ga cavà de mezo a Franz Joseph l’ erede designato un bicc controvoia e pel caratere focoso e per la moglie morganatica de tropo picola nobiltà ch’el se gaveva intestadì a ciorse… povera Sofia,una specie de Camila de Carlo Windsor, tipo.
    Dopo el ga nominà Carlo Piria, col suo caratere amabile e la bela e adeguada moglieta Zita.
    Zita de nome e de fato. Fin in ultimo la ga tasù su Mayerling.

  563. Bibliotopa ha detto:

    la vera signora, più de tuti, che ga savudo taser, xe stada la Schratt.

  564. sergio zerial ha detto:

    @ Aldo
    per fortuna che te ne salverà ti…fazendo el Grillo parlante

    che Dio te ascolti, saluti sergio

  565. Io vorrei... ha detto:

    “Si stava meglio quando si stava peggio”. Firmato: Dimaco. La stessa identica frase dei fasci nostrani.

    Lonzar. Sei sicuro che sia la zia acquisita ad avere novantadue anni?

    Per gli altri: peccato non ci sia Sandi a mettervi tutti in riga. Gia’ altre volte ha argomentato che se Oberdan era un diavolo, Princip era Satana in persona, e i serbi dei delinquenti con una casa regnante di assassini matricolati.

    Alla fine della fiera, questo inno di Mameli possiamo quindi impararlo senza trasformarci in fascio-nazional-socialisti? La accendiamo?

  566. Tergestin ha detto:

    @ Maja

    Mi lo so e come giustamente te disi ti, ogni Triestin con un poca de onesta’ intellettuale ammetti certe robe.

    Me premeva appunto far notar la contraddizion in se’: nela terribile, angosciante e spaventosa Yugo dei comunisti sanguinari senza Dio, la minoranza italiana gaveva le sue scole, le sue associazioni e parlava la lingua che voleva. Lo go visto mi, lo pol confermar chiunque.

    Con questo no go dito che i se la passassi ben e go specificado come la maggior parte degli italofoni de la’ che go conossudo no iera contenti.

    Ma go fato notar una contraddizion con l’Italia “democratica e repubblicana”. Niente 1918. Niente Fassismo e gnanca TLT dela guera freda: go citado robe successe dai anni ottanta ad oggi, alcune dele quali quando iera za morto Tito (aiuto i comunisti!). El razzismo, el “bilinguismo mai”, i volantini su Dante che varda dall’alto Mirko Drek -roba de meta’ anni ottanta-, i baretti del viale e de altri rioni dove “S’ciavi del cazzo, che i torni a casa sua”, i consiglieri comunai col busto del Duce e che se fa el brazo teso per saludarse, le vie intitolade a picchiatori fassisti, el museo dei repubblichini in via Ghega nel porton a fianco de quel dove i nazisti ga impiccado ben 51 persone perlopiu’ giovanissime.

    E podessi dir tanto, tanto altro ancora, tante robe sule quali pochissimi ga protestado, sia de sinistra, sia sloveni sia quanto altro, perche’ in ‘sta cita’ el tasso de volpi no xe decisamente elevado.

    Ma per el nostro luminare de Venezia, abituado a cambiar le carte in tavola sempre e senza ritegno, naturalmente tuto questo xe sta liquidado come un elogio ala Yugo.
    Vedi ti un poco.

  567. gianni ha detto:

    Tutto vero dela yugo,tergestin,ma nei anni 80 i drusi iera calmi,o quasi..
    comunque te ieri spiado molto più volentieri se te parlavi italian
    fine ani 50 co se scampa mi pare(non ga mai fato domanda de esule)iera sai ma sai longhi anche se te parlavi slavo,vedi miseria,e sospetti su tutto e tuti.
    Sula costa i ga fato strage de tutti o quasi i domaci che iera,con dispetti de tuti i tipi,
    (la domenica matina i te vigniva in casa col fusil in spala e con la titocka in testa,e fin che non te cambiavi stazior radio,che iera la messa in italian,non andava via da casa tua;questo no durante la guera ma nei ani 50;ani 70 i se gaveva za calma,con le varie mazzete sul contrabbando
    Tuto questo solo per puntualizar…
    I fasci de noi a trieste,ga fato tante porcherie,ma iera la guera.
    Finida la guera ierimo abandonai a noi stessi,ma chi che iera sgaio se ga fato un mucio de soldi col contrabando.
    La storia la fa chi vinzi.
    Per fortuna adeso,semo un po più obietivi su tutti le nostre storie,le bugie ga le gambe corte,e trieste DEVI RISORGER DALA MELMA,portada da tuti,e cavada da pochi

  568. Io vorrei... ha detto:

    Vedi, Tergestin: non e’ stato nemmeno tanto necessario che ti rispondessi io. T’ha gia’ spiegato qualcosa il gianni qui sopra.

    Ovviamente poi tu non sai una beatissima fava della defenestrazione ripetuta dei capi della minoranza italiana in Jugo. E non sto parlando solo degli anni ’50, ma degli anni ’70 inoltrati. Del resto, perche’ dpvresti saperlo? Mica sono fatti tuoi. Ovviamente non sai nemmeno nulla dei decreti Perusko, che fecero chiudere di botto una quindicina di scuole italiane in Jugo. Notivazione: le sante autorita’ jugoslave stabilirono che i bambini che frequentavano queste scuole non erano italiani, ma croati o sloveni. Di certo non sai nemmeno una beatissima fava degli arresti degli anni ottanta (occhio: ho scritto anni OTTANTA), con accuse di spionaggio. E non sai nemmeno una beatissima fava del processo politico della fine di quegli anni, quando il partito prestendeva che le comunita’ degli italiani non si permettessero di parlare di politica o chiedessero il rispetto dei diritti politici della minoranza. Di tutte queste cose tu non ne sai ovviamente nulla, perche’ e’ evidente che non te ne frega nulla.

    Eppure sono cose accadute.

    Che ti piaccia o no. Nella fighissima Jugoslavia. Dopo che il 90% degli italiani era gia’ stata cacciata via.

    Che figada, la Jugo!

  569. Giampaolo Lonzar ha detto:

    ç576 IO VORREI :

    ” Sei sicuro che sia la zia acquisita ad avere novantadue anni?”

    In un post predente sono stato profetico quando ho detto che l’italiano usa “l’offesa
    velata” !!!!

    Certo che se tu rappresenti l’italiano io l’inno ” no grazie”!!!

    In quanto alle considerazioni sulla mia età,non credi che per confermare la tua autostima e quel qualcosa di femminile nel voler aver l’ultima parola che mi ricorda le mie tre mogli, forse dovresti
    consultare uno “strizzacervelli” e/o dedicarti un pò di più al sesso visto che ti ritieni giovane.
    Migliorerebbe il tuo carattere ed i rapporti con altri utenti di bora.la.

  570. Mauricets ha detto:

    578

    gianni
    sulla messa sono testimone io.
    mio nonno era tanto abituato ad ascoltarla di nascosto che mantenne questa usanza fin poco prima della scomparsa. metà anni ottanta.
    me lo ricordo bene, io bambino delle elementari, che scompariva la domenica mattina.
    e non andava in gostilna.

  571. dimaco il discolo ha detto:

    alla miafamiglia noné mai successo che venissero col fucileun casa.anzi si ma eranoitaliani. yugoslavi mai..

  572. Mauricets ha detto:

    582

    dimaco il discolo
    i yughi sapevano dove andare.

  573. Fiora ha detto:

    @574 Certo Bibliotopa e sì che i soldini ghe piaseva ala Gnadige Frau, ma no la se ga mai lassà ‘ndar a nissuna confidenza sui rapporti con Franz Joseph.
    Signora ela e gran signor Carlo Piria,neo imperator che xè ‘ndà ciorla in anticamera e la la ga compagnada vizin al leto de morte del suo Amico.
    Per la verità ga fato la stessa roba anche la Regina Margherita che superà umiliazion gelosia e rancori ga cedù signorilmente el posto a Eugenia Litta vizin al leto de morte de Umberto Primo.
    Oberdan, Princip, Bresci…in effetti solo el più glorificà ga fato cileca.

  574. hobo ha detto:

    di ritorno da tre giorni in carnia, vi mando questo articolo che linka un’inchiesta in cui si fa un po’ di sano debunking sulla vicenda dei maro’:

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/05/maro-italiani-spunta-perizia-del-finto-ingegnere-targato-casapound/461924/

    a me di oberdank importa una sega. ma quando l’ “orgoglio patrio” porta giornalisti e deputati a prendere per oro colato una perizia stilata da un finto ingegnere, che per di piu’ e’ un pezzo grosso di casa pound, io personalmente di quell’ “orgoglio patrio” farei volentieri a meno, come dire.

  575. Fiora ha detto:

    Bentornà Hobo…però grr! tuti per mone te ne ciapi i tui come dir (anche se te pesa… 🙂 ) COMPATRIOTI????
    Co’ mi te go scrito che sull’episodio go una mia idea ,ma che me la tegno per mi, co’ go ventilà “non ci son santi né eroi…” te pensi che parlassi solo in prima persona? te pensi che cantar “fratelli d’Italia” e esser orgogliosi del proprio Paese no implichi a livelde diffusa opinion popolare far uno più uno e risponderse due?
    Due che Ignazio voleva candidar..’ndemo dei! forsi per ridarghe un “candor” ch’el benpensantismo ( ma autentico!)popolare no xè afato disposto a riconosserghe,in barba a perizie de ingenieri più o meno autentici,più o meno alineadi…
    Mi amo el mio Paese,amo la libertà de poder dubitar e criticar,spero senza che i me “vegni a cior” e ficar dentro..né a mi né a ti,peraltro sempre rispetoso, né a certi qua dentro che scrivi ” Inno dei Memèle”

    SE dell’orgoglio patrio in questi termini che ti ho esposto,tu faresti volentieri a meno…mi prendo io la tua razione!

  576. Mauricets ha detto:

    585

    hobo
    ma di quale perizia si parla?
    di cosa?

    “In questa vicenda la decisione della magistratura indiana di non ammettere nemmeno gli esperti balistici italiani (sono stati ammessi come “osservatori”, e quindi non hanno voce sull’indagine stessa) lede il principio del diritto alla difesa.”

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/05/maro-italiani-spunta-perizia-del-finto-ingegnere-targato-casapound/461924/

    cosa scrivi hobo?

  577. Mauricets ha detto:

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/05/maro-italiani-spunta-perizia-del-finto-ingegnere-targato-casapound/461924/

    questo uomo non ha fatto una perizia, visto che non aveva accesso ai dati, a fatto una analisi tecnica.

    da dati parsziali in suo possesso.
    analisi che non ha nessun valore legale.

    vi son degli errori palesi nell’articolo.
    strumentalei.
    al pari della “analisi tecnica” del tizio.

    sei tanto indrottinato che vedi pero solo un lato della medaglia.

    quella che piu ti fa comodo.

  578. Fiora ha detto:

    ..e te me ga tirà sul jazo,orpo! el dilema NO XE’ “inocentisti o colpevolisti ?”ma CHI GHE SPETA DE GIUDICAR!
    A questo proposito i scriti de Giampaolo Lonzar xè illuminanti.. curta e “patriota” come che son mi no posso capir granché. una roba go capì però. Che no ghe speta ai Indiani.

  579. Mauricets ha detto:

    il signore poi specifica:

    “Quindi ritengo sia utile fare una analisi tecnica degli eventi basata sulla somma dei dati disponibili e provenienti da notizie di stampa, pur nella consapevolezza che alcuni elementi potrebbero essere stati riportati sbagliati o distorti.”

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/05/maro-italiani-spunta-perizia-del-finto-ingegnere-targato-casapound/461924/

  580. Mauricets ha detto:

    hobo

    hai letto bene?
    si specifica:
    Quindi ritengo sia utile fare una analisi tecnica degli eventi basata sulla somma dei dati disponibili e provenienti da notizie di stampa, pur nella consapevolezza che alcuni elementi potrebbero essere stati riportati sbagliati o distorti.”

    http://www.seeninside.net/piracy/index.htm

  581. hobo ha detto:

    che c’e’, sei nervoso, maurice?

  582. Mauricets ha detto:

    no, ma per onor del vero si deve dirla completa.

  583. Io vorrei... ha detto:

    @ Lonzar

    A casa mia si dice: la grea che dise mal de la farzora. Fatti spiegare che significa, prima di continuare.

    @ hobo
    L’ “orgoglio patrio” prevede che se un tuo cittadino compie una cazzata (o IPOTETICAMENTE la compie) all’estero, il tuo paese cerca di difenderti. Ho capito che tu preferiresti che i due marò venissero gettati in una gabbia e dati alle fiamme, ma quel che si è chiesto – e si continua a chiedere – è che in India si abbia un giusto processo.

    Giacché tu ovviamente te ne freghi del fatto che l’ si svolga un giusto processo, e quindi glissi allegramente sul modo a senso unico (e nazionalista) col quale i media indiani stanno informando della questione:

    http://www.thehindu.com/news/national/article3469466.ece

    http://www.thehindu.com/news/national/article2904586.ece

    http://articles.timesofindia.indiatimes.com/2012-02-25/kochi/31100520_1_vessel-piracy-marines

    http://www.hindustantimes.com/India-news/Kerala/Fishermen-killing-Victim-s-kin-seek-Rs-1-crore-relief/Article1-815235.aspx

    http://www.hindustantimes.com/India-news/NewDelhi/Have-to-wait-for-judicial-outcome-India-to-Italy-on-marines/Article1-974656.aspx

    http://www.ndtv.com/article/india/italy-vs-india-over-firing-on-fishermen-top-10-facts-178099

    http://www.firstpost.com/india/dont-give-christmas-vacation-to-italian-marines-kerala-govt-tells-hc-561919.html

    e così via.

