15 Marzo 2012

Rigassificatore Trieste: Muggia e San Dorligo esclusi dall’incontro AIA

Si e’ aperta ieri, e subito e’ stata sospesa, la Conferenza (a porte chiuse) dei servizi per l’Autorizzazione integrata ambientale Aia relativa al rigassificatore che Gas Natural Fenosa vuole realizzare a Trieste.

All’origine della sospensione della Conferenza, che si e’ tenuta nella sede dell’assessorato regionale all’ambiente della Regione Friuli Venezia Giulia, c’e’una richiesta relativa alla documentazione – secondo quanto si e’ appreso – da parte del Comune e della Provincia di Trieste, presenti con gli assessori all’Ambiente, Umberto Laureni e Vittorio Zollia.

”In relazione alla procedura in corso relativa al rigassificatore – ha dichiarato il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani – e’ necessario precisare da subito che questa Amministrazione regionale si sta attenendo alle norme e agli iter procedurali previsti a livello regionale, con l’obiettivo di portare avanti un percorso in maniera seria, concreta, costruttiva per dare risposte a tutti i propri interlocutori, dai cittadini fino ai proponenti l’investimento”.

”Proprio sul fronte procedurale, ribadisco che vi sono aspetti che questa Amministrazione ha chiesto di approfondire, in sinergia con il Governo. In particolare, oltre alla questione dei rapporti internazionali tra Italia e Slovenia, l’Amministrazione regionale ha richiesto al Governo un chiarimento in relazione al ruolo dello Stato nella fase decisiva del processo autorizzativo”.

Nel frattempo i Comuni di Muggia e San Dorligo, esclusi dall’incontro, si sono riuniti davanti la sede dell’assessorato per manifestare il loro dissenso. Segue il servizio andato in onda su Antenna3.

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53 commenti a Rigassificatore Trieste: Muggia e San Dorligo esclusi dall’incontro AIA

  1. Paolo Geri ha detto:

    E troppo comodo escludere i “piccoli” che dissentono. Ma chi li ha esclusi ? La Giunta Regionale ?

  2. effebi ha detto:

    già come si giustifica l’esclusione ?

  3. effebi ha detto:

    “All’origine della sospensione della Conferenza, che si e’ tenuta nella sede dell’assessorato regionale all’ambiente della Regione Friuli Venezia Giulia, c’e’una richiesta relativa alla documentazione…”

    cioè è stata chiesta nuova documentazione che sarà presentata o rea già stata chiesta documentazione che però non è stata presentata ?

    i se ga presentà co le carte o ancora con “fumo” ?

  4. paspartù ha detto:

    mi me continua a sembrar alucinante come se intendi piazar nel bel mezzo de un’area cusì densamente urbanizada un impianto del genere. PAZESCO! E pò chi? La Region FVG? Parente de quela Region Lombardia, con, me par, 9 componenti del consiglio regionale indagai per reati che ga tutti a che far con coruzioni varie. Solo a Trieste pol suceder ste robe!

  5. capitano ha detto:

    “La nostra posizione sul rigassificatore – ha detto Tondo – non è pregiudizialmente negativa. Ritengo che il Friuli Venezia Giulia abbia bisogno di energia, e che perciò non ci si possa opporre in via pregiudiziale alla costruzione di sistemi energetici innovativi. Quindi da parte nostra c’è la volontà di approfondire gli aspetti positivi e negativi del progetto”.
    Firmato Tondo.

    xe scrito de là.

  6. Tergestin ha detto:

    Scuseme un atimo. Ma el sindaco de TS che in campagna eletoral ga dito no al rigassificador dove el xe?

  7. lorenzo ha detto:

    go paura che el sindaco nol sapi gnaca lui da che parte star.Comunque,questa se ciama mafia.

  8. Paolo Geri ha detto:

    #6. tergestin

    Nelle linee guida e relative salvaguardie per il nuovo piano regolatore approvate alcuni mesi fa dal Consiglio comunale di Trieste il rigassificatore è chiaramente escluso. Mi risulta che Cosolini abbia di recente dichiarato che se necessario il Comune di Trieste è pronto a ricorrere al TAR.

