3 Febbraio 2012

Donne al lavoro? Ancora discriminate

A Gorizia si fa troppo poco per le donne che lavorano. Ad affermarlo è Giuseppina Cibej del Partito democratico. «I dati forniti ieri dal Cnel sono drammatici. Oltre il 40% delle donne tra 25 e 45 anni è stata costretta a lasciare il lavoro per prendersi cura dei figli. E a Gorizia le cose non vanno meglio».
La situazione è insostenibile – incalza – la politica deve fare qualcosa. Ci rendiamo conto che oggi per una giovane coppia è impossibile avere un bambino? E se arriva un fiocco rosa o azzurro, è la mamma che deve assumersi i costi dell’inerzia delle istituzioni, ma anche degli operatori economici e sociali che su questo fronte si sono spesi ben poco».
La Cibej rileva che «ci sono molte proposte in campo e basta fare un ordine di priorità. Sindacati e associazioni di categoria devono sfruttare le possibilità aperte da accordi a livello locale ed aziendale, sfruttando ad esempio gli enti bilaterali. Il comune di Gorizia, che negli anni di Romoli non ha fatto nulla in queste materie, deve rivedere modalità ed orari di apertura degli asili nido e del tempo pieno scolastico. Bisogna permettere alle donne lavoratrici – conclude – di avere un minimo di flessibilità nell’andare a prendere i propri figli alla fine delle attività scolastiche, compresi nido e materna».

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133 commenti a Donne al lavoro? Ancora discriminate

  1. Katja ha detto:

    io penso che le donne non siano ancora discriminate ma più di un tempo. quand’ero piccola io negli anni 70/80 tutte le mamme dei miei amici lavoravano adesso il 50% delle mie amiche ha dovuto abbandonare il lavoro perché dopo il primo figlio non concedevano a loro il part time.

  2. Sara Matijacic ha detto:

    già, per non parlare della maternità che oramai è diventato un lusso e non un diritto

  3. Katja ha detto:

    il fatto è che nessuno denuncia piu niente x paura di perdere quello straccio di contratto che si ritrova

  4. Martina Luciani ha detto:

    Poche donne nelle amministrazioni pubbliche!!

  5. Sara Matijacic ha detto:

    Sono assolutamente d’accordo. Purtroppo la carenza di servizi per l’infanzia, gli orari del lavoro che non coincidono con i tempi di cura e della casa e adesso la crisi… insomma la vedo molto dura.

  6. Sara Matijacic ha detto:

    e poi curioso… nessun commento da pare dei lettori maschi. 🙂

  7. hobo ha detto:

    @sara matijačič

    a dire il vero non ci sono tanti commenti nemmeno da parte delle lettrici femmine.

    forse sono proprio i temi del lavoro, che non tirano tanto.

    di queste cose pero’ si era discusso in lungo e in largo in altri thread, un po’ di tempo fa.

    e’ che riesce difficile scrivere qualunque cosa, quando un(a) politico(a) dichiara: “la situazione è insostenibile, la politica deve fare qualcosa”. tanto piu’ che gli attacchi di fornero e monti allo statuto dei lavoratori vanno a colpire soprattutto le donne.

    (aggiungiamo pure che il movimento delle donne si e’ diviso, dopo l’ insediamento del governo monti, secondo una linea di frattura chiaramente “di classe”. e il punto di vista delle lavoratrici – e dei lavoratori in generale – e’ definitivamente sparito dall’ agenda del movimento).

    (monti: che barba, che noia il posto fisso)

  8. hobo ha detto:

    (il punto di vista delle lavoratrici e’ sparito dall’ agenda *ufficiale* del movimento, quella che compare sui media mainstram. nelle realta’ di base ovviamente il discorso e’ diverso)

  9. dimaco il discolo ha detto:

    forse perchè l’argomento è trito e ritrito e alla gente non interessa visto che ha ben altri problemi per la testa. Oltre a ciò che ha scitto katja che i contratti sono quello che sono e se ti lamenti vieni sbattuta fuori senza troppi preamboli. E di sti tempi perdere il lavoro equivale non è una delle migliori cose che possono capitare. ma comunque il mio pensiero riguardo a questo argomento è piuttosto noto e non mi va di litigare con nessuno oggi. magari domani. 🙂

  10. isabella ha detto:

    Io lavoro in un contesto (sanità pubblica) con grossissima componente femminile, quindi questo fenomeno lo noto poco.
    Conosco, però, bene la realtà del privato dove ti fanno firmare le lettere di dimissioni in bianco al momento dell’assunzione e se sei donna e rimani incinta ti scordi che ti conservino il posto di lavoro.
    Si denuncia troppo poco.

  11. Katja ha detto:

    nel pubblico il problema è però nel clima di quando torni dalla maternità. no comment

  12. isabella ha detto:

    Qui da me non ci sono problemi, son tutte mamme, semmai a volte viene discriminata chi non ha figli.

  13. Ale ha detto:

    il problema della conciliazione famiglia-lavoro è culturale. Non è solo relativo ad Asili nido o a Scuole a tempo pieno.
    Se i figli sono ritenuti un bene privato “li hai voluti e ti arrangi” allora parlare qui di conciliazione è un neofemismo.
    Mi viene in mente un vecchio articolo su di una protesta delle famiglie numerose. I quell’occasione tutti si erano scagliati contro quelle mamme che hanno messo al mondo tanti figli sostenendo apputno che potevano mettere un nodo… questo articolo rischia di essere ipocrita se non trova un entroterra culturale dove famiglia e figli vengono ritenuti indispensabili per una crescita economica. L’ultimio rapporto Bankitalia che seguono quello Istat e quello Ocse sostengono da anni ormai che la povertà è tra le nuove generazioni e nelle famiglie. Che è più ricco un pensionato che una famiglia monoreddito.
    Il rapporto Unicef sostiene che un bambino su tre vive in situazione di povertà e il dato è reso ancor più drammatico se si mette in relazione al numero di persone anziane. tutto questo per dire che senza figli non ce futuro e che i figli non sono un bene privato ma devono essere considerati un bene pubblico e i genitori devono essere aiutati nel loro servizio alla collettività. Questo è il passaggio culturale che sottende qualsiasi discorso di conciliazione famiglia-lavoro.

  14. Sara ha detto:

    @4:le donne nelle amministrazioni pubbliche fanno domande come “vedo che che ha un figlio…ma ha chi glielo tiene in caso trovasse un lavoro?”.
    E se io (o chi per me) fosse una madre sigle, lontano da casa??
    Per la cronaca, io sono stata licenziata (ma no dai,il mio contratto è terminato e guarda caso non ha avuto seguito) quando ero incinta di mio figlio.