    Non stare quindi qui a menarcela troppo su quanto brutti, cattivi e nazionalisti siano gli italiani. Leggiti un po’ come le autorità indiane stanno gestendo la situazione e – almeno – prova ad essere un minimo (un minimo!) equanime, please.

    Ti faccio anche notare questo caso: http://www.ndtv.com/video/player/news/us-navy-opens-fire-off-dubai-indian-fisherman-killed/239579?v_also_see

    12 luglio 2012: indiano ammazzato da fuoco partito da nave da guerra USA. Secondo te com’è andata a finire?

  584. Fiora ha detto:

    @592/593 “Vola colomba bianca vola…”
    squasi squasi fazo permuta de inno con quel de Mameli. : D
    Pacifista e con precisi riferimenti alla mia città *

    * quadratura del cercio, come dir!

  585. Fiora ha detto:

    e in quel mio patriottismo che non è mai cieco , che prevede autocritica e nella stessa misura autoindulgenza, a fronte di un “tutto” che comprenda vizi e virtù, mi corre l’obbligo di rendere noto tanto ad Hobo che a Maurice che la gran parte del “popolo bue” (e mi ci metto!)appare più coinvolto dalla vicenda Parolisi….

  586. Fiora ha detto:

    @596 ma nooo! no xè gnanca finì Nadal 🙁
    coi video inarrivabile come sempre, hobo!

  587. Tergestin ha detto:

    @ Luigi

    Cala i toni, cocolo.
    Mi son nato e cressudo a TS da generazioni e go parenti acquisidi e non per l’Istria e la Croazia. De lingua italiana, slovena, croata…..te ga voia.

    Quindi ti no te ga de dirme “non sai una beatissima fava”: te lo fara’ se parleremo de gondole e Dogi, casomai. El fato che in un blog tollerante come questo te sia za stado cazado fora per la tua aroganza la disi longa, no?

    Inoltre no te fazo travisar el senso dei discorsi: mi no go dito che figada la Yugo ne la go elogiada. I mii parenti tute ‘ste robe le ga viste, dal polizioto che te spia fora dela porta, ale carcerazioni improvvise per sospetti. No te disi niente de novo.

    El punto xe che la iera el comunismo e savemo, ma co’ te ga finido de darghe bacini ala foto de De Gasperi zerca de capir quel che xe successo nela Trieste italodemocratica del presente, dai anni ottanta fino ai giorni nostri.

    Ti come sempre te scondi le magagne italiane tentando de coverzerle con quele dei altri.
    Te lo ripeto de novo: due torti no fa una ragion, tanto piu’ da una parte del confin se spaccemo per democratici dovessimo dar l’esempio. E inveze…

  588. Mauricets ha detto:

    no noi non “se spaccemo per democratici”.

    noi siamo la repubblica italiana.
    democratica e libera.

    non la yugoland comunista totaliataria.
    fascista rossa.
    ora cosparsa di fosse comuni e cimiteri.

    fatte dagli yugoland, e non dagli stranieri occupatori.

    W l’italia W la repubblica W la costituzione.

  589. dimaco il discolo ha detto:

    r xe il classico servo che no bisogna liberar perchéel pasaria el resto dela vitaa zercar un novo paron de servir

  590. Tergestin ha detto:

    @ Mauricets

    In via del tuto ecezionale te rispondo.

    Mi l’Italia democratica e repubblicana dei tui slogan da due soldi no la go mai vista, specialmente a Trieste (attualmente colonia dell’Italia).

    Tuttavia: Yugoslavia e Yugoslavi. Non Yugoland o cagade varie. Te denoti solo el tuo bigottismo da barzeleta sui istriani e se mi fossi el gestor de ‘sto blog te gavessi za messo ala porta da secoli con le tue sempiade, soprattutto quela dei “banchieri ebrei”.

    E adesso fame la cortesia de no risponderme ne contattarme piu’, dato che come prima zerchero’ de saltar i tui interventi da manicomio. Grazie e bon anno.

  591. Fiora ha detto:

    @600/601 e …. mi son tropo compagnona e me ne vanto,per ingolfarme in diatrìbe francamente assurde, ma a Dimaco, Tergestin e quant’altri (purché civili!) nega schifadi un’appartenenza che trova una testimonianza nell’apprendimento puramente mnemonico dell’Inno de Mamel, ” momentaneamente” e convenzionalmente Inno Nazionale Italian.
    Posto che se particolarmente imbufalidi ve esprimè nella lingua de Dante o in condizioni de relativa serenità ( perché sereni no me apparì proprio MAI!)in un dialetto che usa precipuamente termini italiani…che cavolo de appartenenza sentì de aver ,visto che neghé uella che me sento mi?
    Ah, cani senza collare? cittadini del mondo? sè tropo ‘vanti per mi o… tropo teorici! 😉

  592. dimaco il discolo ha detto:

    fiora parlar la lingua taliana no vol dir eser talian. mi parli el tedesci benisimo ma no me definisso tedesco o striaco. xe una favoletsa tuta taliana quela de dir cge.se un parla talian devi sentirse de consegenza talian.

  593. capitano ha detto:

    Ahi Fiora no sbrissarme sul gergo. Ai miei ghe gò dito che volevo nasser e cresser in un ambiente international-english-mother-tongue-very-chic.
    But the scarsel was empty at that time: public school, si proprio quela che someone ghe sta sui bollocks e volessi mandar a remengo.
    Anyway son contento lo stesso anche se ancora no i capissi che la mulerìa has many reasons to protest quando i sufiti ghe casca intorno.

  594. capitano ha detto:

    I patrioti italiani alle prese con il miglioramento delle infrastrutture scolastiche.

    http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/10_Ottobre/25/pop_santa.shtml

  595. Mauricets ha detto:

    tergestin legite la storia e meno piepe mentali:

    Banchieri ebrei a Trieste nella prima metà dell’Ottocento / Alessandro Stebel

    http://www.librinlinea.it/titolo/banchieri-ebrei-a-trieste-nella-prima-meta-dellottocento-stebel-alessandro/TO01151983

  596. Mauricets ha detto:

    tergestin leggi kandler.
    meno pipe mentali e piu informazione:

    Rassegna storica del Risorgimento
    http://www.risorgimento.it/rassegna/index.php?id=35864&ricerca_inizio=0&ricerca_query=&ricerca_ordine=DESC&ricerca_libera=

  597. hobo ha detto:

    maurice, il punto e’ che quella del banchiere e’ una *funzione* del sistema capitalistico. storicamente e’ accaduto che questa *funzione*, nel periodo in cui si e’ passati gradualmente dal feudalesimo al capitalismo, sia stata svolta prevalentemente da ebrei, perche’ le altre professioni erano loro precluse. cio’ non toglie che quella del banchiere sia una *funzione*, un *ruolo* storicamente determinato, che e’ parte di un determinato modo di produzione, quello capitalistico, e che non e’ qualcosa di metastorico (come hai scritto tu nel #398).

  598. Mauricets ha detto:

    ma è nella storia.
    fa parte della storia.
    è storicamente accerato.
    non è controvertibile.
    la storia non puo essere smentita, a meno che non si trovino nuove fonti attendibili e nuove prove.

    lo studio della storia si basa sul’uso delle fonti, cioè di documenti, prove.

  599. hobo ha detto:

    maurice, tu non hai parlato di storia. tu hai parlato di metastoria. di antiche stirpi e roba del genere.

  600. Mauricets ha detto:

    “antiche stirpi e roba del genere”
    non sono stirpi come nel signore degli anelli.
    ma tribu i qui nomi sono nel vecchio testamento.
    il vecchio testamento è anche un doccumento storico.
    attendibile.
    ma non confondere, io non ho scritto che gli ebrei sono banchieri dal tempo di Noe, cioè dalla orignie dei semiti. figli di Sem.
    ma solo che il popolo ebraico è doccumentato sul prprio passato come pochi popoli.
    in questo forse è unico nel sapere, e documentare le proprie origini.

  601. Mauricets ha detto:

    hobo, forse qua ti è piu chiaro il concetto:

    Trasmissione ereditaria dell’identità

    http://it.wikipedia.org/wiki/Dodici_trib%C3%B9_di_Israele

  602. Io vorrei... ha detto:

    @ Tergestin

    PAtetico: tu hai scritto “Del resto all’ etnocidio dela minoranza italiana no ghe credi piu’ gnanca quei che lo propaganda. Mi gente dela minoranza italiana oltreconfin ne conossevo parecchi e go ancora qualche parente acquisido. Nissun iera mai entusiasta dela situazion e pochi iera pro-Tito, tutavia i gaveva le sue scole, le sue asociazioni e i podeva parlar liberamente la sua lingua. Questo co’ iera ancora vivo el Marescial e la Yugo, preciso”.

    E poi hai fatto una lunga tirata su quanto kattivi sono stati i tuoi compaesani con gli sloveni.

    In pratica dal tuo paragone se ne ricava che era meglio la Jugo di Tito che l’Italia di De Gasperi.

    E io ti dico che questa è una solenne sciocchezza. Oltre a ciò, hai nascosto artatamente – fino a quando non te li ho citati io – episodi recenti e meno recenti della Jugoslavia di Tito, dai quali risulta che la minoranza italiana PRIMA è stata rasa al suolo (ma ovviamente gli esuli sono fasci che hanno rovinato la città di Trieste, che prima viveva nell’oro e nella pace fraterna) e POI è stata perseguitata per altri trent’anni. La parola “etnocidio” – che secondo te nessuno usa più – è scritta negli studi e negli articoli DEI RIMASTI, e cioè di quelli che tu dici di conoscere benissimo perché hai parenti eccetera eccetera. Li conosci talmente benissimo che… non sai nemmeno quel che scrivono parecchi di loro!

    Senza ovviamente ricordare quel che è successo DOPO Tito, e cioè nei fantastici anni di Tudjman, quando il nazionalismo sfegatato si respirava ogni minuto secondo.

    Che dopo fra gli italiani “di là” ci siano ancora i nostalgici di Tito, nulla da dire.

    Facendo i debiti paragoni, sarebbe come se in Italia nel corso del ventennio fossero stati cacciati a calci in culo il 90% degli sloveni e dei croati, rimanendo invece i collaborazionisti, i belagardisti, gli italianizzati. Immagina tu che bella situazione.

    Ma tanto per non dimenticare, sarà il caso di ricordare quel che scrivono Pirjevec e la Kacin Wohinz, e cioè che le migliaia di sloveni che fuggirono dal fascismo e s’installarono in Slovenia da un lato vennero appoggiati dalle autorità Jugoslave, dall’altro vennero trattati anche male e malissimo dagli autoctoni, che li ritenevano dei mangiapane, privilegiati eccetera. Esattamente la stessa minestra che alcuni triestini hanno riservato agli esuli istriani! Volendo poi spruzzarci sopra un filino di conoscenza in più, dirò che questo è un fenomeno noto e descritto dai sociologi: nihil sub sole novi, caro mio!

    In conclusione il mio invito è il seguente: evita di scrivere cose strampalate e tutti quanti saranno belli contenti.

    @ hobo
    Alle volte quel che dici suscita franchi sorrisi. Il banchiere sarebbe “funzione” del sistema capitalistico, laddove il banchiere esiste in un periodo (secondo la tua stessa definizione) pre-capitalista? I banchieri del Rinascimento erano funzione del sistema capitalista che non c’era ancora? I “Banco giro” ebrei obbligati a prestare i loro soldi a tasso zero alla Repubblica di Venezia stavano svolgendo opera capitalista?

  603. Mauricets ha detto:

    614

    Io vorrei…
    potremmo circoscrivere il tutto è venire a capo almeno di un punto?

    cosa intendete per “capitalismo”?

    io lo interpreto come alla Thorstein Veblen.

  604. hobo ha detto:

    @io vorrei

    io ho scritto:

    “storicamente e’ accaduto che questa *funzione*, nel periodo in cui si e’ passati gradualmente dal feudalesimo al capitalismo, sia stata svolta prevalentemente da ebrei, perche’ le altre professioni erano loro precluse.”

    se tu estrapoli frasi a tuo piacimento, e’ difficile discutere. il capitalismo non e’ nato da un giorno o l’altro perche’ ciccio ha detto: “signore e signori, ho inventato il capitalismo”. il capitalismo si e’ strutturato gradualmente, e le banche sono uno degli ingranaggi del meccanismo.

    se poi leggi il #398 di maurice, ti sara’ piu’ chiaro di cosa stiamo parlando.

  605. Mauricets ha detto:

    Thorstein Veblen

    “La questione del capitale

    “il capitale è per lui l’insieme dello scibile collettivo accumulato da una società umana, cosa che include le pratiche, lo scibile tecnico, le tecnologie di gestione, le abitudini di pensiero e le routine di comportamento.”
    http://documentazione.altervista.org/ae_commons_veblen.htm

  606. hobo ha detto:

    maurice, tu puoi assumere il punto di vista che vuoi, ma sei *tu* che hai tirato fuori marx, non io. al #338 hai detto: “se leggi marx allora sai che il capitale è sempre lo stesso. dai tempi delle piramidi.” ma marx sostiene l’esatto contrario. adesso tiri fuori veblen. stai facendo il gioco delle tre carte, o cosa?

  607. Fiora ha detto:

    @604 Caro Dimaco mi te go chiesto QUALA apartenenza te se senti de ‘ver, NO quala che te Neghi de ‘ver qualcossa come in un zentinaio de post…cussì tanto per colocar el prossimo..
    Visto che ti Italian no dioguardi, tedesco “lo parlo ma no me sento” (parole tue) sudito dela Defonta magari in pectore ma in quanto defonta nosepòl..e ‘lora? che nazion ga l’onor de ‘verte per componente?
    E se anche su sto quesito te me sbrissi come un bisato ,pazienza me rasegnerò.