  9. Tergestin ha detto:

    Se semo tuti contrari, dai politici ala gente, perche’ se continua alora a parlarne? Solito progeton ala triestina, fato per impinir pagine de giornai, abandonarlo e ripescarlo ogni tanto tipo la teleferica de Monte Grisa?

  10. dimaco il discolo ha detto:

    mi credo che se i fazeva una reoba cussi in Carnia, Tondo el iera e opininon sai contraria

  11. Stefano Bertuzzi ha detto:

    Sul mio blog spiego perché la posizione dei contrari non è affatto pregiudiziale, ma basata su dati concreti molto problematici.

    http://bertuzziinconsiglio.blogspot.com/2012/03/rigassificatore-un-no-motivato-parte-1.html

    Ormai per fortuna in zona è rimasta solamente la regione a ritenere fattibile una tale opera. Mi auguro che la conferenza dei servizi blocchi definitivamente questo progetto, altrimenti, come dice Paolo Geri, il comune ricorrerà al TAR (e non credo sarà il solo).

  12. effebi ha detto:

    ma voi ve immaginè quando sarà che sarà chiuso sto capitolo rigassificator che gara che sarà per dimostrar che “…iero mi el PIU’ MEJO CONTRARIO ! GO SALVATO MI LA POPOLAZION !”

    me sa che desso cominceremo ad assister a “strani risvegli” sul NO al Rigassificator.

  13. movimento5stelle Carsokras ha detto:

    La regione Fvg, o meglio il consiglio regionale, vede questo impianto in modo positivo, perchè secondo loro porterebbe gas in regione, in notevole quantità. Ci sono due problemi il primo è che noi in regione abbiamo già una gasdotto, quello di tarvisio; che è sottoutilizzato. Il secondo è che l’impianto cosi come è progettato non funzionerebbe in inverno, proprio quando ne servirebbe di più, in quanto la trasformazione da gas liquido a gas aeroforme avviene soltanto grazie a una reazione chimica ad una certa temperatura. La temperatura del mare nella baia di Zaule d’inverno scende ben al di sotto della temperatura in cui il rigassificatore puo trasformare il gas, per cui avremmo una gasiera ferma in porto, l’impianto fermo e i cittadini di Trieste senza gas.

  14. sfsn ha detto:

    naturalmente xe stai esclusi proprio i comuni i cui rappresentanti gaveva partecipà alla manifestazion de l’altro giorno.
    speremo che cosolini se ricordi dele promesse fate in campagna eletoral!
    e comunque ciriani xe senza dubio el toco pezo dela giunta regional

  15. Vera Cattonar ha detto:

    1.Muggia e S.Dorligo esclusi forse perchè da subito contrari ed hanno molto da dire sul progetto attuale 2. Se la Regione conferma “che questa Amministrazione regionale si sta attenendo alle norme e agli iter procedurali previsti” perchè la conferenza è stata sospesa per una richiesta relativa alla documentazione da parte del Comune e della Provincia di Trieste e non dalla Regione stessa?

  16. effebi ha detto:

    14 sfsn queasta xe la dimostrazion che te vedi el mondo alla roversa:
    no i xe stadi esclusi perchè i gaveva partecipà alla manifestazion
    ma
    i ga organizà la manifestazion perchè i xe stadi esclusi
    🙂

  17. sfsn ha detto:

    esattamente:
    come no penso che ala giunta regional e ala gas natural per far el rigassificator ghe servi soldi,
    ma penso che ala giunta regional e ala gas natural per far soldi ghe servi el rigassificator.

  18. ropotalo ha detto:

    Contro,contro,contro!!!! Ma pensando un poco con stà bora che iera senza gas ????