  15. Martina Luciani ha detto:

    Sara, avrei da raccontarne, cose accadute a me, 17 anni fa, in tempi in cui la crisi non mordeva come fa ora. La discriminazione è una vecchia e inossidabile nemica, ma non so perchè mi pare che noi donne per prime non abbiamo fatto abbastanza, non intendo personalmente ( cioè difendendoci o reagendo al fatto specifico) ma tutte assieme, senza strillare, sistematicamente, in quella quotidiana politica che è la nostra presenza ovunque.

  16. Fiora ha detto:

    Un tentativo di discriminazione l’ho combattuto in anni lontani da contitolare in una dura battaglia domestica “contro” il mio capo, quel mio padre padrone (solo in bottega eh?!) che alla notizia del prossimo matrimonio di una nostra peraltro bravissima commessa s’era lasciato scappare un ” se po’ ghe cressi la panza ?… meio subito” ipotizzando licenziamenti…
    Ho reagito come una tarantolata. Non se n’è fatto ovviamente nulla è rimasta al suo posto ed anzi papà è stato suo testimone di nozze!

  17. dimaco il discolo ha detto:

    @13
    non sapevo che mia figlia fosse un bene pubblico.Credevo fosse mia figlia e non un oggetto a disposizione dello stato. per fortuna che il bungatore se ne andato prima di leggere sto passo da te scritto altrimenti (vista l’eta di mia figlia) avrei dovuto portarla a palazzo grazioli essendo un bene pubblico a disposizione di tutti. MVAC

  18. Fiora ha detto:

    @17 Dimaco, pur se di destra ( e senza vergogna…) io quel “bene pubblico” l’ho letto in positivo.
    I figli intesi come nuove generazioni sono la ricchezza del Paese. Del nostro, come di qualsiasi.
    Tua figlia è un bene pubblico per tutte le sue potenzialità e il Paese più che diritti su di lei ha dei DOVERI! tra questi assicurarle un lavoro e una qualità di vita all’altezza delle sue potenzialità, aspirazioni e impegno che PRIVATAMENTE ci sta investendo suo padre, tale che domani lei sia una cittadina co-produttrice del benessere del Paese.
    Almeno così io l’ho letto e accettato quel “bene pubblico”.

  19. dimaco il discolo ha detto:

    no xe disi “bene” se disi al limite una risorsa per il futuro. e nianca pubblico va ben, cossa la xe una strada?

  20. dimaco il discolo ha detto:

    nianca in union sovietica i definiva i “fioi un bene pubblico”

  21. Fiora ha detto:

    @17 Figli “bene pubblico” ma non per “usarlo”, bensì per SALVAGUARDARLO e POTENZIARLO. Più del tenere basso il tasso d’inquinamento, più del livello dello Spread.
    E se lo Stato ti desse una mano più concreta di quanto non faccia a fare della ” Dimachina” una cittadina di serie A…mica sentirti destituito dal tuo ruolo privato, Dimaco…
    Posto che lo Stato siamo noi! 🙂

  22. Fiora ha detto:

    Ah, tuta ti de solo te vol guantartela la “crose”? DIMACO PO’! 😀 😀 😀

  23. Fiora ha detto:

    tornando seri Dimaco, io l’ho inteso in positivo e come detto, quel post 13… poi chi l’ha scritto forse si spiegherà meglio con te.

  24. Fiora ha detto:

    co’ pagavo fior de tasse scolastiche, corsi de tuto e lezioni de chitara classica al prezo de l’oro per i mii do’ beni privati, MAGARI s’el Stato me gavessi dito fate in parte, armo mi per sti do BENI PUBLICI e magari s’el me li gavessi tratai mejo…de Palazzo Carciotti.
    Altro che “spianarghe la via per Palazo Grazioli” (rif post 17)!

  25. Ale ha detto:

    Dimnaco, se desideri fare polemoca sterile buon per te.
    Certo che bene è bene e non e proprietà. “Pubblico” perchè è una responsabilità di tutti che le donne possano avere dei figli, mantenerli, edicarli e permettere alle loro famiglie di vivere decorosamente in quanto quel figlio è il nostro futuro: mio e tuo e quindi pubblico per definiziine.
    Se riesci a fare polemica su questo è inutile parlare di conciliazione perchè tu saresti il primo a licenziare una donna incinta perche oggi non capisci il valore “pubblico” di quella gravidanza che è un bene per tutti. Se fosse per te anche la legge 52 andrebbe abbrogata perchè non accetti il valore sociale e pubblico di quella gravidanza. Non si spiegherebbero nenache le adozioni o gli affidamenti. Ecco perchè siamo un paese di vecchi e recentemente un rapporto diffuso dalla società pediatrica italiana sullo stato di salute dei bambini ha definito l’Italia un paese non per piccoli.
    Dimaco le tue considerazioni rivelano il sentimento comune nei confrotni del nostro futuro: i figli!
    Infine la progressiva Spagna stà abbrongando tutte le leggi di Zapatero perchè sono state una disastro sociale. (aborto oltre la 15 settimana e divorzi rapidi) e ha deciso di aumentare drasticamente i fondi a favore delle famiglie. Forse che si dovrebbe fare meno demagogia e rivalutare il valore della materinatà e della famiglia.
    PS se ti va meglio diciamo “bene sociale” e non “bene pubblico” ma tant’è! Poi il riferimento al comunismo potrebbe starci se non avessi parlato anche di Famiglia. Io sono contro l’istituzionalizzazione dei figli ma credo che sia un diritto di ogni bambino crescere in una famiglia e che questa vada sostenuta ed aiutata nei suoi compiti genitoriali.

  26. dimaco il discolo ha detto:

    Ma cosa stai scrivendo? te ne rendi minimamente conto? Pubblico? Un figlio, una gravidanza? Mi sa che fai un’pò di confusione con i termini. Una strada è pubblica, un parco ecc. Una terminologia non appropriata porta a creare un diverso significato della frase. Io non faccio polemica o demagogia. Semplicemente mi abberra la terminologia “bene” come se i figli fossero delle cose da utilizzare, come se la persona fosse un mero oggetto d’uso. pensiero tipicamente capitalista.
    Perchè secondo te dovrei licenziare una donna incinta? Solo perchè ha deciso di farsi una famiglia e avere dei figli? Anzi io ne sono contento e secondo me le donne che hanno più di tre figli dovrebbero ricevere una pensione dallo stao. Le famiglie andrebbero aiutate,non solo le madri, ma anche i padri con orari flessibili stipendi adeguati che possano far crescere i figli in maniera dignitosa e che permetta loro distare il maggior tempo con la propria prole.
    Io sono sempre stato contrario al divorzio facile o veloce, così come sono da sempre contrario al movimento che ha portato all’estremizazione di questa pratica.Niente di strano visto che imputo al femminismo la maggior parte della colpa della deriva sociale alla quale siamo arrivati. Lo dico chiaramente anche se questo mi farà finire sotto un bombardamento a tappeto con clusterbombs da parte di qualche utente.cosa vuoi pretendere da un movimento che ha definito i mattoncini Lego sessisti e sta raccogliendo firme per togliere dal commercio i sopracitati mattoncini destinati alle bambine.

