10 Maggio 2012

Incenerimento dei rifiuti: Clini contestato a Udine

“Caro Ministro, quanto lei dice non corrisponde al vero: l’incenerimento dei rifiuti è una pratica nociva per la salute, come dimostrano molti studi in materia”: con queste parole sabato sera, durante un incontro organizzato a Udine, i presidenti del WWF Friuli Venezia Giulia, Roberto Pizzutti, e del Cordicom, Luciano Zorzenone, hanno civilmente contestato pubblicamente il Ministro dell’ambiente Corrado Clini, intervenuto poco prima per sostenere la pratica dell’incenerimento dei rifiuti presso i cementifici e le centrali a carbone.

“I dati di riferimento per le emissioni del Cdr sono a livelli poco significativi – ha detto il ministro – e questo sistema ci consentirebbe di dare una soluzione al problema dello smaltimento della frazione di rifiuti non riciclabile, che non dovrebbe così essere conferita in discarica”. “In Italia – ha poi aggiunto il Clini – siamo stati perseguitati per anni dalla fama che dagli inceneritori venivano fuori i rischi per la salute della popolazione che generavano i tumori, quando a Copenaghen, a Parigi, a Vienna ci sono nel centro delle città impianti che utilizzano i rifiuti per produrre elettricità”.

Un tanto è bastato per provocare la reazione dei presidenti delle due associazioni che, al termine dell’intervento del ministro, hanno preso la parola per contestarne le affermazioni, sia in relazione alla dannosità per la salute umana delle micro e nanoparticelle che si diffondono nell’ambiente sia per il disincentivo che essi rappresentano per altre forme, ben più sostenibili e sane, di gestione dei rifiuti.
“Come un’ampia letteratura scientifica dimostra – ha esordito Pizzutti – inceneritori e cementifici che bruciano rifiuti sono responsabili della produzione di nanoparticelle e composti tossici fortemente nocivi, le cui conseguenze sulla salute umana sono più che documentate. Se poi vogliamo parlare di casi come quello di Vienna, è bene sapere che i dati sulle emissioni non tengono in considerazione una miriade di pericolosi prodotti chimici e che, nella capitale austriaca, proprio la presenza di un impianto come questo ha bloccato la raccolta differenziata al 40%, livello poco prestigioso che noi in regione abbiamo abbondantemente superato da anni, arrivando in molte zone anche al 70-80%”. E Zorzenone ha aggiunto: “Non ci pare assolutamente risolto il problema dello smaltimento dei rifiuti, quando le ceneri di combustione finiscono nel cemento e quindi nelle nostre abitazioni!”.

 

2 commenti a Incenerimento dei rifiuti: Clini contestato a Udine

  1. capitano ha detto:

    Bisogna chiarirsi, Lavoisier non può averci rimesso la testa per niente.

  2. sfsn ha detto:

    infatti:
    la torre eiffel, stephansdom e la sirenetta xe impianti de incenerimento in mezzo alla città mascherai da monumenti…

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