  19. Marisa ha detto:

    commento 10
    “mi credo che se i fazeva una reoba cussi in Carnia, Tondo el iera e opininon sai contraria”

    Forse è il caso di informi meglio sui “casini” che Tondo sta facendo in Carnia!
    1) Lago di Cavazzo che diventerà una pozzanghera
    2) Elettrodotto aereo richiesto da Pittini
    e Fantoni e non voluto dalla popolazione (c’è già stata una grande manifestazione con più di 5.000 persone !)
    3) torna fuori l’ipotesi di una autostrada Cadore-Carnia c he la popolazione non vuole..

    Ti basta? Tondo sta distruggendo il Friuli!

  20. sergio ha detto:

    i politici fanno quello che vogliono loro, non i cittadini, il Ciriani è uno che alle prossime elezioni è da lanciare, manca la democrazia, poi il peggio è che i triestini non sono capaci a opporsi, dovrebbe scendere in piazza tutta la città, ma melon resta melon purtroppo, ci sono troppi interessi sotto, e sicuro qualcuno ne approfitterà

  21. effebi ha detto:

    el melon se ga svejà na volta sola, purtoppo troppo tardi (osimo) anche se qualcossa ga servì e, sempre purtroppo, el melon se ga squaià tropo presto… nel brodo craxiano…

  22. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ Movimento 5 stelle Carsokras

    Al di là di tutte le considerazioni più che legittime, rilevo che non è vero che un rigassificatore non funziona d’inverno a causa delle basse temperature dell’acqua di Zaule.

    Il gas liquefatto viaggia a -161 gradi centigradi. Anche l’acqua a zero gradi – in ipotesi – può ricondurlo allo stato gassoso.

    Ad ogni modo, è previsto che l’impianto di Zaule lavori con acqua fino a 5 gradi.

    La temperatura media dell’acqua del golfo di Trieste nel mese più freddo (febbraio) rilevata negli ultimi cinquant’anni è sempre superiore a 6,5 gradi centigradi, con una curva non significativa di differenza a seconda della profondità da zero a -25 metri.

    L.

  23. dimaco il discolo ha detto:

    ma la bora a 180 km/h la ga messa in conto?

  24. Luigi (veneziano) ha detto:

    Negli ultimi vent’anni quante navi si sono schiantate nel porto di TS e KP a causa della bora?

    L.

  25. Tergestin ha detto:

    A TS anca per realizar la costruzion de un cesso pubblico funziona sempre cussi’ : prima se lancia el progeto in pompa magna sui giornai parlando de oportunita’ e de gran rilancio per la cita’. Dopo ghe xe una sfilza enorme de dibatiti, conferenze e dichiarazioni. Dopo de solito no se ne fa niente e se lassa perder fino a quando no ghe vien in mente a qualchedun de ripropor e se ricomincia.

  26. Davide ha detto:

    @24
    l’anno scorso ursus sè scampà via per esempio, e per la velocità che el gaveva se iera una nave in rota no lo scansava sicuro.

  27. flo ha detto:

    Una gassiera che ga de gaver un raggio de manovra elevado, per passar in porto la blocca “per sicurezza” tutto el viavai de barche.
    te se imagini gaver una gasiera in balia dela bora a 180 in golfo. e che per due barchette no la va de nisuna parte!

  28. flo ha detto:

    Da Konrad – marzo

    “In nessun caso sono state prescritte distanze di interdizione alla navigazione, da navi gasiere in manovra o in scarico, inferiori ai 450 metri.

    In più, viene prescritta una fascia di mare larga il doppio sempre sgombra, per consentire alla gasiera – in caso di incidente – di allontanarsi senza rimorchiatori.

    A Trieste, tali distanze di interdizione includerebbero abbondantemente tutto il canale navigabile fra la diga e Muggia, accesso al molo VII compreso, bloccando i pontili della SIOT, procurando non meno di 220 giorni all’anno di fermo del porto industriale (almeno 2 giorni per ognuna
    delle 110 navi gasiere all’anno). Ovviamente, il nuovo terminal traghetti Aquilinia-Noghere nascerebbe morto; per non parlare della pesca e del turismo.”

    insoma i ne espropria tuto.