  27. isabella ha detto:

    Perchè no al divorzio facile e veloce?
    Chi ha deciso di separarsi arriva comunque fino al divorzio.
    Bisogna fare aspettare anni per “punire” i divorziandi?

  28. Fiora ha detto:

    Ale e Dimaco, secondo me vi state attaccando ad un temine ” pubblico” al quale date differente valenza formale, mentre mi par di capire che sulla SOSTANZA del medesimo siate entrambi perfettamente d’accordo…come spero di aver evidenziato per me stessa.

  29. Fiora ha detto:

    Isabella io non sarei tanto per il divorzio facile e questo per scoraggiare matrimoni troppo “facili”.

  30. hobo ha detto:

    dimaco, la deriva sociale a cui siamo arrivati e’ il risultato di decenni di politiche neoliberiste, non ti pare? negli ultimi trent’anni i lavoratori e le lavoratrici hanno perso gran parte delle tutele che si erano conquistati/e con decenni di lotte.

    (monti: che barba, che noia il posto fisso)

    (volete mettere il brivido adrenalinico della precarieta’ e delle lettere di dimissioni firmate in bianco?)

  31. dimaco il discolo ha detto:

    divorzio facile intendo quel tipo di divorzi fatto solo per ripicche o per mancanza di comunicatività nella coppia o per mera noia o perchè semplicemente è più facile così. e a farne le spese sono quei figli che ogni dona ha il diritto di avere.

  32. dimaco il discolo ha detto:

    hobo il femminismo è una delle sfaccettature del neoliberismo sfrenato.

  33. Fiora ha detto:

    a Monti converrebbe parafrasare UN Maggiorente della Parrocchia che ebbe a considerare come il potere logori chi non ce l’Ha.
    Del pari il posto fisso. “ANNOIA” chi ha il privilegio di avercelo!
    Se Monti voleva dar prova di lungimiranza ha certamente mancato di tempismo e…buon gusto!

  34. Fiora ha detto:

    ” lungimiranza” tra l’altro seconda di decenni a Clinton, che disse più o meno lo stesso…
    Nessuno inventa niente..neppure la ricetta magica per salvare l’Italia dalla “maledizione dei Maya”.
    Maya si legge BUND eh?! 😉

  35. Jasna ha detto:

    @Ale
    “Infine la progressiva Spagna stà abbrongando tutte le leggi di Zapatero perchè sono state una disastro sociale. (aborto oltre la 15 settimana e divorzi rapidi)”

    Ale, chiarisci per tutti il significato di “disastro sociale”.

  36. Fiora ha detto:

    Ale, io andrei oltre il “bene pubblico”… I nostri figli, specie protetta, patrimonio dello Stato …lo Stato siamo noi!

  37. hobo ha detto:

    @dimaco#32

    mah, mi sembra un’ affermazione un po’ campata per aria. il femminismo, come molti movimenti di emancipazione, compreso quello operaio, e’ stato un prodotto, e allo stesso tempo una contestazione radicale, del capitalismo industriale.
    la questione di genere interseca quella di classe, e infatti l’ 8 marzo nasce in memoria delle operaie morte nell’ incendio di una fabbrica negli usa nel 1911, che erano tenute sottochiave dal padrone e non avevano potuto scappare.

    (si’, lo so, l’ incendio non era avvenuto l’ 8 marzo ma il 25 marzo. pero’ nella memoria collettiva le date spesso si mescolano. la giornata della donna fu celebrata per la prima volta l’ 8 marzo nel 1914 all’ inizio della settimana rossa in prussia; e l’8 marzo 1917 le donne di pietroburgo manifestarono in piazza per chiedere la fine della guerra, dando inizio alla rivoluzione di febbraio)

  38. hobo ha detto:

    ah si’, ale, in spagna il disastro (crollo dell’ economia e disoccupazione al 23%) non e’ stato causato dal divorzio veloce e dai matrimoni gay. forse la cosa ti sorprendera’, ma la crisi e’ stata causata dall’ esplosione della bolla immobiliare. la responsabilita’ di zapatero e’ quella di aver assecondato l’ andazzo neoliberista, come blair, contro le aspettative dei suoi stessi elettori.

  39. Fiora ha detto:

    Penso che sotto l’ombrello del femminismo accanto alle conquiste sacrosante ci sia anche chi ci ha stipato la propria leggerezza e irresponsabilità. Che nella conquistata autodeterminazione ci sia chi ci ha ficcato l’arbitrio di includere l’aborto tra i mezzi contraccettivi, salvo talvolta provarne un postumo quanto irreversibile pentimento…
    Penso anch’io che il mio sia un parere impopolare, ma penso così!

  40. Jasna ha detto:

    Fiora, a parte che l’aborto non c’entra con le discriminazioni delle donne sul posto di lavoro… comunque prima di criticare il ricorso all’aborto come metodo contraccettivo postumo, bisognerebbe criticare lo stato che non si fa carico di informare i ragazzini sui metodi per prevenire le gravidanze, la salute riproduttiva e il rispetto del loro corpo. Visto che lo stato non lo fa, meno male che c’è l’aborto… per il momento.

  41. Fiora ha detto:

    @40 Jasna cara pur con simpatia noto che tendi ad indirizzare i pensieri altrui… Non chiedo agli altri di pensare come me nè di seguire “il filo” quando tutti qui fanno bellamente slalom e arrivano pure paradossalmente parlando…a parlar di foibe !
    Io penso così e tu pensa altrimenti, non verrò io a dirti come pensare!

  42. Jasna ha detto:

    Io non indirizzo e non ti dicevo come pensare. Non puoi incazzarti ogni volta che qualcuno non ti asseconda Fiora.

  43. Fiora ha detto:

    se il discorso si fosse fossilizzato a quel tema mi sarei pure io limitata al mio post 16 in cui fornivo una piccola testimonianza personale.
    poi come sempre accade ci sono stati imprevedibili sviluppi più o meno correlati! perché mai fossilizzarsi nei ranghi? 😉

  44. Fiora ha detto:

    Tendi anche a definire “incazzata” una vivace che forse le etichette non se le lascia confezionare supinamente addosso..

  45. Paolo Geri ha detto:

    #25 ale

    “Forse che si dovrebbe fare meno demagogia e rivalutare il valore della materinatà e della famiglia”.

    Ti sei dimenticato dio e patria (scritti da me volutamente con la minuscola) e siamo al completo.

