8 Novembre 2012

Laureni: Gas Natural non potrà modificare le nostre norme urbanistiche

Sulla scia dei colloqui avvenuti tra Gas Natural e le Amministrazioni di Trieste e Muggia nei giorni scorsi (in merito alla campagna informativa svolta dall’azienda spagnola), l’assessore comunale all’Ambiente Umberto Laureni  ricorda ancora una volta il perchè del suo no al progetto del rigassificatore di Zaule. Già durante la Barcolana l’assessore aveva diffuso un opuscolo informativo riguardo le motivazioni per impedire l’avvio dei lavori.

Oggi coglie l’occasione per ribadire che «ci sono cose che Gas Natural non potrà mai migliorare sull’impianto di rigassificazione, perché sono costitutive. – E premendo sull’aspetto della sicurezza aggiunge – Potrà scrivere il progetto in italiano anziché in inglese, firmare dove manca una firma, ma non potrà modificare le nostre norme urbanistiche, che non prevedono un rigassificatore, e non potrà abbassare a zero il livello di rischio d’incidente rilevante. A noi il “basso livello” non pare una garanzia sufficiente trattandosi di un’area, quella della baia di Zaule, fortemente insediata e abitata».

Laureni ricorda poi altre proposte invasive fatte in passato che, come quella di Gas Natural, prevaricano gli aspetti urbanistici della città: il terminal carboni, la centrale Enel, gli stoccaggi di Gpl, i traffici di petroliere trasferiti qui da Venezia. L’assesore insiste ancora, guardando ad altri aspetti, come quello turistico-commerciale, due realtà che potrebbero essere seriamente compromesse dal rigassificatore. L’azienda spagnola, infatti, avrebbe  fatto due richieste di intervento in ambito urbanistico,una sul Piano regolatore di Trieste, e un’altra sul Piano regolatore del porto. Interventi, questi, che potrebbe rendere inattuabili la piattaforma logistica in porto e il terminale ro-ro alle Noghere.

Ancora una sottolineatura sul fattore di rischio di incidente rilevante (guardando alle conseguenze che comporterebbe per la popolazione). Degli eventi ritenuti poco probabili infatti, ricorda l’assessore, non vengono studiati gli effetti e sono quindi esclusi a priori. «Gas Naural – conclude Laureni – sta giocando a migliorare l’impianto sulla carta, e di calcolo in calcolo arriva a minimizzare la probabilità di rischio. Pertanto  un’amministrazione responsabile non può consentirsi, per il principio di precauzione, di accettare per i suoi cittadini questo concetto di sicurezza ».

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Un commento a Laureni: Gas Natural non potrà modificare le nostre norme urbanistiche

  1. Slowfoot ha detto:

    Il gazzettino regionale radio di stamani riportava l’assenso del gruppo ristretto del CTR alla valutazione di sicurezza del terminal. Assenso ottenuto a maggioranza, non all’unanimità.
    Mi chiedo: esplosioni ed incendi saranno democratici ?
    Com’é che questioni di questa rilevanza possono ottenere giudizi divergenti all’interno di un ristretto gruppo di tecnici ?
    Se questi tecnici hanno opinioni divergenti, basta arrivare alla maggioranza e si fa comunque ?
    Metodo e merito di queste valutazioni possono essere resi noti ? Si tratta pur sempre della sicurezza dei cittadini, non dei sudditi, oppure siamo in presenza di “segreti industriali” ?
    Se fossero “segreti industriali” che non possono essere divulgati, beh allora che vadano a proporlo altrove, il loro impianto !

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