  29. flo ha detto:

    ops specifico: se tratta delle distanze de sicurezza de Chioggia….

    …distanze di interdizione alla navigazione, non inferiori ai 450 metri”…..

  30. Luigi (veneziano) ha detto:

    @ flo
    Vecchie discussioni, tutte basate su dati falsi o sbagliati.

    Da un paio d’anni sento parlare di funghi atomici in caso di esplosione con distruzione di tutta la costa nel raggio di 25 km, distruzione di tutta la fauna ittica nel golfo di Trieste, blocchi di attività dell’intero porto ed altre amenità.

    Io dico semplicemente che se POLITICAMENTE non si vuole il rigassificatore, la cosa è semplicissima: si voti contro e stop.

    Ma se si vuole discutere dal punto di vista tecnico, allora bisogna leggere i documenti, fare i paragoni con le altre situazioni (lo sai per esempio che a Barcellona c’è un rigassificatore da anni annorum in pieno porto e che il porto di Barcellona muove più merci e persone di Trieste senza mai aver sofferto di UN giorno di chiusura?) e meditarci su.

    L.

  31. dimaco il discolo ha detto:

    se quela roba la fa el boto no volesi eser li vizin.

  32. mutante ha detto:

    luigi, se ti piace, fattelo a casa tua così poi hai gas quanto vuoi.

  33. sfsn ha detto:

    Lojze,
    i dati sbagliai o falsi xe quei dela gas natural (che ad esempio ga scrito che el vento a trieste raggiungi i 45 kmh)
    ma po, cos’te frega a ti de ts che te sta a venezia? ocupiute del acqua alta e de marghera, che quele dovessi esser le tue preocupazioni!

  34. bonalama ha detto:

    i dati falsi o sbagliati sono quelli presentati da chi?

  35. Luigi (veneziano) ha detto:

    Come prevedevo, basta semplicemente fare un piccolissimo dato alla realtà dei dati concreti e verificabili per scatenare le reazioni più incontrollate.

    Che ovviamente – come nel caso di sfsn – non si peritano di continuare ad utilizzare dati falsi. Infatti sfsn afferma che Gas Natural avrebbe detto che a TS il vento soffia a 45 kmh. Invece se vai a leggere la relazione presentata per la VIA, ovviamente non trovi scritto nulla di ciò: c’è scritto (punto 23.2) che il terminale sarà chiuso e le navi bloccate per una serie di combinazioni relative alla forza del vento e del mare, tale per cui Gas Natural – a seguito dello studio delle condizioni atmosferiche triestine – prevede che detto terminale sarà chiuso 68 giorni all’anno.

    Come volevasi dimostrare, ragionare sui dati REALI è assai difficile, in questo caso.

    L.

  36. Luigi (veneziano) ha detto:

    Comunque sia, questa discussione non ha alcun senso: il terminal non si farà e tutti saranno contenti. La cosa la sanno anche i sassi.

    L.

  37. Rigassificatori dove e come ???

    Mi sembrano assolutamente condivisibili le ricorrenti affermazioni sulla necessità che un Paese come il nostro debba assolutamente cercare di diversificare le fonti d’approvvigionamento energetico, quindi deve essere presa in considerazione anche l’esigenza di pianificare la realizzazione di alcuni impianti, ma:
    • La loro localizzazione non deve essere potenzialmente in grado di creare condizioni di pericolo per le aree urbane circostanti e per il comparto industriale.

    • Considerate le particolari e notevoli esigenze funzionali del processo di rigassificazione non dovrebbe essere inseriti in siti con fondali non sufficientemente profondi, o comunque in bacini chiusi con scarso ricambio acqueo per non intaccare l’equilibrio dell’ecosistema.

    • L’impatto ambientale complessivo dell’opera rigassificatore e metanodotto dovrebbe essere contenuto e comunque attestato su valori accettabili per le ricadute economiche/occupazionali che l’impianto sarebbe in grado di generare sul territorio Provinciale.