  608. hobo ha detto:

    ah si’ maurice, poi a un certo (#339 )avevi deto che l’unico vero capitale e’la terra, il che non mi sembra esattamente cio’ che dice veblen.

  609. Mauricets ha detto:

    hobo
    http://www.filosofico.net/accumadfasghr.htm
    marx non riuscì a spiegare le ragioni culturali (storiche, se riferite a una classe sociale; esistenziali, se riferite a un individuo) che ad un certo punto portarono il mercante a trasformarsi in capitalista.

    perchè?

  610. Mauricets ha detto:

    620

    hobo
    e cosa vuol dire?
    per mè è lunico capitale che non puo essere distrutto.
    questo ho detto.

  611. hobo ha detto:

    @maurice

    cio’, altro che gioco delle tre carte. qua fai il gioco delle cento carte.

    nel tuo link c’e’ scritto:

    “A differenza degli economisti borghesi Marx capì perfettamente che la nascita del plusvalore (il cuore dello sfruttamento capitalistico) è strettamente connessa all’impiego di manodopera salariata, ma non riuscì a spiegare le ragioni culturali (storiche, se riferite a una classe sociale; esistenziali, se riferite a un individuo) che ad un certo punto portarono il mercante a trasformarsi in capitalista.”

    quindi chi ha scritto quel testo concorda con marx nel ritenere che il cuore del capitalismo e’ lo sfruttamento dlla manodopera salariata. allora che cacchio c’entra questo coi faraoni eccetera?

  612. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @594 IO VORREI ET ALIAS VARI ( ossia colui che odia i triestini e la triestinità dito
    el baziloto )

    Ma cosa fai? hai copiato e tradotto il senso
    del detto triestino (vedi il mio 436)
    in dialetto veneziano !!!???

    Tu non tolleri chi non la pensa come te,
    vuoi sapere cose di quando non eri nato o eri poco più che un ragazzino; logicamente farcite di attributi ed aggettivi insolenti,offensivi,sgraziati e petulanti .

    Contrasti cose a chi ne e’ stato testimonio oculare, ma non ti sembra di essere sopra
    le righe ???

    Sei stato buttato fuori e sei dovuto rientrare con un altro nome!!!

    Non hai neanche provato vergogna.

    Non sei stato capace neanche di mimetizzare il tuo lessico che continua ad essere quello di un copione da guitti.

    Non godi la simpatia di buona parte di chi legge i tuoi chilometrici commenti !

    Vuoi fare il tuttologo arrogante !

    E continui,continui,continui !!!!

    Ma possibile che non ti sia venuto il dubbio che ci sia qualcosa in corto circuito in te .

    Ti anche meravigli se uno te lo fa notare !!!

    Un inglese esclamerebbe : ” There are bats in your belfry”

  613. Io vorrei... ha detto:

    Il capitalismo? E’ un sistema economico basato sulla prevalenza della proprietà privata dei mezzi di produzione e di creazione dei beni e dei servizi, il cui fine è il profitto.

    Ti dirò poi che il sottoscritto personalmente ritiene qualsiasi forma di capitalismo non regolamentato rigidamente da norme che impediscano lo sfruttamento di rendite di posizione (di qualsiasi tipo) a fini monopolistici come una porcheria.

    Considero anche che un capitalismo in mancanza di democrazia come un’altra porcheria.

    Considero l’Italia un sistema di democrazia e capitalismo imperfetto.

    Considero tuttavia il sistema italiano – considerato nel secondo dopoguerra – sufficientemente avanzato da potersi preferire a qualsiasi forma di sistema privo di garanzie democratiche.

    Infine, considero che la peggior stagione per il sistema democratico e capitalistico italiano sia stata quella che – partendo dalla crisi della cosiddetta prima Repubblica – ci ha portato fino ad oggi. In particolare, ritengo che in Italia ci siano stati dei tentativi – per così dire – di instaurazione di una nuova forma di governo, basata sul rapporto diretto con le masse in termini di creazione e manipolazione del consenso (non solo da parte dei politici), che in modo singolare sono state arginate in prima battuta da quel tanto di anarchismo innato della popolazione italiana. Anticorpi di antica data, che però a loro volta se lasciati liberi possono produrre un sistema altrettanto pericoloso.

  614. John Remada ha detto:

    Corto circuito era la rubrica di G.Boncompagni:es.C.C. con il Banco del Mutuo Soccorso…… C.C. con Io Vorrei…..

  615. John Remada ha detto:

    P.S.Banco del Mutuo Soccorso,poi solo Banco.

  616. Io vorrei... ha detto:

    @ Lonzar
    Te l’ho già scritto e te lo ripeto: quando parti per la tangente dello sproloquio diventi noioso, col risultato che NON TI LEGGO.

  617. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 628 IO VORREI ET ALIAS VARI ( Ossia colui che odia i triestini e la triestinita’)

    “…..diventi noioso…..”

    Nuovamente copi quello che ti ho già scritto!!!

    Se prima eri ri-di-co-lo ora stai diventando
    buffo’ 🙂 🙂 🙂

    Viva l’A. ed il TLT !!!

  618. Io vorrei... ha detto:

    @ Lonzar
    Praticamente mi stai dicendo che sei “proprietario” delle parole della lingua italiana?

    Questa devo dirla a mia figlia (5 anni): ho trovato uno di sessant/settant’anni che gioca allo specchietto rovesciato!

  619. Io vorrei... ha detto:

    Però adesso ho controllato: la parola “noioso” tu non l’hai usata qui dentro.

    Hai pure perso nel gioco dello specchietto!

  620. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @630 & 631 IO VORREI ET ALIAS VARI ( ossia colui che odia i triestini e la triestinità)

    “….proprietario….” “… noioso ….”

    Io non sono nè superbo, nè arrogante, ne’ aggressivo come sei tu ! cerca meglio e vedrai nei commenti passati il noioso lo trovi a iosa !!!!

    Impara invece a rispettare la gente in generale , questo sito dovrebbe essere uno scambio di opinioni e non una rissa tipo televisione italiana come la vuoi trasformare tu , del resto l’italiano sei tu non sicuramente io .
    Tu ti inserisci nei threads con insinuazioni
    e mezze verità per scatenare scontri e poi scendere come l’arcangelo Gabriele con la spada fiammeggiante a far finta di amministrare giustizia e dare buoni consigli!

    ” …’NDEMO DEI ….”

    … torna in tel tuo canal sugà !!! 🙂

  621. Io vorrei... ha detto:

    Sono andato a curiosare nei siti tetteski sudtirolesi.

    Premesso che lì la materia è di competenza provinciale e che ovviamente la legge non viene applicata per le scuole di lingua tedesca, ho scoperto che il Südtiroler Schützenbund (notoriamente fra i più estremisti) ha chiesto di vietare l’insegnamento dell’inno in tutte le scuole della provincia di Bolzano, sia italiane che tedesche che ladine (anche se in realtà la scuola ladina vera e propria non esiste: l’insegnamento viene svolto nelle località ladine in lingua italiana e tedesca, con l’aggiunta di alcune ore di ladino).

    Ho anche scoperto che secondo il Freiheitlichen Partei l’Italia in realtà… non avrebbe nemmeno un inno proprio, e “Fratelli d’Italia” sarebbe assimilabile ad un’ “opera buffa”! Secondo il presidente di questo partito, in Italia nulla dev’essere preso sul serio tranne la mafia, la corruzione e lo spreco di denaro.

    Della questione dell’inno se n’era parlato in consiglio provinciale durante le sedute del 6 e 7 marzo 2012. I consiglieri Knoll e Klotz (appartenenti ai partiti tedeschi di minoranza) avevano chiesto di vietare lo studio dell’inno nelle scuole altoatesine di lingua tedesca e ladina. La mozione passò con 25 voti a favore, 2 contrari e 3 astenuti. Contro votarono un rappresentante di Futuro e Libertà (lui affermava che era contrario a cantare l’inno, ma era favorevole ad insegnare – nel bene e nel male – di che cosa esso parlava) e un altro consigliere che però non ho capito chi fosse (il nome non c’è nel resoconto).

  622. Io vorrei... ha detto:

    @ Lonzar
    Buono dai: io di sicuro sono e mi sento italiano. Tu ritieniti come credi: quel che ho sempre contestato – e contesto – è la rappresentazione deformata dei fatti storici che tu ed altri fate qui dentro.

    Te ne dico solo una: il razzismo antislavo NASCE e si sviluppa NON in Sicilia o in Sardegna, non in Veneto o in Valle d’Aosta, ma nelle zone mistilingui dell’Impero Asburgico: in Dalmazia, in Istria, nel Goriziano e a Trieste. I primi scritti antislavi mai pubblicati in lingua italiana provengono da un tizio che si chiamava Vincenzo Duplancich: un tizio nato a Zara. L’elenco dei razzisti antislavi comprende dei personaggini come Timeus o Coceani che sono puri prodotti della VOSTRA terra.

    Raccontare le storielle dell’orso sui rimasti e sugli esuli è un altro must che fa raggiungere l’orgasmo ad alcuni di voi.

    Terzo ed ultimo: il razzismo antiitaliano che permea i commenti della Trimurti e alle volte anche i tuoi, è vomitevole.

  623. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 634 IO VOREI et. etc etc :

    Vedi che in te l’educazione non e’ un must !

    BUONO DAI :lo dirai al tuo cane o al tuo gatto !!

    Per il resto di me hai capito come al solito quello che fa piacere a te !

    Salti di palo in frasca per darti ragione da solo !!!

    Vomitevole invece e’ l’italiana arroganza che gente come te ha portato a Trieste,arroganza che deve far parte anche del tuo DNA ; e’ sufficiente già leggere l’agressività con cui hai scritto quest’ultimo post e tutti gli altri precedenti!!!!

    Io vorrei vedere se hai il coraggio di dire le stesse offese che dici quà
    occhi negli occhi a 30 centimetri di distanza alle stesse persone ???

  624. Io vorrei... ha detto:

    @ Lonzar

    Fischi = fiaschi

  625. capitano ha detto:

    Giunta era fiorentino, D’Annunzio abruzzese. Mi pare che abbiano creato più casini loro di tutti i triestini messi assieme.

  626. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 636 IO VORREI et ALIAS VARI ( ossia colui che odia trieste e la triestinità )

    🙂 🙂 🙂 = Gnampolo

  627. Io vorrei... ha detto:

    @ capitano
    Se vogliamo fare la gara a chi è stato peggio, possiamo pure divertirci. Io però ho scritto un’altra cosa, e cioè che il razzismo antislavo è NATO e si è SVILUPPATO nelle zone mistilingui dell’Impero austriaco prima, austroungarico poi. Del resto, come cavolo avrebbe potuto nascere in luoghi dove gli slavi non sapevano nemmeno cosa fossero?

    Duplancich viene da lì, come Stancovich, i Baccich erano di Fiume come Host-Venturi, Cippico era di Zara, Cobolli-Gigli era di Trieste, Coceani di Monfalcone, i Dudan erano sparsi fra Spalato e Trieste, i Fanfogna erano di Traù, i Ghiglianovich di Zara, Gigante di Fiume, i Tacconi di Spalato, il Fauro (quello che ha scritto fra i pezzi peggiori) era triestin patoco, Tamaro è tutto vostro, come i Ziliotto vengono da quelle parti. Giù giù fino ai Menia, ai de Vidovich, ai Lacota e ai Neami. Tutti personaggini che hanno mangiato pane e antislavismo dalle vostre parti.

    Non vorrei dover ridefinire il concetto di “acqua calda”…

  628. Io vorrei... ha detto:

    @ Lonzar

    Ragasso: questi giochi li faccio con mia figlia. Però stamattina l’ho portata all’asilo. Va be’ che col passare degli anni si torna bambini, ma tu non mi pari persona da cavallucciocavalluccio sulle ginocchia.

    Ricomponiti, orsù.

  629. Erix ha detto:

    e se iniziasimo a parlar de qualcosa de più interessante de la canzonetta zumpa zumpa ke i post-Savoia ga scelto come inno?

  630. Fiora ha detto:

    @641 “PAROLE SANTE!” 😀 😀 😀
    alora per cambiar discorso comunico che ogi che xè la sua Festa,go esposto el Tricolor! 😉

  631. Io vorrei... ha detto:

    Canzonetta zumpa-zumpa in effetti è interessante come espressione. E pure l’inno precedente (la marcia reale) era abbastanza andante.

    E pure questo mi fa divertire, perché di solito gli inni sono musicalmente seriosissimi. Invece il nostro ha pure il poropò-poropò-poropopopopopò in mezzo, che spesso viene cantato esattamente come l’ho scritto.

    Il prossimo inno sarà “Funiculì funiculà”, così alcuni s’incazzeranno ancora di più.

  632. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 640 IO VORREI :

    Ragasso te ghe dirà a tu pare !!!

    Tu sei una persona di una maleducazione
    che non ha uguali.

    La tua cultura delle nostre zone e’ superficiale ed anche millantata, perchè son sicuro che di quelli che hai nominato non conosci neanche quanti discendenti sono a Trieste.

    E tanto per tirar fuori un recente ( Menia)vive sì a Trieste ,ma è del Cadore,
    ( più tuo che Triestin).

    E smettila con le insinuazioni , più continui
    e più ASINO ti dimostri :-).

  633. Tergestin ha detto:

    @ Luigi

    Te rispondo punto per punto, come fazevo una volta. Anca se presumo che me stufero’ de novo, visti i modi.