  46. Ale ha detto:

    Concordo con Fiora che probabilmente io e dimaco stiamo dicendo la stessa cosa.
    Per quanto attiene alla Spagna Rajoy del PP ha ottenuto il 46% dei consensi. Il PP di Rajoy votò contro i divorzi express e contro la nuova legge sull’aborto.

  47. hobo ha detto:

    ale, rajoy ha vinto le elezioni perche’ gli elettori hanno voluto punire il psoe per il modo in cui ha gestito la crisi economica. il divorzio e l’ aborto non c’entrano niente. altrimenti zapatero non sarebbe stato riconfermato nel 2008.

    fiora, per quanto riguarda l’ aborto le cose sono un po’ diverse da quel che dici tu. da quel che si sente in giro, in italia non e’ proprio facilissimo abortire, soprattutto in certe regioni in cui i medici “obiettori” raggiungono il 90%, e i medici che accettano di praticare gli aborti hanno la carriera stroncata. per non parlare delle difficolta’ a cui puo’ andare incontro una ragazza che chiede la pillola del giorno dopo.

  48. Fiora ha detto:

    @47 Hobo se “soprattutto in certe regioni” io lo ignoro,ma non è certo così arduo abortire nella nostra e con motivazioni le più esili, almeno per me. Quando lo vengo a sapere ne rimango sempre turbata.
    Ho precisato che esprimevo un parere impopolare. D’altronde non lo cambierei per captatio benevolentiae.

  49. Fiora ha detto:

    ..aggiungo che prendere sempre e solo in considerazione quali utenti dell’aborto le ragazzine che giocano al dottore con troppa partecipazione,come mi pare di leggere qui, significa bypassare uno stuolo di cresciutelle e pure ripetitive alle quali mamma qualcosa deve pur aver spiegato a proposito di pillola&co.
    Ma ripeto,parere personale quanto impopolare di una laica.
    Non serve imbastirci querelles né sondaggi.

  50. maja ha detto:

    fiora, hobo ha ragione sull’obiezione di coscienza. basta guglare.

  51. isabella ha detto:

    Non è vero che lo stato (scuola, famiglia, media…) non parla di contraccezione: se ne parlava già quand’ero piccina ed i ragazzi di oggi non sono di certo stupidi.
    L’aborto in questi casi è una squallida scorciatoia.
    E confermo ciò che dice fiora: dalle nostre parti si riesce ad abortire senza problemi.

  52. Jasna ha detto:

    Non è che se in FVG funziona in un modo, del resto d’Italia ce ne sbattiamo, eh? A me del resto d’Italia interessa, e tanto.

    E comunque no, non insegnano niente a scuola, e i ragazzi se non sono stupidi sono sicuramente poco informati.

  53. Fiora ha detto:

    @50 Maja non farmi diventare sarcastica. se “sull obiezione di coscienza basta guglare” sul prendere appuntamento per un aborto basta …telefonare!
    I ragazzi di oggi ” poco informati dalla scuola” ? ma se sono dei capiscuola loro,dai!
    E la famiglia? cos’è un optional nell’ educazione sessuale?
    E poi continuate a restringere il discorso ai ragazzini,ma è corretto? pure le mamme abortiscono… pure quelle in premenopausa che scambiano un ritardo per fisiologico… ma dai! ad ogni modo si è parlato di discriminazione e di genitorialità preclusa dalla crisi e di maternità negate alle lavoratrici…la mia riflessione sull’aborto, Jasna si correlava eccome! Non vorrei che questa estrema ratio ( e io continuerò a considerarla tale finchè vivrò!) anziché conquista sociale diventasse una ulteriore prova di discriminazione: dover abortire per non perdere il lavoro!
    Comunque, ripeto. Per me ed in questa evoluta città è un tabu personale che non intendo comunque imporre ad alcuno…se non a me stessa! Per me la libertà di scegliere altri mezzi contraccettivi è stata la mia vera emancipazione.

  54. Fiora ha detto:

    “tabu” (????!!!) strettamente personale e trasmesso come valore a mia figlia, senza la pretesa che lo facesse proprio, ma con la gioiosa sorpresa di scoprire che invece ci sono riuscita! 🙂

  55. capitano ha detto:

    Per voi fare all’amore è peccato; da noi i bambini imparano a scuola come si fa. Voi per gelosia ammazzate, noi non divorziamo neppure. Voi vi raccomandate a dio e ai filtri d’amore e vi assolvete confessandovi, noi paghiamo i nostri sbagli. Voi le ragazze madri le cacciate di casa, noi le rispettiamo e le manteniamo a spese dello Stato. Per voi il matrimonio è un sacramento, per noi è tra l’altro un cattivo affare: quando due si sposano devono pagare tasse più alte. Per voi le donne sono come le lepri o le pernici, selvaggina; per noi sono individui. Per voi l’erotismo è oscenità, per noi felicità. Per voi l’incesto è una colpa contro natura, per noi è una cosa che capita. Per voi è pornografia mostrare un amplesso; per noi pornografia è la volgarità maliziosa di tanti vostri film. Voi non avete ancora una società civile, per noi la civiltà è già una costrizione: come i vestiti che ti stringono, ti schiacciano il petto, ti ingombrano, ti soffocano. Il vostro problema è il sesso, il nostro è l’amore. Le nostre abitudini vi fanno paura. Le vostre, per noi, sono un disastro…

    – Ingrid Thulin, attrice svedese

  56. Fiora ha detto:

    come dir che dovessimo simiotar i Svedesi, che prova a spiegarne a noi come che noi la pensemo…secondo lori, Capitano?
    Se te vol va pur ‘vanti ti, che a mi me vien…de pianzer.

  57. capitano ha detto:

    Un paese che se pianta su un scoio o se ferma per 30 cm de neve no va avanti zà de suo. Servi dir altro?

  58. Fiora ha detto:

    quello che mi fa veramente nervoso è che tutte ste opinioniste prestate all’industria cinematografica accorrono a beccarsi premi ,farsi osannare dell’italico esterofilo, farsi vacanze di sogno per poi tornarsene a casa a produrre simili antiquati stereotipi sugli Italiani…va bbe che la Thulin è piuttosto in là con gli anni.Pareri datati e una puntina di Alzheimer chissà?!

  59. capitano ha detto:

    Fiora, detto senza supponenza, gira un po’ l’Italia.
    La Thulin dopo cambiò il suo giudizio (cfr #56) , ma per me quel ritratto ha ancora elementi validi.
    Gli svedesi non sono meglio di noi in tante altre cose, ma forse sulla parità tra i sessi qualcosina potremmo pure impararla.