    • Le manovre d’avvicinamento / ormeggio e la posizione del pontile d’attracco non dovrebbero assolutamente condizionare “con limitazioni più o meno temporanee l’operatività dello Scalo” e comunque nemmeno le attività nautiche comprese quelle da diporto.
    Comunque rimanendo sempre in tema dell’assoluta esigenza di dover diversificare le nostre fonti d’approvvigionamento energetico, sarebbe opportuno che nella nostra Regione venga debitamente – affrontato – approfondito – finanziato – lo sviluppo – -del solare/fotovoltaico – del geotermico – dell’eolico – della centrali idroelettriche cercando di ottimizzare lo sfruttamento delle non trascurabili potenzialità dei numerosi piccoli/grandi corsi d’acqua ed invasi naturali ed artificiali presenti sul nostro territorio-.
    Nb. In merito ai futuri programmi relativi al possibile sfruttamento dell’energia solare, forse a Trieste potrebbe essere preso in considerazione anche l’ampio anfiteatro della dismessa Cava Facanoni, che data la sua notevole estensione e la favorevole esposizione a Sud potrebbe accogliere “un impianto fotovoltaico” che per le sue caratteristiche (10/20.000 m2) oltre che dare un seppur modesto contributo alla diversificazione del nostro approvvigionamento energetico, possa diventare anche un valido strumento al servizio della vicina Area di Ricerca per consentire la sperimentazione e lo sviluppo di nuove tecnologie, per poter incrementare ed ottimizzare lo sfruttamento di questa inesauribile fonte energetica.

    Per concludere
    Penso sia comunque anche opportuno che in aggiunta alle doverose verifiche sull’idoneità e sulla sicurezza dei vari progetti presentati relativi alla realizzazione nel Golfo di Trieste in prossimità del Canale Navigabile di un impianto di rigassificazione, prima di concedere le varie ed indispensabili autorizzazioni per un impianto di questo tipo e del previsto gasdotto costiero, venisse valutata attentamente soprattutto la compatibilità con quelli che dovrebbero essere i previsti futuri sviluppi della Portualità Triestina >>> http://triestesuperporto.jimdo.com <<>>> trieste-rigassificatore.jimdo.com
    >>>> superporto-regione-f-v-g.jimdo.com
    >>>> portualita-del-terzo-millennio.jimdo.com

  38. sfsn ha detto:

    dio daghi, lojze,
    ma quando che xe de magnarghe sora i costruissi eccome. dopo magari xe struture in perdita.

  39. Paolo Geri ha detto:

    30 luigi (venezinao)

    “…..Io dico semplicemente che se POLITICAMENTE non si vuole il rigassificatore, la cosa è semplicissima: si voti contro e stop….”

    Già fatto. Due volte il Comune di Trieste con sindaco Di Piazza e di recente con sindaco Cosolini; l’ ultima volta praticamente all’ unanimità (solo due astensioni). Lo hanno fatto i Comuni di Muggia (anch’ esso se non sbaglio due volte) e Dolina. Anche la Provincia si è espressa contro. Cosa dobbiamo fare ancora come triestini, muggesani, ecc, per farci capire da Tondo (e anche da Passera”) ? Tirargli un modellino di rigassificatore in testa ?!

  40. bonalama ha detto:

    la storia del vento 45km/h è falsa c’era ed è stata tolta o non c’era? e poi a sto punto dove si legge?

  41. Carlo ha detto:

    E cosa si dice del progetto alternativo ?
    Quello di cui parla Nesladek nel video che è riportato in testa a questa discussione. Nessun commento ? Il Piccolo non lo menziona, ovviamente. Ma qualche idea in merito, qualcuno se l’è fatta ?

  42. effebi ha detto:

    luigi, però sai che a barcellona il rigass è posizionato in altro contesto (fondali e mediterraneo aperto… non nel “bus del cul” del meno “profondo adriatico”)

    il governo stanzierà dei bei soldi per recuoperare in quella zona le numerose aree inquinate… non si capiscè perchè contemporaneamente si vuole rimpire il catino muggesano di acqua fredda clorata…

    serve gas ? si posizioni una “boa” al largo e si facciano arrivare le navi col rigass. incorporato.

    ma serve gas all’italia o l’italia vuole diventare “porto-gas” per l’europa ?

