14 Febbraio 2012

Il tabacchino dove si accetta una mano

L’emozionante cronaca triestina. Forsi ve xe scampà, ma qualche giorno fa ghe xe stada una rapina manera-armata in un tabachin de Roian. Che robe. Ospitemo el Marta Zacchigna-pensiero sul’argomento, diretamente dal suo blog Microclismi.

Qui si accetta una mano
Marta Zacchigna

Dunque, sotto casa mia c’è il mio tabaccaio di fiducia: dolce, pacato, mite, temperamento introverso. Buon ragazzo di periferia che sorride spesso ma ha tutto un suo mondo interno inaccessibile. E per fortuna. Segue il ritmo della bradipa collettività triestina: staccare alle sei, non vedere l’ora di stazionare in bar con il vecchio compagno di scuola, bicchiere di spritz imprescindibile. Week end in Carso o in qualche osmica a prendersi una sbronza sincera.

Ora:
La sua clientela fissa è la seguente:
– una combriccola di ubriaconi simpaticissimi che intorno alle otto di mattina vanno a comprare due pacchetti di MS dure con il tavernello sotto l’ascella.
– la proprietaria della latteria vicina che esce con le Crocs per far scorta di Marlborini. Stupisce l’andazzo con cui entra nel Sali e Tabacchi, praticamente come fosse il suo bagno privato, così, annodandosi la vestaglietta con il suo capello untuosetto.
– il marito della cartolaia, dall’altra parte della strada, che deve sempre discutere della cronaca locale con TUTTI gli esercizi contigui compresa Carla (Fiori) e Ornella (Parrucchiera).
– i bambini che entrano per rubare le caramelle gommose e poi scappano via e lui non ha neanche la forza di inseguirli per cui dice solo sommessamente “so’ ragazzi”.
– una vecchietta facoltosa con la mania del Gratta e Vinci che passa lì almeno sei-otto ore al giorno: vince un casino e poi perde regolarmente tutto e si allontana bestemmiando.
– raramente io, che entro per comprare fieramente il mio Piccolo giornale locale assieme a un pacchetto di Daygum.

Bene. Ieri scopro che “mi” hanno rapinato il mio tabaccaio! Con un’ascia! Nella piccola e ridente Trieste!
La donna, quella strattonata dico, è chiaramente quella del Gratta e Vinci.

Articolo:
“Il bandito ha estratto l’accetta da sotto la giacca a vento e poi per essere più convincente nei confronti del tabaccaio l’ha scagliata sul bancone.
Il titolare, Stefano Ceppi, terrorizzato ha consegnato tutto quello che aveva in cassa, poco più di 2mila euro.
Una donna che in quel momento si trovava nel negozio ha urlato spaventata e il malvivente l’ha presa per il collo strattonandola. Il colpo è stato messo a segno l’altra sera attorno alle 19.30, pochi minuti prima della chiusura. Racconta il tabaccaio: «Al momento non mi sono neanche reso conto che la persona che si è presentata davanti fosse un bandito. In testa aveva un passamontagna e – considerata la giornata fredda e con la Bora – non l’ho ritenuto un fatto inconsueto. Tant’è che quando ha detto:“Dammi i soldi, questa è una rapina”, io gli ho risposto, “Ma va là, non fare lo stupido”». Ed è stato a questo punto che l’uomo ha estratto l’accetta da sotto una giacca di colore nero con il cappuccio e per far vedere che non stava scherzando e che quello non era uno scherzo d’anticipo del carnevale, ha estratto l’accetta e l’ha scagliata con forza sul bancone. Poi perentorio ha ripetuto: «Dammi i soldi. Oppure ti taglio le mani».

Microclisma: Citando De André mi vien da dire che qualche rapina, senza pretese, l’abbiamo anche noi in Paese.

p.s. Un triestino sagace commenta “Non è che c’era un cartello fuori con su scritto: qui si accetta una mano?”.
L’ironia macabra della Tergeste.
Adorabile.

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25 commenti a Il tabacchino dove si accetta una mano

  1. Rosy ha detto:

    Ma è una storia vera?

  2. Katja ha detto:

    semba una scena film del film Clerks (’94)

  3. Jasna ha detto:

    😀 mitica

  4. aldo ha detto:

    el solito equivoco…

    …voleva solo venderghe la manera con una tecnica de shock promotion

  5. Fiora ha detto:

    apprezzo l’affettuosa rivisitazione di Marta Zacchigna, che restuisce umanità a delle persone vittime di un episodio bestiale.