  60. Fiora ha detto:

    capitano,tu giri ,io vivo…laThulin si reciti i suoi copioni e nessuno si arroghi i diritti di detetenere la verità in tasca…IO MENO DI TUTTI, e l’ho detto e ripetuto,mi pare! Pensare per sè inteso come limitarsi a porsi regole valide per sè è già pensare per tre…quattro nel caso della mia famiglia!
    Sai, ho chiarito il significato e limiti di quel mio “pensare per sè” prima che qualcuna lo pigli alla lettera e mi etichetti anche come egoista

  61. Fiora ha detto:

    ..e poi Capitno che c’entra la parità col discorso?
    Da donna “parificatissima” e madre io mi sono limitata a dire che PER ME l’abuso dell’ aborto quale alternativa alla contraccezione, sì da diventare esso stesso una contraccezione differita, non è accettabile…
    PER ME e me ne prendo la responsabilità.

  62. Fiora ha detto:

    @62 ” Capitino” ? che imperdonabile error calami, CAPITANO, scusami. trovarmi fuori dal coro e che mi CAPITINO anche queste… 😀

  63. dimaco il discolo ha detto:

    la pornografia oscena? perchè? o_O

  64. Fiora ha detto:

    ma che la me fazi un favor l’atempata icona svedese che vien a spiegarne come che xè i Italiani…se fa presto a trinciar giudizi e estremizar prototipi old fashion..
    Imagino che qualche soldin la “dotta” comparazion ghe gabi frutà…per arotondarse la minima!

  65. Fiora ha detto:

    chi che se riconossi in una dele figurine del album dela siora Thulin che meti el dito qua sotoooo
    Ah, ma no la la parla de noialtri ma de “quei altri” ah cussì la xè! sempre a teorizar de “quei altri” dei! Bon ! mi parlo de mi e dei coi altri che conosso e de quei che so presapoco, no me permeto, siora!

  66. Fiora ha detto:

    tuta sta agiornada conoscenza e profondità analitica , dela opinionista cinematografica. I boni ( lori) i cativi (noi e te pareva!)tipo i western de Johnn Wayne (là e là cole primavere :D…) magari la la ga anca mutuada da qualche Italian…de quei che come tiro in porta prediligi l’autogol?

  67. Jasna ha detto:

    @Capitano

    Bello il libro che hai segnalato al #56! Penso che me lo procurerò

  68. dimaco il discolo ha detto:

    visto che abbiamno nominato la pornografia:

    http://www.youtube.com/watch?v=MuYdAU7SXoY

    giusto per farsi quatro risate.

  69. aldo ha detto:

    Una cosa sono i sacrosanti diritti delle donne sul lavoro…

    …altra cosa è erigere a modello dei rapporti uomo-donna l’Arabia Saudita del femminismo, ovvero la Svezia…

    …dubito che le italiane invidino i record di divorzi, matrimoni degli uomini con straniere, solitudine, alcolismo, suicidi e turismo sessuale delle svedesi.

  70. hobo ha detto:

    @fiora#48-49-53-54

    ma guarda che io, quando si parla di aborto e questioni simili, mi astengo scrupolosamente dal sindacare le scelte personali, sia in un senso che nell’ altro.

    invece e’ sul piano concreto dell’ applicazione della 194 che ho da ridire, perche’ ci sono vaste zone in italia (non solo al sud) in cui i consultori non si sa nemmeno cosa siano, e in cui gli ospedali, di fatto, non garantiscono delle prestazioni che dovrebbero garantire per legge.

  71. dimaco il discolo ha detto:

    hobo finchè la chiea potrà mettere obbiettori di coscienza in tutti gli ospedali e farmacie sarà sempre peggio.
    medici che sono obbiettori di coscienza solo durante l’orario di lavoro nel servizio pubblico e dimenticano di esserlo quando fanno aborti privati pagati in denaro contante e possibilmente a nero.

  72. Jasna ha detto:

    @72 E non solo dimaco, ricordiamo che la Chiesa inserisce indirettamente anche i suoi aggressivi volontari dei movimenti pro-vita all’interno dei consultori.

  73. dimaco il discolo ha detto:

    i pro life?
    ma non sono quelli che in americavanno in giro ad ammazzare i medicimedici perchè sono a favore della vita? piuttosto confusi questi.

  74. maja ha detto:

    sì, dai, demoghe de video.

    http://www.youtube.com/watch?v=AvF1Q3UidWM

    (why, why, why is it that most of the people who are against abortion are people you wouldn’t wanna fuck in the first place? :))

  75. capitano ha detto:

    @70 Bello “l’Arabia Saudita del femminismo”, ma non sono d’accordo.
    Trovami la correlazione tra diritti civili e numero di suicidi che scrivo l’articolo del millennio.

  76. dimaco il discolo ha detto:

    maja guarda chè c’è anche con i sottotitoli in italiano. il caro vecchio geroge carlin.

  77. dimaco il discolo ha detto:

    si hai ragione capitano. direi che arabia saudita è errato. io avrei messo iran

  78. maja ha detto:

    (ok, c’è anche con i sottotitoli, ma a me piace fare la figa con la vocazione per la didattica.)

  79. hobo ha detto:

    a proposito di iran. se a qualcuno interessa, questo e’ un documento interessante:

    http://www.youtube.com/watch?v=pxGYLk92edY

    si tratta di un grande corteo di donne, l’ 8 marzo 1979 a teheran. le donne avevano avuto un ruolo di primo piano nella rivoluzione che abbatte’ il regime dello shah. ma nel giro di poche settimane, i fondamentalisti assunsero tutti i poteri, estromettendo violentemente le componenti laiche e di sinistra del movimento rivoluzionario. le donne furono le prime a pagarne le conseguenze, con l’ imposizione del hijab e il varo di una serie di misure discriminatorie. il corteo che si vede nel video fu poi attaccato con pietre e bastoni dai militanti di hezbollah. di li’ a poco le donne avrebbero perso tutti i diritti, e la rivoluzione si sarebbe definitivamente trasformata in un regime reazionario e teocratico.

    il documento e’ interessante soprattutto perche’ dimostra come la segregazione di genere non fosse affatto accettata dalle donne iraniane come “dato culturale”.

  80. aldo ha detto:

    @77

    Arabia Saudita del femminismo in relazione alla Svezia non è una definizione mia…

    …non so chi l’ha inventata, ma è stata utilizzata in relazione alla vicenda di Assange.

    Posto che sono un estimatore del modello economico-civile nordico rispetto a quelli anglosassone e mediterraneo…

    …ho detto che una cosa sono i sacrosanti diritti e un’altra il modello di rapporto uomo-donna…

    …il femminismo svedese ha portato a un forte sospetto ed ostilità tra uomo e donna con le conseguenze di un altissimo tasso di divorzi, di problemi psicologici, di ricerca dei maschi verso matrimoni e convivenze con straniere, di turismo sessuale maschile verso i paesi dell’Est e femminile verso i mari del Sud dove le femministe svedesi cercano il macho a pagamento dopo aver demaschilizzato gli uomini in Svezia.