    “PAtetico: tu hai scritto “Del resto all’ etnocidio dela minoranza italiana no ghe credi piu’ gnanca quei che lo propaganda. Mi gente dela minoranza italiana oltreconfin ne conossevo parecchi e go ancora qualche parente acquisido. Nissun iera mai entusiasta dela situazion e pochi iera pro-Tito, tutavia i gaveva le sue scole, le sue asociazioni e i podeva parlar liberamente la sua lingua. Questo co’ iera ancora vivo el Marescial e la Yugo, preciso”.”

    Za’ iniziar col “patetico” xe pessimo. Mi la storia la go in parte vista, la go sentida dai protagonisti e no la go certo studiada da libri scritti da personaggi collusi con questa o quela loggia/associazion iredentista/partito nazionalista (o tuti e tre insieme).

    “E poi hai fatto una lunga tirata su quanto kattivi sono stati i tuoi compaesani con gli sloveni.
    In pratica dal tuo paragone se ne ricava che era meglio la Jugo di Tito che l’Italia di De Gasperi.”

    No, non se ne ricava proprio niente col paragon. El punto xe che te son el primo a no contestualizzar: de la’ gavevimo o no el comunismo e de qua la democrazia?

    “E io ti dico che questa è una solenne sciocchezza. Oltre a ciò, hai nascosto artatamente – fino a quando non te li ho citati io – episodi recenti e meno recenti della Jugoslavia di Tito, dai quali risulta che la minoranza italiana PRIMA è stata rasa al suolo (ma ovviamente gli esuli sono fasci che hanno rovinato la città di Trieste, che prima viveva nell’oro e nella pace fraterna) e POI è stata perseguitata per altri trent’anni.”

    No son d’accordo, lo go spiegado anca perche’ piu’ volte.

    “La parola “etnocidio” – che secondo te nessuno usa più – è scritta negli studi e negli articoli DEI RIMASTI, e cioè di quelli che tu dici di conoscere benissimo perché hai parenti eccetera eccetera. Li conosci talmente benissimo che… non sai nemmeno quel che scrivono parecchi di loro!”

    Non credo che se possi parlar de etnocidio nei riguardi dela comunita’ de lingua italiana che -non nego- ga avudo i sui momenti tosti. Ma penso che soto Tito TUTTI gaveva i sui momenti tosti (ripeto: iera dittatura, mulo! Te pensi che i mii parenti che parlava sloven se forbiva el cul con le banconote e i andava a spudarghe adosso a quei che parlava in italian, i quali iera inveze ridotti al barbonaggio? Eh la realta’ iera un atimin diversa…..).

    “Senza ovviamente ricordare quel che è successo DOPO Tito, e cioè nei fantastici anni di Tudjman, quando il nazionalismo sfegatato si respirava ogni minuto secondo.”

    Vero, xe sucessi i massacri. Quindi? Te me disi che Tito grazie al pugno de ferro teniva unidi popoli che altrimenti se gavessi scannado? Cazzarola, lo disevo mi che te ieri un comunista che veniva a far parodie per ridersela!

    “…Esattamente la stessa minestra che alcuni triestini hanno riservato agli esuli istriani!”

    De istriani o persone de origine istriana a TS ghe ne xe tantissimi. Quei che xe contestadi e contestabili xe quel gruppo de irriducibili, che servindose de potenti associazioni, partiti e lobby varie ga fato de tuto per portar a Trieste una mentalita’ paranoica, intrisa de razzismo ottuso e maccartismo da texas anni cinquanta, gente che vol e devi spudar rancor fino all’ultimo respiro o fioi e nipoti de esuli che se spaccia per vittime dell’esilio (quando l’esodo no i lo ga visto gnanca in cartolina: alora anca mi son un ex internado nei lager per proprieta’ ereditaria?), quei che in cambio de tessere e agganci filo-italiani ga sorpassado sia i triestini che no lo iera sia pur i esuli che no acettava prebende e tante altre robe. Mi contesto el clima e certi ambienti che se ga creado attorno all’esodo, non certo i esuli in se’.

    “In conclusione il mio invito è il seguente: evita di scrivere cose strampalate e tutti quanti saranno belli contenti.”

    El mio invito inveze xe un altro: evita de offender e de far l’arrogante dato che i te ga za butado fora e dato che ala tua eta’ se dovessi finirla de comportarse come adolescenti da forum. Inoltre pontifica de meno e scolta de piu’ perche’ come te go dito te podera’ salir in cattedra co’ te ne parlera’ de gondole e Dogi, no de sicuro su robe che riguarda una storia non tua.

    Storia che comunque te ga leto e continui a leger dale fonti che condividi le tue idee: el contrario del sotoscrito che le sue idee le ga formade leggendo i dati.

  634. Io vorrei... ha detto:

    @ Lonzar
    Boh! La mia prima lingua è il dialetto, molo simile a quello che scrivi tu. Eppure continuo a non capire quello che scrivi. Secondo me hai proprio un Dio tutto tuo.

    @ Tergestin
    Mi sembri mio nonno, che siccome era nato nel 1904 pretendeva di conoscere la Grande Guerra meglio di tutti. Io, i miei fratelli e i miei cugini ci facevamo sempre delle grandi spanciate.

    Visto che affermi di sapere tutto perché c’eri e se non c’eri tu c’erano i tuoi parenti/amici, allora per una volta cerchiamo di approfondire alcune questioni.

    Anni ’40
    Che ne pensi della fondazione dell’UIIF? In particolare, delle prese di posizione di Aldo Rismondo e di Domenico Segalla in merito?

    Anni ’50
    Come consideri l’operato di Giusto Massarotto all’epoca (ovviamente prima della sua morte)?

    Anni ’50
    Che impatto hanno avuto i decreti Perusko nelle zone nelle quali abitano i tuoi parenti? E nelle zone tipo Albona o i Lussini o Zara? Che mi sai dire in presa diretta (esperienze vissute)?

    Anni ’60
    Siamo agli inizi della lunga storia di Antonio Borme. Che ne pensi dei suoi propositi di riforma dell’UIIF?

    Anni ’70
    Qui c’è la storiaccia dell’intreccio fra nazionalismo croato e i vari CIC, con la fine di Borme. Lo sai qual è stato l’impatto di tutta questa storia nel complesso della realtà vissuta degli italiani in Istria e a Fiume? Robe molto pratiche, in realtà.

    Anni ’80
    Qui non si può prescindere proprio dall’attività del “Gruppo ’88”. Visto che siamo all’altro ieri, io credo proprio che tu abbia vissuto quegli eventi in presa diretta, come il sottoscritto (io c’ero a Capodistria). Quindi sicuramente ricorderai le raccolte di firme in piazza, i discorsi eccetera eccetera. Come hai vissuto tutta la storia?

    Anni ’90
    Qui mi piacerebbe sapere come la pensi su Pietro Nutrizio. Un personaggio interessante, ma di sicuro saprai che accadde con i riformisti e tutta la storia dell’intromissione del PCC eccetera.

    A cappello di tutto, ho una curiosità quasi personale: vorrei proprio sapere che pensi di Giacomo Scotti.

    E adesso ti dico qualcosa: di TUTTI questi avvenimenti io ho avuto modo di parlare con persone che direttamente C’ERANO. Erano lì in quei giorni. Alcuni di questi sono già morti, altri sono ancora vivi.

    Quando tu parli con i presidenti delle CI o vai ai loro incontri conviviali, la stragrande maggioranza del tempo ti diverti a mangiare, a bere e a parlare di tutto un po’. Poi – spesso in altre stanze, a tu per tu – molti ti raccontano la loro storia personale.

    C’è quello che ti racconta di quando venne arrestato per spionaggio all’inizio degli anni ’90 (anni ’90!), perché era uno dei riformatori. C’è quell’altro che ti racconta di come a sedici anni emigrò in Jugoslavia per creare il comunismo. C’è quello che applicò i decreti Perusko nelle scuole della propria città. C’è il prete che ti racconta di quando battezzava i bambini di nascosto. C’è il tizio che venne pestato dai croati negli anni ’50 perché aveva dei giornali presi a Trieste che parlavano di Pella (traditore!). C’è quello che venne spedito a forza nelle scuole croate, ricevendone la patente di “ritardato mentale” perché non conosceva la lingua e parlava a strafalcioni (oggi è laureato).

    E poi ci sono le centinaia di esuli che ho conosciuto. Gente che è poi tornata là a vivere in vecchiaia (ad uno hanno segato l’albero vicino a Daila proprio la scorsa estate: un vicino mezzo matto che odia gli italiani). Gente che m’ha accompagnato a vedere le proprie ex case (e ci siamo presi la nostra bella dose d’insulti per aver scattato una foto dall’esterno). Gente che ha scritto le proprie memorie magari in quaderni a quadretti. Gente che invece magari è morta senza aver raccontato nulla.

    Ecco: questa è la mia “rata” di vite vissute. Per non dire poi di quelle storie raccontate da altri. Per esempio: c’è un tizio che da oltre dieci anni sta filmando gente istriana che racconta le sue storie. Gente di tutti i tipi. Questo qui è uno storico, io lo conosco ed ho visto parte del suo girato (col quale sono stati fatti dei film e dei documentari, peraltro). Ci sono dei bellissimi filmati di partigiani, di fascisti istriani, di gente comune. Una volta uno a Grisignana ha fatto davanti a me il saluto romano gridando “Viva il duce!”, aggiungendo poi che non aveva più paura di nessuno). Un’altra volta ho avuto una lunghissima discussione dopo un abbondante pranzo a Gimino con un poeta i cui genitori avevano cercato di snazionalizzarlo da bambino, cioè di farlo diventare “croato” da “italiano” qual era. Questo tizio qui era (ed è: è ancora vivo) un incredibile quadro dell’estrema complessità dell’animo dell’istriano. Pieno di dubbi e di granitiche certezze, in fondo in fondo era un gran nostalgico di Tito, anche se lo negava.

    Tutto ciò a prescindere dai circa 600 libri di storia di quelle parti che possiedo.

    Adesso puoi rispondere alle domande di cui sopra. Chissà che non impari qualcosa di nuovo.

  635. gianni ha detto:

    …concludo
    W IL T.L.T

  636. Fiora ha detto:

    te ne bechi per stancheza ,ah ?! 😉 e vvaii!
    “l’Italia chiamò! SI!”

  637. Tergestin ha detto:

    @ Luigi

    Ma per carita’. Non affermo de saver tuto, qua de onniscente ghe ne xe un solo. Anzi, ammetto che te me bechi impreparado sui anni quaranta……quanto al resto dele domande no ga senso.

    Per el semplice motivo che le xe malposte o meio poste con l’intento de tacarme l’etichetta de slavocomunistatitinoinfoibatore o de dir “visto? Gavevo ragion mi!”.

    Xe malposte anca per el fatto che ti te misuri col metro de oggi i fatti de ieri senza contestualizzar un minimo. Sbaiadissima come roba.

    Mi no son comunista. No me definivo tale gnanca quando i me voleva sburtar ale manifestazioni, ne mai me son sentido tale. Perche’ no condivido l’idea economica, perche’ semo in tempi dove el comunismo resisti in pochi paesi del mondo, perche’ el capitalismo no xe perfetto ma godo anca dei sui vantaggi e per tanti motivi. No me piasi la ditatura.

    Ma in ogni caso, el comunismo all’italiana -e no te pol no saverlo- xe un qualcossa de ridicolo, con quatro studentei e do’ pseudo-intellettualoidi, quel che basta ai giornai e politici de alcuni ambienti per zigar ai sovversivi, quando basta vardarli per domandarse dove che i va.

    Ma tornando ai comunisti veri e “cativi” de una volta, che no me se la meti con “rossi e neri tutti uguali” ala Sordi. Eh no. Per mi i partigiani no xe uguali ai nazifascisti.

    Compresi i stalinisti e titini piu’ duri, escludendo oviamente quei che ga aprofitado del caos dela guera per regolamenti de conti privati e massacri de innocenti. Per liberar ‘ste terre ghe voleva gente decisa e armada. No certo un Ghandi, che soto gli inglesi ga durado, ma qua da noi i lo gavessi fucilado seduta stante e ciao ciao.

    E no stemo gnanca menarla con i partigiani cattolici e liberali: se spetavimo quei te ga voia, contemosela come sta.

    La Yugoslavia all’epoca gaveva bisogno de un come Tito: liberazion con ogni mezzo possibile, politica interna col pugno de ferro (sia per i contrasti possibili tra etnie, scoppiadi infatti nei anni novanta, sia per possibili infiltrazioni spionistiche), politica estera furbona (comunismo a casa propria ma rapporti soto banco con i Yankee in veste anti-Stalinista) e altre robe.

    Roba bela? No.

    Ma ti te sa che paese per primo e che dittatura per prima ga dado el via alle polveri. Quindi, poco de far, se te va a massacrar e perseguitar popoli volutamente e dichiaratamente per venti anni te pol trovarte davanti un Ghandi -che no saria durado- o un Tito che te ripaga salatamente. No xe pippe de farse.

    Inoltre te commetti un secondo error e no per ignoranza ma per malizia: no te vardi MAI in casa tua ma SEMPRE in casa dei altri riducendote ad agitar el spauracchio de un comunismo che sopravvivi a malapena in paesi che xe a migliaia de chilometri de distanza. El muro xe cascado quasi un quarto de secolo fa e ti cos te fa? Te combatti muri za abatudi. Cazzo, che coraggio.

    Mai che con le tue informazioni te ne conti dele magagne e poteri forti de casa nostra in modo detagliado. Za qua se vedi e capissi tanto.

