27 Giugno 2012

Un’estate per festeggiare ed una per ricordare…Conrad Mc Rae

Mi ritorni in mente….

Chissa’ perche’ la mente umana spesso associa un momento di grande felicita’ ad un momento di profonda riflessione; e’ cosi che dopo la sbornia per l’esaltante promozione in Legadue della Pallacanestro Trieste 2004, c’e’ un momento per ricordare una ricorrenza che dal 2000 non riesce a trovare pace negli appassionati di basket di tutto il mondo: il 10 Luglio, durante un allenamento con gli Orlando Magic, un infarto ci toglieva Conrad Bastien Mc Rae, uno dei giocatori piu’ spettacolari visti in Italia e in Europa.

Giocatore classe ’71, ha vestito le casacche di Fenerbache, Pau Orthez, Efes Pilsen, Fortitudo Bologna, POAOK Salonicco, Fenerbache nuovamente prima di approdare nello stupore generale alla Telit Trieste nell’annata 1999-2000, l’ultima della sua carriera da cestista. Eh si, stupore perche’ la squadra giuliana era una compagine di media caratura, con budget proporzionati e lontana da inarrivabili giocatori di rango; invece, con un virtuosismo dell’allora General Manager Mario Steffe’ (purtroppo costato caro poi alle casse della societa’ triestina), arriva “Mangiafuoco” Mc Rae, soprannome affibbiatogli dopo l’indimenticabile schiacciata all’ All Star Game europeo con pallone infuocato saltando sopra tre persone…..

L’esperienza triestina coincide con l’anno forse piu’ esaltante del dopo Stefanel, con allenatore Luca Banchi, e un roster cucito alla perfezione per far divertire, con “manuale” Rowan, Ivo Maric, Samuele Podesta’ e Roberto Bullara, piu’ altri complementi di buon livello; il Palatrieste registra 4500-5000 persone di media con picchi anche vicino ai 6000, Mc Rae ci mette poco ad entrare nel cuore dei tifosi, per l’esattezza non aspetta neanche la prima di campionato; amichevole in suo onore al PalaChiarbola, stipato all’inverosimile, la vetrina ideale per mettere in mostra i gioielli di straripante esuberanza atletica, schiacciate con dedica finale da far saltare sulla sedia anche i piu’ tiepidi spettatori.

La stagione avra’ un epilogo strepitoso, Trieste espugna Roma in una gara 3 agli ottavi play off, indimenticabile (68-70) per la sfida finale ai liberi Iuzzolino contro Maric (22 punti a testa); fuori dalla Palaeur l’ultima istantanea di un ragazzo felice, “cinque alti” generosamente scambiati con gli oltre 200 tifosi giunti nella capitale nel turno infrasettimanale, prima dal 3-0 subito ai quarti con la Benetton Treviso ma soprattutto prima di una visita in America che restituisce il “negativo” del Mc Rae visto fino a quel punto; si, perche’ una visita medica negli States non lascia spazio a interpretazioni, la sua attivita’ di cestista avrebbe dovuto fermarsi li.

Un ragazzone triste, seppure in procinto di sposarsi e con un chiodo fisso (“io so solamente giocare a basket, so fare solo quello e continuero’ a farlo..), l’amore per il gioco che lo portera’ dritto alla morte; il cuore non ha retto in una calda giornata di luglio, lo spettacolo di un veleggiatore interrompeva il percorso in volo, lasciando come si confa’ ad un’artista, tracce indelebili nella memoria dei tifosi.

Ora c’e’ una targa all’ingresso del Palatrieste e una curva intitolata a “Mangiafuoco”, nulla a confronto di quel luminoso sorriso fuori dal Palaeur scambiando un “cinque alto” di felicita’ con la propria gente…

Thank You, Conrad!

Raffaele Baldini (www.cinquealto.wordpress.com)

4 commenti a Un’estate per festeggiare ed una per ricordare…Conrad Mc Rae

  1. giovine e riporto l'otto ha detto:

    Mangiafuoco chi è?
    Mangiafuoco chi è?
    Il suo nome è Conrad Mc Rea!!
    Lalalalalalalala
    Ohohohohoh!

  2. Dexter ha detto:

    Come dimenticare Conrad… poi io che adoravo gli schiacciatori, la stagione a Bologna con gli assist che riceveva da Murdoch… sono già 12 anni che se n’è andato, pazzesco. Si starà certamente divertendo in cielo a spaccare tabelloni…

  3. DaVeTheWaVe ha detto:

    con tutto il rispetto, ma qualcuno al tempo, non parlava di cocaina?

  4. massimilianoM ha detto:

    tanta roba Mangiafuoco. che bei ricordi d’infanzia. spero che Conrad spacchi i canestri anche in cielo, daghe!

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