  81. ufo ha detto:

    Certo che dir “se no ve comportè ben finirè come la Svezia” più che de monito me sa sai de istigazion a delinquere reiteratamente…

  82. Jasna ha detto:

    @aldo Non capisco il rapporto di causa-effetto tra i diritti in Svezia e il turismo sessuale. Il caso Assange è stato un assurdo, ok. Però quelle che fai tu sono ipotesi (penso), non vedo il nesso causale tra suicidi e congedo di paternità, divorzi e femminilizzazione dell’uomo (ammesso che avvenga, e chi lo stabilisce? Fino a che punto uno è uomo-uomo, e in quale momento è un po’ femminilizzato? Boh).

  83. aldo ha detto:

    @84

    Per la terza volta (e spero basti) ripeto che la correlazione non la faccio con i diritti (che non ci sono solo in Svezia) ma con il modello culturale-legislativo (il caso Assange viene da questo e ha solo svelato al mondo quel che succede normalmente in Svezia) di rapporto uomo-donna imposto in Svezia dal femminismo.
    I diritti ci sono anche in Danimarca e in Olanda, ma nessuna delle due è un’Arabia Saudita del femminismo.

  84. aldo ha detto:

    Anzi, sia l’Olanda che la Danimarca sono molto libertarie e i diritti delle donne ci sono anche lì…

    …quindi a me piacciono Olanda e Danimarca, come ai tanti svedesi che per respirare ogni giorno attraversano il ponte e vanno a Copenaghen

  85. Fiora ha detto:

    @ Aldo “il femminismo svedese ha portato un forte sospetto di ostilità fra uomo e donna” sottoscriverei appieno questo tuo passaggio ( come il netto distinguo che fai tra conquista dei diritti e modelli culturali e relazionali)se in luogo di ” femminismo Svedese” tu ci avessi un ” femminismo alla Svedese” Nel senso che esasperazioni ed integralismi in ogni campo e pure in ogni dove (e che almeno a me sono estranei)portano più guai che vantaggi.

  86. aldo ha detto:

    @87

    Grazie per la puntualizzazione che chiarisce meglio quel che intendevo dire.

  87. Jasna ha detto:

    Certo che se ogni volta che si inizia timidamente a parlare del problema arriva qualcuno a dire “Però niente estremismi”… facciamo direttamente a meno di parlarne no? Prima che arriviamo ad estremismi femministi in Italia, paese del culo in prima serata, saranno bisnonni i miei bisnipoti. Ma di cosa avete paura? Riconosciamo il problema, prima di mettere le mani avanti.

  88. dimaco il discolo ha detto:

    la domanda che invece io pongo è: se non c’è lavoro cosa facciamo? mandiamo a casa i uomini per far posto alla donne in maniera che non si sentano discriminate? Sono sicuro che faranno salti di gioia quando daranno loro in mano un piccone indicandogli le pietre da spaccare.

  89. dimaco il discolo ha detto:

    la domanda che invece io pongo è: se non c’è lavoro cosa facciamo? mandiamo a casa i uomini per far posto alla donne in maniera che non si sentano discriminate? Sono sicuro che faranno salti di gioia quando daranno loro in mano un piccone indicandogli le pietre da spaccare.

  90. Jasna ha detto:

    Dimaco, chi ha mai detto di togliere il lavoro agli uomini? Allora adesso fai saltare fuori un manifesto dei savi Sion in salsa (finto) femminista, così magari ce la fai a farti credere da qualcuno.

    PS: nel primo o secondo dopoguerra negli USA c’è stata una campagna denigratoria contro le donne che lavoravano, in quanto si riteneva che
    1) rubavano il posto agli uomini
    2) usavano i soldi per comprarsi cose futili come il rossetto.

    Daiiiii 😀

  91. dimaco il discolo ha detto:

    dico solo che essendoci scarsità di lavoro questa sarebbe l’unica soluzione per parificare.
    denigratoria neanche tanto, perchè per ogni donna che lavorava c’era un posto di lavoro in meno per gli uomini che tornavano dal fronte. ma questa cosa non è successa solo dopo la seconda guerra mondiale ma già dopo la prima, dove le donne vennero impiegate nelle fabbrice al posto degli uomini mandati in trincea

  92. aldo ha detto:

    @89

    Io parlavo della Svezia e delle velleità di infime minoranze femministe nostrane di santificare quel modello culturale-legislativo di relazioni ostili uomo-donna…

    …nessuna paura per l’Italia: sabato scorso Belen ha fatto il 32% di share, trasversale a uomini e donne, giovani e anziani…

    …e Tim si sta mangiando le mani per averla sostituita negli spot con quel pesce lesso radical chic di Bianca Balti che hanno dovuto subito relegare in ruoli secondari visto lo scarso gradimento di pubblico

  93. Jasna ha detto:

    Dimaco, un bel chissenefrega per gli uomini disoccupati di ritorno dal fronte?

    Teniamo le operaie finché ci servono e poi appena arrivano i pisello-muniti le rimandiamo a casa? Perché a questo punto è questione di cosa ti porti in giro in mezzo alle gambe, in altro modo non si spiega come qualcuno possa essere cacciato a casa a favore di un altro.

  94. Jasna ha detto:

    @94 vorrei proprio vedere quanto statuario e bello come il sole sei, aldo, per dare del pesce lesso a Bianca Balti. Ma ho paura che potrei rimanere abbagliata.

  95. aldo ha detto:

    @96

    Io sono brutto, sporco e cattivo dalla nascita, ma come lavoro non faccio il testimonial per spot pubblicitari…

    …e comunque non ho detto che Bianca Balti non sia bella e statuaria (è evidente che lo è) ma che è un pesce lesso nel senso che non è sensuale e infatti va senz’altro bene per fare la portavestiti, ma è stata un disastro come testimonial pubblicitario televisivo…

    …e comunque a me danno fastidio tutte quelle che fanno carriera in quell’ambiente non proprio monacale della moda e dello spettacolo e che, quando hanno sfondato dopo essere passate per svariate prove attitudinali come è d’uso in quei contesti, si mettono a dare ipocrite e chiccose interviste moraliste e politicamente corrette, pensando di prendere in giro i lettori che invece tanto stupidi poi non sono

  96. Jasna ha detto:

    Mi sfugge cosa c’entri l’ultima parte del tuo commento con il tema del lavoro, comunque una divagazione anche ci sta.

    Per quanto riguarda BB sensuale o no, sono gusti. Torniamo a parlare di cose importanti va 😉

  97. aldo ha detto:

    @99

    E’ che ho appuntamento a pranzo con Bianca Balti per metterla in riga…vado a incoconarme!

