1 Aprile 2012

Teatro verdi e Sala Tripcovich salvati dai fondi per il friulano?

Mentre non si parla più delle polemiche sulla cessione da parte del comune della Sala Tripcovich alla Fondazione del Teatro Verdi per risolvere i problemi finanziari della stessa, sembra che una nuova strada risolutiva stia per essere intrapresa.
E’ notizia di ieri infatti l’interessamento nell’utilizzo della Sala Tripcovich da parte di una per ora anonima associazione culturale friulana, che ha proposto alla Fondazione del Teatro Verdi di gestire una stagione teatrale interamente basata sulla lingua friulana, per la quale avrebbe già ottenuto un cospicuo finanziamento regionale dai fondi a sostegno della lingua friulana. Parte di questi fondi andrebbero così a coprire il debito della Fondazione del Teatro Verdi.
La soluzione sembra accontentare un po’ tutti, ed è caldamente supportata anche dall’assessore alla cultura, che ha dichiarato che “è giustamente ora che la lingua friulana raggiunga anche questo ultimo lembo di Friuli”.

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21 commenti a Teatro verdi e Sala Tripcovich salvati dai fondi per il friulano?

  1. Bracco ha detto:

    Son rivado desso a Tricesimo, ghe la fazo legger ai miei amici de qua e vedemo le reazioni 😀

  2. bonalama ha detto:

    ridicoli! e poi mi sa di storno di fondi, di sovrapagata roba che nessuno andrà a vedere, inquinamento culturale, partita di giro sui debiti del verdi. Qua cretinate, duomo di udine triduo di Bach, pajazzi triestini incapaci1

  3. Tergestum ha detto:

    Simpatica…. 😉

  4. diego ha detto:

    e vai col pesce d’aprile!!!!!!!!!!!

  5. bonalama ha detto:

    cioè Bach stasera i lo fa a san giusto?

  6. Bibliotopa ha detto:

    quoto la #4

  7. aldo ha detto:

    Però i ga meso una una condizion: la doverà cambiar nome in Sala Furlanich

  8. maja ha detto:

    aldo

    sala iztok furlanič?
    minoranze united contro la supremazia degli italianissimi di trst? na juriš, ciò!

  9. aldo ha detto:

    @8

    finalmente xe vegnuda fora la verità: COMPLOTTO!!!

  10. ufo ha detto:

    Come se disi complotto in marilenghe?

  11. bonalama ha detto:

    per TUTATIS! diego xe proprio un(a) MANNA!

  12. bonalama ha detto:

    per TUTATIS! diego xe proprio un(a) MANNA!ORCA!

  13. ufo ha detto:

    Questo me sembrassi piutosto el moto dei botegheri cinesi diese ani fa: complo tutis li negozi svodis. Poi i se gà corto che aria che tirava a Trst e i gà vendu tuto per andar ovest.

    Ma, sardoni (pardon, alici) d’aprile a parte, ghe xe de qualche parte a Trieste la posibilità de impararse el furlan per un che volessi, ma no ga nissun familiare che podessi impararghe (tipo mi, per capirse – me piaseria saverlo)?

  14. dimaco il discolo ha detto:

    se sà che tripcovi iera tipiamente friulan. 🙂

    deso fiora no la me parla più. anzi speto le monighe cola valigia in man.

  15. Diego Manna ha detto:

    😛
    bon, si, becado. iera un pesse d’aprile.
    😀

    ..però no se pol mai saver, dei!

  16. Fiora ha detto:

    @15… e per sicureza spetavo el dò de April prima de esprimerme,caro el mio educando… 😉
    Va ben melona, ma tuto ga un limite, ciò!

  17. Fiora ha detto:

    Eco se cola circostanza anche se UNA TANTUM me comparisi un comento ‘pena ‘pena meno garbo, oseria l’inosabile e sperarlo un bic scherzoso, a firma dela nota Pulzela dela Furlania…beh! fussi propio una sazia Pasqua Regionale questa de sto anno!

  18. Giorgio Tosoni ha detto:

    BOMBARDIAMO GLI INFEDELI ALABARDATI

  19. Fiora ha detto:

    ..ah! oramai che semo entrai ‘ntela setimana de Passion, me par che semo fora tempo massimo per qualche vitz de replica du cotè de chez Natison…
    Vonde a fifàr de incomprensioni patòche e a frizer su l’ora de Furlan curicolar…
    Magari ghe ripensa e ghe la taia el governo dei profesori, che dopo sta ultima de l’Imu aprosimativa (e meno mal,dei!) me par sempre de più el governo dei pastrocioni e de l’ora de lanfur a scola no se sentiria parlarghene più.

  20. Fiora ha detto:

    Proust me xè comparì in sogno e me ga dito, Uè! mettez le virgolettes avant et après “du cotè de chez…”
    Fato! che scoresibili che xè sempre, ces Français, ara!

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