    E su Giacomo Scotti te dovessi gaver capido come la penso se te ga leto: lo reputo un omo de un’ epoca passada, meno sporco de tanti ma no ‘l me entusiasma. No go le sue idee, no lo condivido, ma forsi lo rispetto de piu’ de chi ghe ga chiesto un’interrogazion parlamentar su de lui tra una partida al Game Boy e un’altra.

    Se te ga leto atentamente te capira’ come la penso: altrimenti se te fa piazer regalime una Titovka e date ragion da solo cambiando le carte in tavola.

  638. Io vorrei... ha detto:

    Mai pensato che tu fossi comunista. Idea lontanissima dalla mia mente anni luce.

    Quel che penso è un’altra cosa, e cioè che la tua insofferenza per l’Italia (condita – as usual – di gran pipponi razzisti) è tale che tu affermeresti che pure la Somalia (che non ha un governo) ha un governo migliore di quello italiano. E nel tuo delirio antiitaliano arrivi ad affermare delle cose come questa:

    “La Yugoslavia all’epoca gaveva bisogno de un come Tito”

    Frase insensata, giacché il “gaveva bisogno” non presenta alcuna alternativa. Io dico che aveva bisogno di uno come Roosevelt. O di Churchill. O di Stalin. O di Paperon de Paperoni. In pratica, ti sto dicendo che di queste affermazioni apodittiche e scollegate dalla realtà possiamo tranquillamente pulirci il… naso. Mentre possiamo – anzi: dobbiamo – giudicare dal punto di vista storico il personaggio. Un dittatore che – secondo gli studi di Rummel e di altri – ha sul groppone circa 1,2 milioni fra morti ammazzati, arrestati, spiati, perseguitati nel suo paese.

    Che dopo uno arrivi all’assurdo di affermare che di tutto ciò la Jugo “aveva bisogno”, permettiti di farti il gesto dell’ombrello e un gran marameo.

    Invece le mie domande avevano proprio uno scopo preciso: tu che affermi di conoscere per scienza infusa perché eri lì e se non eri lì lo sai perché hai i parenti lì, in realtà non conosci nemmeno le tappe fon-da-men-tali della storia della Comunità Italiana in Jugoslavia. Robe che io non solo ho cercato di leggerle sui libri, ma da anni annorum mi faccio raccontare (come ho già detto) da chi c’era. Tanto per dirne una: di Scotti non solo ho letto i suoi libri (quasi tutti), ma ho pure voluto conoscerlo, e sono andato un paio di volte a pranzo con lui a Fiume, dopo averlo sentito parlare. Mi sono fatto la mia idea sul personaggio, ed ho avuto modo di parlare di lui con altri che lo conoscevano. Questo tu lo chiami “malizia” o “ignoranza”. Io lo chiamo “non accontentarsi di ciò che ti raccontano i vecchi tromboni che ghe vanza de parlar e no sa distinguer fra il 1940 e il 1980.

  639. maja ha detto:

    e di quello che raccontano i tromboni pseudo-giovani che se ciacola indosso per ore e se sbrodola da soli sule robe che i scrivi, c’è da fidarsi?

  640. lojzek ha detto:

    @iovorrei
    – ha sul groppone circa 1,2 milioni fra morti ammazzati, arrestati, spiati, perseguitati nel suo paese.- “dai i numeri del lotto?????”

    ne vogliamo parlare dell’ italia di quanti morti ammazzati, arrestati, spiati, perseguitati e aggiungo donne stuprate, torurati, deportati…. deve ancora lavarsi la coscienza, ma non lo farà mai perkè e troppo impegnata a guardare la sua bella frase ” italiani brava gente”. cmq, è grazie al muss e ad adolf ke la grande Jugoslavija aveva bisogno del grande Tito.

  641. Io vorrei... ha detto:

    @ lojzek

    Ciàpa qua:

    http://dalje.com/en-croatia/rummel–titos-regime-took-million-lives/71942

    http://www.hawaii.edu/powerkills/SOD.CHAP9.HTM

    Però hai ragione: una milionata i morti, gli altri li contiamo a parte. Rankovic (se non ricordo male mi pare fosse lui) affermò che nel 1950 non c’era famiglia in Jugoslavia che non avesse almeno un suo membro finito in galera.

  642. Io vorrei... ha detto:

    @ maja 651
    Verifica quel che si scrive, e poi decidi a chi dar fede.

  643. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @649 TERGESTIN : Credo che ormai no xe de perder più tempo con sto mato ( forse el pol aver anche turbe de suo ), la sua credibilità de un che xe sta butà fora e che cambia nome per tornar a tontonar ,xe zero !

    Per mi xe un infiltrato e un provocatore che conta meza bala , ti te ghe la coregi cussì el sa come che xe la storia e po la fa passar per sua per far bela figura.

    El se nota tuto quel che xe i sentimenti de la gente per doprar contro in un futuro,per partito preso el xe contro indipendentisti, viva l’A, italofoni,sloveni e sanguemisti se noi xe ‘taliani sfgatai , per mi xe un spion.

    A la fine o el sa e no el vol capir tuto el casin nostro lo ga fato l’Italia e el fascismo, se noi gavessi roto le bale per le lingue,cukture,usi e abitudini ,zonta anche la guera ,no saria sucesso niente e no fussimo quà a parlar dove xe la verità !!!

    Pò el te cita Scotti che se te legi quel che el ga scrito co’ jera Tito e quel che el scrivi ogi, xe completamente diferente, el magna in dò piati ,in Croazia e a Trieste dove lo vedo spesso in Aquedoto perchè el sta in una traversale.

    Per mi xe de difidar ,xe una persona ambigua,cativa e cativeriosa e se el podessi el te faria anche del mal.

    Ma che el vadi a farse ciavar e che el ne lassi in pase co’ le sue pisderie.

  644. Fiora ha detto:

    @Giampaolo lonzar
    Son virtualmente,ma francamente SCONVOLTA dalla tua astiosità verso un utente che se limita a portar altre documentazioni,più o meno personali,più o meno condivisibili e per el fatto stesso che le xè “discutibili” dà linfa a una discussion da giunness dei primati,longa come la grande muraglia e anche in questo ghe xè una sodisfazion.
    Quanto al “butà fora-tornà dentro” daghe un taio per favor. no semo né a scola nè al Rotary
    Qualchedun con una soglia de permalosità extra-large gaveva avù e reiterà questa pretesa…RIDICOLA!
    nela misura in cui la gente se incà e la buta sul personale insinuando diritura che un “nol sia tuto giusto” beh! denota insicureza nelle sue granitiche certeze,tale da paventar un confronto nela nomva identità a mio avviso sempre civile da parte de Luigi.

  645. sfsn ha detto:

    fiora,
    lojze iera sta butà fora proprio perchè el iera sta incivile e l’insultava parecchio. Desso – scoretamente – el xe tornà dentro, ma mi sta roba me par decisamente scoreta

  646. Fiora ha detto:

    sintetizando la mia broda infarcida de svarioni de batitura,me sento de concluder
    NO NERVI, PLEASE! 😉

  647. Jasna ha detto:

    @657

    Scusa Fiora, ho apprezzato quello che hai detto a Sandi quando ha invocato l’intervento della Redazione a suo uso e consumo, però forse l’unica cosa su cui Luigi non è difendibile è la capacità di essere “civile”, per usare le tue parole.
    Insinuare insulti invece di dirli apertamente, evitare le parolacce ma usare i suoi toni è un atteggiamento molto aggressivo e parecchio fastidioso anche per chi, come me, non ha partecipato alla discussione ma l’ha letta dall’inizio alla fine.

    Naturalmente, sei libera di pensarla come vuoi. Però mi sentivo di spezzare una lancia a favore di chi dopo un po’ ha comprensibilmente perso le staffe (e Tergestin non è certo uno con cui io mi sia trovata d’accordo in passato, anzi).

  648. Fiora ha detto:

    sfsn.son qua anca mi e lo so.
    Ribadisso che la soglia de toleranza soggettiva de chi che ne ga richiesto a gran vose la defenestrazion no xè termometro oggettivamente tropo afidabile… e sopratuto val più un sfottò coredà de nozioni interessanti che…i mii educati blabla che lassa el tempo che trova! * 🙁

    *Chiamasi autocritica.

  649. Fiora ha detto:

    Jasna ,mah in passato soprattutto su temi religiosi (io non credente L. baciapile) ce ne siamo tirate dietro di ogni erba un fascio…lo leggo e quella sua arietta provocatoria da padreterno mi riesce fastidiosa ma penso sempre “che una risata vi sepellirà” e che reazioni abnormi appartengano alla serie molto rumore per nulla,in rapporto ad …apporti (e scusa la ripetizione) obiettivamente stimolanti.
    Se Luigi è dell'”altra campana” ed è l’unico valido qui è abbastanza comprensibile che accerchiato da ogni parte sferri colpi sotto alla cintura e…troppo spesso difensivi di colpi analoghi.

  650. Fiora ha detto:

    @662 “la risata che vi seppellirà” ci ha la doppia, AZZ! 😉

  651. Jasna ha detto:

    @Fiora 662

    Che sia “l’unico” valido non credo, onestamente.
    In ogni caso chiudo qui per correttezza i discorsi indiretti su Luigi.

  652. Fiora ha detto:

    ” l’unico validio qui” di quelli dell’altra campana,eh?! …perché maurice e io con tutto il rispetto per maurice, tutt’al più de sponda! 😉

  653. sfsn ha detto:

    fiora,
    un xe sta butà fora per maleducazion e xe tornà dentro in barba ale regole, l’altro (quel che domanda la ri-defenestrazion) no ga mai avù provedimenti de questo genere.
    Me par che la roba se comenti da sola.
    Quanto ale informazioni che dà Lojze le xe ben presentade (perchè el mato sa menarla), le xe un saco de volte faziose e spesso scorete o tirade fora de libri invisibili al mondo.

  654. Io vorrei... ha detto:

    Intato devo dire che abbiamo superato la soglia fatidica 666: il numero del diavolo questa volta va a… Fiora (mi dispiace)!

    Dopo di che, gli sbrocchi di Lonzar non mi fanno né caldo né freddo, come le lacrimucce di altri amabili personaggi, decisamente dotati di paraocci.

    In quanto a sfsn, se ha bisogno di farsi spiegare qualcosa su quegli strani oggetti a forma di parallelepiedo noti col nome di libri (spelling: elle-i-bi-erre-i) basta chiedere: posso fornirgli qualsiasi delucidazione, a patto che si rivolga col dovuto garbo ed educazione.

    L’invito a tutti quanti gli altri è lo stesso che ho rivolto a maja: verificate con i vostri occhi le affermazioni di tutti, e poi decidete con la vostra testa.

    Un po’ difficile per quelli che fanno il sospirone su Tito o sul pelatone nostrano (“Si stava meglio quando si stava peggio”: chi l’ha scritto qui dentro?), ma gli altri si troveranno benone.

  655. Jasna ha detto:

    @668 Il mio appunto non era sui contenuti, ma sul modo di esprimerli. Se negli “altri” includi anche me. Se ho ben inteso il commento di maja, anche lei ha detto qualcosa del genere.
    Saluti

  656. Fiora ha detto:

    @667 la mia gente,val a dir el Triestin medio xè de massima permaloso forte…bravo a fanc***zar el prossimo ma tremendamente scoresibile e de qua se semo onesti, bisognassi partir.
    quel che go notà xè che come tuti quei che ghe piasi ciorx*** anche Lojze se disarma se nol vedi reazioni rabiose..in fondo “chiche ciolxelc” no vol miga altro!
    e lo dirò a morte guaianoi s’el metro del per altro caro Sandi fussi quel de tuti…che barba ara!

  657. Fiora ha detto:

    per serar sto ot. francamente bambinesco,rilevo che se Lojze, Maurice,indegnamente la sotoscrita, in sto contesto Innotalianofilo fussimo i Guelfi, tuti voialtri autentici tochi de novanta (altro che ” l’unico qui” malinteso da jasna!) dei Ghibellini…con chi cavolo ve scontrassi in singolar tenzone?
    Singolar nel senso de tuti contro uno o quasi, perché come dito,mi no fazzo testo e Maurice, poco.

  658. Tergestin ha detto:

    @ Fiora

    Mi no go mai chiesto defenestrazioni, ma dir che certi soggetti se esprimi con educazion me par una grossa capela. Nei ultimi tre post el nostro eroe me ga dito piu’ volte che “no so una beata mazza” me ga da del “patetico” e nel piu’ recente un bel “permettimi di farti il gesto dell’ombrello”.
    Insoma, un galantuomo d’altri tempi.

    @ Luigi

    “Quel che penso è un’altra cosa, e cioè che la tua insofferenza per l’Italia (condita – as usual – di gran pipponi razzisti) è tale che tu affermeresti che pure la Somalia (che non ha un governo) ha un governo migliore di quello italiano. E nel tuo delirio antiitaliano arrivi ad affermare delle cose come questa…”

    L’Italia per mi con Trieste no funziona. Xe una question che come aministrazion proprio no la me va e qua si’, visti i disastri e tassi de corruzion son prevenudo. La cultura italiana per mi xe come quela cinese o russa: pol esser enorme e affascinante ma no la sento mia per mille aspetti, usi e costumi che pol esser filosofici e antropologici.

    A diferenza de tanti triestini che fica el pie in do’ scarpe esaltando la propria diversita’ e specialita’ rispeto ala penisola (no xe anca quela alora una forma de razzismo o meio, complesso de superiorita’? Quante volte i triestini italianissimi ostenta la propria efficenza e serieta’ su tanti italiani) ma i ghe tien comunque a esser italianissimi, mi beco posizion.

    Me sento Triestin e basta.

    Nei pregi e nei difetti. Qua paghemo le tasse, no butemo scovaze per tera, no urlemo dai balconi eccetera. Ma gavemo anca una media de gente che bevi, zoga d’azzardo e va a puttane o che ga turbe psichiche incredibile e sicuramente piu’ alta de altri posti che magari el nostro senso civico se lo sogna.