  98. Fiora ha detto:

    @98che dici, Aldo con quelle caratteristiche che dici di avere”brutto, sporco e cattivo” il posto da testimonial di Infostrada successivo a Baldini l’aiutante di Fiorello…non te lo leva nessuno!
    meno gratuito di quanto volessero eventualmente definirlo, il mio post…
    Tanto per dire che forse l’era delle bellone easy che si reinventano educande sta volgendo al tramonto per saturazione!
    buon segno, direi.Evviva le persone vere e di ogni sesso.

  99. aldo ha detto:

    @101

    Eh si Fiora, che soddisfazione…la caduta di Papi si porta dietro anche tutti gli ipocriti e le ipocrite che hanno lucrato alla grande sul segmento “indignati” del pubblico, comprese tante conduttrici televisive e certe “bellone easy che si reinventano educande”

  100. dimaco il discolo ha detto:

    @95 e un bel chissenefrega se venivano sbattute a casa a riprendere il lavoro che loro compete?
    Esattamente così: teniamo le donne solo il tempo necessario e poi le rimandiamo a casa e ridiamo il lavoro agli uomini.
    non ti sta bene? fai ricorso alla corte suprema (parlo degli USA)
    ti ta bene questa mia risposta? No? Un’altro bel: chissenefrega. Poi sbraita pure di maschilismi, sessismoe quant’altro del repertorio femminista che esiste in circolazione.

  101. Jasna ha detto:

    No no, io con te non sbraito, non ne sento l’esigenza dato che non devo avere a che fare con te né grazie al cielo sei nella posizione di nuocermi con leggi e politica.

    Almeno non fare il comunista in giro per Bora.la però, con le tue uscite alla Rocco Buttiglione (“il lavoro che loro compete”).

  102. isabella ha detto:

    Jasna visto che dici che la società non istruisce i ragazzi sulla sessualità dove li mettiamo i genitori?
    32 anni fa, io avevo 10 anni, ho iniziato a fare domande sul sesso a mia madre e lei, timorosa di non sapermi rispondere in maniera esauriente, mi comperò un libro di educazione sessuale per bambini.
    Due mesi fa una mia amica e sua figlia di 10 anni stavano guardando il film “femmine contro maschi” e quando una delle protagoniste ha iniziato a parlare di preservativi le bimba ha chiesto alla mamma cosa fossero e la mamma le ha spiegato cosa sono, dove si mettono e a cosa servono.
    Quanti lo fanno?

  103. dimaco il discolo ha detto:

    te la sei cercata una risposta così. Io ho solo riportato dei passaggi che ho visto su history channel in un documentario sul femminismo. non ho detto null’altro. ho solo riportato una cosa che credevo potesse giovare a creare una discussione senza cadere negli estremismi. solo dei dati di fatto. poi se fosse per me nemmeno le quote rosa ci sarebbero.e nemmeno il diritto di voto per le done. Sei contenta?
    Poi perchè sovvertire l’ordine naturale delle cose?

  104. maja ha detto:

    spero che lo facciano (più o meno) tutti i genitori, isabella.
    ma è appunto per supplire alle carenze dell’educazione sessuale (non) impartita dai genitori che sarebbe necessario parlarne anche a scuola.

  105. maja ha detto:

    dimaco

    ma va’ aremengo, va’. spero che tua moglie la te zuchi per ben le recie.

  106. Jasna ha detto:

    Isabella, non so quanti lo facciano, penso anche io che la cosa migliore sia parlarne a casa, ma è risaputo che molti genitori non se la sentono.

    Dove non arriva o potrebbe non arrivare la famiglia, e considerando le potenziali conseguenze gravi di comportamenti sbagliati e ignoranza in materia, penso che sarebbe giusto che lo Stato si facesse carico di insegnare *anche* questo a scuola. In questo modo, genitori o no, tutti sarebbero grado di evitare l’AIDS e le gravidanze indesiderate, per dirla in soldoni e per citare due questioni su mille.

    Infine, molti genitori sono semplicemente ignoranti, e non conoscono molte cose (tipo mamme che dicono alle figlie che durante il ciclo non ci si lavano i capelli, per dirne una che non fa danno).

  107. Jasna ha detto:

    Dimaco, ripeto: visto che non fai politica e non puoi nuocermi in posizioni di potere, lascerò perdere, perché i flame danno fastidio a tutti e non portano a niente.

    “Te la sei cercata” – “Sei contenta?” – E chi sei, mio padre?

    Buona serata

  108. dimaco il discolo ha detto:

    ti rispondo solo a tono niente altro. se rispondi male non puoi pretendere dia avere uno zuccherino como risposta.

  109. hobo ha detto:

    @dimaco

    teheran, 11 marzo 1979, 3 giorni dopo il corteo del video che ho postato al #81

    http://www.youtube.com/watch?v=iU-Dy53nCNU

  110. dimaco il discolo ha detto:

    maj non si tratta di tirarmi le orecchio. io ieri sera i ho discusso perore a causa di sto thread con mia moglie. non per il fatto che le done non debbano avere diritti ma per il fatto che sono state le done stessea farsi scippare i diritti sul lavoro anteponendo la carriera e il lavoro alla famiglia o ai figli. i padroni hanno cominciato a togliere dei diritti che sembravano piccolissimi e senza valore e quando hanno visto che nessuno (o pochi reclamavano) hanno cominciato a toglierne altri sempre nel silenzio collettivo e ora che i sopracitati diritti sono ridotti a zero ci si sveglia. Troppo tardi. Vi hanno scippato tutto grazie al silenzio assenso. ora se una vuole fare un figlio non può perchè il diritto inalienabile a formarsi una famiglia non c’e più. lo hanno regalato in cambio dei soldi per una borsetta firmata. Spiacente, ma è così. E qui poco centra il maschilismo o il sessismo.la zappa sui piedi le donne se la sono data da sole stando zitte quando erodevano i loro diritti. Quei diritti aquisiti dal femminismo vero, quello che lottava per la dignità e il rispetto verso la donna e non per futili motivi come fanno le pseudo-femministe di oggi.

  111. hobo ha detto:

    dimaco, non e’ il tono. e’ proprio quel che dici. se tu lo dicessi col tono di un oxfordiano sarebbe uguale.

  112. Jasna ha detto:

    @dimaco

    Perché, ti sembra che mi sono lamentata per il tuo tono? Sono i contenuti che mi interessano, non il tono.

  113. maja ha detto:

    dimaco

    dal canto mio no posso che rinovar el mio invito ad andar aremengo.
    santa donna, tua moglie, che la ga la pazienza e i nervi per discuter de ste robe con ti. spero per ti che in quei frangenti no ghe capiti soto man una farsora de ghisa.