  6. Luciana ha detto:

    Bello! Se poi il cognome di chi ha scritto l’articolo al posto di Diego Manna era Diego Mannaia era più competo.

  7. Fiora ha detto:

    @6 per amore di battuta io mi vendo l’anima…ma questa la trovo di pessimo gusto

  8. René ha detto:

    L’accetta l’accetta o la lascia l’ascia?

    Witz de chilo stravecio come el cuc, ma sempre bon… 😀

  9. Katja ha detto:

    una volta iera un me par che i lo ciamava ciano manera

  10. René ha detto:

    No, quel iera Tony Manera, version patoca de John Travolta-Tony Manero. Giuro, per bon. Lo se podeva veder sempre fora dela discoteca “Hippopotamus” (ex cine Astra) de Roian, ala fin dei anni ’70, co’ iera de moda la febre del sabato sera.
    El se posizionava sempre fora con la sua Alfasud verde catarro, la qual sora dei sedili posteriori la gaveva l’impianton Hi-Fi (Hi-Fi tu me la darai!).
    La stessa Alfasud conzada piena de tacomachi prismatici (come che iera in alora la moda) che la fazeva brilar de luce propria!
    Oviamente basetoni d’ordinanza, zeppe e braghe a zampa a nastro! Chi ga sora i 40 se dovessi ricordar…

    Mitico Hippo… i lo ga serà nela prima metà dei anni ’80… ghe iera sopravissudo ancora un per de anni el bar Astra, sorastante (anca questo serà dopo l’87 circa).

  11. Fiora ha detto:

    Mi legio e rilegio tuti sti comenti un più brilante del altro e comincio a preocuparme per mi… Posibile che sio ‘ndada in oca?
    Come mai che la STORIA VERA della brutale aggressione ad un tabaccaio gentile, minacciato con un ‘accetta e derubato di duemila euro e di una dama agèe che ha eletto a suo modesto Casinò il tabacchino sotto casa e altrettanto brutalmente presa per il collo strattonata VI FA TANTO DA RIDERE????
    E sì che la tenera rivisitazione di Marta Zacchigna dell’episodio, induce semmai ad accostarvisi con maggior partecipazione…
    Sarò fuori dal coro, ma questa volta tuto ‘sto vostro ” morbin” 🙁 privo de empatia su un episodio cussì,e gnanca sulla trasposizion rispetosa e gentile che ghe ne stada fata, mi no lo condivido né capisso.

  12. Fiora ha detto:

    leggasi ” e PERFIN sula trasposizion rispetosa e gentile di M.Z.”
    ..un tanto a scanso d’interpretazione erronea soprattutto dell’Autrice, alla quale rinnovo i miei complimenti.

  13. Katja ha detto:

    che personaggio sto qua Renè:-) cmq anche un ciano girava me ricordo

  14. René ha detto:

    @ Fiora: Credimi, nessuno prende sottogamba la gravità dell’accaduto, anzi.

    Se il fatto avesse preso una piega tragica (per fortuna così non è stato), non avremmo nemmeno paventato l’idea di ironizzarci sopra.

    Passata la paura, si cerca di risollevarsi un po’ tra noi tutti, sfruttando l’humor, a volte nero, a volte anche sbagliato (perché non si pretende di essere nel giusto ad agire così), tipicamente triestino.

  15. Fiora ha detto:

    @15 René sai bene che sono una che si tiri indietro quando il morbìn chiama..
    Solo che stavolta, se la cosa NON è andata a finire male, non mi pare sia poi finita tanto bene.
    Nè per il tabaccaio che ci ha rimesso 2mila euri e la tranquillità …io che sono stata derubata e per fortuna mentre ero assente da casa,ne so qualcosa…NON PASSA!
    Per non dire dell’anziana signora presa per il collo e strattonata!
    Beh, tento di buttarla in ridere anch’io per non sentirmi tagliata fuori dall’ilarità generale.
    Dama agèe, giocatrice incallita…beh! forse il trauma dell’accetta l’avrà guarita
    …a meno che non cambi “casinò” !