    Quindi pregi e difetti. Su certe robe meio de altri, su altre robe pezo. Ma secondo mi semo diversi, perche’ se no podemo definir Trieste italiana quanto grega o polacca, secondo questa logica.

    Questi xe due tra i motivi principali che NON me fa cantar l’inno de Mameli.

    Una xe la question economica ed el conflitto de interesse per el quale con l’Italia, Trieste no ciapera’ mai el volo, mai gavara’ indrio un decimo dela sua centralita’ ne tantomeno podara’ sfruttar le sue potenzialita’.

    El secondo, appunto xe una question de usi, costumi e approcci filosofici e sociologici diversi che separa nettamente el “”triestin tipico vecia maniera” dall’ “italiano medio”.

    Mi el razzismo no lo vedo, dato che tuto questo me deriva da esperienze de vita, letture, confronti e tanto altro. E la conferma me riva ogni giorno, sempre de piu’.

  659. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @657 FIORA : In efeti in senso streto te gà ragion! Ma dopo una meza dozina de volte de ‘ver domandà de star dentro le righe uno continua a tontonar, un anche se rompi .

    Perchè no xe solo in questo thread che xe comincià! Qua savemo che se te parli de Austria ,de TLT, de confini , etc xe struca boton salta makako ; ma se te parli de luce,acqua,gas,telefono , de zia Kati e de oio de frantoio de Parovel xe la stessa roba!!!

    Tuti mone !!!!

    Le opinioni se pol capir,condivider e no ; qua xe el cofin per cui uno se xe contrario disi la sua , ma no che per raforzarla te cominci a meter in discussion ,la salute,l’età ,con svolazzi ornamentali
    de agetivi ed atributi.

    No ga senso e no servi a niente !

    E alora entra in azione el piano “B”

    ” chi semina vento racogli tempesta “

  660. Tergestin ha detto:

    @ ancora Luigi

    “Invece le mie domande avevano proprio uno scopo preciso: tu che affermi di conoscere per scienza infusa perché eri lì e se non eri lì lo sai perché hai i parenti lì, in realtà non conosci nemmeno le tappe fon-da-men-tali della storia della Comunità Italiana in Jugoslavia. Robe che io non solo ho cercato di leggerle sui libri, ma da anni annorum mi faccio raccontare (come ho già detto) da chi c’era. Tanto per dirne una: di Scotti non solo ho letto i suoi libri (quasi tutti), ma ho pure voluto conoscerlo, e sono andato un paio di volte a pranzo con lui a Fiume, dopo averlo sentito parlare. Mi sono fatto la mia idea sul personaggio, ed ho avuto modo di parlare di lui con altri che lo conoscevano. Questo tu lo chiami “malizia” o “ignoranza”. Io lo chiamo “non accontentarsi di ciò che ti raccontano i vecchi tromboni che ghe vanza de parlar e no sa distinguer fra il 1940 e il 1980.”

    Semplicemente su UN argomento go ammesso de esser impreparado e su altri no go risposto savendo dove te andavi a parar in OGNI caso.
    Spero che no te se sia permesso de darghe dei “veci tromboni” ai mii nonni o zii perche’ poderia anca ciaparla sul personale e risponder seriamente mal. Te lo confermi che no xe cussi’?

    Inoltre no vedo perche’ se mi parlo con dei veci triestini xe veci stronzi rincoionidi, mentre i tui veci esuli inveze porta testimonianze carighe de oro colato. Qualcossa no me torna.

  661. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    IO VORREI :

    Sbrocchi 🙂 🙂 🙂

    Te vedi el tuo omonimo (ora fu ) jera un comico che fazeva rider , ti inveze te fa pianzer …..

  662. Fiora ha detto:

    @ Tergestin Spero che co ‘ parlo de richiedenti defenestrazioni te sapi che NO me sogno de aluder a ti, valoroso” Ghibelin” vs “Guelfa” sempre con rispeto reciproco de triestini che SA fin dove fra de noi sepòl 🙂
    Ah! fra i notabile de parte “Guelfa” me go dismentigà de citar Aldo.

  663. gianni ha detto:

    Comunque,chi xe domacio,scagli la prima pietra
    Alludo domacio dei più de 3 generazioni…
    ovviamente mi non lo son,come tanti, ma come tanti amo trieste in tutti i suoi aspetti..
    Nazional triestin,saria ben che lo fosimo un poco tuti
    Con el roman non go de spartir con l’austriaco de guardarlo de lontan
    NELE SCOLE GA DE STUDIAR LA STORIA DE TRIESTE
    E ANCHE
    INNO DE SAN GIUSTO
    (per giusto)
    l’italia chiamo??con tuto rispeto per il bene nostro,si ma fi monfalcon..
    danni dal 17 a oggi xe tanti e continua a farli

  664. Fiora ha detto:

    @Tergestin el tuo post 672 parte seconda (perché la prima xè un semplice chiarimento per mi a uso “interno”) me par tra i più bei e “veri” che go leto de ti.
    Al neto de nozioni e informazioni( de ogi parte,comunque sempre utili)parla de una non appartenenza stradocumentada: LA TUA.
    Parla di quelli che “el pie in do’ scarpe” e che se ne vanta come de un valor aggiunto..e te me ga messo in crisi.
    Posso solo dirte beato ti che te se senti tuto “de qua”. Sentirse testa e cuor un poco “de qua” un poco de là” in un’appartenenza doppia no fa sentir dopiamente ben fa sentirse a disagio e insicuri dele propie radici,ma tratandose de sentimenti, no se NO SE POL …farghe gnente! 🙂

  665. sfsn ha detto:

    i libri se lassa scriver. specie quei (in gran parte virtuali) che cita Lojze

  666. Io vorrei... ha detto:

    @ Tergestin
    Suvvia: non obbligarni a ravanare fra i tuoi messaggi per rileggermi le margherite razziste che spuntano qua e la’. Farei una cosa che non voglio fare io, ma aggiungo che non ci faresti bella figura tu.

    @ Lonzar
    Come ho gia’ detto, sei l’esempio perfetto di come parliamo due lingue diverse. Ad esempio: secondo me non sai nemmeno che vuol dire “sbrocchi”. Pero’ se l’hai utilizzata nel modo corrente, mi solleciti ancor di piu’ moti di divertimento. Secondo me la befana t’ha portato la calza. Perche’ tu credi alla befana, vero?

    @ sfsn
    I libri si lasciano scrivere
    No ghe xe piu’ le mezze stagioni
    Tanto va la gatta al lardo…
    Se stava mejo co se stava pezo
    Mogli e buoi dei paesi tuoi
    L’erba del vicino e’ sempre piu’ verde

    Ne so una frega!

  667. Fiora ha detto:

    @Lojze, ” guelfi” & “ghibellini”
    osservato che non siamo né a scuola (… a cantare l’Inno, Tiè 😀 ) e manco al Rotary e che le regole della Casa le applica chi ci ospita con quel buon senso che prevede elasticità, (vista la premessa) ri-suggerisco all’autoripescatosi di sostituire il nuovo utopistico nick con ” EL BAZILOTO” (copyright G. Paolo Lonzar)
    Fidati, Luigi! l’umorismo e l’autoironia “lubrificano” ogni contraddittorio, creano una complicità aldilà delle tesi contrarie, ingenerano addirittura una simpatia “visiva” in virtù della quale in luogo di un “ailo! ” stizzito, ci si trova a sorridere e ben disporsi alla lettura di un testo del tale che ha l’umorismo di autodefinirsi così!
    …a meno che tu preferisca ” guerraaa!”

  668. Fiora ha detto:

    ” In verità vi dico”, anche e soprattutto ” fuori” nei miei rapporti reali, chiunque,uomo o donna che siano mi dà reiterata prova di ridere degli altri e a differenza di me,di non saper ridere di sé, per un siffatto atteggiamento spocchioso e supponente, sì che lo banno inesorabilmente!

  669. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 680 IO VORREI et alias vari ( colui che odia
    i triestini e la triestinità)

    🙂 🙂 🙂 … sbrocchi… 🙁 🙁 🙁

    CHUZPAH

    🙂

  670. El baziloto ha detto:

    Va bene Lonzar: hai vinto questa epica battaglia. Eccoti qua l’osso di gomma.

    Un uccellino m’ha appena mandato un email nel quale mi dice che nellescuole della minoranza slovena da anni si insegna l’inno sloveno. Me lo confermate?

  671. Sara Matijacic ha detto:

    confermo quanto dici, almeno nel mio caso. L’inno di Mameli me l’ha insegnato la tv

  672. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @684 EL BAZILOTO : Caramba !

    Nueva entrada ! Bienvenido y ahora vamos
    nos a cantar “La Cucaracha” .

    Olè !

  673. El baziloto ha detto:

    @ lonzar
    Forse t’e’ sfuggito l’invito di Fiora a cambiar nick, che io ho prontamente eseguito. Leggi iessaggi Lonzar. Dai. Orsu’. Suvvia.

    Grazie Sara. Premesso che personalmente ritengo che gli appartememti alle minoranza etniche possono studiare a scuola l’inno che vogliono, a questo punto i pasdaran del no a Mameli nelle scuole dovrebbero esprersi su questo punto: confermate il no all’inno italiano a scuola e quimdi di comseguenza no anche all’inno sloveno, oppure permettiamo al poropoporopoporopopopopo di risuonare nelle aule della maggioranza?

  674. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 687 EL BAZILOTO :

    Me desculpo ! Io mi sono adeguato ma si vede che il server segue un suo proprio
    ordinameno cronologico ai messaggi !

  675. dimaco il discolo ha detto:

    @684 la zdravljica si é sempre insegnata perché fa parte sel programma di studi su france presereni. la si studiava anche prima che diventasse inno.

  676. Io vorrei... ha detto:

    E quindi la zdravljica sì e Mameli no?

  677. El baziloto ha detto:

    E quindi la zdravljica sì e Mameli no? Fatemi capire la logica…

  678. El baziloto ha detto:

    Sorry per il duplice messaggio: ho ancora dei problemi con la mia nuova identità: chiederò a Lonzar di darmi il nome del suo esorcista.

  679. Fiora ha detto:

    @688 G.P. Lonzar se non cogli questo segno di buona volontà ,questo riconoscimento al tuo umorismo,se non ne fai un punto di partenza per instaurare un nuovo modo di dialogare, mi faresti dubitare della tua apertura mentale. 🙁

  680. Fiora ha detto:

    ..se me va in ben la mediazion,me sentirò una picula Hilari Klinton 😉

  681. dimaco il discolo ha detto:

    ti ho detto che veniva studiata come paret del programma su france preseren. . veniva studiata comepoesoa non come inno. alla stessa maniera di come si studiava il passero solitsrio di leopardi o il foscolo.io mi ricordo che in teza media studiammp linno italiano durante il programma di educazione civica.

  682. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @693 FLORA : mi lo go fato ma e vedi che’l
    server segui altre logiche !!!

  683. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @693 FLORA : mi lo go fato ma se vedi che’l
    server segui altre logiche !!!

  684. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 693 : EL BAZILOTO :

    Desdicho !!! Los rabinos no lo hacen.

  685. Sara Matijacic ha detto:

    @687 El baziloto L’inno sloveno, la Zdravljica, da noi non veniva studiata come poesia, ma come inno nazionale. Si parlava del “nostro inno nazionale”, ma erano i primi anni novanta e la Slovenia era da poco stato autonomo. Quasi non si teneva conto di chi proveniva da famiglia mista come me, ma venivamo automaticamente considerati sloveni, perché uno dei due genitori lo era (che non me ne vogliano le mie maestre e i miei maestri di allora, non sto giudicando il loro lavoro).
    Fortuna che a casa mi hanno spiegato.
    Oggi i miei inni nazionali sono tre: l’inno di mameli, la zdravljica e la galina con do teste. 🙂
    Insegnare l’inno di mameli a scuola o la zdravljica assieme all’inno di mameli nlle scuole slovene? perchè no? l’importante è farlo rispettando le sensibiltà dei bambini.

  686. El baziloto ha detto:

    @ Sara
    Te s’ciocaria un baso in fronte!

  687. El baziloto ha detto:

    E co questo gavemo fato 700!

  688. dimaco il discolo ha detto:

    sara quando andavo a scuola io beniva insegnato come poesia. ma mi pare normale visto che anagrficamente rispetto a me sei una ragazzina 🙂

  689. Julius Franzot ha detto:

    L´ultima frase del 699 esprime anche la mia opinione. Ottimo, Sara!

  690. El baziloto ha detto:

    @ dimaco
    E’ ovvio che venisse insegnato come poesia. Casomai ai tuoi tempi si insegnava “Druze Tito miti se kunemo”.

  691. Fiora ha detto:

    @699 UNA & TRINA, Saranostra! 🙂

  692. Bibliotopa ha detto:

    io evito di intervenire in questo topic, ma chiedo solo se è normale su Bora.la che si possa tranquillamente dare dell’imbecille ad un interlocutore?

  693. Fiora ha detto:

    @ 707 “io evito d’intervenire…” ed è un peccato Bibliotopa!
    Leggendoti, mi riconfermo ogni volta chei tuoi apporti sono un pregevole mix di conoscenza ed equilibrio. una bella voce che neghi a questo coro, sovente stonato.
    Sarà per questo? 😉

  694. El baziloto ha detto:

    In realta’ credo che dimaco abbia fatto una gran comfusiome, e poi e’ partito per la tangente secondo quanto la sua educaziome gli consemte. La mia osservaziome e’ molto terraterra: all’epoca dell’anziano dimaco non esisteva la Slovenia indipendente, per cui e’ ovvio che s’imparava la “poesia” di Preseren. Tuttalpiuu’ si poteva imparare l’inmo jugoslavo, o qualche amabile canzoncina come appunto il “Druze Tito mi ti se kunemo”. Anche perche’ nessuno si scMdalizera’ se ricordo che parte delle istituzioni della minoranza slovena erano agli ordini del Partito oltreconfine.

