24 Gennaio 2012

Intesa Lucchini-Elettra: scongiurata la chiusura della Ferriera

Raggiunta oggi, in tarda mattinata, una prima intesa fra Lucchini S.p.A. ed Elettra Produzione Srl, scongiurando il rischio di un’immediata chiusura delle attività: è questo il risultato dell’incontro promosso, presso la sede della Regione, dal Sindaco di Trieste Roberto Cosolini e dagli Assessori regionali Angela Brandi, Alessandra Savino e Federica Seganti, alla presenza dell’Assessore provinciale Vittorio Zollia e del “collega” comunale Fabio Omero.
L’accordo prevede la prosecuzione delle attività dell’impianto di Servola e la fornitura di gas da parte della Lucchini, mentre Elettra ripristinerà i pagamenti mensili regolari a partire da quello scaduto il 31 dicembre 2011.
Le due aziende hanno assunto davanti alle istituzioni il reciproco impegno di “raffreddare” il contenzioso in atto cercando nel contempo, tramite incontri programmati nel mese di febbraio, e nuovamente alla presenza delle istituzioni locali, di addivenire se possibile a un accordo definitivo sulle questioni in essere.

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2 commenti a Intesa Lucchini-Elettra: scongiurata la chiusura della Ferriera

  1. Trieste 19 – 01 – 2012

    Il Sito della Ferriera di Servola potrebbe avere un radioso futuro Portuale,
    ma purtroppo le problematiche relative a banchinamenti e dragaggi
    almeno per il momento non consentono di poter cogliere in tempi ragionevolmente contenuti questa opportunità.

    Per guardare serenamente al nostro futuro e far si che la nostra Portualità possa recuperare un significativo ruolo sulle scene dei Traffici Internazionali per rilanciare economie ed occupazione nei nostri territori, bisognerebbe essenzialmente metter mano ad alcune farraginose Normative.

    Normative che nel nostro Paese regolano:

    1. La discarica di materiali inerti per poter recuperare ampi spazi al mare.

    2. Le bonifiche ed il possibile recupero dei Siti inquinati.

    3. L’esecuzione dei dragaggi dei fondali di banchine e canali.

    4. La gestione dei fanghi di dragaggio, e che sono attualmente fonte d’interminabili contenziosi e che di fatto stanno notevolmente condizionando in termini di tempi e costi la pianificazione e la cantierizzazione delle grandi opere di cui il nostro Paese avrebbe invece assoluto bisogno.

    Forse sarebbe il caso che finalmente il nostro Paese adottasse anche “le Normative Comunitarie” che favoriscono lo sviluppo e la crescita delle economie e non soltanto quelle che lo penalizzano, Normative Comunitarie che di fatto hanno consentito la realizzazione ed il continuo attuale sviluppo di realtà Portuali come “di Rotterdam – Amburgo – Brema – Wilhelmshaven – Portsmouth – Londra – Felixstowe – Le Havre – Algeciras – Fos ecc.” che non si possono certamente considerare sbocchi al mare naturali, poiché sono stai creati artificiosamente dall’uomo con notevoli opere “di recupero di siti – inquinati – sbancamenti – interramenti – e continui dragaggi dei fondali” per renderli adeguati alle crescenti e notevoli esigenze dei vettori marittimi e del mercato.

    Quindi per concludere penso che il futuro dei nostri Siti inquinati e della nostra Portualità sta in buona parte nelle mani del legislatore poiché i finanziatori in presenza di regole certe anche si trovano, prova ne sia l’apprezzabile proposta d’intenti elaborata dalla cordata Unicredit/Maersk per creare nei nostri litorali un Superporto, operazione che purtroppo per le citate farraginose nostra Normative sembra sia almeno per il momento svanita nel nulla come una bolle di sapone.

    BRUNELLO ZANITTI Giuliano

  2. bruno ha detto:

    te pareva che non i ne la cazzava!
    i soldi stanziati potevano essere usati quale acconto per iniziare le bonifiche …con gli stessi operai e relativi indotti

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