  43. Carlo ha detto:

    @ 42, “ma serve gas all’italia o l’italia vuole diventare “porto-gas” per l’europa ?”
    Anche qui arriviamo tardino…
    E’ appena stato inaugurato il GATE (Gas Access to Europe) Liquefied Natural Gas (LNG) terminal, a Rotterdam.

  44. Diego Manna ha detto:

    @39:
    si, credo propio de si.

  45. Giampaolo Lonzar ha detto:

    @PORTO & GAS & ETC : Non entro nel merito del rigassificatore perchè anche se ho un opinione strettamente personale non ho cognizione di causa tecnica e rischio .

    Per quanto riguarda la Bora a Trieste navi
    che hanno rotto gli ormeggi ce ne sono state, soltanto che sia per l’attenzione prestata che
    per l’alta perizia del Corpo degli Ormeggiatori e Piloti non ci sono stati danni degni di cronaca, in ogni caso uno dei più noti e’ l’URSUS,( in disarmo e con cavi vecchi e degradai), ora dato il miglioramento tecnico nella produzione dei cavi di ormeggio e l’alta tenacità raggiunta, il rischio di rottura e’ridotto; una volta d’inverno a Trieste per sicurezza veniva calata l’ancora lato banchina e la catena con bozze di cavo di acciaio assicurata alla bitta del molo.
    Fatto che suscitava meraviglia a più di qualche vecchio comandante che capitava per la prima volta a Trieste ed era titolo di esame per l’abilitazione ad ormeggiatore.
    Per quanto riguarda il rischio Bora a Capodistria/Koper è molto basso, essendo il porto ridossato da Punta Grossa.
    Per quanto riguarda il potenziamento della
    parte “containers” io ho delle perplessit’ in quanto ,senza entrare in una apologia dell’Impero A.U. quando Trieste era l’unico porto di un impero di circa 45Milioni di abitanti e tutte le merci passavano attraverso
    per la redistribuzione; ora dopo due guerre mondiali la frantumazione della ex Yugo ci troviamo che nella parte settentrionale del Mar Adriatico ai porti esistenti prima della Grande Guerra Venezia ,Trieste,Fiume si sono aggiunte alre realta’ Ravenna, Chioggia, Comprensorio dell’Aussa-Corno, Monfalcone, Capodistria/Koper,la nuova parte del porto container di Fiume/Rijeka a Sušak/Brajdica , banchine commerciali ad Arsa/Raša, Pola/Pula ed adesso anche Umago/Umag, scendendo Zara/Gaženica. A Spalato/Split,Porto Nord controllato ora dai Russi,
    Ploće/Porto Tolero che serve la BiH, Ragusa/Dubrovnik che potenzia Gravosa/Gruž
    Il Montenegro con Cattaro/Kotor per passeggeri e Bar/Antivari per container.
    Dopo tutta questa polverizzazione del traffico nell’Adriatico mi domando come e per qual motivo tutto dovrebbe venir accentrato o
    portato via in modo concorrenziale a tutti questi nuovi scali, non ultimo Gioia Tauro che
    e’ hub per i feeders.
    Questi ipotetici investimenti con conseguenti appalti a ch gioverebbero, migliorare quello che c’e’ non sarebbbe più logico ???

  46. Carlo ha detto:

    @ 42, “ma serve gas all’italia o l’italia vuole diventare “porto-gas” per l’europa ?”
    Anche qui arriviamo tardino 2:
    Nel 2015 entrerà in funzione anche il erminal di Dunkerque, in Francia:
    The construction of the terminal will boost France’s position as a worldwide LNG exporter.
    Non è che solo agli italiani è venuta in mente questa brillante idea !