  695. dimaco il discolo ha detto:

    alora luigi,terraterra come si confà a gente come te. indubbio. nelle scuole slovene non si imparava l’inno yugoslavo. anzi a pensarci bene non insegnavano nemmeno la storia sui partigiani o sulla guerra combattuta nelle nostre zone.. solo a grandi linee senza scendere nel dettaglio. ok si parlo della risiera e gonars,ma il resto era piuttosto lacunoso. come ho detto la scuola slovena era permeata da filclericali.

  696. hobo ha detto:

    con un inno si possono fare molte cose. per esempio questo:

    http://www.youtube.com/watch?v=CIgl8Ur5rK8

    “il ‘compagno’ ceausescu, primo ministro rumeno, si incazzo’ mortalmente per via dell’internazionale fatta da un gruppetto… evidentemente l’internazionale di ceausescu ha il volto della polizia, e’ una marcia militare. lui si tenga la sua internazionale, noi ci teniamo la nostra.”
    (demetrio stratos, introducendo il pezzo, nel lontano 1976)

  697. El baziloto ha detto:

    @ dimaco
    Non ho problemi a parlare terraterra. In genere parlo con tutti. Certo: non faccio l’errore di ritenere che l’inno sloveno di Preseren sia nato prima del 1990.

    Anche i ciocchi di legno – se sloveni – dovrebbero sapere che l’inno nazionale prima dell’indipendenza era il “Naprej, zastava slave”.

    Mi spiace che a scuola non t’abbiano insegnato il “Druze Tito mi ti se kunemo”, ma sono sicuro che in un modo o nell’altro da bambinetto l’hai sentito cantare e forse l’hai pure cantato tu stesso. E forse adesso risentendolo una lacrimuccia ti riga il volto.

    Dico bene o dico giusto?

  698. maja ha detto:

    lojze baziloto

    ok, sul naprej, zastava slave, però fino all’indipendenza l’inno nazionale *jugoslavo* era hej, slovani.

  699. maja ha detto:

    (io dico che dimaco preferisce sivi sokole a druže tito, mi ti se kunemo.)

  700. El baziloto ha detto:

    @ maja
    Sivi sokole? Un filino troppo balcanico il ritmo per uno sloveno DOC. Un giorno tornavo da Buje verso Capodistria ed ero collegato con Radio Capodistria. Ad un certo punto hanno fatto partire una scheda di presentazione sulla Slovenia di circa cinque minuti: una sorta di messaggio turistico/promozionale.

    Di questi cinque minuti, almeno trenta secondi sono stati spesi a dire che la Slovenia non è un paese balcanico, ma subalpino/mediterraneo.

    Evidentemente la lingua batte eccetera eccetera.

    Comunque sia, secondo me pagherebbe per fare un tuffo indietro nel tempo ed essere uno di questi nella prima foto: http://www.youtube.com/watch?v=SYVtt4MCEFM

  701. aldo ha detto:

    Fiora

    volendo far el paragon con guelfi e ghibelini, secondo mi andassi invertidi i fattori perchè…

    …guelfi saria quei de sua maestà imperial-regia catolicisima benedeta da santa romana chiesa e cola copa che rapresenta la legitimazione divina tegnuda da una zata del’aquila, mentre…

    …ghibelini saria quei del’inno de mameli e del tricolor, de princip e del panslavismo e de tutta la compagnia anti-clericale parte de un disegno massonico secondo un storico de noialtri adesso sull’aventino

  702. Fiora ha detto:

    @716
    aldo mio ghe go pensà un fraco . po’ go adotà un criterio più semplicistico e me par passpartout, del ” dentro” e “fora”, adatabile a tuti i “combatenti” de tute le nostre “batalie” passade e presenti e future.
    Scolta: chi xè restà in …”Fiorenza” ?(robe de mati,ciò e te vol che nomen no sia omen? 😉 )
    I GUELFI. chi iera el più famoso ” GHIBELLIN FUGGIASCO” ? ma ceeerto che è Lui ( Dante,no servi precisar…).
    ‘lora me son dita chi che de noi pur tra mile contraddizioni se senti parte dela Nazion xè DENTRO.quindi ” guelfi”. Chi in sta patria no se riconossi vol ‘ndar FORA . quindi “ghibelini”.
    Cos’ te par?

  703. Fiora ha detto:

    @715 Bazi. ( a me è dato usare anche la forma contratta ! 😉 ) penso che le lacerazioni da appartenenza non sono esclusiva peculiarità di noi Triestini di appartenenza Italiana….

  704. Fiora ha detto:

    …In realtà mi riferivo al post 714 e in particolare al punto del supposto palleggiamento etnico,tra “balcanico” e “subalpino-mediterraneo”

  705. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ BALCANICI :

    dal punto di vista dei geografi fisici la Penisola Balcanica e’il territorio a Sud di quella linea immaginaria che congiunge Trieste e le foci del Danubio tenendo come guida i corsi della Sava e del Danubio .

    Peranto ci siamo dentro quasi tutti noi .

  706. Fiora ha detto:

    @719 Giampaolo.
    Linea sì, ma come che te disi ben “immaginaria”… e da questa vaghezza nassi tanti pupoli mentali e de cuor.

  707. El baziloto ha detto:

    Dal punto di vista dei geografi fisici non c’è mai stato perfetto accordo sulla delimitazione della Penisola Balcanica.

    Ancora alla fine del XIX secolo, alcuni (sulla scorta di opere quali quelle del cartografo americano Anthony Finley) non inserivano la Dalmazia nei Balcani, affermando che questa ne era separata dalle Alpi Bebie.

    Il legittimo desiderio della Slovenia di “smarcarsi” dai Balcani ha conosciuto una notevole accelerazione in corrispondenza con il processo d’indipendenza ed in parallelo con la radicalizzazione di un altro processo, e cioè quello della costruzione di una sorta di netto confine etnico con gli altri paesi slavi del sud.

    Illuminante in tal senso l’ottimo saggio del 1996 di Lene Hansen “Slovenian-Identity: State-Building on the Balkan Border”.

    @ Lonzar-Tergestin-sfsn
    Trattasi di libro. Beware of books!

  708. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @720 FIORA : i confini fisici del resto xe tuti imaginari :

    l’Italia ga i sui confini co’ le Alpi fino al Quarnero, che quà savemo in questo post coss’che nassi !!!

    I Pirenei xe tra Francia e Spagna che xe un poco più definiti.

    Ma ai tedeschi la linea Oder Neisse ghe
    vien la carie al ciodo .

    I geografi fisici per delimitar teritori segui dei parametri che no c’entra con i popoli , ma segui orografie,idrovie e dendrologie.

    Questa xe la diferenza sostanziale tra geografia politica e geografia fisica,
    a memoria de quando go fato cartografia,
    salvo erori ed omisioni.

  709. Tergestin ha detto:

    @ Fiora

    Mi trovo contraddittorio el sentirse al 100% triestini e al 100% italiani. Lo trovo contraddittorio anca su un mio cugin de primo grado che per anni ga fato el slovenissimo con tuti i miti de Tito, la liberazion, i film dei partigiani dela vecchia Yugo che vinzi la guera in venti minuti e a mi el me considera “italian” perche’ go fato le scole in quela lingua e son cressudo in un rion dove quela iera la lingua corrente. Vivemo a 20 minuti de macchina salvo traffico e lui guai a dirghe che no ‘l xe triestin (el vivi in provincia) o dirghe che l’Udinese ga fato una bela partida de balon…..

    Insoma, penso de gaver reso.

    @ Bibliotopa

    Se l’interlocutor cambia le carte in tavola, offendi, irridi le fonti altrui o ghe meti in boca ai altri teorie sue girando i discorsi per pompar la sua propaganda, manda in vacca i discorsi e dopo esser stado caza’ fora el torna con la stessa supponenza de prima, per mi mandarlo in mona ogni tanto diventa quasi un dovere civico. Se la redazion tollera i sui comportamenti, pol serar tre oci sula parolina mite che ghe ga dito un utente.

  710. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @721 El BAZIL 8 :

    te me spieghi coss’ che centro mi con
    tergestin e sfn in questa vinjeta balcanica ???

    Col dovuto rispeto verso queste persone che no conosso ; perchè te me associ ???

  711. El baziloto ha detto:

    @ Tergestin

    Zero-zero-otto, licenza d’insultare (con giustifica per la maestra).

  712. aldo ha detto:

    @716 Fiora

    ah…’desso go capì

  713. Fiora ha detto:

    @Aldo.
    pecà! me iero convinta che la tua classificazion fossi preferibile.
    De gran lunga più colta e pertinente

  714. gianni ha detto:

    l’importante xe capir e scoltar tuti…
    Comunque,non me par che sia boiade,come non vol far capir il bugiardelo(per i meno acuti se ciama el piccolo),che xe più propenso a scriver del ponte corto(e saria cosa sputanar)o far publicita al purtropo nostro sindaco che se da dele arie inteletuali ala prima del corsaro de Verdi!!
    per chi che non capisi ben,go un zogo vecio per i fioi dei ani 80 che se ciama grillo parlante,forse ve pol servir..
    TLT
    RIPETI TLT
    RIPETI ANCORA TLT
    BRAVO… CONTINUA ANCORA

  715. El baziloto ha detto:

    @ gianni

    L’inizio del primo pezzo da te consigliato è il seguente:

    “Ogni volta che lasciavo casa per ritornare a Trieste, avevo la sensazione di attraversare via via diverse sfumature di italianità. Dalla mia italianissima Ferrara, sentivo già dopo Venezia che qualcosa cominciava a cambiare. Più mi avvicinavo al confine orientale, più l’italianità mutava, raggiungendo l’apice di rarefazione proprio a Trieste”.

    Tutto ciò è facilmente spiegabile: deriva dall’effetto ritardato delle sostanze psicotrope assunte dal soggetto.

    Immaginiamolo che da Ferrara torna su per andare a Trieste, e passa per… Venezia. Già qui si capisce che il soggetto non è del tutto a posto: da Ferrara né l’autostrada né la strada ferrata passano per Venezia. Quindi questo è uno che si fa aggratisse quindici chilometri in più. Diciamocelo: è vagamente sballato.

    Poi il tizio percepisce man mano che va avanti un “mutamento dell’italianità”. Quindi i pioppi che dal treno si vedono più o meno all’altezza di San Donà di Piave sono già meno italiani di quelli che si vedono all’altezza di Mestre. A Portogruaro meno che a Palmanova. A Latisana meno che a Portogruaro e così via così via fino a Trieste. Pioppi “misti”, di tutta evidenza. Ma si tratta di un chiaro effetto del dietilamide-25 dell’acido lisergico (vulgo: LSD).

    La soluzione però è semplice: basta canne, basta acidi, basta pasticche strane, non farsi di nulla, non bere alcoolici.

    A quel punto, credo che non riuscirà a distinguere più l’italianità di un campo di grano di San Michele al Tagliamento da uno di Palmanova. La vita sorriderà, e tutti staremo meglio.

  716. El baziloto ha detto:

    Visto che ci siamo, chissà se senza gli acidi il nostro amico mi saprà indicare il grado di italianità di questi due luoghi:

    PRIMO
    http://www.youtube.com/watch?v=PSgidquCtUQ

    SECONDO
    http://www.youtube.com/watch?v=q9w72ZqK18g

  717. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @ 730 EL BAZIL 8 :

    ben ! no ‘sser egoista !

    dì’ne coss’che te fumi,che funghi te magni, de coss’che xe le pere che te se fa tì , cussi podemo diventar ‘taljani come tì e veder la luce !!!

  718. El baziloto ha detto:

    Semplice: mai fumato nulla, nemmeno il tabacco (rovina il fiato. Non bevo alcol, anche a causa d’un’intolleranza ai fenoli, contenuti nel vino. Mai preso pasticche di nessun tipo.

    Dei funghi mangio quelli che raccolgo in montagna.

    Adesso hai la ricetta: adeguati.

    PS Vediamo se sei così scafato come l’allucinato del messaggio di gianni: dimmi che grado di italianità trovi nei luoghi rappresentati dai due filmati. Se non ce la fai, fatti aiutare da qualcuno. Vedrai la sorpresina…

  719. Paolo Geri ha detto:

    Mi avevano sempre detto di diffidare degli astemi.

  720. El baziloto ha detto:

    Immagino te l’abbiano detto all’Associazione Alcolisti Anonimi…

  721. Paolo Geri ha detto:

    Non ho bisogno – per mia fortuna – di frequentare certe associazioni.

  722. El baziloto ha detto:

    E quindi chi è che t’ha detto la boiata di cui sopra? Te l’hanno detto al partito? In chiesa? Fra amici dopo una solenne sbornia? Famme capì…

  723. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @733 EL BAZIL 8 : Come sempre il tuo lessico
    denota il tuo livello di educazione anche se vuoi sempre fare show-off di cultura.

    In ogni caso per accontentarti, tutte e due sono di cittadine istro-venete; la prima non
    ricordo anche se la chiesetta che si intravvede la ho in testa; la seconda dovrebbe essere Pirano.

    Però una pubblicità poco c’entra con l’Italianità, anni fa la Barilla faceva pubblicità a Mosca e allora Mosca è italiana, poi le pubblicità di automobili occidentali a Petra e sulla Grande Muraglia in Cina le fanno occidentali ???