  114. gropajaco ha detto:

    beh a onor della coerenza di dimaco, bisogna ammettere che a lui piace spesso, non solo a volte, fare il comunista col culo degli altri: oltre a voler riaccorciare nuovamente la catena della donna alla lunghezza della cucina, bisogna dargli atto che pur essendo comunista, se n’e’ scappato in italia dalla vecchia yugo.

    detto questo, la contingenza sistema tutto, non e’ necessario che le donne si trasformino in uomini per imitare margaret thatcher.

  115. dimaco il discolo ha detto:

    se avresti letto con più attenzione avresti notato che sono ironico,anche perchè le cose che ho scritto sono palesemente fuori daogni parametro civile. sarò anche un’pò maschilista ma non certo un’integralista.

  116. Jasna ha detto:

    Ah, sì, sì, insomma sono io che non colgo la sottile ironia.

  117. dimaco il discolo ha detto:

    gropajaco non dire stupidaggini per cortesia, la catena dovrebbe arrivare almeno fino alla camera da letto. cos’è? faccio dormire la donna sul tappetino in cucina. non sono mica un barbaro. 🙂

  118. dimaco il discolo ha detto:

    oltretutto gopajaco io sono venuto in italia quando non potevo nemmeno gattonare. Figurarsi scappare. qidni ti pregherei di non dire cazzate su fatti che non conosci. Visto che hai nominato la Yugo ,mi permetto di ricordarti, che là le donne avevano tutti i diritti mentre qua ancora negli anni 70 vigeva il delitto d’onore.

  119. dimaco il discolo ha detto:

    jasna, la prossima volta vedrò di correlare il tutto con delle faccine in maniera da rendere le frasi più chiare in modo che tu colga l’ironia.
    Mi pareva ovvioche ciò che ho scritto fosse talmente fuori da ogni limite da non essere preso sul serio.
    E non ti permettere più di darmi del Buttiglione.io non ti ho offesa in nessuna maniera e nemmeno così pesante (è una battuta)

  120. gropajaco ha detto:

    dimaco, in jugo il letto l’hanno messo in cucina. e’ diverso.

    comunque, per quell’altro discorso….potevi tornare indietro una volta capace di agattonare. perche’ non l’hai fatto? ok, solo curiostita’ non che voglia portarla per le lunghe…

  121. Jasna ha detto:

    Beh dimaco, dato che già una volta avevo discusso proprio con te di queste cose con posizioni chiaramente opposte, forse era il caso di essere chiari no? O magari potevi contribuire alla discussione in modo normale, invece di innescare una reazione a catena. 😉

    Per me discussione chiusa, no problem.

  122. dimaco il discolo ha detto:

    si vede che oggi ho voglia di litigare. 🙂

    Gropajaco quando potevo tornare la yugo non c’era più 🙁

    e smettila di dire stupidaggini, che le donne in yugo avevano veramente tutti i diritti che in italia manco si sognavano. che pio qualcuno avesse il letto in cucina non sono fati nostri. magari sai era più comodo dopo aver fatto ginnastica. sai non ti dovevi alzare dal letto per andare a cercare da mangiare nel frigo.

  123. gropajaco ha detto:

    stupidaggini?

    il fatto che in jugo abbiano deciso per decreto ideologico di ammodernare la societa’ spostando il letto in cucina, ha indubbiamente il suo lato positivo eva lodato. dunque, lungi da me fare confronti su temi di memoria storica, autorappresentazione e ruoli sociali tra le due parti del confine: non c’e’ confronto.

    decreto ideologico…perche’ i ruoli sociali, frutto di una costruzione secolare, sono rimasti identici, diritti o no.di conseguenza nelle famiglie si e’ visto che cosa voglia dire due genitori assenti…

    (non mi pace essere troppo chiaro, altrimenti m’annoio….)

  124. dimaco il discolo ha detto:

    sei fin troppo chiaro. così sono io che mi annoio.

    per inciso anche io mi sono sempre domandato perchè i miei abbiano scelto di venire a vivere in un paese da barzelletta come l’italia. e ancora adesso non riesco a capirlo, sopratutto dopo che dopo una vita di duro lavoro hanno una pensione da schifo. bah misteri.

  125. aldo ha detto:

    Visto che Dimaco ha fatto outing di elqueldelaquelismo…

    …faccio outing anch’io: la mia precedente scenetta da fan della sensuale Belen Rodriguez contro il pesce lesso Bianca Balti era ovviamente una gag…

    …ma Bianca Balti è stata subito difesa aspramente…

    …immagino che se avessi elogiato Bianca Balti sarebbero invece venuti fuori quei soliti discorsi sulle top model cattivo esempio per le ragazze e portatrici di falsi valori, tendenze anoressiche e bla-bla-bla…

    totalitarismo teraupeutico sugli stili di vita, no grazie!

  126. Jasna ha detto:

    aldo professionista della critica preventiva 😀

  127. Fiora ha detto:

    @Aldo, stai a discutere quando dovresti prepararti a fare il testimonial di Infostrada.
    Ma tu l’hai visto il piccoletto Baldini imparruccato di nero circondato dalle bonazze in delirio , mentre dice a Fiorello che tenta di parlargli,per favore sto lavorando?
    Guarda che sto ironico sovvertimento dei “valori” la dice lunga sai?!
    adoro guardare gli spot con occhio più attento ai messaggi e alla validità intrinseca che all’oggetto reclamizzato.

  128. Jasna ha detto:

    @Fiora Allora ti potrebbe piacere il blog di Giovanna Cosenza http://giovannacosenza.wordpress.com/

  129. Fiora ha detto:

    @131 mah! non mi fido più… dopo che ho scoperto a quali “fonti” (libello della Buonanima I Th.) si abbeveri e puntelli la sicumera di certuni/e, mi sono fatta cauta ad aprire un link…
    A proposito, scopro da un paio di gg. che l’icona di Bergman se n’è andata nel 2004. dico “scopro” perché non rientrano nelle mie curiosità prioritarie la vita la morte e i miracoli della brava attrice svedese improvvisatasi e malamente! opinionista.
    Lo dico, perché facendo due conti, l’elaborato mi risulta troppo recente per essere storia, troppo scarsino per essere letteratura, troppo grossolano e convenzionale per essere saggistica.
    Dopo quella levata di scudi pro libello e pro more altrui a scapito dei nostri,mi sono rimessa la maglietta “Italians do it better” e come partecipazione al thread l’ho buttata in ridere!

  130. Fiora ha detto:

    Dopo il link con l’autentica patacca griffata I.TH. (rif.post56), sebbene di natura io sia di curiosa come una scimmia, in questi “paraggi” resisto e senza sforzo alla tentazione di aprirne un altro, che potrebbe risultarmi di caratura analoga! 😀

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