  47. mutante ha detto:

    l’impianto di dunquerke sarà a parecchi chilometri da ogni centro abitato, tra l’altro come è norma in tutto il mondo.

  48. Carlo ha detto:

    Quindi ci terremo un impianto inutile, che funzionerà in parte, ma che si cuccherà il 71 % delle royalties comunque garantite, pagate di tasca nostra….

  49. sfsn ha detto:

    carlo,
    te gavevi dubbi? ma te ga dimenticà un toco: grazie a sto impianto inutile vegnerà blocà el porto, no poderemo più far el bagno perchè l’acqua sarà tropo freda e ris’ceremo de saltar per aria

  50. Marisa ha detto:

    A proposito di “casini” creati da Tondo,
    ecco qua un esempio:

    “Moretton, capogruppo PD Regione FVG:
    Con Tondo i costi delle Unioni raddoppiano!

    La Giunta regionale ridefinisce la composizione delle Unioni montane a seguito delle segnalazioni di alcuni Comuni che hanno preferito altri ambiti territoriali, e altri che non hanno accettato di far parte di alcuna unione.
    La nuova legge regionale voluta da Tondo, che ha cancellato le Comunità Montane prevedendo in loro sostituzione le Unioni Montane, è un esempio di riforma mancata, sia da un lato che dall’altro, di un nuovo assetto del territorio montano che renderà difficile e complessa la gestione dei servizi.
    Ma ciò che più di ogni altra valutazione dimostra il fallimento di una buona politica per la montana, è che la nuova legge regionale è stata attuata dopo un lunghissimo periodo commissariale di tre anni, che ha sconquassato il sistema d’intervento nei servizi e nei progetti d’investimento per la montagna.
    E ora la legge delle Unioni ricadrà pesantemente sui costi dei Comuni, che dovranno pagare l’onere finanziario dei costi derivanti dalla moltiplicazione degli organi deputati alla gestione territoriale (da quattro comunità a otto unioni).
    Quindi, il risultato è di otto nuovi Presidenti, otto strutture organizzative con altrettanti dirigenti a capo delle stesse, pagati dai contribuenti regionali.
    Una situazione che in sede applicativa renderà evidente che la legge quattordici non potrà funzionare perché piena di contraddizioni tradotte da una serie di eccezioni che superano la regola, rendendola inesistente.
    E di tutto ciò ne soffrirà ancora una volta il territorio.
    Un risultato per niente soddisfacente, che comporta il raddoppio dei costi. Questa è l’unica novità della politica di Tondo!!
    Trieste, 15 marzo 2012”

    Cosa c’entra con il rigassificatore di Trieste? Dimostra, se ce ne fosse la necessità, la incapacità politica dell’attuale Giunta regionale. E poco conta se parliamo di Friuli o di Trieste. Non c’è ambito territoriale regionale dove Tondo e la sua Giunta non abbiamo fatto casini a pacchi.

    La montagna friulana risulta aver avuto, per colpa del commissariamento, ben tre anni di immobilismo.

    Sbagliate se legate il problema del rigassificatore alla sola città di Trieste: in realtà è un modo di intendere la (mal)politica che si deve estendere a tutto il territorio regionale.

  51. aldo ha detto:

    Per Marisa el masimo saria che el rigasificatore se fazesi e se fazesi per colpa de Tondo: due picioni (Trieste e Tondo) con una fava (rigasificatore)

  52. Luigi (veneziano) ha detto:

    Ripeto: tutta la discussione sul rigassificatore di Trieste e’ aria fritta. L’impianto non si fara’ e tutti contenti. Ovviamente resta il dato di fondo, ben indicato da Geri: visto che un porto monopolistico per l’Adriatico non esistera’ piu’, sarebbe bene pensare di rendere conveniente per un qualsiasi operatore venire a lavorare qua piuttosto che in ogni altro luogo. Mi domando poi chi potrebbe essere quell’imprenditore che va ad investire milioni in un impianto solare in FVG piuttosto che in una regione del sud. Voi lo fareste? L.

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