  16. René ha detto:

    Fiora, come detto non vi è l’intenzione di prenderla facile, ma non è una giustificazione.
    Avendo letto or ora anche della tua casa svaligiata, ti chiedo personalmente scusa se sono risultato di cattivo gusto.
    Ed estendo queste mie scuse anche al tabaccaio.

  17. Fiora ha detto:

    ma dai René! non hai nulla da scusarti.sei sempre tanto simpatico. io apprezzo tantissimo il tuo morbin, mai maligno.
    Ho solo voluto dare del fatto una chiave di lettura meno scanzonata, pensando che se mai i protagonisti avessero per ipotesi letto gli interventi,ma DI TUTTI, non ne sarebbero stati tanto divertiti e non si sarebbero sentiti considerati.
    Come dire dopo il danno anche la beffa.
    E chiarì questo ‘ Vanti Renè che te va benon!
    🙂

  18. Fiora ha detto:

    René ! ‘ndo te son? cos’te se ga messo in imbarazo desso?! ara che no me la perdonassi mai, con un tropo cocolo come ti, ciò!…
    Bon rilancio ara… ” Tabacchino dove si ACCETTA una mano”…pol anche eser interpretabile ” tabachin ‘ndove chi che vol dar una man xè ben accetto”
    E ‘lora mi, dopo che i ghe ga ciulà i bori e spaventà titolare e la cliente, per dar un segno de solidarietà el bugiardelo e tuti i altri giornai e perfin le ricariche dela celula che de solito fazo in Banca o co’ Internet..farò tute in quel “Tabachin”…per dar una “mano “,spero ben “accetta”, apunto !
    E cussì la gavemo refada pulito! CIAU Renè ala prosima! 🙂

  19. Fiora ha detto:

    …giornai e ricariche del telefonin…e grata e vinzi? Spiacente, ma no trato l’articolo.
    Si acomodi Lei milady, che io controlo che no ci siano manigoldi ‘ntele vicinanze. 🙂

  20. René ha detto:

    Son qua, son qua… 🙂

    Ultimamente mi farei accettare (con l’accetta) il dente del giudizio che non mi da’ tregua. Presto andrò dal dentista, ma ho doppia fifa… fifa per l’estrazione…. e ancor più fifa per la successiva estrazione dei dineros dal mio portafogli!

    A parte questo, sono in forma… ho solo un piccolo difetto di ripetitività… ripetitività… ripetitività… ripetitività… ripetitività… ripetitività… ripetitività… ripetitività……………………..

    In-nol-t-t-tre t-t-tarta-ta-io un p-po’, m-ma n-n-no x-x-xe p-prob-b-b-b-b-lem-mi

    E s-se g-g-gav-vè n-na m-m-mezz-z-oret-t-t-a, v-ve c-conto u-un c-c-ci-ci-cinq-que m-min-n-uti na rob-b-ba!

    Saludi (etcì)

  21. mutante ha detto:

    ve posso dir, che far una rapina con la manera xe totalmente idiota? xe un attrezzo ingombrante che necessita de parecchio spazio per esser manneggià. in un tabacchin stretto. a tutti quei che ga un negozietto: tre mesi de palestra de pugilato, e un oggetto pesante ma maneggevole sotto el banco (mazza da baseball, chiave inglese da 36-40, tubo di ferro tagliato a 40cm), risolvi quasi tutto.

  22. omo vespa ha detto:

    cio mutante adeso anche le istruzioni per derubar? se te ciapa fiora la te fa due cocole cola carta vetrada…

    per quel che val, mi preferirio un pistoloto ad acqua – se i te ciapa te ghe disi che ti scherzavi. bon , basta che no te finisi come Re Ceconi…

  23. Fiora ha detto:

    @23 Cossa “cartegiar” el mio prossimo, ‘ndemo dei!
    Mi son per la ridada in compagnia e penso de dimostrarlo in quasi tuti i mii post…
    Solo che aplico al interscambio virtual le stesse regole che go “fora”.
    El morbìn per mi xè rider,( anca de mi stessa) SEMPRE COI ALTRI, MAI DEI ALTRI!

  24. Kocal ha detto:

    E comunque, a onor di cronaca, esisteva in cavana el signor Luciano Zago detto “Ciano Manera”, mancato nel 2009 e noto per un naso dalla forma evocativa, appunto, “de manera”.

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