27 Aprile 2012

Il favoloso musical su Sissi travolge il Rossetti

Sulla vetta tra gli spettacoli degli ultimi tre anni, il musical ‘Elisabeth’ ci ha affascinato ieri sera nella prima triestina. La produzione giunta da Vienna ha offerto al pubblico del teatro di viale XX Settembre interpreti emozionanti, un intreccio di musica, costruzione di personaggi e storia che tendono a travolgere nel contesto di coreografie e costumi tra l’azzeccato e il memorabile a ricostruire una corte imperiale viennese ‘senza qualità’.

Nel musical è l’anarchico Lucheni – killer di Sissi – a narrare le amare vicende di Elisabetta d’Austria, moglie di Franz Josef, un personaggio che, nell’interpretazione degli autori Kunze e Levay, per tutta la vita fu costretta a flirtare con la morte e c’è una verità storica nel vederla costretta ad assistere alla dissoluzione del mondo asburgico e del suo universo intimo. Il musical è dal 1992, anno della prima produzione di Kunze e Levay ed è stato un successo non solo nei paesi germanofoni, tanto da essere stato tradotto in 7 lingue.

Ieri sera sono stati superlativi gli interpreti di Lucheni (Kurosch Abbasi), Sissi (Annemieke van Dam) e del personaggio della morte (Mark Seibert). La protagonista ha raccolto un giusto lunghissimo applauso nel mezzo dello spettacolo proponendo, anche con dei passaggi in italiano, la canzone più nota “Ich gehör nur mir” ovvero ‘Appartengo solo a me’, il grido di emancipazione di Sissi dalla corte e dai suo intrighi politici e sentimentali. Dovete andare a vederlo, in onore non solo del legame di Trieste con l’aquila bicipite e potete farlo fino al 6 maggio al Rossetti, unico teatro in Italia a ospitare questo grande show fatto di 13 tir carichi di elementi scenografici, luci, parrucche e una miriade di meravigliosi costumi.

“Ich gehör nur mir” in una delle versioni più interessanti su YouTube:

 

Per approfondire:
la scheda sul Rossetti
Il sito ufficiale dello spettacolo (in tedesco)

10 commenti a Il favoloso musical su Sissi travolge il Rossetti

  1. Poldo ha detto:

    Beh.. la canzoncina è musicalmente piena di “già sentiti”, perfino per Sanremo andrebbe tra le prime dieci.. Bella voce impostata alla Celine Dion ma..
    il tedesco decisamente non è la lingua più adatta per il genere.

  2. Francesco Moretti ha detto:

    Sarebbe curioso sapere quali sono questi “già sentiti” di cui la “canzoncina” Ich gehoer nur mir è piena. Magari i brani di Sanremo fossero tutti così. Comunque, a onor di cronaca, le più interessanti produzioni di musical degli ultimi anni vengono dal mondo tedesco: Mozart!, Rebecca, Tanz der Vampire, per esempio.

  3. enrico maria milic ha detto:

    questa storia che il tedesco non va bene per i musical è senza senso, credo o almeno io non lo vedo. ciao

  4. Emma Meike ha detto:

    Mi spiace contraddirla, Poldo, ma non mi trova d’accordo. Il tedesco è una lingua ricca e bellissima, che ben si presta ad essere messa in musica (e nei musical!). Forse non ha avuto modo di ascoltare qualche musical in tedesco.
    Come Francesco faceva notare, negli ultimi decenni le più belle e originali produzioni di musical vengono proprio dai paesi di lingua tedesca. Sinceramente sarebbe bello se anche qui da noi si iniziasse a prendere qualche spunto. I musical elencati da Francesco sono molto ben fatti e con belle canzoni, sarebbe carino che venissero trasportati nella nostra lingua. Insomma, sarebbe bello poterli vedere qui, perchè meritano.

    P.s: all’elenco mi permetto di aggiungere “Ludwig 2 – Das neue Musical”. Fantastico!

  5. KLAUS ha detto:

    Premetto che non son appassionado de musical (ma de musica, si), per mi gà ragion Poldo: fra “i già sentiti”, ma Lloyd Webber dai, Evita più de tutto. Per quanto riguarda la incompatibilità del tedesco con la musica come la mettemo con Wagner, Strauß-Hoffmannstahl, Schubert-Goethe usw.?

  6. Fiora ha detto:

    non ci andrò perché ho per il personaggio storico di Elisabetta Wittelsbach in Asburgo una personale antipatia e le agiografie sulla medesima mi danno il nervoso.
    Non ci andrò, perché pur se con minor impatto già il video del miglior pezzo riecheggia l’inimitabile “don’t cry for me Argentina…”
    E la trovatina del Lucheni-voce narrante e duettante con la protagonista mi sembra clonata dal Che-voce narrante e duettante in Evita.
    Quanto al fatto che il tedesco poco si presti ai musical, oso dire ma è impressione soggettiva e pertanto discutibilissima, che c’è musical e musical.
    Forse quelli di stampo romantico ,per chi non conosca a fondo la lingua, appaiono penalizzati dalla durezza degli accenti sì da dare l’impressione di una sequela di inni o …d’invettive.

  7. Francesco Moretti ha detto:

    Mah, da profondo conoscitore della musica di Lloyd Webber, io tutti questi riferimenti ad Evita in “Ich gehoer nur mir” non li colgo. Ma forse è un mio limite. Semmai, almeno un pezzo corale di Elisabeth (“Milch”) richiama Les Miserables. La figura del narratore si ritrova in parecchi musical; uno fra tutti, nel Joseph che in maggio approderà proprio al Rossetti.

  8. Sandi Stark ha detto:

    Chissà se anderò, a veder l’ator che fa Lucheni me misiassi el stomigo per la fòta.

  9. Sara Ferluga ha detto:

    A me è piaciuto tantissimo, mai avrei pensato, da fan dei musical in inglese, che il tedesco cantato fosse tanto bello. Gli interpreti intensi e credibili ciascuno nel suo ruolo. Qualche somiglianza con Webber/Rice l’ho trovata: nell’impostazione come Evita e soprattutto nella canzone Kitsch che mi ricordava B#@ch proprio di Evita. Ma non è un difetto, semmai una citazione colta. Quanto all’agiografia anch’io la temevo, essendo allergica all’immagine di Sissi povera imperatrice triste (sono di altro avviso) invece viene evitata e non ne esce candida, tutt’altro. da vedere IMHO.

  10. Simone Pietro Claudio lascio il email di mia mamma ha detto:

    Il das musical Elisabeth mi e’ piaciuto moltissimo anzi lo rivedrei molto volentieri. LA lingua tedesca e gli attori hanno fatto una Bella figura.Io sono in bambino do 7 anni e melosono inparato a memoria.

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