  724. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @737 EL BAZIL 8 : son sicuro che Geri non ha bisgno di avvocati difensori , in ogni caso uno che lo ha detto è stato Tolstoj :

    ” Un uomo che non ha vizi non ha neanche virtù”

  725. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @73 EL BAZIL 8 ;:

    —-errata corrige …

    gavevo ciapà el monumento per quel de Tartini ( dopo gò ingrandì la foto)inveze la cita’ xe Spalato …..

  726. Io vorrei... ha detto:

    @ Lonzar
    E chi ha detto che non ho vizi? Ho detto che non mi drogo e non assumo alcoolici. Caspita, Lonzar: se tu sei ridotto a questi – di vizi – allora veramente mi domando che razza di vita hai fatto!

    Riguardo all’allucinato che annusa l’italianità digradante dal finestrino del treno, ho dimostrato con gli esempi fatti sopra che questa è una cazzata immane: il tizio ha semplicemente dato libero sfogo alle sue ombre.

    I due luoghi del mio test sono Montona e Spalato. Ambienti scelti da pubblicitari della Buitoni e della Axa come luoghi “italiani”.

    Montona diventa una sorta di cittadina toscana: italiana “tipica”. Notare che in tutti i paesi del mondo in cui è stata trasmessa, questa pubblicità presenta il sonoro originale in cui le mamme gridano “tre minuti!”, eccetera eccetera. Montona, in Croazia: il prototipo dell’italianità (secondo i pubblicitari).

    La seconda pubblicità creò un certo trambusto a Spalato: affermarono di sentirsi quasi turlupinati per essere stati trasformati in località italiana.

    Tutti e due i luoghi sono ad est di Trieste, quindi.

    L’amico allucinato di Gianni che avrebbe capito? Te lo dico io: una beata fava.

    E se gli facessi vedere questa Genova direbbe che è una città francese: http://www.corsiprofessionali.com/wp-content/uploads/2012/07/corsi-professionali-genova.jpg

    Questo posto lo confonderebbe con Milano, e invece è Napoli: http://www.nostrofiglio.it/uploads/images/0001/00000000001/28/13//2813d35981e771495b9e77378237d609uniqueidcmcimage1.jpg

    Questo lo confonderebbe con una città USA, e invece è sempre Napoli: http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/98/Centro_Direzionale_-_Napoli.jpg

    (a proposito: lo sapevi che lo strafighissimo porto di Trieste sotto la Defunta aveva traffici inferiori a Napoli?)

    Questo lo direbbe il profondo sud d’Italia, e invece è Pirano: http://www2.arnes.si/~kppomm/slike/zorno.jpg

    Qui direbbe che siamo a Venezia, e invece è Traù: http://www.istriadalmaziacards.com/upload/cartoline/00001118/immagine224-01.jpg

    Eccetera eccetera eccetera.

    Il mondo è vario, cari miei: però i nazionalisti protorazzisti che annusano l’italianità (o qualsiasi altra nazione) dal finestrino li percepisco lontani cento miglia.

  727. Fiora ha detto:

    @739″ un uomo che non ha vizi non ha neanche virtù ”
    E può darsi che quel tale illuminato conte filantropo proprietario terriero russo di cui non mi sovviene il nome ;-)nel dir così parlasse un minimo pro domo sua…
    Gli è che il concetto di “vizio” si è di molto adeguato ai tempi ed alle acquisizioni scientifichee pure quello di “virtù”.
    Ne consegue che idue termini non mi appaiono più così strettamente interdipendenti.
    Ah, Bazil8 ( G.P. Lonzar hai coniato un nick nella sua forma definitiva IRRESISTIBILE. il più sgaio che c’è. Luigi di questo ti dovrebbe essere grato davvero! ) Dunque Bazil8 , pure io anziché a vinassa, carburo precipuamente…. a cocazero! 🙂

  728. Fiora ha detto:

    @ Bazil 8 .. l’accenno alle preferenze in fatto di bevande é per dire che rispetto alle divergenze io privilegio le convergenze.
    Una a caso: il senso dell’ APPARTENENZA.

  729. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 741 IO VORREI o BAZIL8 :

    Come al solito te vol dar interpretazioni
    fondamentaliste a quel che digo mi !!!

    Certo che no go el vizio de ingrumar cartoline vece come te fa ti , ma anche se te conosso solo per come te scrivi son sicuro che più aventurosa de la tua fin ‘desso la go fata !!!

  730. Io vorrei... ha detto:

    @ Fiora
    A dirla tutta, cara Fiora, avevo anche scritto che io non bevo alcoolici per un fatto specifico. Premesso che i superalcolici non mi piacciono e quindi non li ho mai bevuti e non li bevo mai, il vino ho dovuto smettere di berlo perché ho sviluppato una forma di intolleranza ai fenoli in esso contenuti. Già prima lo bevevo molto poco: adesso non lo bevo per niente.

    Non è che la cosa mi renda particolarmente orgoglioso: gli è così e stop. Invece pare che per Geri e Lonzar chi non si fa una dose d’alcol, una canna, una pasticca, una sniffata o una pera ogni tanto sia da prendere con diffidenza. Il mondo è bello perché è vario.

    La Cocazero anche la bevo ogni tanto, ma – ahimè! – le bevande gassate mentre pasteggio mi danno fastidio. Ho l’impressione che alterino i gusti.

    Tornando a Mameli, mi pare che la linea contraria sia stata sbaragliata, soprattutto alla luce del fatto che gli inni vengono regolarmente insegnati nelle scuole del mondo, compreso l’inno sloveno nelle scuole della minoranza.

    In pratica, l’argomentazione contraria s’è ritorta contro i loro assertori.

  731. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @745 IO VORREI … : Come al solito tu fai
    sintesi errate !!!

    Io ho citato una battuta di Tolstoj e tu hai concluso che io sonio alcolizzato,drogato etc. etc !!!!!

    Tu mi sembra sei solo una persona piena di complessi che cerca di nasconderli ostentando un complesso di superiorità o di
    detentore di moralità assolute, fondamentalista che non sopporta chi non e’ in linea con il suo pensiero e spara a zero con tutte le cagate a disposizione.

    ‘ndemo dei ! daghe un tajo !!!!

  732. Io vorrei... ha detto:

    @ Lonzar
    Quindi hai citato Tolstoj così, a casaccio: una frase che t’è parsa carina infilare qui dentro senza nemmeno sapere perché.

    E dal mio commento secondo te avrei concluso che tu sei alcolizzato, drogato ecc. ecc.

    Ho sempre detto che io e te parliamo una lingua diversa, vecchio mio. La prossima volta devi anche leggere il labiale e osservare i gesti. Forse ti riuscirà meglio.

  733. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @747 : IO VORREI …et alias vari :

    …te gà ragion !! Due lingue diverse, la tua xe quela de la aroganza italiana , la mia xe
    quela de la Trieste libera ed indipendente !

    po’ intanto vecio xe el tuo zervel , perchè te par de ‘sser chissà chi e no te son nianca chissà cossa !!!!

  734. El baziloto ha detto:

    Arroganza italiana? Spero che tutti gli indipendentisti triestini non ti somiglino, altrimenti dovremmo pensare per prima cosa ad istituire un hard discount di Amplifon mentale.

    Ad ogni modo, il dialogo sta diventando financo stucchevole. Se sei d’accordo anche tu con Mameli a scuola, finiamola qua.

    Speravo di arrivare a mille commenti, ma per dialogare bisogna essere in due…

  735. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @749 EL BAZIL 8 : Eccolo là ! nuovamente non 6 capace di fare commenti senza toccare la fisicità delle persone, credo che faresti meglio a preoccuparti della tua mente dove
    hai un gran lavoro da fare.

    Io come tutti quelli che si sentono Indipendentisti ,siamo liberi di esserlo, come tu sei libero di sentirti italiano e nessuno ti vuole convincere del contrario

    No io non sono d’accordo con l’Inno a scuola obbligatorio, non tutti sono cittadni italiani
    e gli altri devono decidere secondo coscienza, i sentimenti
    non possono essere resi obbligatori.
    Io sono italofono e non mi sento italiano.
    Facoltativo come la religione , secondo la mia opinione.Io l’Inno di Mameli lo rispetto
    come tutti gli Inni, non amo la parola obbligatorio.

    Poi riguardo alla italianità che segnali con
    la pubblicita ed altro, mi meraviglio che tu
    come veneziano la scambi con quella che e’stata la millenaria venezianità, e chi si è lamentato lo fatto a ragion veduta e mi meraviglio o non lo so se qualche veneziano “patoco” non l’abbia fatto.

    Quei posti hanno visto solo il Regno d’Italia per non più di 23 anni (1920/1943)!!!

  736. El baziloto ha detto:

    @ Lonzar
    Scusa, ma sei tu quello che negli ultimi venti/trenta messaggi a me amichevolmente rivolti mi hai dedicato una sequela d’insulti lunga da qui a lì? Perché inizio a pensare che tu abbia un fratello gemello: mr Giampaolo Hyde.

    Benissimo: mr G. Hyde è contrario all’inno di Mameli obbligatorio, ma facoltativo gli va bene. Poi si passerà – immagino – a rendere facoltativo l’insegnamento del Risorgimento, facoltativo spiegare chi ha vinto e perso la Grande Guerra, e se poi uno ha la disgrazia di chimarsi “Italo” renderemo facoltativo anche il suo nome.

    Chiaramente la cosa si farà anche nelle scuole della minoranza slovena: non si potrà insegnare l’inno/poema di Preseren se non a seguito di regolare permesso scritto fornito dai genitori.

    Infine mi tocca spiegarti ancora una cosa (sei de coccio, bello mio!): io ho citato la pubblicità perché quello sciroccato che percepiva l’italianità dei luoghi dal finestrino del treno, avrebbe sicuramente preso una solenne cantonata di fronte alle pubblicità da me indicate. E quei suoi discorsi – se proprio lo vuoi sapere – sono uguali identici a quelli fatti dai fascisti negli anni ’30 e ’40, quando affermavano che la Dalmazia era italiana perché “anche le pietre parlavano italiano”.

    E’ chiaro o ti serve un disegno?

  737. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @751 EL BAZIL 8 :

    Dopo questa ultima te consiglio dò robe :

    1) Iscrivite a master-chef e te vinzerà sicuro el titolo de gira-fritaje

    2) fa una rubrica de oroscopi e buta-carte

  738. Fiora ha detto:

    @751
    a “vantaggio” del primo post sento di dire, che levata la “tara” (improperi) rimangono dei concetti. siano o meno condivisibili

    @752
    al contrario in questo, a togliere la “tara” non resta altro da leggere.

    l’aver trasformato questa discussione in uno sfogatoio a due,implicherebbe che venisse chiusa. per mancanza di stimoli per gli altri, per buonsenso, per buon gusto….e prima del millesimo post, mi dispiacerebbe 🙁

  739. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @753 FIORA :

    ….che venisse chiusa….

    ” Malgrè tout” son d’accordo !!!

  740. Fiora ha detto:

    eh, Giampaolo,ma prima del non più mille, a me dispiacerebbe… malgrè tout! ;-(

  741. Fiorenza G.Degrassi ha detto:

    …e così tento di portare ancora un poca di carne al fuoco.
    Gianna Nannini, forte di tardiva maternità per giunta semi-autonoma, che la colloca (detto senza ironia) tra i prototipi di italianità più avanzata,scrive che neanche a lei l’Inno piace, che le parole sono obsolete, che neanche la musica è un granché…come una di noi ,insomma!
    Aggiunge pure che diano a lei l’incarico di riscriverlo…io sarei d’accordo!
    Con “Notti magiche” si è candidata autorevolmente.
    Il mio senso d’appartenenza prevede tranquillamente un cambiamento di Inno,ma a due condizioni:
    CHE SIA ORECCHIABILE
    CHE SIAMO D’ACCORDO TUTTI

  742. Fiora ha detto:

    @736 uff!
    me xè sbrisà el pedigree, ma son sempre mi, dei!
    xè che per postar de l’altra parte, col nick de famiglia…nosepol 🙁

  743. Fiora ha detto:

    e i Pooh? che fanno, dormono? e Zucchero? pure il redivivo Vasco ci potrebbe provare…
    De Gregori? mah! s’è già bruciato l’occasione. “Viva l’Italia” populista e struggente q.b. ma così maledettamente triste…proprio un inno da dopo la cura del Primario Prof.M. Caposala die Grosse Schwester Frau M.

  744. Io vorrei... ha detto:

    @ Fiora
    Mi anca ghe provaria a rivar a mille, ma ghe voria (a proposito: voialtri dixe ghe voressi, ma per dir “tu volessi” cossa dise’?) Una interlocutor. Lonzar par deventa’ ormai un licantropo co la luna piena, staltri no ga piu’ boresso de andar ‘vanti. Mi el nostro inno no me dispiase. La Nannini no, te prego, che dopo la vien fora co “Quest’Italia e’ una camera a gaaaaaassss”…

  745. gianni ha detto:

    Bira mi n
    o bevo più bira
    Mi non bevo più bira..
    Perché bira me fa mal..
    Cari miei cavai zelanti,bevo il giusto e non me drogo,anche se gavesi motivo
    Difendo Trieste con i denti,dell’Italia che se rangi.
    Ande ande votar paiazi cosi sguazeremo de più mela m…
    Unica roba sensada che ho senti,iera de idea berluska,l’Italia e un paese ingovernabile,qualsiasi sia il vincitore
    noi giustamente per prendelo ben in quel posto andemo votar
    Bacheta magica non ho ma sicuro non voto perché non cambia niente se vinzi destra o sinistra

  746. El baziloto ha detto:

    No ghe xe piu’ le meze stagioni, siora mia…

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